■ CAPITOLO 1 La preistoria
ITINERARI NELL’ARTE • Le incisioni rupestri della Valcamonica... ■
ITINERARI NELL’ARTE
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Le incisioni rupestri
della Valcamonica:
il Parco di Naquane
Nella media Valcamonica,
dove scorre il fiume Oglio, si distende,
immediatamente sopra il paese
di Capo di Ponte, in provincia
di Brescia, il Parco Nazionale
delle Incisioni Rupestri di Naquane.
Si tratta di un sito archeologico che
accoglie più di trentamila incisioni
su enormi lastroni di pietra arenaria
grigia, realizzate con continuità
fra il Neolitico e l’età del ferro dal
misterioso popolo dei camuni,
che ha dato il nome alla valle
ma di cui non conosciamo altro che
i loro segni incisi. La magia naturale
del luogo e il fascino archeologico
dei “pitoti” (pupazzetti),
nome con cui i valligiani chiamano
in dialetto le strane figure presenti
sulle rocce, invitano a un itinerario
davvero avvincente.
Varese
Sondrio
9
7
Prato dei Massi istoriati
Sul prato prospiciente
l’Antiquarium sono collocati
cinque massi-menhir dell’età
del rame provenienti dal
santuario megalitico della zona
di Ossimo e Borno. Le pietre
recano incisi vari simboli sacri
ai camuni, come cervi, pugnali
rituali, mappe simboliche
di terreni arati.
Veduta della Roccia 35
All’estremo versante sud del parco è
collocata la gigantesca e panoramica
Roccia 35. Sulla sua superficie
levigata si sovrappongono infinite
incisioni dell’età del ferro che meritano
di essere osservate nel dettaglio.
Capo
di Ponte
Lecco
Como
5
Carro a quattro ruote
Proseguendo il sentiero si incontra
la Roccia 23 che presenta,
al centro, la famosa incisione
dell’età del ferro con
il Carro a quattro ruote raggiate
visto dall’alto, trainato da due cavalli
rappresentati di profilo.
È una scena di lavoro, che allude,
forse, al trapasso funebre
delle anime.
V al c a
m on
ic a
8
Bergamo
Milano
Brescia
3
Lodi
Pavia
Roccia 1 o Roccia Grande
Riprendendo il sentiero principale
si arriva alla Roccia 1, detta anche
la Roccia Grande per le sue
straordinarie dimensioni. Su una
superficie di 50 metri di lunghezza
si dispiegano più di mille incisioni.
Mantova
Roccia 60: la Rosa Camuna
Vale la pena, infine, di spingersi verso est
per vedere sulla Roccia 60 la cosiddetta
Rosa Camuna, oggi simbolo ufficiale
della Regione Lombardia: non è un fiore,
ma una simbolica svastica presente in tutte
le culture preistoriche.
8
Da non perdere
Roccia 50
● Roccia 1
● Antiquarium
● Roccia 35
Capo
di Ponte
●
O gl i o
Lago d’Iseo
Brescia
4
NELLA STORIA
6000 a.C.
1000 a.C.
1909
1979
Piccoli gruppi
si stanziano
nella valle:
sono gli antenati
dei camuni.
In piena età
del ferro
i camuni, dediti
alla lavorazione
dei metalli,
entrano in relazione
con gli etruschi.
Gualtiero Laeng scopre
le prime rocce graffite
(Massi di Cemmo 1 e 2),
dando inizio agli studi
sulle incisioni rupestri
in Valcamonica.
Le incisioni
della Valcamonica
diventano
Patrimonio
dell’umanità
sotto la tutela
dell’Unesco.
7000
a.C.
1
d.C.
2010
4000 a.C.
16 a.C.
1955
2005
Le rocce istoriate
diventano
santuari
cerimoniali di riti
solari: compaiono
figure di uomini
in preghiera.
Sotto Augusto,
i romani
sottomettono
i camuni:
compare per la prima volta
in un’iscrizione il nome
del popolo vinto.
Nasce il Parco
Nazionale
delle Incisioni
Rupestri
di Naquane.
Vengono istituiti
a Capo di Ponte
il Parco Nazionale
dei Massi di Cemmo
e il Parco Archeologico
Comunale di Seradina
e Bedolina.
L’ITINERARIO
a Capo di Ponte si percorre a piedi in 10 minuti la salita che conduce all’entrata del Parco di Naquane, da dove si dipartono i sentieri che portano alle
oltre 100 rocce del parco, tutte numerate. L’itinerario, che considera solo
quelle più rappresentative, può partire dalla roccia 50 e, proseguendo con la visione
della Roccia Grande e dell’Antiquarium, concludersi con la visione della roccia 35.
Si tratta di un percorso spettacolare di non più di tre chilometri tra betulle, castagni
e abeti alla scoperta dei simboli ancestrali dei nostri lontani antenati.
D
Veduta della roccia
con gli oranti
Dall’ingresso si arriva subito
all’enorme Roccia 50,
in posizione panoramica
di fronte al massiccio della
Concarena. È una delle rocce
più ricche di incisioni che
dispiega sulle lastre arenarie
grigio-violacee figure di oranti,
cavalieri, guerrieri, orme
di piedi, uccelli, palette.
Antiquarium
Di fronte alla Roccia Grande
si trova l’Antiquarium, un minuscolo museo
da non perdere perché conserva due
importanti frammenti di stele incise
databili all’età del rame (3000 a.C.):
i cosiddetti Massi di Cemmo 3 e 4.
2
Il dio Cernunnos
Una deviazione a
sinistra per un breve
sentiero ci porta
alle Rocce 73 e 70.
In quest’ultima
si raccomanda
di osservare
la grande figura
interpretata come
Cernunnos, divinità
dei boschi raffigurata
con grandi corna
di cervo.
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■ CAPITOLO 1 La preistoria
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ITINERARI NELL’ARTE
LA VISITA NEL DETTAGLIO
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4
Roccia 50: gli oranti e il guerriero
Antiquarium
a Roccia 50 è un “archivio” di incisioni eseguite
in un arco di 30 secoli, dal Neolitico (4000 a.C.),
con le prime figure cultuali di oranti, all’età del
bronzo e poi del ferro (3000-1000 a.C.), con molti
simboli di guerra. La tecnica usata è sempre quella
della “martellina”, che consiste nel realizzare le
forme battendo con un percussore di pietra e più
raramente incidendo i contorni delle figure con
strumenti a punta.
due frammenti di stele-menhir
in pietra arenaria conservati
nell’Antiquarium derivano il loro nome
dalla località di Cemmo, la frazione
di Capo di Ponte dove vennero rinvenuti
nel 1983. Sono detti Masso di Cemmo 3
e Masso di Cemmo 4 per distinguerli
dalle altre due enormi rocce ricche di
incisioni (Massi Cemmo 1 e 2) scoperti
nel 1909 e ancora visibili in loco.
I
L
Nella parte superiore
del Masso di Cemmo 4
un uomo e una donna
con braccia e gambe
divaricate sono
racchiusi in un cerchio
formato da piccoli
buchi (coppelle); l’uomo
si riconosce per essere
coronato da un’aureola
solare.
Nell’estremità nord della roccia sfilano, raggruppate senza un
preciso ordine, circa 40 figurine rese schematicamente.
Sono detti oranti per le braccia rivolte in alto verso est,
in segno di adorazione del sole, e sembrano eseguire
una danza rituale o funebre.
Il cosiddetto Masso di Cemmo 3
presenta fasce orizzontali con figure
umane legate tra loro dalle braccia
spalancate. Anche in questo caso
alcuni uomini, figure magiche o
sacerdotali, sono coronati dal sacro
cerchio solare. Nell’estremità destra,
invece, è raffigurata un fila verticale
di animali.
Gli uomini si distinguono dalle
donne per la rappresentazione
essenziale degli attributi sessuali
attraverso un piccolo tratto inciso
tra le gambe.
3
7
Roccia 1 o Roccia Grande
Roccia 35: le immagini simboliche
e prime incisioni della Roccia Grande,
L
definita la “Cappella Sistina”
dei camuni, risalgono al Neolitico
a lunga Roccia 35, aperta sulla valle
L
sottostante e dominata dalla cima di Pizzo
Badile, è famosa per i motivi che vi sono
e raffigurano riti femminili, forse legati
al parto. A una fase più evoluta,
corrispondente alla lavorazione del rame
e del bronzo (4000-1300 a.C.),
appartengono le incisioni con armi, cacce,
telai, anche se la maggior parte
delle incisioni è ascrivibile all’età del ferro
e si caratterizza per un tratto più descrittivo.
incisi, quasi tutti appartenenti all’età del ferro.
Nella parte più bassa si trovano le scene più
note: il Villaggio camuno, il Duello con
spade, il cosiddetto Sacerdote che corre.
Il cavallo, la cui presenza è
attestata dal 2000 a.C., ricorre
con frequenza cavalcato da
guerrieri e cacciatori di cervi,
oppure affiancato da uomini
armati.
Appartiene al
2000 a.C.
l’incisione con il
telaio verticale
a pesi, oggetto
tipico del lavoro
femminile: si
tratta di una
delle più
antiche rappresentazioni in Europa
di tale utensile.
Ai lati del telaio sono raffigurate due palette, simbolo
rituale delle rocce di Naquane e di difficile
interpretazione: forse connesso alla raccolta delle
ceneri dei defunti.
Altra figura simbolica è quella
del labirinto, di solito legata a un
percorso rituale di iniziazione
che i giovani cavalieri camuni
effettuavano insieme alle prove
di caccia al cervo.
La scena di Villaggio camuno deriva il suo nome
dalla presenza di tre strutture edilizie che ricorrono
anche in altre rocce con la stessa tipologia: la base
su pali, la porzione centrale e il tetto a spiovente
ornato di dentelli. Le costruzioni sono interpretate
variamente: come granai, templi, abitazioni.
Nella zona sottostante sono incisi un cervo
maschio circondato da cerve. Le due scene
richiamano il tema della fecondità, cioè
del perpetuarsi del ciclo vitale attraverso
l’incontro tra maschile e femminile.
Il tema del duello
è frequente a Naquane: i
duellanti con corte
spade mostrano qui
un certo dinamismo
pur nella ripetizione
speculare delle pose.
Non dovrebbe trattarsi di
battaglie reali, bensì di
scene cerimoniali legate
a riti di iniziazione.
La figura, forse un
sacerdote o uno stregone,
è rappresentata in
un’insolita posa dinamica.
Il personaggio avanza
come in una danza rituale
con un braccio alzato e
l’altro appoggiato al
fianco, sfoggiando un
copricapo crestato da
piume che ondeggiano
al vento.
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■ CAPITOLO 1 La preistoria
ITINERARI NELL’ARTE
informazioni utili
PARCO NAZIONALE DELLE INCISIONI RUPESTRI DI NAQUANE
è Dove
Parco Nazionale delle
Incisioni Rupestri di
Naquane, via Naquane,
Capo di Ponte (Bs), 78
km a nord di Brescia.
Tel. 0364 42140.
è Come arrivarci
Da Brescia aeroporto
o stazione con il treno
(Ferrovie Nord) e con gli
autobus di linea (direzione
Edolo); da Bergamo
stazione con gli autobus
delle autolinee SAV.
In auto attraverso
l’autostrada A4
Milano-Venezia: da Milano
uscendo a Seriate
e prendendo la statale 42
in direzione Tonale;
da Venezia o Verona
uscendo a Brescia ovest per la statale
510, quindi la statale 42. Giunti a Capo
di Ponte conviene raggiungere a piedi
il parco con una passeggiata di dieci
minuti.
è Orari di visita
Tutti i giorni tranne il lunedì:
marzo-ottobre 8,30-19,30;
novembre-febbraio 8,30-18,00.
L’Antiquarium osserva gli stessi orari.
La visita al parco, che richiede circa
quattro ore, è ideale in giornate limpide,
per visionare le incisioni in condizioni
di luce ottimali.
Per le visite guidate ci si può rivolgere
alle seguenti strutture: la Pro Loco
(tel. 0364 426619), l’Associazione
Archeocamuni (tel 0364 42212), il Museo
Didattico d’Arte e Vita Preistorica
(tel. 0364 42148).
è Dove pernottare
Capo di Ponte offre una mezza dozzina di
alberghi economici.
Una maggiore ricezione alberghiera,
differenziata per tutte le tasche,
si trova nei paesi vicini, soprattutto
a Darfo Boario Terme, mentre
i campeggi si concentrano intorno
al lago d’Iseo, a circa 30 km
da Capo di Ponte.
è Manifestazioni ed eventi
Tra le manifestazioni annuali si segnala
ImmaginArti, che si svolge a Pescarzo,
frazione di Capo di Ponte, dal 26 luglio
al 3 agosto: il borgo, illuminato da ceri
e animato da musici e saltimbanchi,
si trasforma in un grande laboratorio
artigianale che ha sede nelle case
degli abitanti. Da non perdere lo “spirito
della montagna”, un fenomeno ottico
di rifrazione dei raggi del sole sulle cime
montuose che sovrastano il parco:
si verifica di primo mattino e al tramonto
nei mesi di ottobre e di aprile, durante
gli equinozi primaverili e autunnali.
è Nelle vicinanze
Alle porte di Capo di Ponte, a
completamento dell’itinerario rupestre,
si trovano sia il Parco Archeologico
Nazionale dei Massi di Cemmo (con due
enormi megaliti incisi dell’età del rame),
PER SAPERNE DI PIÙ
www.proloco.capo-di-ponte.bs.it
www.capodiponte.it
www.invallecamonica.it
www.voli.bs.it/itinera/02
www.rupestre.net
sia il Parco Comunale di Seradina
e Bedolina, che esibisce la famosa
“Mappa di Bedolina” (la prima mappa
catastale dell’età del bronzo).
ALTRI ITINERARI
DI ARTE RUPESTRE IN EUROPA
Lascaux Le celebri pitture rupestri della
grotta preistorica di Lascaux, nella Dordogna
francese, si possono ammirare solo tramite
copie fedeli contenute in una replica esatta
della grotta, detta Lascaux II.
@Infoweb
www.culture.gouv.fr/culture/arcnat/lascaux/en/
Altamira Anche la grotta di Altamira,
in Cantabria (Spagna), è chiusa al pubblico.
La copia costruita a poca distanza dal sito,
nel 2001, ne consente una visita confortevole.
@infoweb www.museodealtamira.mcu.es
Monte Bego Nelle Alpi marittime francesi,
tra Liguria e Francia, si visitano le incisioni
rupestri dislocate nelle valli del Parco
Nazionale del Mercantour, tra cui la famosa
Valle delle Meraviglie.
@infoweb www.rupestre.net/alps/bego2.html
Pontremoli A Pontremoli (Massa Carrara),
il Museo delle Statue Stele conserva
la gran parte dei megaliti e delle incisioni
rupestri della Lunigiana. Altri pezzi nei musei
di Casola (MS) e La Spezia.
@infoweb www.statuestele.org