la prevenzione ginecologica - Dott.ssa Elisabetta Garbati

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LA PREVENZIONE
GINECOLOGICA
Dott. Elisabetta Garbati
Medico chirurgo
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia
DEFINIZIONE
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La prevenzione in medicina è l'insieme di azioni
finalizzate a impedire o ridurre il rischio , ossia la
probabilità che si verifichino delle patologie
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Gli interventi di prevenzione sono in genere rivolti
all'eliminazione o , nel caso in cui la stessa non sia
concretamente attuabile, alla riduzione dei rischi che
possono generare dei danni all'incolumità delle persone
ANATOMIA FEMMINILE
TUBA
UTERO
OVAIO
VAGINA
COLLO
UTERINO
TUMORI GINECOLOGICI: QUALI SONO I PIÙ COMUNI, E COME
FARE A RICONOSCERLI DAI SINTOMI
1- Endometrio.
Età:dopo i 60 anni
Sintomi: sanguinamento vaginale
2- Collo dell’utero
Età: 30-35 anni, e quelle di età superiore ai 60 anni.
Fattore di rischio: infezioneHPV
Sintomi: sanguinamento abbondante ed immotivato
dolore pelvico, secrezioni maleodoranti.
3- Carcinoma ovarico
Età 50-70 anni
Fattori di rischio: Familiarità, Sterilità, endometriosi etc
Sintomi: dolori addominali, inappetenza, astenia e
dimagrimento immotivato.
LESIONI DEL COLLO DELL’UTERO
Tumore collo
uterino
UTERO
COLLO
UTERINO
VAGINA
Cervice
I VARI GRADI DI LESIONE DEL COLLO UTERINO
PAPTEST
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Esame di screening per il tumore della cervice
uterina
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La sua introduzione ha contribuito in modo
significativo alla riduzione della mortalità
associata a questo tipo di tumore
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il pap-test andrebbe eseguito regolarmente da
tutte le donne (anche asintomatiche), dai 25
anni ai 64 anni
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La frequenza ideale con cui ripetere il test è
quindi una volta ogni tre anni. PAP-TEST
INFEZIONE DA HPV
HPV è il papilloma virus umano che provoca un'infezione molto
frequente, che la maggior parte delle donne prende almeno una volta
nella vita.
La maggior parte delle lesioni guariscono spontaneamente ma
alcune, se non curate, progrediscono lentamente verso forme tumorali.
Ci vogliono però molti anni perché le lesioni si trasformino, e solo
pochissime delle donne con infezione da papilloma virus sviluppano un
tumore del collo dell'utero.
TAMPONE
CERVICE
HPV TEST
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HPV (Human Papilloma Virus) virus potenzialmente oncogeni
causa indiscussa dei tumori del collo dell'utero.
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La famiglia HPV è costituita da circa 100 tipi diversi.
Hpv ad alto rischio oncogeno
• 16-18- 45 e 56 e, meno frequenti, il 31-33-35-5152
HPV a basso rischio
• 6-11-42-43-44-54-55
Come si prende?
 Si prende per via sessuale , anche se non
necessariamente in seguito ad un rapporto
sessuale completo. In alcuni casi l'infezione può
essere trasmessa da una persona all'altra molti
anni dopo che una delle due persone l'ha presa. Il
fatto di avere l'infezione può quindi non avere
nulla a che fare con l'attuale compagno.
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Quanto tempo dura l'infezione?
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La grande maggioranza delle infezioni scompare
spontaneamente, circa il 50% nel corso di un anno
e circa il 30% in due anni. Quando l'infezione
scompare anche il rischio scompare.
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Come si cura?
Non ci sono ancora medicine per curare
questa infezione. In particolare, si è visto che
non servono gli antibiotici, gli ovuli o le lavande
vaginali.
 La cosa più importante però è identificare in
tempo le alterazioni provocate dal virus, che sono
quelle che cerchiamo con il Paptest. Quindi
partecipare allo screening è la cosa più efficace
che possiamo fare per proteggerci.
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Si può prevenire?
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E'
molto
difficile
prevenirla :
infatti
è
un'infezione molto comune, soprattutto fra le
persone giovani, e il preservativo non garantisce
una prevenzione del 100%. C'è ora però un
vaccino contro alcuni tipi di virus responsabili di
circa il 70% dei tumori del collo dell'utero.
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Che cosa succederà dopo aver fatto il test
HPV?
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Se il suo test HPV sarà negativo, non avrà più bisogno di
controlli particolari e la paziente verrà invitata di nuovo a
fare un Pap-test di screening dopo tre anni.
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Se il suo test HPV sarà positivo , la paziente dovrà
eseguire un controllo chiamato colposcopia, che servirà ad
esaminare il suo collo dell'utero. E' un controllo simile alla
visita ginecologica e non è doloroso.
COLPOSCOPIA
La colposcopia è un esame che
consiste nel guardare il collo
dell’utero con uno
strumento ottico, chiamato
colposcopio, che ne permette
un ingrandimento da 6 a 40
volte.
La
colposcopia
può
essere
corredata da prelievi citologici (Pap
test , HPV test ), o da prelievi bioptici
mirati, cioè eseguiti sotto guida
colposcopica (biopsia del collo dell’utero,
della vagina o della vulva).
Le pinze sono utilizzate per
prelevare campioni da
analizzare
Quadri colposcopici
CONIZZAZIONE
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asportazione di una porzione del
collo uterino che presenta una lesione
potenzialmente maligna:
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L'anestesia può essere locale o in
sedazione.
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Il controllo post intervento prevede
dopo 3-6 mesi la ripetizione del paptest per controllare la persistenza o
l'assenza della malattia.
VACCINAZIONE HPV
Evitando l'infezione e le lesioni precancerose si impedisce lo
sviluppo del tumore del collo dell'utero. Per questo, l'EMA, l'FDA
e l'OMS riconoscono l'altissimo valore della vaccinazione anti-HPV
nell'evitare i tumori correlati a questi tipi.
TUMORI DELL’ENDOMETRIO
ENDOMETRIO
LESIONI PRECANCEROSE
Iperplasia ghiandolare atipica
1- Semplice
2- Complessa
ENDOMETRIO
CARCINOMA DELL’ENDOMETRIO
SANGUINAMENTI UTERINI
DIAGNOSI CLINICA
Visita ginecologica
 Ecografia gin trans-vaginale (TVS)
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Diagnosi clinica
Isteroscopia diagnostica
Resettoscopia
TRATTAMENTO
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Chirurgico
TUMORI OVARICI
Il tumore dell'ovaio non dà sintomi
nelle fasi iniziali. Per questo è difficile
identificarlo precocemente.
Sono tre i sintomi che le donne dovrebbe
tenere presente in quanto possibili
indicatori precoci della presenza di un
cancro delle ovaie: addome gonfio,
aerofagia, bisogno di urinare
frequente.
Lo affermano diversi studi apparsi negli
ultimi anni sulle riviste mediche, che
rimarcano anche quanto generici siano
questi disturbi.
DIAGNOSI
1- Visita ginecologica e palpazione dell'addome.
2- Ecografia transaddominale
3- dosaggio del CA 125- HE4
TRATTAMENTO CHIRURGICO
Le donne colpite da un cancro
dell'ovaio vengono sottoposte a
intervento chirurgico la cui entità
varia secondo lo stadio di malattia.
Si consiglia, dopo l'intervento, una
chemioterapia
Sono allo studio diversi farmaci biologici per
la terapia del cancro dell'ovaio in fase
avanzata
“PREVENIRE È MEGLIO CHE
CURARE“
questo detto è sicuramente azzeccato quando si parla di prevenzione in
ambito ginecologico. Sottoporsi a controllo periodici ponendo sempre
al primo posto la cura di sé stesse è di grande importanza, in quanto
permette di prevenire o diagnosticare per tempo eventuali
anomalie.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!!!
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