Prom. Nr. 2661 granulosi di Eucosma griseäna (Hübner) (Tortricidae, Lepidoptera) quäle fattore limitante il pullulamento dell'insetto nella Engadina alta Contributo alla conoscenza di una Von der Eidgenössischen Technischen Hochschule in Zürich zur Erlangung der Würde eines Doktors der Naturwissenschaften genehmigte Promotionsarbeit vorgelegt von MAURO EMILIO MARTIGNONI dipl. Ingenieur-Agronom von Referent: Lugano Herr Prof. T. 0. Wiken Korreferent: Herr Prof. Dr. J. Seiler 1957 Verlagsanstalt Buchdruckerei Konkordia Winterthur AI presente lavoro d'argento e stata aggiudicata la medaglia del Politecnico federale, con il corrispondente premio della fondazione Kern Estratto dalle Memorie dell'Istituto svizzero di ricerche forestali Vol. 32 Fase. 7 Zurigo 1957 1957 » AI MIEI GENITORI « . . . l'histoire des sciences n'est pas seulement l'histoire de trouvailles precieuses, de tätonnements, d'errements S. K o 1 et a r mais aussi celle de faillites.» (Diogene, 1953, no. 4) Contributo alla di conoscenza una granulosi di Eucosma griseana (Hübner) (Tortricidae, Lepidoptera) quäle fattore limitante il puUulamento delPinsetto nella Engadina alta di Mauro E Istituto Martignom di rieerche forestali svizzero del Pohtecnico e * Istituto entomologico federale, Zungo IND1CE Pagina J Introduzione 2 Cenni 3 4 5 374 21 Sulla 22 Sulla malattia della Matenah del laue tortrice e 374 tortrice del larice 376 metodi 378 31 Punficazione del 32 Dosaggio del 33 Raccolta delle larve 34 Allevamento delle larve 35 Inoculazione delle larve 36 Titolazione del potere patogeno 384 37 Preparati istologici 385 38 Misure lgiemche 386 La granulosi larvale 387 378 virus 379 virus 380 e delle pupe 381 382 41 Smtomatologia 42 Istologia patologica 388 43 Patogenesi 391 44 Durata della 45 Specificitä del 46 Lrasmissione del 387 393 vita La epizoozia degh 394 virus da generazione virus a generazione 1953-1955 anm Fluttuaziom del 52 Distribuzione geografica dei focolai epizootici 53 Mortalita causata dal 54 Consideraziom generali numero di mdividui della virus II potere patogeno del 7 Alcum altn fatton di mortalita 71 Una 72 L'inamzione virus microspondiosi 395 395 51 6 toitnce 395 397 398 402 405 408 408 409 8 Conclusiom 410 9 Riassunti 411 Bibliografia 414 10 * 372 stonci Presente indirizzo dell forma, autore 1050 San Pablo \\e , Department of Biological Conti ol, Umversity of Call Albany 6, California 371 Introduzione 1 Nel 1857 A. D sul a v a (f ig. 1) pubblicava 11 per primo serie di osservazioni una (Hübner)1, della tortrice del larice, Eucosma griseana pullulamento elvetiche. Da allora fino e a oggi la tortrice del larice non eseguite nelle Alpi ha mancato di preoccupare i secolo dalla pubbliproblema della limitazione del pul¬ lulamento dell'insetto fosse messo sotto nuova luce, e ciö non piü in base ad osservazioni superficiali, ma ad analisi profonde del fenomeno biologico. Sotto questa nuova luce, un gruppo di Studiosi si e proposto di indagare le cause della variazione di densitä di alcune popolazioni2 di E. griseana, ciö che e un problema eminentemente ecologico. forestali gli entomologi e svizzeri. Ma ebbe cazione delle osservazioni del D Essi la speranza di avevano combattere con duraturo L'ing.H.Jenny, 1946 di far eseguire 11 comune un conoscenza acquisita nozioni necessarie per insetto cosi temibile. forestale del Cantone delPIspettorato ogni quasi che il prima dalla trarre successo un capo in a v a trascorrere a decideva nel Grigioni, in cui si fosse notata la presenza della tortrice del l'importanza l'ispettore Jenny aff idö nel 1948 al dott. C. A u e r, allora assistente scientif ico presso l'Ispettorato forestale del Cantone Grigioni, il compito di studiare le possibilitä di lotta contro la larice rilievi che permettessero di stabilire la distribuzione dell'insetto dei danni da causati nei lariceti. In esso seguito tortrice del larice. Una comunitä di Studiosi ai risultati di venne organizzata questi sotto e rilievi del guida la prof. dott.O.Schneider-Orelli, giä direttore dell'Istituto entomologico del Politecnico federale in Zurigo. Ne prese la successione il direttore attuale del medesimo prof. dott.P.Bovey. la a Istituto, piü ampiamente un'organizzazione svilupparsi quei problemi bio-ecologici che possono o semvia via ha per scopo lo studio di tutti quäle brano Cosi ebbe avere una certa per la soluzione del importanza compito la lotta contro assunto: l'insetto. primi frutti di questo Uno dei il quäle stabilisce l'importanza ritorio, l'Engadina alta. II il 30% ogni anno nuovo periodo d'indagini del danno mancato in cui vi sia causato accrescimento dei pullulamento mente grave. II risultato dello studio del Dolf quäle inoltre fa 1 notare che a questa perdita un una perdita 30% di e ter- di circa incontestabil- confermato da E. Badoux pur elevata (il (1950), determinato larici, secondo Dolf, dell'insetto: e lo studio di Dolf (1952), il produzione) si La specie Eucosma griseana (Hübner) e anche nota sotto moltissimi altri nomi: poiche troppo sinonimi, raccomando al lettore le liste di Heinrich (1923) edi Escherich (1931). Nella letteratura anglosassone la nostra specie e piü nota sotto il nome di Zeiraphera diniana (Guenee). Di questa specie Maksymov (1955) ha descritto due forme, differenziabili per i loro caratteri morfologici e biologici. Le larve d'una lungo sarebbe qui elencare delle due forme vivono sul Turra) tutti i pino cembro (Pinus Cembra L.), sul pino sul pino engadinese (Pinus silvestris L. e sul larice europeo (Larix decidua Miller) e, Se non sarä altrimenti frequente 2 e dalla tortrice in Uso il Park in specificato, si tratterä in var. talvolta, sull'abete rosso dell'altra (Picea excelsa Link). seguito soltanto della «forma del larice», la piü «popolazione» nel senso di Pearl (.in Allee, Emerson, Park, Schmidt, 1949): «A population is a group of living individuals set in a frame that is limited and defined in respect of both time and space.» 372 (Pinus Mugo Engadina. termine e mugo engadinensis Heer), quelle 3rorfl<3oiirnaI, I>nau6g,egt(>tii vom fdbtoeqetffcfien ^otiiDetein untet ber SRebaftton futfltitrttioUefs tPalD VIII. in d. ©tcv'O- IV0 11« 3afcr9. Sfcottbr. 1857. S)afi Sorft'Ocurnat trfc&rint monatli<$, im £urd)fdjnitt I flogen ftotf f () n » r'« 9ii4kru<ftrti in teitjburg, |um 5!«if( von 2 3«- 50 3t». ö ftanfo @dj»(ljtrge&i«t. Slle 9Joftämt<r nrrbtn In btn Stank gffefif, bat 3onrnaI jn tleftm $«(fe ]U Kcfern. Tortrlx pinicolana. Nouvellc Phalene /.eihr. du meleze. Cet insecle assez peu connu des entomologistes, n'a jamais et* cite encore dans les ouvrages forestiers. Ratzebourg, lui-m£me, n'en a pas fait menlion dans ses excellents ecrits; bien que l'on doive, parait-il, le ranger dans les insecles tres nuisibles. Monsieur preiniers, lui Zeller a de donne le Glogau qui nom l'a decrit. de Tortrix. un, des pinicolana. Hubner, avant lui, l'avait figure dans son ouvr.ige sur les papillons d'Europe (europäische Schmetterlinge) fig 135. de T. griseana; mais la figure qu'il en donsous le nom 3a&t8cmg Vllf. 11 fig. La prima pagina del lavoro di A. D riconoscere 1 del novembre 1857; D a v a 11 fu a v a 11, Fimportanza forestale della tortrice del larice. uno dei primi a fig 2 3. flg. condo 2. fig. nutnmento 3 essere introdotto («bouquets» se¬ del larice, secondo Steinhaus. cihndri d'allevamento tortnce nei I'allevamento delle larve di pronto per usati per Steinhaus) (negativa SLA). II Recipienti fig. aggiunge quella dovuta alla diminuita addirittura o fruttificazione dei larici mancante «puisqu'il compromet le renouvellepubblicazioni (Baltensweiler, 1955; devastati dalla tortrice: danno questo molto grave, ment, donc la vie e gnoni, 1954 delle ricerche 1955) e eseguite giä e in vari rapporti mio scopo fu di stabilire primo menzionata in passato da alcuni senza di studiare e causa quäle importanza di ricerche, delle quali anni dal 1950 al 1955. l'Engadina raccolto e nell'estate del 1951 gentilmente e, in essere messo a in il decorso e seguito ad occupazioni che quella quei mi pro- dell'epizoozia. che seguono, furono capitoli parte, in griseana, pre- seguito nella determinazione delle f lut- avere generale, quäle poi la e se patogeno. Nel 1953, in l'agente puö tortrice, malattia Engadina, morbo fatale per le larve di E. fatte in mia in mi eseguite negli lontano dal- tennero del 1952, soltanto una serie limitata due anni. II materiale dell'anno 1951 fu disposizione dal dott.J.K.Maksymov, collabora- prof. dott. P. B o v e y. scientifico del Lo studio di un viene trattato nei Tuttavia, di osservazioni poterono tore la malattia delle larve della se la malattia tuazioni di densitä dell'insetto e, in Le II presente lavoro s'inserisce pure Studiosi, esiste anche del morbo fosse accertata, determinarne alla scoperta del virus che posi Engadina. dal 1949 in partire a Auer, 1955; Marti- e annuali3 furono comunicati alcuni risultati pubblicazioni. in questa serie di II des melezeins». In sei meme Auer, 1954; Maksymov, 1955; Maksymov Kaelin epizoozia una popolazioni da virus in punto di metodi nuovi di ricerca4. II lavoro di d'insetti ha richiesto la sperimentazione dovette messa a fatto sul essere posto, durante la stadio larvale dell'insetto, lontano dai laboratori dei centri universitari ed in condizioni tutt'altro che favorevoli ad un a questo tipo di facile metodo di allevamento in laboratorio dio embrionale Queste e ha permesso finora la non molte altre difficoltä mi dell'amico dott. C. Auer pressione della mia Desidero se sono sono produzione trovate riuscito indagini. l'esistenza di e di piü dinanzi, ed e L'insetto una assai restio allo diapausa sta¬ all'anno. di una generazione grazie al continuo appoggio perseverare nelle ricerche. Gli a e rivolgo l'es- profonda gratitudine. al ringraziamenti esprimere i miei sentiti studi, che mi fu sempre prof.dott.P.Bovey, capo della consigli e che mise generosamente a mia entoinologico del Politecnico federale al prof. dott.O.Schnei derriconoscentissimo cosi sono pure per questi lavori; metodo il ha al mi iniziato Orelli, sperimentale in biologia e che mi fu guida quäle comunitä di disposizione parte esperta nel corso di largo dei fondi devoluti all'Istituto del primo anno di ricerche. Grato sono direttore del 3 Rapporti Laboratory annuali di C. of insect pathology, University Auer, W. Baltensweiler, eM. E. Martignoni; di questi rapporti esistono solo comunitä ancora messo inediti di of California, Berkeley, al P. Bovey, J. K. Maksymov pochi esemplari, riservati ai membri della agli Istituti partecipanti ai lavori. I dati contenuti in detti rapporti e saranno oggetto di prossime pubblicazioni da parte dei rispettivi autori. Sono dott. C. Auer e J. K. Maksymov, i quali mi hanno generosamente per¬ di studi ed assai grato ai 4 prof.dott.H. Burger, prof.dott.E.A. Steinhaus, pure al ex-direttore dell'Istituto svizzero di ricerche forestali, al usare Peragallo 1945) che «un molti dei dati contenuti nei loro rapporti. ricorda nella prefazione buon sperimentatore deve alla sua essere «Tecnica microbiologica» anzitutto un (Hoepli, Milano, buon tecnico». 373 sig. K.M. Hughes dello stesso Laboratorio, al dott. J.K.Maksymov nonche a tutti gli altri colleghi della comunitä di studi che in varie occasioni mi hanno offerto un aiuto indispensabile Con per la continuazione delle ricerche. riconoscenza ricordo l'aiuto datomi dal particolare Politecnico federale dell'Universitä di Ginevra nel e sperimentali tistica di alcuni dati e corso cosi pure l'assistenza che mi dott. A.Kurth, direttore deH'Istituto svizzero di ricerche nuovo care vigore nella nostra comunitä di studi e che ha venne forestali, accettato il quäle ha prof. immesso generosamente di pubbli- assunti la fatica della lettura critica del manoscritto. Sono molto grato nioni fornita dal dott.C.Auer, il signor V.di Suvero ed il prof.dott.E.A.Steinhaus si apportato correzioni qui espresse e e miglioramenti, degli errori ancora pur considerandomi solo sono loro per avervi a responsabile delle opi- presenti. Cenni storici 2 21 del egli dirige. il presente scritto nelle «Memorie» dell'Istituto che II prof.dott.A.Linder dell'analisi matematico-sta- Sulla tortrice del larice principali ragioni per cui la tortrice del larice f u ed e oggetto di molta attenzione da dei danni parte di forestali ed entomologi sono due: in un primo tempo l'importanza da essa causati preoccupö in modo particolare i forestali (Davall e Coaz furono ispettori forestali) ; piü tardi i biologi, scoprendo le fluttuazioni di densitä delle popolazioni dell'insetto, si dedicarono allo studio delle gradazioni5 di E.griseana. Esaminando i lavori pubblicati che riguardano E.griseana si puö distinguere tre periodi di studi e ricerche. Nel primo periodo furono accumulate, perö non sempre Le sistematicamente, notizie sulla distribuzione, sui danni e sulle abitudini della tortrice. ipotesi sull'origine delle fluttuazioni di densitä: un (1857) videro nell'uccellagione praticata allora nel Pie- Alcuni autori emisero anche varie Anonimo monte (1857) e Davall nella Lombardia e burg (1868) una delle cause d'aumento del numero degli insetti. Ratze- dell'aumento della popolaresponsabilitä Queste ipotesi non erano pero sufficientemente fondate. Oltre ai ricordo ancora quelli di von Etzel (1880), Coaz (1880)7 e Ma- attribuiva invece al clima la zione della tortrice6. lavori giä resch 5 citati (1881). Di non trascurabile importanza sono pure i rapporti dei servizi fore- Userö il termine «gradazione» (inglese: «gradation»; tedesco: «Gradation») nel senso di B odenheimer (1938): «In studying animal populations we define a gradation as the interval between one lowest point of the population ebb and the next, thus including one füll wa\e of the fluctuation.» 6 «Allermeist werden 1868, sich, wenn man die Ursachen grosser Insekten-Invasionen dieselben mehr als klimatische und meteorische nachweisen lassen.» sucht, p. gründlich unter¬ (Ratzeburg, 63-64.) giä allora individuato la chiave del problema. Egli scrive infatti (1880, p. 88-89): die Hoffnung übrig, dass die Tortrix pinicolana, gleich wie von 1865 auf 1866, so auch von 1879 auf 1880 verschwinden werde. Sollte dies wirklich der Fall sein, so verlangt Wissenschaft und Forstschutz von uns die Ursache dieses Verschwindens zu ergründen.» 'Coaz aveva «Noch bleibt 374 uns interesse per la presente ricerca rivestono i rendiconti del Cantone particolare stali: Grigioni (Anonimo, 1865, 1866a, 1866b e altri). Nel secondo periodo, che inizia con le importanti e fondamentali pubblicazioni di Schernthaner (1892) e Coaz (1894), la biologia e la distribuzione dell'insetto furono oggetto di studi intensi. A questi due lavori seguono, in ordine cronologico, di Standfuss quelli 1911), (1894), Escherich (1909), Anonimo (1909 Baer e (1913), (1912), (1913), Coaz (1917), Standfuss (1917), H.Badoux (1919 Fuchs e Enderlin (1913), Anonimo (1912), Moreillon Coaz e 1922), (1929) e Prell riassume i risultati delle ricerche fatte fino allora e traccia Barbey (1927), Nägeli (1929), Barbey (1933), Thomann (1930). (1931) Escherich contemporaneamente le trale degli studi su e aspetti di Cosi ha inizio il (1948a, 1948b, 1949a) In Austria Jahn alcuni linee della ricerche future, definendo il problema periodo, principalmente terzo sulle necessitä di questa ricerca scrive Schneider-Orelli ecologica; cerca grandi E.griseana8. una gradazione. e Schimitschek si costituisce la comunitä di studi di cui si e parlato (H.Badoux, stale si determina la distribuzione 1937 su larga (1945). studiano Jahn (1952) e In Svizzera si cominciano studi cen¬ di ri¬ scala nel 1949 nell'introduzione. Da parte fore- 1938) e e dei danni l'importanza (Dolf, 1950; E.Badoux, 1952). primo esperimento di lotta chimlica secondo criteri scientifici fu eseguito della tortrice Un zera nel 1946 di DDT e con DDT ECE nel 1953 secondo (Meyer, 1947) ed (Maksymov Auer, 1955). e un esperimento, con una Mentre in ambedue in Sviz¬ miscela gli esperi- E.griseana si sono dimostrate molto suscettibili all'azione insetticida di base di DDT e ECE, assai diversi sono i dati concernenti il numero di insetti menti le larve di preparati utili o Meyer teggi, a indifferenti della fauna silvestre morti in conseguenza del trova su tele di raccolta della in media solo 47 individui superficie complessiva morti, appartenenti a di 9,7 specie chimico. trattamento m2, in quattro di insetti utili o con- indiffe¬ renti, per ogni mille larve di tortrice uccise. Maksymov e Auer trovano invece su una superficie di 30 m2, in 6 conteggi, in media ben 2286 individui di specie utili o indif¬ ferenti per ogni mille larve di E.griseana. L'esperimento di Maksymov chiaramente dimostrato che e ECE senza arrecare non e grave danno possibile a tutta ottenuti indicano che altri metodi di lotta studiati, prima tutta una di agire cosi drasticamente e combattere la tortrice del larice la fauna entomologica Auer ha con contro questo temibile insetto devono su una parte tanto DDT del lariceto. I risultati importante essere della fauna di foresta9. 8 «Mit dem letzten, also dritten Jahr der Frassperiode bricht die Graduation meist dermassen plötzlich ab, daß im folgenden Jahr gewöhnlich nur noch ganz selten Falter oder Raupen zu finden sind. Wodurch diese plötzliche Krisis nach einer bestimmten Dauer verursacht wird, wäre speziell eingehender Untersuchungen wert.» (Esch erich, 1931, p. 324.) Bisogna veraCoaz (1880), mezzo secolo prima di Escherich, mente ammirare la chiarezza con cui aveva definito il problema. 9 «... solange die Möglichkeit einer Bekämpfung des Lärchenwicklers auf biologischer Grund¬ lage nicht ausgeschlossen ist, kann eine Grossflächenapplikation der chemischen Präparate im Walde nicht befürwortet werden.» (Maksymov e Auer, 1955, p. 490.) 375 Sulla malattia della tortrice del larice 22 Giä nel 1865 furono notati nel Cantone una n i Grigioni «indizi»10 che lasciavano prevedere popolazione della tortrice nell'anno seguente (Ano- diminuzione della densitä di m o , 1866b). Quali fossero stati questi indizi esattamente bile che si tratti dei fenomeni terza gradazione engadinese volta a sappiamo, ma e proba(1894). Verso la fine della non tardi descritti da Coaz piü di cui esistono notizie, Coaz (1880) accennö per la prima malattie della tortrice del larice11. Nel 1888, nel epizootica di Coaz corso della quarta fu osservata da Coaz contiene non dettagli gradazione engadinese, nelle (1894) quadro patologico, sul trattato giä allora di pure la possibilitä di combattere la tortrice epizoozia una popolazioni una di malattia la descrizione da escludere che si sia ma non e da virus12. Con ardite causata probabilmente E.griseana: parole Coaz indicö agente patogeno, sottolineando l'ur- con un quel campo13. In modo simile si esprime Standfuss (1894, p.8-9). Mentre Thomann (1929) non ebbe occasione di osservare epizoozie in popo¬ genza di ricerche in lazioni della tortrice, sia nei suoi allevamenti di laboratorio Guercio (1929) notö epizootica a due fra le larve di stato, secondo Del nismo situato riprese, E.griseana Guercio, filogeneticamente generico Entomococcus nome e quelle malattie chiamate allora delle poliedrie. oggi 10 «. .. le larve fossero indessen 11 ed funghi stato usato «non alghe da ancora una lariceti, Del nei una determinato», parte da Del Guercio per «giallume» non ed oggi entra in suH'importanza affette da im 1928, come il diffondersi di malattia come m o , 1866 b, p. ma si limita ad impossibile stabilire egli crede: il lavoro di e Anzeichen vorhanden i orga- gli ipotetici agenti di dettagli patologici poliedria n o n un batteri dall'altra. II in gran parte attribuite al gruppo della epizoozia, Oberengadin, begriffen ist.» (A e zu sein, dass dieser 109.) «Tritt nächstes Jahr das Insekt wieder in Massen auf, so ist ausser auf die insektenfressenden Vögel nur noch auf Hülfe seitens der Ichneumone und ansteckender Pilzkrankheiten unter den Raupen '- fra scheinen, wenigstens nel Entomococcus un veramente Waldverderber im Abnehmen e in Val d'Aosta14. Causa della malattia sarebbe Poiche Del Guercio alcune osservazioni generali se nel 1927 zu hoffen.» (Coaz, 1880, p. 89.) «Zugleich waren die Wipfeltriebe bis herunter zu Pflanzen von nur 20 cm Höhe umsponnen. Das Verspinnen geschah oft lotrecht von Zweig zu Zweig, so dass das ganze Bäumchen umschleiert erschien. Diese Gespinstbildungen und das Wipfeln der Raupen Hessen auf die Wipfel¬ krankheit (Schlaffsucht, Flacherie) schliessen, und wirklich fand denn auch der Frass im Unterengadin damit so ziemlich seinen Abschluss, ..» (Coaz, 1894, p. 8.) . 13 «. . . und müssten wir den der Natur mit Raupe des ausserordentlichem grauen Lärchenwicklers verderblichen Erfolg Bacillus, den die Anwendung bringt, erst noch ausfindig machen. Jedenfalls sind die betreffenden Versuche schon bei dem sporadischen Auftreten des Wicklers und sofort anzustellen, damit die Wipfelkrankheit noch im gleichen Jahr sich einstelle und jeden¬ so zur falls im zweiten dem Frass ein Ende bereite.» (Coaz, 1894, p. 17.) 14 «II diradamento del dell'insetto (Steganoptycha diniana Gn. o Tortrice diniana del di un microbio, che, con larghezza notevole e provvidenziale investe le larve e gli altri stadi della Tortrice, giä al secondo anno della sua azione; sieche al terzo anno la Tortrice scompare e le piante riprendono il loro normale andare.» (Del Guercio, 1929, p. 232.) Ed ancora: «Dalla intensitä con la quäle le larve si presentano attaccate da questi microbi, si potrebbe consigliare di non eseguire aleun trattamento di difesa, perche i detti microbi, tra non molto, avranno ragione completa della infestione.» (Ivi, p. 232.) numero larice) ha luogo nel secondo 376 anno a causa Del Guercio conti ene infatti molte l'autore abbia scambiato Prell Nel corso l'esistenza di di ebbe campo di e epizoozie gli Ispettori degli principali del declino d'una istologiche inclusioni che improbabile popolazioni Guercio, afferma di della tortrice del larice. 1945, 1946 e 1947 Schneider-Orelli altrove, la presenza di una malattia in gran e avuto aver ing.J.Guidon e ing.0.Winkler16 nella riduzione del grande importanza una insetti nell'estate del 1947. Jahn si tratterebbe di zioni e anni forestali di circondario (1949a, 1949b, 1949c) La Jahn non Dall'esame di lettere scambiate fra Schneider- E.griseana. risulta che la malattia deve numero in pullulamento negli osservare, in Engadina un di larve di numero Orelli e all'oscuro delle constatazioni fatte da Del (1930), non conoscere gravi inesattezze15, e malattia da virus per un'altra. una una annovera una malattia di fra le E.griseana cause della tortrice in Austria nel 1948. Secondo la gradazione poliedria. Sfortunatamente, ella non ha eseguito prepara- ha tentato di mettere in evidenza le unitä virus all'interno delle ne poliedriche: riesce quindi oggi estremamente rinvenuti dalla Jahn nelle larve ammalate difficile Stabilire morte erano veramente e se i poliedri inclusioni di ori- gine intracellulare causate dall'infezione da virus oppure, come a me sembra piü probabile, prodotti di metabolismo a base di acido urico o urati (Martignoni, 1954; Krieg, 1955). Le strutture interne dei cristalloidi descritte dalla Jahn visibili in alcune figure (ivi, fig. loidi di acido urico Nel presenti 12b nei tubi 12c) e caratteristiche di alcuni sono malpighiani luglio Martignoni (1954) Engadina alta: alla diagnosi risultö del 1953 morte, nella La scoperta la descrizione della e (Paillot, 1926a); la diagnosi tipici casi senza di granulosi sono facile non e e frequente ed atto a trarre dopo le accurato esame mente, Engadina non alta ormai sono ho potuto mai Steinhaus (tab.l), insetti delle notizie epizoozie ricorrenti da 1888 in 15 specie di nostra a quasi dovute ad trovare una le secolo una e ammalate ancora recente pre¬ lume dei tubi inganno chi e malpighiani abbia qualche non (Krieg, 1955). poliedria sicuramente Pur non in individui di sulla malattia di E. a pensare, griseana, che partire dal constatate a virosi del gruppo delle sola larva affetta da e poco conosciuta: sopra esposte invitano disposizione un e insetti granulosi ragioni E.griseana specie di insetti, finora. La in degli insetti. granulosi17. provenienti dal virus e di cristal¬ di data relativamente la malattia essendo esclusa la presenza anche simultanea di determinata sono stati constatati solo in 17 esperienza nella diagnosi delle malattie da una specie di trattarsi di granulosi nei cadaveri delle larve di cristalloidi fenomeno abbastanza e un di varie rinvenne larve di (1949a) tipi granulosi. poliedria, pur avendo Personal¬ esa- esprime troppo favorevolmente sul lavoro di Del Guercio qui citato. of the most perplexing and incongruous papers ever published in the field of insect pathology». Ed in seguito afferma: «. at any rate it is difficult to imagine just what non Egli lo definisce si «one .. it 16 was Queste that Del lettere Guercio sono State saw in liis gentilmente preparations.» (Steinhaus, 1949, messe a mia p. 420.) disposizione dal prof. dott. 0. Schneider- Orelli. 17 II termine inglese e «granulosis»; in lingua tedesca la malattia e stata designata col nome «Kapselviruskrankheit», in lingua francese «pseudo-grasserie» e, recentemente, «granulöse». di 377 Insetti suscettibili ad ambedue le virosi, lab. l poliedria granulosi e Fonti Specie Poliedria Cacoecia murinana (Hb.) Granulosi Langenburh (1956) Choristoneura fumiferana Bergold (1948) Weiser (1956) e Bergold (1949) Bergold (1951) Steinhaus (1949) Steinhaus (1949) Paillot (1936) Paillot (Clem.) Estigmene acraea (Drury) Euxoa segetum Schiff. Pieris rapae (L.) Sweet (1936) man e Thompson (1951) Tanada (1953) Pseudaletia unipuncta Chapman (Haw.) (1915) e (1934,1935,1937) Tanada (1955) Glaser Steinhaus e (1949) minato strisci, sezioni istologiche mila larve di E. Si tratta del Reno in del secondo caso, (Bucher, 1953), quel complesso La maggior dovute piü a su un II le poiche forma decimare le sa una invece sulle granulosi gradazioni purificazione hanno un Materiali (inclusioni sole libere in 378 esse o si inserisce e insetti. dagli entomologi questa e possiede ragione una un sono di cosi elevato periodo relativamente breve e gli insetti e metotli Purificazione del virus del virus e stato descritto da di usate di fase ed in campo potere patogeno di e malattia che raramente Martignoni (1954). granuli prive sospensioni purificazione delle sospensioni fu determinato mediante contrasto epizootica popolazioni degli territorio molto ben definito. le inoculazioni furono per (Hb.) nell'alta Valle della tortrice diniana del larice mi sembra ideale per caso 31 di assume a da virus studiate nel passato poco si 3 II metodo di di Cacoecia murinana granulosi una epizoozie per intensificare lo studio di distribuiti preparazioni microscopiche di oltre quattro- dopo quello in cui poliedrie. Troppo Potenziale epizootico. sono altre di forze naturali che riescono parte delle questo studio, e griseana. un virus e unitä virus presenti. oscuro. necessario libere) di unitä virus libere. II il Come si vedrä in usare sospensioni grado microscopio elettronico, seguito, costituite di oppure stabilire la Per per lo studio del un unico sistema proporzione di unitä virus granuli furono preparate dosaggio del virus di sospensioni Le del virus Dosaggio 32 acqua bidistillata sterile deacidifi- con di partenza si sospensione nella per ebollizione. Per il cata segui due vie: a) Microdosaggio dell'azoto Va notato riore che il dosaggio di operare mette a contenuto su sospensione, secondo - j di questo elemento 1dh e a con una della di fase. II conta-microbi di patologia degli cellula una Petroff-Hausser, giä insetti daBird19 eWhalen il (1953), ha soli 20 ja, mentre i soliti profonda per- supe- Per la valutazione numerica granuli. diretta fu utilizzato il conta-microbi di Petroff-Hausser ed il contrasto organica precisione 1. Valutazione numerica diretta ed indiretta dei b) il metodo Dumas18. dell'azoto per combuslione della materia piccoli quantitativi del metodo micro K quella nella microscopio a nel campo usato di vantaggio avere (cosi quello di ematocitometri Breuer) hanno sore di un una profonditä di 100 /u. Inoltre, il conta-microbi usato ha lo spesportaoggetti normale (1,4 mm), permettendo cosi di servirsi per la nume- razione anche dei condensatori per campo di fase, ciö che Breuer, minato per contrasto non e possibile senza speciali accorgimenti cristallo dello spessore di su un volume 4,7 II mm. profonditä corrispondente Opton 40/0,63, equivalente alla l'ematocitometro di con numero contrasto dei fu deter- granuli di campo dell'obbiettivo per di fase Zeiss a /i 9,36 sospensioni per le infatti, dato il forte movimento browniano delle inclusioni nonche usate: derazione dell'ingrandimento campi sovrapposti usato, e difficile commettere errori. senza eseguire conteggi Moltiplicando determinato per mm2 per il fattore 107 si ottiene il sospensione numero di il in consi- successivi in due di numero granuli granuli per mm3 della esaminata. La valutazione numerica indiretta fu della dei sistemi ottici per oscuro e sospensione di partenza e eseguita in base ai valori d'analisi chimica del peso medio delle inclusioni calcolato in base alle loro dimensioni misurate al microscopio elettronico (Marti gnoni, 1954). Per il peso e specifico quello per dell'unitä virus fu del materiale I risultati ottenuti 0,047 % 547 x ; 10" Per numero granuli tutte sono: usato capsulare contenuto di inclusioni il valore 1,30 d'azoto Dumas della contenute nella medesima 19 e r g o 1 d, 1953) sospensione sospensione, di partenza, fra 57 109 x e per cm3. le successive diluzioni si usö la medesima sospensione di partenza ed bidistillata sterile deacidificata per ebollizione. Nel 18 (secondo B il valore 1,36 20. seguito acqua ci si riferirä alla con- II dosaggio dell'azoto fu eseguito dal Laboratorio microanalitico A. Peisker-Ritter, Brugg. Devo al dott. F. T. Bird, Sault Ste. Marie, utili informazioni (1954) sul conta-microbi di Petroff-Hausser. 20 II valore 1,36 fu dell'inclusione determinato dal dott. G. H. poliedrica B e r g o 1 d di larve giallumose di Porthetria , Sault Ste. Marie, per le proteine dispar (L.); esso mi fu gentilmente comunicato dal prof. dott. E. A. Steinhaus nel 1955. 379 centrazione dei zione e 1:1) e lire mediante singoli non giä semplice Poiche nel rispetto alla sospensione di partenza (la inoculi percentuale alla di azoto in essi contenuto: cui concentra- questa si puö risa- a calcolo. E.griseana la composizione del virus e delle inclusioni non e parlare del contenuto di proteine degli inoculi. Esistendo notecomposizione dei virus patogeni per gli insetti (Bergold, 1953), di caso nota, si eviterä anche di voli variazioni nella ritengo preferibile in questo caso il riferimento ai dati dell'analisi elementare. Raccolta delle larve 33 Per la determinazione dei limiti 331 Per il calcolo della densitä di vengono raccolti ogni scritti daKaelin anno, Auer e a Le larve morte o E.griseana partire dal 1949, campioni di (1954). laboratorio da campo di Zuoz di popolazione geografici II procede personale della epizoozia nei lariceti delPEngadina larve secondo i metodi de- addetto alla sezione di statistica del conteggio degli alla identificazione ed al insetti. presumibilmente ammalate mi venivano regolarmente trasmesse dalla possibile esaminare, negli scorsi anni, un gran numero di sezione di statistica. Fu cosi larve provenienti esse, ebbi ad da tutta la vallata. eseguire personalmente in molti casi dubbi Inoltre, i prelevamenti II materiale raccolto per la sezione di statistica di carattere quantitativo le larve venivano ne conservate sperimentazione per la alcuni giorni in o di particolare inter- di materiale. poteva non in essere laboratorio; refrigerante e non usato per ricerche in molti casi infatti potevano venir adottate igieniche impedire un contagio. Questo materiale, a parte le larve prelevate per la diagnosi, fu in gran parte destinato a cassoni d'allevamento con «hot-wire barrier» (secondo Finney,Flanders e Smith, 1947), per la produzione in massa tali da misure di virus. Per la 332 Negli anni 1954 e sperimentazione 1955 furono in laboratorio di larve di determinata entitä, prelevati campioni degli attrezzi di sicurezza raccomandati dai servizi forestali (gli stessi usati dal personale addetto alla raccolta di larve per la sezione di statistica; Auer, 1950) saliva sui larici prescelti e gettava dalspecialmente l'albero tre staccandoli senza mente lotti di a caso. 380 patologia. Una persona munita rami, rispettivamente dal primo, secondo Da ognuno di toccarle, lasciandole (vedi oltre), ematologici, ecc.) o questi una e ultimo terzo lotti venivano raccolte 60 larve, nei loro fascetti di trasportate in laboratorio, Steinhaus esami per le ricerche di parte di foglie. esse della chioma, possibilmente Le 180 larve venivano immediata- poste in isolamento nei recipienti di le rimanenti utilizzate per fissate per le future ricerche gli esami istologiche. del caso (diagnosi, fig. 4 figScaffale a 4 ripiani mobili, per l'al- levamento di grandi serie di larve, secondo Steinhaus. Kg. 5 fig. 5 Tubetto usato pupe, in isolamento, per ditä costante; in l'allevamento in cella a di umi- basso, a destra, la griglia metallica. fig.8 / Blocco usato per l'inclusione in paraffina di serie di 20 larve (negativa: SLA). fig.9 Microtomo a motore usato nel corso del presente studio (negativa: SLA). Allevamento delle larve 34 Le larve nel usate di 89-90 mentre coperchio come Diercks di Petri e cartone: descritti: essi venivano primi Data la dello spessore di 1 I cilindri hanno mm, aventi in presenza di tenuto in posto da genbuch (1954) riale nutritivo e cartone del foglie e di acqua, risultö solo del 5 Segmenti lunghi di rosette %. % superiore foglie, il basso di rami di due lungo (fig.3), idrofilo inserito cotone 50 mm, quets» (Steinhaus, 1953) verso di basso e il cotone temperatura media di 15° C le volta in riempito d'acqua. venivano messi nei rimanendo foglie si con un complicata. Le (un cilin¬ leggere quattro recipienti imbevuto del dia- vetro preparati d'allevamento cinque o rametti di questi tubo di I rametti cosi costantemente conservavano mate- costo. anni, ciascuno a sua piccolo un il rinnovamento del costituivano il nutrimento della larve. La base di di 19-20 mm, metro cm g) quella a descritti da Lan¬ facilmente steiilizzabili, assai pesa solo 28 circa 10 poiche oppure la loro costruzione relativamente e cartone sono usato larice veniva infissa in i Per le misurazioni nell'interno del furono usati per questo studio, tipo come usati solo in casi di emergenza. abbastanza laborioso scatole d'allevamento di dro di ela- di scatole coperchio igrometro secondo Howell non un tuttavia cosi stabili non sono dia- Bach¬ daEhrenhardt, e Craig (1939) igrometro di precisione Lambrecht. I recipienti d'allevamento un un fondo pure di cartone, inserendo fra il fondo ed il esterna, misurata nell'intervallo d'umiditä 55-70 cilindro fu usato Petri, il metodo descritto questi recipienti perciö un del cartone, l'umiditä relativa deH'atmosfera nella scatola di permeabilitä allevamento, usato Vogel (1953). cilindro di un cartone mm. il fondo di scatole di usa In alcuni casi fu pure (fig.2). stico mann, si alti 100 e mm delle pupe venivano allevate secondo il metodo sperimentazione cilindrici di recipienti Steinhaus21 in metro esterno della corso e o d'acqua. cosi fresche per quattro «bou- l'apice con Ad o una cinque giorni. I recipienti d'allevamento scaffale modello Steinhaus Appena formata, ogni messa in diante un un tubo di dischetto di coperchietto un'atmosfera da 21 una II vetro rete venivano numerati (fig.4). Ogni pupa veniva con soluzione 73-78 satura metallica a maglie con mm cura lungo e fini (fig. 5) venivano o dal 40 ripiani su una mobili di recipiente di mm. di mussola, uno sola larva. Tali tenuto cartone tubi, chiusi e me- in posto da un conservati fino allo sfarfallamento in % di umiditä relativa. La costanza dell'umiditä era garantita di cloruro di sodio. prof. dott. E. A. Steinhaus laboratorio, giä prelevata del diametro di 10 d'alluminio forato ordinati e scatola conteneva da vari anni e con si serve successo. di questo metodo dell'allevamento, ideato nel suo T a n a d a (1953, p. 236) ne da una breve descri- zione. 381 35 Per l'infezione Inoculazione delle larve sperimentale delle larve furono l'emocele, perforando la faccia plantare (secondo addominale destra, oppure tura della zampa sospensione virulenta nel per os penetrando all'addome; e, B seguiti due metodi: iniezione nel- 1 d, 1951) della prima zampa e r g o nella cavitä del corpo nei piü frequentemente metodo pressi dell'attacca- usato, introduzione della canale alimentäre attraverso lo stomodeo. La inoculazione presenta alcuni importanti vantaggi rispetto alla iniezione intraemocelica: a) Apparecchio per il microdosaggio volumetrieo dell'inoculo; non A: vite mierometrica; B: cenüera; C: molla. si ferisce la larva. evitando un trauma che («stress») sul decorso della malattia; b) potrebbe agire, direttamente si opera in condizioni rali, poiche l'infezione ha luogo normalmente attraverso o indirettamente piü prossime lo stomodeo e non alle natu- per ferite delFintegumento. Questo metodo d'inoculazione e stato descritto dettagliatamente da Martignoni (1955). Per il dosaggio volumetrieo dell'inoculo fu usato appa¬ un recchio di propria Dutky e vetro, stato orale 22 e Fest occorre costruzione22 non molto dissimile da (1942). La capacitä della siringa descritto da L'apparecchio fu costruito p r i e di 1 cm3. Martignoni (1955) (fig.7). passare l'orificio del signor dipl. tech. T. S 382 (fig. 6) capillare alla fiamma, quello L'ago, un descritto da capillare di Per le inoculazioni per via per arrotondarne i margini nel laboratorio meccanico dell'Istituto svizzero di ricerche forestali dal n g. fig.7 Ago usato per A: capillare microinooulazioni, secondo Martignoni (1955); le metallico, raccorciato, B: taglienti; di capillare un ago (gage 20) per iniezioni ipodermiche; di vetro; C: ceralacca. per le iniezioni intraemoceliche invece dev'essere tralasciata questa opera- zione23. Per verificare il funzionamento sono a) dell'apparecchio le seguenti misure di controllo si dimostrate assai efficaci: Presenza di bollicine d'aria nella siringa e nel liquido continua ad stantuffo (Dutky, 1942); capillare: il uscire dall'ago anche dopo arresto del movimento dello b) Presenza di corpi estranei nel capillare o capillare di diametro troppo piccolo: un foglio di carta corrispondenti rati al non assorbente vengono ad avanzamenti uguali microscopio stereoscopico, Ogni capillare unico lotto di capillare liscia depositate con Formalina Nitrito scartato. la soluzione seguente (38%) espulsi La dal ad una 0,15 0,012 nuova iniettato 1 mm3. Tale dose vien sopportata prima 23 1000 inoculazione, circa un : cm3 g g cm5 5 mm3 di liquido venivano eliminati. quantitä di liquido per via sospensione ad (McCull och, 1945) potassico q.s.ad data inoculazione la punta del 130 Etanolo(95%) procedere capillare ed una Dopo ogni Idrossido di sodio Prima di liquido, disuguali. veniva usato solo per la inoculazione di veniva disinfettata su dello stantuffo; i diametri delle gocce, misu- sono larve, di regola 15, indi dieci gocce di negli senza animali da esperimento complicazioni giä era generalmente dalle larve di quarta etä, sia intraemoceiica, sia per ingestione. E' importante che la larva sia narcotizzata di procedere all'inoculazione, poiche la vivace reazione dell'msetto al contatto del nota in «Science» (1955), il dott. K. Maramorosch Research, New York, ha avuto la cortesia di indicarmi due sue comunicazioni a me prima non note (M aramorosch, 1951 e 1952) in cui egli descrive un ago da lui usato per inoculare un virus «Asteryellows» di Callistephtis chinensis N e e s nel lacunoma di Macrosteies divisus U h 1 e r, ago non molto diverso da quello che io uso par le iniezioni Dopo la pubblicazione della mia Rockefeller Institute for Medical intraemoceliche. 383 dell'ago potrebbe portare Per la narcosi fu scelto 1955). Questo scoli etilico, narcotico determina per paralisi una conseguente con Finizio della narcosi, (Martignoni, flaccida totale: il rilassamento dei qualche minuto Sia la narcosi all'etere etilico gradatamente. culazione di 1 mm3 di acqua bidistillata sterile larve di per setticemia. morte durata di 30 secondi una ben reversibile ed il ritorno alla normalitä avviene da e dopo lesioni traumatiche a etere non mezz'ora a come hanno, da sole, effetto mu- la ino- nocivo sulle E.griseana (tab. 2). Effetto della narcosi con etere etilico e di acqua bidistillata sterile tab. 2 Trattamento Larve Narcosi sola Narcosi e inorulo sterile della inoculazione intraemocelica di 1 mm' su E. griseana (larve Larve usate e di quarta etä) Immagini pupe morte 13 2 n 13 0 13 corrisponde a 15,5 % mg) e in larve di essendo 27,4 mg). quinta etä La dose di 1 mm3 inoculata in larve di tortrice di quarta etä del loro peso quinta etä al (il peso medio delle larve di quarta etä essendo 6,46 peso medio di larve di 3,6 % del loro peso (il II peso delle larve espresse anche per e importante gli per il calcolo delle dosi letali dei insetti in funzione del loro peso, Per la titolazione del potere patogeno del virus fu trovare anche esaurienti notizie Ogni lotto di larve (1954) dosaggio confermata dall'esame essere trasto di fase e Se vi e obbiettivo Zeiss raccomandabile sono altre cause di di strisci Opton 40/0,63) Questo quando non e o per la presenza di entomofagi luce di recenti studi matematico-statistici il modo di correggere i dati di cause di morte: non questi il dott. cause da risultati dovrebbero di compivano essere oltre la virosi. corretti. Allo ad altre malattie cui devo o si pensa di poter presentemente interessando del M.R.Sampford, Aberdeen, Bergold morte per comprese nei calcoli. Alla (Sampford, 1952) stanno nor- da rigorosamente seguito con- usato dosaggio biologico quando intervengono alcuni matematici si do- sistema ottico per valutazione, giä si verifichino altre il metodo con individui che gli scopo di evitare risultati viziati, anche le larve morte in inanizione (1954), dove egli poträ granulosi (la diagnosi macroscopica microscopico metodo di morte di Plus almeno 15 individui. Per la valutazione statistica malmente la metamorfosi. (1947), e bibliografiche sulPargomento. comprendeva servivano solo le larve morte sicuramente di veva 384 il metodo del seguito a lettore alle recenti analisi di Schramm tra vanno risposta alternativa. Non potendomi dilungare qui sulle due ipotesi su cui si questo metodo, nel caso della titolazione del potere patogeno dei virus, rimando il biologico vare virus, dosi che solo dei loro stadio ed etä. Titolazione del potere patogeno 36 basa e non due o tro¬ piü problema, preziosi suggerimenti. piü preciso d'analisi matematico-statistica risulta dalle Si supponga che di un gruppo di 15 larve inoculate considerazioni. semplici seguenti di granualla in 2 muoiano virus con seguito presenza di parassiti endofagi e 3 muoiano La necessitä d'un metodo compiano la metamorfosi normalmente. losi. Le rimanenti 10 dagli entomofagi possono morire sia malattia, sia volta superato il in una il metodo questione. Secondo prima che il trascorra Le due larve attaccate periodo d'incubazione della di massima durata della vita per la malattia periodo in ambedue i casi la mortalitä dovuta convenzionale, al virus risulta p E' chiaro che in mente nel secondo sopravvissute ai fini dei stata piü alcuna corretto sarebbe cosa ben 13,4 dunque pratica, % non meno puö essere parassiti sono dosaggio biologico, poiche morte in vittima dell'infezione sperimentale. p In 23,1%. = infatti le 2 larve vittime dei sarebbe ovvero 3/13 dei due casi questo valore uno caso: = della la situazione 3/15 = = cause come regole nell'esempio, ma non sempre nella di mortalitä possono infatti misura; i valori reali si stessa intermedia fra i due valori massimo e minimo stabiliti Nei casi in cui vi furono individui morti di inoculate (1925) con acqua bidistillata ed il coefficiente w furono calcolate secondo dei fissazione modificato secondo trattamento al 70 %. oppure al bicromato rimaneva in B In P o u o 1i i n Finney. anche agire dunque sono in con- una vi- posizione nell'esempio. (larve Le rette di regressione probit Preparati istologici con con la soluzione formolo salino di d il materiale rimaneva fino a convenzionali. nei lotti di controllo 72 di ore. a Duboscq-Brasil Policard, seguito potassico secondo Regaud (soluzione anche per la conservazione dei tassico variava da 24 troveranno come granulosi alcoolico per circa 48 ore, veniva ca r vi Finney (1952). materiale avveniva (o Bouin alcoolico) non il valore la mortalitä fu calcolata secondo Abbott sterile), 37 La in cui caso come altrimenti sarebbe temporaneamente. I valori calcolati secondo il metodo convenzionale ziati, precisa- 20,0% mai cosi chiara facile correggere i valori. Le periodo In questo determinata secondo le percentuale non e un corretto. E da considerare poi lavato 4 mesi: il preparati. La durata dei e al 3 %). liquido trattamento serve con erano i no da II materiale conservato Per sezioni sottili bastavano di solito 24 I metodi di colorazione usati oppur in etanolo infatti bene bicromato po¬ ore. seguenti: a) Ematossilina secondo Mayer (emallume), seguita b) Ematossilina secondo Heidenhain, preceduta da eosina acidificata; o no da trattamento con fenolo al 5 %, Langenbuch (1956); c) Azan secondo Heidenhai n ; secondo 385 di bromofenolo secondo d) Azzurro Mazia, Brewer Policard-Regaud secondo Materiale fissato inDuboscq-Brasile colorati all'acido cloridrico danno pure ottimi la colorazione Le larve benzoato di metüe fra 50 53° e (con il passaggio e preparato) staccava solo dopo numerosi di larve, a possibile solidificazione della studiare portaoggetti, «Om S» secondo reostato potendo un con un II microtomo un grande larve vi si solidificazione della blocco di liquido un per la con e (punto strisciolina di carta GatenbyeBeams. si poteva cosi trasportare : infine in «Tissuemat». Prima della venivano estratti dalle larve. Era cosi istologiche in serie di 20 individui per istologiche delle sezioni un motore elettrico un spessore variabile da 3 e un Reichert (220 V, 0,9 A) (fig.9) ed pedale cosi variare la velocitä di rotazione del microtomo da Le sezioni venivano attaccate ai vetrini von Apathy ed infine montate a una si aziona il reostato, decina di giri 6 ju; di solito si In generale il sorgere di epizoozie l'allevamento strumenti C u 11 con o furono ch seguite fra gli le Misiire a 110 preferiva uovo secondo Bayer. igieniche regole proposte da Steinhaus (1953) per evitare soggetti a sperimentazione. II materiale usato per animali degli insetti veniva sterilizzato in autoclave oppure ad aria calda. Gli i quali venivano toccati gli insetti erano disinfettati con la soluzione di (vedi sopra). La preparazione del nutrimento per le larve avveniva in un locale separate Sia le larve che le pupe cosi da evitare fissativo all'albume di con in «Caedax» A 38 44 e di fusione spessore di 4 tu. uno c alcool etilico Per preparare sezioni di paraffina. (0,4 A, 900 Q). Premendo avevano uno con di tempo. risparmio preparazione Minot, collegato al minuto24. Le sezioni M attaccava una piombo (fig. 8) all'altro di sezioni numero non trattamento cosi soddis- insetti venivano collocati sulle punte di paraffina gli aghi considerevole usato nucleo anulare a benzolo) singole disidratazione (dopo mediante albume di uovo, secondo un ma in «Tissuemat» Fisher scopi statistici, gli fusi in aghi simultaneamente le 20 larve da completa in previo senza pratica, Tessuti fissati Mayer. venivano incluse del serie di 20 una esse Assai preparati. 1'emallume di Per identificare le C). numero La carta si gruppi di parti o con istologiche. di bromofenolo con azzurro di all'ematossilina colorato e adatto per lo studio delle alterazioni piü Heidenhain eil e con o senza 60° C durante 10 minuti, a (1953). secondo Xeros facente (1953), Alfert e (soluzione normale) all'acido cloridrico trattamento un erano allevate in numero di una per reeipiente, contagio. II motore elettrico fu collegato al microtomo mediante un giunto ideato dal signor T. Spring, dipl. tech. La costruzione del giunto e del sistema d'aecelerazione e pure opera del signor Spring e fu eseguita nel laboratorio meccanico dell'Istituto svizzero di ricerche forestali. 386 «bouquets» dei preparazione I rametti di larice usati per la venivano raccolti in dove una non giovane piantagione, dove la tortrice esiste solo sporadicamente e mai casi di granulosi. Questa precauzione e assolutamente inevitabile (si veda anche Steinhaus, 1953), data l'impossibilitä di sterilizzare gli aghi di larice senza modificarne le proprietä nutritive. L'importanza del nutrimento nella etiologia delle si consta- tarono malattie da virus corso degli del presente insetti e studio, ogni molto si sono mente stata difficile riscontrata in ognuna delle l'infezione produrre eseguite nel etä. Le osservazioni furono dia giornaliera Due dei larva di 15,5° primi segni C nel 1954 in con e meno quella violenta di voluto evitare, nel qualitä delle e seguire e terza foglie. una e con quinta temperatura me¬ C nel 1955. Questi a estrema- il decorso della malattia laboratorio da campo, ad di 15,1° Non E.griseana. etä, essendo si dirä vale per le larve della quarta Finoculazione. Se la larva viene sottoposta reazione e etä larvali di la malattia si manifesta quali la lentezza dei suoi movimenti. e cinque prima, seconda sperimentale giovani. Quanto in larve cosi si Sintomatologia studiati i sintomi nelle larve della accuratezza ragione larvale granulosi La 41 e per questa che potesse modificare la trattamento 4 La malattia grande: sintomi sono stimoli meccanici, si di larve sane, mentre la appariscono col inappetenza della 3 o nota progredire 4 giorni dopo dapprima una dell'infezione la puö anche scomparire completamente. Se la larva si sposta, ciö che avviene di gli individui sono malati, il movimento e lento, malsicuro e lascia l'impressione reazione rado se che manchi il citaria nutrizione ha vale. Nel caso (1952) pote L'addome dell'equilibrio. senso come presente constatare losi pesavano solo il conseguenza non furono un 32,6 % di larve sane ritardo o un arresto peso, della medesima etä, assumono paio di pseudozampe mancata assume, ingrossa e defi- o dell'accrescimento lar¬ ma Martignoni margaritosa (Haw.) affette da malattia, l'addome si addominali, normalmente translucide, tessuti infetti. L'ultimo inerte, paralizzato. La eseguite determinazioni di che larve di Peridroma culazione. Con l'avanzare della tive e otto granu¬ giorni dopo le membrane l'ino- congiun- il colore biancastro dei sottostanti particolarmente sulla faccia plan¬ tare, la medesima colorazione biancastra. Poco un prima della rilassamento muscolare simile (paralisi flaccida). il morte, la mobilitä dell'individuo torace ed il capo, La come Le larve possono usati loro paralisi nel essere a cessa completamente e subentra quello che si ottiene dopo narcosi all'etere etilico colpire prima l'addome e progredire poi verso sembra caso di Persectania colte dalla morte ewingii Westw. (Lower, 1954). nell'interno dei fascetti di foglie da esse come dimora, oppure sugli aghi o sui rametti di larice, dove avevano esplicato la attivitä, rimanendovi appese per l'ultimo paio di zampe addominali (fig. 10). In tal caso, seppure non cosi tipici, si riscontrano post mortem i caratteri del «terzo stadio» 387 descritto da Lo (1954) nel decorso della granulosi della larva di P.ewingii. wer veri delle larve morte di trario, l'integumento granulosi late spesso abbandonano il sitä del cartone con gono colte dal male foglie, gli uncinetti nel ancora difficilmente si riesce gliata negli uncinetti delle L'integumento degli di larice per rimanere rametto oppure muoiono attaccate alla parete del recipiente; ambulacrali, sericeo da sacco e scoli d'inclusione del virus Se la parete intestinale e puö lacerare si allora esce di e ancora la tela rimane tessuto: paralisi intatta, il liquido e nella impi- addominale. prima della facilitä anche disintegrazione di ven- formato all'interno dei fascetti di leggero con del alle rugo- il basso. Se le larve liquido biancastro, denso, un prodotti verso conseguenza questa della pseudozampe, individui infetti. Ne esse con¬ amma- quasi immobili sul fondo recipiente, aggrappate il capo liberarle da questo a fragile assai e contratti, raccorciati; al si presentano mai non disteso al massimo. Nelle scatole d'allevamento le larve e I cada- morte costituito di corpu- dei tessuti. maggior parte dei casi privo di flora batterica. Esaminando in poi sferiche microscopio a appena morte, si o granulosi, teristici della venute il con di larve morenti e delle «boules tutti i casi di quasi si ancora non contrasto nota sa con «boules» dalle cellule infette del Lo studio della mente fissate e degli innumerevoli dall'emocele granuli, (1937) descritte da Paillot l'attenzione rivolta Thompson, 1951). 42 liquido prelevato carate rin- osservati finora. Cosa siano queste vescicole nonostante certezza, (Hughes escono hyalines» granulosi da vari Studiosi e di fase il la presenza tessuto a questo f enomeno (1937) afferma che Paillot le adiposo. Istologia patologica istologia patologica eseguito fu sezioni di oltre 50 su colorate. Gli individui furono fissati a larve, varia- sviluppo vari stadi di della ma- lattia. Le alterazioni patologiche casi, anche cellule dei dischi ematopoietici meso- e sono limitate all'epidermide e ai corpi grassi23: in alcuni immaginali gravi alterazioni; gli organi (Arvy, 1953) presenti anche in E.griseana e cosi alari subiscono metatoracici intimamente connessi ai dischi immaginali, non mostrano invece alcuna alterazione patologica. Una delle prime zione dei trofociti una reazioni visibili nel tessuto («proliferation leggera ipertrofia dei nuclei: la presenza di inoculazione di virus della Schiff, 25 In una mia precedente essere nota constatate presentavano, nelle sezioni troppo eseguire 388 granulosi e stata figure giä uno certezza» studiate, e la prolifera- corpi grassi dopo nelle larve di Euxoa segetum 1935 e 1936) osservavo solo nel tessuto si mitotiche nei notata (Martignoni, 1954) «con di larve infette Paillot, 1934), accompagnata da («pseudograsserie» le2; Paillot, 1934, potevano era adiposo cellulaire» di adiposo. che e di Peridroma alterazioni mar- patologiche Le cellule epidermiche si leggermente ingrossate, ma il numero di larve esaminate causa dell'ingrossamento e comunque di studio istopatologico completo. esiguo per permettere di determinare la fig. Le larve di E. griseana sui rametti di larice, morte in seguito a 10 granulosi appese per ['ultimo paio di zampe di quinta si rinvengono addominah, si etä, la distensione deli'integumento frequentemente noti, in questo esemplare fig. lObis Corpo di grasso griseana; larva nucleo un e f reccia; f issazione Brasil, sezione emallume ed di sana E. indicato dalla Duboscqcolorazione 6 jx, eosina, obbiettivo per immersione ad oho C. Zeiss 100/1.25. fig. Lobo di dio adiposo ad tessuto avanzato troppo non 11 sta- uno della malat- tia; si noti Faccumulazione di cro- matina alla temente perifena del nucleo, foripertrofizzato; il medesimo fenomeno e ghes Thompson e stato osservato da Hu¬ (1951) in Sabulodes caberata Guenee (/. c, figuralB); fissazione DuboscqBrasil, sezione 5 fi, colorazione emallume ed eosina, obbiettivo per immersione ad olio C. Z e i s s Apo 100/1.32. fig. Stadio avanzato cellulare in poso; un rottura 12 della degenerazione lobo di delle tessuto adi¬ membrane nu- cleari; fissazione Duboscq-Brasezione 5 [A,, colorazione azzurs i 1, di bromofenolo, obbiettivo per ro immersione ad olio C. Zeiss Apo 100/1.32. fig. 13 Alterazioni patologiche nelle cellule deH'epidermide; si noti la rilevante ipertrofia sia del nucleo come della cellula; fissazione D u b o s c q - Brasil, sezione di azzurro colorazione [ä, bromofenolo, obbiettivo immersione per 5 ad olio C. Z e i s s Apo 100/1.32. fig. Due trofociti di poco duo; il nucleo strutto una della prima ed il 14 e larva morte completamente didelle cellule contenuto ricco di inclusioni da e zione P tamento o 1 i ammalata, dell'indivi- virus; fissa¬ d, sezione 3 fi, tratal bicromato potassico per c a r 65 ore, mordenzatura ematossilina e colorazione Heidenhain, ob¬ biettivo per immersione ad olio C. Zeiss Apo 100/1.32. fig. 15 Invaginazioni dell'epidermide in uno avanzato della granulosi; fis¬ stadio sazione ne Duboscq-Brasil, 5 fi, colorazione mofenolo, obbiettivo ad olio C. Zeiss azzurro sezio¬ di bro¬ per immersione Apo 100/1.32. fig. 27 di protozoo nel lume Spore l'epitelio del di E. mesentero di nel- e larva una griseana; fissazione D u - sezione 6 {*, colo¬ razione emallume ed eosina, obbiet- boscq-Brasil, tivo per immersione ad olio C. Zeiss Apo 100/1.32. fig. Spore 28 di protozoo in cellule di ghian- dola sericipara di E. griseana; sazione Duboscq-Brasil, fis¬ se¬ zione 4 n, colorazione emallume ed eosina, obbiettivo per ad olio C. Zeiss fig. Tela formata da immersione Apo 100/1.32. 29 migliaia di fili ricei lasciati da larve di E. sul tronco di un sulla tela le larve larice; si notino (negativa: o v e y). morte prof. dott. P. B se- griseana garitosa (Haw.) (Marti gnoni, 1952). In E.griseana questa proliferazione visibile 16 tardi, dopo l'inoculazione, ore almeno 48 l'epidermide zione) a due questo stadio molte cellule dei delimitati, grossi nucleoli, loro aspetto cellule zioni di margaritosa l'iperplasia e giä compare piü dopo la somministrazione del virus. L'ipertrofia delle cellule deldopo quella del tessuto adiposo (circa tre giorni dopo l'inocula¬ alterazioni: i nuclei, ramente in P. ore inizia mentre mentre chenegli con individui sani numerosi assumono una II granuläre. granuli corpi grassi giä presentano profonde relativamente sono piccoli (fig. 10bis), basofili uniformemente colorazione piü o meno distribuiti, chia- con uno o uniforme, intensa, perdendo il citoplasma non presenta cambiamenti, a questo stadio. Le ipertrofizzate ed i loro nuclei subiscono le stesse altera¬ dell'epidermide quelli dei trofociti. sono A quattro giorni e mezzo dall'inoculazione si pud dire che patologiche tipiche della granulosi sono ormai palesi nei corpi grassi e nell'epidermide (fig. 11, 12 e 13). I nuclei dei due tessuti si trovano in uno stato di le alterazioni picnosi, e nell'emocele compaiono in alcuni casi tubercoli descritti da Redaelli (1929) Folliculi nel corpo grasso sono, per in Galleria mellonella fibroblasti simili a (L.) e da altri autori («nodules folliculeux» di Paillot, 1934 e a quelli piü tardi. 1936) non contro, visibili in alcun stadio della malattia. Non tutti in trofociti subiscono le alterazioni patologiche descritte: esistono anche stadi avanzati della granulosi probabilmente derivati dalla proliferazione cellulare che si constata all'inizio della malattia. In generale le altera¬ zioni patologiche sono le medesime nel corpo grasso parietale ed in quello viscerale; talvolta si notano tuttavia alterazioni piü gravi nei lobi parietali del tessuto adiposo. Non sembra che intervengano cambiamenti quantitativi o qualitativi degli emociti. alcuni elementi sani fra le cellule In un esperimento, primo tempo tociti una e degenerate, il sangue di 26 larve furono scelte, regmatocitoidi (Yeager, 1945), certa elementi sane e per la valutazione a infette fu sottoposto ad numerica, essendo esse cellule del riconoscibili sicurezza: stabilire la formula ematica di larve di e in esame: tipo un dei regma- classificabili E.griseana sarebbe con stato lavoro di mole eccessiva ed esorbitante dal campo della presente ricerca. Gli animali furono fissati a caldo colorati secondo frequenza sono i (acqua a 60° C per un minuto, secondo Y e a c.) e gli in larve sane: in larve infette: e Giemsa). Nei due lotti la praticamente identica. I dati statistici * = 21,3% sx = 2,96 % z = 21,4% J-. = 3,91 % Dal quinto giorno alla morte (che puö giä subentrare apartire dal sesto giorno) integrazione cellulare progredisce rapidamente: alla picnosi segue uno stadio di lisi; la membrana nucleare evidentemente si lacera che si possono rinvenire corpuscoli poi nel citoplasma, specialmente usando colorazioni tossilina di Heidenhain Le cellule dell'epidermide accrescersi in strisci Pappenheim (May-Grünwald delle cellule del gruppo eruttivo risultö seguenti: ge r, l. superficie, si e lascia uscire i la discario- elementari all'ema- dopo fissazione secondo Policard-Regaud (fig. 14). ingrossano a dismisura; lo Strato epiteliale, non potendo forma delle invaginazioni che permettono al tessuto di accre- piü liberamente nella cavitä del corpo larvale (fig. 15). Un simile fenomeno di invaginazione fu descritto da Paillot (1935, 1936) in larve di Euxoa segetum scersi 389 «pseudograsserie» Schiff, affette da mancate 2. La zati della malattia, citoplasma i lipidi dei trofociti ad inanizione di riserva (Heron, 1955); alla seguito le inclusioni vengono liberate nel che la cuticola, la quäle diminuiscono generalmente a sopravvenire dai trofociti. quelle che si i vacuoli lasciati dal grasso numerosi che in cellule normali. In dell'epidermide adempiute alterazioni simili mostra deve morte funzioni di metabolismo intermedio facilmente si seguito alle in Negli stadi rinvengono in piü piccoli sono avan- scompaiono, ed il o seguito e meno disintegrazione del tessuto adiposo e sangue; dell'integumento non rimane lacera, lasciando uscire dai cadaveri delle larve f luido ricco di virus. * Per quanto le solo 17 e su specie pochissime esistano studi di anatomia in base alla selettivitä tissurale dei mare che, sono di due virus poliorganotropo. tipi granulosi di insetti suscettibili alla differenziabili: nettamente patologica, puö giä si i vari casi di virus, uno tutt'oggi segnalate a siano sin d'ora affer- granulosi a noi noti da virus monorganotropo, l'altro da granulosi hanno sindromi e caratteristiche istopatologiche ben distinte. granulosi del primo tipo presentano alterazioni patologiche unicamente nel tessuto adiposo, un tessuto di formazione mesodermica. La presenza di virus negli emociti non e stata finora accertata. Nei casi di granulosi da virus poli¬ organotropo le alterazioni patologiche sono presenti in tessuti di formazione mesoder¬ mica (corpi grassi) ed ectodermica (epitelio matricale delle trachee ed epidermide). In un caso (Cacoecia murinana Hb.) fu osservato virus nel citoplasma degli emociti (Bergold, 1948). Non esistono, sfortunatamente, altri reperti istologici che permetI due tipi di Gli individui affetti da tano di classificare la da virus e negli di C. murinana. Per ora, la constatazione di inclusioni granulosi emociti di larve di un insetto affetto da granulosi ulteriori ricerche sulla virosi di C. murinana avrebbero Senza voler fare legami, due ipotesi troppo azzardate, sulla cui natura gruppi bisognerebbe ed eventualmente ad una si potrebbe un fatto isolato valore. pensare alla esistenza di certi indagare, ulteriormente rimane grande un fra i virus d'ognuno differenziazione tassonomica fra i due basata sulla localizzazione elettiva dei virus delle dei gruppi, granulosi. fragilitä dell'integumento ad uno stadio avanzato della malattia e un sintomo che serve Bene alla diagnosi differenziale dei due tipi di granulosi. La granulosi da virus poliorganotropo e caratterizzata dalla estrema fragilitä dell'integumento: la causa va La ricercata nella distruzione dermotropismo senta invece dell'epidermide una o di tipi patologica «Histopathological membrana basale, in seguito al Fintegumento preL'epidermide e inf atti intatta. istologia patologica ci e nota, attri- granulosi la cui possibile che le studies granulosi: di questa . disease ...»(Steinhaus 390 sua all'altro gruppo. E' suscettibili ad ambedue i 26 della resistenza normale alla lacerazione. In tab.3 ho classificato i casi di buendoli all'uno sulla anatomia e dei virus. Nelle affezioni da virus monorganotropo . . e larve di Junonia coenia Hb. siano sfortunatamente mancano piü precise notizie specie d'insetto26. showed the fat tissue Thompson, 1949.) to be the principal one affected by the Specie di insetti le cui larve Tipo suscettibili all'uno sono all'altro tipo di o granulosi tob. 3 Fönte delle notizie sulla Specie affetta istologia patologica Euxoa segetum Schiff, Paillot (1934 e 1936) («pseudo-grasserie» 1) Virus Steinhaus Junonia coenia H b. e Thompson (1949) monorgano- Peridroma margaritosa (Haw.) tropo Steinhaus (1947) e Martignoni (1952) Sabulodes caberata Guence Hughes e Thompson (1951) Eucosma griseana (Hb.) Martignoni (q.v. ibidem) Euxoa segetum Schiff, Paillot («pseudo-grasserie» 2 «pseudo-grasserie» 3) Virus poliorganotropo giä 16 ore dopo 1937) Smith Paillot (1926ael926b) Pieris rapae (L.) Tanada Polia persicariae (L.) Smith proliferazione l'inoculazione di virus nel tessuto attraverso essere adiposo e Xeros (1954) (1953) Rivers (1956) di E. griseana in alcuni lo stomodeo indica che in questo passate larve, iniziando la loro azione patogena L'infezione dei trofociti e Patogenesi di tempo le unitä virulente devono alimentäre delle e Pieris brassicae (L.) La presenza di fenomeni di periodo 1936 Natada nararia Moore 43 casi (1935, e attraverso a le pareti del canale danno delle cellule elettive. epidermiche sembra avvenire abbastanza uniformemente, cosi che giä 4 giorni dopo l'ingestione di virus quasi tutte le cellule dei due tessuti presentano le caratteristiche alterazioni patologiche della granulosi. Hughes (1952), studiando una granulosi di Sabulodes caberata non ha rinvenuto nelle cellule del tessuto adiposo «recognizabile forms» di virus fino al quarto giorno dopo l'inoculazione. Bird e Whalen (1954), studiando una poliedria, non rinvennero unitä virus nelle cellule fino a 33 ore dopo l'inoculazione: in quello stadio della malattia le cellule presentavano tuttavia giä alterazioni patologiche (leggera ipertrofia nucleare); 48 ore dopo l'inoculazione unitä virus libere e abbozzi di inclusioni poliedriche erano frequenti nei nuclei delle cellule elettive e facilmente riconoscibili nelle e delle cellule sezioni ultrasottili esaminate al Trascorre studiati, affetti: dunque da 33 prima a 72 almeno ore ancora microscopio un periodo elettronico. di tempo variabile, secondo le virosi ed i casi prima che le unitä virus compaiano nelle cellule dei tessuti della comparsa di questi elementi riconoscibili, i nuclei delle 391 Probabile tab patogenesi della granulosi di E. griseana (larve di quarta etä, ° temperatura media 15,1 4 I empo trascorso a partire dall'moculazione per os 0-24 Fenomeni Liberazione del ore Passaggio delle unitä l'epiteho intestinale Viremia seguito urus m \irus distribuzione di e patologui dissoluzione dell'inclusione a fraziom di o virus C) tutta in di attive esse attraverso la cavitä del corpo Penetrazione nelle cellule delle sedi elettive Distruzione 1-4 giorm mazione dell'apparato nucleare moltiphcazione e del virus; for- delle inclusioni Rottura della membrana nucleare e liberazione delle inclusioni nel dtoplasma Disintegrazione delle cellule dei 5-6 giorm oltre 6 giorm Morte cellule elettive hanno ipertrofia piü o segue un giä subito periodo passaggio di viremia l'agente morbigeno prodotta dagli ßombyx mori di larve infette 7 avanzato I fatti sopra delle unitä dello (senza formazione di plasma (L.).Bergold e nuove l'epitelio intestinale virus) durante il quäle unitä Friedr ich-Freksa (tab. 4). cioe in prive di unitä Diluzione bidistillata Virus 1 Virus 1 Virus 1 Virus 1 . • . prelevarono il plasma stadio relativamente poco virus libere sospensioni di granuli (dose: 1 mm1) Larve morte Larve Pupe morte Immagim inoculate altre cause granulosi altre cause 13 0 0 0 0 103 13 0 3 0 0 10 105 12 1 0 0 1 10 107 12 1 0 0 0 11 109 14 0 3 0 1 10 — sterile uno giallume. granulosi 392 una del sangue di insetti oltre che derivare dall'evi- giorni dopo l'inoculazione, 5 Acqua nelle sezioni istologia patologica e anche stata verificata direttamente daBergold e Friedrich-Freksa (1947) in casi di polie- della malattia del Trattamenti mostrano stesso attraverso Risultati dell'inoculazione intraemocelica di tab e esposti sembrano indicare che all'inge- studi di da alcuni Studiosi: cosi dna di patologiche alterazioni viene trasportato per via emocelica ai vari tessuti del corpo La presenza di virus libero nel denza elettivi degli mdividui meno accentuata. stione di virus ed al tessuti 13 La genesi dell'infezione proposta in tab.4 sembra essere mento alte seguenti capitoli) luogo aver Capsula sua L'inoculazione per avendo subito e una muta mai il 100 alterazione a di forti dosi di virus 1:10) produce (tale 1953 |) e larve di il ciö non oppure se mm3 di sospensioni giorni dopo l'ingestione %. Alcuni individui s'incrisalidano istopatologica caso (1 etä le stesse dosi di quinta ha potuto sembra pure di del virus, di eopupe di riescano a e virus, la mortalitä non rag- sfarfallano normalmente. Nes- individuata nei tessuti di adulti pro- essere potuto stabilire e tali individui se Diprion hercyniae [Htg. j, non siano suscetti- poliedria [Bird, verso una superare l'infezione. Somministrando dosi di virus via via ma E.griseana, avvenire nel normale. venienti da larve inoculate. Non si bili quindi infezioni ad esito letale nella totalitä delle Esse muoiono circa 10 (quarta etä). Se si inoculano suna di (si veda nei Durata della vita27 ingestione alle diluzioni 1:1 larve inoculate giunge di nell'emocele. 44 granuli caso esperi- necessaria la libera- proteine, liberazione che puö di mentre, almeno nel dell'insetto, ha fornito granuli di individui infetti. E' percentuali zione dell'unitä virus dalla canale alimentäre di dosi anche minime di ingestione un sospensioni prive in negativi (tab.5). All'opposto. unitä virus libere. Tali inoculazioni hanno dato risultati la inoculazione per confermata da granuli di inoculazione intraemocelica di forti dosi di anche la durata media della vita piü deboli, (tab.6 non e solo la mortalitä diminuisce, Durata media della vita di larve di E. griseana fig. 16), aumenta come osservo Tanada (1953). con dosi diverse di virus (temperatura inoculate in quarta etä ° media 15,5 C) Durata media della vita, tab. 6 giorni Dose di virus s* X 1 mm3 1 : 1 10,6 0,3 1 mm3 1 : 10 11,3 0,5 1 mm3 1 : 102 11,8 0,7 1 mm3 1 : 103 13,3 1,2 II destino delle unitä virus sospensione 27 Secondo as virulenta Tanada e negli individui che hanno ricevuto dosi submortali di sconosciuto. Non si dovrebbe tralasciare lo studio di questo (1953) «period of infection»: the interval from the time the host feeds on the «The period of infection may pathogen until the death of the frank infection.» L'espressione di lingua italiana «tempo mortale» per indicare il Iasso di tempo fra il non mi sembra hen indovinata. In momento lingua tedesca usata d'ingestione del veleno «Wirkungszeit». da certuni in e la morte be defined host from a tossicologia, dell'individuo. 393 fig. 16 80 60 L 40 20 0 ss 5 </> 80 60 40 C3 o 20 0 o. TT ^ ~l 80 60 5 40 8 20 5: 0 80 60 40 20 0 4 2 6 DURATA 8 10 12 14 16 18 20 VITA (QIORNI) DEL LA Effetto della dose di virus sulla durata della vita di larve di E. griseana (inoculazione in quarta etä, temperatura media 15,5° C); volume dell'inoculo: 1 mm3; diluzioni: A 1:1; B 1:10; C 1:102; D 1:103. fenomeno, di fronte all'importanza che morbigeno integrato; da generazione a esso generazione ha da un lato per la trasmissione forma di entitä riconoscibile sotto una specie: granulosi di E. griseana fu inoculato28 in lotti di larve delle seguenti Exapate Specificitä del virus (20 individui) duratella H ey d. Junonia coenia Peridroma (Hb n.) (25 individui) margaritosa (Haw.) Sabulodes caberata Guenee (25 individui) (20 individui) Le inoculazioni in Junonia coenia, Peridroma margaritosa da K. M. fornia. 394 di virus popolazione una epizoozia. 45 II virus della o di insetti dall'altro per la comparsa di individui resistenti in decimata da dell'agente Hughes, virologo del «Laboratory of insect Sabulodes caberata furono eseguite pathology» della Universitä di Cali¬ e specie E. duratella Si noti che la le mentre specie J.coenia, P.margaritosa tre L'inoculazione di virus di E. ogni risultati caso D'altra parte, negativi, risultati escludendo cosi la granulosi Casi di trasmissibilitä granulosi. a ha dato in specie contagio interspecifico. griseana (28 individui) furono inoculate sospendi P.margaritosa (Bergoldia a di malattie da virus interspecifica suH'argomento Tanada un daboia Steinhaus), pure Sils nel 1955 nel e resto etä morte di dell'Engadina negli insetti sono stati con- (1954). Trasmissione del virus da generazione 46 Nel 1954 di possibilitä granulosi, una suscettibili sono negativi. statati raramente: si consulti di S.caberata e in individui di queste quattro griseana lotti di larve di E. a sioni di virus della con risultata finora suscettibile ad non e generazione a alta furono rinvenute molte larve granulosi: microscopico di strisci fu possibile identitipiche inclusioni granulari. Poiche le larve di tortrice di prima etä si cibano esclusivamente degli aghi di larice appena germogliati e sembra impossibile che questi prima all'esame ficare le - siano giä contaminati messo da con virus generazione una - lecito supporre che e all'altra via l'agente morbigeno Inoltre questa ovo. borata dal fatto che nel 1955 la mortalitä di larve di prima topi dell'Engadina alta fu assai piü elevata che conteggi eseguiti dal dott. J.K.Maksym o v negli anni dell'Istituto supposzione e venga tras- viene corro- seconda etä in alcuni bio- precedenti e cid secondo i del Politecnico entomologico federale. La trasmissione via caso di di E. un griseana; virus via epizoozie, L'ultima di gli in declino, goli 29 ad citati, Engadina Au e er un specie un di individui della tortrice e e (1949-1953), un periodo 1955. La densitä di periodo qualche anno, caratterizzata 1956) popolazione non prima del 1949, quiescenza29 nel da di culminazione Sembra gradazione precedente. di nel anni 1953-1955 Engadina alta al finire della sperimentalmente, (Clark, 1955). 1950; Au er, 1954, 1955 livello basso per esistere di insetti tortrice del larice in iniziatosi nel dimostrata rimane da risolvere. La trasmissione parte molto importante nella diffusione di numero Maksymov, subito, non una ancora epizoozia degli Fluttuazioni del cominciö autori avere stata ancora che verificato in altre gradazione della costantemente ascesa La Kaelin di compito un della durata di 5 anni ascesa periodo questo come e stato 51 tuttavia ovo non e puö infatti ovo 5 Linder, e caso ma un (A u e r, periodo (1954) e un si mantenne il periodo quindi. di secondo della tortrice del larice, alta. (1956) osserva che non vi e un completo accordo di cicli di fluttuazione nei vari territori della vallata e fase, distingue nel tempo, fra i sin- almeno due tipi domi- «Latenzperiode» nella terminologia tedesca. 395 nanti di gradazione: caratterizzato da primo tipo, un mente alta all'inizio del periodo di ascesa, con progressione dapprima lenta, poi piü rapida, di un anno. Tuttavia anche questa distinzione popolazione culminazione precoce; densitä iniziale relativamente esigua, il cui con densitä di una periodo ha valore e un secondo ritardata, generale: in Enga- esistono in seguire speciali; stato di uno f uture sarebbe fuori posto dilungarsi qui pubblicazioni dello stazioni caratterizzate da 1956). Infatti Sils, in queste si notarono un numero per la vallata gia Sils aveva stazioni, ed dell'Engadina raggiunto che sarä valore (1954). II valore medio per valore evidentemente sulla riva settentrionale del in un lariceto a personale). alta era invece di soli (1956 e Densitä relativa della di 20,7%, Sils, secondo Le popolazione cioe zato dubbi 1,03 1951 1,34 5,75 12,58 37,44 1953 207,37 459,80 1954 1000,00 1000,00 logico dunque numero deve puö dedurre che (stabilita di larve aver avuto in molte delle passate gra- in base ad fin dal 1863 un una valutazione del andamento particolare (Auer, 1954). questo essere, in generale, animale che riguardo (si che i focolai di larve dell'insetto «Silsersee». 396 numero (totale) 0,12 1952 popolazione a della (sezioni 24-30) 0,25 larici) meno 1000) 0,05 epizoozie sembrano densitä della Sils — 1950 di Sils i personale) 1949 Dalle annotazioni dei servizi forestali si comune di Sils, sezioni 24—30), secondo popolazione (1954 Engadina alta (totale) nel di comunicazione Anni danno alle chiome dei lago Sils. i dati di Auer dazioni la fluttuazione del quelle % della densitä nel periodo di culminazione al 46 pari lago Nel 1953 la densitä di gradazione di tipo «Silsersee» (comune tab. 7 in vedano, ad esempio, le fluttuazioni numeriche per la riva settentrionale del e l'Engadina a sono Variazioni numeriche delle popolazioni di E. griseana nella Engadina alta e trattato danni sulle chiome dei larici, indice della attivitä tipici alta metä del corrispondente e ritmi oggetto primo tipo (tipo «Silsersee» di Auer, del particolare in comunicazione un 1956) genesi della epizoozia gradazione una rilevante di larve. In tab. 7 si e e e stesso autore. nel 1953 i calcoli di Auer (1956 a questo argomento, che studio esauriente da parte di Auer (1954, 1955 Particolarmente interessanti per la di su una generale, dina alta lariceti dove le fluttuazioni numeriche della tortrice sembrano ma tipo. caratterizzato da ascesa e culminazione con non di relativa- ne e consulti epizootici un fattore di mortalitä affetta, anche dipendente dalla qualche suH'argomento Steinhaus, 1954). studioso ha se avan- Era venissero cercati appunto nei lariceti dove il progrediva secondo una curva di gradazione del tipo 52 primi segni di epizoozia furono I sezioni forestali 24 prima di allora si delle larve morte 26 del e comune corso di Sils (Plaun da necroscopico. delle forestali degli luglio raccolti e 11 comuni della inoltrato. Queste epizootici Lej e La 1953 nelle luglio Crappa, fig. 17). epizootici nella regione studiata, indagini Anche nel esaminati 782 individui morti rono dei focolai constatati nella seconda metä di rinvenuti focolai erano raccolte nel da virosi aH'esame al geografica Distribuzione partire a dal 1950 fu ne alcuna trovata affetta della campagna di ricerche 1953 fu¬ corso sospetti ammalati, provenienti da 109 sezioni o Engadina alta, larve furono senza prelevate rinvenire casi di da granulosi e (Auer, 1954). Un di St. Moritz, 18 di Samedan torio, non aveva 18 di e portato alle luce Km 2 f 3 Focolai epizootici nel 1953; accurato esame Zuoz, fatto nessun caso 5 4 area di a ciö fino totale di 204 096 individui, un contati dalla sezione di statistica, allo scopo di stabilire la densitä di zione nelle varie stazioni Mai popola- sul posto nelle sezioni 5 complemento dell'esame di labora- granulosi. 6 7 8 9 10 quadrettata: lariceti; piccoli cerchi: abitati; comparve l'epizoozia. grandi punti neri: stazioni dove Nel 1954 diagnosi sezione di alta nati rarsi l'epizoozia furono si eseguite statistica, che estesa era su a tutti i lariceti materiale fornitomi, aveva contato dell'Engadina come negli specialmente agli incompleta, essendo per stabilire l'area di patologia. stato (fig. 18). precedenti, nel 1954 ben 810 984 larve per la sola (Auer, 1955). Inoltre furono prelevati direttamente studi di anni alta nei lariceti Ovviamente la cartina in impossibile esaminare un maggior fig. Engadina campioni 18 e numero Le dalla desti- da considedi stazioni espansione del morbo. 397 fig. 18 Diffusione dell'epizoozia nel 1954; area quadrettata: lariceti; piccoli cerchi: abitati; grandi punti neri: stazioni dove comparve l'epizoozia. Nel 1954 la (1955) Nel 1955 la quenza granulosi fece la comparsa anche nella sua degli epizoozia fu di constatata nuovo individui affetti da e Jahn granulosi era dovunque, nell'Engadina alta. La fre- laboratorio, senza speciali precau- igieniche. Mortalitä causata dal virus 53 La bassa tale da rendere estremamente aleatoria la riuscita deH'allevamento di larve della tortrice, in zioni Engadina annunziö la presenza pure in Austria. ne percentuale di individui affetti da larve in laboratorio. Poiche il gonato alla densitä di qui pubblicati popolazione con una certa portanza della malattia pretendere parte di numero che le cifre fu determinata allevando lotti di granulosi di insetti esaminato della tortrice nel 1954 e e relativamente nel 1955, esiguo, para- i risultati vengono riserva. Con essi intendo infatli dare solo un'idea dell'im- quäle trovate fattore di mortalitä in determinate stazioni, abbiano valore generale per la vallata o senza tuttavia anche per alcuna essa. prelevati dai lariceti e le larve allevate in isolaOgni lotto comprendeva 15 larve almeno. I preleva- Lotti di larve di quarta etä furono mento, secondo i metodi descritti. menti furono siti come eseguiti a diverse riprese. Le larve portanti pure segni della presenza di visibilmente determinati non attaccate da potrebbero quindi endoparassiti entomofagi essere venivano viziati in uova o altri stadi di ectoparas- venivano scartate usate per gli seguito all'esclusione categoria di individui. Tuttavia la percentuale di larve di tortrice 398 e solo le larve allevamenti. I valori sistematica di attaccate una da ectoparas- 19 fig. 19 a «55 20 granulosi, GIUGNO fig. in alcune sta- LuaUO 20 nel linea tratteggiata congiunge i valori per in due granulosi, stazioni, per Zuoz, sezione 6; la Samedan, sezione 16. a 1955; la linea piena congiunge i valori Variazioni d'intensitä della mortalitä dovuta fig. zioni, nel 1954; la linea piena congiunge i valori medi delle tre decadi 16-25 giugno, 26 giugno a 5 luglio e 6-15 luglio; la linea tratteggiata congiunge i valori delle stazioni situate in lariceti volti a mezzogiorno. Variazioni d'intensitä della mortalitä dovuta fig. 1953 S55 73W fig. 21 1949 50 »50 5; ANN! e terza (dati di Auer, quando fig. 22 comunicazione a avevano IS54 55 sezione 25 raggiunto la Sils, personale). esse dell'incrisalidamento, il seguente poco prima etä, l'ultimo e il t953 54 sione della curva di gradazione, determinati zione personale). da Auer (comunica¬ Probabili variazioni d'intensitä della mortalitä di E. griseana (tutti gli stadi) a Sils, sezioni 24-30, calcolate in base ai coefficienti di progres- quarta etä di seconda successivi, 1952 53 22 1951 52 fig. tre conteggi primo eseguito quando la maggior parte delle larve erano — - 21 Variazioni della densitä di popolazione di E. griseana in — • fig. Mortalitä di E. griseana dovuta a granulosi in 9 biotopi Engadina alta (1954, larve di quarta etä) tab. 8 Data del giugno Celerina giugno Zuoz 6 0 28 giugno S. Moritz 5 20,0 1 luglio Samedan 16 35,7 5 luglio Sils 25 45,4 luglio Sils 29 86,7 luglio Sils 16 66,7 10 luglio Silvaplana 1 40,0 12 luglio Zuoz 18 42,9 piccola (1,2 % di larve nel 1954 i portanti fu 3,0 % nel 1955, e media, secondo Auer, 1956) in della presenza di segni insignifioante: i dati si possono endoparassiti, quindi rinvenute nel considerare come ben ai valori reali. Nei mesi di giugno e luglio 1954 la mortalitä dovuta per poi discendere il 7 luglio, (tab. 8 e fig. 19). inoltrato 0 7 deH'esperimento, verso 18 9 approssimati fin Mortalitä °/o 19 numero corso sezione forestale e 25 siti fu assai ed il Comune prelevamento della a granulosi a piü bassi, valori Poiche i lotti di larve prelevati luglio a dalla medesima provenivano non dapprima, aumentö nei lotti fu ripetuto nel 1955, prelevando a tre riprese larve di tortrice da larice, in due biotopi diversi. I risultati confermarono quelli dell'anno prece- regione, l'esperimento un solo dente (fig.20). Risultati simili ottenne Dirks (1944) studiando Gilpinia hercyniae anche da altri studiosi in seguito. La mortalitä media delle larve di quarta etä nei 9 lotti allevati nel 1954 fu di 34,7 %, (Htg.), mentre ed il fenomeno sembra nel 1955 (6 lotti) essa essere stato sali a constatato 48,0 %. Maksymov (comunicazione personale) ha determinato la mortalitä dovuta nulosi in lotti di larve di essere elevato del valore piü bensi in quindi L'epizoozia la possibilitä la fece la sua del 1953. Furono granulosi, tutte le etä in quelPanno. larvali, percentuale e a specialmente Nel 1954 si Sils, fra e non gli come le larve di constatarono cosi nel 1955. Non furono (1956 49,4%. Questo stato quinta a stadi, essere momenti dello primo dei tre sviluppo metä di decimate dalla per stabilire e morti in quäle campionamenti veniva fosse le stime di densitä della popo- personale) confermano numeri- della tortrice fu determinata da Auer in dell'insetto non recipiente. stesso i risultati delle osservazioni nei lariceti della riva settentrionale del popolazione gra¬ potrebbe detto, nella seconda etä ad eseguiti conteggi comunicazione uno Sils individui ammalati ma a Maksymov (1954), individui di e valore furono allevate in isolamento, sistema descritto da contagio di larve affette da virosi nei vari Sils. La densitä di 400 di comparsa lazione eseguite da Auer camente reale, poiche le larve gruppi di 20-25, secondo il escludendo luglio quinta etä, nel 1955, trovando tre lago di diversi (cosiddetti «campionamenti di mortalitä»). II eseguito quando la maggior parte delle larve erano quando esse avevano raggiunto la quarta etä ed il terzo poco prima deU'incrisalidamento (quintä etä) (Auer, 1954). I risultati sono stati riportati graficamente in fig. 21. Mentre nel 1953 la diminuzione del numero di larve avviene f ra il secondo ed il terzo prelevamento, nel 1954 e nel 1955 tale diminuzione ha di seconda inizio giä in altri solo lisi a e terza a partire lariceti, Sils etä, il secondo dal con un fenomeno fu stesso ritardo; infatti l'epizoozia certo nel 1954 nel e Lo primo campionamento. dell'Engadina resto Dopo alta. matematico-statistiche, Auer (1956) conclude che solo potenza d'una virosi in era di provocare grado stata constatata era aver eseguito un anche constatato nel 1953 le opportune biologico fattore ana- della mortalitä cosi elevata in cosi breve una tempo30. L'analisi delle tre curve riva settentrionale del tanti di quelli lago del 1953, fig. 21 in riesce anche spiegare a mai nei lariceti della come di Sils i danni della tortrice nel 1954 furono nonostante considerevole l'apparente meno impor- della densitä di aumento popolazione (tab.7). Bisogna premettere che il campionamento in base al quäle viene ogni anno stabilita dalla sezione di statistica la densitä di popolazione della tortrice ha luogo quando la maggior parte delle larve nel rispettivo biotopo hanno raggiunto la terza etä. I danni piü gravi perö vengono ciale, quintä etä; inoltre, larve di quintä giorni delle 7-10 determinante per del danno in larve di quarta panza vera e etä non venne mai determinata quando gior defogliazione. L'esempio nosticare la misura dei danni provocati dalla contro questi etä, lariceto un l'insetto) ma se si stabilisce anche la presenza fattori nella riduzione del popolazione non di le larve ottimo un tortrice di numero nenti la riduzione del numero dell'Engadina alta, per einzige 1956, p. insegnamento: popolazione degli individui da griseana a i Sils (1954, 1953 33 47 1954 69 31 1955 74 71 die pro- e la portata di e 1956) i dati concer- di mortalitä». 1955 e 1956) tab. 9 Engadina alta daher poträ etä larvale all'altra. successivi 10 bleibt la mag¬ (sezione 25) ",'o Erklärungsmöglichkeit si di larve di deter¬ «campionamenti determinata da Auer campionamenti una (1954, 1955 con Sils «Als producendo di fattori biotici di mortalitä di larve stabilita Mortalitä larvale di E. nel resto stavano discrc- (e quindi prevedere misure di solo la densitä di o meno In tab.9 ho riassunto, in base alle stime di Auer e la densitä di e etä. Non si di Sils ha fornito lotta giorni, rispetto ai (Maksymov, 1954). Valore etä una puö quindi parlare e, specialmente, quintä propria fra la densitä di popolazione ed il danno da essa prodotta, poiche questa densitä minata attive per ben 17 sono precedenti larve di ognuna delle Fimportanza causati dalle larve di quarta e, in modo spe¬ senza Sils Granulosiskrankheit übrig.» (Auer, 27.) 401 questi dati risulta il particolare comportamento di Sils anche rispetto epizoozia si fece notare a Sils giä nel 1954, mentre Dall'esame di alla mortalitä larvale. L'effetto della nel resto delPEngadina alta si constatö esso Considerazioni 54 Secondo di Maksymov (1954) E.griseana sarebbe 1951-1953. Lo ad 70, a con fertili; b) depongano numero punte massime di 140. ognuna da 40 negli deposte da una uova Supponendo c) ogni e delle femmine e mantenne costante medio di 70 uova; a dei maschi numero 1:1; questo rapporto si che il ritardo, nel 1955. generali il rapporto fra il stesso autore trova mina oscilla da 40 siano pari di con un anno che a) uovo le femmine tutte dia anni fem- origine ad un senza interferenza di fattori di mortalitä, il coefficiente di progressione da una generazione all'altra dovrebbe variare da 20 a 35. In realtä i coefficienti di progressione adulto, hanno valori molto minori, zione si vede in tab. 10 come (dati di Auer, 1956, Si possono calcolare cosi, confrontando i dati reali personale). e con comunica- il modello singoli anni. Ciö e stato fatto per i lari(fig.22); un quadro simile si ottiene anche da quello di Sils, dovuta al fatto che l'epi- matematico sopra costruito, le mortalitä nei ceti della riva settentrionale del l'Engadina alta, per zoozia si con generalizzö lago qualche solo nel di Sils differenza 1954, mentre Sils la mortalitä in a seguito a virosi giä era rilevante nel 1953. Variazioni numericbe delle E. griseana nell'Engadina alla secondo Auer tab. 10 Densitä relativa della (totale) (1956 e e popolazioni di nel solo comune comunicazione (sezioni 24-30) di Sils personale) Coefficiente di popolazione progressione Anni Engadina alta Sils (sezioni 24^30) Engadina alta (totale) Sils (sezioni 24^30) 1,00 1949 1,00 1950 4,57 8,91 4,57 8,91 1951 24,88 49,60 5,44 5,57 323,14 9,39 6,52 968,09 16,48 12,28 18 568,64 8 630,03 4,82 2,17 082,52 773,63 0,38 0,09 1952 233,60 1953 3 850,59 1954 1955 In 7 fig.22 il limite costruita supponendo inferiore e stato 3 superiore una 402 esempio per il periodo nera e depongano feconditä di 40 popolazione maggior parte delle larve non bilita ad della fascia che le femmine calcolato per stima della densitä di la (totale) vengono hanno uova. raggiunto comprende uova Poiche i eseguiti dalla ancora 1953-54 costituito della in media 70 curva di mortalitä ciaseuna; il limite campionamenti sezione di statistica la quarta per la quando etä, la mortalitä anche le larve morte sta- in quarta e il quinta etä, dopo fino al campionamento, successiva riduzione di 1953, ed ogni nel nel 1954 (si veda in prossimo campionamento proposito numero anche quanto e stato detto sopra, al titolo 53). II decorso della mortalitä cie si considera il se Sils, rappresentato nella fig. 22, a corrispondente decorso della curva assai e gradazione di eloquente, in fig. spe- 23. Tutta- possibile che la mortalitä abbia avuto in realtä valori diversi da quelli rappresentati in fig. 22. Ciö per varie ragioni: a) non sappiamo se tutte le femmine siano fertili; b) non sappiamo se la feconditä delle stesse si modifichi in correlazione con la densitä di popolazione, e se si, in quäle misura (De Bach e Smith, 1947; Mors,inKlomp, 1956); c) non conosciamo ancora la «carrying capacity» (Errington, in Andrewartha e Birch, 1954) dei singoli lariceti in Engadina. Benche la soluzione di questi tre problemi richiederä ancora molto lavoro, e lecito fare giä sin d'ora alcune considerazioni di carattere generale: infatti, se pensiamo il nutrimento presente in un dato biotopo nel caso di E. griseana essere un fattore determinante per la rispettiva «carrying capacity», si deve constatare che questa soglia e stata raggiunta solo in alcuni lariceti, e precisamente lä dove si sono osservati i sintomi dell'inanizione (in particolare a di fertilitä alle variazioni 46 sezioni e feconditä di e S-chanf, 47). Quanto 21, 22, via e - E. — griseana medio di si ben poco: tuttavia, anche sa prodotto uova massima densitä della da una femmina dai 70 popolazione, fig. 22. ipoteticamente decrescere il numero iniziali a 40 e ancor meno negli anni di si fa se si cambia di molto il decorso della non curva di mortalitä rappresentata in puö concludere Si oscillato aver stinte: una come fig. 22. fase di media mortalitä nel bassa mortalitä, nel 1952-53; ed al 1954. Lo stesso si Sulla variazione dell'importanza endoparassiti il rapporto fra le vittime di migliaia endoparassiti fu alcune si dia, in tre Quäle piamo, nel 1953-54 siti non grado 31 ne stata che essi a - pochissimo. fasi difase di dal 1953 partire l'Engadina alta. per E' certo che non prima fase vi furono e epi- quelle e furono in note: di Maksymov (1954) endoparassiti e, per di larve di un quinta appena trovö che campione di etä vittime di dell'8,1 %, in me¬ alta31. la parte degli non sono la curva secondo i dati dell'ing. tre una media, nell'Engadina alta, 30,1 °/oo nel 1955 (A u e r, 1956); le percentuali di a di modificare sensibilmente la Secondo nuovi studi a fattori di mortalitä nella 41:59. La dei declino della sembra tale curva percentuale pari 1955, secondo Maksymov (inedito), essere ma certo e sa non sono ancora biotopi dell'Engadina possa e singoli 1949 al 1955 deve di mortalitä notiamo 1949-50 fino al 1951-52; ectoparassiti ectoparassiti di larve, nel periodo dei (fino al 1952) 2,4o/oo nel 1953, 12,10/00 nel 1954 da curva fase di elevatissima mortalitä una zoozie dal 1949 al 1952. Le vittime di attaccate Nella puö affermare della corrispondente in parte della seconda larve generazioni dei che la mortalitä nelle varie il modello in di entomofagi insetti causa dell'aumento gradazione. L'aumento di nostra conoscenza curva di - gradazione W. Baltensweiler dal 1949 al 1952 non sap¬ improvviso della mortalitä da porre numero dei paras- gli entomofagi della tortrice. Ad dell'Istituto in esempio, entomologico dei Politecleggermente piu nico federale i valori reali concernenti Fimportanza dei parassiti sarebbero elevati di quelli qui citati (comunicazione personale). 403 della 23 fig. 23 fig. 24 24 su centrazione, per la semplificazione numerica dei dati: 0,47 /ug N% = scala arbitraria di misura della 107. con- campioni di popolazioni naturali della «forma del larice» di E. griseana, nel 1954; della granulosi Linea di regressione probit per la stima del potere patogeno del virus fig. gradazione di E. griseana, secondo Auer (1956 e comunicazione personale); linea piena: Engadina alta (totale); linea tratteggiata: Sils, sezioni 24-30. Decorso fig. C0I4CENTRAZIONE 25 fig. 25 LOG DELLA 26 CONCENTRAZ/ONE fig. della su per fig. 26 in fig. 24. come in fig. 24. nel 1955; scala arbitraria di misura della centrazione griseana, granulosi cembro» di E. probit come con- con- la stima del potere patogeno del virus campioni di popolazioni naturali della «forma del Linea di regressione centrazione larice» di E. griseana, nel 1955; scala arbitraria di misura della Linea di regressione probit per la stima del potere patogeno del virus della granulosi su campioni di popolazioni naturali della «forma del LOG OELLA fig. De Bach una Smith e dell'80 % ; vitripennis (Walker), 6,6 che trovarono di Musca domestica L. popolazione Mormoniella (1947) per il 90 a % 14,3 ; 3,3 % 28,6 e a mortalitä del 70 una occorre un numero a ne occorreranno per il 98 a per provocare se di individui del per ottenere per il 100 a in % parassita mortalitä una %. granulosi puö spiegare la crisi ed il declino forte potere epizootico della malattia potrebbe aver provocato l'aunecessario per ridurre la densitä di popolazione della tortrice; La elevata mortalitä provocata dalla della gradazione. mento II di mortalitä che, secondo le considerazioni teoriche fatte all'inizio, andrebbe dal livello aumento al livello 18-53% (1952-53) 98-99% (1954-55) nell'Engadina alta (1952-53) al 99-100% (1954-55) a dal e sull'analisi matematico-statistica della fluttuazione numerica della tortrice dina alta, II potere patogeno del virus II potere patogeno del virus della 1955, usando campioni metodi descritti nel LZ?-)0 tico, del virus in ma capitolo 3. questione33, anche di stabilire se verso questo valore varia nello la malattia Nel 1954 f urono prelevati uniformemente stazioni mento (S-chanf, eseguita essa anni 1954 dell'Engadina alta, secondo i era non pure da spazio e lotti di larve rispecchia il 10 grado solo di determinare la un punto di vista pra- nel tempo. Infatti, prelevate poiche in natura di resistenza delle e non rispettive in 10 stazioni scelte in base ai risul- campioni di larve dell'anno 1953 popolazione sul territorio dell'Engadina sezione f u studiato epizootica. tati del censimento di meno importante su negli griseana nei lariceti Scopo degli esperimenti valore assai laboratorio, animali allevati in popolazioni di E. granulosi prelevati di larve la titolazione del potere patogeno fu su nell'Enga¬ giunge alle medesime conclusioni32. 6 e 37-65% Sils (sezioni 24-30). Auer (1956), basandosi 46) e distribuite piü alta. Sfortunatamente in una furono trovate, alla data stabilita per il non (5 luglio), larve di quarta (Auer, 1954) etä in sufficiente per numero inoculazioni. Solo i risultati di 9 stazioni sono dunque eseguire o di queste campiona- una serie di stati usati per la valutazione matematico-statistica. Una delle caratteristiche importanti delle stazioni l'insetto: si considerö tale densitä «debole» 1953 era inferiore superiore 32 a a 150 larve per 600 larve. Questa e la densitä di popolazione del- la media dei risultati del censimento del campione di tre larici, «elevata» altre caratteristiche delle 9 stazioni se tale media sono era riassunte in «Die primäre Ursache der Umkehr in der Massenbewegung des Lärchenwicklers scheint die Sekundär, gleichsam auf dem Restbestand der von Gra¬ nuloms verschonten Raupen, Puppen, Faltern und Eiern vermag dann allerdings auch eine kleinere Parasitenzahl empfindlich mitzuhelfen.» (Auer, 1956, p. 41.) Viruskrankheit (Granulosis) 33 e un se LD per «lethal significato zu sein. dose»; il simbolo e stato introdotto da autori di lingua inglese. II medesimo matematico hanno pure i simboli ED e DV. 405 Caratteristiche delle stazioni dalle quali provenivano i campioni di larve per lo studio del tab. 11 Sezione forestale Comune * potere patogeno del virus Densitä di Esposizione popolazione della tortrice nel 1953 Sils 25 a mezzogiorno Sils 16 a settentrione debole Sils 29 a mezzogiorno elevata debole elevata Silvaplana 1 a settentrione S. Moritz 5 a mezzogiorno debole Celerina 18 a settentrione debole* Samedan 16 a mezzogiorno elevata Zuoz 6 a mezzogiorno elevata Zuoz 18 a settentrione elevata stimata Risultati delle inoculazioni per (£. griseana, tab. 12 Anno os di sospensioni pure di granuli larve di quarta etä) 1954 «Forma» « Numero di larve 1955 Forma del larice» «Forma del larice» «Forma del cembro 58 23 trattate Controllo 108 Virus, 1 mm3, 1 10b Virus, 1 mm3, 1 104 — — Virus, 1 mm3, 1 102 109 Virus, 1 mm3, 1 10 120 Virus, 1 mm3, 1 1 110 Totale 447 37 10 48 23 55 27 — — — — 198 83 b 0,463 1,155 1,324 m* 2,1560 3,7328 3,7913 sm 1,7410 0,2514 0,1949 LD50 (N2, [ig x LD50 (N2, fig/g Numero di 10-6 per larva) Peso granuli » 6,730 larva) per 254,035 0,001043 LD00 290,695 0,039375 800-7 800 30 500-295 700 0,045058 35 000-338 400 (per larva) * I valori di logaritmo in base 10 regressione nelle figure. sono tab. 11. Tutte le sezioni prese in sono 406 situate sopra i 1800 m i medesimi di quelli usati per il calcolo delle rette di considerazione, all'infuori sul Hvello del mare. di Samedan (sezione 16), Nel 1955 i furono raccolti campioni Pure da Samedan (sezione 6). riprese tre a Samedan (sezione 16) a Zuoz e i lotti di larve della «forma (sezione 16) provenivano del cembro». I risultati delle inoculazioni sione rappresentate nelle Si puö stabilire riassunti in tab. 12 sono fig. 24, 25 variano da sembrano esistere differenze significative alla medesima anche generazione, nel 1954 e se rispettive di regres- rette generazione all'altra, una fra le dei risposte mentre non campioni appartenenti provenienti da biotopi diversi (esperimenti 1955); b) le risposte delle due «forme» di E.griseana di loro le che: a) le risposte al dosaggio biologico eseguiti e 26. e (esperimenti eseguiti non differiscono LDr0Ü nel 1954 e dosaggio biologico nel 1954 fra 1955). nel La LDm determinata nel 1954 («forma del larice») corrispondente valore nel 1955. Va tuttavia notato che ritmo della significativamente e di circa 38 volte inferiore al l'errore Standard sm del rilevante. Sfortunatamente infatti le dosi prescelte risultarono troppo elevate ai fini dell'analisi logaper il probit, dato anche il verificarsi di un'alta mortailtä naturale: la titolazione del 1954 dovette servire nel medesimo tempo da il virus solo verso esperimento pilota, essendo la fine del 1953. Le risposte stato possibile nei due anni non isolare dose letale media; anche i rispettivi coefficienti di regressione disuguali. la La struttura marcata assenza dei di parallelismo campioni (e quindi delle popolazioni da medesima nei due anni, per quanto tati dell'esperimento del verificatosi nel 1955 ha d'animali inoculati con avuto non come e 1952), sono i e cosa seguenti, la granulosi essere rilevante. solito livello di nelle popolazioni una fase 1954-1955, stata una una aumento mortalitä molto della LD50 nei lotti esigua reagito in modo quasi uguale, e 709,4 fig x 10—6 N2 per e 714,2 fig x 10—6 N2 per larva. se dosaggio biologico esposti le differenze fra le significativitä del 5 LDM %), particolare della con - nel 1954 e gradazione. aumentare E' non sono da una probabile che, popolazione di ogni biotopo particolarmehte sopra, al pre- 1955 sembra che la resistenza esaminate abbia tendenza ad - larva; 52,3 selezione generalizzazione dell'epizoozia maggiore precisione 106,9 poraneamente alla riduzione di densitä della vi sia con Tuttavia, l'inatteso conseguenza facile interpretare i risultati del zione alla seguente, in determinata per t0 05: stadio delle ricerche. Anche significative (al sono regressione indica che provenivano) non fu la fiduciale, calcolati secondo la formola di Fiel ler (in «forma del cembro»: Non le varianze di diluzione 10—6. «forma del larice»: sente e di rette cui essi la «forma del cembro» hanno nel 1955. I limiti dell'intervallo y, e sospensioni La «forma del larice» n n e riguarda purificare la reazione all'inoculazione. Grazie ai risul¬ 1954, la LD-M pote nel 1955: l'errore Standard sm Fi fra le due e differiscono solo nella rilevante nel conseguente spostamento della verso genera¬ contem- verificatasi nel primo anno di LD-M. 407 Ci si domandare puö due anni di tali la sospensione di granuli sperimentazione, sospensioni sospensioni oppure se escludere che si sia puö geno. Non si che le se contenevano si e ha avuto la medesima virulenza nei verificata avverata inclusioni sole una diminuziome del potere pato- questa seconda ipotesi: tuttavia si noti e non menti nella virulenza della sospensione di E.griseana (una popolazione standardizzato: si si dovrebbe laboratorio) potrebbe eseguire e libere; la virulenza di unitä virus di solito assai stabile. Per poter verificare e avere una conoscere vi se sono stati cambia- linea abbastanza pura di un metodo d'allevamento allora le titolazioni necessarie. Anche per questo motivo l'Istituto svizzero di ricerche forestali intende dedicarsi in avvenire nutrizione di E. cercando I risultati del dosaggio biologico, terreno anche a studi sulla nutritivo standardizzato per le larve del griseana, microlepidottero (Martignoni, 1956). un se definitivi, non mi sono sembrati suffi- infatti le occasioni qui: troppo gradazione dell'insetto e di troppo lunga durata, o perche il fattore principale del declino della curva di gradazione non si presta a ricerche di questo tipo. Indubbia rimane l'importanza del problema e la urgenza di cientemente interessanti per menzionati essere favorevoli per esperimenti simili, o perche la studi in questa direzione34. I metodi usati nel particolarmente considerata adatti per lo studio della sotto 1955 sono State microsporidiosi. proporzione da e protozoi In un Una struttura indagine sembrano popolazione naturale d'insetti, microsporidiosi alcune larve di E. Engadina trovate in grosso lotto di larve esaminate nel 1955 di individui ammalati non della presente d'una Alcuni altri fattori di mortalitä 71 Nel 1954 corso l'aspetto epizooziologico. 7 una rare sono (quarta e quinta etä) fu del griseana affette da (568 individui) la 5,28 %. Questa malattia comparve mai in forma epizootica. distinguono da quelle sane. Sintomi specifici della generale pero le larve infette sono piü piccole del Le larve ammalate difficilmente si malattia non normale, ma dei furono constatati: in ciö e vero anche di larve preparati istologici sporidio in quasi tutti i tessuti. In modo telio del mesentero, i tubi simpatico ventrale (fig.27 34 perfettamente sane, solamente denutrite. Lo studio ha rivelato la presenza intracellulare di spore di particolare malpighiani, e 28). In un le sono affetti il ghiandole sericipare solo caso sono tessuto e micro- adiposo, l'epi- gangli del pansporoblasti persino stati rinvenuti un i Steinhaus (1954) scrive: «The number of survivors varies with each epizootic, but in general it would appear to be determined largely by chance or by factors not yet ascertained or understood, as well as by the variable original susceptibility of the insects mafcing up the Po¬ pulation. The role of acquired immunity, important in epizootics among vertebrates, is not well enough known in natural epizootics among insects to permit generalization. The degree of dispersion of the survivors among fresh hoste and the effect of this on the Proportion of subsequent survivors 408 are likewise not well known in the epizootiology ot insect diseases.» (I. c, p. 201.) nelle cellule del questi sporoblasti vanti da di os mente, 4,48 s- = fi 0,0471 diametro: xzz/ulß9 s- = /u 0,0258 i 11 a ha potuto non non era diosi da Thelohania mesnili P E' probabile che la a riuscito trasmettere per inoculazione i 11 o e intensa di larve della filo sericeo e mulatisi sul tronco f ormavano risalivano i larici verificö, dove si larve di Nosematidae E.griseana appar- Labbe). S-chanf nelle sezioni forestali 21, a erano completamente defogliati, etä. Esse si lasciavano calare quinta sulla chioma dei larici poi microspori- una L'inanizione dell'Engadina (in particolare 47, nel 1954) migrazione osservata in Henneguy (famiglia 72 22, 46 inoculazioni negativi. Simil- t. specie di microsporidio tenga al genere Thelohania In alcuni lariceti riprodotta sperimentalmente: essere spore in larve di quarta etä hanno dato risultati (1933) o t /i = Le spore deri- seguenti dimensioni: oviformi ed hanno le sono sporoblasti. x sospensioni di P a essi contengono sempre 8 lunghezza: Finora la malattia per adiposo; tessuto col tempo specie una lungo a terra una lungo il tronco; i fili sericei un accu- di tela resistente, che nascondeva la e sulla quäle gran numero di larve finivano per morire (fig. 29). ragioni di questa migrazione, che si avvera pure nel caso di forti infestazioni di corteccia Le Choristoneura ricercare in fumiferana una Clemens nell'America del inversione della fototassi nord, fonti di luce verso probabilmente sono da diretta, fototassi che secondo Wellington (1948) da positiva diventa nulla o negativa. Secondo Wel¬ lington, Finversione della fototassi deriva principalmente dall'inedia e sarebbe quindi tuto una anche conseguenza naturale del riprodurre pullulamento positiva immutata anche in gior sua dispersione scorte verso assenza di larve in numero Nella che 1'81 sorgenti moto sul tronco analisi, Wel lington di larve affamate necroscopico su su % degli individui (quasi un maggior prelevate sericeo. Per quanto virosi degli insetti e non ancora Falto. verso di piante e raggiunga la lo sfruttamento di S-chanf (sezione 21) nel 1954 ha rivelato erano morti con sintomi di granu- attaccati alla spessa tela tessuta dalle larve percentuale essere una di individui morti di una granulosi conseguenza del l'inanizione e in della dalla eccessiva secrezione di materiale dimostrato, la granulosi potrebbe generale, constatare, il mag- nulla infestati. a all'organismo larvale le virosi in (1955) pote questo fenomeno si numero quinta etä) tutti in generale, biotopi completamente defogliati puö derivante o tassi che le larve mantengono procedevano mostra come con stesse, il capo rivolto in basso. L'elevata fisiologica ha po¬ sempre secondo Fautore nominato. diffusa, dei larici alberi poco di larve losi. I cadaveri rimanevano, in crisi dovuto, di luce di nutrimento. Come Auer di materiale nutritivo L'esame Wellington in laboratorio questa inversione. II ritorno sulla chioma sarebbe invece alla fototassi dell'insetto. essere, come malattia infettiva condizionata o altre ad etio- 409 logia complessa (Schwetzova, 1950; Shope, 1950; Jacob, 1954; Vago, 1956); spiegherebbe pure il rapido dilagare dell'epizoozia nel 1954, anno in cui in Engadina alta fu raggiunto il punto culminante della curva di gradazione. ciö Conclusioni 8 La larvale da virus granulosi fattori di mortalitä zione che via ovo va in dal 1953 al 1955. L'elevato potere patogeno e la probabile conferiscono al virus generazione, per (Clark, 1955) zoozia in tutta «primi trasmissibilitä un grande Potenziale epizootico; tuttavia, generazione a generazione e fra individui della medesima quanto importante per la diffusione della malattia in un dato biotopo dell'agente morbigeno di di E.griseana fu senza dubbio uno dei Engadina alta, nella fase della curva di grada¬ poliorganotropo piü importanti, la trasmissione da sufficiente per non e spiegare l'improvvisa generalizzazione dell'epi¬ essere stato, in quell'anno, un numero elevato la vallata nel 1954. Vi deve casi» distribuiti in possibilitä di i lariceti quasi tutti Sulla simultanea comparsa di contagio granulosi «primi dell'Engadina casi» di virosi in diretto esistono alta. punti lontani uno däll'altro oggi alcuni studi illativi ecologiche, derivanti dall'aumento (Shope, 1950): non specifico in cambiamenti delle condizioni ecologiche e microdella densitä di popolazione. Si puö forse parlare di Jacob, Lwoff, Siminovitch e senza escluso che la non e ancora sconosciuto induzione, da ricercare ma intesa nel (in Jacob, 1954), si sia per di senso analogia forse porre la domanda se sviluppata alla esiste produzione meno, nel o in seguito di ad uno «stress» e Wollman fagi in batteri lisigeni; ci si poträ di E.griseana un virus «integre» caso (L'Heritier, 1955). I dati raccolti in questo breve in dove la biotopi delle chiome); periodo d'indagini defogliazione e rilevante ed all'inizio dell'epizoozia la indicano che l'epizoozia il danno ai larici visibile ha inizio (arrossamento densitä di popolazione nei vari biotopi non e necessariamente la stessa, in valore assoluto. Nel caso di E.griseana il fattore determinante sembra dunque essere la densitä relativa a quella della massima popola¬ zione cui un dato lariceto puö offrire possibilitä di vita, alla «carrying capacity». ma I risultati della presente ricerca potranno sarä fatta mento base ai su alcuni piü opportuno della per l'inizio della lotta avere genesi anche e biologica una portata pratica del decorso con dell'epizoozia. il virus dovrä essere se II luce mo- scelto in del virus, recettivitä della popolazione, c) danno al lariceto Questo momento zooziologici Oggi non popolazioni 410 tuttora oscuri seguenti fattori: a) induzione b) punti e o densitä di dovrä popolazione. essere determinato contemporaneamente secondo criteri epi- criteri forestali. v'e piü dubbio che d'insetti anche ad una epizoozia una possa essere debole densitä provocata artificialmente in (Thompson e Steinhaus, 1950); tuttavia, un ad un basso livello di fattore di mortalitä dipendente di E.griseana aleatorio35. Nel probabilitä di caso successo se eseguita ceti: il momento opportuno, nel popolazione il risultato della lotta (quäle dalla densitä un la distribuzione di virus dovrebbe anno un prima dell'arrossamento essere avere la generale con molto miglior dei lari- gradazione, nell'Engadina alta, della passata corso biologica virus) puö sarebbe stato nel 1953. Le Bacillus», far luce nuovi ricerche hanno confermato Fesattezza della presenti precisi dopo sessant'anni il virus della su pubblicazione granulosi del suo non meno ardui della tortrice del larice. Tuttavia, oggi di Coaz ipotesi lavoro fu isolato il importanti aspetti della genesi dell'epizoozia alcuni problemi, la di quanto fosse (1894); «verderblichen perche devono quello proposto si possa essere ora risolti dal Coaz nel 1894. 9 Riassunti Eine Granulosis als Sterblichkeitsursache bei einer Gradation von EUCOSMA (Tortricidae, Lepidoptera) GRISEANA im (Hübner) Oberengadin Arbeitsgemeinschaft zur Erforschung des Lärchenwicklers im Engapathologische Untersuchungen durchgeführt. An zwei Standorten des Oberengadins wurden 1953 die ersten Anzeichen einer sich epizootisch ausbreitenden Viruskrankheit der Lärchenwicklerraupen, einer Granulosis, beob¬ achtet. Schon im Jahre 1954 war die Krankheit auf das ganze Oberengadin verbreitet Im Rahmen der din wurden von 1950 bis 1956 auch und ein hoher Prozentsatz Beziehungen zum von Lärchenwicklerraupen Wirt wurden mit teilweise neuen starb daran. Das Virus und seine Methoden untersucht. Verlaufe der letzten Gradation zu den wichtigsten To¬ populationsdynamische Faktor beim Lärchen¬ wickler im Oberengadin zu betrachten. Durch die Übertragung des Krankheitserregers von Wirt zu Wirt und von Generation zu Generation lässt sich indessen das plötzliche und gleichzeitige Auftreten von Krankheitsfällen im ganzen Oberengadin im Jahre 1954 nicht genügend erklären. In diesem Zusammenhang wird die Frage der «inducDie Viruskrankheit zählte im desursachen und ist als der bedeutendste tion» des Virus aufgeworfen. Von besonderem Interesse ist die quantitative Bestimmung der Viruswirksamkeit. vorangehenden Jahre; dies deutet auf LD50 lag eine Selektion bei den Lärchenwicklerpopulationen. Im Jahre 1955 war die Populations¬ dichte nach Au er bedeutend geringer als im Kulminationsjahre 1954. im Jahre 1955 etwas höher als im Die 35 «.. . we may enhanced or not so much as dependent upon a population by the high density.» (Steinhaus, 1954.) consider disease accelerated of high density as 411 und Mikrosporidiose Es wird auch über eine Nahrungsmangel, zwei weitere Mortali¬ tätsursachen, berichtet. Hypothese die kühne Untersuchungen bestätigen Die von (1894), dass Coaz eine populationsdynamischer Faktor mit¬ Probleme aufgeworfen, deren Lösung die nicht unbekannte Krankheit eine bedeutende Rolle als spiele. Diese Studie hat anderseits leichte Aufgabe für die sein wird. Zukunft granulöse Une neue gradation munaute (Hübner) (Tortricidae, Lepidoptera) Haute en pathologiques Des recherches ont ete de travail pour l'etude de la tömes d'une maladie due ä chez des chenilles de la dine. En 1954 dejä, tage de chenilles de selon des methodes virus, un pyrale de 1950 ä 1956 dans le cadre de la faites pyrale qui s'est et en en Les Engadine. propagee en epizootie, premiers ont ete com- symp- observes 1953, dans deux stations de la Haute Enga¬ repandue mourut. en Engadine du meleze du meleze la maladie etait pyrale de mortalite lors d'une comme cause d'EUCOSMA GRISEANA dans Le virus et toute cette ses rapports region; avec un l'höte fort pourcen- furent etudies partie nouvelles. en gradation parmi les principales facteur principal dans le dynafaut misme de population de la pyrale du meleze en Haute Engadine. Cependant la transmission de l'agent pathogene d'höte en hote et de generation en generation ne suffit pas ä expliquer l'apparition subite et simultanee de cas de maladie dans toute la Haute Enga¬ La maladie due virus compta au raisons de mort; il dine, en 1954. A ce propos, la question La determination La LDS0 fut en selection s'est quantitative 1955 un peu plus faite chez au cours la considerer les de la derniere comme le de V«induction» du virus de l'activite du virus presente elevee que Vannee est soulevee. un precedente; interet cela particulier. indique quune pyrale. En 1955, la densite de population fut, selon Au er, considerablement plus faible qu'en 1954, annee de culmination. Deux autres causes de mortalite sont aussi traitees, une microsporidiose et le manque populations de de nourriture. Ces recherches maladie inconnue L'etude reserve confirment joue un röle hypothese de Coaz (1894), ä savoir qu'une important dans le dynamisme de population de la pyrale. l'audacieuse entreprise fait d'autre part surgir des difficultes pour le de nouveaux problemes, dont la Solution futur. E. Badoux 412 granulosis of (Hübner) (Tortricidae, Lepidoptera), A EVCOSMA a GRISEANA factor influencing the population density of the insect in the Upper Engadine pathology was conducted from 1950 to 1956 as part of the team work undertaken to investigate the larch bud moth in the Engadine. The first signs of a virus disease affecting the larvae of this moth were detected in 1953 at two stations in the Upper Engadine. This disease, a granulosis, was later to extend to epizootic proportions. In 1954 the virus disease had already spread itself over the whole Upper Engadine and a Research on high percentage of larvae died from insect host were investigated, partly this sickness. The virus and its interaction with the with new methods of research. the larch bud moth the virus disease course of proved gradation of During itself an important cause of mortality, and can be considered the most significant biotic factor in the decline of populations of the insect in the Upper Engadine. Transmission from diseased to healthy individuals and transovarial passage of the infectious agent do not fully explain the sudden and simultaneous appearance of the disease throughout the whole Upper Engadine. Therefore the question of virus «induction» must be taken the the last into consideration. The results of of measurements the virus activity are particularly interesting. In year. This may denote selec- preceding higher populations. In 1955, according to A uer, the population density was noticeably lower than in the peak year 1954. Also two additional mortality factors, a microsporidiosis and starvation, are dis1955 the LD50 was than in the somewhat tion among larch bud moth cussed. farsighted hypothesis made by Coaz in 1894 that an in the population dynamics of the larch bud has study brought new problems to light, and it will be no The research substantiates the unknown disease plays an important role moth. On the other hand, this slight undertaking for the future to solve them. Marie Louise Marltgnoni 413 10 Bibliografia36 Abbott, W. S. 1925. A method of Computing the effectiveness of insecticide. an J. econ. Ent. 18, 265-267. Allee, W. C, A. E. Emerson, 0. Park, T. Park of animal ecology. W. B. Saunders A n A n o n i m o. A n o n i m o. A n o n i m o. 1866 A n o n i m o. 1866 b. Aus dem Jahresbericht des d t r e w a r h a , University H. of G., e L. C. B i r c e K. P. Schmidt. 1949. Principles Company, Philadelphia and London, 837 p. h. 1954. The distribution and abundance of animals. The Chicago Press, Chicago, 782 p. 1857. Die Waldkrankheit im Wallis. Schweiz. Forst-J. 8, 151^156. 1865. Aus dem Jahresbericht des Forstinspektors des Kantons Graubünden für das Jahr 1864/65. Schweiz. Z. Forstw. 16, 201-205. A a. Die Krankheit der Lärchenwälder. Schweiz. Z. Forstw. 17, 45-46. Forstinspektors des Kantons 1865. Schweiz. Z. Forstw. 17, 101-110. i m o. 1909. Über das Auftreten des grauen n o n Graubünden Lärchenwicklers, Steganoptycha vom Jahre diniana Gn. (pinicolana Z.). Schweiz. Z. Forstw. 60, 121-122. A n o n i m o. 1911. Grauer Lärchenwickler. Schweiz. Z. Forstw. 62, 278. A n o n i m o. 1913. Der Lärchenwickler im A r v y, Lucie. 1953. Donnees Oberengadin. Schweiz. Z. Forstw. 64, 48-53. histologiques sur la leucopoiese chez quelques lepidopteres. Bull. Soc. zool. Fr. 78, 45-59. A u e r A u e C. 1950. Instruktion für die Lärchenwicklersammler. Inedito, 1 p. C. 1954. Ergebnisse der populationsstatistischen Untersuchungen über den eisernen Bestand , r, des grauen Lärchenwicklers im Engadin 1953. Inedito, 52 p. Ergebnisse der populationsstatistischen Untersuchungen über den grauen Lärchen¬ wickler 1954. Inedito, 56 p. A u e r C. 1956. Ergebnisse der populationsstatistischen Untersuchungen über den grauen Lärchen¬ wickler 1955. Inedito, 65 p. Auer,C, A. Linder, A. Kaelin e J. K. Maksymov. 1950 Untersuchungen über den eiser¬ nen Bestand des grauen Lärchenwicklers (Semasia diniana Gn.) im Oberengadin: Som¬ mer 1949. Inedito, 40 p. B a d o u x E. 1952. Notes sur la production du meleze. Mitt. Schweiz. Anst. forstl. Versuchsw. 28, A u e r C. 1955. , , , 209-270. B a d o u x B a d o u H. 1919. Protection des forets. J. for. suisse , H. 1922. x, Quelques observations sur 70, 180-182. les degäts causes recemment par la pyrale grise du meleze. J. for. suisse 73, 1—6. Badoux, H. 1937-1938. La pyrale grise du meleze (Semasia diniana Guenee). Ses apparitions et degäts dans la foret suisse. J. for. suisse 88, 193-196, 232-237; 89, 1-6, 25-28. Baltens weiler, W. 1955. Beobachtungen über die Parasiten des grauen Lärchenwicklers im Engadin. B b Mitt. Schweiz, ent. Ges. 28, 296-297. A. 1927. La pyrale grise du meleze est polyphage. J. for. suisse 78, 247-248. B a r b e y, A. 1933. Oü la pyrale grise du meleze devient nocive. J. for. suisse 84, 279-281. Bergold, G. H. 1947. Die Isolierung des Polyeder-Virus und die Natur der Polyeder. Z. Naturf. a r e y , 2 b, 122-143. B e r g o 1 d , G. H. 1948. Über die Bergold, G. Clem. Bergold, G. Kapselvirus-Krankheit. polyhedral disease of the For. Insect Invest., Ottawa, 5 (3), 2. H. 1951. The polyhedral disease of the H. 1949. The Z. Naturf. 3 b, 338-342. spruce budworm, Choristoneura fumiferana spruce budworm, Choristoneura fumiferana (Clem.) (Lepidoptera: Tortricidae). Canad. J. Zool. 29, 17-23. B e r g o 1 d , G. H. 1953. Insect viruses. Advanc. Virus Res. 1, 91-139. Bergold, G.H.,e H. Friedrich-Freksa. Polyedervirus. Z. Naturf. 2 b, 410-414. 36 1947. Zur Grösse und Serologie des Bombyx-mori- Le abbreviazioni dei titoli dei periodici sono quelle usate da Smith, W. A., F. L. Kent e G. B. Stratton, dir. 1952. World list of scientific periodicals published in the years 1900-1950. 3 a ed. Butterworths Scientific Publications, London, 1058 p. 414 B i d r F. T. 1953. The effect of , metamorphosis on multiplication the of an insect virus. Canad. J. Zool. 31, 300-303. B i d r F. , T., Mary M. W h e 1 a e n. 1954. Stages in the development of two insect viruses. Canad. J. Microbiol. 1, 170-174. Bodenheimer.F. S. 1938. Problems of animal ecology. Oxford University Press, London, 183 B h u c e G. E. 1953. Biotic factors of control of the European fir r, R. W. Glaser. 1915. A preliminary list of insects which have wilt, with e comparative study of their polyhedra. J. k a r Malacosoma fragilis. C o a z on the ecology of Ecology 36, 373-376. a a Ent. 8,140-150. econ. E. C. 1955. Observations , p. muri- (Hbn.) (n. comb.), in Europe. Canad. J. agric. Sei. 33, 448-469. nana Chapman, J. W., C 1 budworm, Choristoneura polyhedrosis of the Great Basin tent caterpillar J. 1880. Über das Auftreten des grauen Lärchenwicklers (Tortrix pinicolana) in Graubünden. , Bern, Mitt. naturf. Ges. 76-90. Coaz, J. 1894. Über das Auftreten des als Schädling (Steganoptycha pinicolana Zell.) angrenzenden Staaten. Karl Stämpfli und Co., Bern, grauen Lärchenwicklers in der Schweiz und den 21 p. Coaz, J. 1912. Das Auftreten des grauen Lärchenwicklers in Graubünden. Schweiz. Z. Forstw. 63, 250-251. C o a z J. 1917. Über das Auftreten des grauen Lärchenwicklers (Steganoptycha pinicolana Zell.) als , in den dins, und im Kanton Tessin Bekämpfung D a v a Lärchenwaldungen Schädling 11, desselben. Schweiz. Z. Forstw. 68, 73-82, 123-131. 1857. Tortrix A. pinicolana. lingua 197^204 (Traduzione in D e B h a c , P., H. S. S e m host and parasite DelGuercio,G. gelli, negli Graubünden, insbesondere des Oberenga1911, 1912 und 1913, und Massnahmen zur im Kanton in den Jahren i t phalene Zeller. Nouvelle tedesca in Allg. Forst- h. 1947. Effects of parasite populations. Ecology 28, 1929. II male del giallume (o u. du meleze. Schweiz. Forst-J. 8, Jagdztg 34, 74-76 [1858]. population density on rate of change of 290-298. dei microbi insetti delle piante forestali ed agrarie poliedrici) negli allevamenti dei filunelle e zanzare della malaria. Redia 17, 1-296, 313-315. Dirks, CO. 1944. Population studies of the European tural enemies. J. econ. spruce sawfly in Maine as affected by na¬ Ent. 37, 238-242. D o 1 f, T. 1950. Der Einfluss des Lärchenwicklers auf den Zuwachs der Lärche im Oberengadin. D u t k y , D u t k y , Bündner Wald 3, 88-94. S. R. 1942. Method for the preparation of spore-dust mixture of type A milky disease of Japanese beetle larvae for field inoculation. U. S. Dep. Agric. Bureau Ent. PI. Quar. ET-192, 10 p. S. R., e W. C. F e s t. 1942. Microinjector. U. S. Pat. 2 270 804. Off. Gaz. U. S. Pat. Off. 534, 673. Ehrenhardt, H., F. Bachmann, R. Diercks e W. Vogel. 1953. Beiträge zur Biologie und Bekämpfung von Hyphantria eunea auf Grund von Beobachtungen und experimentellen Untersuchungen am internationalen Laboratorium zum Studium von Hyphantria eunea in (Jugoslawien). Zastita bilja (16-17), 19-57. Oberengadin. Schweiz. Z. Forstw. 64, 48—53. Escherich, K. 1931. Die Forstinsekten Mitteleuropas. Vol. 3°. P. Parey, Berlin, 825 p. Escherich, K., e W. Baer. 1909. Einiges über den «grauen Lärchenwickler», Steganoptycha diniana Gn. (pinicolana Z.). In Tharandter zoologische Miszellen. Zweite Reihe. Naturw. Z. Palic E n d e r 1 i n , F. 1913. Der Lärchenwickler im Forst- u. Landw. 7, 188-194. Finney, D. J. 1952. Probit analysis, a Statistical treatment of the sigmoid response curve. 2a ed. University Press, Cambridge, 318 p. F i n n e y G. L., S. E. F 1 a n d e r s e H. S. S m i t h. 1947. Mass eulture of Macrocentrus ancylivorus and its host, the potato tuber moth. Hilgardia 17, 437-483. Fuchs, G. 1913. Der graue Lärchenwickler Tortrix (Grapholytha) diniana Gn. Ind. (pinicolana Zell.). In Forstzoologische Ergebnisse einer Sommerreise ins Engadin. Naturw. Z. Forst, u. Landw. 11,8-12. Heinrich, C. 1923. Revision of the North American moths of the subfamily Eucosminae of the family Olethreutidae. Smithson. Bull, U. S. Nat. Mus., 123, 298 p. 415 Heron, R. J. 1955. Studies on the starvation of last-instar lanae of the larch sawfly, Pristiphora erichsonii (Htg.) (Hymenoptera: Tenthredinidae). Canad. Ent. 87, 417-427. H o w e 11, D. E., e R. C r a i g. 1939. A small hygrometer. Science 89, 544. H g h u e s , a granulosis virus. J. Bact. 64, 375-380. C.G.Thompson. 1951. A granulosis of the omnivorous looper, Sabulodes K. M. 1952. Development of the inclusion bodies of Hughes, K.M., e caberata Guenee. J. infect. Dis. 89, 173-179. J a c o b F. 1954. Les bacteries , Cie., Paris, 176 lysogenes et la notion de provirus. Monogr. Inst. Pasteur. Masson et p. Jahn, Else. 1948a. Das Massenauftreten des Grapholitha (Semasia) diSchädlingsk. 21, 49-51. im Zusammenhang mit dem Massen¬ grauen Lärchenwicklers niana in Österreich in den Jahren 1946 und 1947. Anz. Jahn, Else. 1948 b. Beobachtungen über Parasitenauftreten auftreten des grauen Lärchenwicklers, Grapholitha (Semasia) diniana, in Tirol im Jahre 1947. PflSchBer. 2,176-182. Else. 1949 a. Die Polyederkrankheit und andere Ursachen des Massensterbens des grauen Jahn, Lärchenwicklers im Jahre 1948. 12. Sonderheft der Carinthia II, 22 p. Jahn, Else. 1949b. Die Polyederkrankheit des grauen Lärchenwicklers. PflSchBer. 3, 33-41. Jahn, Else. 1949 c. Die Polyederkrankheit des grauen Lärchenwicklers Grapholitha (Semasia) diniana. Mikroskopie 4, 346-354. Jahn, Else. 1955. Bericht über die stattgefundenen populationsstatistischen Untersuchungen des grauen Lärchenwicklers Grapholitha (Semasia) diniana und seiner Begleitinsekten in Tirol und Westkärnten im Jahre 1954. Inedito, 10 p. K a e 1 i n A., e C. A u e r. 1954. Statistische Methoden zur Untersuchung von Insektenpopulationen, Semasia dargestellt am Beispiel des grauen Lärchenwicklers (Eucosma griseana Hb. , = diniana Gn.). Z. angew. Ent. 36, K 1 o m p H. 1956. On the theories , tion24, (10), Krieg, A. on 241-282, 423-461. host-parasite interaction. 12e Congr. Un. int. Rech, for., Sec- 8 p. 1955. Zur Differentialdiagnose von Viruskrankheiten bei Insekten. Mikroskopie 10, 258-262. R. 1954. Zwei sterilisierbare Zuchtgefässe für insektenpathologische Untersuchun¬ Stuttgart 6, 56-57. Langenbuch, R. 1956. Eine verbesserte und zeitsparende Methode zur Färbung von Virus¬ einschlusskörpern (Polyedern) in Schnittpräparaten mit Eisenhämatoxylin. Mikroskopie 10, Langenbuch, gen. NachrBl. dtsch. PflSchDienst 344-348. L'Heritier, P. 1955. Les virus integres et l'unite cellulaire. Annee biol. 31, 481^196. L o w e r H. F. 1954. A. granulosis virus attacking the larvae of Persectania ewingii Westw. (Lepi, doptera: Agrotidae) in South Australia. Aust. J. biol. Sei. 7, 161—167. Maksymov, J. K. 1954. Untersuchungen über die Epidemiologie des grauen Lärchenwicklers Eucosma griseana Hb. (= Semasia diniana Gn.) im Engadin. Inedito, 40' p. Eucosma griseana Hb.) Maksymov, J. K. 1955. Der graue Lärchenwickler (Semasia diniana Gn. = Biologie im Engadin. Mitt. Schweiz, ent. Ges. 28, 295-296. J. K., e C. A u e r. 1955. Versuch zur Bekämpfung des grauen Lärchenwicklers (Eu¬ Semasia diniana Gn.) mit einer DDT-Gamma-Lösung im Nebelver¬ griseana Hb. und seine M a k s y m o v , cosma = fahren. Z. angew. Ent. 37, 472-491. Maramorosch,K. 1951. A simple needle for micro-injeetions. Nature, Lond., 167, 734. Maramorosch,K. 1952. Direct evidence for the multiplication of Aster-yellows virus in vector. Maresch, -. Phytopathology 42, its insect 59-64. 1881. Auftreten des grauen Lärchenwicklers (Steganoptycha pinicolana ZU.) in Ti¬ rol. Zbl. ges. Forstw. 7, 41-42. Martignoni, M. E. 1952. Report en research work done in insect pathology, 1951-1952. Inedito, 4 p. Martignoni, M. E. 1954. Über Schweiz, ent. zwei Viruskrankheiten von Forstinsekten im Engadin. Mitt. Ges. 27, 147-152. Martignoni, M. E. 1955. Microinjector needle for determination of per 0S-LD50 of insect viruses. Science 122, 764. Martignoni, M. E. 1956. Untersuchungen zur Mass'enzucht von Lärchenwicklerraupen, Eu¬ cosma griseana (Hb.), und zur Massenproduktion von Granulosis-Virus. Versuchsakten zu Untersuchungsprogramm Nr. 12, Schweiz. Anst. forstl. Versuchsw. Inedito, 4 p. 416 M a z i a D., P. A. Bre» er e M. A 1 f e r t. 1953. The cytochemical staining and measurement of protein with mercuric bromphenol blue, Biol. Bull., Woods Hole, 104, 57-67. , McCulloch,E. C. 1945. Desinfection and Sterilisation. Lea and Febiger, Philadelphia, 472 Meyer, M über die Bekämpfung des grauen Lärchenwicklers (Semasia diniana Gn.) in den Wäldern des Ober-Engadins. Mitt. Schweiz, ent. Ges. 20, 452^74. i 11 o r e p. Untersuchungen A. 1947. o n M. 1912. , Nägeli, W. 192l9. Steganoptycha pinicolana. J. for. suisse 63, 209. Eiablage des grauen Lärchenwicklers (Grapholitha diniana Gn.). Mitt. Die Schweiz. Anst. forstl. Versuchw. 15, 293-304. P a i 11 t, A. 1926 o et P a i 11 un veau P a i 11 o P a i 11 o o Sur une ou grasserie des chenilles de P. brassicae microorganismes parasites. C. R. Acad. Sei., Paris, 182, 180-182. nouvelle maladie du noyau groupe de t, A. 1926 b. Contribution ä Fetude des maladies ä virus filtrant chez les insectes. Un o Pa i 11 a. nouveau groupe de t, A. 1933. L'infection chez les insectes; immunite a i 11 symbiose. et G. Patissier. Trevoux, 535 p. t, A. 1934. Un nouveau type de maladie ä ultravirus chez les insectes. C. R. Acad. Sei., Paris, 198, 204-205. t, A. 1935. Nouvel ultravirus parasite tissus infectes. C. R. Acad. Sei., P nou¬ parasites ultramicrobiens: les Borrellina. Ann. Inst. Pasteur 40, 314-353. t, A. 1936. o d'Agrotis segetum provoquant Paris, 201, 1062-1064. une proliferation des Contribution ä Fetude des maladies ä ultravirus des insectes. (Deuxieme me¬ moire). Ann. Epiphyt. 2, 341-379. pseudo-grasserie observe chez lies chenilles d'Euxoa segetum. Sei., Paris, 205, 1264-1266. Plus, Nadine. 1954. Etüde de la multiplication du virus de la sensibilite au gaz carbonique chez la drosophile. Bull. biol. 88, 248-293. Prell, H. 1930. Der graue Lärchenwickler (Enarmonia diniana Z.) als Grossschädling im Sächsi¬ P a i 11 t, A. 1937. Nouveau type de o C. R. Acad. schen Fichtenwald. Tharandt. forstl. Jb. 81, 49-92. Ratzeburg, J. T. C. 1868. Die Waldverderbniss. Vol. 2°. Nicolaische Verlagsbuchhandlung, Ber¬ lin, 464 p. R e d a e 11 i, P. 1929. refrattari e Istopatologia della tuberculosi e natura della immunitä naturale negli semplicemente resistenti, con particolare riguardo a quella della larva animali di Gal¬ leria mellonella. Boll. Ist. sieroter. Milano 8, 33—48. Sampford, M. R. 1952. The estimation of response-time distributions. IL Multistimulus distribu- tions. Biometrics 8, 307-369. 1892. Über Schernthaner, A. das Vorkommen (Steganoptycha pinicolana) in uijd Auftreten des grauen Lärchenwicklers Forstver. Tirol u. Vorarlberg 10, Windischmatrei. Mitt. 24-35. Schimitschek, E., e Else Jahn. 1952. Die Massenvermehrung des grauen Lärchenwicklers, Grapholitha (Semasia) diniana Gn. in Nordtirol in den Jahren 1946 und 1947. Zbl. ges. Forst- u. Holzw. 71, 238-249. Schneider-Orelli, O. 1945. Der Lärchenwickler als Urheber des periodischen Kahlfrasses an Lärchen. Leben und Umwelt 2, 17-22. Schramm, G. 1954. Die Biochemie der Viren. Springer-Verlag, Berlin, Göttingen e Heidelberg, 276 p. S c h t w e z o w a , O. J. 1950. Die Polyederkrankheit der grossen Wachsmotte (Galleria mellonella L.) Nahrungsfaktors bei den Viruskrankheiten der Insekten. Microbiology, und die Rolle des Moscow, 19, 532-542 (in lingua russa). S h o p e , R. E. 1950. The spread of viruses from infected to susceptible hosts. In The pathogenesis and pathology of viral diseases. Columbia University Press, New York, 235 p. Smith, K. M., e C. F. Rivers. Parasitology 46, Smith, K. M., e capsules N. X e r o s. in the 1956. Some viruses affecting insects of economic importance. 235-242. 1954. A comparative study of different types of viruses and their and granulöses of insects. Parasitology 44, 400-406. polyhedroses Standfuss,M. 1894. Bemerkungen über Steganoptycha pinicolana Z. und einige gleichzeitig mit dieser an Lärche und Arve beobachtete Insekten. Buchdruckerei Michel und Buchler, Bern, 20' p. Standfuss,M. 1917. Mitteilungen zur Lepidopteren-Fauna des Oberengadins und der anstossen- den Gebiete. Mitt. Ent. Zürich 3, 171-186. 417 Steinhaus, E. A. 1947. A neu disease of the variegated cutworm, Peridroma margaritosa (Haw.). Science 106, 323. Steinhaus, E. A. 1949. Principles of insect pathology. McGraw-Hill Book Co., New York, 757 p. Steinhaus, E. A. 1953. Diseases of insects reared in the laboratory or insectary. Calif. agric. Exp. Sta., Extension Service, Berkeley, 26 p. Steinhaus, E. A. 1954. The effects of disease on insect populations. Hilgardia 23, 197-261. Steinhaus, E. A., e C. G. Thompson. 1949. Granulosis disease in the buckeye caterpillar, Junonia coenia Hübner. Science 110, 276-278. Sweetman, H. L. 1936. The biological control of insects. Comstock Pub. Co., Ithaca, 461 p. T a n a d a Y. 1953. Description and characteristics of a granulosis virus of the imported cabbageworm. Proc. Hawaii, ent. Soc. 15, 235-260. T a n a d a Y. 1954. A polyhedrosis virus of the imported cabbageworm and its relation to a polyhedrosis virus of the alfalfa caterpillar. Ann. ent. Soc. Amer. 47, 553-574. , , T a n a d a , Y. 1955. Virus disease of armyworm. Hawaii Fm Sei. 4,5, 7. Thomann,H. 1929. Der graue Lärchenwickler (Semasia diniana Gn.). Jber. naturf. Ges. Graubün¬ den, n. s. 67, 3-45. Thompson, CG. 1951. A granulosis of the imported cabbageworm. J. econ. Ent. 44, 255. Thompson, C. G., eE. A. Steinhaus. 1950. Further tests using a polyhedrosis virus to control the alfalfa caterpillar. Hilgardia 19, 411-445. V a g o , C. 1956. L'enchainement des maladies chez les insectes. Revue du ver ä soie 8, 39-47 (Riassunto). vonEtzel,-. 1880. Über das Auftreten des grauen Lärchenwicklers (Tortrix bünden. Z. Forst- Jagdw. 12, 485-488. Weiser, J. 1956. Die Krankheiten des Tannentriebwicklers, Cacoecia pinicolana) in Grau¬ u. murinana Hb. in der Mittel¬ slowakei (CSR). Z. PflKrankh. 63, 193-197. Wellington, W. G. 1948. The light reactions of the spruce budworm, Choristoneura fumiferana Clemens (Lepidoptera Tortricidae). Canad. Ent. 80, 56-82 A. X e r o s, N. 1953. Development of intranuclear inclusions in virus-diseased eells of lepidopterous larvae. Yeager, F. Nature, Lond., 172, 1945. Res. 71, 1-40. 418 309. The blood picture of the southern armyworm (Prodenia eridania). J. agric. Curriculum vitae Nacqui a Lugano, Angiolo Martignoni ginnasio il 30 ottobre di Lucia nata Rava. 1926, figlio dell'avvocato dott. le scuole elementari Frequentai comunali, il ed il liceo cantonali nella mia cittä natale, ottenendo nel 1945 l'attestato di licenza liceale del nel 1945 Ticino, nel Cantone e corso filosofico 1946 in varie aziende e (maturitä federale di tipo B). Dopo del Cantone Ticino agricole compiuto aver della Svizzera interna il e periodo d'istruzione pratica richiesto dalla Sezione d'agricoltura del Politecnico fede¬ rale, iniziai nel 1946 Zurigo gli a studi d'agricoltura. Nel 1949, in un intervallo fra due semestri, ebbi occasione di condurre alcune ricerche entomologiche nel mio Cantone, per incarico del prof.L.P. Nel 1950 ottenni il Biological Control. Mesnil del Commonwealth Institute of diploma di ingegnere agronomo del Politecnico federale e venni as- come assistente nell'Istituto entomologico, prima sotto la direzione del prof. dott. Schneider-Orelli, poi del prof. dott.P. Bovey. Lasciai il Politecnico alla fine del 1950, sunto 0. per un della alla soggiorno all'Universitä patologia degli morte l'Istituto di mio padre, entomologico direzione del di California ritornai in patria del Politecnico, in prof. Bovey eseguii Agriculture Organization dell'ONU, lettive per combattere la Nel stesso anno maggio mosca 1953 dove mi dedicai allo studio prof.dott.E.A.Steinhaus. all'inizio del 1952 qualitä e fui di a impiegato sotto su dal- alcuni insetti nocivi primavera Roma, di Studiare le possibilitä di ricerche col- regioni olivicole del Marie Louise di Suvero. Nel ladirezione del seguito nuovo assunto 1953 fui incaricato dalla Food and olearia nelle sposai In di collaboratore scientifico. Sotto la iniziai la mia attivitä all'Istituto svizzero di ricerche entomologo, prima Fui Berkeley, nel Cantone Ticino ricerche alle castagne. Dall'autunno 1952 alla terraneo. a insetti nel Laboratorio del prof.dott.H.Burger, poi di questo Istituto sino alla fine di luglio bacino del Medi- mese di forestali, del giugno in dello qualitä di prof.dott. A.Kurth. del 1956. Mauro E. Martignoni