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Manuale d'uso
e di applicazioni
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PREMESSA
Prima di utilizzare il Compex è indispensabile leggere
attentamente quanto riportato nel presente manuale.
In particolare, si raccomanda di prendere visione del
capitolo I (“Avvertenze”) e del capitolo V
(“Programmi e applicazioni specifiche”).
2
Se avete bisogno di assistenza…
… o se volete avere risposte alle vostre domande, potete rivolgervi
ai distributori Compex elencati qui di seguito:
SVIZZERA
ITALIA
Compex Médical SA
Z.I. “Larges Pièces A”
Chemin du Dévent
CH – 1024 Écublens
Filsport Assistance Srl
Via Simonetta, 25
I – 28921 Verbania Intra (VB)
Hot Line francese: 0848 11 13 12
(tariffa interurbana)
Hot Line tedesco: 0848 11 13 13
(tariffa interurbana)
Fax: +41 (0)21 695 23 61
E-mail: [email protected]
Tel.: +39 0323 511 911
Fax: +39 0323 511 959
E-mail: [email protected]
Compex Médical SA
Switzerland
www.compex.info
www.filsport.it
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SOMMARIO
I. Avvertenze
1.
Controindicazioni _______________________________________ 9
1.1 Controindicazioni importanti_________________________________ 9
1.2 Precauzioni per l’uso del Compex _____________________________ 9
2.
Misure di sicurezza ______________________________________ 9
2.1
2.2
2.3
2.4
Cosa non si deve fare con il Compex e il sistema m—4 _________ 9
Dove non si devono mai applicare gli elettrodi _________________ 10
Precauzioni per l’uso del sistema m—4 ____________________ 10
Precauzioni per l’uso degli elettrodi __________________________ 10
II. Presentazione
1.
Materiale fornito ed accessori_____________________________ 11
2.
Descrizione dell'apparecchio______________________________ 11
3.
Garanzia _____________________________________________ 12
4.
Manutenzione _________________________________________ 12
5.
Custodia _____________________________________________ 12
6.
Smaltimento __________________________________________ 12
7.
Norme _______________________________________________ 12
8.
Brevetti ______________________________________________ 12
9.
Simboli standard _______________________________________ 13
10.
Caratteristiche tecniche _________________________________ 13
10.1 Generalità ______________________________________________ 13
10.2 Neurostimolazione _______________________________________ 13
III. Principi d’uso
1.
2.
Indicazioni ___________________________________________ 15
Regole pratiche generali per l’uso _________________________ 15
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
Introduzione ____________________________________________ 15
Posizionamento degli elettrodi ______________________________ 15
Posizione durante la stimolazione____________________________ 16
Regolazione delle energie di stimolazione _____________________ 16
Suddivisione delle sedute di stimolazione _____________________ 17
Alternanza tra sedute di stimolazione e allenamenti volontari _____ 17
Progressione nei livelli ____________________________________ 18
Uso del riscaldamento nella stimolazione______________________ 18
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Sommario
3.
Che cos’è la tecnologia m? _______________________________ 19
4.
Regole pratiche per l’uso del sistema m—4 _____________ 20
4.1 Funzione m—3 _________________________________________ 20
4.2 Modo m—1 ___________________________________________ 20
4.3 Funzione m—5 _________________________________________ 21
5.
Regole pratiche per l’uso con il modo m—1 _______________ 22
IV. Istruzioni per l'uso e procedura da seguire
1.
2.
Premessa _____________________________________________ 27
Collegamenti __________________________________________ 28
2.1 Collegamento degli elettrodi e dei cavi _______________________ 28
2.2 Collegamento del caricabatterie _____________________________ 29
4
3.
Regolazioni preliminari e controllo del sistema m—4 _______ 30
4.
Avvio ________________________________________________ 31
5.
Selezione di una categoria di programmi ____________________ 32
6.
Selezione di un programma ______________________________ 33
7.
Personalizzazione di un programma ________________________ 34
7.1
7.2
7.3
7.4
8.
Durante la seduta di stimolazione _________________________ 37
8.1
8.2
8.3
8.4
8.5
9.
Gruppo muscolare e modo di lavoro __________________________ 35
Sequenza di riscaldamento _________________________________ 36
Livello di lavoro __________________________________________ 36
Altre indicazioni / operazioni _______________________________ 36
Test preliminare m—3 ___________________________________ 37
Regolazione delle energie di stimolazione _____________________ 38
Avanzamento del programma _______________________________ 39
Modalità d'utilizzo delle energie di stimolazione ________________ 41
Fine del programma _______________________________________ 41
Consumo elettrico e ricarica ______________________________ 42
9.1 Consumo elettrico ________________________________________ 42
9.2 Ricarica_________________________________________________ 42
10.
Problemi e soluzioni ____________________________________ 43
10.1 Difetto degli elettrodi ____________________________________ 43
10.2 Problemi di carica _______________________________________ 43
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Sommario
V. Programmi e applicazioni specifiche
1.
Categoria Sport
1.1 Introduzione
45
1.2 Tabella dei programmi Sport
46-49
1.3 Applicazioni specifiche dei programmi Sport
50-78
Preparazione per un ciclista che si allena tre volte alla settimana
e che intende migliorare la RESISTENZA AEROBICA
Preparazione per un ciclista che si allena tre volte alla settimana
e che intende migliorare la POTENZA
Preparazione per chi si allena tre volte alla settimana e intende
migliorare la RESISTENZA AEROBICA
(semimaratona, maratona)
Preparazione per uno sportivo che desidera migliorare
la FORZA dei PETTORALI
Preparazione per un nuotatore che si allena tre volte
alla settimana e che intende migliorare la POTENZA
PREPARAZIONE prestagionale per uno SPORT DI SQUADRA
(calcio, rugby, basket, pallavolo, ecc.)
Mantenimento dei RISULTATI ottenuti grazie alla preparazione,
per uno SPORT DI SQUADRA durante il periodo delle competizioni
(calcio, rugby, basket, pallavolo, ecc.)
Preparazione prestagionale della CAPACITÀ LATTICA per uno sport
di resistenza, che prevede tre allenamenti attivi la settimana
(corsa degli 800 m, ciclismo su pista, ecc.)
Preparazione di uno sportivo che desidera migliorare le qualità
della MUSCOLATURA ADDOMINALE
Preparazione di uno sportivo che desidera migliorare l’efficacia
della MUSCOLATURA LOMBARE E DELL’ADDOME
Preparazione prestagionale per l’ESPLOSIVITÀ dei quadricipiti
per uno sportivo che si allena tre volte la settimana
(salto in lungo o in alto, sprint, ecc.)
Utilizzo del programma COMPEXION per ottimizzare gli effetti
dell’esplosività (sprint, salto, squash, calcio, basket, ecc.)
immediatamente prima dell’allenamento specifico o della competizione
Aumento della MASSA MUSCOLARE per un body-builder
xAumento della massa muscolare per un body-builder
che si allena tre volte alla settimana
xAumento della massa muscolare per un body-builder
che si allena almeno sei volte alla settimana
Preparazione di un praticante di body-building che desidera
SVILUPPARE IL VOLUME e la definizione dei muscoli addominali
50
51
52
53
54
55
56
57
59
60
61
62
63
64
66
68
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Sommario
Preparazione di uno sportivo che desidera abbinare LAVORO
attivo dinamico CONCENTRICO dei quadricipiti ed
elettrostimolazione muscolare
Preparazione di uno sportivo che desidera abbinare LAVORO
attivo dinamico ECCENTRICO dei tricipiti ed elettrostimolazione
muscolare
Preparazione di un lanciatore (giavellotto, peso) o di un tennista
(servizio, smash) che desidera guadagnare in esplosività
mediante allenamenti di tipo PLIOMETRICO
RIPRESA di attività dopo un'interruzione dell’allenamento:
preparazione muscolare polivalente
Preparazione di uno sportivo che desidera un ALLENAMENTO
muscolare POLIVALENTE
Preparazione di un giocatore di calcio che desidera ottimizzare
gli effetti delle sue sedute di STRETCHING attivo degli ischio-tibiali
Utilizzo del programma RIPRISTINO per eliminare più rapidamente
la fatica muscolare (corsa di cross-country, calcio, basket, tennis, ecc.)
e ritrovare più velocemente una buona sensazione muscolare
2.
6
69
71
73
74
75
77
78
Categoria Fitness
2.1 Introduzione
79
2.2 Tabella dei programmi Fitness
80
2.3 Applicazioni specifiche dei programmi Fitness
Miglioramento muscolare degli ADDOMINALI in una persona
che conduce una vita sedentaria
Migliorare il proprio benessere e il proprio aspetto:
GLUTEI E ADDOMINALI
Integrare l’elettrostimolazione alle due sedute settimanali
di attività fisica
Migliorare il BENESSERE generale durante un’attività
di lunga durata
(es.: jogging, ciclismo, nuoto libero)
Preparare la muscolatura delle COSCE prima di una settimana
di sci in un soggetto sedentario
Sviluppare e scolpire l’AREA ADDOMINALE
Sviluppare e scolpire le SPALLE in un soggetto attivo
81-86
81
82
83
84
85
86
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Sommario
3.
Categorie Estetica
3.1 Introduzione
87
3.2 Tabella dei programmi Estetica
88
3.3 Applicazioni specifiche dei programmi Estetica
89-98
Per rassodare il corpo e definire la silhouette: ADDOMINALI
Per rassodare il corpo e definire la silhouette: GLUTEI
Per rassodare il corpo e definire la silhouette: COSCE
Per rassodare il corpo e definire la silhouette: BRACCIA
Per rassodare il corpo e definire la silhouette: GLUTEI e COSCE
(esempi di trattamenti per le due zone)
Per rassodare il corpo e definire la silhouette: ADDOMINALI e BRACCIA
(esempi di trattamenti per le due zone)
Per migliorare la tonicità e l’aspetto estetico del GIRO VITA
e dei GLUTEI
4.
93
95
97
Categoria Vascolare
4.1 Introduzione
99
4.2 Tabella dei programmi Vascolare
4.3 Applicazioni specifiche dei programmi Vascolare
100
101-108
Preparazione in vista di un’ATTIVITÀ STAGIONALE di resistenza
aerobica
(es.: escursioni a piedi, cicloturismo)
COMPLEMENTO dei programmi della categoria ESTETICA
Strategia PRE-GARA nella preparazione per gli sport di resistenza
(es.: corsa 800 m, 1500 m, MTB, tappa di montagna nel ciclismo,
inseguimento su pista in bicicletta, 200 m nuoto, slalom)
PREVENZIONE delle CONTRATTURE dei muscoli della nuca nel ciclista
Come combattere il GONFIORE occasionale ai piedi e alle caviglie
Prevenzione dei CRAMPI al polpaccio
Come eliminare la sensazione di PESANTEZZA ALLE GAMBE
5.
89
90
91
92
101
102
103
104
105
106
107
Categoria Massaggio
5.1 Introduzione
109
5.2 Tabella dei programmi Massaggio
110
5.3 Applicazioni specifiche dei programmi Massaggio
111-114
Rimedio contro le fastidiose TENSIONI muscolari della NUCA
Come combattere la sensazione di pesantezza localizzata
o uno stato di AFFATICAMENTO OCCASIONALE
Preparazione MUSCOLARE E CIRCOLATORIA prima di un’attività fisica
111
112
113
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Sommario
6.
Categoria Dolore
6.1 Introduzione
115
6.2 Tabella delle patologie
116
6.3 Tabella dei programmi Dolore
117-119
6.4 Applicazioni specifiche dei programmi Dolore
120-130
Nevralgie dell’arto superiore (NEVRALGIE BRACHIALI)
Dolori muscolari cronici (POLIMIALGIA)
CONTRATTURA
(es.: contrattura localizzata al gemello esterno del polpaccio)
Dolori muscolari cronici della nuca (CERVICALGIA)
Dolori muscolari della regione dorsale (DORSALGIA)
Dolori muscolari della regione lombare (LOMBALGIA)
Dolori muscolari della regione lombare associati a dolori
della natica (glutei) e della parte posteriore della coscia
(LOMBO-SCIATALGIA)
Dolori muscolari acuti e recenti di un muscolo lombare
(LOMBALGIA ACUTA)
Dolore articolare cronico (es.: ARTROSI DEL GINOCCHIO = gonartrosi)
Dolore cronico del gomito (EPICONDILITE = Gomito del Tennista)
120
121
122
123
124
125
126
127
128
129
8
7.
Categoria Riabilitazione
7.1 Introduzione
7.2 Tabella dei programmi Riabilitazione
7.3 Applicazioni specifiche dei programmi Riabilitazione
AMIOTROFIA:
– dei quadricipiti successiva ad un trauma
– dei glutei successiva ad un'artrosi dell’anca (coxartrosi)
Sviluppo del gran dorsale per trattare e prevenire i dolori
attribuibili ai TENDINI DELLA SPALLA
(sindrome della cuffia dei muscoli rotatori)
Sviluppo della fascia addominale per prevenire i dolori
alla zona lombare (LOMBALGIE)
Sviluppo dei muscoli lombari per prevenire i dolori
alla zona lombare (LOMBALGIE)
Rafforzamento dei muscoli peronei laterali in seguito ad
una DISTORSIONE DELLA CAVIGLIA
VI. Posizionamento degli elettrodi e posizioni del corpo
131
132
133-138
133
134
135
136
137
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I. AVVERTENZE
1. Controindicazioni
1.1 Controindicazioni importanti
x
x
x
x
x
Stimolatore cardiaco (pace-maker)
Epilessia
Gravidanza (nessuna applicazione nella regione addominale)
Importanti disturbi circolatori a carico delle arterie degli arti inferiori
Ernia addominale o della regione inguinale
1.2 Precauzioni per l’uso del Compex
x
x
x
x
Dopo un trauma o un intervento chirurgico recente (meno di 6 mesi)
Atrofia muscolare
Dolori persistenti
Necessità di riabilitazione muscolare
In tutti questi casi si raccomanda:
x di non utilizzare mai il Compex in modo prolungato senza aver prima consultato
il medico;
x di consultare il medico se avete anche un minimo dubbio;
x di leggere attentamente il presente libretto e in particolare il capitolo V che dà
informazioni utili su ogni programma di stimolazione e sui relativi effetti.
2. Misure di sicurezza
2.1 Cosa non si deve fare con il Compex e il sistema m—4
x Non utilizzare il Compex o il sistema m—4 in acqua o in ambienti umidi (sauna,
idroterapia, etc.).
x Non effettuare la prima seduta di stimolazione in piedi. Nei primi cinque minuti eseguire la
stimolazione seduti o sdraiati. In alcuni rari casi, è possibile che persone molto emotive
abbiano una reazione vagale. Tale reazione ha un'origine psicologica ed è legata al timore
della stimolazione, nonché alla sorpresa indotta al vedere uno dei propri muscoli contrarsi
senza il controllo della volontà. La reazione vagale si traduce in una sensazione di debolezza
con tendenza alla lipotimia, un rallentamento del battito cardiaco e una diminuzione della
pressione arteriosa. In questi casi, basterà interrompere la stimolazione, sdraiandosi con le
gambe alzate, per avere il tempo (da 5 a 10 minuti) di riprendersi dalla sensazione di
debolezza.
x Non permettere mai il movimento risultante dalla contrazione muscolare durante una seduta
di stimolazione. Ad eccezione dei programmi delle categorie Vascolare, Massaggio e Dolore e
dei programmi Concentrica, Eccentrica, Stretching e Recupero attivo, è sempre necessario
procedere alla stimolazione in condizioni isometriche; con le estremità dell’arto, di cui si
stimola un muscolo, saldamente bloccate, in modo da impedire il movimento conseguente alla
contrazione.
x Non utilizzare a meno di 1,5 metri da un apparecchio ad onde corte, da un apparecchio a
microonde o da un’attrezzatura chirurgica ad alta frequenza (H.F.), per evitare di provocare
irritazioni o bruciature cutanee nella zona in cui sono posizionati gli elettrodi.
x Non scollegare i cavi per elettrodi dello stimolatore durante la seduta mentre l’apparecchio è
ancora sotto tensione. Prima di procedere, spegnere sempre lo stimolatore.
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I. Avvertenze
x Non ricaricare mai l'apparecchio mentre cavi ed elettrodi sono collegati ad una persona.
x Non ricaricare mai le batterie con un caricabatterie diverso da quello fornito con il Compex.
x È sconsigliabile utilizzare l’apparecchio in montagna ad un’altitudine superiore a 3.000 metri.
2.2 Dove non si devono mai applicare gli elettrodi
x Alla testa.
x In modo controlaterale: non utilizzare i due poli di uno stesso canale da una parte e dall’altra
della linea mediana del corpo (per es.: braccio destro / elettrodo collegato sul polo
positivo/rosso e braccio sinistro / elettrodo collegato sul polo negativo/nero).
x A contatto o in prossimità di lesioni cutanee di qualsiasi natura (piaghe, infiammazioni,
bruciature, irritazioni, eczemi, ecc.).
x Le norme europee in vigore impongono la segnalazione relativa all’applicazione degli elettrodi
a livello del torace (aumento del rischio di fibrillazione cardiaca).
COMPEX HA SVILUPPATO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE PERMETTE DI APPLICARE IN TUTTA
TRANQUILLITÀ LA STIMOLAZIONE ANCHE SUI PETTORALI.
2.3 Precauzioni per l’uso del sistema m—4
10
x Per accedere alle funzioni della tecnologia m del Compex, è indispensabile collegare alla
macchina il cavo per elettrodi dotato del sistema m—4 prima di accendere l’apparecchio.
x Evitare di collegare il cavo per elettrodi dotato del sistema m—4 mentre il Compex è sotto
tensione.
x Non scollegare il cavo per elettrodi dotato del sistema m—4 durante l’utilizzo.
x Per garantire il funzionamento corretto, il sistema m—4 non deve essere fermato né
subire alcuna pressione.
2.4 Precauzioni per l’uso degli elettrodi
x Impiegare esclusivamente gli elettrodi forniti da Compex. Altri elettrodi possono presentare
caratteristiche elettriche inadatte allo stimolatore Compex.
x Spegnere l’apparecchio prima di togliere o spostare gli elettrodi nel corso di una seduta.
x Non immergere gli elettrodi nell’acqua.
x Non applicare sugli elettrodi un solvente di qualsiasi tipo.
x Prima di applicare gli elettrodi, si consiglia di lavare e sgrassare la pelle, e poi di asciugarla.
x Fare aderire perfettamente tutta la superficie degli elettrodi alla pelle.
x Non impiegare gli stessi elettrodi su persone diverse. Per ragioni igieniche molto importanti,
ogni utente deve avere il proprio set di elettrodi.
x Non impiegare un set di elettrodi per più di quindici/venti sedute, poiché la qualità del
contatto tra l’elettrodo e la pelle – fattore importante per il comfort e l’efficacia della
stimolazione – si altera progressivamente.
x In alcune persone con pelle molto sensibile, si può osservare un arrossamento nella zona sotto
gli elettrodi, dopo una seduta di stimolazione. Questo arrossamento è del tutto normale e
scompare dopo 10-20 minuti. Si eviterà, tuttavia, di ricominciare una seduta di stimolazione
applicando gli elettrodi nella stessa posizione, finché l’arrossamento non è scomparso.
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II. PRESENTAZIONE
1. Materiale fornito ed accessori
Lo stimolatore è fornito in una pratica valigetta
per il trasporto comprendente:
A. Lo stimolatore
B. Un caricabatterie
C. Un set di cavi per elettrodi con indicazione
dei colori (blu, verde, giallo, rosso)
D. Un cavo per elettrodi dotato
del sistema m—4
E. 4 buste di elettrodi di cui
2 buste di 4 elettrodi piccoli (5 x 5 cm) e
2 buste di 2 elettrodi grandi (5 x 10 cm)
F. Un manuale d’uso e di applicazioni
G. Un CD-ROM con il pianificatore di
allenamento
2. Descrizione dell'apparecchio
H. Schermo LCD
I. Tasto “on/off” ( )
M. Cavo per elettrodi dotato
del sistema m—4
J. Tasti dei 4 canali di stimolazione
N. Presa per il caricabatterie
K. Connessione dei cavi degli elettrodi
O. Scomparto del blocco batteria
L. Cavi degli elettrodi classici
canale 1 = blu
canale 2 = verde
canale 3 = giallo
canale 4 = rosso
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II. Presentazione
3. Garanzia
Gli stimolatori Compex sono contrattualmente coperti da una garanzia di 2 (due) anni. La
garanzia Compex entra in vigore alla data di acquisto dell’apparecchio ed è valida unicamente
dietro presentazione della prova d’acquisto.
Questa garanzia si applica allo stimolatore e al cavo per elettrodi dotato del sistema m—4
(pezzi e mano d’opera), ma non comprende i cavi, gli elettrodi e le batterie. Essa copre tutti i
difetti derivanti dalla scarsa qualità del materiale o da una fabbricazione difettosa. La garanzia
non è applicabile se l’apparecchio è stato danneggiato in seguito ad una caduta, ad un incidente,
ad una manovra falsa, ad una protezione insufficiente contro l’umidità, ad immersione o ad una
riparazione non effettuata dai nostri servizi di assistenza postvendita.
I diritti legali non sono compromessi dalla presente garanzia.
4. Manutenzione
Per pulire l'apparecchio, utilizzare uno straccio morbido ed un prodotto per pulizia a base di
alcool, che però non contenga nessun solvente. I solventi potrebbero deteriorare le parti di
plastica, in particolare il vetro che ricopre lo schermo del Compex.
5. Custodia
12
Il Compex contiene degli accumulatori ricaricabili. Va perciò custodito alle seguenti condizioni:
Temperatura
da -20°C a 45°C
Umidità relativa massima 75%
Pressione atmosferica
da 700 hPa a 1060 hPa
6. Smaltimento
Per la salvaguardia dell'ambiente, l'apparecchio, le batterie e i suoi accessori vanno smaltiti tra i
rifiuti speciali.
7. Norme
Il Compex origina direttamente dalla tecnica medicale.
Per garantire la vostra sicurezza, la progettazione, la fabbricazione e la distribuzione del Compex
sono conformi alle esigenze della Direttiva europea 93/42/CEE.
L'apparecchio è conforme alla norma sulle regole generali di sicurezza degli apparecchi
elettromedicali CEI 60601-1. Esso adempie alla norma sulla compatibilità elettromagnetica
CEI 60601-1-2 e alla norma inerente le regole particolari di sicurezza per stimolatori di nervi e
muscoli CEI 60601-2-10.
8. Brevetti
m—4
Elettrodo a snaps
Brevetto US 6,324,432. Brevetti in corso di deposito negli Stati Uniti, in
Giappone e in Europa.
Brevetto in corso di deposito.
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II. Presentazione
9. Simboli standard
ATTENZIONE: in determinate condizioni, il valore efficace degli impulsi di stimolazione
può superare i 10 mA e 10 V. Si raccomanda di rispettare scrupolosamente le
informazioni fornite in questo manuale.
Il Compex è un apparecchio di classe II ad alimentazione elettrica interna con parti
applicate di tipo BF.
Il tasto “on/off” è un tasto multifunzione.
Funzione
On/off (due posizioni stabili)
Attesa o stato preparatorio per una parte dell'apparecchio
Arresto (messa fuori servizio)
Simbolo N° (secondo CEI 878)
01-03
01-06
01-10
10. Caratteristiche tecniche
10.1 Generalità
Alimentazione
Accumulatore nickel-metallo-idrato (NIMH) ricaricabile
(7,2 V | 1200 mA/h)
Gli unici tipi di caricabatterie utilizzati per la ricarica delle
batterie sono contrassegnati dai seguenti riferimenti:
Europa:
USA:
UK:
Carrozzeria
Dimensioni
Peso
Type CP01011120
Input 90-264 VAC / 47-63Hz / 0.25A max.
Output 12V / 800mA / 11W
Type CP01011120U
Input 90-264 VAC / 47-63Hz / 0.25A max.
Output 12V / 800mA / 11W
Type CP01011120B
Input 90-264 VAC / 47-63Hz / 0.25A max.
Output 12V / 800mA / 11W
Plastica
Lunghezza: 142 mm; larghezza: 99 mm; altezza: 36 mm
350 g
10.2 Neurostimolazione
Tutte le specifiche elettriche sono fornite per un carico compreso tra 0 e 1000 ohm per canale.
Uscite
Forma degli impulsi
Corrente massima di un impulso
Passo manuale massimo
d’incremento di corrente
Durata di un impulso
Quantità di elettricità massima
per impulso
Tempo massimo di salita
di un impulso
Frequenza degli impulsi
Quattro canali indipendenti, isolati singolarmente l’uno
dall’altro e galvanicamente da terra
Rettangolari; corrente costante compensata, così da escludere
qualsiasi componente galvanico continuo ed evitare
polarizzazioni residue della pelle
120 mA (milliamperes)
1 mA (milliampere)
da 30 a 400 microsecondi
96 microcoulombs
2 microsecondi al 50% del massimo
1 a 150 Hertz
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III. PRINCIPI D’USO
1. Indicazioni
Il Compex è stato concepito per …
1) stimolare i nervi motori dei muscoli di persone sane al fine di migliorare il loro
rendimento muscolare, ottenere un effetto decontratturante o migliorare gli scambi
circolatori;
2) stimolare – sotto il controllo di un medico competente – i nervi motori dei muscoli alterati
a causa di attività ridotta o inattività, in modo da far ritrovare loro delle capacità muscolari
funzionali;
3) stimolare alcune fibre nervose sensibili per ottenere dei benefici antalgici riconosciuti
(questo tipo di stimolazione non deve essere prolungato senza aver prima consultato il medico).
Gli impulsi elettrici generati dal Compex permettono di attivare dei potenziali d’azione su vari tipi
di fibre nervose:
1) i nervi motori riuscendo così ad imporre una risposta meccanica muscolare il cui regime e i
benefici dipendono dai parametri di stimolazione;
2) alcuni tipi di fibre nervose sensibili per ottenere gli effetti di “Gate Control” (eccitazione
delle fibre Aß) o “Endorfinico” (eccitazione delle fibre AG), che oggi sono largamente
riconosciuti.
2. Regole pratiche generali per l’uso
2.1 Introduzione
I principi d’uso esposti in questa rubrica equivalgono a delle regole generali. Si raccomanda di
leggere attentamente le informazioni e i consigli per l’uso riportati nel capitolo V del
presente manuale (“Programmi e applicazioni specifiche”).
La consultazione della sezione “Pianificatore d’allenamento” del CD-ROM fornito con il Compex è
consigliata in particolare agli utenti che hanno per obiettivo il miglioramento del loro livello di
prestazione sportiva (pianificazione degli allenamenti con i programmi della categoria Sport).
Osservazione: le specificità relative alle varie funzioni della tecnologia m sono descritte successivamente in questo
capitolo (rubriche 3, 4 e 5); si raccomanda di leggerle con attenzione prima di utilizzare l’apparecchio per la
prima volta.
2.2 Posizionamento degli elettrodi
La scelta della misura degli elettrodi (grande o piccola) e il loro posizionamento corretto sul
gruppo muscolare da stimolare rappresentano dei fattori determinanti ed essenziali, affinché la
tecnica offra l’efficacia dovuta.
Per questa ragione, si raccomanda di prestarvi sempre la massima attenzione e di adottare
le posizioni indicate (vedere la documentazione alla fine del presente manuale e le applicazioni
specifiche del capitolo V.)
Ricorda: è importante collegare gli elettrodi ai connettori dei cavi. Premete in modo deciso il connettore
sull’elettrodo fino a quando sentite un doppio “clic”.
Nell’ottica di una stimolazione con il sistema m—4, tutte le varianti consigliate propongono
un posizionamento ottimale di questo sistema. Si raccomanda quindi di attenersi strettamente a
queste indicazioni.
Se non si desidera utilizzare la tecnologia m, è sufficiente sostituire il cavo per elettrodi dotato
del sistema m—4 con un altro cavo per elettrodi standard.
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III. Principi d’uso
2.3 Posizione durante la stimolazione
La posizione della persona durante la stimolazione dipende dal gruppo muscolare che si vuole
trattare. Le varie posizioni sono chiaramente indicate dalle immagini poste accanto ai disegni
che mostrano il corretto posizionamento degli elettrodi (vedere i disegni riportati alla fine del
presente manuale e quelli previsti per le varie applicazioni specifiche del capitolo V).
Per i programmi delle categorie Vascolare, Massaggio e Dolore e per il programma Recupero
attivo, che non comportano forti contrazioni muscolari, posizionarsi nel modo più comodo
possibile.
Per tutti gli altri programmi che comportano invece delle contrazioni significative (contrazioni
tetaniche), si raccomanda di lavorare in isometria, bisogna cioè fissare le estremità dell’arto in
modo che non si abbiano movimenti importanti. Per esempio, nel caso di stimolazione dei
quadricipiti, il soggetto sarà in posizione seduta con le caviglie fermate da cinghie per impedire
l'estensione del ginocchio.
Lavorare in questo modo permette di effettuare la stimolazione in tutta sicurezza. Inoltre, questo
permette di limitare l'accorciamento del muscolo al momento della contrazione e, di
conseguenza, ridurre l’eventuale rischio di crampi. Siccome la contrazione è particolarmente forte
a livello del polpaccio durante l'estensione del piede, abbiate cura di applicare un carico
sufficientemente pesante sulle spalle (oppure utilizzate qualunque altro mezzo), affinché la
contrazione rimanga statica.
16
Salvo le indicazioni specifiche riguardanti un programma particolare, che troverete nelle
applicazioni specifiche del capitolo V, non si dovrà fare una contrazione attiva senza una
contro-resistenza.
2.4 Regolazione delle energie di stimolazione
In un muscolo stimolato il numero di fibre che lavorano dipende dalle energie di
stimolazione. Quindi, occorre assolutamente utilizzare le massime energie di stimolazione, in
modo tale da coinvolgere il maggior numero possibile di fibre. Al di sotto di energie di
stimolazione significativa, è inutile, per un soggetto medio, effettuare delle sedute di
stimolazione. In tal caso il numero di fibre reclutate a livello del muscolo stimolato è troppo
esiguo per consentire un miglioramento significativo delle prestazioni di questo muscolo.
Il progresso di un muscolo stimolato sarà tanto più evidente quanto più sarà elevata il numero di
fibre che svolgono il lavoro generato dal Compex. Se durante la stimolazione lavora soltanto un
decimo delle fibre di un muscolo, soltanto quel decimo potrà progredire; i risultati sarebbero di
gran lunga più evidenti se lavorassero i 9/10 delle fibre.
Cercate quindi di lavorare con energie di stimolazione significative, cioè sempre al limite di
quello che potete sopportare.
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III. Principi d’uso
Evidentemente, non si devono raggiungere le energie di stimolazione massime fin dalla prima
contrazione della prima seduta del primo ciclo. Chi non ha mai provato la stimolazione Compex,
svolgerà qualche seduta del programma Iniziazione muscolare, con energie sufficienti a produrre
delle vigorose contrazioni muscolari per familiarizzare con la tecnica dell’elettrostimolazione.
Successivamente, il soggetto potrà definire il suo primo ciclo di stimolazione con il programma e
il livello specifici. Dopo il riscaldamento, che deve produrre delle scosse muscolari ben definite,
occorre aumentare progressivamente le energie di stimolazione, di contrazione in contrazione,
durante i primi tre o quattro minuti della sequenza di lavoro. Bisogna anche progredire nelle
energie utilizzate di seduta in seduta, soprattutto durante le prime tre sedute di un ciclo. Un
soggetto normalmente predisposto raggiungerà delle energie di stimolazione molto significative
già nel corso della quarta seduta.
2.5 Suddivisione delle sedute di stimolazione
La suddivisione delle sedute di stimolazione nel corso della settimana riguarda soltanto quelle
situazioni in cui si debbano effettuare almeno due allenamenti nella stessa settimana.
Se sono pianificate fino a sei sedute la settimana, si raccomanda di distanziarle al massimo.
Chi, per esempio, effettua tre sedute alla settimana, le ripartirà nella misura di una seduta ogni
due giorni. Chi pratica sei sedute, farà sei giorni consecutivi di stimolazione e un giorno di
riposo.
A partire da sette sedute la settimana e oltre, si consiglia di raggruppare più sedute nello stesso
giorno, per lasciare uno o due giorni di riposo completo senza stimolazione. Chi pratica sette
sedute alla settimana farà cinque giorni di stimolazione con una seduta al giorno e per un giorno
due sedute (intervallate da almeno mezz'ora di riposo); gli resterà così un giorno di riposo. Chi
pratica dieci sedute alla settimana effettuerà preferibilmente due sedute al giorno per cinque
giorni (intervallate almeno da una mezz'ora) e gli resteranno due giorni di riposo.
2.6 Alternanza tra sedute di stimolazione e allenamenti volontari
Le sedute di stimolazione possono essere effettuate sia al di fuori dell'allenamento volontario che
nel corso di questo.
Quando si effettuano sia l’allenamento volontario che la stimolazione nella stessa seduta, si
raccomanda di solito di praticare prima l'allenamento volontario e poi la stimolazione. In
questo modo, l'allenamento volontario non viene eseguito su fibre muscolari già affaticate. Ciò è
particolarmente importante per gli allenamenti dedicati alla forza e alla forza esplosiva.
Tuttavia, negli allenamenti di forza resistente può essere utile procedere in senso inverso. Prima
dell'allenamento volontario si effettua, grazie alla stimolazione in resistenza alla forza, un “lavoro
preliminare specifico” delle fibre muscolari senza affaticamento generale e cardiovascolare. In
questo modo, lo sforzo volontario permetterà, sulle fibre “preparate”, di accelerare e intensificare
il metabolismo glicolitico.
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III. Principi d’uso
2.7 Progressione nei livelli
In linea generale, non è consigliabile superare rapidamente i livelli e pretendere di arrivare il più
presto possibile al livello 5. I diversi livelli corrispondono ad un avanzamento nell'allenamento e
bisogna lasciare ai muscoli il tempo di adattarsi alla supercompensazione e il tempo di
consolidarsi.
Un errore riscontrato frequentemente è il passaggio di livello in livello, via via che si affronta una
stimolazione con energie più elevate. Il numero di fibre che sono interessate dalla stimolazione
dipende dalle energie di stimolazione; la natura e la quantità di lavoro svolta da queste fibre
dipendono dal programma scelto e dal suo livello. Lo scopo primario è quello di progredire nelle
energie elettriche di stimolazione, e poi nei livelli. In questo modo, maggiori sono le fibre
stimolate e più numerose saranno le fibre che registreranno dei progressi. La rapidità del
progresso di queste fibre e la loro capacità di lavorare ad un regime più elevato, dipendono dal
tipo di programma e dal livello utilizzati, dal numero delle sedute settimanali, dalla durata di
queste sedute e da fattori intrinseci personali.
Il procedimento più semplice e più consueto, quando si passa ad un nuovo ciclo di
stimolazione, è di salire di livello nel programma scelto.
Si può anche salire di livello nel corso di uno stesso ciclo. In questo caso, si consiglia di non
farlo prima di aver lavorato almeno tre settimane allo stesso livello.
18
Non cambiare il livello del programma se ci si trova in un ciclo ausiliario o in un ciclo di
allenamento. Ciò vale anche per un ciclo intensivo o aggressivo breve della durata di tre–quattro
settimane. Al contrario, nell'applicazione classica, in un ciclo di sei settimane, si può passare al
livello superiore dopo tre settimane. Ugualmente, in un ciclo intensivo o aggressivo di sei–otto
settimane, si può salire di un livello dopo tre–quattro settimane.
2.8 Uso del riscaldamento nella stimolazione
Tutti i programmi che comportano delle contrazioni significative (contrazioni tetaniche) ai
muscoli stimolati, iniziano automaticamente con una sequenza di riscaldamento. Questa fase è
raffigurata sullo schermo mediante l’animazione del “calore” al di sopra del radiatore.
Quando nei minuti che precedono la seduta di stimolazione non è stata effettuata alcuna attività
fisica volontaria, si raccomanda di praticare il riscaldamento. Nel caso in cui la seduta di
stimolazione sia inclusa in un allenamento volontario, e che un'attività volontaria sia praticata
immediatamente prima della stimolazione, non è necessario effettuare la fase di riscaldamento.
In questo caso è possibile sopprimere la sequenza (vedere procedura al capitolo IV: “Istruzioni per
l’uso e procedura da seguire”, rubrica 7: “Personalizzazione di un programma”): la seduta inizierà
direttamente con il lavoro specifico selezionato, non preceduto dal riscaldamento.
Dopo la sequenza di lavoro in stimolazione, si attiva automaticamente una fase di defaticamento.
Questa facilita il recupero di un muscolo dopo il suo lavoro con il Compex e limita in una certa
misura l'indolenzimento muscolare. Salvo non si voglia passare immediatamente alle fasi di
allenamento volontario, si consiglia di far completare l'ultima sequenza di defaticamento. Inoltre,
si raccomanda anche di praticare qualche esercizio di stretching sui muscoli che hanno appena
lavorato con il Compex, anche se la stimolazione sembra migliorare l'elasticità muscolare.
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III. Principi d’uso
3. Che cos’è la tecnologia m?
m significa “muscle intelligence”™ (tutti gli elementi abbinati a questa tecnologia sono
preceduti dal simbolo m)
Questa tecnologia è in grado di analizzare le specificità di ognuno dei
nostri muscoli, facendo in modo che sia la macchina ad adattarsi ad essi
e non viceversa, offrendo così una stimolazione adatta alle loro
caratteristiche.
È semplice… perché tutto avviene automaticamente: la trasmissione dei
dati allo stimolatore e il suo adattamento alla fisiologia di ciascuno.
È “personale”... perché ognuno dei nostri muscoli è unico.
È lo stimolatore muscolare vero e proprio. È il primo apparecchio della gamma Compex ad essere
dotato di questa tecnologia.
m—4
È il sensore che rileva tramite la MMG (meccanomiografia) le caratteristiche fisiologiche dei
muscoli e le trasmette all’apparecchio che si adatta in modo automatico al muscolo da stimolare.
m—3
Legge e memorizza automaticamente il tempo di risposta “personale” del proprio muscolo alla
sollecitazione elettrica (cronassia) adattandola alle caratteristiche di ciascun individuo, prima di
iniziare la seduta di lavoro.
Si tratta di una vera e propria misurazione personalizzata.
m—1
Con m—1 l’utente diventa protagonista, decidendo con una semplice contrazione volontaria
l’inizio di quella data dall’elettrostimolatore. In questo modo è possibile associare il lavoro
volontario all’elettrostimolazione.
La seduta di lavoro, perfettamente controllata, diventa più confortevole (a livello psicologico e
muscolare), più efficace (si reclutano un maggiore numero di fibre) e più completa
(miglioramento delle facoltà di coordinazione e della propriocettività).
m—5
Trova e utilizza le energie di stimolazione ottimali durante tutto l’arco del programma TENS
(antalgico). Basandosi sulle misurazioni registrate regolarmente nel corso della seduta,
l’apparecchio adatta in modo continuo e automatico le energie di stimolazione, così da evitare
qualsiasi comparsa di contrazione muscolare, del tutto controindicata per i programmi di questo
tipo e per consentire il migliore effetto terapeutico.
m—2
La nuova scala di misura m—2 rappresenta la “percentuale di energia” massima utilizzabile
invece della “sola intensità” come avviene comunemente. La progressione dell'energia essendo
correlata con la forza di contrazione rende la stimolazione più confortevole.
… i muscoli parlano. Lui ascolta.
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III. Principi d’uso
4. Regole pratiche per l’uso del sistema m—4
Per accedere alle funzioni della tecnologia m del Compex, è indispensabile aver collegato il
cavo per elettrodi dotato del sistema m—4 prima di accendere l’apparecchio.
Evitare di collegare il cavo per elettrodi dotato del sistema m—4 quando il Compex è
sotto tensione.
Per garantire il funzionamento corretto, il sistema m—4 non deve essere bloccato né
subire alcuna pressione.
Quando si effettuano le sedute di stimolazione, alcuni elettrodi adesivi devono sempre
essere “fissati” sul cavo per elettrodi dotato del sistema m—4. La misura e il
posizionamento di questi elettrodi devono rispettare i disegni presentati alla fine del
presente manuale o all’inizio delle applicazioni specifiche.
4.1 Funzione m—3
x La funzione m—3 è accessibile unicamente per i programmi che richiedono la selezione di
un gruppo muscolare. In tali casi non è necessario selezionare la zona da stimolare.
20
x La funzione m—3 permette di adattare le caratteristiche degli impulsi di stimolazione alle
specificità individuali dei singoli soggetti e alle caratteristiche di eccitabilità del muscolo
stimolato. Questa funzione si concretizza, all’inizio del programma, attraverso una breve
sequenza nel corso della quale si effettuano delle misurazioni (una barra orizzontale scorre
sulla piccola figura (omino) situata alla sinistra dello schermo).
x Durante l’intero svolgimento del test di misurazione, è indispensabile rimanere
assolutamente immobili e perfettamente rilassati. Il sistema m—4 è molto sensibile: la
più piccola contrazione o il minimo movimento può compromettere la validità delle
misurazioni.
x La durata del test m—3 varia a seconda del muscolo interessato e delle caratteristiche
individuali di ogni persona. Questo test dura in media 12 secondi e non supera mai i
21 secondi.
x Nel corso del test, può succedere che alcuni soggetti percepiscano una sgradevole sensazione
di pizzicore.
x Quando il test è terminato si può iniziare il programma.
4.2 Modo m—1
x Il modo m—1 permette al soggetto di attivare direttamente la fase di contrazione
muscolare contraendo in modo volontario il muscolo stimolato. In questo modo viene offerta
la possibilità di associare il lavoro volontario alla stimolazione.
x Il modo m—1 è accessibile unicamente per quei programmi che consentono questo modo
di lavoro.
x I programmi che supportano il modo m—1 sono sempre preceduti dal test di misurazione
m—3 (vedere la rubrica precedente).
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III. Principi d’uso
x Il modo di lavoro m—1 è operativo durante le fasi di riposo attivo di una sequenza di
lavoro, ma non lo è durante le sedute di riscaldamento e rilassamento.
x Dopo la fase di riscaldamento si attiva automaticamente la prima contrazione muscolare.
x L’attivazione volontaria di una contrazione (nel corso di una fase di riposo attivo) è possibile
unicamente in un determinato intervallo di tempo che varia in funzione del programma
utilizzato. Un’alternanza di segnali acustici delimita questo intervallo nella sequenza
seguente:
– Un primo segnale acustico (composto di “bip” sempre più ravvicinati) indica che è
possibile l’attivazione della fase di contrazione volontaria.
– Il segnale acustico è continuo: è il momento ideale per attivare la fase di contrazione
volontaria.
– Il segnale acustico diminuisce: l’attivazione è sempre possibile e il ritmo di lavoro e ancora
soddisfacente.
– Dopo un certo intervallo di tempo – variabile a seconda dei programmi – durante il quale
vengono emessi dei “bip” sonori molto rallentati, l’apparecchio passa automaticamente al
modo “Pausa” se non è stata attivata alcuna fase di contrazione (vedere il punto 8.3e del
capitolo IV per sapere cosa fare per riavviare la seduta).
x Per poter innescare una contrazione muscolare durante la fase di riposo attivo, il sistema
m—4 deve percepire delle scosse muscolari di una certa intensità. A questo scopo,
l’apparecchio vi invita, all’occorrenza, ad aumentare le energie di stimolazione nel corso della
fase di riposo attivo. Se, nonostante questo, il sistema m—4 non percepisce alcuna scossa
muscolare sufficiente in un intervallo di tempo di 20 secondi, l'apparecchio passa al modo
“Pausa”.
4.3 Funzione m—5
x La funzione m—5 permette di limitare considerevolmente la comparsa di contrazioni
muscolari indesiderate, assicurando così il massimo del comfort e dell’efficacia.
x La funzione m—5 è accessibile solo per i programmi TENS sofisticato, Artralgia ed
Epicondilite.
x Per questi programmi, la funzione m—5 permette il controllo delle energie di stimolazione
mantenendole ad un livello efficace, limitando considerevolmente la comparsa di contrazioni
muscolari.
x Durante l’intera durata del programma vengono effettuati regolarmente dei brevi test di
misurazione (da 2 a 3 secondi).
x Dopo ogni aumento delle energie di stimolazione si innesta automaticamente una fase di test.
Per permettere il regolare svolgimento di questi test, è indispensabile rimanere perfettamente
immobili in questo lasso di tempo.
x Il livello delle energie di stimolazione può essere leggermente diminuito in modo automatico,
a seconda dei risultati dei test di misurazione registrati dall’apparecchio.
x È importante adottare sempre la posizione di stimolazione più confortevole possibile e cercare
di mantenersi immobili evitando di contrarre i muscoli della regione stimolata.
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III. Principi d’uso
5. Regole pratiche per l’uso con il modo m—1
Al fine di ottenere la massima efficacia, il modo di lavoro m—1 richiede il possesso di
buone qualità muscolari. In alcuni casi, muscoli scarsamente sviluppati possono ostacolare
l’attivazione volontaria della contrazione.
Il modo di lavoro m—1, abbinato ad esercizi svolti in modo dinamico (con un
movimento associato), deve essere riservato agli sportivi abituati a gestire gli allenamenti
volontari di culturismo e che praticano già l’allenamento muscolare mediante
elettrostimolazione. Alcuni di questi esercizi (per esempio gli “squat”) sono difficilmente
realizzabili con il modo m—1, a causa della concatenazione particolare delle sequenze
motorie specifiche dell’esercizio.
In caso di insuccessi ripetuti con il modo m—1, si raccomanda di svolgere un ciclo
completo di lavoro nel modo “classico”, prima di effettuare un nuovo tentativo con il
modo m—1.
L'elettrostimolazione realizzata con i programmi di tipo “classico” del Compex dà risultati
indiscutibili. La tecnologia m di cui è dotato il vostro stimolatore si spinge ancora più in là ed
offre numerosi vantaggi supplementari. I programmi del tipo m—1 delle categorie Sport,
Fitness, Estetica e Riabilitazione presentano infatti delle proprietà innegabili:
– Assicurano un lavoro ancora più efficace, poiché associando esercizi volontari ed
elettrostimolazione, che insieme permettono di sollecitare maggiormente le fibre muscolari.
22
– Permettono all’utente di scegliere liberamente l’attivazione di una contrazione, rendendo
ancora più confortevole la pratica dell'elettrostimolazione.
– Richiedono una partecipazione attiva e stimolano l’utente ad impegnarsi al massimo nel suo
trattamento.
Per poter sfruttare al meglio questi vantaggi, è particolarmente importante rispettare alcune
regole per l’uso.
La tabella che segue fornisce una panoramica dei vari gruppi muscolari e contiene preziose
indicazioni riguardanti la posizione di stimolazione migliore da adottare e il modo di attivare
volontariamente una contrazione per ottenere “l'ingrandimento del muscolo”.
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III. Principi d’uso
Gruppi
muscolari
Posizionamento
degli elettrodi
Posizioni
di stimolazione
Attivazione volontaria
della fase di contrazione
Muscoli della pianta
del piede
Mettersi seduti con i piedi appoggiati al
pavimento
Contrarre i muscoli della volta
plantare, cercando di spingere
vigorosamente le dita dei piedi sul
pavimento
Peronei laterali
Mettersi seduti con i piedi appoggiati
al pavimento
Contrarre i peronei laterali
esercitando con l’alluce un
appoggio vigoroso sul pavimento,
cercando di sollevare le altre dita
del piede
Tibiali anteriori
Mettersi seduti con i piedi sistemati sotto un
mobile, in modo da evitare la flessione delle
caviglie
Contrarre i tibiali anteriori
cercando di sollevare con forza la
punta del piede contro una
resistenza che ostacola questo
movimento
Gemelli
Mettersi seduti, con la schiena e i piedi
saldamente sistemati contro degli appoggi
Questa posizione si ottiene facilmente
sedendosi, per esempio, tra gli stipiti di una
porta
Contrarre vigorosamente i muscoli
dei polpacci, cercando di spingere
energicamente la punta del piede
contro una resistenza che ostacola
questo movimento
Ischio-crurali
Allungarsi sulla pancia con le caviglie fissate
nel modo più comodo
Contrarre vigorosamente
i muscoli della parte posteriore
della coscia (ischio-tibiali),
cercando di piegare le ginocchia
Adduttori
Mettersi proni con le caviglie fissate nel modo
più comodo
Contrarre con forza gli adduttori,
cercando di chiudere
vigorosamente le ginocchia
(spingendo un ginocchio contro
l’altro)
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III. Principi d’uso
Gruppi
muscolari
Posizionamento
degli elettrodi
Posizioni
di stimolazione
Attivazione volontaria
della fase di contrazione
Quadricipiti
Mettersi seduti
Questo lavoro può essere realizzato in due
modi diversi:
– in modo statico, se si è provveduto a
bloccare il movimento delle ginocchia
– in modo dinamico, se si vuole privilegiare
il lavoro con il movimento, contro una
resistenza mediante carichi pesanti
Contrarre energicamente
i quadricipiti, cercando di
distendere le gambe
Glutei
Sdraiarsi proni oppure stare in piedi
Contrarre vigorosamente
i muscoli dei glutei, cercando di
chiudere energicamente i glutei e
cercando di spingere le cosce più
indietro del tronco
Raccomandazioni particolari:
Il modo m-1 per i glutei esige delle ottime
condizioni muscolari ed è poco compatibile con
determinate configurazioni morfologiche
In caso di insuccessi ripetuti con il modo
m—1, si raccomanda i procedere al lavoro
sui glutei nel modo “classico”
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Addominali
Sdraiarsi sulla schiena, tenendo quest’ultima
leggermente sollevata
Questo lavoro può essere realizzato in due
modi diversi:
– in modo statico, se si cerca semplicemente
di iniziare volontariamente la fase di
contrazione muscolare
– in modo dinamico, se si vuole associare un
esercizio con il movimento che consiste
nel portare il tronco verso le cosce; in
questo caso, accertarsi di non accentuare
l’inarcamento della regione lombare
(lordosi); per poter procedere con
l’esercizio è indispensabile lavorare
sempre mantenendo le ginocchia
fortemente flesse
Contrarre energicamente
i muscoli della cintura addominale,
cercando di staccare con forza la
testa e le spalle dal loro appoggio
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III. Principi d’uso
Gruppi
muscolari
Posizionamento
degli elettrodi
Posizioni
di stimolazione
Attivazione volontaria
della fase di contrazione
Lombari
Mettersi seduti
Contrarre vigorosamente
i muscoli della parte bassa
della schiena, cercando di fare
uno sforzo per ingrandirli
Raccomandazioni particolari:
In funzione della specificità anatomica e
morfologica dei muscoli della regione
lombare, è necessario disporre di muscoli
particolarmente prestanti per lavorare nel
modo m-1
In caso di insuccessi ripetuti con questo
modo di lavoro, si consiglia di lavorare nel
modo “classico” o di adeguarsi al
posizionamento raccomandato per la
stimolazione congiunta dei muscoli lombari e
degli erettori del rachide (disegno n° 14); in
questo caso, accertarsi di posizionare sempre
il sistema m—4 a livello dei muscoli della
regione dorsale, come indicato sul disegno
L’applicazione “Preparazione per uno sportivo
che desidera migliorare l’efficacia della
muscolatura lombare e dell’addome” della
categoria Sport fornisce dei consigli per
lavorare sugli addominali e sui lombari con la
massima efficacia
Erettori del rachide
Mettersi seduti
Contrarre vigorosamente
i muscoli della regione dorsale,
cercando di fare uno sforzo per
ingrandirli
Muscoli cervicali
Mettersi seduti
Contrarre vigorosamente
i muscoli della regione dorsale,
cercando di fare uno sforzo per
ingrandirli
Trapezi
Mettersi seduti
Contrarre energicamente
i trapezi, cercando di sollevare
con forza le spalle
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III. Principi d’uso
Gruppi
muscolari
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Posizionamento Posizioni
degli elettrodi
di stimolazione
Attivazione volontaria
della fase di contrazione
Deltoidi
Mettersi seduti, con i gomiti posizionati
all’interno dei braccioli, in modo da creare una
resistenza delle braccia all’allontanamento del
corpo
Contrarre vigorosamente i deltoidi,
cercando di allontanare con forza
i gomiti dal corpo
Gran dorsali
Mettersi seduti, con i gomiti posizionati
all’esterno dei braccioli, in modo da creare una
resistenza delle braccia all’avvicinamento del
corpo
Contrarre vigorosamente i grandi
dorsali, cercando di spingere con
forza i gomiti contro il corpo
Pettorali
Mettersi seduti, tenendo una contro l’altra le
palme delle mani
Contrarre vigorosamente i
pettorali, cercando di premere con
forza una contro l’altra le palme
delle mani
Tricipiti
Mettersi seduti, con avambracci e mani
appoggiati sui braccioli
Contrarre vigorosamente i tricipiti,
cercando di spingere
energicamente le palme delle mani
contro i braccioli
Bicipiti
Mettersi seduti, con gli avambracci appoggiati
sui braccioli e le palme delle mani
obbligatoriamente rivolte verso l’alto
Adottare un sistema di bloccaggio per impedire
il movimento dei gomiti durante la
stimolazione
Contrarre vigorosamente i bicipiti,
cercando di avvicinare con forza
le palme delle mani verso le spalle
Estensori
della mano
Mettersi seduti, con gli avambracci e le
palme dell mani appoggiati sui braccioli
Tenere le mani saldamente bloccate sui
braccioli
Contrarre vigorosamente gli
estensori della mano, cercando di
sollevare le mani
Flessori
della mano
Mettersi seduti, con gli avambracci appoggiati
sui braccioli
Tenere tra le mani un oggetto indeformabile,
in modo da tenere le dita leggermente flesse
Contrarre vigorosamente i
flessori della mano, cercando
di stringere energicamente
l’oggetto precedentemente
preso fra le mani
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IV. ISTRUZIONI PER L’USO E PROCEDURA DA SEGUIRE
1. Premessa
Il Compex dispone di tasti multifunzioni. Questo significa che oltre alla loro funzione principale,
questi tasti permettono di svolgere tutta una serie di altre operazioni.
Tasto “on/off”
Funzione principale:
– Accensione e spegnimento dello stimolatore
Altre funzioni:
– Visualizzazione del menu di opzioni (tenerlo premuto
per alcuni secondi al momento dell’accensione del
Compex)
– Conferma dei parametri/delle opzioni nuovamente
selezionati
– Ritorno alla schermata/al menu precedente
– Pausa / Interruzione temporanea della stimolazione
Tasti “+”/“–” dei 4 canali di stimolazione
Funzione principale:
– Regolazione delle energie di stimolazione nel corso
della seduta
Altre funzioni:
– Selezione e regolazione delle opzioni di
funzionamento (lingua, intensità luminosa, volume
del suono)
– Selezione dei programmi e dei parametri che
permettono di personalizzarli (categoria, programma,
gruppo muscolare, sequenza di riscaldamento, livello
di lavoro)
– Passaggio alla schermata/al menu successivo
– Avviamento di un programma
Nella parte inferiore dello schermo a cristalli liquidi sono visualizzati dei piccoli simboli
corrispondenti alle varie operazioni che possono essere eseguite attivando i cinque tasti del
Compex. Per la precisione, questi simboli sono collocati sopra i cinque tasti dell’apparecchio, in
modo da stabilire chiaramente un collegamento tra un tasto e la sua funzione.
Esempi dei simboli:
Per spegnere l’apparecchio
Per selezionare un’opzione, un parametro,
un programma, etc. in un elenco di
selezione
Per modificare il volume del suono
Per convalidare una selezione e passare
alla schermata successiva
Per avviare un programma
1
2
3
4
Per interrompere momentaneamente la
stimolazione (pausa)
27
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2. Collegamenti
Gli impulsi elettrici generati dal Compex vengono trasmessi ai muscoli mediante elettrodi
autoadesivi.
La scelta della misura, il collegamento e il posizionamento corretto di questi elettrodi sono
estremamente importanti per garantire una stimolazione efficace e confortevole. Si
raccomanda di prestare la massima attenzione a questo aspetto.
A questo scopo – e per conoscere le posizioni raccomandate per la stimolazione – fate
riferimento ai disegni e alle immagini riportate alla fine del presente manuale. Anche le
applicazioni specifiche raggruppate nel capitolo V forniscono preziose informazioni
sull’argomento.
2.1 Collegamento degli elettrodi e dei cavi
Il Compex ha in dotazione dodici elettrodi (quattro coppie di elettrodi piccoli e due coppie di
elettrodi grandi).
Si consiglia di non utilizzare gli stessi elettrodi per più di quindici/venti sedute. Gli elettrodi
nuovi possono essere agevolmente reperiti dal vostro rivenditore di fiducia.
Il collegamento degli elettrodi allo stimolatore si effettua tramite i quattro cavi inseriti nella
valigetta del vostro Compex, secondo lo schema sottostante (es. per un cavo).
28
2.1b
2.1a
2.1a Accertarsi sempre di “collegare” due elettrodi a ciascun cavo: un elettrodo sul polo
positivo del cavo (connettore rosso) e un elettrodo sul polo negativo (connettore nero).
Ricorda: è importante collegare gli elettrodi ai connettori dei cavi. Premete in modo deciso il connettore
sull’elettrodo fino a quando sentite un doppio “clic”.
2.1b I cavi per elettrodi sono a loro volta collegati allo stimolatore mediante le prese situate
davanti all'apparecchio (vedere il punto 2.1c seguente).
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IV. Istruzioni per l’uso e procedura da seguire
2.1c
2.1c Prese per i quattro cavi per elettrodi (parte anteriore dell’apparecchio)
Sui quattro canali dell’apparecchio è possibile collegare simultaneamente quattro cavi.
Per un impiego più agevole e una migliore identificazione dei quattro canali, suggeriamo
di rispettare le indicazioni dei colori situate sui cavi per elettrodi e sulle prese dello
stimolatore:
blu = canale 1
verde = canale 2
giallo = canale 3
rosso = canale 4
Oltre ai quattro cavi per elettrodi classici, il vostro Compex viene fornito completo di un quinto
cavo per elettrodi. Questo cavo dispone del sistema m—4 che permette di accedere a
tutte le funzioni m (muscle intelligence) del vostro stimolatore.
Osservazione: fate riferimento alle rubriche 3, 4 e 5 del capitolo III per scoprire tutte le possibilità offerte dalla
tecnologia m.
Il cavo dotato del sistema m—4 si collega indifferentemente ad una delle quattro prese dei
canali di stimolazione situate nella parte anteriore dell’apparecchio (vedere 2.1c). Come avviene
per un cavo di tipo classico bisogna collegare i due elettrodi (vedere 2.1a e 2.1b).
2.2 Collegamento del caricabatterie
Il Compex vanta una grande indipendenza di funzionamento, poiché lavora grazie ad accumulatori
ricaricabili. Si deve sempre utilizzare il caricabatterie fornito unitamente all’apparecchio; questo
deve essere collegato alla persa, prevista nella parte posteriore dell’apparecchio.
Osservazione: per maggiori informazioni su questa operazione, fate riferimento alla rubrica 9 di questo capitolo
(“Consumo elettrico e ricarica”).
2.2a
2.2a Presa per il caricabatterie del blocco di accumulatori (parte posteriore dell’apparecchio)
29
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3. Regolazioni preliminari e controllo del sistema m—4
Prima di qualsiasi impiego, è importante leggere con attenzione le controindicazioni e le
misure di sicurezza descritte all'inizio di questo manuale (vedere il capitolo
“Avvertenze”), perché questo potente stimolatore non è né un giocattolo né un gadget!
Per ottenere il massimo comfort, il Compex offre la possibilità di effettuare un certo numero
di regolazioni preliminari (selezione della lingua, regolazione dell’intensità luminosa, o
contrasto, e regolazione del volume del suono) e di controllare il buon funzionamento del
sistema m—4.
In questo caso, si tratta di visualizzare la schermata delle opzioni ad hoc premendo il tasto
“on/off” situato a sinistra del Compex e tenendolo premuto per alcuni secondi.
30
3e
3a
3b
3c
3d
3a
Per selezionare la lingua desiderata, premere il tasto “+”/“–” del canale 1 (per
salire/scendere), fino a quando viene evidenziata la lingua da voi scelta (caratteri bianchi
su sfondo nero).
3b
Per regolare il contrasto dello schermo, premere il tasto “+”/“–” del canale 2 (“+” per
aumentare la percentuale desiderata e “–” per diminuirla).
3c
Per regolare il volume del suono, premere il tasto “+”/“–” del canale 3 (“+”per aumentare
la percentuale desiderata e “–” per diminuirla).
3d
Per controllare il buon funzionamento del sistema m—4 è indispensabile aver
collegato il cavo per elettrodi dotato del sistema m—4 ad uno dei quattro canali di
stimolazione prima di accendere lo stimolatore.
In questo caso, e se tutto funziona correttamente, viene visualizzato l’apposito simbolo (in
basso, a destra della schermata, sopra il canale 4). Esso deve indicare il numero del canale
sul quale è stato collegato il cavo m—4 e sopra lo stesso deve essere presente anche il
simbolo di un segnale elettrico (
).
Se il numero del canale e/o il simbolo del segnale elettrico non vengono visualizzati o
sono poco visibili (vedere la descrizione qui sopra), ricominciare la procedura. Se il
problema persiste, contattate il vostro rivenditore di fiducia.
3e
Per convalidare i parametri selezionati ai punti 3a–3c, premere il tasto “on/off”. Il
vostro stimolatore registra le vostre opzioni e disinserisce la tensione. Esso è pronto a
funzionare con le impostazioni da voi effettuate.
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IV. Istruzioni per l’uso e procedura da seguire
4. Avvio
Prima di qualsiasi impiego, è importante leggere con attenzione le controindicazioni e
misure di sicurezza descritte all'inizio di questo manuale (vedere il capitolo I:
“Avvertenze”), perché questo potente stimolatore non è né un giocattolo né un gadget!
Per accendere lo stimolatore, premere brevemente il tasto “on/off” localizzato sulla sinistra del
Compex. L’apparecchio emette una musichetta e viene visualizzata una schermata che elenca le
varie categorie di programmi (vedere la rubrica seguente: “Selezione di una categoria di
programmi”).
Osservazione: se si desidera cambiare la regolazione dello schermo LCD, il volume del suono o la lingua utilizzata
per le categorie dei programmi, fare riferimento alla rubrica precedente: “Regolazioni preliminari e controllo del
sistema m—4”.
Grazie alla tecnologia m, il Compex è in grado di proporre due modi di lavoro:
il modo “classico” e il modo m—1.
Per poter accedere ai programmi che funzionano nel modo m—1, è indispensabile avere
precedentemente collegato il cavo per elettrodi dotato del sistema m—4 (su uno o l’altro
dei quattro canali di stimolazione), affinché l’apparecchio possa rilevarlo e lavorare in questo
modo per i programmi che possono utilizzarlo. In caso contrario, il Compex potrà funzionare
unicamente nel modo “classico”.
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IV. Istruzioni per l’uso e procedura da seguire
5. Selezione di una categoria di programmi
I programmi di cui dispone il vostro Compex sono ripartiti in sette categorie. Tutti i
programmi di queste sette categorie propongono un modo “classico” d’uso per il quale non
è necessaria una partecipazione volontaria.
Alcune categorie offrono inoltre dei programmi che permettono di associare una
partecipazione volontaria al lavoro realizzato durante elettrostimolazione muscolare
(modo di lavoro m—1).
Solo il collegamento iniziale del cavo per elettrodi dotato del sistema m—4 vi
permette di accedere ai programmi che possono essere eseguiti nel modo m—1.
Vogliate riferivi alle rubriche 3, 4 e 5 del capitolo III per avere informazioni importanti
inerenti la stimolazione con la tecnologia m.
Prima di poter selezionare il programma desiderato, è indispensabile preselezionare la categoria
corrispondente sulla schermata che si presenta all’avvio del Compex.
5a''
5b
5a''
5b
32
5c
5a'
5d
5a
Per selezionare la categoria desiderata, premere il tasto “+”/“–” (per salire/scendere) del
canale 1 (vedere 5a'), fino a quando viene evidenziata la categoria da voi scelta (caratteri
bianchi su sfondo nero; vedere 5a'').
5b
Il Compex comprende sette categorie, i cui nomi non possono essere visualizzati
contemporaneamente sulla schermata; un menu scorrevole permette di visualizzarli uno
dopo l’altro.
Per navigare tra le varie categorie e per un corretto posizionamento nell’elenco dei
trattamenti, consultate la scala di progressione che trovate sulla schermata a destra.
Il piccolo cursore, della scala di progressione a destra, si sposta verticalmente sulla scala
in funzione della vostra posizione nell’elenco.
5c
Premendo il tasto “on/off” lo stimolatore si spegne.
5d
Per convalidare la vostra scelta e passare alla schermata di selezione di un programma
(vedere la rubrica successiva: “Selezione di un programma”), premere il tasto “+”/“–” del
canale 4.
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6. Selezione di un programma
La scelta del programma e, all’occorrenza, dei vari parametri di stimolazione, è
determinante per garantire l’efficacia dell’allenamento o del trattamento desiderato! A
questo proposito, è particolarmente utile consultare il capitolo V del presente manuale
(“Programmi e applicazioni specifiche”), che descrive ogni singolo programma e presenta
dei protocolli dettagliati in funzione delle esigenze più svariate.
Vogliate riferivi alle rubriche 3, 4 e 5 del capitolo III per avere informazioni importanti
inerenti la stimolazione con la tecnologia m.
Indipendentemente dalla categoria selezionata, sulla schermata viene sempre visualizzato un
elenco contenente un numero variabile di programmi.
6b
6a
Per selezionare il programma
desiderato, premere il tasto “+”/“–”
del canale 1 (per salire/scendere), fino
a visualizzare il programma desiderato
adeguatamente evidenziato.
6b
L'elenco per la selezione dei programmi
non può sempre essere visualizzato su
un’unica schermata; in tal caso, un
menu scorrevole permette di
visualizzarli uno dopo l’altro.
6b
Per navigare tra i vari programmi di
una categoria (che ne comprende più
di cinque) e per un corretto
posizionamento nell’elenco dei
trattamenti, consultate la scala di
progressione che trovate sulla
schermata a destra.
6b
6c
6d
6a
6d
Il piccolo cursore si sposta
verticalmente sulla scala in funzione
della vostra posizione nell’elenco.
6c
Premendo il tasto “on/off” si ritorna
alla schermata precedente (vedere la
rubrica precedente:“Selezione di una
categoria di programmi”).
Dopo aver evidenziato il programma desiderato, premere il tasto “+”/“–” del canale 4
(simbolo
) per avviare il programma.
Osservazione: a seconda del programma, l'operazione 6d:
a) avvia immediatamente la seduta di stimolazione: voi avete selezionato un programma con parametri
preimpostati. Potete passare direttamente alla rubrica 8.2: “Regolazioni delle energie di stimolazione”;
b) visualizza una schermata di parametri che vi invita a selezionare un certo numero di variabili (gruppo
muscolare, modo di lavoro, riscaldamento, livello di lavoro) per personalizzare la seduta di stimolazione (fate
riferimento alla rubrica successiva: “Personalizzazione di un programma”).
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7. Personalizzazione di un programma
La schermata di personalizzazione di un programma non è accessibile a tutti i programmi!
Alcuni programmi dispongono, infatti, di parametri preimpostati, conseguentemente le
operazioni descritte nella parte che segue non sono necessarie. Questi programmi si
avviano immediatamente dopo essere stati selezionati (passare direttamente alla
rubrica 8: “Durante la seduta di stimolazione”).
Prima di poter iniziare effettivamente una seduta di stimolazione e per determinati programmi, il
Compex vi invita a selezionare diversi parametri di lavoro.
I parametri che possono essere selezionati da voi sono:
– il gruppo muscolare da stimolare
– il modo di lavoro (“classico” o m—1)
– la selezione di una sequenza di riscaldamento
– il livello di lavoro
Osservazione 1: a seconda dei programmi, può darsi che vi venga richiesto di definire uno o due dei parametri
indicati sopra.
Osservazione 2: per aiutarvi a selezionare i parametri descritti sopra, non esitate a consultare il capitolo V del
presente manuale; nelle numerose applicazioni specifiche sono elencati i vari parametri da selezionare in funzione
dell’allenamento e del trattamento desiderati.
34
La schermata di personalizzazione di un programma si visualizza dopo aver selezionato un
trattamento di cui certi parametri devono essere definiti manualmente.
Senza cavo m—4
Con cavo m—4
7d
7e
7d
7a’
7b
7c
7f
7e
7a’’
7b
7c
7f
7a’’’
7b
7c
7f
7d
7e
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7.1 Gruppo muscolare e modo di lavoro
7a’
Quando il cavo per elettrodi dotato del sistema m—4 non è collegato allo stimolatore,
determinati programmi richiedono la selezione manuale del gruppo muscolare da
stimolare e un “omino“ viene visualizzato al di sopra del canale 1.
Il gruppo “Addome e Parte inferiore schiena” è selezionato per default. Per selezionare il
gruppo desiderato, premere il tasto “+”/“–” del canale 1 (per salire/scendere). I sette
gruppi muscolari proposti vengono visualizzati in successione in nero sull’omino:
Addome e Parte inf. schiena
Glutei
Cosce
Gambe e Piedi
7a’’
vb
f
c
j
Avambracci e Mani
Spalle e Braccia
Torace e Schiena
m
e
td
Quando l’apparecchio è dotato del cavo m—4 – e se il programma selezionato propone
il modo m—1 – avete la possibilità di scegliere di lavorare nel modo “classico” o
nel modo m—1.
Per difetto, l’apparecchio mostra il modo di lavoro “classico” (m—1 OFF). Se volete
selezionare il modo m—1 (m—1 ON), premere il tasto “+”/“–” del canale 1; per
ritrovare il modo di lavoro “classico” premere di nuovo.
Il programma selezionato sarà eseguito nel modo “classico”
Il programma selezionato sarà eseguito nel modo m—1
Qual che sia il modo di lavoro scelto, la selezione del gruppo muscolare viene effettuata
automaticamente. Il programma, infatti, inizierà con una breve sequenza di misurazioni
automatiche delle vostre caratteristiche neuromuscolari: funzione m—3 (vedere rubrica
8.1: “Test preliminare m—3” e la rubrica 4.1 del capitolo III).
Prima d’incominciare il programma (e dunque il test m—3) effettuate, se necessario, la
regolazione degli altri parametri secondo le procedure descritte nella parte che segue.
7a’’’ Quando l’apparecchio è dotato del cavo m—4 – e se il programma selezionato non
propone il modo m—1 – nessuna selezione è possibile (il simbolo sopra il tasto del
canale 1 è annerito e la zona che gli corrisponde è vuota). Tuttavia se la selezione di un
gruppo muscolare si giustifica, il programma inizierà con una breve sequenza di
misurazioni automatiche delle vostre caratteristiche neuromuscolari: funzione m—3
(vedere rubrica 8.1: “Test preliminare m—3” e la rubrica 4.1 del capitolo III).
Prima d’incominciare il programma (e dunque il test m—3) effettuate, se necessario, la
regolazione degli altri parametri secondo le procedure descritte nella parte che segue.
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7.2 Sequenza di riscaldamento
7b
La sequenza di riscaldamento proposta da alcuni programmi è attiva per default (immagine
di “calore“ animata sopra il radiatore). Se non intendete effettuare questa seduta, premete
il tasto “+”/“–” del canale 2. Per ripristinarla, premete nuovamente questo tasto.
Programmazione di una seduta di riscaldamento:
– il “calore“ sale dal radiatore (piccole onde animate)
– il programma inizia con una sequenza di riscaldamento
Senza sequenza di riscaldamento:
– il radiatore resta freddo (assenza di onde sul radiatore)
– il programma inizia direttamente con la seduta di lavoro
7.3 Livello di lavoro
7c
Alcuni programmi vi propongono di regolare il livello di lavoro. In questo caso, premete il
tasto “+”/“–” del canale 3 (per salire/scendere) fino a visualizzare il livello di lavoro
desiderato (da 1 a 5).
36
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
7.4 Altre indicazioni / operazioni
7d
Durata totale del programma in minuti.
7e
Premendo il tasto “on/off” è possibile ritornare alla schermata precedente (vedere la
rubrica 6: “Selezione di un programma”).
7f
Per convalidare le vostre selezioni e avviare il programma, premere il tasto
“+”/“–” del canale 4.
Osservazione: a seconda del programma selezionato, quest’operazione:
a) avvia la seduta di stimolazione; potete passare direttamente alla rubrica 8.2: “Regolazioni delle
energie di stimolazione”;
b) lancia il test m—3 per rilevare automaticamente le caratteristiche neuromuscolari del gruppo
muscolare da stimolare (vedere la rubrica 8.1: “Test preliminare m—3” e la rubrica 4.1 del
capitolo III).
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IV. Istruzioni per l’uso e procedura da seguire
8. Durante la seduta di stimolazione
In linea generale, i principi di funzionamento del Compex e le schermate che vengono
visualizzate nel corso della stimolazione valgono sia per una seduta effettuata con il modo
“classico”, sia con il modo m—1. Quest’ultimo tipo di lavoro offre tuttavia un certo
numero di funzioni supplementari, che verranno descritte di volta in volta. Occorre sapere
che nel corso di una seduta di tipo m—1, sulla schermata possono comparire
sporadicamente delle informazioni che confermano che l’apparecchio funziona nel modo
corretto.
Vogliate riferivi alle rubriche 3, 4 e 5 del capitolo III per avere informazioni importanti
inerenti la stimolazione con la tecnologia m.
8.1 Test preliminare m—3
Il test m—3 viene eseguito solamente se il cavo per elettrodi dotato del sistema
m—4 è stato precedentemente collegato allo stimolatore!
Per evitare qualsiasi alterazione dei dati, è indispensabile restare assolutamente
immobili e perfettamente rilassati per tutta la durata del test!
Se il sistema m—4 è attivo, il test m—3 si avvia immediatamente dopo aver selezionato e
personalizzato un programma che giustifica la scelta di un gruppo muscolare. Grazie alla
tecnologia m, un test misura le specificità neuromuscolari individuali e le caratteristiche di
eccitabilità del muscolo da stimolare.
Osservazione: per eseguire questa breve sequenza, il cavo per elettrodi dotato del sistema m—4 deve essere
collegato e gli elettrodi devono essere posizionati correttamente sul gruppo muscolare interessato.
8.1c
8.1a
8.1d
8.1b
è visualizzato sopra il canale sul quale è stato collegato il cavo
8.1a Il piccolo simbolo
dotato del sistema m—4 e segnala che il sistema è attivo (nell’esempio riportato
sopra, il cavo m—4 è collegato al canale 1).
8.1b I tasti “+”/“–” dei quattro canali di stimolazione sono inattivi. È impossibile modificare
le energie di stimolazione per tutta la durata del test. Tuttavia, la rappresentazione in
cifre dell’energia di stimolazione del canale al quale è collegato il cavo m—4 varia
automaticamente durante il test per le esigenze delle varie misurazioni in corso.
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IV. Istruzioni per l’uso e procedura da seguire
8.1c Durante tutta la durata del test, una barra di scorrimento cancella verticalmente l’omino
che rappresenta la funzione m—3. La durata del test varia in funzione delle
caratteristiche del gruppo muscolare e della persona testata. Tuttavia, il test ha una durata
massima di 21 secondi.
8.1d Premendo il tasto “on/off” (simbolo ) si ferma il test. A questo punto, è possibile far
ripartire il test completo premendo il tasto di un canale di stimolazione, oppure premere
una seconda volta il tasto “on/off” (quando si ferma il test, il simbolo sopra questo tasto
si è trasformato in
per ritornare alla schermata precedente; vedere la rubrica 6:
“Selezione di un programma”).
Osservazione: quando il test è terminato, si accede automaticamente alla schermata standard di inizio del
programma, che richiede di aumentare le energie di stimolazione (vedere la rubrica seguente: “Regolazione delle
energie di stimolazione”).
8.2 Regolazione delle energie di stimolazione
All’avvio del programma e, all’occorrenza, dopo il test m—3, il Compex vi invita ad
incrementare le energie di stimolazione, elemento chiave per rendere efficace la stimolazione.
8.2d
8.2b
38
8.2c
8.2e
8.2a
8.2a
8.2a Il Compex emette un “bip” e i simboli dei quattro canali lampeggiano, passando da “+” a
“000”: i quattro canali sono allo 0 di energia. Per poter avviare la stimolazione, dovete
incrementare le energie di stimolazione. In questo caso, premete sul “+” dei tasti dei
canali interessati fino ad ottenere la regolazione desiderata.
Osservazione: il piccolo simbolo
collegato.
è visualizzato per il canale interessato, se il cavo m—4 è
8.2b Durata del programma in minuti e secondi.
8.2c Le schermate visualizzate sopra sono quelle di un programma che comprende una sequenza
di riscaldamento. Se il vostro programma non prevede questa sequenza precedente alla
stimolazione vera e propria, esso parte immediatamente con la sequenza di lavoro e viene
visualizzato un piccolo simbolo animato (corrispondente alla categoria di cui fa parte il
vostro programma), al posto delle onde di “calore” animate raffigurate sopra (vedere questi
simboli al punto 8.3b).
8.2d Barra di progressione della seduta. Per conoscere i dettagli del suo “funzionamento”,
vedere la rubrica successiva (“Avanzamento del programma”).
8.2e Premendo il tasto “on/off” è possibile ritornare alla schermata precedente (vedere la
rubrica “Selezione di un programma”).
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8.3 Avanzamento del programma
La stimolazione si avvia effettivamente solo dopo aver incrementato le energie di stimolazione.
Le schermate che vengono visualizzate nel corso della stimolazione permettono quindi di
osservare l’evoluzione della seduta di stimolazione. Queste schermate possono differire da un
programma all’altro e da un modo di lavoro all’altro. Gli esempi riportati nella parte sottostante,
tuttavia, sono sufficienti a creare delle regole generali principali.
8.3c’’
8.3c’
8.3a
8.3a
8.3b’
8.3b’’
8.3d’
8.3d’’
8.3e
39
8.3e
8.3a Tempo restante (in minuti e secondi) prima della fine del programma.
8.3b Piccolo simbolo animato corrispondente alla categoria di cui fa parte il programma
8.3b’ Categoria Vascolare
8.3b’’ Categoria Sport
Simboli animati corrispondenti alle categorie:
Categoria Sport
Categoria Fitness
Categoria Estetica
Categoria Vascolare
Categoria Massaggio
Categoria Dolore
Categoria Riabilitazione
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8.3c Barra di progressione della seduta
8.3c’ La barra di progressione è interamente tratteggiata: il programma è costituito da
un’unica sequenza di stimolazione che non comporta forti contrazioni al gruppo
muscolare (per es.: programma Capillarizzazione della categoria Vascolare) o
piuttosto delle piccole sequenze di lavoro diverse che non possono essere distinte
singolarmente (per es.: programma Recupero attivo della categoria Sport).
Il piccolo cursore situato proprio al di sotto della barra si sposta orizzontalmente e
indica con precisione lo stato di avanzamento del programma (qui ci troviamo circa
ad un quarto della seduta).
8.3c’’ La barra di progressione consta di tre parti distinte: il programma è costituito da
tre sequenze di stimolazione, cioè il riscaldamento (tratteggio leggero/sinistra), il
lavoro propriamente detto (zona nera/centro) e il rilassamento alla fine del
programma (tratteggio più pronunciato/destra).
Il piccolo cursore situato proprio al di sotto della barra si sposta orizzontalmente e
indica con precisione lo stato di avanzamento del programma (qui ci troviamo
all’inizio della seconda sequenza, cioè la sequenza di lavoro).
8.3d Barra di durata dei tempi di contrazione e di riposo attivo
Questa barra viene visualizzata a destra della barra di progressione (8.3c), unicamente
durante la sequenza di lavoro. Essa permette di seguire la durata dei tempi di contrazione
e di riposo attivo.
40
8.3d’ Il cursore è posizionato sotto la parte nera (sinistra) della barra: vi trovate in fase
di contrazione muscolare.
Anche questa fase è espressa mediante delle barrette dei canali di stimolazione
utilizzati (che si riempiono di nero nel corso della fase di contrazione).
8.3d’’ Il cursore si trova sotto la parte tratteggiata (destra) della barra: vi trovate nella
fase di riposo attivo.
Anche questa fase è espressa mediante delle barrette dei canali di stimolazione
utilizzati (che si riempiono di tratteggi nel corso della fase di riposo attivo).
Osservazione: per i programmi che funzionano nel modo m—1, nel corso di questa fase di
riposo attivo dovete attivare la fase di contrazione, contraendo voi stessi in maniera volontaria il
muscolo stimolato. Un segnale acustico di intensità variabile indica l’intervallo di tempo nel corso
del quale è possibile/auspicabile quest’attivazione per ottenere un beneficio ottimale (per
maggiori dettagli su questa funzione, fare riferimento alle rubriche 4.2 e 5 del capitolo III).
8.3e Vi è la possibilità di interrompere momentaneamente il programma ( = “PAUSA”)
premendo il tasto “on/off”. Se si desidera riprendere la seduta, è sufficiente premere uno
dei tasti “+”/“–” di uno dei canali di stimolazione.
Attenzione: dopo un’interruzione, la stimolazione riparte con energie di stimolazione fissate all’80%
rispetto a quelle utilizzate prima dello “STOP”.
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8.4 Modalità d'utilizzo delle energie di stimolazione
8.4b
8.4a
8.4a
8.4a Nel corso della seduta, il Compex emette un “bip” e i simboli
iniziano a lampeggiare
al di sopra dei canali attivi (sovrapponendosi alle indicazioni delle energie): il Compex
suggerisce di aumentare il livello delle energie di stimolazione. Se non sopportate di
aumentare le energie di stimolazione, è sufficiente ignorare questo messaggio.
8.4b Vi è la possibilità di interrompere momentaneamente il programma ( = “PAUSA”)
premendo il tasto “on/off”. Se si desidera riprendere la seduta, è sufficiente premere uno
dei tasti “+”/“–” di uno dei canali di stimolazione.
Attenzione: dopo un’interruzione, la stimolazione riparte con energie di stimolazione fissate all’80%
rispetto a quelle utilizzate prima dello “STOP”.
8.5 Fine del programma
8.5a
8.5b
8.5a Alla fine della seduta viene visualizzata una bandierina e l’apparecchio emette un segnale
acustico (musica).
8.5b Ora si deve soltanto spegnere lo stimolatore, premendo il tasto “on/off” (
).
41
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IV. Istruzioni per l’uso e procedura da seguire
9. Consumo elettrico e ricarica
Non ricaricare mai l'apparecchio mentre cavi ed elettrodi sono collegati ad una
persona e non ricaricare mai le pile con un caricabatterie diverso da quello fornito
con l’apparecchio!
Il Compex funziona con accumulatori ricaricabili. La loro autonomia – di almeno sei ore – varia in
funzione dei programmi e delle energie di stimolazione utilizzati.
9.1 Consumo elettrico
9.1a
42
9.1a Il simbolo di una piccola pila indica il livello di carica del blocco di accumulatori.
Questa pila funziona come un indicatore per la benzina. Quando si entra in “riserva”, due
tacche della piccola pila lampeggiano. Terminare la seduta e procedere alla ricarica della
batteria. Se lampeggia tutta la colonna, occorre assolutamente ricaricare il Compex (vedere
sotto).
9.2 Ricarica
Per ricaricare il Compex è indispensabile scollegare i cavi per elettrodi dall'apparecchio.
Introdurre il caricabatterie nella presa elettrica e collegare lo stimolatore al caricabatterie: a
questo punto, viene visualizzato automaticamente il menu di carica raffigurato qui sotto.
9.2a
9.2c
9.2b
9.2a Il Compex è in carica da 3 minuti e 8 secondi (una ricarica completa può richiedere più di
un'ora e mezza). La grossa pila centrale è animata.
9.2b La carica è in corso e il simbolo della piccola pila non è ancora interamente pieno.
9.2c Una volta che la pila è completamente ricaricata, la durata totale della carica (qui, 1 ora,
3 minuti e 10 secondi) lampeggia e la piccola pila è totalmente piena. A questo punto
è sufficiente estrarre il caricabatterie e il Compex si spegne automaticamente.
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IV. Istruzioni per l’uso e procedura da seguire
10. Problemi e soluzioni
10.1 Difetto degli elettrodi
10.1a
10.1a
10.1a Il Compex emette un “bip” e visualizza alternativamente il simbolo di una coppia di
elettrodi e una freccia che punta sul canale che presenta un problema. Qui sopra, lo
stimolatore ha rilevato un difetto degli elettrodi sul canale 2. Questo messaggio può
significare che:
1) non ci sono elettrodi collegati a questo canale;
2) gli elettrodi sono troppo vecchi e/o il contatto è pessimo: provare con altri elettrodi;
43
3) il cavo dell'elettrodo è difettoso: controllarlo invertendo due cavi.
10.2 Problemi di carica
10.2a
10.2b
10.2c
10.2a Due tacche della piccola pila lampeggiano: il livello di carica delle pile è in
diminuzione. Terminare la seduta e ricaricare l’apparecchio (vedere la rubrica 9.2:
“Ricarica).
10.2b La piccola pila è vuota e lampeggia: il livello di carica delle pile è in forte diminuzione.
A questo punto è indispensabile ricaricare lo stimolatore, se non si vuole che lo stesso
smetta di funzionare (vedere la rubrica 9.2: “Ricarica”).
10.2c Il simbolo
normalmente visualizzato sopra il tasto “+”/“–” del canale 4 è
scomparso (
): le pile sono completamente esaurite. A questo punto non è più
possibile utilizzare l’apparecchio. Ricaricatelo immediatamente (vedere la rubrica 9.2:
“Ricarica”).
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SPORT
V. PROGRAMMI E APPLICAZIONI SPECIFICHE
1. Categoria Sport
1.1 Introduzione
La preparazione muscolare dello sportivo professionista, sottovalutata per molti anni, è diventata
oggi una necessità. L’elettrostimolazione muscolare è una tecnica d’allenamento complementare,
largamente utilizzata da un numero sempre maggiore di sportivi, il cui obiettivo principale è il
miglioramento delle prestazioni. Aumentare la forza massimale di un muscolo, sviluppare il
volume muscolare, privilegiare un guadagno d’esplosività o migliorare la capacità delle fibre
muscolari a sostenere uno sforzo per un lungo periodo sono alcuni degli obiettivi che uno
sportivo persegue secondo la disciplina sportiva praticata. Preparare i muscoli in modo ottimale
immediatamente prima della competizione, associare l’elettrostimolazione ad un allenamento
volontario con esercizi atti a sviluppare la muscolatura, ottimizzare gli effetti di una tecnica
d’allenamento come lo stretching, riprodurre lo stress muscolare provocato da un allenamento
attivo di tipo pliometrico o imporre ai muscoli un’attività di “riossigenazione” è oggi possibile
grazie all’alta specificità dei nuovi programmi di Compex. I programmi della categoria Sport sono
destinati a migliorare le qualità muscolari di sportivi che si allenano seriamente.
45
I protocolli di seguito sono dati a titolo esemplificativo. Permettono di meglio comprendere come
si possono abbinare le sedute d’elettrostimolazione con l’allenamento volontario.
SPORT
L’utilizzo dei programmi della categoria Sport non si adatta a muscoli atrofizzati che hanno
sofferto un qualunque processo patologico. Per questi muscoli è imperativo utilizzare i
programmi della categoria Riabilitazione (vedere questa rubrica più avanti in questo
capitolo).
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SPORT
1.2 Tabella dei programmi Sport
Programmi
Effetti
Compexion
Aumento della
velocità di
contrazione e
guadagno in
potenza
Resistenza
aerobica
Per preparare i
muscoli in modo
ottimale,
immediatamente
prima della
Meno sforzi nervosi competizione
per raggiungere la
forza massima
Miglioramento
dell’assorbimento
dell’ossigeno da
parte dei muscoli
stimolati
Miglioramento
delle prestazioni
per degli sport di
resistenza aerobica
46
Forza
resistente
Miglioramento
delle capacità
lattiche muscolari
Miglioramento
della performance
per gli sport di
resistenza
Forza
Aumento della
forza massima
Aumento della
velocità di
contrazione
muscolare
Forza
esplosiva
Utilizzazione
Aumento della
velocità alla quale
è giunto un
muscolo dopo
applicazioni di
forza
Miglioramento
dell’efficacia dei
gesti esplosivi
(scatto, shoot,
ecc.)
Posizionamento degli
elettrodi
Energie di
stimolazione
m—1
In funzione del muscolo
da stimolare, rispettare
la posizione
raccomandata
Energie massime
sopportabili
No
Le energie si
regolano durante
Vedere disegni n° 1-23, le fasi del
programma
n° 31, n° 34, n° 43 e
quando il muscolo
n° 44
è a riposo e
reagisce con
semplici scosse
Per gli sportivi che
desiderano
migliorare le proprie
prestazioni durante
gare sportive di
lunga durata
In funzione del muscolo Energie massime
da stimolare, rispettare sopportabili
la posizione
raccomandata
Per gli sportivi che
gareggiano e che
desiderano
aumentare la loro
capacità di
resistenza agli sforzi
intensi e prolungati
In funzione del muscolo Energie massime
da stimolare, rispettare sopportabili
la posizione
raccomandata
Per gli sportivi
praticanti una
disciplina che
richiede forza e
velocità
In funzione del muscolo Energie massime
da stimolare, rispettare sopportabili
la posizione
raccomandata
Per gli sportivi che
praticano una
disciplina nella
quale l’esplosività è
un fattore
importante della
performance
In funzione del muscolo Energie massime
da stimolare, rispettare sopportabili
la posizione
raccomandata
No
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Sì
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Sì
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Sì
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SPORT
Programmi
Effetti
Utilizzazione
Posizionamento degli
elettrodi
Fartlek
Allenamento e
preparazione dei
muscoli a tutti i
tipi di lavoro
muscolare
(resistenza, forza,
forza esplosiva)
grazie alle
differenti sequenze
di lavoro
All’inizio di stagione
per riprendere il
lavoro muscolare
dopo un periodo di
riposo e prima degli
allenamenti più
intensi e specifici
In funzione del muscolo Energie massime
da stimolare, rispettare sopportabili
la posizione
raccomandata
Consigliamo
l’uso di questo
programma in
presenza di un
preparatore
atletico
qualificato
Eccentrica
Consigliamo
l’uso di questo
programma in
presenza di un
preparatore
atletico
qualificato
Durante la stagione,
per coloro che non
vogliono privilegiare
un solo tipo di
performance e che
preferiscono
sottoporre i loro
muscoli a diversi
ritmi di lavoro
Le energie devono Sì
essere adattate in
funzione del peso
del carico nel
Vedere disegni n° 1-23, corso delle
5 prime
n° 31, n° 34, n° 43 e
contrazioni del
n° 44
programma
In funzione del muscolo
da stimolare, rispettare
la posizione
raccomandata
Per gli sportivi che
lavorano al massimo
delle loro
prestazioni e che
Regime di lavoro
non ottengono più
specifico per
miglioramenti con
associare
elettrostimolazione gli allenamenti
tradizionali
e lavoro atto a
sviluppare la
muscolatura di tipo
eccentrico
(contrazioni in cui
la lunghezza del
muscolo agonista
si allunga) con
carichi
In funzione del muscolo
da stimolare, rispettare
la posizione
raccomandata
Regime di lavoro
specifico per
associare
elettrostimolazine
e lavoro atto a
sviluppare la
muscolatura di tipo
concentrico
(contrazioni in cui
la lunghezza del
muscolo agonista
si accorcia) con
carichi
Miglioramento
della forza
muscolare
Sì
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Per gli sportivi che
lavorano al massimo
delle loro
prestazioni e che
non ottengono più
miglioramenti con
gli allenamenti
tradizionali
Miglioramento
della massa
muscolare
m—1
Le energie devono Sì
essere adattate in
funzione del peso
del carico nel
Vedere disegni n° 1-23, corso delle
5 prime
n° 31, n° 34, n° 43 e
contrazioni del
n° 44
programma
47
SPORT
Concentrica
Energie di
stimolazione
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SPORT
Programmi
Effetti
Pliometria
Per gli sportivi che,
Miglioramento
della forza/velocità a causa di lesioni,
devono
Regime di lavoro
interrompere o
che riproduce
ridurre le loro
l’attivazione
sedute volontarie
muscolare
d’allenamento di
provocata da un
tipo pliometrico
allenamento di
Consigliamo
l’uso di questo
programma in
presenza di un
preparatore
atletico
qualificato
48
Ipertrofia
Utilizzazione
tipo pliometrico
(che ha lo scopo di
realizzare, in modo
ripetuto, una
contrazione
eccentrica che
metta sotto
tensione le
strutture muscolari
e tendinee seguita
da una rapida ed
esplosiva
contrazione
concentrica)
Per gli sportivi che
desiderano
aumentare la
quantità di
sollecitazioni
muscolari di tipo
pliometrico senza
rischio di lesioni
Aumento del
volume muscolare
Per gli sportivi che
fanno competizione
e desiderano
accrescere la loro
massa muscolare
Miglioramento
della resistenza
muscolare
Consigliamo
l’uso di questo
programma in
presenza di un
preparatore
atletico
qualificato
Ottimizzazione
degli effetti della
tecnica volontaria
di stretching,
grazie alla
diminuzione del
tensione muscolare
ottenuto con
l’attivazione
specifica
dell’antagonista
del muscolo
allungato (riflesso
d’inibizione
reciproca)
Es: l’antagonista
del tricipite è il
bicipite
Energie di
stimolazione
m—1
In funzione del muscolo
da stimolare, rispettare
la posizione
raccomandata
Energie massime
sopportabili
Sì
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Le energie si
regolano durante
le fasi del
programma
quando il muscolo
reagisce mediante
scosse
Per riprodurre un
lavoro di tipo
pliometrico su
gruppi muscolari per
i quali questo tipo
di lavoro è di
difficile
realizzazione,
volontariamente
(deltoide, gran
dorsale, ecc.)
Per coloro che
praticano bodybuilding
Stretching
Posizionamento degli
elettrodi
Per tutti gli sportivi
che desiderano
mantenere o
migliorare la loro
elasticità muscolare
Da utilizzare dopo
tutte le sedute
d’allenamento o
durante una seduta
specifica di
stretching
In funzione del muscolo Energie massime
da stimolare, rispettare sopportabili
la posizione
raccomandata
Sì
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Per fare stretching su
un muscolo deve essere
stimolato il suo
antagonista
Qualche esempio di
posizionamento
elettrodi:
– Allungamento dei
muscoli dei gemelli:
ved. disegno n° 3
– Allungamento dei
muscoli ischio-tibiali:
ved. disegno n° 7
– Allungamento dei
muscoli quadricipiti:
ved. disegno n° 5
– Allungamento dei
muscoli tricipiti: ved.
disegno n° 20
Aumentare
progressivamente
le energie di
stimolazione fino
ad ottenere una
messa sotto
tensione
chiaramente
percepibile
No
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SPORT
Programmi
Effetti
Utilizzazione
Posizionamento degli
elettrodi
Recupero
attivo
Notevole aumento
della circolazione
sanguigna
Per favorire e
accelerare il
recupero muscolare
dopo uno sforzo
intenso
In funzione del muscolo
da stimolare, rispettare
la posizione
raccomandata
Eliminazione
accelerata dei
metaboliti acidi
provocati dalla
contrazione
muscolare
Effetto endorfinico
(vedere categoria
Dolore)
Da utilizzare nel
corso delle 3 ore
successive ad un
allenamento intenso
o a una gara
Energie di
stimolazione
m—1
No
Aumentare
progressivamente
le energie di
stimolazione fino
Vedere disegni n° 1-23, ad ottenere scosse
muscolari forti
n° 25, n° 27, n° 28,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Effetto rilassante e
decontratturante
Azione analgesica
dovuta alla
liberazione di
endorfine
Forte aumento del
flusso sanguigno
che favorisce
l’ossigenazione e il
drenaggio
Attivazione della
via metabolica
ossidativa
Riattivazione delle
vie propriocettive
Da utilizzare il
giorno seguente ad
una competizione,
come allenamento
“di riossigenazione”
o come
complemento a tale
tipo d’allenamento
che potrà quindi
essere alleggerito
Vedere disegni n° 1-23,
n° 25, n° 27, n° 28,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Sì
Aumentare
progressivamente
le energie di
stimolazione fino
ad ottenere scosse
muscolari forti
Dopo dieci minuti
dall’inizio delle
contrazioni
tetaniche,
aumentare le
energie fino al
massimo
sopportabile
Dopo questa fase
di contrazioni
tetaniche,
diminuire le
energie facendo
in modo che le
scosse muscolari
restino molto
pronunciate
49
SPORT
Ripristino
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SPORT
1.3 Applicazioni specifiche dei programmi Sport
Preparazione per un ciclista che si allena tre volte alla settimana
e che intende migliorare la resistenza aerobica
Gli sforzi di lunga durata sollecitano il metabolismo aerobico il cui fattore determinante è la
quantità di ossigeno consumata dai muscoli. Per migliorare la resistenza aerobica è quindi
necessario sviluppare al massimo l’approvvigionamento di ossigeno dei muscoli sollecitati da
questo tipo di sforzo. Dato che l’ossigeno è veicolato dal sangue, è indispensabile avere un
sistema cardio-vascolare in ottime condizioni, in modo da permettere un allenamento volontario
in precise condizioni. Tuttavia, un regime di lavoro specifico consente anche di migliorare la
capacità del muscolo a consumare l’ossigeno ricevuto (capacità ossidante).
Il programma Resistenza aerobica della categoria Sport comporta un aumento significativo del
consumo di ossigeno da parte dei muscoli. Particolarmente interessante è l’associazione di questo
programma al programma Capillarizzazione, che sviluppa la rete capillare sanguigna
intramuscolare e che permette agli “sportivi di resistenza aerobica” di migliorare le loro
prestazioni.
50
Programmi consigliati
Resistenza aerobica + Capillarizzazione
Per determinare il livello del programma Resistenza
aerobica in base alle proprie caratteristiche personali,
consultare il pianificatore di allenamento disponibile sul
CD-ROM
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
8 settimane
c
a
Protocollo di trattamento
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Riposo
1 seduta
Resistenza
aerobica sulle
cosce
Allenamento in bici
per 1h30 (andatura
moderata), poi
1 seduta
Capillarizzazione
sulle cosce
Riposo
1 seduta
Resistenza
aerobica sulle
cosce
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Venerdì
Vedere disegno n° 8
Sabato
Domenica
Allenamento in bici
per 60’ (andatura
moderata), poi
1 seduta
Resistenza
aerobica sulle
cosce
Allenamento in bici
di 2h30 (andatura
moderata), poi
1 seduta
Capillarizzazione
sulle cosce
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SPORT
Preparazione per un ciclista che si allena tre volte alla settimana
e che intende migliorare la potenza
Lo sviluppo della forza muscolare delle cosce è sempre importante per il ciclista professionista.
Alcune forme di allenamento con la bicicletta (lavoro in salita) possono contribuire a questo
sviluppo. Tuttavia, risultati più significativi si raggiungono se lo sportivo esegue
simultaneamente un allenamento di tipo complementare con la stimolazione muscolare Compex.
Il regime particolare di contrazioni muscolari del programma Forza e la considerevole quantità di
lavoro a cui sono sottoposti i muscoli permetteranno di aumentare notevolmente la forza
muscolare delle cosce.
Inoltre, il programma Recupero attivo, se realizzato durante le tre ore successive agli
allenamenti più faticosi, permette di favorire il recupero muscolare e di creare le condizioni
favorevoli per allenamenti di qualità.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Forza.
Forza + Recupero attivo
Per determinare il livello del programma Forza in base alle
proprie caratteristiche personali, consultare il pianificatore
di allenamento disponibile sul CD-ROM
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
8 settimane
c
a
Protocollo di trattamento
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Riposo
1 seduta
Forza sulle
cosce
Allenamento in bici per
45’ (andatura moderata),
poi 5-10 volte un tratto
in salita di 500-700 m
(rapidamente)
1 seduta
Forza sulle
cosce
Riposo
Allenamento
in bici per
60’ (andatura
moderata)
poi 1 seduta
Forza sulle
cosce
Allenamento in bici per
2h30-3h (andatura
moderata)
Recupero in discesa
Ritorno tranquillo 15-20’,
poi 1 seduta Recupero
attivo sulle cosce
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 8
Rafforzamento
muscolare (impiego di
un rapporto grande
restando seduti), poi
1 seduta Recupero
attivo sulle cosce
51
SPORT
Programmi consigliati
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SPORT
Preparazione per chi si allena tre volte alla settimana e intende
migliorare la resistenza aerobica
(semimaratona, maratona)
Se si desiderano migliorare le proprie capacità in corse di lunga durata è indispensabile correre
percorrendo un numero considerevole di chilometri. Oggi tutti sono concordi nel riconoscere il
carattere traumatizzante di questo tipo di allenamento per i tendini e le articolazioni.
L’introduzione dell’elettrostimolazione Compex nell’allenamento del fondista rappresenta
un'eccellente alternativa a questa problematica. Il programma Resistenza aerobica (migliora la
capacità muscolare di consumare ossigeno) e il programma Capillarizzazione (sviluppa i capillari
sanguigni muscolari) permettono di incrementare la resistenza limitando il numero di chilometri
da percorrere settimanalmente e, di conseguenza, il rischio di lesioni.
52
Programmi consigliati
Resistenza aerobica + Capillarizzazione
Per determinare il livello del programma Resistenza
aerobica in base alle proprie caratteristiche personali,
consultare il pianificatore di allenamento disponibile sul
CD-ROM
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
8 settimane
c
a
Protocollo di trattamento
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Riposo
1 seduta
Resistenza
aerobica
sulle cosce
Allenamento volontario:
riscaldamento 20’, poi
1-2 serie di
6 x [30’’ rapido / 30’’ lento]
1 seduta
Resistenza
aerobica
sulle cosce
Riposo
Footing
senza forzare
60’, poi
1 seduta
Resistenza
aerobica
sulle cosce
Uscita lunga 1h30
(andatura
moderata), poi
1 seduta
Capillarizzazione
sulle cosce
Footing lento 10’ alla fine
della seduta, poi 1 seduta
Capillarizzazione sulle
cosce
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 8
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SPORT
Preparazione per uno sportivo che desidera migliorare
la forza dei pettorali
Durante il periodo di preparazione prestagionale è di primaria importanza non trascurare la
preparazione muscolare specifica. Nella maggior parte delle attività sportive e fisiche, le qualità
di velocità e di forza hanno una grande importanza!
Quando la disciplina praticata sollecita in modo considerevole gli arti superiori, e in particolare la
spalla, il pettorale è un muscolo prioritario (con il gran dorsale) da non sottovalutare durante la
preparazione fisica.
Il programma Forza impone un regime di lavoro specifico che permette di sviluppare le qualità
muscolari delle fibre rapide (aumento della forza massima e della velocità di contrazione).
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Forza.
Programma consigliato
Forza
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
3-6 settimane per ciclo (minimo 3 settimane)
t
a
53
Cominciare dal livello 1 e non “saltare” i livelli durante la
progressione
Ciclo n° 1: 3-4 sedute Forza livello 1 alla settimana
Ciclo n° 2: 3-4 sedute Forza livello 2 alla settimana
Ciclo n° 3: 3-4 sedute Forza livello 3 alla settimana
Ciclo n° 4: 3-4 sedute Forza livello 4 alla settimana
Ciclo n° 5: 3-4 sedute Forza livello 5 alla settimana
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 43
SPORT
Protocollo di trattamento
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SPORT
Preparazione per un nuotatore che si allena tre volte
alla settimana e che intende migliorare la potenza
Nel nuoto, lo sviluppo della forza di propulsione degli arti superiori costituisce un fattore
importante per il miglioramento delle prestazioni. Alcune forme di allenamento volontario
praticato nell’acqua contribuiscono a tale scopo. L'introduzione della stimolazione muscolare
Compex nell’allenamento volontario di uno sportivo rappresenta il modo migliore per raggiungere
dei risultati notevolmente superiori. Il regime particolare di contrazioni muscolari del programma
Forza e la considerevole quantità di lavoro a cui sono sottoposti i muscoli permettono di
aumentare notevolmente la forza muscolare dei muscoli principali del nuotatore: i gran dorsali.
Il programma Recupero attivo, se realizzato durante le tre ore successive agli allenamenti più
faticosi, permette di favorire il recupero muscolare e di creare le condizioni favorevoli per
allenamenti di qualità.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Forza.
54
Programmi consigliati
Forza + Recupero attivo
Per determinare il livello del programma Forza in base alle
proprie caratteristiche personali, consultare il pianificatore
di allenamento disponibile sul CD-ROM
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
8 settimane
d
a
Protocollo di trattamento
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Riposo
1 seduta
Forza sui
gran dorsali
Allenamento nuoto
20-30’ (stili
differenti), poi
5-10 volte 100 m con
pull-boy
1 seduta
Forza sui
gran dorsali
Riposo
Allenamento
nuoto 1h
includendo
del lavoro
tecnico, poi
1 seduta
Forza sui gran
dorsali
Allenamento nuoto
20-30’ (stili
differenti), poi
5-10 volte 100 m con
palette
Recupero 100 m
dorso
Ritorno tranquillo 15’,
poi 1 seduta
Recupero attivo sui
gran dorsali
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 18
Recupero 100 m
dorso
Ritorno tranquillo 15’,
poi 1 seduta
Recupero attivo sui
gran dorsali
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SPORT
Preparazione prestagionale per uno sport di squadra
(calcio, rugby, basket, pallavolo, ecc.)
Esempio di pianificazione per lo sviluppo della forza dei quadricipiti. A seconda dello sport praticato,
scegliere il gruppo muscolare più appropriato (per determinare questi muscoli secondo la propria
disciplina sportiva, consultare il pianificatore di allenamento del CD-ROM).
Durante il periodo di preparazione prestagionale degli sport di squadra è di primaria importanza
non trascurare la preparazione muscolare specifica. Nella maggior parte di questi sport collettivi
le qualità di velocità e di forza fanno la differenza! La stimolazione dei quadricipiti (o di un altro
muscolo prioritario a seconda della disciplina praticata) tramite il programma Forza del Compex
comporta un aumento della velocità di contrazione e della forza muscolare. I vantaggi sul campo
saranno evidenti: miglioramento della velocità di scatto e di spostamento, della distensione
verticale, della potenza del tiro in porta, ecc.
Una seduta di Recupero attivo, se realizzato dopo gli allenamenti più intensi, permette di
accelerare la velocità di recupero muscolare e di ridurre la stanchezza accumulata durante un
periodo della stagione caratterizzato da un carico di lavoro importante.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Forza.
55
Forza + Recupero attivo
Per determinare il livello del programma Forza in base alle
proprie caratteristiche personali, consultare il pianificatore
di allenamento disponibile sul CD-ROM
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
6-8 settimane
c
a
Protocollo di trattamento
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
SPORT
Programmi consigliati
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
1 seduta Forza
sui quadricipiti
Allenamento
collettivo, poi
1 seduta
Recupero
attivo sui
quadricipiti
1 seduta Forza
sui quadricipiti
Allenamento
collettivo, poi
1 seduta
Recupero
attivo sui
quadricipiti
1 seduta Forza
sui quadricipiti
Riposo
Allenamento
collettivo o
partita
amichevole, poi
1 seduta
Recupero
attivo sui
quadricipiti
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 8
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SPORT
Mantenimento dei risultati ottenuti grazie alla preparazione,
per uno sport di squadra durante il periodo delle competizioni
(calcio, rugby, basket, pallavolo, ecc.)
Questo esempio riguarda solo gli sportivi che hanno effettuato un ciclo completo di allenamento
tramite elettrostimolazione (come minimo 6 settimane) durante la preparazione prestagionale. La
seduta settimanale di stimolazione con il programma Forza deve essere eseguita sui gruppi
muscolari che sono stati stimolati durante il periodo di preparazione (nel nostro esempio, i
quadricipiti).
Durante la stagione, quando le partite si susseguono regolarmente, è necessario fare attenzione a
non provocare un superallenamento della muscolatura in questione. Non bisogna neppure perdere
i benefici della preparazione sospendendo per un periodo troppo prolungato gli allenamenti di
stimolazione. Durante questo periodo di gare, l’allenamento delle qualità muscolari deve essere
realizzato con una seduta settimanale di stimolazione effettuata tramite il programma Forza.
È anche indispensabile lasciare tra questa seduta unica di stimolazione settimanale ed il giorno
della gara un intervallo sufficientemente lungo (almeno 3 giorni).
56
Il programma Recupero attivo, da utilizzare nelle tre ore successive alla partita e dopo ogni
allenamento intenso, permette di ristabilire l’equilibrio muscolare il più rapidamente possibile.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Forza.
Programmi consigliati
Forza + Recupero attivo
Per determinare il livello del programma Forza in base alle
proprie caratteristiche personali, consultare il pianificatore
di allenamento disponibile sul CD-ROM
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
Nel corso della stagione sportiva
c
a
Protocollo di trattamento
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Riposo
Allenamento collettivo, 1 seduta
poi 1 seduta Recupero Forza sui
quadricipiti
attivo sui quadricipiti
(se l’allenamento è
intenso)
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Giovedì
Venerdì
Allenamento collettivo, Riposo
poi 1 seduta Recupero
attivo sui quadricipiti
(se l’allenamento è
intenso)
Vedere disegno n° 8
Sabato
Domenica
Riposo
Partita, poi 1 seduta
Recupero attivo sui
quadricipiti (nelle
3 ore successive alla
gara)
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SPORT
Preparazione prestagionale della capacità lattica per uno sport
di resistenza, che prevede tre allenamenti attivi la settimana
(corsa degli 800 m, ciclismo su pista, ecc.)
Esempio di pianificazione per sviluppare la capacità lattica (resistenza) dei quadricipiti. A seconda
dello sport praticato, scegliere il gruppo muscolare più appropriato (per determinare questi muscoli
secondo la propria disciplina sportiva, consultare il pianificatore di allenamento del CD-ROM).
Durante il periodo di preparazione prestagionale degli sport che sollecitano la via metabolica
(sforzo intenso sostenuto il più a lungo possibile), è essenziale non dimenticare la preparazione
muscolare specifica. La stimolazione dei quadricipiti (o di un altro gruppo muscolare prioritario,
secondo la disciplina praticata) mediante il programma Forza resistente comporta un
miglioramento della potenza aerobica, come pure una maggior tolleranza muscolare alle
concentrazioni elevate dei lattati. I benefici sul campo saranno evidenti: miglioramento della
performance grazie alla miglior resistenza dei muscoli alla fatica dovuta agli sforzi di natura
aerobica lattica.
Per ottimizzare gli effetti di questa preparazione, si consiglia di completare quest’ultima con sedute
di Capillarizzazione, effettuate durante l’ultima settimana che precede la competizione (vedere il
capitolo V: “Programmi e applicazioni specifiche”, “Categoria Vascolare”,“Strategia pre-gara nella
preparazione per gli sport di resistenza (es.: corsa 800 m, 1500m, ...)”).
57
Si consiglia una seduta di Recupero attivo dopo gli allenamenti più intensi. Questa permette
d’accelerare la velocità di recupero muscolare e di ridurre la fatica durante il periodo della
stagione in cui la quantità d’allenamenti è elevata.
Programmi consigliati
Forza resistente + Recupero attivo
Per determinare il livello del programma Forza resistente in
base alle proprie caratteristiche personali, consultare il
pianificatore di allenamento disponibile sul CD-ROM
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
6-8 settimane
c
a
SPORT
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Forza resistente.
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SPORT
Protocollo di trattamento
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
1 seduta Forza
resistente sui
quadricipiti
Allenamento
volontario su
pista
1 seduta Forza
resistente sui
quadricipiti
Allenamento
volontario
intensivo su
pista seguito da
1 seduta
Recupero attivo
sui quadricipiti
Riposo
Riposo
1 seduta Forza
resistente sui
quadricipiti
seguita da
1 seduta di
allenamento
volontario su
pista
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
58
Vedere disegno n° 8
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SPORT
Preparazione di uno sportivo che desidera migliorare le qualità
della muscolatura addominale
Pur essendo raramente considerati muscoli prioritari per il raggiungimento di determinati
obiettivi agonistici, gli addominali svolgono un ruolo determinante per l’efficacia gestuale della
maggior parte delle attività fisiche e sportive. Il miglioramento delle qualità muscolari degli
addominali viene spesso sottovalutato dagli sportivi, talvolta per mancanza di tempo, ma anche
per il carattere, in parte fastidioso (o considerato come tale) degli esercizi volontari specifici.
Il programma Forza resistente permette d’imporre un regime di lavoro adatto alla specificità
fisiologica delle fibre muscolari di sostegno degli addominali.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Forza resistente.
Programma consigliato
Forza resistente
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
v
a
59
3-6 settimane per ciclo (minimo 3 settimane)
Cominciare dal livello 1 e non “saltare” i livelli durante la
progressione
Ciclo n° 1: 3 sedute Forza resistente livello 1
alla settimana
Ciclo n° 2: 2-3 sedute Forza resistente livello 2
alla settimana
Ciclo n° 3: 2-3 sedute Forza resistente livello 3
alla settimana
Ciclo n° 4: 2-3 sedute Forza resistente livello 4
alla settimana
Ciclo n° 5: 2-3 sedute Forza resistente livello 5
alla settimana
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegni n° 10, n° 11 e n° 44
SPORT
Protocollo di trattamento
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SPORT
Preparazione di uno sportivo che desidera migliorare l’efficacia
della muscolatura lombare e dell’addome
I muscoli lombari e addominali sono determinanti per garantire il sostegno della regione
vertebrale della parte inferiore della schiena (colonna lombare). Questo nel corso di tutte le
attività della vita quotidiana, ma anche durante le attività sportive che sollecitano notevolmente
la regione lombare. Il sostegno della regione lombare garantisce, inoltre, una buona efficienza
meccanica della trasmissione delle forze tra i treni inferiore e superiore del corpo, permettendo
così di ottimizzare l’efficacia dei gesti e, quindi, il rendimento.
Il programma Forza resistente comporta un aumento significativo dell’efficacia dei muscoli
addominali e lombari. Esso permette così di migliorare considerevolmente il sostegno della
regione lombare con un effetto positivo sul rendimento. Consente inoltre di prevenire gli episodi
dolorosi della regione lombare (lombalgie), frequenti dopo la pratica di attività fisiche intense.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Forza resistente.
60
Programma consigliato
Forza resistente
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
3-6 settimane per ciclo (minimo 3 settimane)
Cominciare dal livello 1 e non “saltare” i livelli durante la
progressione
v
a
Protocollo di trattamento
Ciclo n° 1: 3 sedute Forza resistente livello 1
alla settimana
Ciclo n° 2: 2-3 sedute Forza resistente livello 2
alla settimana
Ciclo n° 3: 2-3 sedute Forza resistente livello 3
alla settimana
Ciclo n° 4: 2-3 sedute Forza resistente livello 4
alla settimana
Ciclo n° 5: 2-3 sedute Forza resistente livello 5
alla settimana
Posizionamento degli elettrodi
Utilizzare i 4 canali di stimolazione nel modo seguente:
Canali 1 e 2:
vedere il disegno n° 34; posizionare il
sistema m—4 come raffigurato in questo
disegno
Canali 3 e 4:
vedere disegno n° 12
Posizione del corpo
Seduto, la schiena non deve appoggiare allo schienale
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SPORT
Preparazione prestagionale per l’esplosività dei quadricipiti
per uno sportivo che si allena tre volte la settimana
(salto in lungo o in alto, sprint, ecc.)
A seconda dello sport praticato, scegliere il gruppo muscolare più appropriato (per determinare
questi muscoli secondo la propria disciplina sportiva, consultare il pianificatore di allenamento del
CD-ROM).
Per tutti gli sport, per i quali l’esplosività muscolare è il fattore essenziale della performance, la
preparazione muscolare specifica è l’elemento preponderante della preparazione prestagionale.
L’esplosività muscolare può essere definita come la capacità di un muscolo di raggiungere, il più
rapidamente possibile, un livello elevato di forza massima. Per sviluppare questa qualità,
l’allenamento volontario si basa su sedute, atte a sviluppare la muscolatura, faticose e spesso
traumatiche, poiché esse sono necessariamente realizzate con dei carichi pesanti. Integrare
l’utilizzo del programma Forza esplosiva al proprio allenamento permette d’alleggerire le sedute
atte a sviluppare la muscolatura, ottenendo, allo stesso tempo, maggiori benefici e più tempo per
il lavoro tecnico.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Forza esplosiva.
Forza esplosiva
Per determinare il livello del programma Forza esplosiva in
base alle proprie caratteristiche personali, consultare il
pianificatore di allenamento disponibile sul CD-ROM
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
6-8 settimane
c
a
Protocollo di trattamento
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
SPORT
Programma consigliato
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
1 seduta Forza
esplosiva sui
quadricipiti
Allenamento
volontario su
pista
1 seduta Forza
esplosiva sui
quadricipiti
Allenamento
volontario su
pista
concentrato sul
lavoro tecnico
per il salto
1 seduta Forza
esplosiva sui
quadricipiti
Riposo
Allenamento
volontario su
pista seguito
da 1 seduta
Forza
esplosiva sui
quadricipiti
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 8
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SPORT
Utilizzo del programma Compexion per ottimizzare gli effetti
dell’esplosività (sprint, salto, squash, calcio, basket, ecc.) immediatamente
prima dell’allenamento specifico o della competizione
Il programma Compexion deve essere utilizzato sui muscoli coinvolti, in modo prioritario, nella
disciplina praticata. In questo esempio, saranno stimolati i muscoli prioritari dello sprinter
(quadricipiti). A seconda dello sport praticato, scegliere il gruppo muscolare più appropriato (per
determinare questi muscoli secondo la propria disciplina sportiva, consultare il pianificatore di
allenamento del CD-ROM).
Il programma Compexion non deve sostituire il riscaldamento volontario abituale praticato prima
della competizione. L'attivazione del sistema cardiovascolare con brevi accelerazioni progressive
più veloci, simulazioni di partenza, allungamenti, saranno effettuati dall’atleta, secondo le sue
abitudini. Una seduta Compexion di breve durata (circa 3 minuti) dovrà essere effettuata sui
quadricipiti dello sprinter immediatamente prima della partenza della sua corsa (o delle sue corse,
in caso di prove di qualifica). Il regime particolare d’attivazione muscolare del programma
Compexion permetterà di raggiungere il livello massimo di performance dai primi secondi della
corsa.
62
Programma consigliato
Compexion
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
1 seduta
c
a
Protocollo di trattamento
Effettuare sempre la seduta prima della partenza e in ogni
modo, nei 10 minuti che precedono l'inizio della prestazione
sportiva. Questo perchè, dopo 10 minuti, il fenomeno di
potenziamento delle fibre muscolari diminuisce rapidamente
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 8
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SPORT
Aumento della massa muscolare per un body-builder
Molti body-builders incontrano difficoltà nello sviluppare certi gruppi muscolari, nonostante gli
sforzi ripetuti durante i loro allenamenti volontari. La sollecitazione specifica imposta ai muscoli
dal programma Ipertrofia comporta un notevole aumento del volume dei muscoli stimolati. Per
une seduta di pari durata, il programma Ipertrofia del Compex comporta un guadagno di volume
maggiore di quello ottenuto con il lavoro volontario.
Il lavoro imposto da questo programma di stimolazione ad alcuni muscoli, poco ricettivi con
l’allenamento classico, costituisce la soluzione per uno sviluppo armonioso di tutti i gruppi
muscolari persino per le zone “difficili”.
Per ottenere considerevoli progressi, si raccomanda sempre:
1) di far precedere le sedute Ipertrofia da un breve allenamento volontario della forza; per
esempio, 3 serie di 5 ripetizioni al 90% della forza massima;
2) d’effettuare una seduta di Capillarizzazione subito dopo la seduta Ipertrofia.
SPORT
63
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SPORT
Aumento della massa muscolare per un body-builder
che si allena tre volte alla settimana
In quest’esempio, consideriamo che il body-builder desideri privilegiare il lavoro dei bicipiti,
ritenendolo il suo punto debole. È chiaramente possibile stimolare altri muscoli, come del resto si
può utilizzare il programma Ipertrofia su più gruppi muscolari nello stesso periodo di allenamento,
cioè applicare la stessa procedura di stimolazione sui bicipiti e i polpacci, per esempio.
Per ottenere considerevoli progressi, si raccomanda sempre d’effettuare una seduta di
Capillarizzazione subito dopo la seduta Ipertrofia.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Ipertrofia.
Programmi consigliati
Ipertrofia + Capillarizzazione
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
8 settimane
e
a
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
64
3 sedute Ipertrofia livello 1
Settimane 2-3: 3 sedute Ipertrofia livello 2 alla settimana
Settimane 4-5: 3 sedute Ipertrofia livello 3 alla settimana
Settimane 6-8: 3 sedute Ipertrofia livello 4 alla settimana
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SPORT
Pianificazione delle sedute
settimanali
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
Martedì
Mercoledì
Riposo
Riposo
Allenamento
volontario
incentrato sui
muscoli degli arti
inferiori, seguito
da un trattamento
attivo dei bicipiti:
3 serie di
5 ripetizioni al
90% della forza
massima, poi
1 seduta
Ipertrofia seguita
da 1 seduta
Capillarizzazione
sui bicipiti
Mantenimento dei risultati
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Giovedì
Venerdì
Riposo
Allenamento
volontario
incentrato sui
muscoli del
tronco, seguito da
un trattamento
attivo dei bicipiti:
3 serie di
5 ripetizioni al
90% della forza
massima, poi
1 seduta
Ipertrofia seguita
da 1 seduta
Capillarizzazione
sui bicipiti
Settimana 9
e seguenti:
Sabato
Domenica
Riposo
Allenamento
volontario
incentrato sui
muscoli degli arti
superiori, seguito
da un trattamento
attivo dei bicipiti:
3 serie di
5 ripetizioni al
90% della forza
massima, poi
1 seduta
Ipertrofia seguita
da 1 seduta
Capillarizzazione
sui bicipiti
65
1 seduta Ipertrofia livello 4 alla settimana
Vedere disegno n° 20
SPORT
Lunedì
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SPORT
Aumento della massa muscolare per un body-builder
che si allena almeno sei volte alla settimana
In quest’esempio, consideriamo che il body-builder desideri privilegiare il lavoro dei polpacci,
ritenendolo il suo punto debole (è chiaramente possibile stimolare altri muscoli). Si può anche
utilizzare il programma Ipertrofia su più gruppi muscolari nello stesso periodo di allenamento,cioè
applicare la stessa procedura di stimolazione sui polpacci e i bicipiti, per esempio.
Per ottenere considerevoli progressi, si raccomanda sempre d’effettuare una seduta di
Capillarizzazione subito dopo la seduta Ipertrofia.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Ipertrofia.
Programmi consigliati
Ipertrofia + Capillarizzazione
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
j
a
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
66
12 settimane
5 sedute Ipertrofia livello 1
Settimane 2-3: 5 sedute Ipertrofia livello 2 alla settimana
Settimane 4-5: 5 sedute Ipertrofia livello 3 alla settimana
Settimane 6-8: 5 sedute Ipertrofia livello 4 alla settimana
Settimane 9-12: 5 sedute Ipertrofia livello 5 alla settimana
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11:41
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SPORT
Pianificazione delle sedute
settimanali
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
Martedì
Mercoledì
Allenamento
volontario
focalizzato sui
muscoli degli arti
inferiori, seguito
da un
trattamento
attivo dei
polpacci: 3 serie
di 5 ripetizioni al
90% della forza
massima, poi
1 seduta
Ipertrofia
seguita da
1 seduta
Capillarizzazione
sui polpacci
Riposo
Allenamento
volontario
focalizzato sui
muscoli degli arti
superiori, seguito
da un
trattamento
attivo dei
polpacci: 3 serie
di 5 ripetizioni al
90% della forza
massima, poi
1 seduta
Ipertrofia
seguita da
1 seduta
Capillarizzazione
sui polpacci
Mantenimento dei risultati
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Giovedì
Venerdì
Sabato
Allenamento
volontario
focalizzato sui
muscoli degli arti
inferiori, seguito
da un
trattamento
attivo dei
polpacci: 3 serie
di 5 ripetizioni al
90% della forza
massima, poi
1 seduta
Ipertrofia
seguita da
1 seduta
Capillarizzazione
sui polpacci
Allenamento
volontario
focalizzato sui
muscoli degli arti
superiori, seguito
da un
trattamento
attivo dei
polpacci: 3 serie
di 5 ripetizioni al
90% della forza
massima, poi
1 seduta
Ipertrofia
seguita da
1 seduta
Capillarizzazione
sui polpacci
Riposo
Allenamento
volontario
focalizzato sui
muscoli del
tronco, seguito
da un
trattamento
attivo dei
polpacci: 3 serie
di 5 ripetizioni al
90% della forza
massima, poi
1 seduta
Ipertrofia
seguita da
1 seduta
Capillarizzazione
sui polpacci
Settimana 13
e seguenti:
Domenica
67
1 seduta Ipertrofia livello 5 alla settimana
Vedere disegno n° 4
SPORT
Lunedì
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SPORT
Preparazione di un praticante di body-building che desidera
sviluppare il volume e la definizione dei muscoli addominali
Numerosi praticanti di body-building incontrano difficoltà nello sviluppare determinati gruppi
muscolari, nonostante gli sforzi ripetuti durante i loro allenamenti volontari. La sollecitazione
specifica imposta dal programma Ipertrofia comporta un aumento significativo del volume dei
muscoli della zona addominale. Per una seduta di pari durata, il programma Ipertrofia del
Compex fornisce un aumento di volume maggiore rispetto al lavoro volontario.
Il complemento di lavoro imposto da questo programma di stimolazione ai muscoli
insufficientemente ricettivi all’allenamento classico costituisce la soluzione per uno sviluppo
armonico della zona addominale.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Ipertrofia.
68
Programma consigliato
Ipertrofia
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
3-6 settimane per ciclo (minimo 3 settimane)
v
a
Cominciare dal livello 1 e non “saltare” i livelli durante la
progressione
Protocollo di trattamento
Ciclo n° 1: 3 sedute Ipertrofia livello 1 alla settimana
Ciclo n° 2: 2-3 sedute Ipertrofia livello 2 alla settimana
Ciclo n° 3: 2-3 sedute Ipertrofia livello 3 alla settimana
Ciclo n° 4: 2-3 sedute Ipertrofia livello 4 alla settimana
Ciclo n° 5: 2-3 sedute Ipertrofia livello 5 alla settimana
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegni n° 10, n° 11 e n° 44
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SPORT
Preparazione di uno sportivo che desidera abbinare lavoro
attivo dinamico concentrico dei quadricipiti ed
elettrostimolazione muscolare
Per tutti i programmi d’elettrostimolazione che provocano contrazioni tetaniche dei muscoli
stimolati, si raccomanda, in generale, di lavorare in modo isometrico, al fine di limitare
l’accorciamento del muscolo durante la contrazione ed evitare l’apparizione della sensazione
sgradevole di crampo. Il lavoro dinamico, associato all’elettrostimolazione, è possibile a
condizione che i carichi sviluppati siano rilevanti. Il programma Concentrica è concepito per
essere abbinato a contrazioni volontarie dinamiche di tipo concentrico (contrazione nel corso
della quale la lunghezza del muscolo agonista diminuisce) con carichi aggiuntivi.
Si tratta sempre di un allenamento della forza che combina lavoro attivo ed elettrostimolazione.
Sono stati scelti dei parametri per permettere un allenamento concentrico con carichi crescenti,
man mano che si progredisce nei livelli.
Il livello 1 è utilizzato per contrazioni di tipo concentrico con un carico che rappresenta
da 60 a 70% della forza massima.
Il livello 2 è utilizzato per contrazioni di tipo concentrico con un carico che rappresenta
da 71 a 80% della forza massima.
69
Il livello 3 è utilizzato per contrazioni di tipo concentrico con un carico che rappresenta
da 81 a 90% della forza massima.
Il livello 4 è utilizzato per contrazioni di tipo concentrico con un carico che rappresenta
da 91 a 95% della forza massima.
Questo programma è indicato per gli sportivi che praticano regolarmente allenamenti volontari atti a
sviluppare la muscolatura e che hanno già iniziato l’allenamento mediante elettrostimolazione; cioè
a dire per gli sportivi che hanno già effettuato, almeno, un ciclo completo di stimolazione in
isometrica con un programma classico del Compex sul gruppo muscolare che sarà sottoposto al
programma Concentrica.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Concentrica.
Programma consigliato
Concentrica
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
c
a
SPORT
Il livello 5 è utilizzato per contrazioni di tipo concentrico con un carico che rappresenta
da 96 a 99% della forza massima.
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SPORT
Durata del trattamento
Supponendo che il programma Concentrica sia destinato ad
essere abbinato ad un’azione volontaria atta a sviluppare la
muscolatura della forza, la durata del trattamento è quella di
un ciclo di questo lavoro attivo della forza (in generale,
3-8 settimane)
Protocollo di trattamento
Secondo la tecnica utilizzata per sviluppare la muscolatura, il
programma Concentrica può essere abbinato alle contrazioni
volontarie, in molti modi. Bisogna sempre figurarsi la
percentuale di forza massima per la quale questo livello di
programma è destinato. Qui di seguito, un esempio di
abbinamento del programma Concentrica con un lavoro
volontario di tipo “bulgaro” (pesante-leggero)
Svolgimento di una seduta relativa alla forza sui
quadricipiti (extension leg), di tipo “bulgaro” (pesanteleggero), abbinata al programma Concentrica:
La seduta avviene in 10 serie; la forza massima di questo
sportivo è di 100 kg. Per ogni serie, il movimento effettuato
è un’estensione delle gambe effettuata su un apparecchio di
tipo “leg extension“, abbinato all’elettrostimolazione dei
quadricipiti con il programma Concentrica
70
Carico
sviluppato
Livello del
programma
Numero di
ripetizioni
1a serie
90 kg
Livello 3
4
2a serie
65 kg
Livello 1
8
a
90 kg
Livello 3
4
a
4 serie
65 kg
Livello 1
8
5a serie
3 serie
90 kg
Livello 3
4
a
65 kg
Livello 1
8
a
7 serie
95 kg
Livello 4
3
8a serie
72 kg
Livello 2
6
9 serie
95 kg
Livello 4
3
10a série
72 kg
Livello 2
6
6 serie
a
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 8
Posizione del corpo
Si consiglia d’assumere una posizione corretta della zona
lombare, poiché ciò si deve effettuare sempre per questo
tipo d’esercizio
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SPORT
Preparazione di uno sportivo che desidera abbinare lavoro
attivo dinamico eccentrico dei tricipiti ed elettrostimolazione
muscolare
Per tutti i programmi di elettrostimolazione che provocano delle contrazioni tetaniche dei
muscoli stimolati, si raccomanda, in generale, di lavorare in modo isometrico per limitare
l’accorciamento del muscolo durante la sua contrazione ed evitare, così, l’apparizione di una
sensazione sgradevole di crampo. Il lavoro dinamico associato all’elettrostimolazione è, pertanto,
possibile a condizione che i carichi sviluppati siano rilevanti. Il programma Eccentrica è stato
concepito per essere abbinato a contrazioni volontarie dinamiche di tipo eccentrico (contrazione
nel corso della quale la lunghezza del muscolo agonista aumenta) con carichi aggiuntivi.
Si tratta sempre di un allenamento della forza che combina lavoro attivo ed elettrostimolazione.
Sono stati scelti dei parametri per permettere un allenamento eccentrico con carichi crescenti,
man mano che si progredisce nei livelli.
Il livello 1 è utilizzato per contrazioni di tipo eccentrico con un carico che rappresenta
da 80 a 90% della forza massima.
Il livello 2 è utilizzato per contrazioni di tipo eccentrico con un carico che rappresenta
da 91 a 100% della forza massima.
71
Il livello 3 è utilizzato per contrazioni di tipo eccentrico con un carico che rappresenta
da 101 a 110% della forza massima.
Il livello 4 è utilizzato per contrazioni di tipo eccentrico con un carico che rappresenta
da 111 a 115% della forza massima.
Questo programma è indicato per gli sportivi che praticano regolarmente allenamenti volontari atti a
sviluppare la muscolatura e che hanno già iniziato l’allenamento mediante elettrostimolazione; cioè
a dire per gli sportivi che hanno già effettuato, almeno, un ciclo completo di stimolazione in
isometrica con un programma classico del Compex sul gruppo muscolare che sarà sottoposto al
programma Eccentrica. Si consiglia un ciclo preliminare con il programma Concentrica per evitare di
“bruciare le tappe”.
Questo tipo d’allenamento comporta spesso l’insorgenza di dolori muscolari (indolenzimenti) dopo le
prime sedute d’allenamento. Gli effetti benefici di tale tipo d’allenamento (sovracompensazione) si
avvertono soltanto parecchie settimane dopo la fine di un ciclo di training. Bisogna utilizzare
sempre il programma Eccentrica nella fase di preparazione e a distanza dal periodo di competizione.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Eccentrica.
SPORT
Il livello 5 è utilizzato per contrazioni di tipo eccentrico con un carico che rappresenta d
a 116 a 120% della forza massima.
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SPORT
Programma consigliato
Eccentrica
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
Supponendo che il programma Eccentrica sia destinato ad
essere combinato con un’azione volontaria atta a sviluppare
la muscolatura della forza, la durata del trattamento è quella
di un ciclo di questo lavoro attivo della forza (in generale,
3-8 settimane)
e
a
Protocollo di trattamento
Secondo la tecnica utilizzata per sviluppare la muscolatura, il
programma Eccentrica può essere abbinato alle contrazioni
volontarie, in molti modi. Bisogna sempre considerare la
percentuale di forza massima a cui questo livello di
programma è destinato. Qui di seguito, un esempio di
abbinamento del programma Eccentrica con un lavoro
volontario di tipo “piramidale”
72
Svolgimento di una seduta relativa alla forza sui tricipiti
(dips: piegamenti delle braccia sulle parallele sostenendo
il peso del proprio corpo), di tipo “piramidale”, combinata
al programma Eccentrica:
La seduta avviene in 5 serie; la forza massima dei tricipiti di
questo sportivo è di 80 kg. Per ogni serie, il movimento
effettuato è un “dips”, combinato all’elettrostimolazione dei
tricipiti con il programma Eccentrica
Carico sviluppato
Livello del
programma
Numero di
ripetizioni
66 kg (85% forza massima)
Livello 1
10
2 serie
76 kg (95% forza massima)
Livello 2
8
3a serie
84 kg (105% forza massima)
Livello 3
7
4a serie
89,6 kg (112% forza massima)
Livello 4
5
93,6 kg (117% forza massima)
Livello 5
3
1a serie
a
a
5 serie
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 19
Posizione del corpo
Si consiglia d'assumere una posizione corretta della regione
lombare, poiché ciò va effettuato sempre per questo tipo
d’esercizio
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SPORT
Preparazione di un lanciatore (giavellotto, peso) o di un tennista
(servizio, smash) che desidera guadagnare in esplosività
mediante allenamenti di tipo pliometrico
Gli allenamenti di tipo pliometrico consistono nell’abbinare una contrazione eccentrica con una
messa in tensione delle strutture elastiche, seguita da una rapida ed esplosiva contrazione
concentrica. Nel corso di tale sequenza, il ritmo di scarica dei motoneuroni è molto particolare ed
avviene con un’altissima frequenza durante la contrazione concentrica esplosiva. Il programma
Pliometria riproduce la sequenza delle scariche nervose che si ottengono con l’allenamento
pliometrico volontario e realizza progressi nelle strutture muscolari. Questo alto livello di
sollecitazione con il Compex permette di progredire nell’esplosività muscolare, senza il rischio di
lesioni abituali legate agli allenamenti volontari di pliometria.
A seconda dello sport praticato, scegliere il gruppo muscolare più appropriato (per determinare
questi muscoli secondo la propria disciplina sportiva, consultare il pianificatore di allenamento del
CD-ROM). In questo esempio, il lanciatore di giavellotto, come pure il tennista, avranno interesse a
stimolare i gran dorsali mediante il programma Pliometria. Il lanciatore di peso o il pugile
lavoreranno sui tricipiti.
73
Programma consigliato
Pliometria
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
9 settimane
d
a
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
3 sedute Pliometria livello 1
Settimane 2-3: 3 sedute Pliometria livello 2 alla settimana
Settimane 4-5: 3 sedute Pliometria livello 3 alla settimana
Settimane 6-7: 3 sedute Pliometria livello 4 alla settimana
Settimane 8-9: 3 sedute Pliometria livello 5 alla settimana
Mantenimento dei risultati
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Settimana 10
e seguenti:
1 seduta Pliometria livello 5 alla settimana
Vedere disegno n° 18
SPORT
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Pliometria.
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SPORT
Ripresa di attività dopo un'interruzione dell’allenamento:
preparazione muscolare polivalente
In quest’esempio, consideriamo che lo sportivo desideri privilegiare il lavoro dei gran dorsali
(chiaramente è possibile stimolare altri muscoli). Si può utilizzare il programma Fartlek su diversi
gruppi muscolari nello stesso periodo di allenamento, cioè applicare la stessa procedura di
stimolazione sui quadricipiti e sui polpacci, per esempio.
Il fartlek proviene dai paesi scandinavi. Si tratta di un allenamento vario, eseguito in mezzo alla
natura. Nel corso di quest’attività, si alternano i differenti regimi di lavoro e i diversi muscoli
sollecitati. Per esempio, dopo qualche minuto di jogging lento, si effettua una serie di
accelerazioni, poi qualche salto, prima di riprendere una corsa più lenta, e così di seguito.
L'obiettivo è quello di far lavorare i diversi tipi di muscoli, senza tuttavia privilegiarne uno in
particolare. Questo tipo di attività è, eseguita spesso all’inizio della stagione per una
riattivazione muscolare generale, ma è anche effettuata regolarmente da coloro che praticano
sport nel tempo libero e non desiderano privilegiare una performance muscolare particolare, ma al
contrario, desiderano mantenersi in forma e raggiungere un adeguato livello muscolare generale.
74
All’inizio della stagione o dopo un’interruzione importante dell’allenamento, la ripresa dell’attività
fisica e/o sportiva deve rispettare il principio della progressività e della specificità crescente. È
abitudine effettuare qualche seduta iniziale, allo scopo di sottoporre i muscoli a tutte le forme di
lavoro, preparandoli ad accostarsi agli allenamenti più intensi e più orientati verso una
performance specifica.
Grazie alle sue otto sequenze che si susseguono automaticamente, il programma Fartlek impone
alle fibre muscolari differenti tipi di sollecitazione e permette d’abituare i muscoli stimolati a
tutti i tipi di lavoro.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Fartlek.
Programma consigliato
Fartlek
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
4-6 sedute ripartite in 1-2 settimane
d
a
Protocollo di trattamento
Se 4 sedute sono ripartite in 1 settimana:
Settimana 1: 4 sedute
sedute 1-2: Fartlek livello 1
sedute 3-4: Fartlek livello 2
Se 6 sedute sono ripartite in 2 settimane:
Settimana 1: 3 sedute Fartlek livello 1
Settimana 2: 3 sedute Fartlek livello 2
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 18
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SPORT
Preparazione di uno sportivo che desidera un allenamento
muscolare polivalente
In quest’esempio, consideriamo che lo sportivo desideri privilegiare il lavoro dei glutei (chiaramente
è possibile stimolare altri muscoli). Si può anche utilizzare il programma Fartlek su più gruppi
muscolari nello stesso periodo di allenamento, cioè applicare la stessa procedura di stimolazione sui
quadricipiti e sui polpacci, per esempio.
Il fartlek proviene dai paesi scandinavi. Si tratta di un allenamento vario, eseguito in mezzo alla
natura. Nel corso di quest’attività, si alternano i differenti regimi di lavoro e i diversi muscoli
sollecitati. Per esempio, dopo qualche minuto di jogging lento, si effettua una serie di
accelerazioni, poi qualche salto, prima di riprendere una corsa più lenta, e così di seguito.
L'obiettivo è quello di far lavorare i diversi tipi di muscoli, senza tuttavia privilegiarne uno in
particolare. Questo tipo di attività è, eseguita spesso all’inizio della stagione per una
riattivazione muscolare generale, ma è anche effettuata regolarmente da coloro che praticano
sport nel tempo libero e non desiderano privilegiare una performance muscolare particolare, ma al
contrario, desiderano mantenersi in forma e raggiungere un adeguato livello muscolare generale.
La maggior parte degli sportivi desiderano migliorare le loro qualità muscolari e perseguono, a
tale scopo, degli obiettivi che possono essere diversi: ricerca della tonicità, della resistenza, del
volume, ecc. I mezzi per raggiungere questi diversi obiettivi consistono in differenti forme
d’allenamento volontario e nell’utilizzo di programmi specifici d’elettrostimolazione.
75
Altri sportivi preferiscono sviluppare l’insieme delle loro qualità muscolari, senza privilegiarne
una, in particolare. È allora interessante imporre ai muscoli, nel corso di una stessa seduta, delle
sollecitazioni varie, come quelle che sono indotte dal programma Fartlek, grazie alle sue
8 sequenze che si susseguono automaticamente.
Programma consigliato
Fartlek
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
3-6 settimane per ciclo (minimo 3 settimane)
f
a
Cominciare dal livello 1 e non “saltare” i livelli durante la
progressione
SPORT
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Fartlek.
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SPORT
Protocollo di trattamento
Ciclo n° 1: 2-3 sedute Fartlek livello 1 alla settimana
Ciclo n° 2: 2-3 sedute Fartlek livello 2 alla settimana
Ciclo n° 3: 2-3 sedute Fartlek livello 3 alla settimana
Ciclo n° 4: 2-3 sedute Fartlek livello 4 alla settimana
Ciclo n° 5: 2-3 sedute Fartlek livello 5 alla settimana
La durata di ogni ciclo è da 3 a 6 settimane e non deve
essere mai inferiore a 3 settimane
Pianificazione delle sedute
settimanali
76
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
1 seduta
Fartlek sui
glutei
Allenamento
volontario
abituale
1 seduta
Fartlek sui
glutei
Allenamento
volontario
abituale
1 seduta
Fartlek sui
glutei
(facoltativo)
Allenamento
volontario
abituale
Riposo
Mantenimento dei risultati
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Alla fine di un ciclo, si può sia iniziare un nuovo ciclo con il
livello immediatamente superiore, sia effettuare 1 seduta
Fartlek alla settimana con l’ultimo livello utilizzato
Vedere disegno n° 9
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SPORT
Preparazione di un giocatore di calcio che desidera ottimizzare
gli effetti delle sue sedute di stretching attivo degli quadricipiti
Con il programma Stretching si stimola il muscolo antagonista (vale a dire, opposto) al muscolo
sottoposto all’allungamento in modo da sfruttare un meccanismo fisiologico ben conosciuto: il
riflesso d’inibizione reciproca. Questo riflesso che coinvolge la sensibilità propriocettiva dei
muscoli, comporta in un rilassamento muscolare molto marcato. Si otterrà pertanto un
allungamento più significativo perché è effettuato su un muscolo più rilassato.
La stimolazione è quindi effettuata su un muscolo opposto rispetto a quello che si deve
allungare. Questa stimolazione consiste in una contrazione di lunga durata che, si manifesta e
poi scompare lentamente, in modo progressivo. Un riposo completo intercala le contrazioni. È nel
corso della contrazione (che è crescente in base ai livelli), che lo sportivo allunga il gruppo
muscolare scelto con una tecnica di stretching classico volontario.
In quest’esempio, la stimolazione è effettuata sugli ischio-tibiali per facilitare l’allungamento
quadricipiti durante le fasi di contrazione.
Stretching
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
Per tutta la durata della stagione, secondo il ritmo delle
sedute volontarie di stretching
c
a
Protocollo di trattamento
Secondo la durata abituale dell’allungamento si sceglie il
livello che sembra più adatto
La durata dell’allungamento proposto è di:
13 secondi per il livello 1
16 secondi per il livello 2
20 secondi per il livello 3
25 secondi per il livello 4
30 secondi per il livello 5
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 5
Posizione del corpo
Assumere la posizione di partenza dell’esercizio di stretching
attivo
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SPORT
Programma consigliato
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SPORT
Utilizzo del programma Ripristino per eliminare più rapidamente
la fatica muscolare (corsa di cross-country, calcio, basket, tennis, ecc.)
e ritrovare più velocemente una buona sensazione muscolare
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Il programma Ripristino, anche denominato “programma del giorno dopo”, deve essere utilizzato
sui muscoli coinvolti, in modo prioritario, nella disciplina praticata. In questo esempio, saranno
stimolati i muscoli prioritari del corridore di cross-country (i quadricipiti). A seconda dello sport
praticato, scegliere il gruppo muscolare più appropriato (per determinare questi muscoli secondo la
propria disciplina sportiva, consultare il pianificatore di allenamento del CD-ROM). Questo tipo di
programma è particolarmente indicato per tutti gli sport in cui le competizioni si ripetono a ritmo
elevato.
La seduta di stimolazione, mediante il programma Ripristino, deve essere effettuata il giorno
seguente la competizione, in sostituzione o a complemento dell’allenamento attivo, cosiddetto
“di riossigenazione”, che può essere pertanto alleggerito. Contrariamente al programma Recupero
attivo, che non provoca alcuna contrazione tetanica e che deve essere utilizzato nelle tre ore che
seguono la competizione o un allenamento intensivo, il programma Ripristino rappresenta un
trattamento leggero che mira, oltre ad un effetto antalgico e ad un aumento del flusso
sanguigno, ad imporre un allenamento aerobico, come pure a provocare delle leggere contrazioni
tetaniche non affaticanti che permettono di riattivare le vie propriocettive. Le vie energetiche
vengono sollecitate dolcemente, in modo da ristabilire il loro equilibrio metabolico.
La seduta è composta di 6 sequenze di stimolazione che si concatenano automaticamente:
a
1 sequenza: effetto antalgico
a
forte aumento del flusso sanguigno
a
contrazioni tetaniche per ritrovare le sensazioni muscolari
a
attivazione della via metabolica ossidativa
a
forte aumento del flusso sanguigno
a
decontratturante
2 sequenza:
3 sequenza:
4 sequenza:
5 sequenza:
6 sequenza:
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Rispristino.
Programma consigliato
Ripristino
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
Da utilizzare durante tutta la stagione, secondo il ritmo delle
competizioni
c
a
Protocollo di trattamento
1 seduta Ripristino il giorno susseguente ad ogni
competizione
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 8
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FITNESS
2. Categoria Fitness
2.1 Introduzione
Al giorno d’oggi gli appassionati del fitness sono sempre più numerosi. A parte qualcuno che ha
reali obiettivi di competizione, i praticanti, nella loro stragrande maggioranza, perseguono un
solo obiettivo: ritrovare o mantenere il proprio corpo in buone condizioni fisiche.
In questo modo gli esercizi che favoriscono il sistema cardiovascolare (cardio-training) si
alternano a esercizi più specifici per sviluppare o mantenere la muscolatura in buone condizioni.
Gli obiettivi desiderati sono diversi a seconda del praticante: aumentare il volume muscolare per
ottenere una corporatura imponente (body-building) o incrementare la resistenza muscolare per
migliorare il benessere durante gli sforzi prolungati. I programmi della categoria Fitness, abbinati
ad un’attività fisica volontaria (esercizi aerobici in palestra, footing, ciclismo, nuoto, ecc.),
permettono di ottenere un corpo tonico ed armonioso.
I programmi della categoria Fitness sono ideati per muscoli sani, non sono adatti a muscoli
atrofizzati che abbiano sofferto di un qualsiasi processo patologico. Per muscoli in tali
condizioni si consiglia di utilizzare i programmi della categoria Riabilitazione (vedere questa
voce più avanti in questo capitolo).
FITNESS
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FITNESS
2.2 Tabella dei programmi Fitness
Programmi
Effetti
Utilizzazione
Posizionamento degli
elettrodi
Iniziazione
muscolare
Miglioramento
delle qualità
contrattili dei
muscoli non
sufficientemente
utilizzati
Per riattivare i
muscoli dei
soggetti sedentari
e ritrovare le
qualità muscolari
fisiologiche
In funzione del muscolo Energie
da stimolare, rispettare massime
sopportabili
la posizione
raccomandata
Ripristino e/o
miglioramento
degli scambi
cellulari
all’interno dei
muscoli stimolati
Per completare
efficacemente
un’attività fisica
volontaria volta al
raggiungimento di
una condizione
fisica ottimale
Ipertrofia
Per coloro che
desiderano
aumentare il
volume e la massa
muscolare
In funzione del muscolo Energie
da stimolare, rispettare massime
sopportabili
la posizione
raccomandata
Per migliorare il
benessere fisico
durante l’attività
aerobica
In funzione del muscolo Energie
da stimolare, rispettare massime
sopportabili
la posizione
raccomandata
Per ritardare
l’insorgenza
dell’affaticamento
muscolare in caso
di attività di lunga
durata
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Muscolazione
Aumento del
diametro delle
fibre muscolari
80
Aerobico
Aumento della
capacità dei
muscoli a
sostenere sforzi di
lunga durata
Miglioramento del
consumo di
ossigeno dei
muscoli stimolati
Per migliorare il
benessere durante
le attività
quotidiane
Energie di
stimolazione
m—1
Sì
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Sì
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Sì
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FITNESS
2.3 Applicazioni specifiche dei programmi Fitness
Miglioramento muscolare degli addominali in una persona
che conduce una vita sedentaria
I muscoli dell’addome svolgono innumerevoli funzioni: permettono di muovere il tronco,
mantenere una corretta postura, proteggere la regione lombare, trasmettere la forza agli arti
inferiori, espirare l’aria contenuta nei polmoni, ecc. L’inattività, se non è la conseguenza di un
problema patologico (nel qual caso è necessario utilizzare i programmi della categoria
Riabilitazione), porta a una diminuzione progressiva dell’attitudine dei muscoli addominali a
svolgere le loro funzioni. I programmi del Compex permettono a questi muscoli poco utilizzati di
ritrovare le loro qualità indispensabili e di ritornare funzionali, generando così una rapida
sensazione di “miglior benessere”.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma
Iniziazione muscolare.
Programma consigliato
Iniziazione muscolare
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
3 settimane
v
a
Protocollo di trattamento
3 sedute Iniziazione muscolare alla settimana
Mantenimento dei risultati
Settimana 4
e seguenti:
1 seduta Iniziazione muscolare
alla settimana
Opzione: dalla settimana 4, e secondo gli obiettivi
perseguiti, potete utilizzare un programma di un’altra
categoria, attenendovi ai consigli d’utilizzo indicati in
questo manuale
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 10
FITNESS
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FITNESS
Migliorare il proprio benessere e il proprio aspetto:
GLUTEI E ADDOMINALI
Integrare l’elettrostimolazione alle due sedute settimanali di attività fisica
Due sedute settimanali di attività fisica volontaria permettono di migliorare o di mantenere
buone condizioni fisiche. Certi muscoli, come i glutei, sono tuttavia difficili da sollecitare a
livello specifico: altri muscoli, come gli addominali, richiedono lo svolgimento di fastidiosi
esercizi che bisognerebbe effettuare ogni giorno.
Il programma Iniziazione muscolare eseguito sul ventre e sui glutei offre un complemento ideale
all’esercizio volontario. Esso permette a questi muscoli di migliorare efficacemente il loro tono e
quindi la loro capacità di sostegno.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma
Iniziazione muscolare.
Programma consigliato
Iniziazione muscolare
Gruppi muscolari
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
f
v
Minimo 4 settimane
a
a
Protocollo di trattamento
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
82
per i glutei
per gli addominali
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
45’-1h di attività fisica
volontaria (jogging,
nuoto, ciclismo, attività
fitness, ecc.), poi
1 seduta Iniziazione
muscolare sui glutei
Riposo
Riposo
Riposo
45’-1h di attività fisica
volontaria (jogging, nuoto,
ciclismo, attività fitness,
ecc.), poi 1 seduta
Iniziazione muscolare
sugli addominali
Mantenimento dei risultati
Venerdì
Sabato
Domenica
Riposo
1 seduta
Iniziazione
muscolare sui
glutei oppure
sugli
addominali
Settimana 5
e seguenti:
1 seduta Iniziazione muscolare
alla settimana
Opzione: dalla settimana 5, e secondo gli obiettivi
perseguiti, potete utilizzare un programma di un’altra
categoria, attenendovi ai consigli d’utilizzo indicati in
questo manuale
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 9 per i glutei
Vedere disegno n° 10 per gli addominali
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FITNESS
Migliorare il benessere generale durante un’attività
di lunga durata
(es.: jogging, ciclismo, nuoto libero)
Molte persone praticano regolarmente un’attività fisica, a livello amatoriale, di tipo aerobico
(un’attività che comporta sforzi d’intensità moderata per periodi lunghi). Queste attività sono
oggi riconosciute come le più benefiche perchè permettono il miglioramento e il mantenimento
delle condizioni cardio-vascolari e muscolari. L’utilizzo del programma Aerobico (eventualmente
abbinato al programma Capillarizzazione) permette a questi praticanti di sviluppare la loro
capacità muscolare per sfruttare efficacemente l’ossigeno messo a disposizione dall’organismo. Ne
risulta un piacere accresciuto e un migliore benessere fisico durante l’attività praticata nel tempo
libero.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Aerobico.
Aerobico + Capillarizzazione
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
8 settimane
c
a
Protocollo di trattamento
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
Lunedì
Martedì
Riposo
Riposo
45’-1h di attività 1 seduta
1 seduta
Aerobico sulle volontaria di tipo Aerobico sulle
aerobico (footing, cosce
cosce
nuoto ciclismo,
ecc.), seguita, in
base alle vostre
possibilità e a
vostra scelta, da
1 seduta
Capillarizzazione
sulle cosce
Mercoledì
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Giovedì
Venerdì
Vedere disegno n° 8
Sabato
Domenica
45’-1h di
attività
volontaria di
tipo aerobico
(footing,
ciclismo,
nuoto, ecc.)
Se possibile,
1h-1h15 di
attività volontaria
di tipo aerobico
(footing, ciclismo,
nuoto, ecc.),
seguita, in base
alle vostre
possibilità e a
vostra scelta, da
1 seduta
Capillarizzazione
sulle cosce
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FITNESS
Programmi consigliati
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FITNESS
Preparare la muscolatura delle cosce prima di una settimana
di sci in un soggetto sedentario
Un’attività fisica stagionale come lo sci, anche se viene praticata come attività di svago,
sottopone l’organismo dei soggetti sedentari a sollecitazioni inconsuete. I muscoli delle cosce
(quadricipiti) sono i più sollecitati e giocano un ruolo importante di protezione delle articolazioni
delle ginocchia. Spesso il divertimento provato nelle prime giornate di sci è poi in parte rovinato
da un notevole indolenzimento in corrispondenza di tali muscoli, se non addirittura di traumi,
qualche volta anche gravi, a carico del ginocchio. I programmi Iniziazione muscolare e
Muscolazione del Compex costituiscono una preparazione muscolare ideale per i muscoli della
coscia. In questo modo sarà possibile sciare senza limitazioni, con maggiore divertimento e in
tutta sicurezza.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per i programmi
Iniziazione muscolare e Muscolazione.
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Programmi consigliati
Iniziazione muscolare, poi Muscolazione
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
6 settimane
c
a
Protocollo di trattamento
Settimane 1-2: 3 sedute Iniziazione muscolare
alla settimana
Settimane 3-6: 3 sedute Muscolazione alla settimana
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 8
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FITNESS
Sviluppare e scolpire l’area addominale
Per sviluppare il volume e la massa muscolare è necessario sottoporre i muscoli a una notevole
quantità di lavoro.
Tuttavia, per raggiungere l’obiettivo desiderato, è necessario che questo lavoro sia intenso. Gli
esercizi volontari dell’area addominale sono generalmente fastidiosi e, se non sono effettuati in
modo corretto, spesso rappresentano un pericolo per la zona lombare. Il programma Iniziazione
muscolare permette di riattivare e di tonificare l’area addominale prima del lavoro più intenso
del programma Muscolazione. Per sviluppare il volume e disegnare un’area addominale
armoniosa, il Compex offre una modalità di stimolazione specifica molto efficace e senza pericoli
per la regione lombare.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per i programmi
Iniziazione muscolare e Muscolazione.
Programmi consigliati
Iniziazione muscolare, poi Muscolazione
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
v
a
Durata del trattamento
6 settimane
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
3 sedute Iniziazione muscolare
Settimana 2:
5 sedute Iniziazione muscolare
85
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 10
FITNESS
Settimane 3-6: 5 sedute Muscolazione alla settimana
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FITNESS
Sviluppare e scolpire le spalle in un soggetto attivo
La maggior parte delle attività fisiche volontarie, come il jogging o la bicicletta, sollecitano poco
i muscoli delle spalle. Per tale motivo è particolarmente interessante compensare questa scarsa
utilizzazione associando delle sedute di stimolazione Compex al proprio programma di
allenamento volontario. Il programma Muscolazione permette di imporre una notevole quantità
di lavoro specifico ai muscoli della parte alta del corpo, con il risultato di aumento di volume e
sviluppo armonioso delle spalle. Contrariamente agli esercizi volontari, che vengono realizzati con
carichi pesanti e che sono traumatizzanti per le articolazioni e per i tendini, la stimolazione con
il Compex non provoca, o comunque molto poco, tensioni articolari o tendiniti.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Muscolazione.
Programma consigliato
Muscolazione
Gruppi muscolari
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
e
d
Minimo 4 settimane
a
a
Protocollo di trattamento
Seguire l’esempio di pianificazione per 1 settimana indicato
qui di seguito:
86
per i deltoidi
per i gran dorsali
Lunedì
Martedì
Mercoledì
45’-1h di attività
fisica volontaria
(jogging, nuoto,
ciclismo, attività
fitness, ecc.), poi
1 seduta
Muscolazione sui
deltoidi
Riposo
1 seduta
1 seduta
45’-1h di
Muscolazione
Muscolazione attività fisica
sui deltoidi
sui gran dorsali volontaria
(jogging, nuoto,
ciclismo,
attività fitness,
ecc.)
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Riposo
1 seduta
Muscolazione
sui gran dorsali
Vedere disegno n° 17 per i deltoidi
Vedere disegno n° 18 per i gran dorsali
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ESTETICA
3. Categoria Estetica
3.1 Introduzione
Grazie alla loro grande diversità ed alla loro elevata specificità, i programmi Estetica del Compex
vi permetteranno di ritrovare e di mantenere un corpo sodo e armonioso, una silhouette slanciata
ed una pelle tonica.
Uno stile di vita sedentario e un’alimentazione non sufficientemente equilibrata possono
comportare infatti degli scompensi nella forma fisica, salute e bellezza. I muscoli poco utilizzati
perdono le loro proprietà causando una diminuzione in termini di forza e di tonicità e quindi un
certo rilassamento.
ESTETICA
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ESTETICA
3.2 Tabella dei programmi Estetica
Programmi
Effetti
Utilizzazione
Posizionamento degli
elettrodi
Energie di
stimolazione
Tonificazione
Tonificazione dei
muscoli
Da utilizzare
inizialmente per
tonificare e
preparare i muscoli
prima del lavoro più
intenso di
rassodamento
In funzione del muscolo Energie massime
da stimolare, rispettare sopportabili
la posizione
raccomandata
m—1
Sì
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Qualche esempio:
– Addominali: vedere
disegno n° 10
– Glutei: vedere
disegno n° 9
– Cosce: vedere disegni
n° 6 e n° 8
– Braccia: vedere
disegno n° 21
88
Rassodamento
Rassodamento dei
muscoli
Da utilizzare come
trattamento
principale di
rassodamento dei
muscoli
In funzione del muscolo Energie massime
da stimolare, rispettare sopportabili
la posizione
raccomandata
Sì
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Qualche esempio:
– Addominali: vedere
disegno n° 10
– Glutei: vedere
disegno n° 9
– Cosce: vedere disegni
n° 6 e n° 8
– Braccia: vedere
disegno n° 21
Linea
Definizione e
“scultura” del
corpo quando i
muscoli sono già
stati trattati
In funzione del muscolo Energie massime
Da utilizzare al
termine della fase di da stimolare, rispettare sopportabili
la posizione
rassodamento
raccomandata
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Qualche esempio:
– Glutei: vedere
disegno n° 9
– Cosce: vedere disegni
n° 6 e n° 8
– Braccia: vedere
disegno n° 21
Sì
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ESTETICA
3.3 Applicazioni specifiche dei programmi Estetica
Per rassodare il corpo e definire la silhouette: ADDOMINALI
I programmi della categoria Estetica del Compex, abbinati alla grande qualità degli impulsi
elettrici dell’apparecchio, permettono di imporre ai muscoli un lavoro progressivo perfettamente
adatto alle esigenze individuali. Questa attività muscolare molto intensa (di centinaia di secondi
di contrazione sostenuta) inizialmente tonifica i muscoli, rassodandoli, e poi ne ridefinisce i
contorni scolpendo il corpo.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per i programmi Tonificazione,
Rassodamento e Linea.
Programmi consigliati
Tonificazione, Rassodamento, poi Linea
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
v
a
12 settimane, quindi proseguire con il mantenimento
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
2 sedute Tonificazione
Settimana 2:
3 sedute Tonificazione
89
Settimane 3-7: 3 sedute Rassodamento alla settimana
Mantenimento dei risultati
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Settimana 13
e seguenti:
1 seduta Linea alla settimana
Vedere disegno n° 10
ESTETICA
Settimane 8-12: 3 sedute Linea alla settimana
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ESTETICA
Per rassodare il corpo e definire la silhouette: GLUTEI
I programmi della categoria Estetica del Compex, abbinati alla grande qualità degli impulsi
elettrici dell’apparecchio, permettono di imporre ai muscoli un lavoro progressivo perfettamente
adatto alle esigenze individuali. Questa attività muscolare molto intensa (di centinaia di secondi
di contrazione sostenuta) inizialmente tonifica i muscoli, rassodandoli, e poi ne ridefinisce i
contorni scolpendo il corpo.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per i programmi Tonificazione,
Rassodamento e Linea.
90
Programmi consigliati
Tonificazione, Rassodamento, poi Linea
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
12 settimane, quindi proseguire con il mantenimento
f
a
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
2 sedute Tonificazione
Settimana 2:
3 sedute Tonificazione
Settimane 3-7: 3 sedute Rassodamento alla settimana
Settimane 8-12: 3 sedute Linea alla settimana
Mantenimento dei risultati
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Settimana 13
e seguenti:
1 seduta Linea alla settimana
Vedere disegno n° 9
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ESTETICA
Per rassodare il corpo e definire la silhouette: COSCE
I programmi della categoria Estetica del Compex, abbinati alla grande qualità degli impulsi
elettrici dell’apparecchio, permettono di imporre ai muscoli un lavoro progressivo perfettamente
adatto alle esigenze individuali. Questa attività muscolare molto intensa (di centinaia di secondi
di contrazione sostenuta) inizialmente tonifica i muscoli, rassodandoli, e poi ne ridefinisce i
contorni scolpendo il corpo.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per i programmi Tonificazione,
Rassodamento e Linea.
Programmi consigliati
Tonificazione, Rassodamento, poi Linea
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
12 settimane, quindi proseguire con il mantenimento
c
a
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
2 sedute Tonificazione
Settimana 2:
3 sedute Tonificazione
91
Settimane 3-7: 3 sedute Rassodamento alla settimana
Settimane 8-12: 3 sedute Linea alla settimana
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Settimana 13
e seguenti:
1 seduta Linea alla settimana
Vedere disegno n° 8
ESTETICA
Mantenimento dei risultati
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ESTETICA
Per rassodare il corpo e definire la silhouette: BRACCIA
I programmi della categoria Estetica del Compex, abbinati alla grande qualità degli impulsi
elettrici dell’apparecchio, permettono di imporre ai muscoli un lavoro progressivo perfettamente
adatto alle esigenze individuali. Questa attività muscolare molto intensa (di centinaia di secondi
di contrazione sostenuta) inizialmente tonifica i muscoli, rassodandoli, e poi ne ridefinisce i
contorni scolpendo il corpo.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per i programmi Tonificazione,
Rassodamento e Linea.
92
Programmi consigliati
Tonificazione, Rassodamento, poi Linea
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
12 settimane, quindi proseguire con il mantenimento
e
a
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
2 sedute Tonificazione
Settimana 2:
3 sedute Tonificazione
Settimane 3-7: 3 sedute Rassodamento alla settimana
Settimane 8-12: 3 sedute Linea alla settimana
Mantenimento dei risultati
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Settimana 13
e seguenti:
1 seduta Linea alla settimana
Vedere disegno n° 21
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ESTETICA
Per rassodare il corpo e definire la silhouette:
GLUTEI E COSCE
(esempi di trattamenti per le due zone)
I programmi della categoria Estetica del Compex, abbinati alla grande qualità degli impulsi
elettrici dell’apparecchio, permettono di imporre ai muscoli un lavoro progressivo perfettamente
adatto alle esigenze individuali. Questa attività muscolare molto intensa (di centinaia di secondi
di contrazione sostenuta) inizialmente tonifica i muscoli, rassodandoli, e poi ne ridefinisce i
contorni scolpendo il corpo.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per i programmi Tonificazione,
Rassodamento e Linea.
Tonificazione, Rassodamento, poi Linea
Gruppi muscolari
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
f
c
a
a
12 settimane, quindi proseguire con il mantenimento
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
2 sedute Tonificazione sui glutei
2 sedute Tonificazione sulle cosce
Settimana 2:
3 sedute Tonificazione sui glutei
3 sedute Tonificazione sulle cosce
per i glutei
per le cosce
Settimane 3-7: 3 sedute Rassodamento alla settimana
sui glutei
3 sedute Rassodamento alla settimana
sulle cosce
Settimane 8-12: 3 sedute Linea alla settimana sui glutei
3 sedute Linea alla settimana sulle cosce
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ESTETICA
Programmi consigliati
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ESTETICA
Pianificazione delle sedute
settimanali
Esempio 2
Esempio 1
Lunedì
Martedì
Riposo
1 seduta
Rassodamento
sui glutei
seguita da
1 seduta
Rassodamento
sulle cosce
Nella parte sottostante sono riportati due esempi di
ripartizione delle 6 sedute settimanali previste per la
settimana 4:
Mercoledì
Giovedì
Riposo
1 seduta
Rassodamento
sui glutei
seguita da
1 seduta
Rassodamento
sulle cosce
Venerdì
Sabato
Riposo
1 seduta
Rassodamento
sui glutei
seguita da
1 seduta
Rassodamento
sulle cosce
Domenica
Riposo
Riposo
1 seduta
1 seduta
1 seduta
1 seduta
1 seduta
1 seduta
Rassodamento Rassodamento Rassodamento Rassodamento Rassodamento Rassodamento
sulle cosce
sui glutei
sulle cosce
sui glutei
sulle cosce
sui glutei
Mantenimento dei risultati
94
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Settimana 13
e seguenti:
1 seduta Linea alla settimana sui glutei
1 seduta Linea alla settimana sulle cosce
Vedere disegno n° 9 per i glutei
Vedere disegno n° 8 per le cosce
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ESTETICA
Per rassodare il corpo e definire la silhouette:
ADDOMINALI E BRACCIA
(esempi di trattamenti per le due zone)
I programmi della categoria Estetica del Compex, abbinati alla grande qualità degli impulsi
elettrici dell’apparecchio, permettono di imporre ai muscoli un lavoro progressivo perfettamente
adatto alle esigenze individuali. Questa attività muscolare molto intensa (di centinaia di secondi
di contrazione sostenuta) inizialmente tonifica i muscoli, rassodandoli, e poi ne ridefinisce i
contorni scolpendo il corpo.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per i programmi Tonificazione,
Rassodamento e Linea.
Tonificazione, Rassodamento, poi Linea
Gruppi muscolari
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
v
e
a
a
12 settimane, quindi proseguire con il mantenimento
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
2 sedute Tonificazione sugli addominali
2 sedute Tonificazione sulle braccia
Settimana 2:
3 sedute Tonificazione sugli addominali
3 sedute Tonificazione sulle braccia
per gli addominali
per le braccia
Settimane 3-7: 3 sedute Rassodamento alla settimana
sugli addominali
3 sedute Rassodamento alla settimana
sulle braccia
Settimane 8-12: 3 sedute Linea alla settimana
sugli addominali
3 sedute Linea alla settimana sulle braccia
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ESTETICA
Programmi consigliati
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ESTETICA
Pianificazione delle sedute
settimanali
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Esempio 1
Martedì
Riposo
1 seduta
Rassodamento
sugli
addominali
seguita da
1 seduta
Rassodamento
sulle braccia
Riposo
1 seduta
Rassodamento
sugli
addominali
seguita da
1 seduta
Rassodamento
sulle braccia
Riposo
1 seduta
Rassodamento
sugli
addominali
seguita da
1 seduta
Rassodamento
sulle braccia
Esempio 2
Lunedì
Nella parte sottostante sono riportati due esempi di
ripartizione delle 6 sedute settimanali previste per la
settimana 4:
1 seduta
1 seduta
Rassodamento Rassodamento
sulle braccia
sugli
addominali
1 seduta
1 seduta
Rassodamento Rassodamento
sulle braccia
sugli
addominali
Riposo
1 seduta
1 seduta
Rassodamento Rassodamento
sulle braccia
sugli
addominali
Mantenimento dei risultati
96
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Settimana 13
e seguenti:
Riposo
1 seduta Linea alla settimana
sugli addominali
1 seduta Linea alla settimana sulle braccia
Vedere disegno n° 10 per gli addominali
Vedere disegno n° 21 per le braccia
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ESTETICA
Per migliorare la tonicità e l’aspetto estetico del giro vita
e dei glutei
Per mantenere o riacquistare la linea desiderata è importante riservare una particolare attenzione
agli addominali e ai glutei. Questi muscoli svolgono normalmente (grazie alla loro tonicità) un
ruolo di sostegno e di contenimento degli organi (per i muscoli addominali). Quando diminuisce
la tonicità, come avviene generalmente quando questi muscoli non vengono adeguatamente
sollecitati per mancanza di un’attività fisica appropriata, il loro ruolo di sostegno non è più
garantito adeguatamente e questo si ripercuote negativamente sulla silhouette.
I programmi Tonificazione e Rassodamento della categoria Estetica permettono, in un primo
tempo, di ritrovare una buona tonicità muscolare. Questo risultato verrà poi potenziato, grazie al
programma Linea.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per i programmi Tonificazione,
Rassodamento e Linea.
Tonificazione, Rassodamento, poi Linea
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
12 settimane, quindi proseguire con il mantenimento
v
a
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
2 sedute Tonificazione sugli addominali
e sui glutei
Settimana 2:
3 sedute Tonificazione sugli addominali
e sui glutei
Settimane 3-7: 3 sedute Rassodamento alla settimana
sugli addominali e sui glutei
Settimane 8-12: 3 sedute Linea alla settimana
sugli addominali e sui glutei
Mantenimento dei risultati
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Settimana 13
e seguenti:
1 seduta Linea alla settimana
sugli addominali e sui glutei
Utilizzare i 4 canali di stimolazione nel modo seguente:
Canali 1 e 2:
Vedere disegno n° 34; posizionare il sistema
m—4 come raffigurato in questo disegno
Canali 3 e 4:
Vedere disegno n° 31
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ESTETICA
Programmi consigliati
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SP5 Man 5e IT
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VASCOLARE
4. Categoria Vascolare
4.1 Introduzione
Le correnti a bassa frequenza utilizzate nei programmi della categoria Vascolare del Compex
determinano un miglioramento significativo della circolazione sanguigna in corrispondenza della
zona stimolata.
In effetti, numerose persone ed in particolare le donne che restano a lungo in posizione eretta
accusano problemi circolatori. Questi interessano soprattutto le gambe e consistono in un
ristagno sanguigno e linfatico che si manifesta con la sensazione di “pesantezza alle gambe”, di
gonfiore o anche di dilatazione delle vene superficiali. Le conseguenze sono molteplici:
stanchezza, tensioni, dolori, assenza di ossigenazione dei tessuti e comparsa di varici o di edemi.
A seconda del programma utilizzato, le scosse muscolari sono più o meno rapide, individualizzate
e si concatenano a ritmi diversi. Il risultato è un’azione specifica per ogni programma ed è per
tale ragione che si raccomanda di rispettare attentamente le indicazioni dei diversi trattamenti al
fine di ottenere i risultati migliori.
Se i sintomi sono persistenti, si raccomanda di consultare un medico. Questi è l’unica
persona in grado di stabilire una diagnosi precisa e di consigliare le misure terapeutiche
necessarie a favorire la scomparsa dei disturbi.
VASCOLARE
99
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VASCOLARE
4.2 Tabella dei programmi Vascolare
Programmi
Effetti
Utilizzazione
Posizionamento degli
elettrodi
Capillarizzazione
Notevole aumento del
flusso sanguigno
Nel periodo
precedente una
competizione, per le
attività di resistenza
aerobica o di
resistenza
In funzione del muscolo
da stimolare, rispettare
la posizione
raccomandata
Sviluppo dei capillari
Come complemento di
un programma della
categoria Estetica
Energie di
stimolazione
Aumentare
progressivamente le
energie di
stimolazione fino ad
Vedere disegni n° 1-23, ottenere scosse
muscolari ben
n° 31, n° 34, n° 43 e
pronunciate
n° 44
Per migliorare la
resistenza aerobica in
soggetti poco allenati
Linfodrenaggio
Massaggio profondo
della regione stimolata
Attivazione della
circolazione linfatica di
ritorno
100
Per contrastare il
gonfiore occasionale
dei piedi e delle
caviglie
Come complemento
alla pressoterapia o al
drenaggio linfatico
manuale
Aumentare
progressivamente le
energie di
stimolazione fino ad
Vedere disegni n° 1-23, ottenere scosse
muscolari ben
n° 25, n° 31, n° 34,
pronunciate
n° 43 e n° 44
In funzione del muscolo
da stimolare, rispettare
la posizione
raccomandata
Non utilizzare senza
consultazione
medica in caso di
edemi riconducibili
ad un problema
patologico
Prevenzione
crampi
Miglioramento della rete
circolatoria per prevenire
la comparsa di crampi
notturni o da sforzo
Per prevenire i crampi
agli arti inferiori, in
particolare ai muscoli
del polpaccio
Rispettare sempre il
posizionamento
indicato e il colore
delle connessioni
Vedere disegno n° 25
Gambe pesanti
Vedere disegno n° 25
Per eliminare la
sensazione di
pesantezza alle gambe
Accrescimento
dell’approvvigionamento causata da condizioni
di ossigeno da parte dei non abituali (posizione
eretta prolungata,
muscoli
calore, disordini
Diminuzione della
ormonali legati al ciclo
tensione muscolare
mestruale, ecc.)
Riduzione della
tendenza ai crampi
Aumento del ritorno
venoso
Aumentare
progressivamente le
energie di
stimolazione fino ad
ottenere scosse
muscolari ben
pronunciate
Aumentare
progressivamente le
energie di
stimolazione fino ad
ottenere scosse
muscolari ben
pronunciate
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VASCOLARE
4.3 Applicazioni specifiche dei programmi Vascolare
Preparazione in vista di un’attività stagionale di resistenza
aerobica
(es.: escursioni a piedi, cicloturismo)
Le attività fisiche sportive di lunga durata (marcia, ciclismo, sci di fondo, ecc.) necessitano di
muscoli resistenti e dotati di buona circolazione capillare, per consentire una buona
ossigenazione delle fibre muscolari. Se non si pratica, o non abbastanza regolarmente, un’attività
fisica di lunga durata, i muscoli perdono la loro capacità di bruciare efficacemente l’ossigeno
causando una rarefazione della rete capillare. Questa insufficienza a livello di qualità muscolare
limita il comfort durante l’esercizio e la velocità di recupero, causando diversi disturbi quali
pesantezza, contratture, crampi e gonfiori.
Per ridare ai muscoli la loro resistenza aerobica ed assicurare una fitta rete capillare, il Compex
offre una modalità di stimolazione specifica estremamente efficace.
Capillarizzazione
Gruppi muscolari
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
c
j
6-8 settimane
a
a
Protocollo di trattamento
6-8 settimane prima dell’inizio dell’attività, effettuare
3 sedute la settimana di Capillarizzazione sulle cosce e
3 sedute sui gemelli, a giorni alterni
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 8 per le cosce
Vedere disegno n° 25 per i gemelli
Posizione del corpo
Sedersi in una posizione comoda
per le cosce
per i gemelli
101
VASCOLARE
Programma consigliato
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VASCOLARE
Complemento dei programmi della categoria Estetica
Il lavoro muscolare volontario o effettuato con la stimolazione è completato dal programma
Capillarizzazione. Il forte aumento del flusso circolatorio nella rete dei capillari dei muscoli
prodotto dal trattamento Capillarizzazione permette un’ossigenazione massimale dei muscoli e
dei tessuti adiacenti. Così le fibre muscolari sono perfettamente ossigenate e possono
approfittare al massimo dei benefici dell’esercizio che hanno appena compiuto. Inoltre il
drenaggio e l’ossigenazione dei tessuti adiacenti ripristinano l’equilibrio e completano il lavoro.
Programma consigliato
Gruppo muscolare
Capillarizzazione
Senza m—4
Con m—4
Stesso gruppo muscolare del
programma della categoria
Estetica utilizzato in precedenza
a
Durata del trattamento
12 settimane
Protocollo di trattamento
Far seguire ad ogni seduta Tonificazione, Rassodamento o
Linea una seduta Capillarizzazione sullo stesso gruppo
muscolare
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegni n° 1-23, n° 31, n° 34, n° 43 e n° 44
(secondo il muscolo trattato)
Posizione del corpo
Mettersi nella posizione più confortevole secondo il muscolo
trattato
102
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VASCOLARE
Strategia pre-gara nella preparazione per gli sport di resistenza
(es.: corsa 800 m, 1500 m, MTB, tappa di montagna nel ciclismo, inseguimento su
pista in bicicletta, 200 m nuoto, slalom)
Gli sport che richiedono uno sforzo massimo concentrato in un periodo compreso tra 30 secondi e
5 minuti sono chiamati sport di resistenza. Le fibre rapide devono lavorare con una potenza
vicina al loro massimo ed essere capaci di mantenere tale lavoro intenso durante tutta la prova
senza cedimenti. Le fibre rapide quindi devono essere molto resistenti.
Il programma Capillarizzazione, che produce un forte aumento della circolazione arteriosa nei
muscoli, genera uno sviluppo della rete dei capillari sanguigni intramuscolari (capillarizzazione).
Questa crescita dei capillari si produce in modo preferenziale intorno alle fibre rapide. In questo
modo la superficie di scambio di queste ultime con il sangue aumenta, permettendo un migliore
apporto di glucosio, una migliore diffusione di ossigeno ed un’eliminazione più rapida dell’acido
lattico. La capillarizzazione permette alle fibre rapide di essere più resistenti e di mantenere più a
lungo le loro capacità.
Programma consigliato
Capillarizzazione
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
1 settimana
c
a
Protocollo di trattamento
1 settimana prima della competizione, eseguire 2 sedute
Capillarizzazione al giorno sui quadricipiti con 10 minuti di
riposo tra le 2 sedute
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 8
Posizione del corpo
Mettersi in posizione comoda seduta o sdraiata
103
VASCOLARE
Un impiego prolungato o troppo frequente di questo programma potrebbe indurre una
trasformazione delle fibre rapide in fibre lente, cosa che rischierebbe di far diminuire la
performance negli sport di potenza e di velocità. È quindi importante rispettare
attentamente i consigli qui di seguito riportati per poter beneficiare degli effetti positivi
di questo trattamento.
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VASCOLARE
Prevenzione delle contratture dei muscoli della nuca nel ciclista
Durante l’allenamento volontario o di competizione, alcuni sportivi soffrono di contratture nei
muscoli di sostegno (per esempio, la nuca nel caso dei ciclisti). L’uso del programma
Capillarizzazione permette di ridurre, se non addirittura risolvere, questo disturbo. In effetti, il
forte aumento del flusso circolatorio e lo sviluppo della rete capillare permettono di migliorare
l’ossigenazione delle fibre e gli scambi di queste ultime con il sangue. In questo modo il muscolo
diventa molto meno soggetto alle contratture.
Programma consigliato
Capillarizzazione
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
3 settimane
d
a
Protocollo di trattamento
Settimane 1-3: 1 seduta Capillarizzazione al giorno
sui muscoli della nuca
Mantenimento dei risultati
Settimana 4
e seguenti:
104
2 sedute Capillarizzazione alla settimana
sui muscoli della nuca
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 15
Posizione del corpo
Mettersi in posizione seduta con la testa appoggiata
comodamente su un cuscino
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VASCOLARE
Come combattere il gonfiore occasionale ai piedi e alle caviglie
Una circolazione sanguigna venosa insufficiente porta spesso, in caso di circostanze non abituali,
ad un accumulo di sangue e di linfa in corrispondenza delle estremità degli arti inferiori.
Tale fenomeno, che si traduce in un rigonfiamento delle caviglie e dei piedi, causa una
sensazione fastidiosa di pesantezza e di tensione in corrispondenza delle zone interessate. Il
massaggio profondo prodotto dal programma Linfodrenaggio permette di attivare efficacemente
la circolazione linfatica di ritorno e quindi di favorire la scomparsa di questi disturbi.
Programma consigliato
Linfodrenaggio
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
Utilizzare questo trattamento in caso di gonfiore occasionale
dei piedi e delle caviglie
j
a
Protocollo di trattamento
Settimane 1-8: 3 sedute Linfodrenaggio alla settimana
sui gemelli
Mantenimento dei risultati
Settimana 9
e seguenti:
105
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 25
Posizione del corpo
Mettersi in posizione supina, con i piedi sollevati di circa
30 cm e le ginocchia leggermente flesse
VASCOLARE
1 seduta Linfodrenaggio alla settimana
sui gemelli
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VASCOLARE
Prevenzione dei crampi al polpaccio
Numerose persone soffrono di crampi al polpaccio che possono manifestarsi spontaneamente in
condizione di riposo, durante la notte, o in seguito ad uno sforzo muscolare prolungato. Questo
fenomeno può essere in parte la conseguenza di uno squilibrio nella circolazione sanguigna
muscolare.
Per migliorare la circolazione sanguigna e prevenire i crampi, il Compex dispone di un programma
di stimolazione specifica. L’uso di questo programma, secondo lo schema indicato a seguito,
permette di ottenere risultati positivi e di limitare l’insorgenza dei crampi.
106
Programma consigliato
Prevenzione crampi
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
5 settimane
j
a
Protocollo di trattamento
Settimane 1-5: 1 seduta Prevenzione crampi al giorno
da effettuare a fine giornata o in serata
Mantenimento dei risultati
Settimana 6
e seguenti:
1 seduta Prevenzione crampi alla settimana
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 25
Posizione del corpo
Posizione seduta o sdraiata con le gambe distese
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VASCOLARE
Come eliminare la sensazione di pesanteza alle gambe
La sensazione di pesantezza alle gambe è dovuta ad una carenza passeggera del ritorno venoso e
non a lesioni organiche importanti. Il ristagno della massa sanguigna nelle gambe è favorito da
alcune situazioni tra cui una posizione eretta prolungata, lunghi periodi ininterrotti in posizione
seduta, forte calore, ecc. L’insufficiente approvvigionamento di ossigeno da parte dei tessuti, ed
in particolare da parte dei muscoli, causato da tali situazioni porta a questa sensazione di peso e
di fastidio nelle gambe. L'utilizzazione del programma Gambe pesanti permette di accelerare il
ritorno venoso e di ottenere un notevole effetto rilassante a beneficio dei muscoli doloranti.
Gambe pesanti
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
La selezione di questo
programma attiva
automaticamente il gruppo
muscolare da trattare
La selezione di questo
programma lancia
automaticamente il test m—3
Durata del trattamento
Utilizzare questo trattamento in caso di sensazione
occasionale di pesantezza alle gambe
Protocollo di trattamento
1 seduta Gambe pesanti sui gemelli
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 25
Posizione del corpo
Mettersi in posizione supina, con i piedi sollevati di circa
30 cm e le ginocchia leggermente flesse
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VASCOLARE
Programma consigliato
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MASSAGGIO
5. Categoria Massaggio
5.1 Introduzione
I programmi della categoria Massaggio del Compex impongono ai muscoli della zona stimolata
un’attività moderata e consentono di raggiungere, grazie ad un benefico effetto, un migliore
comfort fisico ed un benessere generale.
Il mantenimento prolungato della stessa posizione (come avviene per esempio a chi lavora al
computer), le condizioni di stress, il trascorrere molte ore in piedi, una preparazione muscolare
insufficiente prima di un’attività fisica sono situazioni particolarmente frequenti che spesso
causano sensazioni fisiche fastidiose.
La connessione automatica delle varie sequenze di stimolazione, tipica di ogni programma della
categoria Massaggio permette di adattare gli effetti della stimolazione alle esigenze e agli
obiettivi di ciascuno.
In caso di persistenza di fenomeni dolorosi eccessivi, si raccomanda di non utilizzare i
programmi della categoria Massaggio in modo prolungato senza avere prima consultato un
medico.
MASSAGGIO
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MASSAGGIO
5.2 Tabella dei programmi Massaggio
Programmi
Effetti
Utilizzazione
Posizionamento degli
elettrodi
Massaggio-relax
Diminuzione della
tensione muscolare
Per eliminare le
sensazioni fastidiose o
dolorose, conseguenti
all’aumento esagerato
della tonicità
muscolare
In funzione del muscolo
da stimolare, rispettare
la posizione
raccomandata
Per combattere
efficacemente le
sensazioni di
affaticamento e di
pesantezza localizzata
In funzione del muscolo
da stimolare, rispettare
la posizione
raccomandata
Per preparare in
maniera ideale i
muscoli prima di
un’attività fisica
insolita/regolare
In funzione del muscolo
da stimolare, rispettare
la posizione
raccomandata
Drenaggio delle
tossine responsabili
dell’aumento
eccessivo del tono
muscolare
Energie di
stimolazione
Aumentare
progressivamente le
energie di
stimolazione fino ad
Vedere disegni n° 1-23, ottenere scosse
muscolari ben
n° 31, n° 34, n° 43 e
pronunciate
n° 44
Effetto rilassante e
sensazione di
benessere
Massaggio
energetico
Importante aumento
del flusso sanguigno
nella zona stimolata
Miglioramento
dell’ossigenazione dei
tessuti
110
Eliminazione dei
radicali liberi
Massaggio tonico
Attivazione della
circolazione
sanguigna
Risveglio delle
proprietà contrattili
muscolari
Effetto di
rinvigorimento
Aumentare
progressivamente le
energie di
stimolazione fino ad
Vedere disegni n° 1-23, ottenere scosse
muscolari ben
n° 31, n° 34, n° 43 e
pronunciate
n° 44
Aumentare
progressivamente le
energie di
stimolazione fino ad
Vedere disegni n° 1-23, ottenere scosse
muscolari ben
n° 31, n° 34, n° 43 e
pronunciate
n° 44
Controllare le energie
di stimolazione in
modo che siano
sufficienti per
innescare contrazioni
muscolari significative
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MASSAGGIO
5.3 Applicazioni specifiche dei programmi Massaggio
Rimedio contro le fastidiose tensioni muscolari della nuca
La posizione seduta prolungata, associata a gesti ripetitivi degli arti superiori (come avviene di
frequente quando si lavora al computer), è spesso causa di un aumento, fastidioso o addirittura
doloroso, della tensione dei muscoli della nuca.
Altre condizioni di stress possono scatenare tensioni muscolari eccessive, responsabili di
sensazioni spiacevoli.
Gli effetti generati in profondità dal programma Massaggio-relax permettono di combattere
efficacemente queste fastidiose percezioni e producono un benefico rilassamento.
Massaggio-relax
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
d
a
Utilizzare questo trattamento quando si presenta una
sensazione di tensione muscolare dolorosa occasionale
Protocollo di trattamento
1 seduta Massaggio-relax sui muscoli della nuca, da ripetere
all’occorrenza e in caso di tensione muscolare
particolarmente eccessiva
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 15
Posizione del corpo
Mettersi in posizione seduta con la testa appoggiata
comodamente su un cuscino
111
MASSAGGIO
Programma consigliato
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MASSAGGIO
Come combattere la sensazione di pesantezza localizzata
o uno stato di affaticamento occasionale
Le numerose limitazioni della vita quotidiana generano sensazioni fisiche fastidiose o addirittura
dolorose. Un rallentamento della circolazione, spesso conseguente ad un’attività fisica
insufficiente, peggiora talvolta a causa del mantenimento di una stessa posizione per ore (per
esempio, la posizione seduta).
Pur non essendo grave, questo semplice “rallentamento vascolare” può scatenare sensazioni
sgradevoli (per esempio: sensazione di stanchezza e pesantezza, spesso localizzata negli arti
inferiori e, talvolta, anche in altre zone del corpo).
Il programma Massaggio energetico favorisce, con il massimo comfort, la riattivazione della
circolazione e permette di accelerare l’ossigenazione dei tessuti e di eliminare le percezioni
spiacevoli, attribuibili ad una sollecitazione fisica insufficiente.
Programma consigliato
Massaggio energetico
Gruppi muscolari
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
Utilizzare questo trattamento quando si manifesta una
sensazione occasionale di stanchezza o di pesantezza
j
a
Protocollo di trattamento
1 seduta Massaggio energetico sui muscoli dei polpacci, da
ripetere all’occorrenza se la situazione persiste
112
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 25
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MASSAGGIO
Preparazione muscolare e circolatoria prima di un’attività fisica
Chi pratica sport assiduamente conosce bene il passaggio, spesso doloroso, tra una situazione di
riposo ed una sollecitazione fisica episodica.
Le tecniche abituali di riscaldamento hanno il compito di attivare in modo progressivo le funzioni
fisiologiche interessate da sollecitazioni fisiche regolari. Quest’esigenza è altrettanto auspicabile
in caso di sollecitazioni fisiche moderate ma irregolari, come avviene spesso alla maggior parte di
noi (escursioni, bicicletta, jogging, etc.).
Il programma Massaggio tonico apporta un beneficio, ideale per il raggiungimento di una
preparazione muscolare e circolatoria ottimale, prima di qualsiasi attività fisica. Permette inoltre
di evitare le sensazioni fastidiose – solitamente percepite durante i primi minuti di sollecitazione
fisica irregolare – e di limitare le conseguenze negative di una preparazione insufficiente
(indolenzimenti, etc.).
Massaggio tonico
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
Utilizzare questo trattamento nei trenta minuti antecedenti
l’attività fisica
c
a
Protocollo di trattamento
1 seduta Massaggio tonico sui muscoli più sollecitati
durante l’attività fisica prevista (nel nostro esempio: sui
quadricipiti)
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 8
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MASSAGGIO
Programma consigliato
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DOLORE
6. Categoria Dolore
6.1 Introduzione
Il dolore fisico è una sensazione anormale e sgradevole provocata da una lesione, da un disturbo
o dal cattivo funzionamento di una parte del nostro organismo ed è sempre un segnale che il
nostro corpo ci invia. Questo segnale non va trascurato, e se non scompare rapidamente necessita
il parere di un medico.
L’approccio della classe medica nei confronti del dolore è cambiato profondamente nel corso degli
ultimi anni. Sebbene il “trattamento della causa del dolore” rimanga sempre l’elemento
fondamentale, per quanto concerne il dolore si tende sempre di più, se non ad eliminarlo, almeno
a ridurlo considerevolmente per renderlo sopportabile. Anche i metodi per combattere il dolore
hanno subito una notevole evoluzione e oggi non si esita più a utilizzare antalgici potenti per
migliorare la qualità della vita dei pazienti.
È proprio in questo contesto che il ricorso all’elettroterapia ha ottenuto grande successo:
l’utilizzazione di microimpulsi elettrici per eccitare le fibre nervose sensoriali è oggi una delle
tecniche primarie nella lotta contro il dolore. Oggi questa elettroterapia antalgica viene
ampiamente utilizzata, particolarmente in medicina rieducativa e nei centri specializzati per il
trattamento del dolore.
La precisione delle correnti utilizzate permette di ottenere un’azione antalgica perfettamente
mirata a seconda del tipo di dolore. Sarà poi l’utilizzatore a decidere il programma che più si
addice al proprio tipo di dolore e a seguire le raccomandazioni pratiche per ottenere la massima
efficacia.
115
DOLORE
Se il dolore è intenso e/o persistente, si raccomanda di consultare un medico. Questi è
l’unica persona autorizzata a stabilire una diagnosi precisa e a intraprendere le misure
terapeutiche necessarie a favorire la scomparsa dei disturbi.
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DOLORE
6.2 Tabella delle patologie
Patologie
Programmi
Riferenze
Nevralgie dell’arto superiore
TENS sofisticato
Vedere applicazione pagina 120
Endorfinico
Vedere applicazione pagina 121
Decontratturante
Vedere applicazione pagina 122
Cervicalgia
Vedere applicazione pagina 123
Dorsalgia
Vedere applicazione pagina 124
Lombalgia
Vedere applicazione pagina 125
Lombo-sciatalgia
Vedere applicazione pagina 126
Lombalgia acuta
Vedere applicazione pagina 127
Artralgia
Vedere applicazione pagina 128
Epicondilite
Vedere applicazione pagina 129
(nevralgie brachiali)
Dolori muscolari cronici
(polimialgia)
Contrattura
(es.: contrattura localizzata al gemello esterno
del polpaccio)
Dolori muscolari cronici della nuca
(cervicalgia)
Dolori muscolari della regione dorsale
(dorsalgia)
116
Dolori muscolari della regione lombare
(lombalgia)
Dolori muscolari della regione lombare
associati a dolori della natica (glutei)
e della parte posteriore della coscia
(lombo-sciatalgia)
Dolori muscolari acuti e recenti
di un muscolo lombare
(lombalgia acuta)
Dolore articolare cronico
(es.: artrosi del ginocchio = gonartrosi)
Dolore cronico del gomito
(epicondilite = Gomito del Tennista)
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DOLORE
6.3 Tabella dei programmi Dolore
Programmi
Effetti
Utilizzazione
Posizionamento degli
elettrodi
TENS sofisticato
Blocco della
trasmissione del
dolore da parte del
sistema nervoso
Contro tutti i dolori
localizzati acuti o
cronici
Sulla zona dolorante
Le varie sequenze
del trattamento
impediscono la
comparsa del
fenomeno di
assuefazione
Endorfinico
Azione analgesica
attraverso la
liberazione di
endorfine
Aumento del flusso
sanguigno
Energie di
stimolazione
Aumentare
Cercate di coprire più che progressivamente le
potete la zona dolorante energie di
stimolazione fino ad
con gli elettrodi
ottenere una
Secondo l’estensione
sensazione netta di
della zona dolorante, si
formicolio sotto gli
utilizzeranno
elettrodi
generalmente 2 elettrodi
Se il passaggio
piccoli (dolore ben
localizzato) o 2 elettrodi automatico alla
sequenza successiva
grandi (dolore più
attiva un principio di
esteso), o 4 elettrodi
contrazione tetanica
grandi (dolore più
dei muscoli della zona
diffuso)
stimolata, si
Vedere, per esempio,
raccomanda di
disegno n° 26
diminuire leggermente
le energie di
stimolazione
Contro i dolori muscolari Posizionate 1 elettrodo
cronici
piccolo (collegato al polo
positivo/rosso) sul punto
più dolorante del
muscolo e 1 elettrodo
grande (collegato al polo
negativo/nero)
all’estremità del muscolo
117
Aumentare
progressivamente le
energie di stimolazione
fino ad ottenere scosse
muscolari pronunciate
Decontratturante
Diminuzione della
tensione muscolare
Effetto rilassante e
decontratturante
Contro i dolori muscolari Posizionate 1 elettrodo
recenti e localizzati
piccolo (collegato al polo
positivo/rosso) sul punto
più dolorante del
muscolo e 1 elettrodo
grande (collegato al polo
negativo/nero)
all’estremità del muscolo
Vedere, per esempio,
disegno n° 24
Aumentare
progressivamente le
energie di stimolazione
fino ad ottenere scosse
muscolari pronunciate
DOLORE
Vedere, per esempio,
disegno n° 24
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DOLORE
Programmi
Effetti
Utilizzazione
Posizionamento degli
elettrodi
Energie di
stimolazione
Cervicalgia
Azione analgesica
attraverso la
liberazione di
endorfine
Contro i dolori
localizzati nella zona
della nuca
Gli elettrodi collegati ai
poli positivi (connessioni
rosse) devono essere
collocati sui punti più
doloranti
Aumentare
progressivamente le
energie di stimolazione
fino ad ottenere scosse
muscolari pronunciate
Aumento del flusso
sanguigno
Gli elettrodi collegati ai
poli negativi
(connessioni nere)
devono sempre essere
collocati come indicato
sui disegni
Vedere disegno n° 15
Dorsalgia
Azione analgesica
attraverso la
liberazione di
endorfine
Contro i dolori della
regione dorsale (sotto la
nuca e sopra l’“incavo
dei reni”)
Aumento del flusso
sanguigno
Gli elettrodi collegati ai
poli positivi (connessioni
rosse) devono essere
collocati sui punti più
doloranti
Aumentare
progressivamente le
energie di stimolazione
fino ad ottenere scosse
muscolari pronunciate
Gli elettrodi collegati ai
poli negativi
(connessioni nere)
devono sempre essere
collocati lungo la
colonna vertebrale al di
sopra o al di sotto degli
elettrodi collegati ai poli
positivi (a seconda della
diffusione del dolore
verso l’alto o verso il
basso)
118
Vedere disegno n° 13
Lombalgia
Azione analgesica
attraverso la
liberazione di
endorfine
Aumento del flusso
sanguigno
Contro i dolori
persistenti della parte
bassa della schiena
(regione lombare)
Gli elettrodi collegati ai
poli positivi (connessioni
rosse) devono essere
collocati sui punti più
doloranti
Gli elettrodi collegati ai
poli negativi
(connessioni nere)
devono sempre essere
collocati lungo la
colonna vertebrale al di
sopra o al di sotto degli
elettrodi collegati ai poli
positivi (a seconda della
diffusione del dolore
verso l’alto o verso il
basso)
Vedere disegno n° 12
Aumentare
progressivamente le
energie di stimolazione
fino ad ottenere scosse
muscolari pronunciate
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DOLORE
Programmi
Effetti
Utilizzazione
Posizionamento degli
elettrodi
Energie di
stimolazione
Lombo-sciatalgia
Azione analgesica
attraverso la
liberazione di
endorfine
Contro i dolori della
parte bassa della
schiena (regione
lombare) associati a
dolori dei glutei che
scendono lungo la parte
posteriore della coscia
e, talvolta, fino alla
gamba e al piede
Rispettare sempre il
posizionamento indicato
e il colore delle
connessioni
Vedere disegno n° 32
Aumentare
progressivamente le
energie di stimolazione
fino ad ottenere scosse
muscolari pronunciate
Contro i dolori acuti e
violenti della parte
bassa della schiena
(regione lombare)
L’elettrodo collegato al
polo positivo
(connessione rossa) deve
essere collocato sul
punto più doloroso
Aumentare
progressivamente le
energie di stimolazione
fino ad ottenere scosse
muscolari pronunciate
Aumento del flusso
sanguigno
Lombalgia acuta
Diminuzione della
tensione muscolare
Effetto rilassante e
decontratturante
L’elettrodo collegato al
polo negativo
(connessione nera) deve
sempre essere collocato
lungo la colonna
vertebrale al di sopra o al
di sotto dell’elettrodo
collegato al polo positivo
(a seconda della
diffusione del dolore
verso l’alto o verso il
basso)
119
Artralgia
Blocco della
trasmissione del
dolore da parte del
sistema nervoso
Contro i dolori
persistenti a livello di
un’articolazione come
nell’artrosi e nei
reumatismi (per tutte le
articolazioni degli arti,
tranne il gomito: per il
gomito vedere il
programma Epicondilite
qui sotto)
Sull’articolazione
dolorante
Cercate di coprire con gli
elettrodi una superficie
cutanea massima al di
sopra della zona
dolorante
Aumentare
progressivamente le
energie di stimolazione
fino ad ottenere una
sensazione netta di
formicolio sotto gli
elettrodi
Secondo l’estensione
della zona dolorante, si
utilizzeranno
generalmente 2 elettrodi
piccoli (piccole
articolazioni, per es.:
pollice), 2 elettrodi
grandi (per es.: polso) o
4 elettrodi grandi (grandi
articolazioni, per es.:
ginocchio)
Vedere, per esempio,
disegno n° 26
Epicondilite
Blocco della
trasmissione del
dolore da parte del
sistema nervoso
Contro i dolori
persistenti del gomito
Rispettare sempre il
posizionamento indicato
e il colore delle
connessioni
Vedere disegno n° 36
Aumentare
progressivamente le
energie di stimolazione
fino ad ottenere una
sensazione netta di
formicolio sotto gli
elettrodi
DOLORE
Vedere disegno n° 33
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DOLORE
6.4 Applicazioni specifiche dei programmi Dolore
Nevralgie dell’arto superiore
(nevralgie brachiali)
Alcune persone soffrono di artrosi articolare a carico delle vertebre della nuca, di artrite o di
periartrite della spalla. Questi disturbi causano sovente dolori che scendono lungo il braccio e che
vengono denominati “nevralgie brachiali”. Tali dolori del braccio, che partono dalla spalla o dalla
nuca, possono essere ridotti con il programma TENS sofisticato del Compex seguendo i consigli
pratici indicati nella parte che segue.
Programma consigliato
Gruppo muscolare
120
TENS sofisticato
Senza m—4
Con m—4
La selezione di questo
programma attiva
automaticamente il gruppo
muscolare da trattare
La funzione m—5 è attiva
Durata del trattamento
1 settimana, da adattare poi a seconda dell’evoluzione del
dolore
Il dolore è diminuito: continuare il trattamento fino alla
completa scomparsa del dolore
Il dolore è rimasto invariato o si accentua: si consiglia di
consultare un medico
Protocollo di trattamento
Almeno 1 seduta TENS sofisticato al giorno
A seconda delle necessità, il programma TENS sofisticato
può essere ripetuto più volte nel corso della stessa giornata
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 35
Posizionare gli elettrodi in base alla localizzazione del dolore
Gli elettrodi devono coprire il più possibile la regione
dolorante
Posizione del corpo
Mettersi nella posizione più comoda
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DOLORE
Dolori muscolari cronici
(polimialgia)
Alcune persone soffrono di dolori muscolari che spesso interessano più muscoli o
contemporaneamente parti di muscoli diversi. Questi dolori continui e diffusi a carico dei muscoli
sono il risultato di contratture croniche nelle quali si accumulano acidi e tossine che irritano i
nervi e che generano dolore. Il programma Endorfinico è particolarmente efficace per questo tipo
di dolori in quanto oltre al suo effetto antalgico, permette di aumentare il flusso sanguigno nelle
zone muscolari contratte, liberandole dagli accumuli di acidi e tossine.
Esempio: localizzazione del dolore nel bicipite.
Il dolore può raggiungere altre zone. L’applicazione pratica indicata di seguito resta valida, però
è necessario posizionare gli elettrodi in corrispondenza del muscolo interessato.
Endorfinico
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
e
a
Come nel disegno per l’esempio
del bicipite
(selezionare il relativo gruppo
muscolare per una diversa
localizzazione del dolore)
Durata del trattamento
4 settimane
Si consiglia di consultare il medico se dopo una
settimana d’uso dello stimolatore non si sono verificati
miglioramenti
Protocollo di trattamento
2 sedute Endorfinico consecutive al giorno, con 10 minuti di
pausa tra le 2 sedute per 4 settimane di trattamento
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 20
L’elettrodo piccolo, collegato alla connessione rossa, è
posizionato sul punto del muscolo che risulta più doloroso
alla palpazione; l’elettrodo grande, collegato alla
connessione nera, viene posizionato ad un’estremità del
muscolo dolorante
Posizione del corpo
Mettersi nella posizione più comoda
121
DOLORE
Programma consigliato
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DOLORE
Contrattura
(es.: contrattura localizzata al gemello esterno del polpaccio)
Dopo un lavoro muscolare stancante, un allenamento intenso o una competizione sportiva, spesso
accade che certi muscoli o certe parti di muscolo restino tesi e causino un leggero dolore. Si
tratta di contratture muscolari che devono scomparire nel giro di qualche giorno con riposo, una
buona reidratazione, un’alimentazione equilibrata nell’assunzione di sali minerali, e l’applicazione
del programma Decontratturante. Questo fenomeno di contrattura interessa frequentemente i
muscoli del polpaccio ma può anche verificarsi in altri muscoli. In tal caso sarà sufficiente
seguire le stesse raccomandazioni pratiche indicate qui di seguito posizionando però gli elettrodi
in corrispondenza del muscolo interessato.
Programma consigliato
Decontratturante
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
j
a
Come nel disegno per l’esempio
dei gemelli
(selezionare il relativo gruppo
muscolare per una diversa
localizzazione della contrattura)
122
Durata del trattamento
1 settimana
Si consiglia di consultare il medico se dopo una
settimana d’uso dello stimolatore non si sono verificati
miglioramenti
Protocollo di trattamento
1 seduta Decontratturante al giorno per 1 settimana
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 24
L’elettrodo piccolo, collegato alla connessione rossa, è
posizionato sul punto del muscolo che risulta più doloroso
alla palpazione; l’elettrodo grande, collegato alla
connessione nera, viene posizionato ad un’estremità del
muscolo dolorante
Posizione del corpo
Mettersi nella posizione più comoda
SP5 Man 5e IT
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Page 123
DOLORE
Dolori muscolari cronici della nuca
(cervicalgia)
L’assunzione di posizioni che sottopongono i muscoli della nuca a tensioni prolungate, come in
caso di lavoro davanti allo schermo di un computer, può essere responsabile della comparsa di
dolori alla nuca o alla sua base, nella parte superiore della schiena. Tali dolori sono riconducibili
a una contrattura dei muscoli, la cui tensione prolungata comprime i vasi sanguigni e impedisce
al sangue di irrorare e ossigenare le fibre muscolari. Se tale fenomeno si prolunga, si verifica
accumulo di acido lattico e i vasi sanguigni si atrofizzano. Il dolore diviene allora permanente o
ricompare anche solo dopo qualche minuto di lavoro in una posizione sfavorevole.
Questi dolori cronici alla nuca possono essere trattati efficacemente con il programma Cervicalgia
che permette di riattivare la circolazione, drenare gli accumuli di acido lattico, ossigenare i
muscoli, sviluppare i vasi sanguigni e rilasciare i muscoli contratti.
Cervicalgia
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
La selezione di questo
programma attiva
automaticamente il gruppo
muscolare da trattare
La selezione di questo
programma lancia
automaticamente il test m—3
Durata del trattamento
4 settimane
Si consiglia di consultare il medico se dopo una
settimana d’uso dello stimolatore non si sono verificati
miglioramenti
Protocollo di trattamento
2 sedute Cervicalgia consecutive al giorno con 10 minuti di
pausa tra le 2 sedute per 4 settimane di trattamento
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 15
Gli elettrodi piccoli, collegati alle connessioni rosse, sono
posizionati sui punti dei muscoli che risultano più dolorosi
alla palpazione; gli elettrodi piccoli, collegati alle
connessioni nere, sono posizionati lungo le vertebre cervicali
Posizione del corpo
Mettersi con la testa comodamente appoggiata su un cuscino
123
DOLORE
Programma consigliato
SP5 Man 5e IT
11/02/05
11:41
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DOLORE
Dolori muscolari della regione dorsale
(dorsalgia)
L’artrosi vertebrale e le posizioni che sottopongono i muscoli della colonna a tensioni prolungate
sono sovente responsabili dell’insorgenza di dolori nella parte centrale della schiena, che si
accentuano in caso di fatica. Una pressione delle dita sui muscoli che si trovano ai due lati della
colonna provoca spesso un forte dolore.
Questi dolori sono dovuti a una contrattura dei muscoli, la cui tensione prolungata comprime i
vasi sanguigni e impedisce al sangue di irrorare e ossigenare le fibre muscolari. Se tale fenomeno
si prolunga, vi è accumulo di acido lattico e i vasi sanguigni si atrofizzano. Il dolore diviene
allora permanente o appare anche solo dopo qualche minuto di lavoro in una posizione
sfavorevole.
Questi dolori cronici al dorso possono essere trattati efficacemente con il programma Dorsalgia
che permette di riattivare la circolazione, drenare gli accumuli di acido lattico, ossigenare i
muscoli, sviluppare i vasi sanguigni e rilasciare i muscoli contratti.
124
Programma consigliato
Dorsalgia
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
La selezione di questo
programma attiva
automaticamente il gruppo
muscolare da trattare
La selezione di questo
programma lancia
automaticamente il test m—3
Durata del trattamento
4 settimane
Si consiglia di consultare il medico se dopo una
settimana d’uso dello stimolatore non si sono verificati
miglioramenti
Protocollo di trattamento
2 sedute Dorsalgia consecutive al giorno con 10 minuti di
pausa tra le 2 sedute per 4 settimane di trattamento
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 13
Gli elettrodi piccoli collegati alle connessioni rosse sono
posizionati sui punti dei muscoli che risultano più dolorosi
alla palpazione; gli elettrodi piccoli collegati alle
connessioni nere devono essere posizionati lungo le vertebre
dorsali: al di sopra dei punti dolorosi, se il dolore si diffonde
verso l’alto; al di sotto dei punti dolorosi, se il dolore si
diffonde verso il basso
Posizione del corpo
Mettersi comodamente sdraiati
SP5 Man 5e IT
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11:41
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DOLORE
Dolori muscolari della regione lombare
(lombalgia)
Il dolore localizzato nella parte inferiore della schiena (lombalgia) è il più frequente. In posizione
eretta tutto il peso del tronco si concentra sulle articolazioni delle ultime vertebre premendo tra
queste e l’osso sacro. La regione lombare è dunque particolarmente sollecitata. I dischi
intervertebrali sono soggetti a compressione e i muscoli lombari restano contratti causando
dolore.
Per dare sollievo ai pazienti affetti da lombalgia esistono numerosi trattamenti: tra questi le
correnti specifiche del programma Lombalgia del Compex che permettono un netto
miglioramento e possono anche risolvere il problema, se questo è essenzialmente di origine
muscolare.
Lombalgia
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
La selezione di questo
programma attiva
automaticamente il gruppo
muscolare da trattare
La selezione di questo
programma lancia
automaticamente il test m—3
Durata del trattamento
4 settimane
Si consiglia di consultare il medico se dopo una
settimana d’uso dello stimolatore non si sono verificati
miglioramenti
Protocollo di trattamento
2 sedute Lombalgia consecutive al giorno con 10 minuti di
pausa tra le 2 sedute per 4 settimane di trattamento
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 12
Gli elettrodi piccoli collegati alle connessioni rosse sono
posizionati sui punti dei muscoli che risultano più dolorosi
alla palpazione; gli elettrodi piccoli collegati alle
connessioni nere sono posizionati lungo le vertebre lombari:
al di sopra dei punti dolorosi, se il dolore si diffonde verso
l’alto; al di sotto dei punti dolorosi, se il dolore si diffonde
verso il basso
Posizione del corpo
Mettersi nella posizione più comoda
125
DOLORE
Programma consigliato
SP5 Man 5e IT
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11:41
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DOLORE
Dolori muscolari della regione lombare associati a dolori della
natica (glutei) e della parte posteriore della coscia
(lombo-sciatalgia)
Il dolore nella parte inferiore della schiena (lombalgia) è il più frequente. In posizione eretta
tutto il peso del tronco si concentra sulle articolazioni delle ultime vertebre premendo tra queste
e l’osso sacro. La regione lombare è dunque particolarmente sollecitata. I dischi intervertebrali
sono soggetti a compressione e i muscoli lombari restano contratti causando dolore.
Accade frequentemente che i dischi posti tra le ultime due vertebre o tra l’ultima vertebra e l’osso
sacro siano deteriorati dalla pressione delle vertebre. Questo deterioramento può causare
un’irritazione, se non addirittura una compressione, delle radici nervose che partono dalla
colonna vertebrale e scendono lungo le natiche e le gambe. Il dolore non si manifesta soltanto
nella zona lombare, ma scende anche lateralmente interessando la natica, la parte posteriore
della coscia e qualche volta raggiunge persino la gamba. In questo caso si tratta di lombosciatalgia per la quale è sempre necessario consultare un medico, al fine di valutare il grado di
compressione delle radici nervose e, quindi, determinare il giusto trattamento da seguire.
126
Le correnti specifiche del programma Lombo-sciatalgia del Compex permettono di combattere
efficacemente il dolore, ma devono sempre essere utilizzate come complemento di altri
trattamenti prescritti dal medico curante.
Programma consigliato
Lombo-sciatalgia
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
La selezione di questo
programma attiva
automaticamente il gruppo
muscolare da trattare
La selezione di questo
programma lancia
automaticamente il test m—3
Durata del trattamento
4 settimane
Si consiglia di consultare il medico se dopo una
settimana d’uso dello stimolatore non si sono verificati
miglioramenti
Protocollo di trattamento
3 sedute Lombo-sciatalgia alla settimana per 4 settimane di
trattamento
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 32
Posizionare sempre gli elettrodi come indicato sul disegno
rispettando il colore delle connessioni (rosse o nere)
Posizione del corpo
Mettersi nella posizione più comoda
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DOLORE
Dolori muscolari acuti e recenti di un muscolo lombare
(lombalgia acuta)
Qualche volta l’esecuzione di un movimento dorsale, ad esempio quando si solleva qualcosa,
quando ci si gira o quando ci si rialza dopo essere stati in posizione curva, può causare un dolore
intenso nella zona lombare. Le persone affette da tale problema presentano una contrattura dei
muscoli della zona lombare ed accusano un forte dolore in quella zona; dato che non riescono a
raddrizzarsi completamente, restano piegati su un lato. L’insieme di questi sintomi segnala la
presenza di una lombalgia acuta, che è principalmente il risultato di una contrattura acuta ed
intensa dei muscoli situati nella parte inferiore della schiena (regione lombare).
In una situazione di questo genere è sempre necessario consultare il proprio medico curante
al fine di iniziare il giusto trattamento.
In aggiunta, il programma specifico Lombalgia acuta del Compex può aiutare efficacemente a
decontrarre i muscoli togliendo il dolore.
Programma consigliato
Lombalgia acuta
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
La selezione di questo
programma attiva
automaticamente il gruppo
muscolare da trattare
La selezione di questo
programma lancia
4 settimane
Si consiglia di consultare il medico se dopo una
settimana d’uso dello stimolatore non si sono verificati
miglioramenti
Protocollo di trattamento
3 sedute Lombalgia acuta alla settimana per 4 settimane di
trattamento
Posizionamento degli elettrodi
Vedere disegno n° 33
L’elettrodo piccolo collegato alla connessione rossa è
posizionato sul punto del muscolo che risulta più doloroso
alla palpazione; l’elettrodo piccolo collegato alla
connessione nera viene posizionato lungo le vertebre
lombari: al di sopra del punto doloroso, se il dolore si
diffonde verso l’alto; al di sotto del punto doloroso, se il
dolore si diffonde verso il basso
Mettersi nella posizione più comoda
DOLORE
automaticamente il test m—3
Durata del trattamento
Posizione del corpo
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DOLORE
Dolore articolare cronico
(es.: artrosi del ginocchio = gonartrosi)
Diversi fattori, tra cui l’età, gli urti, le cattive posizioni, le compressioni, ecc., risultano essere
dannosi per le articolazioni. Con l’azione di questi fattori sfavorevoli, le articolazioni si
deteriorano, si infiammano e provocano dolore. Si tratta di artrosi che riguardano più
frequentemente le grandi articolazioni come quelle dell’anca, del ginocchio o della spalla. I dolori
di queste articolazioni si chiamano “artralgie”.
Il programma Artralgia del Compex fornisce correnti specifiche per combattere questo tipo di
dolore.
Il programma Artralgia, tuttavia, non consente di ottenere una rigenerazione dell’articolazione,
anche se interviene come complemento del trattamento prescritto dal medico, che deve
sempre essere consultato per questo tipo di dolori.
Programma consigliato
Artralgia
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
La selezione di questo
programma attiva
automaticamente il gruppo
muscolare da trattare
La funzione m—5 è attiva
128
Durata del trattamento
1 settimana, da adattare poi a seconda dell’evoluzione del
dolore
Il dolore è diminuito: continuare il trattamento e adattare il
ritmo delle sedute alle manifestazioni dolorose
Il dolore è rimasto invariato o si accentua: si consiglia di
consultare un medico
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
Almeno 1 seduta Artralgia al giorno
Secondo il bisogno, il programma Artralgia
può essere ripetuto più volte nello stesso
giorno
Settimana 2
e seguenti:
Posizionamento degli elettrodi
Adattare il numero ed il ritmo delle sedute
Artralgia in base agli episodi dolorosi
Vedere disegno n° 26
Cercare di coprire al massimo l’articolazione dolorante con
gli elettrodi
Posizione del corpo
Mettersi nella posizione più comoda
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DOLORE
Dolore cronico del gomito
(epicondilite = Gomito del Tennista)
In corrispondenza della piccola tuberosità ossea esterna del gomito (tuberosità omerale distale o
epicondilo) si inseriscono tutti i tendini dei muscoli che permettono di estendere la mano, il
polso e le dita. I movimenti della mano e delle dita trasmettono quindi delle tensioni che si
concentrano nella parte terminale dei tendini in corrispondenza di questa tuberosità ossea.
Quando i movimenti delle mani sono ripetitivi, come quelli degli imbianchini, dei giocatori di
tennis, ma anche delle persone che utilizzano costantemente il mouse di un computer, possono
svilupparsi piccole lesioni accompagnate anche da infiammazione e da dolori in corrispondenza
della regione dell’epicondilo. In questo caso si parla di “epicondilite” caratterizzata da un dolore
localizzato sulla tuberosità ossea esterna del gomito, che si avverte quando ci si appoggia
sull’avambraccio o quando si contraggono i relativi muscoli.
Il programma Epicondilite del Compex fornisce correnti specifiche per combattere questo tipo di
dolore. Ha un’azione complementare al riposo.
È necessario tuttavia consultare il medico curante se il dolore si accentua o non scompare
rapidamente dopo qualche seduta.
Gruppo muscolare
129
Epicondilite
Senza m—4
Con m—4
La selezione di questo
programma attiva
automaticamente il gruppo
muscolare da trattare
La funzione m—5 è attiva
Durata del trattamento
1 settimana, da adattare poi a seconda dell’evoluzione del
dolore
Il dolore è diminuito: continuare il trattamento e adattare il
ritmo delle sedute alle manifestazioni dolorose
Il dolore è rimasto invariato o si accentua: si consiglia di
consultare un medico
Protocollo di trattamento
Settimana 1:
Minimo 2 sedute Epicondilite al giorno
Secondo le necessità, il programma
Epicondilite può essere ripetuto più volte
nello stesso giorno
Settimana 2
e seguenti:
Posizionamento degli elettrodi
1 seduta Epicondilite al giorno
Vedere disegno n° 36
Posizionare sempre gli elettrodi come indicato sul disegno
Posizione del corpo
Mettere il gomito e l’avambraccio in posizione comoda per
rilassare tutti i muscoli del braccio
DOLORE
Programma consigliato
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RIABILITAZIONE
7. Categoria Riabilitazione
7.1 Introduzione
Le conseguenze muscolari di qualunque problema patologico devono essere trattate con
programmi specifici. Il miglioramento delle qualità di un muscolo sano o il recupero del
potenziale di un muscolo “convalescente” richiedono dei regimi di lavoro particolari. Per il
“recupero” di un muscolo convalescente si devono necessariamente utilizzare i programmi della
categoria Riabilitazione.
La diminuzione del volume muscolare si manifesta rapidamente in seguito ad un trauma osseo o
articolare, soprattutto se la lesione è curata con un periodo di immobilizzo e/o un intervento
chirurgico. Questa riduzione muscolare (amiotrofia) può essere più progressiva in caso di lesione
degenerativa (per esempio, l’artrosi) dato che in questo caso la diminuzione dell’attività
muscolare spesso aumenta poco a poco e si sovrappone all’evoluzione della patologia. Il
fenomeno dell'amiotrofia è accompagnato da una diminuzione della forza del muscolo. Tuttavia,
questi disturbi non sono altro che le conseguenze di alterazioni diverse a livello delle fibre
muscolari.
In un processo di riabilitazione è indispensabile, in un primo tempo, curare l’amiotrofia (ovvero
ritrovare un normale volume muscolare) e, successivamente, cercare di migliorare la forza del
muscolo tramite il programma Rafforzamento.
131
Alcune patologie, come pure alcune rieducazioni post-operatorie, richiedono precauzioni
particolari. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico o del proprio
fisioterapista prima di procedere all’utilizzo dei programmi della categoria Riabilitazione.
Nota: Materiale d’osteosintesi
La presenza di materiale d’osteosintesi (materiale metallico a livello osseo come viti, protesi,
placche, ecc.) non costituisce una contro-indicazione all’utilizzazione dei programmi del Compex.
Infatti le correnti elettriche del Compex sono concepite al fine di non produrre alcun effetto negativo
sui materiali d’osteosintesi.
RIABILITAZIONE
L’utilizzo dei programmi della categoria Riabilitazione non deve in alcun modo sostituire le
sedute di rieducazione realizzate in presenza di un fisioterapista o di un kinesiterapista.
Anche se il ristabilimento delle qualità muscolari iniziali è un elemento chiave del processo
di riabilitazione, solo un professionista competente può occuparsi di altri aspetti quali la
mobilità articolare, la vigilanza articolare, il dolore residuo, ecc.
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RIABILITAZIONE
7.2 Tabella dei programmi Riabilitazione
Programmi
Effetti
Utilizzazione
Posizionamento degli
elettrodi
Amiotrofia
Riattivazione del
trofismo delle
fibre muscolari
alterate durante
un processo di
amiotrofia
Trattamento di
attacco di una
qualunque
diminuzione di
volume muscolare:
In funzione del muscolo Energie massime
da stimolare, rispettare sopportabili
la posizione
raccomandata
Aumento del
diametro e delle
capacità delle
fibre muscolari
alterate a causa di
un'attività ridotta
o di una inattività
imposta da un
qualunque
problema
patologico
Dopo un periodo di
utilizzo del
programma
Amiotrofia,
quando il muscolo
mostra una leggera
ripresa di volume o
di tonicità
Aumento della
forza di un
muscolo
precedentemente
atrofizzato
Alla fine della
riabilitazione,
quando il muscolo
ha ritrovato un
normale volume
muscolare
Rimuscolazione
132
– successiva ad un
trauma che ha
richiesto un
immobilizzo
– che accompagna
delle lesioni
articolari
degenerative
Energie di
stimolazione
m—1
Sì
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
In funzione del muscolo Energie massime
da stimolare, rispettare sopportabili
la posizione
raccomandata
Sì
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Fino al
ristabilimento,
quasi totale del
Ristabilimento del volume del
volume muscolare muscolo
Rafforzamento
Aumento della
forza di un
muscolo
interessato da un
processo
patologico ma
non atrofizzato
Dall’inizio della
riabilitazione nel
caso di muscoli
non atrofizzati
In funzione del muscolo Energie massime
da stimolare, rispettare sopportabili
la posizione
raccomandata
Vedere disegni n° 1-23,
n° 31, n° 34, n° 43 e
n° 44
Sì
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RIABILITAZIONE
7.3 Applicazioni specifiche dei programmi Riabilitazione
Amiotrofia dei quadricipiti successiva ad un trauma
Il quadricipite è un muscolo voluminoso, situato nella parte anteriore della coscia. È il muscolo
principale che permette al ginocchio di tendersi. Svolge un ruolo fondamentale nella camminata,
nella corsa, nella salita delle scale, ecc. Ogni trauma di un arto inferiore comporta una
diminuzione del quadricipite. Tale restrizione del volume muscolare è più o meno significativa a
seconda della durata del periodo d'inattività.
Questa amiotrofia è solitamente evidente in seguito ad un trauma del ginocchio e, in particolare,
se il trauma è stato curato con un intervento chirurgico.
I programmi della categoria Riabilitazione sono specificamente studiati per la cura
dell’alterazione delle fibre muscolari risultante da un simile processo. La progressione del lavoro
imposto dai vari programmi è determinante per il conseguimento di risultati ottimali.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per i programmi Amiotrofia,
Rimuscolazione e Rafforzamento.
Programmi consigliati
Amiotrofia, Rimuscolazione, poi Rafforzamento
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattemento
c
a
Protocollo di trattamento
Settimane 1-2: 1 seduta Amiotrofia al giorno
10 settimane
Settimane 3-8: 1 seduta Rimuscolazione al giorno
Settimane 9-10: 1 seduta Rafforzamento al giorno
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Vedere disegno n° 7
RIABILITAZIONE
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RIABILITAZIONE
Amiotrofia dei glutei successiva ad un'artrosi dell’anca
(coxartrosi)
Il dolore e l’irrigidimento successivi ad un’artrosi dell’anca provocano solitamente un utilizzo
ridotto dei muscoli dei glutei, ciò comporta la loro diminuzione di volume e di qualità.
Questa amiotrofia comporta un’instabilità del bacino che provoca lo zoppicamento durante la
marcia ed un’accentuazione dei dolori derivante dall’aumento delle pressioni sopportate
dall’articolazione. Le lesioni della cartilagine sono, purtroppo, irreversibili. Tuttavia, il programma
amiotrofia permette di migliorare la stabilità dell’articolazione e di alleviare il dolore all’anca
consentendo a quest’ultima di mantenere un funzionamento meccanico soddisfacente.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per i programmi Amiotrofia,
Rimuscolazione e Rafforzamento.
Programmi consigliati
Amiotrofia, Rimuscolazione, poi Rafforzamento
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattemento
f
a
Protocollo di trattamento
Settimane 1-2: 1 seduta Amiotrofia al giorno
134
10 settimane
Settimane 3-8: 1 seduta Rimuscolazione al giorno
Settimane 9-10: 1 seduta Rafforzamento al giorno
Mantenimento dei risultati
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Settimana 11
e seguenti:
1 seduta Rafforzamento alla settimana
Vedere disegno n° 9
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RIABILITAZIONE
Sviluppo del gran dorsale per trattare e prevenire i dolori
attribuibili ai tendini della spalla
(sindrome della cuffia dei muscoli rotatori)
La spalla è un’articolazione complessa che permette di realizzare movimenti molto ampi (per
esempio, alzare le braccia in aria). Durante alcuni di questi movimenti, i tendini della spalla
possono “sfregare” e trovarsi compressi contro le parti ossee dell’articolazione. Quando questo
fenomeno si ripete o si verifica in soggetti con una costituzione anatomica sfavorevole, questo
dolore dei tendini porta alla loro infiammazione ed al loro ispessimento, aumentando in modo
considerevole il grado di compressione. I dolori sono spesso molto forti ed impediscono
qualunque movimento della spalla. Possono talvolta addirittura manifestarsi durante la notte e
disturbare in modo considerevole il sonno.
Una cura medica opportuna può essere iniziata solo in seguito ad un consulto medico. Tuttavia,
l’elettrostimolazione del gran dorsale tramite dei programmi specifici del Compex permette di
attenuare il dolore dei tendini aumentando il loro spazio libero nell’artico-lazione della spalla.
Programmi consigliati
Amiotrofia, poi Rimuscolazione
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattemento
d
a
Protocollo di trattamento
Settimane 1-2: 1 seduta Amiotrofia al giorno
6 settimane
Settimane 3-6: 1 seduta Rimuscolazione al giorno
Mantenimento dei risultati
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
Settimana 7
e seguenti:
1 seduta Rimuscolazione alla settimana
Vedere disegno n° 18
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RIABILITAZIONE
Il modo m—1 è particolarmente indicato per i programmi Amiotrofia e
Rimuscolazione.
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RIABILITAZIONE
Sviluppo della fascia addominale per prevenire i dolori
alla zona lombare
(lombalgie)
I dolori della zona lombare si manifestano più frequentemente nei soggetti che non dispongono
di una muscolatura adeguata nella regione addominale.
Questi muscoli rappresentano un vero e proprio “corsetto” naturale che serve a proteggere la
regione lombare contro le supersollecitazioni dei più svariati tipi. È per questo motivo che si
parla abitualmente di “fascia” o di “cintura” addominale. Dopo un episodio di lombalgia, quando
i dolori sono scomparsi (vedere rubrica “Categoria Dolore” del capitolo V di questo manuale), si
raccomanda di migliorare l’efficacia degli addominali e dei lombari in modo da evitare una
recidiva. Il programma Amiotrofia impone un notevole carico di lavoro per i muscoli addominali,
che non assumono posizioni sbagliate o addirittura pericolose durante la stimolazione, come
spesso accade nel corso di esercizi volontari realizzati in modo scorretto. La fascia addominale,
una volta diventata più forte e più resistente, potrà svolgere in modo corretto il proprio ruolo di
protezione della regione lombare.
136
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Amiotrofia.
Programma consigliato
Amiotrofia
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattamento
4 settimane
v
a
Protocollo di trattamento
Settimane 1-4: 1 seduta Amiotrofia al giorno
Mantenimento dei risultati
Settimana 5
e seguenti:
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
1 seduta Amiotrofia alla settimana
Vedere disegno n° 10
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RIABILITAZIONE
Sviluppo dei muscoli lombari per prevenire i dolori
alla zona lombare
(lombalgie)
Come i muscoli della regione addominale, così anche quelli della parte inferiore della schiena
(muscoli lombari) svolgono una funzione di protezione nei confronti della regione lombare. I
soggetti che non dispongono di muscoli lombari sufficientemente efficaci sono particolarmente
esposti alle lombalgie. Una volta scomparsi i dolori localizzati nella parte bassa della schiena, si
consiglia di rinforzare i muscoli lombari per evitare la manifestazione di un nuovo fenomeno
doloroso. Tuttavia, per i soggetti che soffrono di lombalgie, l’esecuzione di esercizi volontari
della schiena pone spesso dei seri problemi. È per questo motivo che l’elettrostimolazione dei
muscoli lombari tramite il programma Amiotrofia rappresenta lo strumento tecnico d’eccellenza
per migliorare l’efficacia di questa zona.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Amiotrofia.
Programma consigliato
Amiotrofia
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattemento
b
a
Protocollo di trattamento
Settimane 1-4: 1 seduta Amiotrofia al giorno
Mantenimento dei risultati
Settimana 5
e seguenti:
4 settimane
1 seduta Amiotrofia alla settimana
Vedere disegno n° 14
RIABILITAZIONE
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
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RIABILITAZIONE
Rafforzamento dei muscoli peronei laterali in seguito
ad una distorsione della caviglia
La funzione dei muscoli peronei laterali è di mantenere la stabilità dell’articolazione della caviglia
e di impedirne la rotazione verso l’interno. Dopo una distorsione, questi muscoli perdono la
capacità di contrazione riflessa e gran parte della loro forza. Ristabilire l’efficacia di tali muscoli
dopo una distorsione è fondamentale per evitare la probabile recidiva. Per essere efficaci, i
muscoli peronei laterali devono essere sufficientemente forti da impedire una torsione del piede
verso l’interno, ma devono anche contrarsi in modo riflesso nel preciso momento in cui la caviglia
oscilla verso l’interno. Per sviluppare questi due aspetti (forza e velocità di contrazione) è
necessario utilizzare il programma Rafforzamento che permette di ristabilire l’efficacia dei
muscoli peronei laterali, prevenendo la recidiva.
Il modo m—1 è particolarmente indicato per il programma Rafforzamento.
138
Programma consigliato
Rafforzamento
Gruppo muscolare
Senza m—4
Con m—4
Durata del trattemento
j
a
Protocollo di trattamento
Settimane 1-4: 1 seduta Rafforzamento al giorno
Mantenimento dei risultati
Se si pratica un’attività sportiva a rischio:
4 settimane
Settimana 5
e seguenti:
Posizionamento degli elettrodi
e posizione del corpo
1 seduta Rafforzamento alla settimana
Vedere disegno n° 2
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Page 140
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VI. POSIZIONAMENTO DEGLI ELETTRODI E POSIZIONI DEL CORPO
Per collocare correttamente gli elettrodi e determinare le posizioni di stimolazione da
assumere, fate riferimento ai disegni e alle immagini riportati nelle varie applicazioni
specifiche e alla fine del presente manuale.
1. Posizionamento degli elettrodi
Un cavo di stimolazione è composto da due poli:
x un polo positivo (+) = connessione rossa
x un polo negativo (–) = connessione nera
Ognuno dei due poli deve essere collegato ad un solo elettrodo.
Ricorda: è importante collegare gli elettrodi ai connettori dei cavi. Premete in modo deciso il connettore
sull’elettrodo fino a quando sentite un doppio “clic”.
Secondo le caratteristiche specifiche del tipo di corrente utilizzato per ogni trattamento,
l’elettrodo collegato al polo positivo (connessione rossa) può beneficiare di una posizione
“strategica” che viene specificata in ogni applicazione di questo manuale.
Per tutti i trattamenti di elettrostimolazione muscolare, cioè per i trattamenti che si avvalgono
delle contrazioni muscolari, è importante posizionare l’elettrodo positivo sul punto motore del
muscolo.
Per i trattamenti Decontratturante e Endorfinico della categoria Dolore (fatta eccezione per i
trattamenti di tipo TENS), la posizione preferenziale dell’elettrodo positivo coincide con il punto
più doloroso (trigger), che conviene localizzare mediante la palpazione del muscolo indolenzito.
In tutti i casi, attenersi sempre alle dimensioni (grande o piccolo) degli elettrodi mostrati nei
disegni. Salvo parere medico contrario, rispettare sempre le posizioni mostrate nei disegni.
All’occorrenza scegliere la posizione migliore, spostando leggermente l’elettrodo positivo, in
modo da ottenere la contrazione muscolare migliore o il posizionamento che sembra essere più
confortevole.
Il sistema m—4 del cavo degli elettrodi specifico corrisponde alla polarità positiva
(connessione rossa). Per garantire l’ottenimento dei risultati migliori, il sistema m—4 verrà
sempre posizionato secondo le indicazioni dei disegni riportati nelle varie applicazioni specifiche
e alla fine del presente manuale. La posizione del sistema m—4 è chiaramente evidenziata
con un cerchio ( ).
Il Gruppo Compex declina ogni responsabilità per posizioni diverse.
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SP5 Man 5e IT
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VI. Posizionamento degli elettrodi e posizioni del corpo
2. Posizioni di stimolazione
Assumete comodamente la posizione presentata nelle immagini abbinate ai disegni dei
posizionamenti degli elettrodi, riportati all’inizio delle varie applicazioni specifiche e alla fine del
presente manuale.
Per la maggior parte dei programmi che impongono delle contrazioni muscolari di una certa
intensità si raccomanda di lavorare sempre in isometria su un muscolo che non deve essere in
posizione accorciata. In caso contrario, la contrazione provocherà un dolore simile ad un crampo
e indolenzimenti notevoli dopo la seduta. Per questi programmi, e per lavorare comodamente e in
tutta sicurezza, è necessario bloccare saldamente le estremità degli arti. Così facendo, si
oppone la massima resistenza al movimento e si impedisce l’accorciamento del muscolo durante
la contrazione.
Per gli altri tipi di programmi (per esempio, i programmi delle categorie Vascolare, Massaggio e
Dolore e il programma Recupero attivo), che non comportano contrazioni muscolari di una certa
intensità, mettetevi nella posizione più comoda possibile.
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