La via Aphrodite alla parete di San Paolo ad Arco

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05/10/2008
La via Aphrodite alla parete di San Paolo ad Arco
La via di oggi è un divertente susseguirsi di placche
appoggiate che si salgono con un gioco di piedi poco
faticoso. I primi due tiri sono invece più impegnativi
ma su roccia eccellette e con passaggi fotogenici.
Peccato per qualche breve raccordo tra i tiri di corda
che spezza la continuità della salita.
Enrico e Luca sulla bella placca
della variante alla via Aphrodite.
Arco, Parete S. Paolo - via Aphrodite, 300 m (Parete S. Paolo)
Regione:
Gruppo montuoso:
Dislivello:
Tempo di percorrenza:
Difficolta:
Materiali:
Trentino Alto Adige
Valle del Sarca
200
3-4h
VI
2 mezze corde da 50 metri, 10 rinvii, qualche friends, qualche dado, cordini, fettucce, moschettoni, casco.
Periodo migliore:
Le mezze stagioni, ma anche d'inverno con clima non troppo rigido e cielo sereno. Esposizione a Est.
Altra via dell'infaticabile Heinz Grill, si sviluppa su belle placche da salire principalmente con tecnica di piedi.
A parte qualche breve tratto di collegamento, l'arrampicata è sempre divertente ed interessante, chiodata
bene con spit sulle placche e chiodi nelle fessure. Attenzione solo ai vecchi cordoni nelle clessidre, talmente
consumati da non garantire più alcun affidamento.
Attacco
Al semaforo presso l'ingresso di Arco prendere la strada a destra che risale la valle del Sarca e, alla prima
laterale, girare a sinistra verso la base delle ripide pareti del Colodri. Superare il campeggio di Arco e
parcheggiare più avanti presso un piccolo spiazzo di fronte ad alcune chiuse di un canale d'acqua.
Per raggiungere l'attacco, proseguire lungo la strada sino ad un sentiero che sale a sinistra nel bosco. Dopo
una breve salita si raggiunge l'eremo di S. Paolo: piegare a sinistra e costeggiare tutta la parete per qualche
centinaio di metri, superando gli attacchi di altre vie del settore.
L'inizio della via Aphrodite si individua per la scritta in vernice blu alla base.
Descrizione dell'itinerario
1° TIRO:
Rimontare un muretto aggettante per alcuni metri, poi traversare a destra ed entrare in un breve diedrino con
un singolo passo delicato. al termine uscire a destra e per profonda fessura traversare a destra sino alla
sosta (25 m, V con un passo di VI).
2° TIRO:
Per placca delicata, salire la faccia destra del diedrone sovrastante sino alla sosta successiva al suo termine
(20 m, VI e V+).
Nonostante questo tiro sia molto breve, non è consigliabile concatenarlo al precedente per l'eccessiva
angolatura della corda.
3° TIRO:
Per rocce appigliate salire a sinistra alla base di un muro che si supera sfruttando una marcata fessura in
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diagonale verso destra.
Al termine, salire a sinistra una paretina di roccia delicata e sbucare su una cresta pianeggiante da
percorrere camminando. Sosta su albero presso una cengia (30 m, V, III e I).
4° TIRO:
Andare a sinistra lungo la cengia, sino alla base di un pilastro da risalire direttamente. Al termine tornare a
destra per breve cengia sino alla sosta (25 m, III).
5° TIRO:
Attaccare una fessura obliqua leggermente a destra della sosta che conduce alla base di una bella
placconata. Salire verticalmente con divertenti movimenti di piedi e raggiungere la sosta su comodo
terrazzino (35 m, V+ e V).
6° TIRO:
Un breve muro verticale con fessurina permette di accedere alla placca successiva: qui non farsi ingannare
da un vecchio chiodo a sinistra, ma traversare verso destra sino ad una freccia che indica una variante. La
variante è consigliata perchè interessante e solo lievemente più impegnativa.
Dopo un breve traverso a destra si continua verticalmente per bella placca e infine si torna a sinistra alla
sosta successiva (35 m, VI, V+ e VI-).
7° TIRO:
Un movimento poco intuibile conduce a sinistra su placca e poi alla base di un diedro. Risalire il diedro e
sostare al suo termine (25 m, V).
8° TIRO:
Salire per rocce articolate alla base di un diedro friabile. Non entrare nel diedro (indicazione in vernice), ma
traversare a destra per prendere il solido filo dello spigolo.
Proseguire verso destra in un breve diedro che conduce verso le ultime rocce, lievemente strapiombanti ma
molto ben appigliate, ed uscire al termine della parete (35 m, VI- e V).
Discesa
Dall'ultima sosta un comodo sentierino scende nel bosco sottostante e brevemente conduce alla stradina
asfaltata di accesso alla parete.
Seguendola per circa un chilometro in direzione di Arco si ritorna al parcheggio.
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