Influenza pandemica
(A/H1N1p)
Aggiornamento del 28.01.11
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INFLUENZA UMANA PANDEMICA - A/H1N1p
Aggiornamento al 28 Gennaio 2011
Si comunica che a seguito degli ultimi comunicati emessi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e del
Centro Europeo di Prevenzione e Controllo delle Malattie (ECDC), gli aggiornamenti in merito alla situazione
epidemiologica dell’influenza pandemica verranno pubblicati a cadenza bisettimanale.
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A livello mondiale, la circolazione del virus dell’influenza si continua ad accertare nel Nord America (stipite
A/H3N2, virus di tipo B) e nel Regno Unito. In quest’ultimo Paese i casi di influenza interessano il 25% dei
posti letto degli ospedali e gli stessi sono stati complicati da infezioni batteriche, sostenute principalmente da
S. pneumoniae, Streptoccocco di gruppo A e meningococco. Il virus pandemico A/H1N1p è più diffuso in
Europa, aree del medio Oriente, tropicali e sud del mondo.
Paesi delle zone temperate del nord dell’emisfero:
Nord America
Si continuano ad registrare nuovi casi di malattie simil-influenzali (ILI) e di influenza con ricoveri in ospedale,
in Canada. Il tasso di ILI è simile a quello registrato nel 2009. Circa il 25% dei campioni analizzati in Canada,
sono positivi al virus dell’influenza di cui il 98% degli stessi è rappresentato dal tipo A. il 94% di questi è
rappresentato dal tipo A/H3N2 e il restante 6% dal tipo A/H1N1p. I dati ottenuti da 6 stati americani che
comprendono 122 città sentinella, evidenziano che i casi per morte da polmonite virale sono al di sotto della
soglia epidemica. Come nelle settimane precedenti, tutti i virus isolati vengono caratterizzati geneticamente,
e gli stessi hanno mostrato la stessa situazione antigenica dei virus contenuti nei vaccini.
Europa
Nel Regno Unito si continuano a registrare elevati tassi di ILI e ospedalizzazioni correlate al virus
dell’influenza. Attualmente, il 25% degli ospedalizzati sono sostenuti dal virus dell’influenza. Sono stati
segnalati 112 morti correlati allo stesso virus. In 95/100 casi il virus identificato è stato A/H1N1p e i restanti
sostenuti dal virus di tipo B. La maggioranza dei casi mortali ha interessato soggetti tra i 15 e i 64 anni di età.
Solo il 16% degli stessi ha interessato persone di età maggiore dei 64 anni. Il 78% dei casi mortali aveva
condizioni di rischio alte. I medici britannici, hanno rilevato co-infezioni batteriche associate al virus
dell’influenza sostenute da: S.pneumoniae, Streptococco del gruppo A, il meningococco. Il 2% ha
evidenziato la mutazione H257Y che conferisce resistenza al farmaco antivirale oseltamivir. In altri Paesi
Europei (Francia, Portogallo, Paesi Bassi, Danimarca, Italia) si sono evidenziati casi di ospedalizzazione con
decessi associati al virus dell’influenza A/H1N1p, o al tipo B. In Danimarca il 4% dei pazienti con influenza è
stato ospedalizzato. In generale in Europa sono stati colpiti soggetti tra 15 e i 64 anni di età, con il 60-80%
dei soggetti che presentavano fattori di rischio.
Complessivamente il 45% dei campioni sentinella saggiati in Europa sono risultati positivi al virus
dell’influenza. Di questi il 77% era rappresentato dal virus di tipo A e il 23 dal tipo B. Tra i virus di tipo A,
l’85% erano rappresentati dallo stipite pandemico A/H1N1p e il 15% dal virus A/H3N2.
In Italia durante la terza settimana del 2011 sono stati accertati complessivamente 8682 casi di influenza di
cui 1606 tra 0-4 anni, 2497 tra 5-14 anni, 4216 tra 15-64 anni e 363 oltre i 65 anni di età. In particolare nella
Regione Umbria sono stati accertati 157 casi, mentre nella Regione Marche sono risultati positivi al virus
dell’influenza 286 soggetti.
Medio Oriente:
Diversi Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente registrano un aumento del numero dei casi di influenza.
Prevalentemente è stato registrato il virus di tipo B, seguito dal virus pandemico.
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Dati limitati, suggeriscono che il virus A/H1N1p è in circolazione in Egitto, dove dal mese di ottobre 2010
sono stati registrati 122 decessi con infezione da virus A/H1N1p. Si sono accertati nuovi casi anche Iran e
Pakistan sostenuti dal virus A/H1N1p.
Asia:
Nelle zone temperate dell’Asia (Mongolia, Cina Settentrionale, Korea, Giappone) è stato segnalato un
incremento delle malattie respiratorie nelle ultime settimane. In Mongolia e nord della Cina l’aumento dei
casi di influenza è stato associato al virus A/H3N2, a differenza della Korea dove sono stati diagnosticati
principalmente casi sostenuti dal virus A/H1N1p. In Giappone si sono rilevati casi di virus pandemico e
A/H3N2.
Paesi appartenenti alle zona tropicali:
Sono stati segnalati nuovi casi di virus A/H3N2 in Paraguay. Nelle zone tropicali delle Americhe e in Sri
Lanka, i livelli di influenza sono molto bassi. Nel sud-est asiatico si sono rilevati pochi casi di influenza. In
Madagascar sono stati segnalati alcuni casi di influenza A/H3N2 e di tipo B.
Paesi appartenenti alle zone temperate dell’emisfero settentrionale:
In Australia sono stati accertati pochi casi di influenza sostenuti dal virus A/H3N2 e di tipo B.
Sorveglianza virologica:
Durante le settimane 49-52, l’attività influenzale nell’emisfero settentrionale ha subito un aumento. In
particolare in Europa è stato accertato prevalentemente il virus A/H1N1p e il tipo B, diversamente dall’Asia e
America del nord dove sono stati accertati casi sostenuti dal virus A/H3N2 e di tipo B.
Relazioni FluNet:
In questo periodo sono stati segnalati 18.757 campioni positivi per virus dell’influenza, di cui 14423 (76,9%)
sono stati tipizzati come A e 4335 (23,1%) come virus B. Tra i virus di tipo A il 53,2% erano rappresentati dal
virus A/H1N1p e il 46,7% dal virus A/H3N2.
Di seguito si riportano tre mappe pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal
Centro Europeo di Controllo e Prevenzione delle Malattie (ECDC) riguardanti rispettivamente il
numero dei test positivi (Figura 1) per influenza nel Mondo (19-25 dicembre 2010), la presenza del
virus influenza e nel territorio europeo (Figura 2) e la sua diffusione durante la 2° settimana del 2011
(Figura 3).
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Figura 1
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Figura 2
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Figura 3
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Per approfondimenti è possibile consultare i seguenti siti internet:
1) Ministero della Salute
http://www.ministerosalute.it/
2) Istituto Superiore di Sanità
http://www.iss.it/
3) Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO)
http://www.who.int/en/
4) Il Centro di Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta (USA)
http://www.cdc.gov/
5) Il Centro Europeo di Controllo e Prevenzione
delle Malattie (ECDC)
http://www.ecdc.eu.int/
6) L’Ufficio Internazionale delle Epizoozie (OIE)
http://www.oie.int/
7) Sito internet dell’ WHO dedicata all’influenza
http://gamapserver.who.int/GlobalAtlas/home.asp
8) Sito internet Influnet
http://www.iss.it/if
A cura della Direzione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e in
collaborazione con il Dr. Stefano Petrini ([email protected])
Tel. 075-3431
Fax. 075-35047
www.izsum.it
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