La cresta Sud Est al Gross Bielenhorner

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27/06/2009
La cresta Sud Est al Gross Bielenhorner
Scalatore sulla cresta SE del Gross
Bielenhorner, appena prima della
calata in corda doppia.
Per questo weekend abbiamo poco tempo a
disposizione: il Robi è libero solo dopo le 18 del
Sabato e inoltre il frequente susseguirsi di temporali
in Lombardia ci fa scartare qualche possibile itinerario
vicino a casa.
Così mi viene in mente di questa cresta, che sulla
guida Plaisir è molto consigliata. Sopratutto si trova in
una zona favorita dall'attuale bollettino meteo e non
così distante da farci fare troppe corse. Comunque
partiamo non appena Robi è libero: breve cena in
Autogrill e poi via, poco prima di mezzanotte siamo
già al calduccio nelle nostre tende nei pressi del
Furkapass. Il meteo è però orrendo, con visibilità di
cinque metri e umidità alle stelle...
La mattina, quando apro la cerniera che chiude la
tenda, vengo abbagliato da un'alba stupenda!
In poco più di due ore siamo all'attacco e, riscaldati
dal sole, iniziamo questa divertente salita.
Ok, l'arrampicata mai difficile, la chiodatura più che
abbondante e la brevità dei tiri di corda non fanno
certamente catalogare questa salita quale "vione"
della zona, ma la qualità della roccia e sopratutto la
bellezza del paesaggio ci garantiscono senza dubbi
un'appagante domenica tra le verticalità di questi
luoghi.
Infine, come non ricordare il buonissimo rosti di fine
giornata mangiato in un ristorantino di Realp?
Rifugio Sidelenhutte dal Furkapass, 2708 m. (Furkapass)
Regione:
Gruppo montuoso:
Tempo di percorrenza:
Difficolta:
Svizzera (Uri)
Alpi di Uri
1 h. 15'
E
Si tratta dell'itinerario più veloce per raggiungere il rifugio Sidelenhutte, sperduto tra le lingue di ghiaccio che
scendono dai versanti meridionali del Galenstock.
Il percorso, partendo già in quota, non è per nulla faticoso e permette di addentrarsi velocemente in questo
fantastico ambiente glaciale.
Descrizione dell'itinerario
Dal parcheggio antistante il rifugio Furka, nei pressi del Furkapass (24209 m.), parte il sentiero ben marcato
che, quasi pianeggiante, si dirige in direzione Nord-Est verso la conca dominata dalla possente mole del
Galenstock (3583 m.), da qui ben visibile. Con percorso pianeggiante si superano alcune belle colline prative
e, dopo aver svoltato un dosso, si raggiunge l'impressionante conca postglaciale dominata dalla guglia
granitica del Gross Furkahorn (3169 m.).
Superato il vigoroso torrente che attraversa la valle per mezzo di un ponticello di assi di legno, il sentiero
risale il versante opposto della conca rimontando faticosamente l'ampia morena destra del ghiacciaio, ormai
ritirato alcune centinaia di metri più in alto. Giunti al culmine della morena, si continua ancora presso il suo
filo con un leggero saliscendi per poi piegare più decisamente a destra puntando direttamente allo spiazzo
erboso dove sorge il bel rifugio, proprio nei pressi del lago Sidelen.
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Gross Bielenhorner - via della cresta SE, 3206 m (Furkapass)
Regione:
Gruppo montuoso:
Dislivello:
Tempo di percorrenza:
Difficolta:
Materiali:
Svizzera (Uri)
Alpi di Uri
300
5h
V+
2 mezze corde da 50 metri, 8 rinvii, alcuni friends medio-piccoli, cordini, fettucce, moschettoni, discensore,
casco. Ad inizio stagione anche ramponi ed eventualmente piccozza.
Periodo migliore:
Da metà giugno a fine Settembre, in funzione dell'andamento stagionale. Ad inizio estate è possibile trovare
neve lungo la cengia mediana e richiedere
Dalla granitica e glaciale vetta del Galenstock, uno dei punti culminanti di questo tratto centrale delle Alpi di
Uri, si dipartono verso sud due imponenti costole rocciose: una verso Sud culmina dell'affilata cuspide del
Gross Furkahorn, l'altra, verso SE, culmina nella massiccia mole del Gross Bielenhorner.
L'ascensione qui proposta raggiunge la vetta di questa seconda montagna percorrendone l'elegante spigolo
SE, caratteristico per la bellezza e solidità della roccia ed il fantastico panorama che lo circonda.
Si può dividere l'ascensione in tre parti: tutto il primo tratto dove si arrampica con scarpette sul IV e V grado
ottimamente protetto a spit, il traverso centrale su cengia (talvolta nevosa) per aggirare un pronunciato
torrione e l'ultima parte, nuovamente su roccia, da risalire con scarponi e in conserva, ma su basse difficoltà
(II e III) e senza alcuna protezione.
La prima parte, data l'ottima e sicura chiodatura (che permette di azzerare facilmente ogni passaggio
difficile), è indicata anche ad arrampicatori alle prime esperienze di scalata in ambiente. Viceversa tutta la
restante parte di percorso richiede maggiori capacità alpinistiche di scelta della via e destrezza su roccia da
slegati.
Attacco
Dal Sidelen Hutte dirigersi verso Est in direzione del pendio che culmina presso un'ampia sella caratterizzata
dalla curiosa torre rocciosa detta Kamel. E' possibile salire il sia il canale a sinistra della torre che quello a
destra: con neve dura conviene quello di destra in quanto meno ripido, altrimenti si preferisce quello di
sinistra, più diretto.
Raggiunto il valico per l'uno o per l'altro canale, per facile cresta pianeggiante ci si sposta verso nord
puntando alla base della parete meridionale del Gross Furkahorn.
Muovendosi tra grossi macigni granitici si sale a sinistra rimontando il vago crestone (ometti) sino ad un
grosso ometto di sassi su un pulpito panoramico. Deviare quindi leggermente a destra e, per rocce un po' più
impegnative, rimontare gli ultimi metri raggiungendo un terrazzino alla base di un diedro fessurato dove inizia
la via (spit).
Descrizione dell'itinerario
1° TIRO:
Salire il diedro di roccia ottima con buoni appigli. In alto uscire a destra con una breve e divertente dulfer e
sostare poco oltre a sinistra su comodo terrazzino (30 m, 4b).
2° TIRO:
Salire a destra e per grossi blocchi di roccia portarsi alla base di un salto verticale dello spigolo (25 m, 3a).
3° TIRO:
Scalare direttamente lo spigolo sfruttando due fessure parallele, poi traversare a sinistra e sostare su
comodo terrazzino (30 m, 5c oppure 4b/A0).
4° TIRO:
Aggirare a destra la cuspide sovrastante traversando orizzontalmente per cengia. Sostare poco sopra su
anello cementato (15 m, II).
5° TIRO:
Rimontare il sovrastante bellissimo pilastro fessurato e piegare a destra appena possibile.
Con una breve dulfer si rimonta una placca e si sosta scomodamente a metà placca (30 m, 4c).
6° TIRO:
Salire al culmine della placca e, senza rinviare il vecchio chiodo in alto, entrare nel camino formato dalla
fessurazione a sinistra della placca. Scendere nel camino per alcuni metri, traversare orizzontalmente
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(ignorare un chiodo con cordino in alto a sinistra) e scalare un muretto fessurato sino ad una cengia con
sosta facoltativa.
Camminare verso destra lungo la cengia e raggiungere uno stretto intaglio dove si sosta (40 m, 4a).
6° TIRO:
Con un passo delicato vincere un primo muro verticale; traversare a sinistra e per rocce più semplici riportarsi
sul filo dello spigolo.
Alcuni metri su spigolo conducono alla base di una facile placca appoggiata appena prima di una torre
strapiombante. Sostare alla base della torre (30 m, 5c oppure 4c/A0).
7° TIRO:
Aggirare la torre sulla destra entrando in un caminetto. Al culmine del caminetto si piega a destra e per cresta
pianeggiante si raggiunge un anello di calata prima di una caratteristica cuspide (25 m, 4a).
Calarsi con una doppia da 20 m sull'opposto versante, dove si trova un'ampia cengia inclinata.
Rimanendo vicino alle rocce salire verso destra aggirando una torre massiccia e salire all'ampia sella appena
a monte della torre stessa.
Dal colle si prosegue per cresta facile di II e III intuendo di volta in volta il percorso più facile.
In alto si deve piegare decisamente a destra per portarsi sul filo vero e proprio della cresta. Prima di
raggiungere la cresta si deve superare un breve muretto fessurato di un paio di metri (friend incastrato) e poi
rimontare un ampio camino con blocchi di roccia incastrati.
Al termine del camino si sbuca presso una stretta forcella che si scavalca scendendo sull'opposto versante
(Est) presso una comoda cengia.
Traversare facilmente verso sinistra in direzione della sgangherata croce di vetta, da qui ben visibile.
L'accesso diretto alla cima è tuttavia interrotto da uno stretto intaglio: o si scende arrampicando per alcuni
metri (III) o si attrezza una breve doppia.
Dall'intaglio, alcune semplici rocce conducono infine sulla vetta.
Discesa
Dalla vetta dirigersi per alcuni metri verso Nord sino ad un grosso anello cementato. Con una doppia da 35
metri si scende sulla cengia sottostante e la si percorre verso sud (passaggi di II+) sino a raggiungere la più
ampia cengia già percorsa all'andata prima dell'ultimo tratto di cresta facile.
Con cautela ci si dirige allo stretto intaglio posto appena a sinistra del punto in cui, durante la salita, ci si era
calati in doppia. Qui un grosso anello cementato permette di scendere sul versante sud della montagna con
una doppia da 50 m.
Per tracce di sentiero abbassarsi nella medesima direzione per una ventina di metri sino ad un secondo
anello cementato: con altre due doppie da 40 m si giunge alla base della parete presso una cengia detritica.
Percorrendo la cengia verso destra si incrociano in breve le tracce sui ghiaioni percorse per salire all'attacco
della via.
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