Investire in cultura in tempo di crisi

Forum Impresa e Cultura:
Investire in cultura in tempi di crisi
Lunedì 16 giugno 2003, ore 15 – Auditorium Assolombarda
Il tema prescelto per il Forum Impresa e Cultura di primavera è l’investimento in cultura in tempi
di crisi: un argomento ineludibile in questo momento di stagnazione economica globale e di
forte incertezza sui mercati internazionali.
In questo panorama infatti l’investimento in cultura - se continuativo e integrato con la filosofia
aziendale - può davvero fare la differenza. In sostanza l’impresa dovrebbe svolgere un ruolo
meno contingente ed effimero rispetto a quello di semplice erogatore di risorse economiche per
generici fini di immagine e diventare invece un interlocutore consapevole anche della sua
funzione di produttore di benessere sociale. Se la tradizionale concezione mecenatistica vede
gli investimenti in cultura come un modo per impiegare parte dei profitti d’impresa per
accrescerne la reputazione, nel nuovo scenario post-industriale la cultura può essere un vero e
proprio asset competitivo. In questo senso tagliare gli investimenti culturali può rivelarsi
controproducente poichè il risultato è quello di indebolire il posizionamento dell’impresa.
Lo conferma anche la recente classifica sulla competitività internazionale dei sistemi economici
stilata dal World Competitiveness Index: ai primi posti si trovano Paesi come gli Stati Uniti, i
paesi scandinavi, la Germania e il Canada, che si distinguono per qualità e vivacità della propria
offerta culturale.
Non si tratta di una semplice coincidenza. La ragione sta nella specializzazione produttiva di
questi Paesi, sempre più orientata verso settori ad alto valore aggiunto e ad alta incidenza di
asset immateriali. La capacità di essere competitivi in questi settori richiede politiche attive di
investimento in ricerca e sviluppo, ma sempre più anche politiche di stimolo e di arricchimento
della creatività e del pensiero innovativo. Su questo versante, l’investimento culturale si sta
rivelando una risorsa preziosa quanto la ricerca: il contatto con la cultura trasforma infatti le
organizzazioni, aumenta il potenziale creativo, favorisce un orientamento del personale verso la
flessibilità comportamentale e verso lo sviluppo di nuove capability individuali.
Nella classifica del World Competitiveness Index l’Italia non occupa una posizione lusinghiera
anche per quanto riguarda l’investimento culturale. Ma sottovalutare questo tipo di investimento
può rivelarsi un errore tanto più nell’attuale processo di profondo mutamento della nostra
struttura industriale. Proprio questa fase richiederebbe infatti una consapevole integrazione con
le risorse e l’identità dei mille territori di cui è fatto il nostro Paese, ciascuno con una sua precisa
identità e una lunga storia.
E’ possibile affrontare questa sfida senza facili utopie ma puntando con grande concretezza al
rilancio competitivo del nostro Paese? E’ questo l’interrogativo cui il Sistema Impresa e Cultura
vuole dare una risposta.
A tale proposito il 17 giugno – giorno successivo al Forum Impresa e Cultura in Assolombarda si riunirà il Comitato Scientifico dell’Osservatorio Impresa e Cultura, costituito da alcuni tra i
maggiori esperti europei in campo di politiche culturali e rapporto con lo sviluppo economico e
territoriale. Obiettivo dell’incontro: capire quali sono le opportunità e i problemi aperti dal nuovo
scenario economico e dare inizio a nuovi percorsi di riflessione e di ricerca, confrontando i punti
di vista delle varie esperienze nazionali. Un incontro che fornirà materiale prezioso per le
prossime iniziative del Sistema Impresa e Cultura.