_____________________________________________________________ la rivista della Società Medico-Chirurgica Vicentina I RISCHI CONNESSI ALL'APPROCCIO SESSUALE Le infezioni trasmissibili Dott.ssa Angele Vassilopoulos ULSS 6 Vicenza La sessualità è molto importante per entrambi i sessi. A prescindere dal significato nella storia del comportamento sessuale umano nei suoi aspetti di regressione, accettazione, valore, fare l’amore comporta dei rischi. Il rischio più temuto da tutti noi tuttora, è quello di una gravidanza, invece trascuriamo o minimizziamo una IST. Queste infezioni comprendono un gruppo eterogeneo di affezioni che hanno in comune il fatto di essere trasmesse per via sessuale. I patogeni sessualmente trasmessi sono diversi: batteri, virus, protozoi, ectoparossiti. Tra i batteri ricordiamo le classiche malattie veneree: la gonorrea, la sifilide, il linfogranuloma inguinale e l’ulcera molle. Tuttavia oggi ci sono una serie di infezioni batteriche responsabili delle cosiddette IST di seconda generazione, che sono oligosintomatiche, più difficilmente diagnosticabili e curabili. Tra i virus, oltre all’HIV, ricordiamo l’herpes simplex genitalis, il papilloma virus, il virus dell’epatite C. Gli attuali cambiamenti sociali e le modifiche del comportamento sessuale espongono molti individui a rischio di IST. Uno studio effettuato negli USA mostra che oltre 25 microrganismi sono trasmessi con l’attività sessuale, che 12.000.000 di americani, tra cui 3.000.000 di adolescenti, contraggono una IST, che 56.000.000 di americani sono già affetti da un’infezione di natura virale diversa dall’HIV. Tra le infezioni virali, quella che si riscontra di più è quella dovuta all’herpes genitalis che ha già infettato 31.000.000 di individui. Al secondo posto troviamo il papilloma virus che ha già infettato 24.000.000 di persone, e ogni anno ne infetta circa 1.000.000: quindi queste infezioni virali hanno avuto una crescita costante negli ultimi trenta anni. In questi ultimi anni si è verificato un certo ritorno della sifilide e della gonorrea. Un’altra infezione batterica molto comune negli USA è quella da Chlamydia trachomatis. Dallo studio si rivela che un soggetto su quattro, negli USA, contrae una IST; le IST, un dato che è molto importante e non noto da circa metà degli americani, aumentano la suscettibilità all’infezione da HIV; soggetti con IST contraggono più facilmente ( da 3 a 5 volte) rispetto agli altri le infezioni da HIV. sessuale e non avere rapporti protetti; metà circa degli americani non usa il condom. Le cause di diffusione sono nella maggioranza dei casi la riluttanza dei pazienti a consultare i servizi sanitari, specialmente le donne, gli omosessuali giovani, la difficoltà a fare una notifica al partner sessuale, l’assenza di servizi sanitari o la difficoltà di accesso, e l’ignoranza sulle IST, sui relativi sintomi, cure e complicanze. Queste infezioni sono responsabili di complicanze a lungo termine molto importanti: ricordiamo infertilità, sterilità, tumori, gravidanze extrauterine, parto prematuro, abortività, e altre malattie croniche e naturalmente sempre al di fuori dell’HIV/AIDS. Il 15% dell’infertilità femminile è dovuta alla PID, malattia infiammatoria pelvica, causata da IST. Le donne sono più suscettibili alle IST, ad esempio dopo un rapporto a rischio di gonorrea, la probabilità di contrarre l’infezione è del 90% per la donna, del 30% per l’uomo. In una coppia discordante per l’herpes simplex, la donna ha un rischio del 19% nell’anno di contrarre l’infezione contro il 5% del maschio. Il rischio di infettarsi con l’HIV, dopo un solo rapporto non protetto, è il doppio per la donna. Perché le donne sono più suscettibili? Forse perché il canale vaginale agisce da serbatoio, prolungando l’esposizione alle secrezioni infette. Spesso, inoltre, i test microbiologici non sono attendibili. Un altro gruppo ad alto rischio per le IST sono gli adolescenti. Ogni anno negli USA 3.000.000 di adolescenti tra quelli sessualmente attivi contrae una IST. Gli adolescenti sono più a rischio perchè hanno partners multipli: non solo più rapporti in una settimana con persone diverse, ma la monogamia in serie che è tipica degli adolescenti; hanno più frequentemente rapporti non protetti e, per motivi anatomici, le adolescenti sono più soggette a IST con tutte le conseguenze e complicanze già citate. La Chlamydia e l’HPV sono tra le infezioni batteriche e virali quelle che riscontriamo più frequentemente in questa età. L’età media del primo rapporto si colloca intorno ai 16 anni e mezzo e metà degli adolescenti americani fa uso del condom. Vediamo invece la situazione dei teenager in Italia. L’età media del primo rapporto si sposta intorno ai diciotto anni (Signorelli, dati del 2000) e l’uso del condon è raro, però l’80% degli adolescenti italiani sa che il condom è efficace per la prevenzione. I fattori di rischio per le IST sono riconosciuti nell’aver più partner sessuali, un precoce inizio dell’attività anno 2005 - Determinanti sociali della salute della donna nel Vicentino _______________________________________ 1 _____________________________________________________________ la rivista della Società Medico-Chirurgica Vicentina Dallo studio epidemiologico di Giuliani e collaboratori (Ministero della Salute, dati del 1998) emerge che HPV ed herpes simplex, due infezioni virali, rappresentano il 40% delle IST in Italia. Per queste infezioni non esistono terapie né vaccinazioni, unico strumento che abbiamo è la prevenzione. L’importanza della prevenzione è in generale quella di incoraggiare la conservazione della salute e del benessere fisico, perché le IST sono eventi che lasciano il segno, non solo sotto il profilo medico, ma soprattutto sociale, psicologico e sessuale. Il momento della cura è anche un momento importante di educazione sessuale o counselling, che mira a dare delle informazioni volte a prevenire la diffusione dell’infezione e la reinfezione dell’individuo, attraverso l’adozione di comportamenti sessuali più sicuri. Le capacità di counselling sono essenziali per una trasmissione efficace dei messaggi preventivi. Conclusioni: le IST rappresentano un problema prioritario di sanità pubblica, perché sono le più diffuse nel mondo. In Europa sono seconde alle infezioni delle vie respiratorie, sono cause di malattie acute e croniche, quindi hanno una rilevante importanza in termini di salute pubblica proprio per le complicanze di cui sono responsabili. Le donne sono più suscettibili e pagano il prezzo più alto in termini di salute. Le adolescenti sono un gruppo di popolazione ad alto rischio universalmente riconosciuto e, nella nostra realtà sanitaria, non dispongono di percorsi specifici, che prevedano interventi medico-educativi di provata efficacia per il controllo di queste malattie. anno 2005 - Determinanti sociali della salute della donna nel Vicentino _______________________________________ 2