Incisioni rupestri a Capo di Ponte
Archeologi per un giorno
a cura della scuola Primaria di Premolo
Mercoledì 13 Aprile, noi alunni di classe 3°, siamo andati a Capo di Ponte, inValcamonica,
per vedere le incisioni rupestri dei Camuni.
Al mattino abbiamo svolto i laboratori e abbiano visitato la fucina. Nel pomeriggio abbiamo
visitato il parco delle incisioni rupestri.
I LABORATORI DELLE ATTIVITA' DEL PALEOLITICO
La nostra guida, Eva, ci ha condotto sotto una tettoia all’aperto dove abbiamo svolto alcuni
laboratori che riproducevano le attività dell’uomo del Neolitico.
- La macina:
abbiamo picchiettato un ciottolo sui chicchi di grano per frantumarli e, premendo con
molta forza, abbiamo ottenuto la farina: che fatica!!
- La tessitura:
in un'altra postazione abbiamo trovato il telaio di legno: noi dovevamo fare passare
la navetta tra due file di fili e spostare un bastone di legno per fare l’intreccio; Eva ci ha
dato poi un’asta di legno per tirare sul filo, per formare il tessuto.
Per noi questo lavoro era complicato!! Nonostante fossimo in tanti abbiamo prodotto poco
tessuto, chissà quanto tempo impiegavano le donne dei Camuni per fare un vestito!
- Accensione del fuoco:
un'altra attività che abbiamo svolto è stata quella di provare ad accendere il fuoco con
l’archetto e la pietra focaia. Abbiamo battuto le due pietre e qualcuno ha visto sprigionarsi
la scintilla, si sentiva un forte odore di zolfo.
Per produrre il fuoco con l’archetto si faceva girare velocemente un bastoncino infilato in
un pezzo di legno, ma quanta pazienza per farlo scaldare!
IL FROTTAGE
La guida ci ha poi condotto ad un altro laboratorio: quello del frottage.
Su delle tavolette di pietra erano riprodotte le incisioni; Eva ha detto di prendere un
foglio, di metterlo sopra una tavoletta incisa e di strofinare un pastello a cera: sul
foglio rimaneva il disegno delle incisioni rupestri.
Queste attività ci è sembrato molto facile e il risultato molto bello; abbiamo portato
i disegni a scuola e li abbiamo appesi su un cartellone.
a cura di CRISTINA e SARA
IN FUCINA
Il fabbro ci ha spiegato che la fucina è il laboratorio dove si fondono i metalli.
I fabbri Camuni fabbricavano degli attrezzi che servivano per la caccia e l’agricoltura e
anche per combattere.
Il forno era di forma rotonda circondata da sassi, con al centro un quadrato di
mattone dove ardeva la brace.
Sopra vi era appoggiato un grande cucchiaio: il crogiolo, che serviva per fondere i metalli.
Il fuoco veniva alimentato da un grosso soffietto, il mantice, che soffiava aria sotto la
brace.
Il fabbro ci ha mostrato quali metalli avevano scoperto gli uomini del Neolitico:
il rame, lo stagno, il bronzo, formato dal rame e lo stagno, e il ferro.
Poi ci ha spiegato le caratteristiche dei metalli e in seguito ha fatto fondere lo stagno, che è il
metallo più morbido.
Infine ha versato lo stagno fuso negli stampi di asce e pugnali, e quando si sono raffreddati
ne ha regalato uno per classe.
a cura di MIRKO, DIEGO e NICOLA
LE INCISIONI RUPESTRI
La guida ci ha radunati in un prato e ci ha detto che dovevamo fare gli archeologi, cercando
di scoprire il significato dei disegni, incisi sulle rocce.
Per prima cosa ci ha fatto vedere un grande roccia liscia: la maestra ci aveva spiegato che
milioni di anni fa nella valle c’era un ghiacciaio, quando si è ritirato, le rocce levigate dal
ghiacciaio, sembravano lavagne pronte per essere incise.
Su quella roccia c'era disegnato il sole che i Camuni adoravano, due impronte dipiedi,
un carro e delle scritte di epoca Romana. Infatti i Romani hanno conquistato i Camuni nel 16
a.C.
Nella roccia successiva erano raffigurati molti uomini che cacciavano diversi animali
come cervi e stambecchi, usando lance, archi, frecce e reti.
Nelle altre rocce abbiamo osservato molte altre incisioni come il carro, la rete, il simbolo
del sole, capanne, palafitte.
Sulla penultima roccia si vedeva un uomo in piedi su un cavallo. La guida ci ha spiegato che
forse era una prova di coraggio, per dimostrare la sua abilità di cavaliere.
Nell’ultima roccia abbiamo visto uomini che ballavano o pregavano con le braccia rivolte
verso l’alto: gli oranti.
E’ stata una gita davvero interessante, perché abbiamo conosciuto meglio la vita dei Camuni.
a cura di MIRIAM, SOFIA e AURORA