Parte 1 - Medicalinformation.it

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Campbell - Reece
Urry - Cain - Wasserman - Minorsky - Jackson
BIOLOGIA
Edizione italiana a cura di
Rossana Brizzi,
Massimo Stefani
e Nicolò Taddei
dell’Università degli Studi di Firenze
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Pagina iv
© 2009 Pearson Paravia Bruno Mondadori S.p.A.
Authorized translation from the English language edition, entitled: Biology, 8th edition, by Neil Campbell; Jane
Reece, published by Pearson Education, Inc, publishing as Benjamin Cummings, Copyright © 2008.
All rights reserved. No part of this book may be reproduced or transmitted in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopying, recording or by any information storage retrieval system, without
permission from Pearson Education, Inc.
Italian language edition published by Pearson Paravia Bruno Mondadori S.p.A., Copyright © 2009.
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Curatori per l’edizione italiana: Rossana Brizzi, Massimo Stefani e Nicolò Taddei
Traduzione: Annalisa Bartalesi, Rossana Brizzi, Cristina Cecchi, Claudia Fiorillo, Alberto Imbarrato, Silke
Jantra, Elisabetta Meacci, Pierluigi Micalizzi, Jacopo Stefani
Realizzazione editoriale: Il Nove
Grafica di copertina: Nicolò Cannizzaro
Stampa: STIAV s.r.l. - Calenzano (FI)
Tutti i marchi citati nel testo sono di proprietà dei loro detentori.
978-88-7192-527-1
Printed in Italy
1a edizione: maggio 2009
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Indice breve
1 Introduzione: i temi trattati nello studio della vita 1
Parte 1 La chimica della vita
2
3
4
5
27
Il contesto chimico in cui si realizza la vita 29
L’acqua e l’idoneità dell’ambiente alla vita 45
Il carbonio e la diversità molecolare della vita 59
Struttura e funzione delle macromolecole 69
Parte 2 La cellula
93
Un viaggio all’interno della cellula 95
Struttura e funzione delle membrane 127
Introduzione al metabolismo 145
La respirazione cellulare: come viene raccolta
l’energia chimica 165
10 La fotosintesi 189
11 Comunicazione cellulare 211
12 Il ciclo cellulare 233
6
7
8
9
Parte 3 La genetica
13
14
15
16
17
18
19
20
21
29 La diversità delle piante I: le piante
e la colonizzazione della terraferma 619
30 La diversità delle piante II:
l’evoluzione dei semi 639
31 I funghi 657
32 Un’introduzione alla diversità degli animali 677
33 Gli invertebrati 689
34 I vertebrati 723
Parte 6 Forma e funzione
delle piante 761
35 Struttura, crescita e sviluppo delle piante 763
36 Acquisizione e trasporto delle risorse
nelle piante vascolari 791
37 Il terreno e l’alimentazione delle piante 813
38 La riproduzione nelle angiosperme
e le relative biotecnologie 831
39 Le reazioni delle piante ai segnali interni
ed esterni 853
253
Meiosi e cicli vitali sessuati 255
Mendel e il concetto di gene 269
Le basi cromosomiche dell’ereditarietà 295
Le basi molecolari dell’ereditarietà 315
Dal gene alla proteina 337
Controllo dell’espressione genica 363
I virus 393
Biotecnologie 409
L’evoluzione del genoma 439
Parte 4 I meccanismi
dell’evoluzione 465
22 I cambiamenti attraverso la progenie.
La concezione darwiniana della vita 467
23 L’evoluzione delle popolazioni 483
24 L’origine delle specie 503
25 La storia della vita sulla Terra 523
Parte 5 La storia evolutiva
della biodiversità 549
26 La filogenesi e l’albero della vita 551
27 I batteri e gli archea 573
28 I protisti 593
Parte 7 Struttura e funzione
degli animali 885
40 Struttura e funzione degli animali:
principi di base 887
41 La nutrizione negli animali 913
42 Circolazione e scambi gassosi 937
43 Il sistema immunitario 971
44 Osmoregolazione ed escrezione 997
45 Ormoni e sistema endocrino 1019
46 La riproduzione negli animali 1043
47 Lo sviluppo animale 1069
48 Neuroni, sinapsi e segnalazione 1097
49 Il sistema nervoso 1115
50 Meccanismi sensoriali e motori 1137
51 Il comportamento animale 1171
Parte 8 Ecologia
52
53
54
55
56
1199
Introduzione all’ecologia e alla biosfera 1201
Ecologia delle popolazioni 1227
Ecologia delle comunità 1253
Ecosistemi 1279
Biologia della conservazione ed ecologia
del recupero ambientale 1303
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Indice
1 Introduzione: i temi trattati nello studio
della vita 1
Introduzione Indagare il mondo della vita 1
1.1 I temi che connettono i concetti
della biologia 2
L’evoluzione, il tema centrale della biologia 2
Tema: nuove proprietà emergono
a ogni livello della gerarchia biologica 3
Tema: gli organismi interagiscono con
il loro ambiente, scambiando materia
ed energia 6
Tema: struttura e funzione sono correlate
a tutti i livelli dell’organizzazione
biologica 7
Tema: le cellule sono le unità fondamentali
di un organismo sia a livello strutturale
sia a livello funzionale 7
Tema: la continuità della vita si basa su
informazioni ereditabili sotto forma
di DNA 8
Tema: meccanismi di retroazione (feedback)
regolano i sistemi biologici 10
1.2 Il tema centrale: l’evoluzione spiega
sia l’unità sia la diversità manifestate
dalla vita 11
Organizzare la diversità della vita 11
Charles Darwin e la teoria della selezione
naturale 14
L’albero della vita 15
1.3 Gli scienziati nello studio della natura
utilizzano due modalità principali
di indagine 17
La scienza investigativa 17
La scienza basata su ipotesi 18
Un caso di studio sull’indagine scientifica:
la ricerca sul mimetismo nelle popolazioni
di serpenti 19
Le limitazioni della scienza 22
Le teorie nella scienza 22
La costruzione di modelli nella scienza 22
La cultura scientifica 23
La scienza, la tecnologia e la società 23
Riassunto del capitolo 24
PARTE 1 La chimica della vita
27
Intervista a Deborah M. Gordon
2 Il contesto chimico in cui si realizza
la vita 29
Introduzione Collegamenti tra chimica
e biologia 29
2.1 La materia è costituita da elementi chimici
in forma pura o in combinazioni chiamate
composti 30
Elementi e composti 30
Elementi essenziali per la vita 31
2.2 Le proprietà di un elemento dipendono
dalla struttura degli atomi da cui
è costituito 32
Particelle subatomiche 32
Numero atomico e massa atomica 32
Isotopi 33
I livelli energetici degli elettroni 34
Distribuzione degli elettroni
e proprietà chimiche 35
Orbitali elettronici 36
2.3 La formazione e la funzione delle molecole
dipendono dai legami chimici
tra i loro atomi 37
Legami covalenti 37
Legami ionici 39
Legami deboli 40
Funzione e forma delle molecole 40
2.4 Le reazioni chimiche formano e rompono
legami chimici 41
Riassunto del capitolo 43
3 L’acqua e l’idoneità dell’ambiente
alla vita 45
Introduzione La molecola alla base
della vita 45
3.1 La polarità delle molecole di acqua
determina la formazione di legami
a idrogeno 45
3.2 Quattro proprietà emergenti dell’acqua
contribuiscono all’idoneità della Terra
alla vita 46
Coesione 46
L’acqua modera le escursioni termiche 47
Isolamento di grandi raccolte di acqua
da parte del ghiaccio di superficie 49
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vii
Indice
L’acqua è il solvente della vita 50
3.3 Gli organismi sono sensibili a condizioni
di acidità o basicità 52
Effetti dovuti a variazioni di pH 52
Pericoli per la qualità dell’acqua
sulla Terra 54
Riassunto del capitolo 56
4 Il carbonio e la diversità molecolare
della vita 59
Introduzione Il carbonio, l’elemento
fondamentale per la vita 59
4.1 La chimica organica studia i composti
del carbonio 59
4.2 Gli atomi di carbonio possono formare
molecole diverse legandosi ad altri
quattro atomi 61
Formazione di legami col carbonio 61
Diversità molecolare originata da variazioni
degli scheletri carboniosi 62
4.3 Pochi gruppi chimici sono fondamentali
per il funzionamento delle molecole
biologiche 64
I gruppi chimici più importanti ai fini
dei processi vitali 64
L’ATP: un’importante fonte di energia
per i processi cellulari 65
Gli elementi chimici fondamentali
per la vita: riepilogo 65
Riassunto del capitolo 65
5 Struttura e funzione
delle macromolecole
69
Introduzione Le molecole della vita 69
5.1 Le macromolecole sono polimeri costruiti
a partire da monomeri 69
Sintesi e degradazione dei polimeri 69
Diversità dei polimeri 70
5.2 I carboidrati servono da combustibili
e da materiali da costruzione 70
Gli zuccheri 70
I polisaccaridi 72
5.3 I lipidi sono un’ampia gamma di molecole
idrofobe 75
I grassi 75
I fosfolipidi 77
Gli steroidi 78
5.4 Le molteplici strutture delle proteine
determinano l’ampia varietà
delle loro funzioni 78
I polipeptidi 79
Struttura e funzione delle proteine 81
5.5 Gli acidi nucleici conservano e trasmettono
l’informazione ereditaria 87
Ruolo degli acidi nucleici 87
Struttura degli acidi nucleici 88
La doppia elica del DNA 89
DNA e proteine come misuratori
dell’evoluzione 90
Il tema delle proprietà emergenti nella chimica
della vita: riepilogo 90
Riassunto del capitolo 91
PARTE 2 La cellula
93
Intervista a Paul Nurse
6 Un viaggio all’interno della cellula
95
Introduzione Le unità fondamentali
della vita 95
6.1 Per lo studio delle cellule i biologi si
avvalgono di microscopi e metodi
di indagine biochimica 96
Microscopia 96
Frazionamento cellulare 98
6.2 Le cellule eucariotiche presentano
un sistema di membrane interne che
determina la compartimentalizzazione
delle loro funzioni 99
Confronto tra cellule procariotiche
ed eucariotiche 99
Una visione panoramica della cellula
eucariotica 101
6.3 Le informazioni genetiche della cellula
eucariotica risiedono nel nucleo
e vengono decodificate dai ribosomi 101
Il nucleo: il centro informazionale
primario 101
I ribosomi: la fabbrica delle proteine 105
6.4 Il sistema di endomembrane regola
il traffico delle proteine e partecipa
alle attività metaboliche della cellula 105
Il reticolo endoplasmatico: la fabbrica
biosintetica 106
L’apparato del Golgi:
centro di smistamento e di spedizione
di vari prodotti cellulari 107
I lisosomi: sede della digestione
intracellulare 109
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Indice
I vacuoli contribuiscono al mantenimento
dell’omeostasi cellulare 109
Il sistema di endomembrane:
una visione d’insieme 111
6.5 I mitocondri e i cloroplasti convertono
l’energia da una forma a un’altra 111
I mitocondri: la conversione
dell’energia chimica 112
I cloroplasti: la cattura dell’energia
luminosa 112
I perossisomi: l’ossidazione 113
6.6 Il citoscheletro si compone di una rete
di fibre che supporta strutturalmente
e funzionalmente le diverse attività
cellulari 114
Il ruolo del citoscheletro: sostegno,
motilità e regolazione 114
I componenti del citoscheletro 115
6.7 I componenti extracellulari e le connessioni
tra le cellule favoriscono la coordinazione
delle attività cellulari 120
La parete delle cellule vegetali 121
La matrice extracellulare (ECM)
delle cellule animali 121
Le connessioni tra cellule 122
La cellula: un’unità vivente più complessa
della somma delle sue parti 123
Riassunto del capitolo 124
7 Struttura e funzione
delle membrane 127
Introduzione La vita al confine 127
7.1 Modello di membrana cellulare a mosaico
fluido costituito da lipidi e proteine 127
I modelli di membrana:
un’indagine scientifica 128
La fluidità delle membrane 129
Le proteine di membrana
e le loro funzioni 130
Il ruolo dei carboidrati di membrana
nel riconoscimento fra cellule 131
Sintesi e asimmetria delle membrane 132
7.2 L’organizzazione strutturale
della membrana determina
una permeabilità selettiva 133
Permeabilità del doppio strato lipidico 133
Proteine di trasporto 133
7.3 Il trasporto passivo consiste
nella diffusione di una sostanza
attraverso una membrana senza
alcuna spesa energetica 134
Effetti dell’osmosi sul bilancio idrico 135
Diffusione facilitata: il trasporto passivo
mediato da proteine 137
7.4 Il trasporto attivo richiede consumo
di energia per trasferire un soluto
contro gradiente 138
Il trasporto attivo richiede un consumo
energetico 138
Le pompe ioniche mantengono il potenziale
di membrana 138
Cotrasporto: il trasporto accoppiato
di due soluti da parte di una proteina
di membrana 140
7.5 Il trasporto delle particelle voluminose
attraverso la membrana citoplasmatica
avviene per esocitosi ed endocitosi 140
Esocitosi 140
Endocitosi 142
Riassunto del capitolo 142
8 Introduzione al metabolismo
145
Introduzione L’energia della vita 145
8.1 Il metabolismo di un organismo trasforma
materia ed energia, che sono soggette
alle leggi della termodinamica 145
La chimica della vita è organizzata in vie
metaboliche 145
Forme di energia 146
Le leggi delle trasformazioni energetiche 147
8.2 Il cambiamento di energia libera di una
reazione indica la tendenza della reazione
a decorrere spontaneamente 148
Cambiamenti di energia libera (ΔG) 149
Energia libera, stabilità ed equilibrio 149
Energia libera e metabolismo 150
8.3 L’ATP fornisce energia al lavoro
cellulare accoppiando reazioni
esoergoniche a reazioni
endoergoniche 152
Struttura e idrolisi dell’ATP 152
In che modo l’ATP compie lavoro 153
Rigenerazione dell’ATP 153
8.4 Gli enzimi accelerano le reazioni
metaboliche abbassandone la barriera
energetica 154
La barriera dell’energia di attivazione 154
In che modo gli enzimi abbassano
la barriera dell’EA 156
Specificità di substrato degli enzimi 156
La catalisi nel sito attivo di un enzima 157
Effetto delle condizioni locali sull’attività
degli enzimi 158
8.5 La regolazione dell’attività enzimatica
contribuisce a realizzare il controllo
del metabolismo 159
Regolazione allosterica degli enzimi 160
La specifica localizzazione degli enzimi
nella cellula 162
Riassunto del capitolo 163
9 La respirazione cellulare: come viene
raccolta l’energia chimica 165
Introduzione La vita è lavoro 165
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Indice
9.1 Le vie cataboliche liberano energia
ossidando i combustibili organici 165
Vie cataboliche e produzione
di ATP 166
Le reazioni redox: ossidazione
e riduzione 166
Gli stadi della respirazione cellulare:
introduzione 169
9.2 La glicolisi raccoglie l’energia chimica
ossidando il glucosio a piruvato 171
9.3 Il ciclo dell’acido citrico completa
l’ossidazione delle molecole organiche
con liberazione di energia 171
9.4 Durante la fosforilazione ossidativa,
il processo della chemiosmosi accoppia
il trasporto di elettroni alla sintesi
dell’ATP 174
La via biochimica del trasporto
degli elettroni 174
La chemiosmosi: il meccanismo
di accoppiamento energetico 177
Bilancio della produzione di ATP
attraverso la respirazione cellulare 179
9.5 La fermentazione e la respirazione
anaerobia rendono possibile alle cellule
la produzione di ATP senza l’intervento
dell’ossigeno 181
Tipi di fermentazione 182
Fermentazione e respirazione aerobia
a confronto 182
Il significato evolutivo della glicolisi 183
9.6 La glicolisi e il ciclo dell’acido citrico sono
collegati a molte altre vie metaboliche 183
Versatilità del catabolismo 183
Biosintesi (vie anaboliche) 184
Meccanismi di retroazione regolano
la respirazione cellulare 185
Riassunto del capitolo 186
10 La fotosintesi
189
Introduzione Il processo che alimenta
la biosfera 189
10.1 La fotosintesi converte l’energia
luminosa nell’energia chimica
contenuta negli alimenti 190
Cloroplasti: i siti fotosintetici
nelle piante 190
Il destino degli atomi durante
la fotosintesi: indagine scientifica 191
I due stadi della fotosintesi: generalità 193
10.2 Le reazioni alla luce convertono l’energia
solare in energia chimica sotto forma
di ATP e NADPH 194
La natura della luce solare 194
I pigmenti fotosintetici:
i recettori della luce 194
La luce eccita la clorofilla 197
ix
Il fotosistema: un centro di reazione
associato a complessi collettori di luce 197
Il flusso lineare degli elettroni 198
Il flusso ciclico degli elettroni 200
Confronto fra chemiosmosi nei cloroplasti
e nei mitocondri 201
10.3 Nel ciclo di Calvin l’ATP
e il NADPH vengono impiegati
per realizzare la conversione del CO2
in zuccheri 203
10.4 Nei climi caldi e aridi si sono evoluti
meccanismi alternativi di fissazione
del carbonio 204
La fotorespirazione:
un residuo dell’evoluzione? 204
Le piante C4 205
Le piante CAM 206
L’importanza della fotosintesi:
un riassunto 206
Riassunto del capitolo 208
11 Comunicazione cellulare
211
Introduzione La rete di comunicazione
cellulare 211
11.1 Segnali esterni inducono risposte
all’interno della cellula 211
Evoluzione della segnalazione cellulare 212
La segnalazione locale e a distanza 212
Le tre fasi della segnalazione cellulare:
una premessa 214
11.2 Ricezione del segnale:
una molecola segnale si lega
a un recettore proteico determinandone
un cambiamento di forma 215
Recettori localizzati sulla membrana
citoplasmatica 215
Recettori intracellulari 218
11.3 Trasduzione del segnale: una sequenza
di interazioni molecolari trasferisce
i segnali dai recettori alle molecole
bersaglio dentro la cellula 219
Vie di trasduzione del segnale 219
Fosforilazione e defosforilazione
delle proteine 219
Molecole e ioni di piccole dimensioni
agiscono come secondi messaggeri 220
11.4 Risposta al segnale: la segnalazione
cellulare conduce alla regolazione
della trascrizione o delle attività
citoplasmatiche 223
Risposte nucleari e citoplasmatiche 223
Regolazione fine della risposta 226
11.5 L’apoptosi (morte cellulare programmata)
è il risultato di molteplici vie di segnalazione
cellulare 228
L’apoptosi in Caenorhabditis elegans,
un verme del terreno 228
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Indice
Vie apoptotiche e segnali che inducono
l’apoptosi 229
Riassunto del capitolo 230
12 Il ciclo cellulare
233
Introduzione I ruoli chiave della divisione
cellulare 233
12.1 La divisione cellulare porta
alla formazione di cellule figlie
geneticamente identiche 234
L’organizzazione cellulare
del materiale genetico 234
La ripartizione dei cromosomi durante
la divisione delle cellule eucariotiche 234
12.2 Nel ciclo cellulare la fase mitotica
si alterna all’interfase 236
Fasi del ciclo cellulare 236
Il fuso mitotico: uno sguardo da vicino 236
La citodieresi: uno sguardo da vicino 240
La scissione binaria 240
L’evoluzione della mitosi 242
12.3 Negli eucarioti il ciclo cellulare
viene regolato a livello molecolare
da un sistema di controllo 243
Prove sperimentali indicano l’esistenza
di segnali citoplasmatici 243
Il sistema di controllo
del ciclo cellulare 244
La perdita del controllo del ciclo cellulare
nelle cellule tumorali 248
Riassunto del capitolo 250
PARTE 3 La genetica
253
Intervista a Terry L. Orr-Weaver
13 Meiosi e cicli vitali sessuati
255
Introduzione Variazioni su un tema 255
13.1 I genitori trasmettono i propri geni
ai figli attraverso i cromosomi 256
L’ereditarietà dei geni 256
Riproduzione asessuata e sessuata
a confronto 256
13.2 Fecondazione e meiosi si alternano
nei cicli vitali sessuati 257
I corredi cromosomici
delle cellule umane 257
Il comportamento dei cromosomi
nel ciclo vitale umano 258
La varietà dei cicli vitali sessuati 259
13.3 La meiosi riduce il numero di cromosomi
da diploide ad aploide 260
Le fasi della meiosi 260
Mitosi e meiosi a confronto 261
13.4 La variabilità genetica prodotta
dai cicli vitali sessuati contribuisce
all’evoluzione 261
Le origini della variabilità genetica
nella discendenza 261
Il significato evolutivo della variabilità
genetica nelle popolazioni 267
Riassunto del capitolo 267
14 Mendel e il concetto di gene
269
Introduzione Pescando nel mazzo dei geni 269
14.1 Mendel utilizzò un metodo sperimentale
che gli permise di definire due leggi
dell’ereditarietà 269
Il metodo sperimentale e quantitativo
di Mendel 270
La legge della segregazione 271
La legge dell’assortimento indipendente 275
14.2 La genetica mendeliana è governata
dalle leggi della probabilità 276
Le regole del prodotto
e della somma applicate
agli incroci monoibridi 276
Le regole della probabilità aiutano a risolvere
complessi problemi genetici 277
14.3 I meccanismi dell’ereditarietà si presentano
spesso più complessi rispetto a quanto
previsto dalla genetica mendeliana 278
Un’estensione della genetica
mendeliana ai caratteri determinati
da un singolo gene 278
La genetica mendeliana può essere estesa
a due o più geni 281
Natura e ambiente: l’impatto dei fattori
ambientali sul fenotipo 282
Un’integrazione dei concetti mendeliani
di ereditarietà e variabilità 283
14.4 Nell’uomo molti caratteri
seguono i principi dell’ereditarietà
mendeliana 283
Analisi genealogica 283
Disordini ereditari recessivi 284
Disordini ereditari dominanti 286
Disordini multifattoriali 287
Analisi e consulenze genetiche 287
Riassunto del capitolo 290
15 Le basi cromosomiche
dell’ereditarietà 295
Introduzione Il posizionamento dei geni
sui cromosomi 295
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15.1 La base fisica dell’ereditarietà
mendeliana risiede nel comportamento
dei cromosomi 295
Le prove sperimentali di Morgan: indagine
scientifica 296
15.2 I geni legati al sesso mostrano quadri
ereditari unici 298
Le basi cromosomiche del sesso 299
Ereditarietà dei geni legati al sesso 300
Disattivazione del cromosoma X
nelle femmine di mammifero 300
15.3 I geni concatenati tendono a essere
ereditati insieme in virtù della loro
localizzazione a livello dello stesso
cromosoma 301
La concatenazione influenza
l’ereditarietà 301
Ricombinazione genetica
e concatenazione 303
Calcolo della distanza fra geni
in base alla frequenza di ricombinazione:
indagine scientifica 304
15.4 Le anomalie numeriche o strutturali
dei cromosomi determinano alcuni
disordini genetici 306
Anomalie numeriche dei cromosomi 306
Anomalie strutturali dei cromosomi 307
Malattie umane causate da anomalie
cromosomiche 308
15.5 Alcuni quadri ereditari rappresentano
eccezioni alla teoria cromosomica 310
Imprinting genomico 310
Ereditarietà dei geni extranucleari 311
Riassunto del capitolo 312
16 Le basi molecolari dell’ereditarietà
315
Introduzione Le istruzioni operative
della vita 315
16.1 Il DNA costituisce il materiale
genetico 315
La ricerca del materiale genetico:
indagine scientifica 315
La costruzione di un modello strutturale
del DNA: indagine scientifica 318
16.2 I processi di replicazione e riparazione
del DNA rappresentano il risultato
della cooperazione di numerose
proteine 321
Il principio fondamentale: l’appaiamento
delle basi azotate su un filamento
stampo 321
La replicazione del DNA: uno sguardo
da vicino 323
Correzione e riparazione del DNA
durante la replicazione 328
La replicazione delle estremità
delle molecole di DNA 329
xi
16.3 Un cromosoma è costituito
da una molecola di DNA associata
a proteine 331
Riassunto del capitolo 334
17 Dal gene alla proteina
337
Introduzione Il flusso dell’informazione
genetica 337
17.1 I geni specificano le proteine mediante
la trascrizione e la traduzione 337
Lo studio dei deficit metabolici
ha fornito alcune prove 338
Principi di base della trascrizione
e della traduzione 340
Il codice genetico 341
17.2 La trascrizione è la sintesi dell’RNA dettata
dal DNA: uno sguardo da vicino 344
I costituenti molecolari della trascrizione 344
Sintesi di un trascritto di RNA 345
17.3 Le cellule eucariotiche modificano l’RNA
dopo la trascrizione 346
Modificazioni delle estremità
dell’mRNA 346
Geni discontinui e splicing
dell’RNA 347
17.4 La traduzione è la sintesi
di un polipeptide dettata dall’RNA:
uno sguardo da vicino 349
Componenti molecolari
della traduzione 349
La costruzione di un polipeptide 352
Completamento e destinazione
della proteina funzionale 354
17.5 Le mutazioni puntiformi possono
influenzare la struttura e la funzione
di una proteina 356
Tipi di mutazioni puntiformi 356
Mutageni 358
17.6 Sebbene l’espressione genica sia diversa
nei vari domini della vita, il concetto
di gene è universale 358
L’espressione genica a confronto:
batteri, archibatteri ed eucarioti 358
Una rivisitazione del concetto di gene 359
Riassunto del capitolo 361
18 Controllo dell’espressione genica
363
Introduzione La direzione dell’orchestra
genetica 363
18.1 Di regola i batteri rispondono
ai cambiamenti ambientali controllando
la trascrizione genica 364
Gli operoni: il concetto fondamentale 364
Operoni reprimibili e inducibili:
due tipi di regolazione genica
negativa 366
Regolazione genica positiva 367
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Indice
18.2 Negli eucarioti l’espressione genica
può essere controllata a più livelli 368
Espressione genica differenziata 368
Regolazione della struttura
della cromatina 368
Regolazione dell’inizio
della trascrizione 371
Meccanismi di regolazione
post-trascrizionali 374
18.3 L’RNA non codificante svolge
molteplici ruoli nel controllo
dell’espressione genica 376
Effetti dei microRNA e dei piccoli RNA
interferenti sull’mRNA 377
I piccoli RNA sono responsabili
della ristrutturazione della cromatina
e del silenziamento della trascrizione 377
18.4 Programmi di espressione genica
differenziata consentono la formazione
di tipologie cellulari diverse
in un organismo pluricellulare 378
Un programma genetico per lo sviluppo
embrionale 378
Determinanti citoplasmatici e segnali
di induzione 379
Regolazione sequenziale dell’espressione
genica durante il differenziamento
cellulare 379
Definizione dei piani organizzativi:
l’organizzazione spaziale
delle strutture corporee 382
18.5 Il cancro rappresenta la conseguenza
di alterazioni genetiche che influenzano
la regolazione del ciclo cellulare 385
Tipi di geni associati al cancro 386
Interferenza con le normali vie
di segnalazione 386
Il modello “a tappe” dello sviluppo
del cancro 387
Predisposizione ereditaria e altri fattori
che contribuiscono all’insorgenza
del cancro 389
Riassunto del capitolo 390
19 I virus
393
Introduzione Una vita in prestito 393
19.1 I virus sono costituiti da una
o più molecole di acido nucleico
delimitate da un involucro proteico 394
La scoperta dei virus:
indagine scientifica 394
Struttura dei virus 395
19.2 I virus possono riprodursi soltanto
all’interno di una cellula ospite 396
Caratteristiche generali dei cicli
riproduttivi virali 396
Il ciclo riproduttivo dei fagi 397
I cicli riproduttivi dei virus animali 399
Evoluzione dei virus 401
19.3 Virus, viroidi e prioni rappresentano
pericolosi agenti patogeni per animali
e piante 403
Le malattie virali negli animali 403
Virus emergenti 404
Le malattie virali delle piante 405
Viroidi e prioni: gli agenti infettivi
più semplici 406
Riassunto del capitolo 407
20 Biotecnologie
409
Introduzione La manipolazione del DNA 409
20.1 Il clonaggio del DNA produce
molteplici copie di un gene
o di altri frammenti di DNA 410
Il clonaggio del DNA e le sue applicazioni:
introduzione 410
Impiego degli enzimi di restrizione
per la produzione del DNA
ricombinante 411
Clonaggio di un gene eucariotico
in un plasmide batterico 411
L’espressione di geni eucariotici clonati 415
L’amplificazione del DNA in vitro:
la reazione a catena
della polimerasi (PCR) 416
20.2 La tecnologia del DNA consente
lo studio della sequenza, dell’espressione
e della funzione di un gene 418
Elettroforesi su gel e Southern blotting 418
Sequenziamento del DNA 421
Analisi dell’espressione genica 422
Determinazione della funzione genica 424
20.3 La clonazione di organismi può consentire
la produzione di cellule staminali
per la ricerca e per altre applicazioni 424
Clonazione delle piante:
le colture a singola cellula 425
Clonazione degli animali:
il trapianto nucleare 425
Le cellule staminali animali 428
20.4 Le applicazioni pratiche
della tecnologia del DNA
condizionano la nostra vita 429
Applicazioni mediche 429
Biotecnologie forensi e profili genetici 432
Bonifica ambientale 434
Applicazioni in agricoltura 434
La tecnologia del DNA solleva problemi
etici e di sicurezza 435
Riassunto del capitolo 436
21 L’evoluzione del genoma
439
Introduzione Lo studio dell’albero
della vita 439
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Indice
21.1 Nuovi approcci biotecnologici hanno
accelerato il processo di sequenziamento
del genoma 440
L’approccio a tre stadi per il sequenziamento
del genoma 440
Il metodo shotgun per il sequenziamento
dell’intero genoma 441
21.2 Gli scienziati si avvalgono
della bioinformatica per studiare
i genomi e le loro funzioni 442
Risorse centralizzate per l’analisi
delle sequenze genomiche 442
Riconoscimento dei geni
codificanti contenuti
nelle sequenze di DNA 443
Comprensione degli effetti dell’attività
dei geni e dei loro prodotti a livello
sistemico 444
21.3 I genomi differiscono relativamente
a dimensioni, numero di geni
e densità genica 445
Dimensioni del genoma 445
Numero di geni 446
Densità genica e DNA
non codificante 447
21.4 Gli organismi eucarioti pluricellulari
presentano notevoli quantità di DNA
non codificante e numerose famiglie
multigeniche 447
Elementi trasponibili e sequenze
correlate 448
Altre sequenze ripetitive, compreso
il DNA a sequenza semplice 449
Geni e famiglie multigeniche 450
21.5 Duplicazione, ristrutturazione
e mutazioni del DNA contribuiscono
all’evoluzione del genoma 451
Duplicazione di interi
corredi cromosomici 451
Anomalie strutturali
dei cromosomi 452
Duplicazione e divergenza di regioni
del DNA delle dimensioni
di un gene 452
Ristrutturazione di parti di geni:
la duplicazione e il rimescolamento
degli esoni 454
Gli elementi trasponibili contribuiscono
all’evoluzione dei genomi 455
21.6 Il confronto delle sequenze
genomiche rappresenta la chiave
di lettura necessaria
alla comprensione dei processi
evolutivi e di sviluppo 456
Il confronto fra genomi 456
Il confronto fra i processi di sviluppo 459
Riassunto del capitolo 461
PARTE 4 I meccanismi
dell’evoluzione
xiii
465
Intervista a Scott V. Edwards
22 I cambiamenti attraverso la progenie
La concezione darwiniana della vita
467
Introduzione Nelle infinite forme
dei viventi tutta la bellezza
della natura 467
22.1 La rivoluzione darwiniana ha sfidato
la visione tradizionale di una Terra
di origine recente abitata da specie
immutabili 468
La scala naturae e la classificazione
delle specie 468
Le teorie sull’evoluzione 468
L’ipotesi di Lamarck sull’evoluzione 469
22.2 I cambiamenti della progenie
per selezione naturale spiegano
gli adattamenti degli organismi,
l’unitarietà e la diversità della vita 470
Gli studi di Darwin 470
L’origine delle specie 472
22.3 L’evoluzione è supportata da innumerevoli
evidenze scientifiche 474
Le osservazioni dirette del cambiamento
evolutivo 474
La testimonianza dei fossili 476
L’omologia 477
Biogeografia 480
Che cosa c’è di teorico nella visione
della vita secondo Darwin? 480
Riassunto del capitolo 481
23 L’evoluzione delle popolazioni
483
Introduzione L’unità più piccola
dell’evoluzione 483
23.1 Le mutazioni e la riproduzione sessuale
causano la variabilità genetica
che permette l’evoluzione 484
La variabilità genetica 484
Le mutazioni 486
La riproduzione sessuale 487
23.2 L’equazione di Hardy-Weinberg
può essere utilizzata per verificare
se una popolazione è soggetta
a evoluzione 487
I pool genici e le frequenze alleliche 487
Il principio di Hardy-Weinberg 488
23.3 La selezione naturale, la deriva
genetica e la migrazione genica possono
modificare le frequenze alleliche
di una popolazione 490
La selezione naturale 490
La deriva genetica 491
La migrazione genica 493
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Indice
25 La storia della vita sulla Terra
23.4 La selezione naturale è l’unico
meccanismo con cui avviene
l’evoluzione adattiva 494
Un approfondimento della selezione
naturale 494
Il ruolo chiave della selezione naturale
nell’evoluzione adattiva 496
La selezione sessuale 496
La conservazione della variabilità
genetica 497
Perché la selezione naturale non può
generare organismi perfetti 499
Riassunto del capitolo 500
24 L’origine delle specie
503
Introduzione Il “mistero dei misteri” 503
24.1 Il concetto di specie biologica è strettamente
correlato al fenomeno dell’isolamento
riproduttivo 503
Il concetto di specie biologica 504
Altre definizioni di specie 508
24.2 La speciazione può verificarsi anche
in assenza di separazione geografica 508
Speciazione allopatrica
(“diversa patria”) 508
Speciazione simpatrica (“stessa patria”) 510
Speciazione allopatrica e simpatrica:
un riassunto 513
24.3 Le zone ibride offrono l’opportunità
di studiare i fattori responsabili
dell’isolamento riproduttivo 514
Caratteristiche delle zone ibride 514
Cambiamenti all’interno delle zone ibride
nel corso del tempo 514
24.4 La speciazione può verificarsi
in maniera rapida o lenta e può derivare
dal cambiamento di pochi
o numerosi geni 517
Il corso della speciazione 518
Studi sulla genetica della speciazione 519
Dalla speciazione
alla macroevoluzione 520
Riassunto del capitolo 521
523
Introduzione Mondi perduti 523
25.1 Le condizioni della Terra
primitiva hanno reso possibile
l’origine della vita 524
La sintesi di composti organici
sulla Terra primitiva 524
La sintesi abiotica delle macromolecole 525
I protobionti 525
L’RNA autoreplicante e l’alba
della selezione naturale 525
25.2 I resti fossili documentano
la storia della vita 526
I resti fossili 526
Modalità di datazione dei fossili
e delle rocce 527
L’origine di nuovi gruppi di organismi 528
25.3 Gli eventi chiave della storia della vita
comprendono le origini degli organismi
monocellulari e pluricellulari
e la colonizzazione della terraferma 530
I primi organismi monocellulari 530
L’origine degli organismi pluricellulari 533
La colonizzazione della terraferma 534
25.4 L’ascesa e la caduta dei gruppi
dominanti riflettono la deriva
dei continenti, le estinzioni di massa
e l’irradiamento adattivo 534
La deriva dei continenti 535
Le estinzioni di massa 536
Gli irradiamenti adattivi 538
25.5 I cambiamenti maggiori nella forma
degli organismi possono dipendere
da modificazioni delle sequenze
e della regolazione dei geni
dello sviluppo 540
Gli effetti evolutivi
dei geni dello sviluppo 540
L’evoluzione dello sviluppo 542
25.6 L’evoluzione non ha
un obiettivo preciso 543
Le novità evolutive 543
Tendenze evolutive 545
Riassunto del capitolo 546
PARTE 5 La storia evolutiva
della biodiversità 549
Intervista a Sean B. Carroll
26 La filogenesi e l’albero della vita
Introduzione Lo studio
dell’albero della vita 551
26.1 La filogenesi definisce
i rapporti evolutivi 552
La nomenclatura binomiale 552
La classificazione gerarchica 552
551
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Indice
Rapporti fra classificazione e filogenesi 553
Analisi degli alberi filogenetici 554
Applicazioni della filogenesi 554
26.2 La filogenesi può essere ricostruita
sulla base di dati morfologici
e molecolari 555
Omologie morfologiche e molecolari 555
Distinzione fra omologia e analogia 556
Valutazione delle omologie molecolari 557
26.3 L’analisi dei caratteri condivisi
viene utilizzata per la costruzione
degli alberi filogenetici 558
La cladistica 558
Alberi filogenetici caratterizzati
da lunghezze proporzionali
delle ramificazioni 559
Massima parsimonia e massima
probabilità 560
Gli alberi filogenetici
rappresentano ipotesi 561
26.4 La storia evolutiva di un organismo
viene documentata dal suo genoma 564
Duplicazioni geniche e famiglie geniche 564
L’evoluzione del genoma 565
26.5 L’analisi degli orologi molecolari
contribuisce alla definizione
dei tempi evolutivi 565
Gli orologi molecolari 565
L’applicazione degli orologi molecolari
ha permesso di datare l’origine
del virus HIV 567
26.6 Le nuove informazioni permettono
di accrescere costantemente
la conoscenza dell’albero della vita 567
Da due regni a tre domini 568
Un semplice albero filogenetico
che comprende tutti gli organismi 568
L’albero della vita ha una forma
ad anello? 570
Riassunto del capitolo 570
27 I batteri e gli archea
573
Introduzione Maestri dell’adattamento 573
27.1 Il successo dei procarioti dipende
da particolari adattamenti strutturali
e funzionali 573
Le strutture della superficie cellulare 574
La motilità 575
Organizzazione interna e genomica 576
Riproduzione e adattamento 577
27.2 Nei procarioti la rapidità di riproduzione,
le mutazioni e la ricombinazione genetica
promuovono la diversità genetica 578
Rapidità di riproduzione e mutazioni 578
La ricombinazione genetica 579
27.3 Nei procarioti si sono evoluti differenti
adattamenti nutrizionali e metabolici 581
xv
Il ruolo dell’ossigeno nel metabolismo
dei procarioti 582
Il metabolismo dell’azoto 582
La cooperazione metabolica 582
27.4 La comprensione della filogenesi
dei procarioti si accresce costantemente
grazie alla sistematica molecolare 583
Le rivelazioni della sistematica
molecolare 583
Gli archea 584
I batteri 585
27.5 I procarioti svolgono funzioni
essenziali nella biosfera 585
Il riciclaggio chimico 585
Le interazioni ecologiche 588
27.6 I procarioti determinano effetti sia dannosi
sia benefici sugli esseri umani 589
I batteri patogeni 589
I procarioti nella ricerca
e nella tecnologia 590
Riassunto del capitolo 591
28 I protisti
593
Introduzione Vivere in piccolo 593
28.1 La maggior parte degli eucarioti
è rappresentata da organismi
unicellulari 594
Diversità strutturali
e funzionali dei protisti 594
L’endosimbiosi nell’evoluzione
degli eucarioti 594
I cinque supergruppi di eucarioti 595
28.2 Gli escavati comprendono protisti dotati
di mitocondri modificati e protisti dotati
di flagelli specializzati 598
Diplomonadi e parabasalidi 598
Gli euglenozoi 598
28.3 I cromalveolati potrebbero
essersi originati per endosimbiosi
secondaria 600
Gli alveolati 600
Gli stramenopili 602
28.4 I rizari sono un gruppo diversificato
di protisti definito sulla base
di somiglianze genetiche 606
Foraminiferi 607
Radiolari 608
28.5 Le alghe verdi e le alghe rosse
rappresentano i parenti più prossimi
delle piante terrestri 608
Le alghe rosse 608
Le alghe verdi 609
28.6 Gli uniconti comprendono protisti
strettamente imparentati con i funghi
e gli animali 610
Gli amebozoi 611
Gli opistoconti 615
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28.7 I protisti svolgono ruoli chiave nell’ambito
delle relazioni ecologiche 615
I protisti simbionti 615
I protisti fotosintetici 615
Riassunto del capitolo 616
29 La diversità delle piante I:
le piante e la colonizzazione
della terraferma 619
Introduzione La comparsa dell’ambiente
vegetale sulla Terra 619
29.1 Le piante terrestri si sono evolute
dalle alghe verdi 619
Prove morfologiche e molecolari 619
Adattamenti alla vita sulla terraferma 620
Caratteri acquisiti delle piante 621
L’origine e la diversificazione
delle piante 624
29.2 I muschi e le altre piante
non vascolarizzate presentano
un ciclo vitale dominato
dalla generazione gametofitica 626
I gametofiti delle briofite 626
Gli sporofiti delle briofite 628
L’importanza ecologica ed economica
dei muschi 628
29.3 Le felci e le altre piante vascolarizzate
prive di semi sono state le prime piante
a crescere in altezza 630
Origini e caratteristiche adattive
delle piante vascolarizzate 631
Classificazione delle piante
vascolarizzate prive di semi 634
L’importanza delle piante vascolarizzate
prive di semi 636
Riassunto del capitolo 636
30 La diversità delle piante II:
l’evoluzione dei semi 639
Introduzione La trasformazione
della Terra 639
30.1 I semi e i granuli pollinici costituiscono
adattamenti chiave per la vita
sulla terraferma 639
Vantaggi associati alle ridotte dimensioni
del gametofito 640
L’eterosporia: una regola fra le piante
con semi 640
Gli ovuli e la produzione
delle cellule uovo 641
Il polline e la produzione di cellule
spermatiche 641
I vantaggi evolutivi dei semi 641
30.2 Le gimnosperme presentano
semi “nudi” disposti tipicamente
su strutture a forma di cono 642
L’evoluzione delle gimnosperme 642
Il ciclo biologico di un pino:
uno sguardo da vicino 643
30.3 I fiori e i frutti costituiscono
gli adattamenti riproduttivi tipici
delle angiosperme 643
Caratteristiche delle angiosperme 643
L’evoluzione delle angiosperme 649
La biodiversità delle angiosperme 651
I rapporti evolutivi fra angiosperme
e animali 651
30.4 L’economia del mondo dipende
fortemente dalle piante con semi 653
I prodotti delle piante con semi 653
La biodiversità delle piante
è in pericolo 654
Riassunto del capitolo 655
31 I funghi
657
Introduzione La forza dei funghi 657
31.1 I funghi sono organismi eterotrofi
che si nutrono per assorbimento 657
Nutrimento ed ecologia 658
Struttura del corpo fruttifero 658
31.2 I funghi producono spore attraverso cicli
vitali sessuati o asessuati 660
La riproduzione sessuata 660
La riproduzione asessuata 661
31.3 Il progenitore dei funghi era un protista
acquatico, unicellulare e flagellato 661
L’origine dei funghi 661
I microsporidi sono vicini dal punto
di vista evolutivo ai funghi? 662
La conquista della terraferma 663
31.4 I funghi si sono evoluti in diverse
linee filogenetiche 663
I chitridi 663
Gli zigomiceti 663
I glomeromiceti 665
Gli ascomiceti 666
I basiodiomiceti 668
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31.5 I funghi giocano un ruolo cruciale
nell’ambito dei cicli nutritivi,
delle interazioni ecologiche
e dell’economia umana 669
I funghi come decompositori 669
I funghi come simbionti 670
I funghi come patogeni 672
Usi pratici dei funghi 673
Riassunto del capitolo 674
32 Un’introduzione alla diversità
degli animali 677
Introduzione Benvenuti
nel regno animale 677
32.1 Gli animali sono organismi eucarioti,
pluricellulari ed eterotrofi, provvisti
di tessuti che si sviluppano da foglietti
embrionali 677
Modalità nutritiva 677
Struttura e specializzazione cellulare 678
Riproduzione e sviluppo 678
32.2 L’evoluzione degli animali è in atto
da oltre cinquecento milioni di anni 679
Era Neoproterozoica (1 miliardo - 542 milioni
di anni fa) 679
Era Paleozoica (542-251 milioni
di anni fa) 680
Era Mesozoica (251-65,5 milioni
di anni fa) 680
Era Cenozoica (da 65,5 milioni
di anni fa fino a oggi) 681
32.3 Gli animali possono essere classificati
in base ai diversi piani strutturali corporei
che li caratterizzano 681
La simmetria 682
I tessuti 682
Le cavità corporee 683
Lo sviluppo dei protostomi
e dei deuterostomi 683
32.4 Dati recenti provenienti da studi
di biologia molecolare forniscono una nuova
visione della filogenesi animale 684
Punti di concordanza 685
Progressi ottenuti nell’identificazione
dei rapporti filogenetici tra i bilateri 686
Orientamenti futuri
della sistematica animale 687
Riassunto del capitolo 687
33 Gli invertebrati
689
Introduzione Organismi privi di colonna
vertebrale 689
33.1 Le spugne rappresentano animali primitivi
privi di veri tessuti 693
33.2 Gli cnidari corrispondono a un phylum
ancestrale di eumetazoi 694
Idrozoi 695
xvii
Scifozoi 696
Cubozoi 696
Antozoi 696
33.3 I lofotrocozoi, un clade identificato
mediante analisi molecolari,
presentano la maggiore diversità
di forme corporee osservabile
nell’intero regno animale 697
Platelminti 697
Rotiferi 699
Lofoforati: ectoprocti e brachiopodi 701
Molluschi 701
Anellidi 704
33.4 Gli ecdisozoi rappresentano il gruppo
animale che comprende il numero
maggiore di specie 706
Nematodi 706
Artropodi 707
33.5 Gli echinodermi e i cordati sono
deuterostomi 717
Echinodermi 717
Cordati 720
Riassunto del capitolo 721
34 I vertebrati
723
Introduzione La colonna vertebrale
si è sviluppata oltre mezzo miliardo
di anni fa 723
34.1 I cordati possiedono una notocorda
e una corda nervosa dorsale cava 724
Caratteri derivati dei cordati 724
Anfiossi 725
Tunicati 726
L’evoluzione dei primi cordati 726
34.2 I craniati sono cordati provvisti
di estremità cefalica 727
I caratteri derivati dei craniati 727
L’origine dei craniati 728
Mixinoidei 728
34.3 I vertebrati sono craniati provvisti
di colonna vertebrale 729
I caratteri derivati dei vertebrati 729
Lamprede 729
I fossili dei primi vertebrati 730
L’origine del tessuto osseo
e dei denti 730
34.4 Gli gnatostomi sono vertebrati provvisti
di mandibola articolata 731
I caratteri derivati degli gnatostomi 731
Gli gnatostomi fossili 731
Condroitti (squali, razze e specie affini) 732
Actinopterigi e sarcopterigi 733
34.5 I tetrapodi sono gnatostomi
provvisti di arti 735
I caratteri derivati dei tetrapodi 735
L’origine dei tetrapodi 736
Anfibi 737
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Indice
34.6 Gli amnioti sono tetrapodi
che producono uova adattate
all’ambiente subaereo 738
Caratteri derivati degli amnioti 738
I primi amnioti 740
Rettili 740
34.7 I mammiferi sono amnioti provvisti di peli
e di ghiandole che producono latte 746
I caratteri derivati dei mammiferi 746
L’evoluzione dei mammiferi 746
Monotremi 747
Marsupiali 747
Euteri (mammiferi placentati) 748
34.8 L’uomo è un mammifero
caratterizzato da un encefalo
di notevoli dimensioni
e da una locomozione bipede 752
Caratteri derivati dell’uomo 752
I primi ominini 753
Gli australopiteci 754
Bipedismo 755
L’uso di utensili 755
I primi reperti fossili di Homo 755
L’uomo di Neandertal 756
Homo sapiens 756
Riassunto del capitolo 759
PARTE 6 Forma e funzione
delle piante 761
Intervista a Patricia C. Zambryski
35 Struttura, crescita e sviluppo
delle piante 763
Introduzione Piante plastiche? 763
35.1 Il corpo di una pianta possiede organi,
tessuti e cellule organizzati
in modo gerarchico 764
I tre organi fondamentali delle piante:
radici, fusti e foglie 764
I tessuti dermico, vascolare
e fondamentale 766
I tipi più comuni di cellule vegetali 768
35.2 I meristemi generano cellule
per nuovi organi 769
35.3 La crescita primaria determina
l’allungamento delle radici e delle parti
aeree della pianta 772
La crescita primaria delle radici 773
La crescita primaria delle parti aeree 774
35.4 La crescita secondaria determina
l’aumento della circonferenza di fusti
e radici nelle piante legnose 777
Il cambio cribro-vascolare e la produzione
di tessuto vascolare secondario 777
Il cambio del sughero e la produzione
del periderma 779
35.5 Crescita, morfogenesi e differenziamento
producono il corpo di una pianta 780
La biologia molecolare: una rivoluzione
nello studio delle piante 781
La crescita: divisione e aumento di dimensioni
delle cellule 781
Morfogenesi e definizione dei piani
organizzativi 784
L’espressione genica e il controllo
del differenziamento cellulare 784
La localizzazione e il destino di sviluppo
di una cellula 785
Variazioni dello sviluppo: i cambiamenti
di fase 786
Il controllo genetico della fioritura 786
Riassunto del capitolo 788
36 Acquisizione e trasporto delle risorse
nelle piante vascolari 791
Introduzione Piante sotterranee 791
36.1 Le piante terrestri ricavano risorse
sia dal soprassuolo sia dal sottosuolo 791
Struttura delle parti aeree e assorbimento
della luce 792
Struttura delle radici e acquisizione
di acqua e minerali 794
36.2 Il trasferimento delle risorse all’interno
della pianta si verifica per diffusione
a breve distanza, per trasporto attivo o per
flusso massivo a lunga distanza 794
Diffusione e trasporto attivo dei soluti 794
Diffusione dell’acqua (osmosi) 795
Le tre principali vie di trasporto 798
Flusso massivo e trasporto
a lunga distanza 799
36.3 L’acqua e i minerali vengono trasportati
dalle radici alle parti aeree 799
Assorbimento di acqua e minerali
da parte delle cellule delle radici 799
Trasporto dell’acqua e dei minerali
nello xilema 799
Il flusso massivo viene alimentato
dalla pressione negativa all’interno
dello xilema 800
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Indice
La linfa xilematica risale lungo la pianta per
mezzo del flusso massivo: generalità 803
36.4 Gli stomi contribuiscono a regolare
la velocità di traspirazione 803
Gli stomi: le vie principali attraverso cui
le piante perdono acqua 804
Meccanismi di apertura e chiusura
degli stomi 804
Gli stimoli che regolano l’apertura
e la chiusura degli stomi 805
Gli effetti della traspirazione sull’appassimento
e sulla temperatura delle foglie 805
Gli adattamenti che riducono le perdite
di acqua per evaporazione 805
36.5 Gli zuccheri vengono trasportati
dalle foglie e da altre fonti ai siti
di utilizzo o di stoccaggio 806
Lo spostamento degli zuccheri
dalle fonti ai pozzi 806
Il meccanismo della traslocazione
nelle angiosperme: il flusso massivo
per pressione positiva 807
36.6 Il simplasto è altamente dinamico 808
I plasmodesmi: strutture
in continuo mutamento 809
I segnali elettrici nel floema 809
Il floema: un’autostrada
per le informazioni 809
Riassunto del capitolo 810
37 Il terreno e l’alimentazione
delle piante 813
Introduzione “La nazione che distrugge
il proprio terreno distrugge sé stessa” 813
37.1 Il terreno è una risorsa
vivente e limitata 813
Consistenza del terreno 814
Composizione del terreno superficiale 814
Mantenimento del suolo
e agricoltura sostenibile 815
37.2 Le piante necessitano di alcuni
elementi essenziali per completare
il loro ciclo vitale 818
Macronutrienti e micronutrienti 818
Sintomi della carenza di minerali 819
Miglioramento dell’alimentazione
di una pianta attraverso modificazioni
genetiche: alcuni esempi 821
37.3 L’alimentazione delle piante comporta
spesso l’instaurarsi di relazioni
con altri organismi 821
Batteri del terreno
e alimentazione delle piante 822
Funghi e alimentazione delle piante 825
Epifite, piante parassite
e piante carnivore 827
Riassunto del capitolo 827
xix
38 La riproduzione nelle angiosperme
e le relative biotecnologie 831
Introduzione Fiori ingannatori 831
38.1 I fiori, la doppia fecondazione e i frutti
rappresentano caratteristiche uniche
del ciclo vitale delle angiosperme 832
Struttura e funzioni dei fiori 832
La doppia fecondazione 836
Sviluppo, forma e funzioni dei semi 836
Forma e funzioni dei frutti 840
38.2 Le piante con fiore si riproducono
per via sessuata, asessuata
o in entrambi i modi 841
Meccanismi della riproduzione
asessuata 841
Vantaggi e svantaggi
della riproduzione sessuata
e di quella asessuata 841
Meccanismi che impediscono
l’autofecondazione 843
Propagazione vegetativa e agricoltura 844
38.3 L’uomo modifica le piante da raccolto
attraverso incroci guidati
e ingegneria genetica 845
L’“allevamento” delle piante 846
Biotecnologie vegetali
e ingegneria genetica 846
Il dibattito sulle biotecnologie
vegetali 848
Riassunto del capitolo 850
39 Le reazioni delle piante
ai segnali interni ed esterni
853
Introduzione Una vita stazionaria
e i suoi stimoli 853
39.1 Le vie di trasduzione dei segnali
collegano la ricezione dei segnali
alle risposte agli stessi 853
La ricezione 854
La trasduzione 855
La risposta 856
39.2 Gli ormoni vegetali aiutano le piante
a coordinare la crescita, lo sviluppo
e le risposte agli stimoli 857
La scoperta degli ormoni vegetali 857
Una panoramica degli ormoni vegetali 858
La biologia dei sistemi
e le interazioni ormonali 868
39.3 Le reazioni alla luce sono fondamentali
per la vita di una pianta 868
I fotorecettori della luce blu 869
La funzione dei fitocromi
come recettori 869
Gli orologi biologici e i ritmi circadiani 871
L’effetto della luce
sull’orologio biologico 872
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Indice
Il fotoperiodismo e le reazioni
ai cambiamenti stagionali 873
39.4 Le piante reagiscono alla luce
e a un’ampia varietà di altri stimoli 875
La gravità 875
Gli stimoli meccanici 876
Gli stress ambientali 877
39.5 Le piante reagiscono agli attacchi
di erbivori e di agenti patogeni 879
Le difese contro gli erbivori 879
Le difese contro
gli agenti patogeni 880
Riassunto del capitolo 882
PARTE 7 Struttura e funzione
degli animali 885
Intervista a Masashi Yanagisawa
40 Struttura e funzione degli animali:
principi di base 887
Introduzione Diverse strutture,
stesse sfide 887
40.1 Nel mondo animale struttura
e funzione sono strettamente
correlate fra loro 888
Le dimensioni e la forma di un animale
sono soggette a vincoli fisici 888
Scambi con l’ambiente 888
Organizzazione gerarchica
dei piani strutturali 890
Struttura e funzione dei tessuti 891
Coordinamento e controllo 894
40.2 I circuiti a feedback mantengono
costante l’ambiente interno
di molti animali 896
Regolazione e conformità 896
Omeostasi 896
40.3 I processi omeostatici
di termoregolazione dipendono
dalla struttura, dalla funzione
e dal comportamento 898
Animali endotermi ed ectotermi 898
Variazioni della temperatura corporea 899
Bilancio termico 899
Ruolo dell’acclimatazione
nella termoregolazione 903
Termostati fisiologici e febbre 904
40.4 Il fabbisogno energetico
di un animale è correlato
alle sue dimensioni, alla sua attività
e all’ambiente in cui vive 905
Distribuzione e utilizzo dell’energia 905
Aspetti quantitativi dell’impiego
energetico 906
Attività metabolica minima
e termoregolazione 906
Fattori che influenzano
l’attività metabolica 907
Bilancio energetico 908
Torpore e conservazione
dell’energia 909
Riassunto del capitolo 910
41 La nutrizione negli animali
913
Introduzione L’esigenza di alimentarsi 913
41.1 La dieta di un animale deve fornire
energia chimica, molecole organiche
e nutrienti essenziali 913
Nutrienti essenziali 914
Deficit della nutrizione 915
Come determinare il fabbisogno
nutrizionale 918
41.2 Le principali fasi di elaborazione
del cibo sono l’ingestione, la digestione,
l’assorbimento e l’eliminazione 919
Comparti digestivi 921
41.3 L’apparato digerente dei mammiferi
è costituito da organi specializzati
nell’elaborazione del cibo 922
Cavità orale, faringe ed esofago 922
La digestione nello stomaco 924
La digestione nell’intestino tenue 926
L’assorbimento nell’intestino tenue 927
L’assorbimento nell’intestino crasso 929
41.4 Gli adattamenti evolutivi dell’apparato
digerente nei vertebrati dipendono
dalla dieta 929
Adattamenti della dentatura 930
Adattamenti dello stomaco
e dell’intestino 930
Adattamenti simbiotici 930
41.5 I meccanismi omeostatici
partecipano al bilancio
energetico di un animale 931
Fonti e riserve energetiche 931
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Indice
Ipernutrizione e obesità 932
Obesità ed evoluzione 934
Riassunto del capitolo 935
42 Circolazione e scambi gassosi
xxi
Animali con particolari
capacità atletiche 966
Riassunto del capitolo 968
937
Introduzione Le sedi degli scambi 937
42.1 Il sistema circolatorio collega
le superfici di scambio
con le cellule dell’organismo 938
Cavità gastrovascolari 938
Sistemi circolatori aperti e chiusi 939
Organizzazione dei sistemi circolatori
dei vertebrati 940
42.2 La doppia circolazione dei mammiferi
dipende dall’attività contrattile
coordinata del cuore 942
La circolazione nei mammiferi 942
Il cuore dei mammiferi:
uno sguardo da vicino 943
Mantenimento del ritmo cardiaco 944
42.3 I valori della pressione e del flusso
ematico riflettono la struttura
e l’organizzazione dei vasi sanguigni 945
Struttura e funzione dei vasi sanguigni 945
La velocità del flusso sanguigno 946
La pressione sanguigna 946
La funzione dei capillari 949
Il ritorno dei liquidi nel sangue attraverso
il sistema linfatico 950
42.4 I diversi costituenti del sangue
svolgono funzioni di scambio,
trasporto e difesa 951
Composizione e funzione del sangue 951
Malattie cardiovascolari 954
42.5 Gli scambi gassosi si svolgono attraverso
superfici respiratorie specializzate 956
Gradienti di pressione parziale
negli scambi gassosi 956
Mezzi respiratori 956
Superfici respiratorie 956
Le branchie degli animali acquatici 957
I sistemi tracheali degli insetti 958
I polmoni 959
42.6 La respirazione provvede
alla ventilazione polmonare 961
La respirazione negli anfibi 961
La respirazione nei mammiferi 961
La respirazione negli uccelli 962
Il controllo della respirazione
nell’uomo 962
42.7 I pigmenti che legano e trasportano
i gas nel sangue rappresentano
adattamenti per gli scambi
gassosi 963
La circolazione e gli scambi gassosi
sono coordinati fra loro 963
Pigmenti respiratori 964
43 Il sistema immunitario
971
Introduzione Sorveglianza,
riconoscimento e risposta 971
43.1 Nell’immunità innata riconoscimento
e risposta si basano su caratteristiche
comuni dei patogeni 972
L’immunità innata negli invertebrati 972
L’immunità innata nei vertebrati 973
I patogeni possono sfuggire ai meccanismi
dell’immunità innata 977
43.2 Nell’immunità acquisita i recettori
dei linfociti consentono il riconoscimento
specifico dei patogeni 977
L’immunità acquisita:
una panoramica 978
Il riconoscimento degli antigeni
da parte dei linfociti 978
La maturazione dei linfociti 980
43.3 L’immunità acquisita protegge
le cellule e i liquidi corporei
dalle infezioni 983
I linfociti T helper: una risposta contro
la maggior parte degli antigeni 984
I linfociti T citotossici: una risposta
contro le cellule infettate 985
I linfociti B: una risposta contro i patogeni
extracellulari 986
Immunizzazione attiva e passiva 988
Il rigetto immunitario 989
43.4 Le anomalie del sistema immunitario
favoriscono l’insorgenza di malattie
e ne peggiorano il decorso 990
Anomalie del sistema immunitario 990
I patogeni possono eludere la risposta
immunitaria acquisita 992
Immunità e tumori 994
Riassunto del capitolo 994
44 Osmoregolazione ed escrezione
997
Introduzione Un problema di bilancio 997
44.1 Osmoregolazione e controllo
del bilancio idrosalino 997
Osmosi e osmolarità 998
Sfide osmotiche 998
Aspetti energetici
dell’osmoregolazione 1000
Epiteli di trasporto e osmoregolazione 1001
44.2 La produzione di rifiuti metabolici
azotati riflette l’origine evolutiva
e l’habitat di un animale 1002
I diversi tipi di rifiuti azotati 1002
L’influenza dell’evoluzione
e dell’ambiente sui rifiuti azotati 1003
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Indice
44.3 I diversi sistemi escretori
rappresentano varianti
di un sistema tubulare 1004
Processi di escrezione 1004
Una panoramica
dei sistemi escretori 1005
Struttura del sistema escretore
di mammifero 1006
44.4 L’organizzazione del nefrone consente
un’elaborazione a tappe del filtrato
del sangue 1008
Dal filtrato del sangue all’urina:
uno sguardo da vicino 1008
Gradienti di soluti
e conservazione dell’acqua 1010
Adattamenti del rene di vertebrato
ad ambienti diversi 1011
44.5 Circuiti ormonali collegano fra loro
funzione renale, bilancio idrico
e pressione sanguigna 1013
L’ormone antidiuretico 1013
Il sistema renina-angiotensina
aldosterone 1014
La regolazione omeostatica del rene 1015
Riassunto del capitolo 1016
45 Ormoni e sistema endocrino
1019
Introduzione Controllo delle funzioni
corporee a lunga distanza 1019
45.1 Gli ormoni e le altre molecole
segnale si legano a recettori
bersaglio inducendo risposte
specifiche 1020
I diversi tipi di molecole segnale 1020
Classi chimiche di ormoni 1021
Localizzazione dei recettori ormonali:
un’indagine scientifica 1022
Risposte cellulari agli ormoni 1022
Un ormone può causare
molteplici effetti 1024
La segnalazione dei regolatori locali 1025
45.2 I circuiti a feedback negativo e le coppie
di ormoni antagonisti rappresentano
caratteristiche comuni del sistema
endocrino 1026
Vie ormonali semplici 1026
Insulina e glucagone:
il controllo del glucosio ematico 1027
45.3 I sistemi endocrino e nervoso controllano
la fisiologia di un animale in modo
indipendente o integrato 1029
Coordinamento dei sistemi endocrino
e nervoso negli invertebrati 1029
Coordinamento dei sistemi endocrino
e nervoso nei vertebrati 1030
Ormoni della neuroipofisi 1030
Ormoni dell’adenoipofisi 1032
45.4 Le ghiandole endocrine rispondono
a stimoli diversi intervenendo
nella regolazione di metabolismo,
omeostasi, sviluppo
e comportamento 1035
Ormone tiroideo: il controllo
del metabolismo e dello sviluppo 1035
Paratormone e vitamina D: il controllo
del calcio ematico 1036
Ormoni surrenalici:
la risposta allo stress 1036
Ormoni sessuali delle gonadi 1038
Melatonina e bioritmi 1039
Riassunto del capitolo 1039
46 La riproduzione negli animali
1043
Introduzione Accoppiamento
e riproduzione sessuata 1043
46.1 Nel regno animale la riproduzione
può avvenire per via asessuata
o sessuata 1043
Meccanismi di riproduzione
asessuata 1044
Riproduzione sessuata:
un enigma evolutivo 1044
Cicli e modalità riproduttive 1045
46.2 La fecondazione dipende
da meccanismi che permettono
l’incontro fra spermatozoi
e cellule uovo della stessa specie 1046
Sopravvivenza della prole 1047
Produzione e trasporto dei gameti 1048
46.3 Gli organi riproduttivi producono
e trasportano gameti 1049
Anatomia dell’apparato
riproduttivo femminile 1049
Anatomia dell’apparato
riproduttivo maschile 1051
La risposta sessuale umana 1053
46.4 Nei mammiferi la meiosi si svolge
in tempi diversi negli individui
di sesso maschile e femminile 1054
46.5 Nei mammiferi l’attività riproduttiva
viene regolata dall’interazione
fra tropine e ormoni sessuali 1054
Il controllo ormonale dell’apparato
riproduttivo maschile 1055
I cicli riproduttivi femminili 1055
46.6 Nei mammiferi placentati lo sviluppo
completo dell’embrione avviene
all’interno dell’utero materno 1060
Concepimento, sviluppo
embrionale e nascita 1060
Tolleranza immunitaria materna
nei confronti dell’embrione
e del feto 1063
Contraccezione e aborto 1063
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Indice
Moderne tecniche nel campo
della riproduzione 1065
Riassunto del capitolo 1066
47 Lo sviluppo animale
1069
Introduzione Un piano
di sviluppo corporeo 1069
47.1 Dopo la fecondazione lo sviluppo
embrionale prosegue con i processi
di segmentazione, gastrulazione
e organogenesi 1070
Fecondazione 1070
Segmentazione 1073
Gastrulazione 1076
Organogenesi 1079
Adattamenti degli amnioti ai fini
dello sviluppo 1081
Lo sviluppo dei mammiferi 1082
47.2 La morfogenesi animale implica
specifici cambiamenti cellulari relativi
a forma, posizione e caratteristiche
di adesione fra cellule contigue 1083
Citoscheletro, movimenti cellulari
ed estensione convergente 1084
Ruolo delle molecole
di adesione cellulare
e della matrice extracellulare 1085
47.3 Il destino delle cellule durante
lo sviluppo dipende dalla loro
origine e dalla presenza
di segnali induttivi 1086
Mappatura dei territori presuntivi
(fate mapping) 1087
Determinazione delle asimmetrie
cellulari 1088
Segnali di induzione guidano il destino
delle cellule e la definizione dei piani
organizzativi 1090
Riassunto del capitolo 1094
48 Neuroni, sinapsi e segnalazione
1097
Introduzione Le molecole della vita 1097
48.1 L’organizzazione e la struttura
dei neuroni riflettono la loro
funzione nel trasferimento
delle informazioni 1097
Introduzione ai processi di elaborazione
dell’informazione 1098
Struttura e funzione dei neuroni 1098
48.2 Le pompe e i canali ionici
mantengono il potenziale
di riposo di un neurone 1100
Generazione del potenziale di riposo 1100
Modelli del potenziale di riposo 1101
48.3 I potenziali d’azione sono
i segnali trasmessi lungo gli assoni 1102
Produzione dei potenziali d’azione 1103
xxiii
Generazione dei potenziali d’azione:
uno sguardo da vicino 1103
Conduzione dei potenziali d’azione 1105
48.4 I neuroni comunicano con altre cellule
a livello delle sinapsi 1107
Generazione dei potenziali
postsinaptici 1107
Sommazione dei potenziali
postsinaptici 1107
Trasmissione sinaptica modulata 1109
Neurotrasmettitori 1109
Riassunto del capitolo 1112
49 Il sistema nervoso
1115
Introduzione Centro di comando
e controllo 1115
49.1 Il sistema nervoso è costituito
da circuiti neuronali e da cellule
con funzioni di sostegno 1116
Organizzazione del sistema
nervoso dei vertebrati 1117
Il sistema nervoso periferico 1119
49.2 L’encefalo dei vertebrati
è caratterizzato dalla presenza
di regioni specializzate 1120
Il tronco encefalico 1120
Il cervelletto 1122
Il diencefalo 1123
Il cervello 1123
Evoluzione delle capacità
cognitive nei vertebrati 1124
49.3 La corteccia cerebrale controlla
i movimenti volontari
e le funzioni cognitive 1125
L’elaborazione delle informazioni
nella corteccia cerebrale 1126
Linguaggio e articolazione della parola 1127
Lateralizzazione
delle funzioni corticali 1127
Le emozioni 1128
La consapevolezza 1128
49.4 Memoria e apprendimento
si basano su variazioni
delle connessioni sinaptiche 1129
Plasticità neurale 1129
Memoria e apprendimento 1129
Potenziamento a lungo termine 1130
49.5 I disturbi del sistema nervoso
hanno una base molecolare 1130
Schizofrenia 1131
Depressione 1132
Tossicodipendenza e sistema
di ricompensa cerebrale 1132
Morbo di Alzheimer 1133
Morbo di Parkinson 1133
Le cellule staminali in terapia 1134
Riassunto del capitolo 1135
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Indice
50 Meccanismi sensoriali e motori
1137
Introduzione Percezione e azione 1137
50.1 I recettori sensoriali trasducono
l’energia dello stimolo e trasmettono
segnali al sistema nervoso centrale 1137
Vie sensoriali 1138
I tipi di recettore sensoriale 1139
50.2 I meccanocettori coinvolti nell’udito
e nell’equilibrio sono sensibili
al movimento di liquidi
o alla deposizione di particelle 1142
Percezione della forza di gravità
e dei suoni negli invertebrati 1142
L’udito e l’equilibrio nei mammiferi 1142
Udito ed equilibrio in altri vertebrati 1146
50.3 Le percezioni gustative
e olfattive dipendono
da recettori sensoriali simili 1146
Il gusto nei mammiferi 1147
L’olfatto nell’uomo 1148
50.4 Nel regno animale la visione si basa
su meccanismi comuni 1149
La visione negli invertebrati 1149
Il sistema visivo dei vertebrati 1150
50.5 La funzione dei muscoli si basa
su interazioni fisiche tra filamenti
di natura proteica 1155
I muscoli scheletrici dei vertebrati 1155
Altri tipi di muscolo 1161
50.6 L’apparato locomotore trasforma
la contrazione muscolare
in movimento 1161
I diversi tipi di apparato scheletrico 1162
Tipi di locomozione 1164
Spesa energetica associata
alla locomozione 1166
Riassunto del capitolo 1167
51 Il comportamento animale
1171
Introduzione Balliamo? 1171
51.1 Stimoli sensoriali distinti possono
indurre comportamenti semplici
e complessi 1172
Schemi fissi d’azione 1172
Movimenti orientati 1173
Ritmi comportamentali 1174
Segnali e comunicazione fra animali 1174
51.2 L’apprendimento stabilisce
collegamenti specifici fra esperienza
e comportamento 1177
Assuefazione 1177
Apprendimento spaziale 1177
Apprendimento associativo 1179
Cognizione e risoluzione
dei problemi 1180
Lo sviluppo
dei comportamenti acquisiti 1180
51.3 Il comportamento dipende sia
dal patrimonio genetico sia
da fattori ambientali 1181
Esperienza e comportamento 1181
Geni regolatori e comportamento 1182
Variazioni comportamentali su base genetica
nelle popolazioni naturali 1183
Influenza delle variazioni
su un singolo locus 1184
51.4 La selezione per la sopravvivenza
e il successo riproduttivo individuale
spiegano la maggior parte
dei comportamenti 1185
Il comportamento di foraggiamento 1185
Comportamento riproduttivo
e scelta del partner 1187
51.5 Il concetto di fitness complessiva può
spiegare l’evoluzione del comportamento
sociale altruistico 1191
Altruismo 1191
Fitness complessiva 1191
Apprendimento sociale 1193
Evoluzione e cultura umana 1195
Riassunto del capitolo 1195
PARTE 8 Ecologia
1199
Intervista a Diana H. Wall
52 Introduzione all’ecologia
e alla biosfera 1201
Introduzione L’ambito dell’ecologia 1201
52.1 L’ecologia integra tutte le aree della ricerca
biologica ed è alla base di qualsiasi processo
decisionale di rilevanza ambientale 1201
Collegamento tra ecologia
e biologia evolutiva 1203
Ecologia e questioni ambientali 1203
52.2 Le interazioni tra gli organismi
e l’ambiente limitano
la distribuzione delle specie 1204
Dispersione e distribuzione 1205
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Pagina xxv
Indice
Comportamento e selezione
di habitat 1206
Fattori biotici 1206
Fattori abiotici 1206
Clima 1209
52.3 I biomi acquatici sono sistemi vari
e dinamici che ricoprono la maggior
parte della Terra 1212
Stratificazione dei biomi acquatici 1212
52.4 La struttura e la distribuzione dei biomi
terrestri sono controllate dal clima
e dalle perturbazioni 1218
Clima e biomi terrestri 1218
Caratteristiche generali dei biomi terrestri
e ruolo delle perturbazioni 1219
Riassunto del capitolo 1224
53 Ecologia delle popolazioni
1227
Introduzione Contare le pecore 1227
53.1 I processi biologici dinamici influenzano
la densità di popolazione, la dispersione
e la demografia 1227
Densità e dispersione 1228
Demografia 1230
53.2 I tratti caratteristici di un ciclo
vitale rappresentano il prodotto
della selezione naturale 1233
Evoluzione e diversità del ciclo vitale
degli organismi 1233
“Compromessi” e cicli vitali 1234
53.3 Il modello esponenziale descrive la crescita
di una popolazione in un ambiente ideale
e provvisto di risorse illimitate 1234
Tasso di incremento pro capite 1235
Crescita esponenziale 1236
53.4 I modelli logistici suggeriscono un
rallentamento della crescita di una
popolazione parallelo al raggiungimento
del proprio valore di portata 1237
Il modello di crescita logistico 1237
Modello logistico e popolazioni reali 1238
Modello logistico e cicli vitali 1239
53.5 Molti fattori che regolano la crescita
di popolazione dipendono
dalla densità 1240
Cambiamento di popolazione e densità
di popolazione 1240
Regolazione densità-dipendente
della popolazione 1240
Dinamiche di popolazione 1242
53.6 Allo stato attuale la popolazione umana
non cresce in maniera esponenziale bensì
aumenta rapidamente 1245
Popolazione umana globale 1245
Capacità di portata globale 1248
Riassunto del capitolo 1250
54 Ecologia delle comunità
xxv
1253
Introduzione Un senso di comunità 1253
54.1 Le interazioni tra comunità
sono classificate in base all’aiuto,
al danno o all’assenza di effetti
nei confronti delle specie coinvolte 1253
Competizione 1254
Predazione 1255
Erbivoria 1257
Simbiosi 1258
54.2 Le specie dominanti e fondamentali
esercitano forti controlli sulla struttura
delle comunità 1259
Diversità delle specie 1259
Struttura trofica 1260
Specie con grande impatto 1263
Controlli basso-alto e alto-basso 1265
54.3 La diversità delle specie
e la composizione
della comunità sono
modificate da influenze esterne 1267
Caratterizzazione delle perturbazioni 1267
Successione ecologica 1268
Perturbazioni causate dall’uomo 1269
54.4 La biodiversità delle comunità
è influenzata dai fattori
biogeografici 1271
Gradienti di latitudine 1271
Effetti di area 1271
Modello di equilibrio di un’isola 1272
54.5 L’ecologia delle comunità è utile
per la comprensione dei cicli vitali
degli organismi patogeni
e per il controllo delle malattie
dell’uomo 1274
Organismi patogeni e struttura
delle comunità 1274
Ecologia delle comunità
e malattie zoonotiche 1275
Riassunto del capitolo 1276
55 Ecosistemi
1279
Introduzione Osservare gli ecosistemi 1279
55.1 Le leggi fisiche regolano il flusso
di energia e i cicli chimici
negli ecosistemi 1280
Conservazione dell’energia 1280
Conservazione della massa 1280
Energia, massa e livelli trofici 1281
55.2 L’energia e altri fattori limitanti
controllano la produttività
primaria negli ecosistemi 1282
Disponibilità energetica
di un ecosistema 1282
Produttività primaria
in ecosistemi acquatici 1283
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xxvi
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Pagina xxvi
Indice
Produttività primaria
in ecosistemi terrestri 1285
55.3 Il trasferimento di energia
tra i livelli trofici generalmente
ha un’efficienza solo del 10% 1285
Efficienza di produttività 1286
L’ipotesi di un mondo verde 1287
55.4 I processi geochimici e biologici
fanno circolare i nutrienti
tra le componenti organiche
e inorganiche di un ecosistema 1288
Cicli biogeochimici 1288
Decomposizione e velocità
dei cicli dei nutrienti 1289
Uno studio sperimentale:
il ciclo dei nutrienti nella foresta
sperimentale di Hubbard Brook 1289
55.5 Oggi le attività umane dominano
la maggior parte dei cicli chimici
sulla Terra 1293
Arricchimento di nutrienti 1293
Precipitazioni acide 1294
Tossine nell’ambiente 1295
Gas serra e riscaldamento globale 1296
Diminuzione dell’ozono atmosferico 1299
Riassunto del capitolo 1300
56 Biologia della conservazione ed ecologia
del recupero ambientale 1303
Introduzione Stupefacente uccello
dorato 1303
56.1 Le attività dell’uomo minacciano
la biodiversità della Terra 1304
Tre livelli di biodiversità 1304
Biodiversità e benessere dell’uomo 1305
Tre minacce per la biodiversità 1306
56.2 Lo studio della conservazione
delle popolazioni si concentra
sulle dimensioni di queste, la diversità
genetica e la criticità degli habitat 1308
Approccio del tipo
“piccola popolazione” 1309
Approccio del tipo “popolazione
in declino” 1311
Bilanciamento di necessità diverse
e conflittuali 1313
56.3 Lo scopo della conservazione
del territorio a livello locale consiste
nel sostegno a interi biota 1314
Struttura del territorio e biodiversità 1314
Creazione di aree protette 1315
56.4 L’ecologia del recupero ambientale
cerca di ripristinare e riportare
gli ecosistemi degradati a uno stato
più naturale 1318
Il recupero biologico 1318
L’incremento biologico 1319
Sperimentazione delle tecniche
di recupero ambientale 1322
56.5 Lo sviluppo sostenibile cerca
di migliorare la condizione umana,
pur preservando la biodiversità 1322
L’Iniziativa per una biosfera
sostenibile 1322
Un caso di studio: sviluppo sostenibile
in Costa Rica 1322
Il futuro della biosfera 1323
Riassunto del capitolo 1324
APPENDICE A Le risposte
APPENDICE B Tavola periodica degli elementi
APPENDICE C Il sistema metrico
APPENDICE D Confronto fra il microscopio ottico
e il microscopio elettronico
APPENDICE E La classificazione della vita
GLOSSARIO
CREDITI
INDICE ANALITICO
003 Campbell Prefazione (xxix-xxxii) :01 campbell 4bzST
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Pagina xxix
Prefazione
Sono cambiate molte cose nel mondo dalla pubblicazione della precedente edizione di Biologia. Nell’ambito delle scienze biologiche, il sequenziamento
del genoma di molte altre specie ha prodotto conseguenze in aree differenti della ricerca, fornendo, per
esempio, una maggiore comprensione della storia evolutiva di numerose specie. Vi è stata una esplosione di
scoperte relative a piccole molecole di RNA e al ruolo
che esse svolgono nella regolazione genica e, all’altra
estremità della scala, la nostra conoscenza della biodiversità della Terra si è accresciuta con la scoperta di
centinaia di nuove specie, tra cui pappagalli, scimmie e
orchidee. In questo stesso periodo la biologia ha assunto un ruolo di rilievo nella nostra vita quotidiana.
Giornali e notiziari raccontano di promesse di farmaci
personalizzati e danno notizia di nuove cure per il cancro, parlano della possibilità di produrre biocarburanti
con l’aiuto dell’ingegneria genetica e di DNA profiling
per la risoluzione dei delitti. Altre notizie riguardano i
cambiamenti climatici e i disastri ecologici, nuovi ceppi di patogeni resistenti ai farmaci responsabili della
tubercolosi e di parassitosi, e di carestie: sfide che il
mondo intorno a noi sta lanciando ai biologi e agli altri
colleghi scienziati.
Sul piano personale, io e molti colleghi rimpiangiamo il nostro amico Neil Campbell, per noi da sempre
fonte di ispirazione, e tuttora stimolo ad aumentare il
nostro impegno per migliorare l’insegnamento della
biologia. Il nostro mondo in evoluzione ha bisogno di
biologi e di un’opinione pubblica preparata e informata
sulle questioni scientifiche come mai prima d’ora, e noi
siamo impegnati a perseguire questo obiettivo.
fondito in un testo di livello introduttivo. I nostri nuovi coautori – Lisa Urry, Michael Cain, Steve Wasserman, Peter Minorsky e Rob Jackson – rappresentano gli standard più elevati di eccellenza scientifica in
una vasta gamma di discipline e un esempio di impegno didattico verso gli studenti universitari. Come illustrato nelle pagine precedenti, la loro competenza spazia dalle molecole agli ecosistemi, e le istituzioni presso le quali insegnano vanno dai piccoli college per gli
studi umanistici alle grandi università. Inoltre, Lisa e
Peter, in quanto contributori significativi alle precedenti edizioni, conoscono già il libro. La nostra squadra ha collaborato in maniera inusitatamente serrata, a
cominciare dall’incontro preliminare per la progettazione di massima del testo e proseguendo con uno
scambio frequente di domande e di consigli mentre
lavoravamo ai nostri rispettivi capitoli.
Per ogni capitolo, io, il revisore e gli editor abbiamo
formulato un piano dettagliato; in seguito il mio ruolo
prevedeva un commento di ogni prima stesura e la rifinitura della versione finale. Insieme ci siamo sforzati di
aumentare l’efficacia del libro per gli studenti di oggi,
senza rinunciare ai pregi fondamentali.
I nuovi coautori
Accuratezza e aggiornamento
La settima edizione di questo libro è stata usato da un
numero di studenti e docenti maggiore rispetto a tutte
le edizioni precedenti, e questo resta il libro di testo
più usato in ambito scientifico. Il privilegio di condividere le conoscenze biologiche con un così grande
numero di studenti implica la responsabilità di dare un
servizio ancora migliore alla comunità dei biologi. Per
questo motivo, Neil sarebbe felice del fatto che per
questa edizione siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo
decennale di allargare il team degli autori. Con la proliferazione delle scoperte nell’ambito della biologia, io
e Neil ci siamo resi conto che diventava sempre più
difficile decidere con cognizione di causa quali fossero i concetti più importanti da illustrare in modo appro-
Far comprendere che cosa è la scienza significa andare oltre l’assicurarsi che i dati siano accurati e aggiornati. È altrettanto importante garantire che i vari capitoli riflettano la visione attuale degli scienziati nelle
diverse sottodiscipline della biologia, dalla biologia
cellulare all’ecologia. I cambiamenti nei paradigmi
fondamentali in vari campi della biologia potrebbero
richiederci di riorganizzare alcuni capitoli per la nuova
edizione. Per esempio, il nuovo Capitolo 21 spiega i
genomi e la loro evoluzione, mentre i concetti della
neurobiologia sono trattati in due capitoli distinti
(Capitoli 48 e 49): in uno la trattazione si focalizza sul
livello cellulare e nell’altro sugli apparati. Più oltre
troverete maggiori e più ampie informazioni sui nuovi
I nostri pregi fondamentali
Quali sono i pregi fondamentali di questo libro? In primo luogo esso spiega in che cosa consiste la scienza
per poi focalizzarsi sul fornire agli studenti l’aiuto
necessario per dare alla stessa senso compiuto. Di
seguito illustrerò le qualità che da sempre contraddistinguono il testo e il modo in cui si esplicano in questa nuova edizione.
003 Campbell Prefazione (xxix-xxxii) :01 campbell 4bzST
xxx
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Pagina xxx
Prefazione
contenuti e sui miglioramenti dell’organizzazione di
questa nuova edizione.
Uno modello per i concetti chiave
L’aumento vertiginoso delle scoperte che oggi rendono
la biologia così entusiasmante potrebbe schiacciare gli
studenti sotto una valanga di informazioni. Il nostro
primo obiettivo didattico è quello di aiutare gli studenti a costruirsi un modello di apprendimento della biologia, organizzando ogni capitolo intorno ad alcuni “concetti chiave”, di solito da tre a sei. Ogni capitolo inizia
con l’elenco dei concetti chiave, una illustrazione che
sollecita una domanda interessante e una panoramica
che inquadra la questione e introduce il capitolo. Nel
corpo del capitolo, ogni concetto chiave dà il titolo a un
paragrafo all’interno del quale testo e immagini scendono nel dettaglio dei concetti illustrati. Il riassunto del
capitolo fornisce un succinto supporto esplicativo verbale e grafico, novità di questa edizione.
Apprendimento attivo
Un numero sempre maggiore di insegnanti manifesta il
desiderio che gli studenti abbiano un ruolo più attivo
nell’apprendimento della biologia e siano coinvolti nelle questioni della disciplina a un livello più alto. Sono
diversi i modi in cui gli studenti possono impegnarsi
nell’apprendimento attivo in questa nuova edizione. Vi
sono, per esempio, domande (“E se...”) che accompagnano determinate illustrazioni sollecitando lo studente
a esaminare la figura e a verificare la comprensione
delle idee che ne stanno alla base. Nuovi esercizi grafici (“Disegna”) presenti in ogni capitolo richiedono che
gli studenti mettano mano alla matita per disegnare una
struttura, chiosare una figura o costruire un grafico a
partire dai dati sperimentali. Oltre che nella “Verifica
di apprendimento”, questa tipologia di esercizio si può
trovare anche nella didascalia di alcune figure.
L’evoluzione e altri temi unificanti
Oltre alla particolare attenzione riservata ai concetti
chiave, l’approccio tematico ha sempre distinto questo
testo da una enciclopedia di biologia. Come per le precedenti edizioni, anche in questa il tema centrale resta
l’evoluzione. Il processo evolutivo è la forza aggregante di tutta la biologia: rende conto dell’unità e della
diversità della vita e del considerevole grado di adattamento degli organismi al loro ambiente. Il tema evoluzionistico costituisce l’innervatura di tutti i capitoli e la
Parte 4 (“I meccanismi dell’evoluzione”) è stata sottoposta a una revisione ampia e approfondita. Gli altri
temi unificanti vengono delineati nel Capitolo 1. In
questa nuova edizione, questi temi sono ripresi esplicitamente nei concetti chiave. Gli altri argomenti che
riguardano la ricerca scientifica e la scienza, la tecnolo-
gia e la società continuano a essere presenti in tutti i
capitoli, non in quanto temi propri della biologia bensì
come aspetti del fare scienza e del ruolo che questa
riveste nelle nostre vite.
Integrazione di testo e illustrazioni
Testo e illustrazioni sono ritenuti di pari importanza fin
dalla prima edizione e pertanto hanno conosciuto uno
sviluppo simultaneo. Questa edizione presenta molte
illustrazioni nuove e perfezionate e un ampio utilizzo di
immagini 3D, laddove questa tecnica consente una
migliore comprensione della struttura biologica. Al
contempo, abbiamo evitato un eccesso di dettaglio per
non perdere di vista il significato generale dell’immagine. Abbiamo anche migliorato le nostre apprezzate
figure di “Esplorando” e ne abbiamo aggiunte di nuove.
Ognuna di queste figure di grande dimensione rappresenta una unità di apprendimento che accorpa un gruppo di illustrazioni collegate e il testo che le descrive. Le
figure di “Esplorando” consentono agli studenti di
accedere a moltissimi temi complessi con grande efficienza. Esse sono parte integrante dei contenuti del
capitolo, da non confondersi con i “riquadri” di alcuni
libri di testo, il cui contenuto è marginale rispetto al
flusso degli argomenti trattati all’interno del capitolo.
La biologia moderna è abbastanza stimolante e non
occorre distogliere l’attenzione degli studenti dalla trama concettuale sviluppata nel capitolo.
Raccontare al giusto livello
Sia attraverso le immagini sia attraverso il testo, il nostro impegno è quello di spiegare la biologia al giusto
livello di trattazione, e abbiamo continuato a impiegare
come pietra di paragone la “teoria quantistica dell’insegnamento della biologia” elaborata da Neil. Secondo
questa idea, vi sono livelli discreti di spiegazione di un
concetto e una spiegazione efficace deve evitare di rimanere “bloccata tra due livelli”. Naturalmente, molti
altri docenti esperti hanno rilevato il problema in
maniera indipendente, la questione è conosciuta anche
come problema “del troppo e del troppo poco”. Il team
degli autori ha fatto ricorso alla propria esperienza
didattica e di ricerca scientifica per affrontare gli argomenti al livello più idoneo di trattazione.
L’importanza della ricerca scientifica
Un’altra qualità fondamentale è la nostra convinzione
dell’importanza di introdurre gli studenti al modo di
pensare scientifico. Sia in aula sia in laboratorio, noi
autori e molti dei nostri colleghi stiamo sperimentando
approcci diversi per coinvolgere gli studenti nella ricerca scientifica, un processo in cui ci si pongono domande
e si esplorano questioni inerenti alla natura. Questa nuova edizione, arricchita sia nel testo sia nei materiali sup-
003 Campbell Prefazione (xxix-xxxii) :01 campbell 4bzST
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Prefazione
plementari con contenuti basati sull’attività di ricerca,
consente ai docenti di operare con maggiore efficacia
nel loro intento di comunicare il processo scientifico.
Illustrare il processo della ricerca scientifica
attraverso gli esempi
Tutte le edizioni di questo libro hanno delineato la storia di molte ricerche e di molti dibattiti scientifici perché gli studenti potessero comprendere non solo “ciò
che conosciamo” ma anche “il modo in cui arriviamo a
conoscerlo” e “che cosa ancora non conosciamo”.
Nella scorsa edizione questo aspetto era stato potenziato con l’introduzione delle figure di “Ricerca”, che
mostrano esempi di esperimenti e di studi sul campo in
un formato coerente in tutto il libro. Ognuno di questi
casi si apre con una domanda, seguita da sezioni che
descrivono lo svolgimento dell’esperimento, i risultati
e le conclusioni. A questa tipologia di figure si affianca quella inerente al “Metodo di ricerca”, che introduce gli studenti alle tecniche e agli strumenti della biologia moderna.
Questa nuova edizione è stata arricchita con molte
nuove figure di “Ricerca”, almeno una in ogni capitolo
e spesso anche di più. Ognuna di esse si conclude con
la domanda “E se...”, che impone agli studenti di dimostrare il grado di comprensione dell’esperimento
descritto. Abbiamo inoltre aumentato l’utilità delle
figure di “Ricerca” in un altro modo significativo:
rispondendo alla richiesta di molti insegnanti, abbiamo
citato la fonte da cui la ricerca è stata tratta, fornendo in
tal modo un accesso alle fonti primarie.
La ricerca in pratica
Questa edizione di Biologia invita gli studenti a pensare come scienziati attraverso le domande “E se...” presenti nella figure di “Ricerca” e nelle didascalie di talune figure, così come nelle domande di “Indagine scientifica” nella “Verifica di apprendimento”. Molte di
queste ultime chiedono agli studenti di analizzare i dati
o di progettare un esperimento. I supplementi a questa
edizione si basano sul libro di testo per fornire diverse
opportunità agli studenti di mettere in pratica la ricerca
scientifica in maniera più approfondita.
Le interviste: una tradizione che continua
La ricerca scientifica è un processo sociale favorito dalle persone che condividono una curiosità nei confronti
della natura. Una delle molte soddisfazioni che comporta l’essere tra gli autori di questo libro è il privilegio
di intervistare alcuni tra i più influenti biologi a livello
mondiale. Otto nuove interviste che aprono altrettante
parti presentano agli studenti otto scienziati di punta,
che con la loro ricerca accrescono le nostre conoscenze
biologiche e mettono in comunicazione la scienza con
xxxi
la società. E in questa edizione ogni parte del testo
comprende una figura di “Ricerca” che fa riferimento
al campo di ricerca dell’intervistato. Si veda, per esempio, la Figura 2.2.
Un libro versatile
Il nostro intende essere un libro di testo di biologia
generale e anche un utile strumento di consultazione.
L’ampiezza degli argomenti trattati, il livello di approfondimento e la versatilità del libro consentono di soddisfare entrambe le esigenze.
Anche limitando l’ambito a pochi concetti chiave
per capitolo, questo testo tratta molti più argomenti di
quanti sia possibile affrontare in un corso introduttivo.
Ma data la grande diversità di programmi abbiamo
optato per una trattazione sufficientemente ampia e
approfondita per andare incontro alle esigenze dei singoli docenti. Anche gli studenti sembrano apprezzare
l’ampiezza e la profondità di Biologia; in un’epoca in
cui gli studenti rivendono la maggior parte dei libri di
testo, oltre il 75% di quelli che hanno sostenuto l’esame
di biologia ha conservato il libro. Siamo infatti lieti di
ricevere molte e-mail da studenti degli anni successivi,
da laureati e anche da studenti di medicina, che esprimono l’apprezzamento per il valore che questo libro
continua a esprimere nel lungo periodo, in quanto risorsa di carattere generale per il prosieguo dei loro studi.
Per quanto consapevoli che in nessun corso si
potranno studiare i 56 capitoli del testo, sappiamo
anche che non esiste la giusta sequenza di argomenti
per un corso introduttivo. Benché il sommario degli
argomenti di un testo introduttivo di biologia debba
essere lineare, questa disciplina assomiglia più a una
ragnatela di concetti collegati, priva di un punto d’inizio stabilito o di un percorso prefissato. Corsi diversi
possono esplorare questa rete di concetti a partire dalle
molecole e dalle cellule, o dall’evoluzione e dalla
diversità degli organismi, o ancora dalle nozioni generali dell’ecologia. Il libro è strutturato in modo da soddisfare le esigenze di programmi di studio diversificati.
Le otto parti in cui il testo è suddiviso sono perlopiù
autonome e, per gran parte di esse, la sequenza interna
dei capitoli può essere modificata conservando tuttavia
la coerenza della trattazione. Per esempio, i docenti che
insegnano Fisiologia delle piante e Fisiologia animale
possono fondere i capitoli della Parte 6 (“Forma e funzione delle piante”) con quelli della Parte 7 (“Struttura
e funzione degli animali”). Un’altra opzione possibile
per gli insegnanti che iniziano il corso con l’ecologia e
che procedono poi con un approccio top-down può
consistere nell’affrontare la Parte 8 subito dopo aver
letto il Capitolo 1, che presenta i temi unificanti introducendo gli studenti alla sequenza di argomenti prevista dal loro programma di studi.
003 Campbell Prefazione (xxix-xxxii) :01 campbell 4bzST
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Prefazione
La nostra alleanza con i docenti
Un valore fondamentale alla base di tutto il nostro lavoro è il fatto di credere nell’importanza dell’alleanza con
i docenti. Il modo principale di offrire il nostro contributo è ovviamente quello di fornire loro un libro di
testo valido anche per gli studenti. Ma il nostro rapporto con gli insegnanti non è una strada a senso unico. Nel
nostro continuo sforzo di miglioramento del testo, traiamo enormi benefici dai riscontri forniti dai docenti;
non solo dalle recensioni formali di centinaia di scienziati, ma anche dalle comunicazioni informali tramite
telefono e posta elettronica. Neil Campbell ha costruito
un vasto network di colleghi in tutto il mondo e io e i
miei nuovi coautori intendiamo proseguire questa tradizione.
Il vero test per un libro di testo è verificare se aiuta
i docenti a insegnare e gli studenti ad apprendere. I
commenti degli studenti e dei docenti che utilizzano
questo libro sono i benvenuti. Indirizzate pure a me le
vostre comunicazioni:
Jane Reece, Pearson Benjamin Cummings
1301 Sansome Street, San Francisco, CA 94111
Indirizzo e-mail: [email protected]
004 Campbell Caratteristiche (xxxiii-xxxv):01 campbell 4bzST
3-04-2009
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Caratteristiche dell’Ottava edizione
Si forniscono di seguito alcune informazioni relative
alle novità dei contenuti e ai miglioramenti dell’organizzazione del testo di questa nuova edizione.
Parte 1
La chimica della vita
Nuovi esempi rendono la chimica di base più stimolante per gli studenti, tra cui la spiegazione nel Capitolo 3
del perché il vapore acqueo può ustionare la pelle, la
struttura dei farmaci enantiomerici ibuprofene e albuterolo nel Capitolo 4 e informazioni sugli acidi grassi
trans nel Capitolo 5. La nuova figura di “Ricerca” del
Capitolo 5 mostra il modello tridimensionale di Roger
Kornberg del complesso RNA polimerasi-DNA-RNA,
lavoro per il quale egli ha ricevuto il Premio Nobel per
la Chimica nel 2006.
Parte 2
La cellula
Il doveroso aggiornamento con le risultanze recenti della
ricerca comprende la trattazione del ruolo delle ciglia primarie nel Capitolo 6, i nuovi sviluppi del modello della
membrana nel Capitolo 7 e il lavoro sul ciclo cellulare di
Paul Nurse (che gli è valso il Nobel) nel Capitolo 12. La
parte conclusiva del Capitolo 11 tratta l’apoptosi, che in
precedenza veniva illustrata nel Capitolo 21. Le nuove
figure di “Ricerca” di questa parte illustrano le ricerche
sul ruolo dei microtubuli nell’orientare la cellulosa sulle
pareti cellulari (Capitolo 6), i regolatori allosterici degli
enzimi (Capitolo 8), l’ATP sintetasi (Capitolo 9), i sistemi di comunicazione delle cellule di lievito (Capitolo 11)
e il regolatore del ciclo cellulare (Capitolo 12).
Parte 3
La genetica
Il Capitolo 14 comprende i “Suggerimenti per la soluzione dei problemi di genetica”. Nel Capitolo 15 le
relazioni tra i sessi vengono trattate immediatamente
dopo la discussione del carattere dell’occhio bianco nei
moscerini della frutta di Morgan. Il Capitolo 16 tratta la
replicazione del cromosoma batterico e la struttura del
cromosoma eucariotico (compresa una nuova figura di
“Ricerca”), che prima venivano trattate nei Capitoli 18
e 19, rispettivamente.
Abbiamo riorganizzato i Capitoli 18-21 con il duplice obiettivo di avere una struttura più coerente e di facilitare ai docenti l’insegnamento della genetica moleco-
lare. La regolazione dell’espressione genica sia per i
batteri sia per gli eucarioti è ora trattata all’interno del
Capitolo 18, che comprende un paragrafo dedicato al
ruolo fondamentale svolto dai piccoli RNA negli organismi eucarioti. Abbiamo semplificato il materiale relativo alle basi genetiche e dello sviluppo (contenuto prima nel Capitolo 21) e lo abbiamo inserito nel Capitolo
18, dove costituisce il modello esemplare di regolazione
genica. Il Capitolo 18 termina con un paragrafo dedicato alle basi molecolari del cancro (che in precedenza si
trovava nel Capitolo 19), per dimostrare ciò che accade
quando la regolazione genica non funziona come dovrebbe. Le trattazioni dedicate alla genetica dei batteri,
che nella settima edizione si trovavano nel Capitolo 18,
sono state distribuite nei diversi capitoli all’interno della parte dedicata alla genetica, e quella dedicata ai procarioti è stata integrata nel Capitolo 27.
Il Capitolo 19 di questa nuova edizione tratta esclusivamente i virus (nella settima edizione erano trattati nel
Capitolo 18), con una flessibilità che ne consente lo studio in qualunque punto del programma. Il Capitolo 20
continua a occuparsi di biotecnologie, ma il sequenziamento e l’analisi del genoma sono stati spostati nel
Capitolo 21. La clonazione e la produzione di cellule staminali si trovano ora nel Capitolo 20. Tra le nuove tecniche spiegate vi sono lo screening di una biblioteca di
microarray, i cloni BAC, la tecnica di Northern, RT-PCR
e l’ibridazione in situ. L’esplosione delle nuove scoperte
relative ai genomi e alla loro evoluzione ha fatto sì che
dedicassimo all’argomento il nuovo Capitolo 21, nel quale si integrano nuovi contenuti e materiale proveniente
dai Capitoli 19-21 della precedente edizione.
Parte 4
I meccanismi dell’evoluzione
La nostra revisione mette in evidenza la centralità dell’evoluzione per la biologia e la vastità e la profondità
delle evidenze a favore della stessa. Nuovi esempi e nuove figure di “Ricerca” forniscono dati provenienti dagli
studi condotti sul campo e da quelli di laboratorio e rivelano il modo in cui gli scienziati studiano l’evoluzione.
Il Capitolo 22 illustra in che modo l’evoluzione possa essere considerata al contempo modello e processo e
presenta tre osservazioni fondamentali sulla vita che
l’evoluzione è in grado di spiegare: la corrispondenza
tra gli organismi e il loro ambiente (adattamento), le
caratteristiche condivise (unità) della vita e la sua diversità. Questi elementi costituiscono una sorta di ancora
concettuale per gli argomenti discussi nelle Parti 4 e 5.
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Pagina xliii
I revisori
Andren (Montgomery County Community College), Estry
Ang (University of Pittsburgh at Greensburg), Jeff Appling
(Clemson University), J. David Archibald (San Diego State
University), David Armstrong (University of Colorado at
Boulder), Howard J. Arnott (University of Texas at Arlington),
Mary Ashley (University of Illinois at Chicago), Robert
Atherton (University of Wyoming), Karl Aufderheide (Texas
A&M University), Leigh Auleb (San Francisco State
University), P. Stephen Baenziger (University of Nebraska),
Ellen Baker (Santa Monica College), Katherine Baker
(Millersville University), William Barklow (Framingham State
College), Susan Barman (Michigan State University), Steven
Barnhart (Santa Rosa Junior College), Andrew Barton
(University of Maine Farmington), Ron Basmajian (Merced
College), David Bass (University of Central Oklahoma),
Bonnie Baxter (Hobart & William Smith), Tim Beagley (Salt
Lake Community College), Margaret E. Beard (College of the
Holy Cross), Tom Beatty (University of British Columbia),
Chris Beck (Emory University), Wayne Becker (University of
Wisconsin, Madison), Patricia Bedinger (Colorado State
University), Jane Beiswenger (University of Wyoming), Anne
Bekoff (University of Colorado, Boulder), Marc Bekoff
(University of Colorado, Boulder), Tania Beliz (College of San
Mateo), Adrianne Bendich (Hoffman-La Roche, Inc.), Barbara
Bentley (State University of New York, Stony Brook), Darwin
Berg (University of California, San Diego), Werner Bergen
(Michigan State University), Gerald Bergstrom (University of
Wisconsin, Milwaukee), Anna W. Berkovitz (Purdue
University), Dorothy Berner (Temple University), Annalisa
Berta (San Diego State University), Paulette Bierzychudek
(Pomona College), Charles Biggers (Memphis State
University), Robert Blanchard (University of New
Hampshire), Andrew R. Blaustein (Oregon State University),
Judy Bluemer (Morton College), Robert Blystone (Trinity
University), Robert Boley (University of Texas, Arlington),
Eric Bonde (University of Colorado, Boulder), Richard Boohar
(University of Nebraska, Omaha), Carey L. Booth (Reed
College), Allan Bornstein (Southeast Missouri State
xliii
University), James L. Botsford (New Mexico State
University), Lisa Boucher (University of Nebraska-Omaha), J.
Michael Bowes (Humboldt State University), Richard Bowker
(Alma College), Robert Bowker (Glendale Community
College - Arizona), Barbara Bowman (Mills College), Barry
Bowman (University of California, Santa Cruz), Deric Bownds
(University of Wisconsin, Madison), Robert Boyd (Auburn
University), Sunny Boyd (University of Notre Dame), Jerry
Brand (University of Texas, Austin), Theodore A. Bremner
(Howard University), James Brenneman (University of
Evansville), Charles H. Brenner (Berkeley, California),
Lawrence Brewer (University of Kentucky), Donald P. Briskin
(University of Illinois, Urbana), Paul Broady (University of
Canterbury), Danny Brower (University of Arizona), Carole
Browne (Wake Forest University), Mark Browning (Purdue
University), David Bruck (San Jose State University), Herbert
Bruneau (Oklahoma State University), Gary Brusca
(Humboldt State University), Richard C. Brusca (University of
Arizona, Arizona-Sonora Desert Museum), Alan H. Brush
(University of Connecticut, Storrs), Howard Buhse (University
of Illinois at Chicago), Arthur Buikema (Virginia Tech), Al
Burchsted (College of Staten Island), Meg Burke (University
of North Dakota), Edwin Burling (De Anza College), William
Busa (Johns Hopkins University), John Bushnell (University
of Colorado), Linda Butler (University of Texas, Austin),
David Byres (Florida Community College, Jacksonville),
Alison Campbell (University of Waikato), Iain Campbell
(University of Pittsburgh), Robert E. Cannon (University of
North Carolina at Greensboro), Deborah Canington
(University of California, Davis), Frank Cantelmo (St John’s
University), John Capeheart (University of HoustonDowntown), Gregory Capelli (College of William and Mary),
Richard Cardullo (University of California, Riverside), Nina
Caris (Texas A&M University), Robert Carroll (East Carolina
University), David Champlin (University of Southern Maine),
Bruce Chase (University of Nebraska, Omaha), Doug
Cheeseman (De Anza College), Shepley Chen (University of
Illinois, Chicago), Giovin
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Caratteristiche dell’Ottava edizione
I Capitoli 24 e 25 sono stati sottoposti a una revisione
approfondita. Il Capitolo 24 è ora maggiormente focalizzato sulla speciazione e consente di scandire meglio questi contenuti che sono di natura molto concettuale. Il
Capitolo 25 si concentra sulla macroevoluzione e integra
argomenti prima discussi nei Capitoli 24 e 26, come, per
esempio, la correlazione tra la geologia terrestre e la storia biologica. Ma la trama primaria riguarda ciò che possiamo apprendere dai reperti fossili in merito all’evoluzione della vita. Nuovi contenuti di testo e nuove illustrazioni esplorano in che modo l’ascesa e il declino dei
gruppi di organismi dominanti siano legati ai processi su
vasta scala come la deriva dei continenti, le estinzioni di
massa e gli irradiamenti adattivi. L’evo-devo ha ricevuto
una maggiore attenzione.
Gli alberi filogenetici vengono presentati prima, in
una sezione dedicata all’interno del Capitolo 22.
Questo materiale aiuta gli studenti nell’interpretare i
diagrammi prima di approfondire lo studio della filogenetica nel Capitolo 26.
Parte 5
La storia evolutiva della biodiversità
Un rinnovato Capitolo 26, “La filogenesi e l’albero della
vita”, introduce la parte. Ampliando il materiale in precedenza contenuto nel Capitolo 25, si descrive il modo in
cui si costruiscono gli alberi, evidenziandone il ruolo di
strumenti di comprensione delle relazioni piuttosto che
di dati da memorizzare. Nuove sezioni sono dedicate agli
errori di interpretazione degli alberi evolutivi e aiutano
gli studenti nelle applicazioni pratiche.
Il Capitolo 27 presenta un nuovo paragrafo sulla
riproduzione dei procarioti, le mutazioni e la ricombinazione (argomenti che nella vecchia edizione erano affrontati nel Capitolo 18). Ciò ha consentito di unificare la
trattazione della biologia dei procarioti e di aiutare gli
studenti ad acquisire una più approfondita conoscenza di
questi microrganismi.
In tutta la parte, insieme all’aggiornamento della filogenesi dei diversi gruppi di organismi, introducendo, per
esempio, l’ipotesi dei “supergruppi” della filogenesi
degli eucarioti (vedi Capitolo 28), abbiamo trovato nuove possibilità di impiegare lo studio della filogenesi
come opportunità per illustrare la natura iterativa del
processo scientifico. Il nostro obiettivo è quello di aiutare gli studenti a rimanere concentrati sul quadro generale delle motivazioni per le quali i biologi studiano le relazioni all’interno del processo evolutivo. Ogni capitolo in
questa nuova edizione comprende una figura di “Ricerca” che illustra il modello usato dai ricercatori per studiare i diversi organismi e le loro relazioni. Allo stesso
tempo, in ogni capitolo abbiamo evidenziato i ruoli chiave che i vari organismi svolgono nella biosfera così
come la loro importanza per gli esseri umani.
Parte 6
Forma e funzione delle piante
La revisione di questa parte ha spostato il baricentro dell’attenzione verso le basi sperimentali della nostra comprensione della biologia delle piante. Tra i nuovi esempi
vi sono i recenti sviluppi nel campo dell’“ormone” della
fioritura (Capitolo 39). Nelle nuove figure di “Ricerca”
sono illustrati gli esperimenti che dimostrano, per esempio, che i tricomi condizionano la nutrizione degli insetti (Capitolo 35) e che le molecole che trasportano informazioni che si muovono attraverso il simplasto influenzano lo sviluppo della pianta (Capitolo 36).
Nel Capitolo 36, intitolato ora “Acquisizione delle
risorse e trasporto nelle piante vascolari”, un nuovo paragrafo esplora il modo in cui le caratteristiche strutturali
delle piante facilitano la nutrizione, aiutando così gli studenti a mettere in relazione il trasporto dell’acqua e dei
nutrienti con quanto hanno appreso studiando, nel Capitolo 35, la struttura e la crescita delle piante. Un altro
nuovo paragrafo, dedicato al trasporto simplastico, illustra le recenti scoperte nell’ambito delle modificazioni
della forma e del numero dei plasmodesmi e della trasmissione dei segnali elettrici e molecolari nelle piante.
Questa sezione presenta un maggior numero di applicazioni pratiche della biotecnologia delle piante. Per
esempio, il Capitolo 37 illustra il modo in cui le modificazioni genetiche hanno aumentato la resistenza di talune piante alla tossicità dell’alluminio e hanno migliorato
la resistenza del riso alle inondazioni. Il Capitolo 38
spiega i principi di riproduzione delle piante e accoglie
un nuovo paragrafo dedicato all’ingegneria genetica dei
biocarburanti.
Parte 7
Struttura e funzione degli animali
Questa parte è pervasa con forza dalla prospettiva evoluzionistica, ed evidenzia il modo in cui l’ambiente e le
leggi fisiche forgiano gli adattamenti nei diversi gruppi
animali. Nella nuova edizione, ogni capitolo comprende almeno una figura di “Ricerca”; l’insieme di queste
figure illustra la vasta gamma di metodologie impiegate per lo studio della fisiologia degli animali, compresi
numerosi esempi di utilizzo delle tecniche della biologia molecolare che gli studenti hanno incontrato precedentemente del testo.
Il Capitolo 40 è stato rivisto e riorganizzato per mettere in evidenza i rapporti funzionali a tutti i livelli di
organizzazione nel corpo degli animali; la termoregolazione funge da esempio attraverso tutto il capitolo. Il
Capitolo 43, “Il sistema immunitario”, ha subito una profonda revisione. Per esempio, si mette ora a confronto il
riconoscimento della classe dei patogeni nella immunità
innata con il riconoscimento antigenico specifico dell’immunità adattativa, contribuendo così a rimuovere
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Caratteristiche dell’Ottava edizione
l’errore secondo il quale non esiste il riconoscimento
nell’immunità innata.
Il capitolo precedentemente dedicato al sistema nervoso è stato suddiviso in due, consentendoci di scandire
meglio concetti complessi e di sottolineare adeguatamente la dinamica ricerca contemporanea in questo
ambito, ponendo l’attenzione prima sui processi cellulari nel Capitolo 48 e quindi sull’organizzazione e sulla
funzione del sistema nervoso nel Capitolo 49. Il Capitolo
50 completa l’informazione sulla funzione del sistema
nervoso, analizzando i meccanismi motori e sensoriali.
Questa sequenza conduce naturalmente al Capitolo 51,
dedicato al comportamento animale (nella vecchia edizione se ne parlava nella Parte 8) e fa da ponte con la
Parte dedicata all’ecologia.
Parte 8
Ecologia
Questa parte, che ora comprende i Capitoli 52-56, presenta molti nuovi esempi che illustrano una varietà di
esempi e diverse scale di studio. Per esempio, una nuova
figura nel Capitolo 52 descrive un esperimento su vasta
scala in cui i ricercatori manipolano i livelli di precipitazioni nelle aree ricoperte da foreste, mentre le figure
dedicate al “Metodo di ricerca” mostrano come si determina la dimensione di una popolazione usando il metodo di “marcatura-ricattura” (Capitolo 53), usando stru-
xxxv
menti molecolari per misurare la diversità dei microrganismi del terreno (Capitolo 54) e determinando la produzione primaria attraverso i dati forniti dai satelliti
(Capitolo 55). Basandoci sulle parti precedenti, il nostro
auspicio è quello di dimostrare che l’ecologia rappresenta il coronamento ideale di questo libro.
Abbiamo fornito maggiori esempi di organismi
microscopici e acquatici, provenienti da diverse località
sparse su tutto il pianeta. Per esempio, il Capitolo 52 illustra l’importanza della salinità nel determinare la distribuzione degli organismi acquatici, e la trattazione dell’ipotesi del disturbo intermedio nel Capitolo 54 comprende una figura relativa al test quantitativo dell’ipotesi
nei corsi d’acqua della Nuova Zelanda. Questa parte
pone in rilievo la grande importanza dell’ecologia per la
vita della società. Un nuova paragrafo nel Capitolo 54 ci
aiuta a comprendere il ciclo di vita dei patogeni e le
modalità di controllo delle malattie.
Supplementi
Per i docenti che adottano il volume sono disponibili in
italiano, le figure e i grafici presenti nel testo. Su richiesta è disponibile l’Instructor Resources che contiene
un CD e un DVD con materiale di supporto in lingua
inglese tra cui animazioni, video, figure e foto in formato power point e jpg e numerosi altri supporti alla
didattica.
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