Via E fu un bel dì quando il

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Dolomiti orientali, Gruppo del Nuvolau, Croda Negra 2518m, parete SW
Via E fu un bel dì quando il cavalier Giovanni del Carretto passò di qui con la sua amata Brigida
(Cosso E. - Marras A.M. 06 Agosto 2014)
Bella salita su via abbastanza continua in quanto dopo la terza lunghezza si esce sulla grande
cengia che attraversa quasi tutta la parete e la si risale puntando leggermente a sinistra in
direzione di una placca grigia. La via è parzialmente attrezzata, sono presenti in totale 4 chiodi
(due di sosta e due di passaggio ed un cordone in clessidra alla sosta della terza lunghezza).
Difficoltà: III, IV, IV+
Sviluppo 255 m
Roccia: buona
Attrezzatura: serie di friends e nut, cordini e fettucce, corde da 60m.
Avvicinamento: Dal rifugio Fedare, lungo la statale dl passo Giau, seguire la ben visibile stradamulattiera che sale verso nord ovest passando sotto la seggiovia. Proseguire per la mulattiera
che sale ripida sulla destra e seguirla fino ad una edicola di legno con una madonnina. Deviare
a destra per prati seguendo un'evidente traccia che risale la spalla erbosa puntando ad una
croce. Raggiunto il sentiero che risale verso la forcella del Nuvolau piegare a sinistra e dopo
circa 20 metri in corrispondenza di un cartello con due frecce contrapposte abbandonare il
sentiero principale e seguire l'evidente traccia sulla destra che risale verso un torrione con
caverna e ruderi di guerra; da qui proseguire ancora a destra (bollino rosso ed ometti) sino ad
una forcelletta dalla quale si ridiscende leggermente per poi puntare alla parete. La via attacca
4 metri circa a sinistra (faccia a monte) dell'evidente diedro canale di rocce bianche dove
attacca la via “L'ospite Carniel”. (visibile chiodo di passaggio a circa cinque metri da terra)
L1: Risalire la bella placca (1 chiodo) fino ad una cengia obliqua a sinistra, seguirla per alcuni
metri e superare un breve muretto verticale; proseguire sulla verticale e spostarsi poi
leggermente a sinistra a prendere un evidente spigolo (clessidra) che si risale sino alla sosta.
(1 chiodo + spuntone; IV, IV+ 45 m).
L2: dalla sosta spostarsi in obliquo a sinistra e superare uno strapiombino con passo atletico,
proseguire su placca abbattuta e al suo termine traversare a destra sino in sosta.
(1 chiodo + spuntone; III, IV+, IV 45 m)
L3: spostarsi leggermente a destra e risalire la bella placca scura (1 chiodo), proseguire sulla
verticale per rocce articolate sino alla sosta.
(cordone in clessidra; IV+, III 45m)
L4: dalla sosta si prosegue in verticale su facile terreno attraversando una prima ampia cengia
erbosa, proseguire per roccette e nuovamente su cengia erbosa puntando verso sinistra
all'evidente placca grigia dove si può sostare su clessidra o utilizzando uno spit grigio.
(I, II 80 m con possibilità di sosta intermedia alla base del secondo risalto roccioso)
L5: risalire la placca in obliquo a sinistra sino ad un evidente fessura; proseguire sempre in
leggero obliquo, tralasciando gli spit sulla destra, risalire una serie di risalti sino ad un breve
muretto verticale che si supera direttamente giungendo alla sommità del monte.
(sosta su spuntone III, IV 40 m)
Discesa:
1) dalla cima scendere, il pendio erboso per tracce (ometti) sino ad incontrare il sentiero della
normale alla Croda Negra; ridiscendere lungo il sentiero e giunti ad una selletta dove il sentiero
piega decisamente a sinistra, in corrispondenza di un ometto di pietra si rinviene (due metri
più in basso verso Sud) l'ancoraggio per la prima doppia (23 metri) all'interno di un canale;
leggermente sulla sinistra rispetto alla prima calata si trova il secondo ancoraggio per la
successiva doppia che con circa 30 metri deposita alla base del canale di sfasciumi. (Possibile
anche un'unica doppia di 50 metri ma si rischia di incastrare le corde nei vari spuntoni). Da qui
per traccia si scende costeggiando la parete sino a raggiungere il sentiero che porta alla parete
sud della Croda Negra. Si scende lungo il sentiero (ometti) e in 10 minuti si raggiunge il
sentiero segnato che risale alla forcella del Nuvolau; lo si segue in discesa e in breve si ritorna
alla croce e da qui seguendo la traccia che scende per il pendio erboso si ritorna alla mulattiera
di salita e da qui al parcheggio del rifugio Fedare (1 ora circa).
2) tralasciando le doppie si scende per sentiero e dopo alcuni saliscendi si raggiunge la forcella
Averau; da questa verso il rifugio Averau e successiva discesa in seggiovia, oppure per sentiero
sino al rifugio Fedare.
Agosto 2014
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