INFLUENZA AVIARIE (H5N1) e INFLUENZA H1N1 Management del

INFLUENZA AVIARIE (H5N1) e
INFLUENZA H1N1
Come proteggere me stesso, la mia
famiglia e la collettività
Lunedì 5 ottobre 2009, ore 9,00 – 13,00
AULA MAGNA
Azienda Ospedaliera – Polo Universitario
“Ospedale Luigi Sacco”
Via GB Grassi, 74
Milano
Management del Rischio Biologico e
Diagnosi di Laboratorio.
Dr. Giuseppe GIULIANI
RSS Diagnostica Emergenze Infettivologiche e BSL4
Laboratorio di Microbiologia e Virologia
Azienda Ospedaliera – Polo Universitario
“Ospedale Luigi Sacco” Milano
Influenza A H1N1:
Management del Rischio Biologico.
Influenza A H1N1:
Percezione del Rischio Biologico e
Rischio della Percezione.
1) Perché si diffonde paura tra la gente?
3) Trattiamo la questione
come un altro FALSO
ALLARME?
2) Osserviamo e monitoriamo la situazione?
Influenza A H1N1:
Percezione del Rischio Biologico e
Rischio della Percezione.
1) Dread
ATTENZIONE PERCHE’ LA PERCEZIONE
2) Control
7) Publicity
DEL RISCHIO BIOLOGICO GIOCA UN
RUOLO CHIAVE SULLA BONTA’ DELLA
VALUTAZIONE
6) Novelty
E DELLA GESTIONE
DEL v man-made
3) Natural
RISCHIO BIOLOGICO.
5) Children
4) Choise
Cosa si intende per
RISCHIO BIOLOGICO?
Per rischio biologico s’intende quello di
contrarre una malattia infettiva, ossia una
forma morbosa, determinata da un agente
biologico capace di penetrare, moltiplicarsi e
produrre effetti
dannosi in un organismo vivente, e che
successivamente è in grado di allontanarsi da
esso e di penetrare in altri organismi.
Tra le malattie infettive si distinguono quelle molto
diffusive, che hanno tendenza a propagarsi molto
rapidamente tra la collettività e quelle poco diffusive che
restano circoscritte di solito al soggetto
colpito.
Cosa si intende per
CONTAMINAZIONE?
Con il termine contaminazione s’intende
la presenza di microrganismi patogeni
in una determinata area e il loro contatto
con le superfici corporee.
L’infezione è la penetrazione degli agenti
patogeni nell'organismo.
Lo stato di malattia segue l'infezione dopo un
tempo variabile, che prende il nome
di periodo d’incubazione.
Contaminazione → infezione → incubazione → malattia.
Cosa si intende per
MATERIALE BIOLOGICO?
I materiali biologici sono costituiti da
liquidi organici da sottoporre ad analisi
(sangue, urine, feci, escreati, liquidi
cavitari, essudati), colture batteriche,
colture cellulari in virologia. Tutti questi
materiali sono una fonte
invisibile di
rischio perché possono
contenere agenti biologici di
dimensioni microscopiche (funghi,
batteri, virus, rickettsie).
Sorgenti d’infezione
Un CONTAGIO può avvenire o per TRASMISSIONE DIRETTA (passaggio dal
soggetto — uomo o animale — malato o portatore all’individuo sano), o per
TRASMISSIONE INDIRETTA (tramite veicoli o vettori). I VEICOLI sono costituiti
da substrati inerti, quali acqua, alimenti, aria, oggetti di uso comune, come
biancheria, stoviglie, posate, ferri chirurgici e materiale da lavoro che vengono a
contatto con il soggetto malato.
I VETTORI sono organismi pluricellulari
che possono aver assunto i parassiti sia
da secreti ed escreti infetti sia
direttamente mediante puntura del malato,
e sono in grado di trasportarli fino a farli
pervenire agli individui sani.
Classificazione degli
AGENTI BIOLOGICI
Per MICRORGANISMO, s’intende qualsiasi
entità microbiologica, cellulare o meno, in
grado di riprodursi o trasferire materiale
genetico ad un altro essere vivente;
come coltura cellulare si definisce il risultato della
crescita in vitro di batteri o di cellule derivate da
organismi superiori.
Per AGENTE BIOLOGICO, invece, si intende
qualsiasi microganismo, anche se geneticamente
modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano
che potrebbe provocare infezioni,
allergie o intossicazioni
(D.Lgs 81/2008).
Classificazione degli
AGENTI BIOLOGICI
In accordo con il D.L. 81 /2008 e sulla base delle
indicazioni fornite dal National
Institute for Occupational Safety and Health
(NIOSH) degli USA, gli agenti che costituiscono
una fonte di rischio biologico sono stati suddivisi in
4 classi a seconda del rischio di infezione:
Agenti Biologici di Classe 1
Agenti Biologici di Classe 3
Agenti Biologici di Classe 2
Agenti Biologici di Classe 4
Classificazione degli Agenti Biologici
Agenti Biologici di Classe 1, 2 , 3 e 4
Rischio per l’individuo
Rischio per la
collettività
Come possiamo definire la pericolosità
dei microrganismi?
Per determinare la pericolosità di un agente biologico
devono essere considerate le seguenti caratteristiche:
1. Infettività:
intesa come la capacità di un microrganismo
di penetrare e moltiplicarsi nell’ospite;
2. Patogenicità:
capacità di un microrganismo di
produrre malattia in seguito all’infezione;
3. Trasmissibilità:
capacità di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto infetto ad uno suscettibile;
4. Neutralizzabilità:
disponibilità di efficaci misure
profilattiche per prevenire la malattia o terapeutiche
per la sua cura.
AGENTI BIOLOGICI DI CLASSE 1
Rischio individuale:
nessuno o basso
Rischio comunitario:
nessuno o basso
esempio: microrganismi con cui
l‘uomo convive, presenti sugli oggetti
di uso comune, presenti negli
ambienti di vita,scarsamente
patogeni.
AGENTI BIOLOGICI DI CLASSE 2
Rischio individuale:
moderato
Rischio comunitario:
basso
esempio:
- Bordetella pertussis, vibrio cholerae,
clostridium tetani
- malattie esantematiche (morbillo, rosolia,ecc)
per le quali l‘adulto è spesso vaccinato o
naturalmente immunizzato
- tetano
AGENTI BIOLOGICI DI
CLASSE 3 e 3**
Rischio individuale:
alto
Rischio comunitario:
basso
esempio:
- Brucella abortus, canis, melitensis, suis
- da liquidi biologici (epatite, AIDS)
- da altri animali o vettori (malaria, colera
ecc)
AGENTI BIOLOGICI DI CLASSE 4
Rischio individuale: alto
Rischio comunitario: alto
esempio:
- Virus del vaiolo
- virus Ebola
- virus Marburg
AGENTI BIOLOGICI
NON CONOSCIUTI
Nel caso in cui un agente
biologico non possa essere
classificato in modo
inequivocabile in uno dei
quattro gruppi sopraindicati,
esso deve essere
considerato come
appartenente al gruppo di
rischio più elevato.
Come possiamo definire la pericolosità
del nuovo Virus dell’Influenza A H1N1?
Per determinare la pericolosità di un agente biologico
devono essere considerate le seguenti caratteristiche:
l’infettività:
intesa come la capacità di un microrganismo
di penetrare e moltiplicarsi nell’ospite;
la patogenicità:
capacità di un microrganismo di
produrre malattia in seguito all’infezione;
la trasmissibilità:
capacità di un microrganismo di
essere trasmesso da un soggetto infetto ad uno suscettibile;
la neutralizzabilità:
disponibilità di efficaci misure
profilattiche per prevenire la malattia o terapeutiche
per la sua cura.
Il nuovo Virus dell’Influenza A H1N1
è classificato come
Agente Biologico di Classe 2
Rischio individuale:
moderato
Rischio comunitario:
basso
Come si TRASMETTE
il nuovo Virus dell’Influenza A H1N1?
I. Trasmissione per contatto
II. Trasmissione tramite AEROSOL
goccioline di grandi dimensioni „droplet“
III.Trasmissione per via AEREA
IV.Trasmissione via Acqua
V.Trasmissione da contatto con liquidi biologici
Gli aerosol
Gli AEROSOL
Il materiale che si allontana attraverso le vie
respiratorie è costituito da una quantità più o meno
grande di gocce e goccioline di diametro variabile da frazioni di
1 μm fino a 100-1000 μm sotto forma di aerosol.
Gli AEROSOL
Con ogni STARNUTO si eliminano in media
20.000 goccioline di diametro inferiore a 100
μm. Con ogni colpo di TOSSE si allontanano da
10 a 100 goccioline bronchiali, di diametro
nettamente inferiore alle precedenti. Con il
PARLARE si liberano gocce di diametro
superiore a 100 μm. L'aerosol che si allontana
con questi meccanismi è costituito anche da
materiale mucoso inglobante particelle solide,
leucociti, residui epiteliali e cellule di
sfaldamento.
Nel caso in cui
l’aerosol provenga da soggetti colpiti da infezione
delle prime vie aeree, esso contiene anche i
relativi agenti patogeni.
Diffusione per via aerea del nuovo
Virus dell’Influenza A
In sintesi, la diffusione per via aerea delle malattie infettive può attuarsi per:
1) trasmissione diretta tramite l'aria dalla sorgente di infezione all'individuo
sano e recettivo attraverso le “goccioline umide”.
2) trasmissione indiretta attraverso i “droplet-nuclei”, che consente una
diffusione a distanza notevole e per diverso tempo anche in assenza
della sorgente di infezione.
3) trasmissione mediante “risospensione di polveri contaminate” derivate
dall'essiccamento delle grosse goccioline depositate sulle diverse
superfici dell'ambiente in cui soggiorna la sorgente di infezione.
La voce 1) è da considerarsi trasmissione da contatto. Le voci 2) e 3)
rappresentano infezioni aerodiffuse sostenute da Particelle Aerogene
Primarie (droplet nuclei) o da Particelle Aerogene Secondarie (polveri
risospese).
Malattie trasmissibili
per via aerea
I microorganismi trasportati in questo modo possono
essere dispersi da correnti d‘aria, essere inalati
dall‘ospite anche lontano dal paziente-fonte
¾ Influenza
¾ Morbillo
¾ Varicella
¾ Tubercolosi
Diffusione per via aerea delle malattie
infettive
Guida di Biosicurezza provvisoria per tutti gli
individui che maneggiano Campioni Clinici e Isolati
Clinici contenenti il nuovo
Virus dell’Influenza A H1N1.
Possiamo considerare le seguenti situazioni:
1. Persone che maneggiano Test Diagnostici Rapidi;
2. Persone che maneggiano procedure diagnostiche piu‘
complesse delle precedenti (es. Test in
Immunofluorescenza Diretta o Indiretta oppure
Tecnologie di Amplificazione degli Acidi Nucleici);
3. Persone che adoperano Tecniche Colturali per
l‘isolamento virale.
http://www.cdc.gov/h1n1flu/guidelines_labworkers.htm
Guida di Biosicurezza provvisoria per tutti gli
individui che maneggiano Campioni Clinici e Isolati
Clinici contenenti il nuovo
Virus dell’Influenza A H1N1.
1) Persone che maneggiano Test Diagnostici Rapidi
Persone che maneggiano Test Diagnostici
Rapidi (eseguiti in una molteplicità di
laboratori e anche in ambienti diversi
dai laboratori-Point of Care). Questi test
richiedono una Valutazione del Rischio
Biologico per le seguenti situazioni:
1) Generazione di Aerosol;
2) Generazione di Schizzi;
3) Contatto con materiale infettante o
potenzialmente tale.
http://www.cdc.gov/h1n1flu/guidelines_labworkers.htm
Guida di Biosicurezza provvisoria per tutti gli
individui che maneggiano Campioni Clinici e Isolati
Clinici contenenti il nuovo
Virus dell’Influenza A H1N1.
La maggior parte dei Test Rapidi evita la
generazione di Aerosol in quanto includono
step molto semplici come l’inserimento del
tampone nel medium o aggiungere il campione
al reagente, per tale motivo si considererà
solamente il Rischio Biologico derivante dagli
Schizzi e non dagli aerosol.
http://www.cdc.gov/h1n1flu/guidelines_labworkers.htm
Guida di Biosicurezza provvisoria per tutti gli
individui che maneggiano Campioni Clinici e Isolati
Clinici contenenti il nuovo
Virus dell’Influenza A H1N1.
In questo caso il personale deve indossare i
seguenti Dispositivi di Protezione
Individuale:
1) Camice;
2) Guanti;
3) Protezioni per gli occhi;
4) Mascherine.
http://www.cdc.gov/h1n1flu/guidelines_labworkers.htm
Guida di Biosicurezza provvisoria per tutti gli
individui che maneggiano Campioni Clinici e Isolati
Clinici contenenti il nuovo
Virus dell’Influenza A H1N1.
Clinical Laboratory Testing (Laboratory Diagnostic Work)
2) Persone che maneggiano procedure diagnostiche piu‘
complesse delle precedenti
Guida di Biosicurezza provvisoria per tutti gli
individui che maneggiano Campioni Clinici e Isolati
Clinici contenenti il nuovo
Virus dell’Influenza A H1N1.
Guida di Biosicurezza provvisoria per tutti gli
individui che maneggiano Campioni Clinici e Isolati
Clinici contenenti il nuovo
Virus dell’Influenza A H1N1.
4oC
Cappa di sicurezza
per microbiologia Classe II
-20oC
Rifiuti
Autoclave
Rifiuti
Bagnomaria
Laboratorio di biosicurezza livello 2
Incubatori
a CO2
Incubatori
a CO2
Centrifuga
Guida di Biosicurezza provvisoria per tutti gli
individui che maneggiano Campioni Clinici e Isolati
Clinici contenenti il nuovo
Virus dell’Influenza A H1N1.
SI DEVE
disinfettare il materiale, gli strumenti e gli
accessori contaminati, prima di lasciare il BSL2
OPPURE SI DEVE
trasportare tutto in un luogo di decontaminazione
senza creare pericoli
Guida di Biosicurezza provvisoria per tutti gli
individui che maneggiano Campioni Clinici e Isolati
Clinici contenenti il nuovo
Virus dell’Influenza A H1N1.
Clinical Laboratory Testing (Laboratory Diagnostic Work)
3) Persone che adoperano tecniche colturali per
l‘Isolamento Virale
Il laboratorio di sicurezza – livello di
sicurezza 3 è progettato per il lavoro
con microrganismi del gruppo di
rischio 3, e con grandi volumi ed alte
concentrazioni di microrganismi del
gruppo di rischio 2, condizioni che
presentano elevati rischi di aerosol o
di infezione.
Guida di Biosicurezza provvisoria per tutti gli
individui che maneggiano Campioni Clinici e Isolati
Clinici contenenti il nuovo
Virus dell’Influenza A H1N1.
Clinical Laboratory Testing (Laboratory Diagnostic Work)
3) Persone che adoperano tecniche colturali per
l‘Isolamento Virale
Guida di Biosicurezza provvisoria per tutti gli
individui che maneggiano Campioni Clinici e Isolati
Clinici contenenti il nuovo
Virus dell’Influenza A H1N1.
4oC
Cappe di sicurezza per
microbiologia
icrobiologia Classe II o III
-20oC
Autoclave
Laboratorio di biosicurezza livello 3
+P
USA Classe 100 = UE Classe A
-P
max. 100 particelle / piede cubico > 0.5 μm = 28 L di aria)
HOSCH/HEPA
Aria filtrata
Camera di preparazione
Incubatori
a CO2
Centrifuga
Guida di Biosicurezza provvisoria per tutti gli
individui che maneggiano Campioni Clinici e Isolati
Clinici contenenti il nuovo
Virus dell’Influenza A H1N1.
UTILIZZARE I DISINFETTANTI APPROPRIATI:
Cloro; Alcool; Acqua Ossigenata; Detergenti;
Iodofori; Ammonio Quaternario e Fenoli.
ATTENZIONE!!!!
DA UTILIZZARSI ALLE CORRETTE
CONCETRAZIONI E AGLI APPROPRIATI
TEMPI DI CONTATTO
Come gestire il
Rischio Biologico!!!!!!!!!
Come gestire il
Rischio Biologico!!!!!!!!!
I Test Diagnostici per Influenza:
la Tartaruga e la Lepre
Introduzione
„ Differenti
modalità diagnostiche
sono state sviluppate sin dalla
prima caratterizzazione del virus
dell’influenza avvenuta nel 1933.
„ In linea generale, tutte le tecniche
diagnostiche vengono impiegate
per la conferma della diagnosi
clinica.
Appropriata raccolta
del campione
„ Bisogna
ricordarsi che anche il
miglior test di laboratorio assume
un piccolo valore senza una buona
raccolta del campione e una
corretta informazione del paziente.
Campioni Respiratori
„ Il
momento della raccolta del
campione è molto importante dato
che la maggiore quantità di cellule
significative ai fini diagnostici si
ottengono da campioni respiratori
prelevati entro 4 giorni dall’inizio dei
sintomi.
Campioni Respiratori
I lavaggi nasali e gli aspirati naso-faringei
tendono ad essere più sensibili dei
tamponi faringei.
„ Nei pazienti intubati, possono essere
raccolti gli aspirati tracheali e I lavaggi
bronchiali (WHO 2005a).
„
Come raccogliere il campione in
maniera sicura e corretta.
Regione target
per l’influenza
stagionale
Regione target
per H5N1
Image obtained from www.nlm.nih.gov
Campioni Respiratori
„I
lavaggi e gli aspirati dovrebbero
contenere una quantità sufficiente di
epitelio respiratorio per i tests in
immunofluorescenza.
„ I campioni con un basso numero di
cellule possono essere utilizzati per
metodiche diagnostiche più sensibili,
come, l’isolamento virale e RT-PCR.
Campioni Respiratori
„
Tutti i campioni devono raggiungere il
laboratorio nel più breve tempo
possibile al fine di evitare qualsiasi
degradazione.
„
Il trasporto deve avvenire in un medium virale di
trasporto ad una temperatura di 2-8°C.
Campioni di sangue
„
Campioni di Sangue (intero o siero)
vengono raccolti ai fini della diagnostica
sierologica (per la ricerca di anticorpi contro
l’influenza).
„
Necessità di raccogliere 2 campioni di
siero: 1 di fase acuta e 1 di
convalescenza a 14 e 21 giorni, al fine di
dimostrare un significativo (almeno 4
volte) rialzo del titolo anticorpale.
Quale test scegliere per la
Diagnosi di Influenza.
„ Molti
sono i fattori che devono essere
considerati nella scelta di quale test
diagnostico utilizzare.
„ Sensibilità, specificità, turn-around-time,
facilità di esecuzione e i costi.
„ PPV e NPV, in fase di epidemia
stagionale o nelle fasi di una pandemia (16)
I Test Diagnostici per Influenza
1.
2.
3.
4.
Colture virali (convenzionali e shellvial);
Tests per la ricerca di antigeni virali;
Tests per la ricerca degli acidi
nucleici;
Tests sierologici per la ricerca degli
anticorpi.
I Test Diagnostici per Influenza:
la Tartaruga e la Lepre
Laboratory Diagnosis of Influenza
Test
Method
Time to Results Comments
1-10 days
Still gold standard(?), requires
expertise, provides virus for
studies
Molecular
(RT-PCR)
2-4 hours
Becoming gold standard(?),
requires expertise & expensive
equipment
Antigen Detection
(IF)
2-4 hours
Serology
>2 weeks
Culture
Antigen Detection
(Rapid EIA-like)
15-30 minutes
Requires reading expertise &
IF microscope
Retrospective, requires paired
sera
Widely available, requires little
expertise
17
La TARTARUGA:
le Colture Cellulari
„
„
„
Inoculation of specimens into cell
culture: Madin-Darby canine kidney cell
line (MDCK), primary rhesus monkey
kidney cells (RMK), Vero cells, MRC-5
human diploid embryonic lung
fibroblasts
If CPE, hemadsorption (HAD) with 0.5%
suspension guinea pig red blood cells
followed by DFA if positive
In the absence of CPE, “blind” (HAD) at
days 2 and 7 followed by FA if positive
La TARTARUGA:
le Colture Cellulari
Cell Culture – Cytopathic Effects
Uninfected
Infected
Cell Culture – Hemadsorption
Cell Culture –
Hemadsorption + DFA
Shell Vial Cell Culture
The use of shell vials for more rapid
isolation and identification of Influenza
„ MDCK, RMK, mink lung cells (Mv1Lu)
„ R-Mix: Mv1Lu and A549 cells
„ Centrifugation
„
„
shell vials inoculated, incubated, and “blind” stained
at day 1 and 5 for Influenza A and B
Tests per la ricerca
di antigeni virali
1.
2.
Tests in Immunofluorescenza per la
ricerca diretta di antigeni virali;
Tests rapidi cromatografici in EIA o
tests per l’attività enzimatica di NA.
P.J. Gavin, R.B. Thomson Jr./Clin. Applied Immunol. Rev. 4 (2003) 151–172
1. Tests in
Immunofluorescenza Diretta
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Utilizzano anticorpi monoclonali contro antigeni virali;
Possono essere considerati come tests attendibili e
relativamente rapidi;
In molti laboratori sono considerati come “same-day” test;
La sensibilità è fortemente variabile dal 40 a >90%;
Risente moltissimo dell’esperienza tecnica di preparazione
e lettura, del tipo di campione e della selezione del paziente;
A confronto con altri nuovi metodi rapidi, l’IF richiede più
strumentazione e reagenti (microscopio a fluorescenza,
citocentrifughe e anticorpi monoclonali) e con un TAT più
lungo (4-6 ore);
In un laboratorio di microbiologia, in assenza di metodiche
molecolari, si può considerare l’IF come il miglior test per la
ricerca di virus influenzali dopo l’isolamento colturale.
Direct and Indirect FA Tests:
Direct Specimen Testing or Culture Confirmation
Bartels/Intracel
„
„
„
Monoclonal Antibodies
Indirect Procedure
„ 1o Antibody - 30 min
„ Conjugate - 30 min
Approved for culture
confirmation and direct
specimen detection
Chemicon
„
„
„
„
Light Diagnostics
Monoclonal Antibodies
Direct - 30 min
Approved for culture
confirmation and direct
specimen detection
Chemicon
„
„
„
„
SimulFluorTM
Dual color fluorescence: Flu A
and Flu B detection in one well
Direct - 30 min
Approved for culture
confirmation and direct
specimen detection
DAKO
Flu A
„
„
„
„
„
Flu B
ImagenTM
Monoclonal Antibodies
Direct Procedure
Conjugated Ab - 15 min
Approved for culture
confirmation and direct
specimen detection
Diagnostic Products
„
„
„
Monoclonal Antibodies
Direct Procedure
„ 15 min - Package insert
„ 30 min works better
Approved for direct
specimen and culture
confirmation testing
2. Tests rapidi cromatografici in EIA o
tests per l’attività enzimatica di NA
Principali Test Cromatografici Rapidi;
„
Directigen Flu A (Becton Dickinson, Franklin
Lakes, NJ);
„
Flu A + Flu B (Becton Dickinson, Franklin Lakes,
NJ);
„
Binax Now Flu A e B (Binax Inc., Portland, ME);
„
Biostar FLU OIA (Biostar, Inc., Boulder, CO);
„
Quidel Quick vue (Quidel, San Diego, CA);
„
ZstatFlu test (Zyme Tx, Inc., Oklahoma City,
OK).
2. Tests rapidi cromatografici in EIA o
tests per l’attività enzimatica di NA
Come valutarli? Considerare i seguenti
FATTORI:
„ Correlati al campione (tipo, qualità e
trasporto dei campioni);
„ Correlati al paziente (età e lo stato
immunitario);
„ Correlati al tipo di influenza.
Sensibilità, Specificità, PPV e NPV dei
Test Rapidi: alcuni dati.
[42] Leonardi GP, Leib H, Birkhead GS, Smith C, Costello[50] Hindiyeh M, Goulding C, Morgan H, Kenyon B, Langer J, Fox L, Dean G,WoolstenhulmeD, Turnbow A, Billetdeaux
E, Shakib S, Gordon C, Powers A, Vardeny G, Johnson M, Skodack-Jones L, Carroll K. Evaluation of Biostar FLU OIA assay for rapid detection of influenza A and B viruses in respiratory specimens.
J Clin Virol 2000;17:119–26. P, Conron W. Comparison of rapid detection methodsfor influenza A virus and their value in health-care managemant of institutionalized geriatric patients. J Clin
Microbiol 1994;32(1):70–4.
[43] Dominguez EA, Taber LH, Couch RB. Comparison of rapid diagnostic techniques for respiratory syncytialvirus and influenza virus respiratory infections in young children. J Clin Microbiol
1993;31(9):2286–90.
[44] Noyola DE, Clark B, O’Donnell FT, Atmar RL, Greer J, Demmler GJ. Comparison of a new neuraminidasedetection assay with an enzyme immunoassay, immunofluorescence, and culture for
rapid detection of influenza A and B viruses in nasal wash specimens. J Clin Microbiol 2000;38(3):1161–5.
[50] Hindiyeh M, Goulding C, Morgan H, Kenyon B, Langer J, Fox L, Dean G,WoolstenhulmeD, Turnbow A, Billetdeaux E, Shakib S, Gordon C, Powers A, Vardeny G, Johnson M, Skodack-Jones L,
Carroll K. Evaluation of Biostar FLU OIA assay for rapid detection of influenza A and B viruses in respiratory specimens. J Clin Virol 2000;17:119–26.
Sensibilità, Specificità, PPV e NPV dei
Test Rapidi: alcuni dati.
Sensibilità, Specificità, PPV e NPV dei
Test Rapidi: alcuni dati.
Sensibilità, Specificità, PPV e NPV dei
Test Rapidi: alcuni dati.
Sensibilità, Specificità, PPV e NPV dei
Test Rapidi: alcuni dati.
Directigen Flu A Test
Directigen Flu A+B Assay (Becton Dickinson,
Franklin Lakes, NJ)
ZstatFlu test (Zyme Tx, Inc., Oklahoma City, OK)
Biostar Flu OIA (Biostar, Inc., Boulder, CO)
ESITO
POSITIVO
ESITO
NEGATIVO
Biostar Flu OIA (Biostar, Inc., Boulder, CO)
Quidel QuickVue Influenza
(Quidel, San Diego, CA)
ZstatFlu test (Zyme Tx, Inc., Oklahoma City, OK)
I Test Molecolari per la Ricerca
degli Acidi Nucleici
I Test Molecolari per la Ricerca
degli Acidi Nucleici
• Real-time RT PCR
• RNA reverse transcribed into cDNA
• Detects type A,
•Human H1,
•Human H3,
•Asian avian H5 lineage 1 and 2
•North American H7
• Detects type B
I Test Molecolari per la Ricerca
degli Acidi Nucleici
Taubenberger JK, Layne SP. Diagnosis of influenza virus: Coming to grips with
the molecular era. Mol Diagn 2001;6(4):291–305.
42.2%
by RT-PCR
1298
campioni respiratori
30.9%
by cell culture
I Test Molecolari per la Ricerca
degli Acidi Nucleici
Steininger C, Kundi M, Aberle SW, Aberle JH, Popow-Kraupp T. Effectiveness of
reverse transcription-PCR, virus isolation, and enzyme-linked immunosorbent
assay for diagnosis of influenza A virus infection in different age groups. J Clin
Microbiol 2002;40(6):2051–6.
93%
by RT-PCR
150
Tamponi naso-faringei
62%
by ELISA
80%
by cell culture
Da questi studi si evince che:
1. La sensibilità di RT-PCR è da 103 a 106 più elevata delle colture cellulari e dell’ELISA, rispettivamente;
2. La sensibilità NON RISENTE dell’età del paziente;
3. RT-PCR è in grado di svelare la presenza del virus influenzale sino a 7 giorni dopo l’inizio dei sintomi
a confronto dei 2-3 giorni delle colture cellulari.
I Test Molecolari per la Ricerca
degli Acidi Nucleici
I Test Molecolari per la Ricerca
degli Acidi Nucleici
I Test Molecolari per la Ricerca
degli Acidi Nucleici
I Test Molecolari per la Ricerca
degli Acidi Nucleici
I Test Molecolari per la Ricerca
degli Acidi Nucleici
CONCLUSIONI
¾
Sono in grado di tipizzare e subtipizzare;
¾
Sono in grado di svelare più virus contemporaneamente;
¾
La sensibilità da 103 a 106 più elevata delle colture cellulari e dell’ELISA,
rispettivamente;
¾
La sensibilità NON RISENTE dell’età del paziente;
¾
Sono in grado di svelare la presenza del virus influenzale sino a 7 giorni
dopo l’inizio dei sintomi quando confrontato ai 2-3 giorni delle colture
cellulari;
¾
Giocano un ruolo importante nella sorveglianza epidemiologica
attravero i tests di sequenziamento;
¾
Sono in grado di seguire e mappare i fenomeni di farmaco-resistenza;
¾
ATTENZIONE: in presenza di importanti fenomeni di “antigenic drift” o
di “antigenic shift”, i nuovi ceppi virali potrebbero non essere rilevati
dai primers pre-esistenti ed in questo caso la diagnosi sarebbe affidata
alle tradizionali colture cellulari.
Grazie per l‘ascolto...
giuseppe giuliani