Università degli Studi di Perugia
FACOLTÀ DI FARMACIA
- CORSO DI IGIENE E SANITA’ PUBBLICA -
Le vaccinazioni in pratica e i vaccini del
futuro (B)
Prof. Silvano Monarca
Gruppi di vaccinazioni
Vaccinazioni per l’infanzia
• Obbligatorie
• Raccomandate
Vaccinazioni dei lavoratori
• Obbligatorie
– Antitetanica
– Antitifica
– Antiparatifo
– Antitubercolare
– Antipoliomielite
• Raccomandate
– Anti epatite B
– Antirabbia
Vaccinazioni internazionali
• Obbligatorie (per alcuni paesi)
–Anti febbre gialla
• Raccomandate
–Anti febbre gialla
–Antitifica
–Anti epatite A
–Antipoliomielite
–Antitetanica
Vaccinazioni per gruppi a rischio
• Obbligatorie (militari)
–Antimeningococcica
–Antitetanica
–Antitifica
• Raccomandate
–Anti epatite B
–Antiinfluenzale
–Antirosolia
Piano nazionale prevenzione
vaccinale 2012-2014:
obiettivi
Armonizzare le strategie vaccinali in atto nel nostro Paese e
garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni prioritarie
per la popolazione generale. Sono alcuni degli obiettivi del
Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2012-2014,
approvato con Intesa Stato-Regioni nella seduta del 22
febbraio 2012 e pubblicato nel supplemento ordinario della
Gazzetta Ufficiale del 12 marzo 2012.
Alcune novità -1
• il vaccino contro l'HPV (papillomavirus) entra ufficialmente nel Piano,
diventando gratuito per le ragazze tra gli 11 e i 12 anni
• altri due vaccini già offerti in molte regioni, l'antimeningococco e
l'antipneumococco, sono calendarizzati a livello nazionale
• per il vaccino contro la varicella: se ne posticipa l'introduzione
universale in tutte le Regioni al 2015 (ora solo in Basilicata, Calabria,
P.A Bolzano, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto), ma è
raccomandata nei soggetti a rischio e nelle persone suscettibili
• oltre alla vaccinazione riservata all'età pediatrica, viene inserita nel
calendario anche la vaccinazione antinfluenzale negli ultra 65enni,
anche se di fatto già garantita dalle circolari ministeriali
Alcune novità-2
• Il nuovo Piano dà rilievo alla garanzia dell’offerta
attiva e gratuita delle vaccinazioni prioritarie,
sottolineando contestualmente i livelli di copertura
ideali da raggiungere. Tra gli obiettivi indicati è
presente anche il mantenimento della sorveglianza
epidemiologica attiva da realizzare mediante le
anagrafi
vaccinali
che,
dovranno
essere
informatizzate.
In caso di mancato rispetto di obiettivi vaccinali le
Regioni devono presentare entro un limite massimo
di 90 giorni un apposito piano.
Vaccinazioni offerte attivamente e
gratuitamente alla popolazione
• vaccinazioni obbligatorie nell’infanzia (antidifterica,
antipoliomielitica, antitetanica, antiepatite virale B)
• vaccinazioni raccomandate nell’infanzia (pertosse,
Haemophilus influenzae b-Hib, morbillo-parotite-rosolia);
• vaccinazione anti-HPV per le ragazze nel corso del 12° anno
di vita (introdotta nel 2007);
• antipneumococcica ed antimeningococcica C per tutti i
nuovi nati
• vaccinazione antinfluenzale per le persone oltre i 65 anni
• vaccinazione contro la varicella per tutti i nuovi nati, a
partire dal 2015.
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1721_allegato.pdf
Vaccini obbligatori e
vaccini raccomandati
Obbligatorie:poliomielite, difterite, tetano,
epatite B
L’obbligo vaccinale è una misura nata circa cinquant’anni fa (più recentemente per l’epatite B), a
fronte di malattie che avevano causato migliaia di morti infantili e tantissime
sofferenze:grande successo, insieme ad altri fattori, nella totale riduzione di queste malattie
Si tratta di una misura “obbligatoria” verso i genitori dei nati, quindi coercitiva, automatica,
corredata di pesanti punizioni: una misura di prevenzione resa obbligatoria dall’emergenza
epidemica del tempo per garantire un intervento omogeneo, costante e tempestivo in tutto il
Paese che potesse costruire coorti di bimbi protetti contro quelle malattie, tagliando quindi il
rischio di ammalarsi.
Raccomandate: pertosse, hemophilus influenzae,
morbillo,rosolia, parotite, meningococco C, pneumococco,
papillomavirus, rotavirus
Cronistoria dell’obbligo vaccinale in
Italia
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1888: obbligo per il vaiolo
1939: obbligo per la difterite
1966: obbligo per poliomielite
1968: obbligo per tetano e difterite
1977: sospensione dell’obbligo contro il
vaiolo
1981: abolizione dell’obbligo per il vaiolo
1991: obbligo contro epatite B
Esempi di immunizzazione attiva per malattie a trasmissione
aerea
Difterite
Il vaccino è costituito dalla tossina difterica inattivata (anatossina)
La produzione del vaccino prevede:
• coltura del ceppo tossigeno di C. diphteriae in terreno liquido
• raccolta del filtrato sterile della coltura
• trattamento con formaldeide e calore della tossina (anatossina
difterica)
• purificazione e concentrazione del prodotto
• adsorbimento su sali di alluminio
In Italia i vaccini antidifterite in commercio sono associati
al vaccino antitetanico (DT) oppure
al vaccino antitetanico e antipertosse (DTP)
Vaccinazione antidifterica
Vaccinazione dell’adulto
Il vaccino antidifterico-tetanico tipo adulto (Td) contiene un quantitativo
di anatossina difterica 10-20 volte inferiore a quella utilizzata nei
bambini (2 UI contro 30 UI). Ciò limita gli effetti collaterali e consente
una risposta immunitaria soddisfacente nell’adulto.
Se la vaccinazione antidifterica–tetanica viene iniziata dopo i 7 anni è
necessario impiegare il vaccino tipo adulto.
tempo 0
dopo 2-3 mesi
I dose
II dose
dopo 6-12 mesi
dalla seconda
III dose
Vaccinazione antidifterica
Efficacia
1. La prima dose provoca la comparsa di anticorpi
antitossici solo in una parte dei vaccinati (1/3 circa).
2. La seconda dose generalizza la risposta sierologica
ed è tanto più efficace quanto più separata dalla
prima somministrazione (distanza minima fra le due
dosi: 6-8 settimane; distanza ideale: 4 mesi).
3. La terza dose evoca la vera risposta immune con
pronta
formazione
di
nuovi
anticorpi
in
concentrazione ematica elevata.
VACCINO ANTITETANICO
Anatossina (o tossoide)
• C. tetani coltivato in fermentatori su terreno liquido
• Il batterio produce l’esotossina che viene raccolta per filtrazione,
purificata e detossificata con formaldeide al 40% a 37°C
• Tutte le preparazioni commerciali devono corrispondere a requisiti
standard fissati dall’OMS e non devono contenere più del 0,2% mg/mL di
formaldeide finale
• L’anatossina viene adsorbita su un adiuvante (idrossido o fosfato di
alluminio) che ne modula il rilascio dopo l’iniezione nel muscolo
• Il contenuto dell’anatossina viene misurato per flocculazione con una
preparazione standard di antitossina ed espresso in unità denominate
“Limiti di flocculazione” (Lf)
• Le preparazioni di vaccino in commercio contengono tra i 5 ed i 20
Lf/dose
• Il vaccino va conservato a 2-8°C ed in genere ha una durata di 2 anni
IMMUNITÀ ANTITETANICA
Per il tetano non vi è immunità naturale originata da
infezioni inapparenti e la stessa malattia, quando superata,
non immunizza.
La sola immunità nota è artificiale, attiva o passiva, di
tipo umorale, rappresentata dalla presenza nei liquidi
interstiziali e nel sangue di un anticorpo antitossico
appartenente alla classe delle IgG. La combinazione
anticorpo-tossina produce la formazione di un complesso
immune suscettibile di fagocitosi.
Indicazione alla vaccinazione
• Non esiste immunità naturalmente acquisita al tetano, e tutti i soggetti non
immunizzati attivamente sono da considerarsi suscettibili
• La stessa malattia conclamata non lascia immunità, per cui anche ai pazienti
sopravvissuti ad un episodio di tetano viene raccomandata la vaccinazione
• Dato che il tetano non si acquisisce per contagio interumano non c’è immunità di
gruppo
LA VACCINAZIONE VIENE RACCOMANDATA
A TUTTA LA POPOLAZIONE
In Italia:
è obbligatoria per tutti i nuovi nati
viene raccomandata per lavoratori di alcuni settori specifici (agricoltori, ecc)
Viene somministrata a persone non precedentemente vaccinate che si feriscono
TRATTAMENTO SOGGETTI TRAUMATIZZATI
Anamnesi
Ferite pulite
Altre ferite
Vaccino
Immunoglob
Vaccino
Immunoglob
No vaccin.
o incompleta
SI
NO
SI
SI
(Sito diverso)
Vaccin.
ultimi 5 anni
NO
NO
NO
NO
Vaccin.
5-10 anni
SI (richiamo)
NO
SI (richiamo)
NO
Vaccin.
>10 anni
SI (richiamo)
NO
SI (richiamo)
SI
(Sito diverso)
Vaccino contro la pertosse
Acellulare contenente anatossine e proteine non tossiche importanti nel
determinismo della patologia.
Sono state selezionate tre proteine:
• la tossina della pertosse (TP), responsabile degli effetti tossici sistemici,
• la fitoemoagglutinina filamentosa (FHA)
• la pertactina, proteina non tossica coinvolta nell'adesione del batterio
sulle cellule delle prime vie aeree.
La TP è formata da cinque subunità (S1-S5) di cui S1 è determinante
nell'esplicazione dell'attività tossica.
È stato prodotto (selezionato) un ceppo mutante di B. pertussis che presenta
due amminoacidi sostituiti nella catena polipeptidica di S1.
In questa maniera la proteina ha del tutto perso le proprietà tossiche (legate
all'attività enzimatica), ma ha mantenuto immutata la immunogenicità.
Sono disponibili vaccini acellulari preparati con la sola TP
modificata o con l'aggiunta anche della FHA e della pertactina
Somm/ne per via intramuscolare profonda (gluteo o deltoide) in
una sede non utilizzata per altra vaccinazione contemporanea
Effetti indesiderati:
• il vaccino è estremamente ben tollerato
• possono verificarsi, in una modesta percentuale di vaccinati,
effetti collaterali di tipo sistemico (febbre, irritabilità,
sonnolenza o perdita dell'appetito) e/o di tipo locale
(arrossamento, gonfiore e dolore)
PERTOSSE
Vaccino cellulare
Vaccino acellulare (Pa)
Reazioni locali nel 50%
delle dosi
Costituito da subunità
somministrate
purificate per
Reazioni generali meno
ridurre gli eventi avversi
frequenti
Encefalopatia molto
rara
Pertosse
La copertura immunitaria tende a ridursi dopo 3 anni e
scompare circa 10-12 anni dopo la vaccinazione
La riduzione della copertura immunitaria comporta una
quota crescente di adolescenti ed adulti suscettibili alla
pertosse ed una conseguente aumentata incidenza nei
soggetti di queste fasce di età
Pertosse: razionale della vaccinazione booster
La vaccinazione riduce:
– Transmissione dell’infezione
– Frequenza e gravità della malattia
La vaccinazione dTpa ogni 10 anni può
contribuire a:
– Herd immunity (immunità di gregge)
– Eradicazione della pertosse
Programmi vaccinali di base e booster possono abbattere la
circolazione dalla B. pertussis
Pertosse, torna l'epidemia
• 18 settembre 2012
• Nonostante esista da decenni un vaccino
efficace, la pertosse è dieci volte più
frequente in Italia rispetto agli anni '80.
Negli ultimi anni, da parte dei pediatri, si è
verificata una ''disattenzione'' basata sulla
convinzione che la malattia fosse ormai
contenuta.
Richiami necessari (dTpa)
• L’efficace applicazione di schemi vaccinali di richiamo (booster) contro
tetano, difterite e pertosse in adolescenti (ed adulti) richiede da un
lato la formulazione di chiare raccomandazioni e dall’altro la
disponibilità di vaccini sicuri ed efficaci
• Oggi sono a disposizione nuovi prodotti, a ridotto contenuto
antigenico e con componente pertussica acellulare, che risultano
adatti ad un uso negli adolescenti (ed adulti)
• Il fatto di poter associare il vaccino acellulare booster antipertosse ai
richiami contro tetano e difterite, la cui periodica inoculazione è
raccomandata in molti Paesi, permetterà di aumentare la compliance e
consentirà un intervento ottimale nei confronti di queste tre
importanti malattie infettive
Poliomielite
Nella attuale scheda vaccinale per i nuovi nati è previsto solo il vaccino Salk o
IPV
vaccino IPV (vaccino antipolio inattivato o ucciso, di Salk)
– attualmente in commercio E-IPV (potenziato) prodotto su
cellule diploidi umane
– produce immunità contro tutti e 3 i tipi di poliovirus (1,2 e 3)
– alla 3° dose sieroconverte il 99-100% dei soggetti
– Viene ottenuto coltivando separatamente i 3 tipi di virus
poliomielitico in colture cellulari ed inattivandoli con
formaldeide a 37°C e a pH 7
Svantaggi:
•costo, maggiore di quello OPV
•la modalità di somministrazione (iniezione sottocutanea)
•scarsa immunità gastrointestinale
Vantaggi: nessun rischio di reversione del poliovirus nella sua forma
aggressiva (Poliomielite Paralitica Associata al Vaccino).
Sabin
Salk
Virus polio
Il virus polio esercita di norma una doppia patogenicità.
Esso penetra per via orale, trasmesso da un tipico circuito
oro-fecale, va a localizzarsi nella mucosa del tenue,
causando una banale enterite. In una percentuale bassa di
individui esso passa nel circolo ematico e va a localizzarsi,
grazie al suo spiccato neurotropismo, nelle cellule delle
corna anteriori del midollo spinale. Le cellule infettate
muoiono, determinando la paralisi flaccida, pressoché
irreversibile, della muscolatura da esse innervata.
Vaccino Salk
Il vaccino di Salk è costituito dai tre tipi di virus polio, 1, 2 e 3,
inattivati con formolo. La somministrazione del vaccino è seguita da
produzione di IgM dapprima e, dopo le somministrazioni successive, di
IgG. Questi anticorpi non hanno la minima possibilità di impedire
l'attecchimento del virus selvaggio nell'intestino, in quanto vi arrivano
in quantità insignificanti: le
immunoglobuline che agiscono
nell'intestino, come di tutte le mucose, sono le IgA prodotte
localmente. Un individuo vaccinato con Salk quindi sviluppa enterite
quando viene in contatto con poliovirus. Le IgG presenti nel siero però
impediscono che il virus, passando in circolo, raggiunga il sistema
nervoso centrale. Poiché nella poliomielite il momento patogenetico
importante è costituito dalla paralisi, mentre l'enterite non ha rilevanza
clinica, tale manovra di immunoprofilassi attiva è assolutamente
efficace.
1955- Il vaccino anti-polio di Salk
vaccino inattivato
(Poliovirus 1,2,3)
somministrazione per via parenterale
- induzione di anticorpi della classe IgG
- non induce di IgA secretorie
la vaccinazione impedisce lo sviluppo della malattia ma non la
diffusione del virus attraverso la molteplicazione nel tratto GI
costosa organizzazione sanitaria
1961 - Il vaccino anti-polio di Sabin
virus attenuato
(Poliovirus 1,2,3)
somministrazione per via orale
- induzione di IgG e di IgA secretorie
la vaccinazione impedisce sia lo sviluppo della malattia sia la
diffusione del virus dovuta alla molteplicazione nel tratto GI
somministrazione facile e poco costosa
Problematica del vaccino di Sabin
– Reversione del Polio 3 a virus “wild-type o
selvaggio”
• poliomielite vaccinale (VDPV)
- virus altamente enterotropico
- ampia diffusione nei soggetti non-immuni
Oggi, per evitare la poliomielite vaccinale,
vaccinazione viene effettuata con il vaccino di Salk
la
ERADICAZIONE POLIO
• 1991 Americhe “polio free”
• 1997 Pacifico “polio free”
• 2002 Europa “polio free”
• La polio è ancora endemica in:
• India e paesi limitrofi
• Africa sub-sahariana
Esempi di immunizzazione attiva per malattie a trasmissione ematogena e sessuale
Vaccino contro l’epatite B
L’attuale vaccino è costituito da una proteina della superficie del virus (HBsAg) prodotta
da cellule di lievito (Saccharomyces cerevisiae) utilizzando la tecnica del DNA
ricombinante
Somm/ne per via intramuscolare nella regione deltoidea
I vaccini antiepatite B sono efficaci al 95%.
Il vaccino è in uso da quasi 15 anni, e gli studi condotti confermano che l'immunità dura
per tutta la vita.
Effetti collaterali:
• la maggior parte dei vaccinati (65%) non manifestano effetti collaterali;gli eventi
avversi possono verificarsi subito dopo la vaccinazione e durare fino a un paio di
giorni
RECOMBIVAX HB® (Aventis Pasteur MSD)
Hepatitis b Vaccine (Recombinant)
Engerix-B® (Glaxo SmithKline)
Hepatitis B Vaccine (Recombinant)
Epatite B: tutti gli under trenta sono
protetti
•
•
21 marzo 2011
Nel 1991 è stata introdotta in Italia la vaccinazione obbligatoria contro l'epatite B, secondo
uno schema innovativo che si rivela vincente. Sono 16 milioni gli italiani immuni dall'epatite
B, fin da piccoli, grazie alla vaccinazione. L'Italia è in questo un modello per tutto il mondo.
«Prima dell'entrata in vigore della legge che ha reso obbligatoria la vaccinazione- spiega
Alessandro Zanetti, direttore del Dipartimento di Igiene all'università di Milano, che ha
contribuito alla costruzione del calendario di vaccinazione - il vaccino veniva somministrato
alle persone considerate a rischio per l'infezione, sia per gli stili di vita (per esempio,
tossicodipendenti), sia per la professione (personale sanitario)». Vaccinare soltanto le
persone a rischio d'infezione, però, non bastava e l'Organizzazione mondiale della Sanità ha
cominciato a raccomandare la vaccinazione per tutti i neonati. «L'Italia è andata oltre aggiunge Zanetti - Da noi, infatti, la malattia si trasmette diversamente rispetto ad altri Paesi,
soprattutto asiatici e mediorientali. Da quelle parti è prevalente il contagio materno-fetale e
quello fra bambini, mentre in Italia le vie di trasmissione più frequenti sono i rapporti
sessuali e gli aghi infetti».
Immunizzare contro l'epatite non significa soltanto prevenire l'infezione acuta, ma anche
prevenire le epatiti croniche che si manifestano nel 10-20% dei casi, le sovrainfezioni da virus
delta. «Il virus delta, endemico in Italia, scoperto da Mario Rizzetto - spiega Zanetti - è un
virus difettivo: ha bisogno del virus B per replicarsi. Si capisce allora perché il vaccino contro
il virus B protegga anche dal delta».
Obbligatorie:poliomielite, difterite, tetano,
epatite B
L’obbligo vaccinale è una misura nata circa cinquant’anni fa (più recentemente per l’epatite B), a
fronte di malattie che avevano causato migliaia di morti infantili e tantissime
sofferenze:grande successo, insieme ad altri fattori, nella totale riduzione di queste malattie
Si tratta di una misura “obbligatoria” verso i genitori dei nati, quindi coercitiva, automatica,
corredata di pesanti punizioni: una misura di prevenzione resa obbligatoria dall’emergenza
epidemica del tempo per garantire un intervento omogeneo, costante e tempestivo in tutto il
Paese che potesse costruire coorti di bimbi protetti contro quelle malattie, tagliando quindi il
rischio di ammalarsi.
Raccomandate: pertosse, Hemophilus
influenzae, morbillo, rosolia,
parotite, meningococco C,
pneumococco, papilloma virus,
rotavirus
Vaccino contro il morbillo
Preparazione liofilizzata di ceppi derivati prevalentemente
dai ceppi Edmonston A e B, vivi e attenuati mediante
passaggi successivi in cellule diploidi umane
Somm/ne per via sottocutanea o intramuscolare
Effetti collaterali:febbre e rash cutanei;corizza,
congiuntivite, faringite e tosse; sindrome morbillosa
atipica.
In Italia il vaccino contro il morbillo è associato ai vaccini
contro parotite e la rosolia (MPR)
Vaccino contro la parotite
Preparazione liofilizzata del ceppo Jeryl Lynn vivo attenuato
mediante passaggi successivi su cellule di embrioni di pollo.
Somm/ne per via sottocutanea
Effetti collaterali:
• raramente si sono verificate sordità unilaterale, meningite ed
encefalite.
In Italia il vaccino contro la parotite è associato:
ai vaccini contro il morbillo e la rosolia (MPR)
Vaccino contro la rosolia
Sospensione acquosa di un ceppo vivo (RA 27/3) ottenuti da un feto
infetto nel 1965 e attenuato per successivi passaggi in cellule diploidi
umane.
Somm/ne sottocutanea ma attivo anche per somm/ne intranasale in dosi più elevate
Effetti collaterali:
• in genere gli effetti collaterali causati dal vaccino della rosolia non sono gravi
• quelli riportati più frequentemente sono rash cutanei, faringite, febbre e
linfoadenopatia
• possono verificarsi artralgia e artrite, più frequenti nelle donne che nelle ragazze
• raramente sono stati osservati trombocitopenia e sintomi neurologici incluse
neuropatie e parestesie.
In Italia il vaccino della rosolia è associato:
ai vaccini contro il morbillo e la parotite (MPR)
Il vaccino della rosolia non dovrebbe essere somministrato
durante la gravidanza e si raccomanda di evitare gravidanze nel
mese successivo alla vaccinazione (negli USA tale precauzione si
estende per un periodo di tre mesi).
Non esiste il rischio per una donna in gravidanza di contrarre la
malattia in seguito a contatto con persone vaccinate di recente
poiché i virus contenuti nel vaccino non si trasmettono.
Il vaccino della rosolia non è in genere raccomandato nei bambini
sotto l'anno di età in cui gli anticorpi materni potrebbero
prevenire la risposta.
Composizione vaccini trivalenti
MMR II
(Aventis-Pasteur)
CEPPO
VIRALE
morbillo
rosolia
parotite
ECCIPIENTI
Edmonston 749 D
RA 27/3
Jeryl Lynn TM
MORUPAR
(Chiron)
Schwarz
RA 27/3
Urabe AM 9
Diidrogenofosfato di
Soluzione salina,
sodio disidratato,
neomicina solfato
idrogenofosfato di sodio
disidratato, bicarbonato
di sodio, milieu 199,
milieu minimo di Eagle,
neomicina, rosso di
fenolo, albumina,
sorbitolo,
diidrogenofosfato di
potassio,
idrogenofosfato di
potassio, gelatina
idrolizzata, saccarosio,
L-glutamato di sodio
PRIORIX
(GSK)
Schwarz
Wistar RA 27/3
RIT 4385
Aminoacidi, albumina,
neomicina, lattosio,
sorbitolo, mannitolo,
fenosulfonftaleina,
sodio cloruro, potassio
cloruro, magnesio
solfato, calcio cloruro,
potassio fosfato
monobasico, sodio
fosfato monobasico
Vantaggi dell’uso di vaccini combinati
MPR
• Aumento dei benefici rispetto a quelli conferiti
dalla vaccinazione singola (protezione vs. 3
malattie)
•
Minori disagi per i bambini e per le famiglie
• Risparmio economico rispetto
singole in 3 diverse sedute
a
3
vaccinazioni
• L’immunogenicità e la sicurezza è sovrapponibile a
quella ottenuta con le vaccinazioni monovalenti
Posologia e modalità somministrazione
• Una dose di 0,5 ml di vaccino ricostituito con solvente
• Iniezione sottocutanea in regione deltoidea, nella
coscia o nel gluteo
• Prima dell’iniezione, lasciare asciugare la cute
disinfettata: gli antisettici possono inattivare i virus (il
tappo del flacone non deve essere disinfettato)
Efficacia del vaccino antimorbillo
• L’efficacia di una dose è del 95% circa
•
•
•
•
Il 5% dei vaccinati non risponde alla prima dose
Il 95% dei non rispondenti alla prima dose è
protetto dopo la seconda dose = efficacia 98-99%
dopo 2 dosi
La protezione dura presumibilmente tutta la vita
Il vaccino è efficace nella profilassi postesposizione, se somministrato entro 72 ore
dall’esposizione
Necessità di arrivare al 95%
• In Italia, la copertura vaccinale contro il morbillo si attesta intorno al 90%,
ma è ancora lontana dal valore soglia del 95%, necessario ad arrestare la
circolazione del virus all’interno della popolazione. Dal 2010 al 2012 sono
stati notificati oltre 8.300 casi di morbillo, quasi tutti in soggetti non
vaccinati o noncorrettamente vaccinati. La fascia di età più colpita è quella
tra 15 e 19 anni e oltre il 68% aveva un’età compresa tra 10 e 34 anni,
ovvero persone nate negli anni immediatamente successivi
all’introduzione del vaccino contro il morbillo nel nostro Paese, quando le
coperture vaccinali erano ancora molto basse. Questo indica l’esistenza di
sacche di popolazioni suscettibili in questa fascia di età. Il problema è
rappresentato dal fatto che la probabilità di complicanze da morbillo è
maggiore negli adulti rispetto ai bambini, come mostrano anche i dati
italiani relativi all’ultimo triennio: oltre un quinto dei casi è stato
ricoverato; uno su quattro ha sviluppato almeno 1 complicanza, dall’otite
alla polmonite, fino alla trombocitopenia, alle convulsioni ed all’encefalite
acuta; si è verificato anche un decesso in una persona giovane.
Efficacia del vaccino antirosolia
• L’efficacia di una dose è del 95-100%
• La seconda
anticorpale
dose induce
un aumento del titolo
• La protezione dura presumibilmente per tutta la
vita
• Il vaccino non è efficace nella profilassi postesposizione
Efficacia del vaccino Anti-Parotite
• L’efficacia di una dose è del 60-90%
• La somministrazione di due dosi consente di
raggiungere una riduzione dei casi del 99% (esperienza
USA e Finlandia)
• Il vaccino non è efficace nella profilassi postesposizione
Seconda dose di MPR
L’intervallo minimo tra le 2 dosi è quattro
settimane
Raccomandata se la copertura vaccinale per la prima dose
è molto elevata
Secondo il calendario vigente, raccomandata a 5-6 anni o
11-12 anni
a
Vaccino
anti-varicella
Il vaccino contro la varicella contiene il virus vivo ma
attenuato, che mantiene la capacità di stimolare la
produzione di anticorpi, ma non quella di provocare la
malattia. Viene attualmente consigliata una sola dose di
vaccino fino a 12 anni e due dosi nelle età successive.
Gli effetti indesiderati sono generalmente lievi e
comprendono arrossamento, dolore, gonfiore e,
raramente, la comparsa di piccole vesciche sul sito di
iniezione.
Vaccino anti pneumococcico
Vaccino Polisaccaridico 23-valente:
•composto da antigeni polisaccaridici di 23
sierotipi diversi responsabili dell’86-98% di
tutte le infezioni invasive pneumococciche nei
paesi occidentali
•indicato per soggetti di età superiore a 2 anni
(il sistema immunitario di bambini con età a 2
anni non risponde efficacemente ad antigeni
polisaccaridici)
•protezione contro le malattie invasive da
pneumococco causate dai sierotipi che più
frequentemente causano malattie invasive.
VACCINO POLISACCARIDICO: PERCHE’ E’
SCARSAMENTE IMMUNOGENO < 2 ANNI
La Risposta indotta da Ag T-indipendenti è caratterizzata da:
 Sintesi quasi esclusiva di IgM (persistenti) e IgG2
 Durata inferiore a quella indotta da Ag T-dipendenti
 Assenza dell’”effetto booster” perché non vengono generati
linfociti di memoria
 Tardiva comparsa nel corso dell’ontogenesi. Gli Ag Tindipendenti elicitano la risposta anticorpale dopo il primo
anno di vita (per alcuni Ag fino al quinto), mentre gli Ag Tdipendenti già alla nascita
Coniugare i polisaccaridi con carrier proteici determina il
passaggio della natura dell’Ag da T-indipendente a Tdipendente
Fattori di rischio per le infezioni pneumococciche
1. Età <2 anni e >=65anni
2. Patologie croniche non immunodepressive
• Cardiopatie croniche (insufficienza coronaria,cardiopatia
congestizia,miocardiopatia)
• Patologie polmonari croniche (BPCO, enfisema)
• Epatopatie croniche
• Alcolismo cronico
• Diabete mellito
• Fistole liquorali
3. Patologie associate
a immunodepressione
• Asplenia anatomica o funzionale
•
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•
•
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•
Anemia a cellule falciformi
Immunodeficienze congenite
Infezione da HIV
Leucemie, linfomi, mielosa multiplo
Neoplasie diffuse
Trapianto d’organo o di midollo
Immunosoppressione iatrogena
Insufficienza renale cronica, sindrome nefrosica
Anti pneumococcica
Vaccino anti-pneumococco allontana
l'infarto
• Il rischio di infarto miocardico nei pazienti a rischio viene dimezzato
dalla vaccinazione contro Streptococcus pneumoniae. Diverse serie di
dati suggeriscono che le infezioni pneumococciche acute possano
aumentare il rischio di eventi cardiovascolari, mentre l'immunità dal
batterio possa limitarne il rischio. Se confermata, questa associazione
potrebbe generare interesse nell'esplorazione dei meccanismi putativi e
potrebbe offrire un nuovo razionale per promuovere la vaccinazione
anti-pneumococco. Le infezioni del tratto respiratorio superiore, d'altro
canto, possono scatenare sindromi coronariche acute: durante quasi
tutte le epidemie e le pandemie influenzali, infatti, si ha una mortalità
da cause cardiache doppia rispetto a quella da polmonite. Questi dati,
comunque, vanno confermati in studi prospettici randomizzati: fino ad
allora, i medici dovranno aderire alle attuali linee guida promuovendo
in ogni caso la vaccinazione nei soggetti ad alto rischio. (CMAJ 2008; 179:
749-50 e 773-7)
Pandemia 1918, il killer forse fu lo
pneumococco
• A uccidere oltre 50 milioni di persone in tutto il mondo, 400 mila solo in Italia,
durante la pandemia di Spagnola (1918-1919) fu in realtà una superinfezione
causata dallo Streptococcus pneumoniae
• La teoria apre scenari nuovi anche per quanto riguarda l'influenza A.
• Nel 1918 non erano disponibili né vaccini né trattamenti farmacologici efficaci
mentre oggi gran parte della popolazione è coperta da vaccini contro lo
pneumococco, che causa polmoniti, meningiti e altri gravi disturbi. In un'era di
antibiotici e di vaccini probabilmente quella stessa pandemia farebbe molti meno
morti". La ricerca, pubblicata sulla rivista 'Emerging Infectious Diseases sostiene
quindi che a causare gli alti tassi di mortalità dell'epoca non fu tanto l'influenza in
sé, quanto una complicanza che sorse in conseguenza della malattia, appunto
un'aggressiva infezione dovuta allo Streptococcus pneumoniae. E quando sarà
terminata la nuova pandemia influenzale si potrà dire con sicurezza se i Paesi che
vaccinano i bambini contro lo pneumococco, avranno meno morti causati
dall'influenza A.
(nov 2009)
Meningococco
Vaccini anti meningococco
Si trovano in commercio due tipi di vaccini contro il meningococco che contengono antigeni:
A,C, A+C oppure
1.
A+C+Y+W135
Vaccino coniugato, con il sierotipo C, protegge solo contro il meningococco di tipo C, il più frequente in
Italia. Il vaccino coniugato è vaccino composto da un polisaccaride (antigene "debole") legato
chimicamente ad una proteina "carrier". La unione (coniugazione) di questi due antigeni il polisaccaride
e la proteina migliora la risposta immunitaria e permette l’utilizzo di questi vaccini anche nel bambino
piccolo.
2.
Vaccino polisaccaridico, con i sierotipi A, C, W135, Y, protegge oltre che contro il tipo C anche
verso altri tipi che sono però poco frequenti in Italia ma presenti in altri Paesi. che ha una buona
efficacia nei confronti dei sierotipi contenuti nel vaccino. Questo vaccino. Composto solo da
polisaccaridi (antigeni “deboli”) non è in grado di stimolare le difese immunitarie nei bambini di età
inferiore ai due anni. E’ indicato in particolare per le persone che si recano in Paesi diversi dal nostro
dove i ceppi A, W135 e Y sono causa di estese epidemie.
Vaccino coniugato contro il
meningococco C
• La coniugazione del polisaccaride della capsula con
una proteina di trasporto determina una risposta
immune cellula T dipendente, anche in soggetti di 23 mesi e l’induzione della memoria immunologica.
• Ha dimostrato:
• un’efficacia protettiva di 88-98% in differenti gruppi
di età
• una protezione indiretta (herd immunity) che riduce
il tasso di malattia nei soggetti non vaccinati del
67%
Vaccino coniugato contro il
meningococco C
• Ha dimostrato:
• un’efficacia protettiva di 88-98% in differenti
gruppi di età
• Il vaccino conferisce anche una protezione
indiretta (herd immunity) che riduce il tasso
di malattia nei soggetti non vaccinati del 67%
Via libera al primo vaccino contro il
meningococco B
• La malattia meningococcica da MenB
rappresenta la causa principale di meningite
in Europa soprattutto nei lattanti. In Italia ci
sono circa 200 casi/ anno, con una mortalità di 1
caso ogni 10. I vaccini finora disponibili contro la
meningite meningococcica proteggono dai
sierogruppi A, C, Y e W135, ma non dal
sierogruppo B. Il nuovo vaccino, prodotto con la
tecnica dell reverse vaccinology, è indicato per
tutti i gruppi di età, inclusi i lattanti e entrerà
presto in commercio (gennaio 2013).
Vaccinazione anti Haemophilus
influenzae tipo b
• La vaccinazione anti Haemophilus influenzae tipo b viene offerta
attivamente a tutti i nuovi nati. E’ consigliata ai soggetti di
qualsiasi età a rischio di contrarre forme invasive da HIB per la
presenza di patologie o condizioni predisponenti:
• asplenia anatomica o funzionale
• soggetti trapiantati di midollo
• soggetti in attesa di trapianto di organo solido
• immunodeficienze congenite o acquisite (es. deficit di IgG2, deficit
di complemento,immunosoppressione da chemioterapia, HIV
positivi)
Vaccino contro
Hemohylus influenzae b
Gli anticorpi antiPRP
impediscono, mediante
un meccanismo di
ingombro sterico,
l’attacco dell’Hib alla
mucosa
da Vaccini e Vacc inazioni
Antinfettive
Forum Servic e E d
PRP: poliribitol-fosfato, polisaccaride
che caratterizza la capsula batterica
Vaccinazione anti-influenzale
Obiettivi
• Gli obbiettivi della campagna vaccinale contro
l’influenza sono:
– riduzione del rischio individuale di malattia,
ospedalizzazione e morte dovute alle epidemie
stagionali
– riduzione dei costi sociali connessi con morbosità
e mortalità
La vaccinazione
• La vaccinazione antinfluenzale rappresenta un mezzo
efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue
complicanze.
• La composizione dei vaccini antinfluenzali viene
aggiornata di anno in anno. In presenza di un buona
corrispondenza fra la composizione del vaccino e i virus
influenzali circolanti, l’efficacia stimata in adulti sani varia
dal 70 al 90%. Nei bambini e ragazzi fino a 16 anni è
stimata un’efficacia pari al 60-70%.
• Negli anziani che vivono in comunità, l’efficacia stimata
della vaccinazione nel ridurre la mortalità legata
all’influenza varia dal 23 al 75%. Se si considerano gli
anziani che vivono in strutture di lungo-degenza, la stime
di efficacia nel ridurre i decessi è del 23-79%.
Vaccino anti-influenzale
•
Ogni anno vengono prodotte 75 milioni di dosi di vaccino antiinfluenzale
• I virus influenzali sono prodotti
in uova embrionate
I virus dopo purificazione,
vengono trattati con:
- formalina
QuickTime™ e un decompressore TIFF (Non compresso) sono necessari per visualizzare quest'immagine.
Wv intero inattivato
- detergenti non-ionici
Sv subvirionici
•Deve essere somministrato ogni anno,
•Il vaccino è costituito da una miscela di 3 ceppi (due ceppi A e un ceppo B)
Il virus Influenzale è un bersaglio mobile
composizione del vaccino influenzale dal 1970-al 2002
La
variabilità
costantemente il virus accumula mutazioni
15 HA e 9 NA
•
• mutazioni che interessano le proteine HA e NA determinano
la
comparsa di varianti antigeniche (antigenic drift)
I virus influenzali
3 generi
B
A
C
I VIRUS
DELL’INFLUENZA
• Struttura antigenica del virus dell’influenza.
Emagglutinina (H)
Materiale
nucleare
Neuraminidasi (N)
A/California/7/2004 (H3N2)
Tipo di virus
Origine
N. ceppo
Anno di
isolamento
Sottotipo
virale
Influenza: Oms aggiorna vaccino per
stagione 2012-2013
27.02.2012
L’Organizzazione mondiale della sanità ha aggiornato la composizione del
vaccino antinfluenzale per la prossima stagione 2012/13, inserendo due
nuove varianti del virus, oltre a quella AH1N1 dell’influenza suina. Nella
prossima stagione 2012/2013 il nuovo vaccino conterrà, oltre al virus A
2010/11 A/California/7/2009 (H1N1) dell’influenza suina, già presente
nel vaccino di quest’anno e che non è mutato molto, anche due nuove
varianti antigeniche: la A/Victoria di sottotipo A(H3N2), che sostituirà il
ceppo A/Perth, e il virus B/Wisconsin, che sostituirà il ceppo B/Brisbane.
In altre parole da noi quest’anno è circolato soprattutto l’AH3N2. All’inizio
sembravano varianti isolate, ma dall’inizio del 2012 si è visto che erano
somiglianti al ceppo Victoria, sempre australiano, e che probabilmente
circolerà l’anno prossimo. L’altro virus inserito è di tipo B, poco circolato
quest’anno e che si è visto essere simile ad un altro ceppo circolato nel
2010, il Wisconsin.
Modalità di somministrazione
Tipologia di vaccini
•
I vaccini disponibili in Italia sono tutti inattivati e quindi non contengono particelle virali
intere attivi e sono classificabili nei seguenti tipi:
vaccino split, contenente virus influenzali frammentati
– vaccino a subunità, contenente solo gli antigeni di superficie, emoagglutinina
e neuraminidasi
– vaccino virosomiale, contenente gli antigeni di superficie emoagglutinine e
neuroaminidasi legati a virosomi come sistema carrier/adiuvante
– vaccino adiuvato, contenente gli antigeni di superficie emulsionati ad
adiuvante oleoso metabolizzabile (MF59)
–
•
•
•
I vaccini a subunità, sono in genere meno reattogenici rispetto agli altri e pertanto sono
particolarmente indicati per l’immunizzazione dei bambini e di adulti che abbiano
presentato episodi reattivi a precedenti vaccinazioni
I vaccini virosomiali vanno considerati come vaccini adiuvati; sono autorizzati per
l’immunizzazione dei soggetti dai 6 mesi di età.
I vaccini adiuvati con MF59 sono autorizzati, fino ad ora per l’immunizzazione dei soggetti
≥64 anni. La funzione degli adiuvanti è quella di potenziare la risposta immunitaria alla
vaccinazione; per questo trovano particolare indicazione per l’immunizzazione dei soggetti
anziani e di quelli poco rispondenti.
Vaccino su linee cellulari
• L’Unione Europea ha approvato il vaccino antinfluenzale Optaflu, prodotto in
coltura cellulare Optaflu, il primo vaccino antinfluenzale ad utilizzare una linea
cellulare per la produzione di componenti antigenici virali, anziché le tradizionali
uova di gallina, ha ricevuto l’approvazione dell’Unione Europea ( EU ).
Si è evidenziato che il vaccino derivato da colture cellulari è comparabile ai vaccini
ottenuti con le uova di gallina, nello stimolare la risposta immunitaria, e nella
tollerabilità.
Il processo di produzione di Optaflu non necessita dell’uso di antibiotici o di
Tiomersale.
Le persone che sono allergiche alle uova e ai prodotti derivati dalle uova, possono
trarre beneficio da questo vaccino.
Optaflu è somministrato mediante iniezione intramuscolare, come i tradizionali
vaccini prodotti dalle uova, e trova indicazione nella prevenzione dell’influenza
stagionale.
La coltivazione del virus mediante linea cellulare offre il vantaggio di una maggiore
proliferazione virale, senza modificazioni dal virus wild type. ( Xagena2007 )
Fonte: Novartis, 2007
Influenza: vaccinazione intranasale sicura ed
efficace nei bambini
•
Il vaccino antinfluenzale intranasale vivo attenuato è sicuro e significativamente più
efficace di quello inattivato nei bambini fra i sei ed i 59 mesi di età. Recentemente negli
USA è stata raccomandata la vaccinazione antinfluenzale trivalente universale in questa
fascia d'età. Fino alla disponibilità di ulteriori dati, comunque, le osservazioni relative alla
comparsa di sibilo clinicamente significativo ed ai tassi di ricovero limiteranno l'uso del
vaccino vivo attenuato ai bambini al di sotto di un anno di età ed a quelli fra i 12 ed i 47
mesi con un'anamnesi di asma o sibilo. Il vaccino inattivato ha una scarsa efficacia nei
bambini al di sotto dei 12 mesi, e rimane da accertare se una dose iniziale di vaccino
inattivato seguita da vaccino vivo attenuato garantisca una protezione ottimale in questa
fascia d'età assicurando anche una sicurezza massimale. Dato che l'influenza è una comune
infezione respiratoria in bambini ed adolescenti ed è spesso associata a significative
complicazioni nei bambini molto piccoli ed in quelli a rischio, è di importanza critica
valutare rischi e benefici dell'immunizzazione annuale con i vaccini disponibili e
concentrare il loro uso nella fascia di popolazione che ne beneficia maggiormente. Dato
che nessun vaccino è efficace al 100 percento, è importante ai fini della prevenzione
ottenere elevati livelli di vaccinazione nei genitori e nel personale assistenziale, nonché
vaccinare i bambini ad alto rischio. (N Engl J Med. 2007; 356: 685-96 e 729-31)
Vaccino antinfluenzale adiuvato efficace
in età pediatrica
•
Il vaccino antinfluenzale trivalente inattivato, di solito poco efficace nei pazienti in età pediatrica, si
rivela potenziato dall'adiuvante Mf-59, costituito da un'emulsione olio in acqua. La dimostrazione
arriva da uno studio multicentrico condotto dalle università di Tampere (Finlandia), Magonza, Jena
e Marburgo (Germania) su 4.707 bambini sani, di età compresa tra 6 e 72 mesi e mai vaccinati in
precedenza. I bambini sono stati suddivisi in modo randomizzato in tre gruppi, ciascuno trattato
con due dosi di vaccino a distanza di 28 giorni, nel corso di due successive stagioni influenzali. Ai
componenti di due gruppi è stata iniettata una dose appropriata per l'età di vaccino trivalente
inattivato (Tiv), in un caso con Mf-59 e nell'altro senza, mentre all'ultimo gruppo è stato dato un
vaccino noninfluenzale di controllo. La frequenza degli attacchi similinfluenzali durante le due
stagioni si è attestata su 0,7%, 2,8% e 4,7% rispettivamente nei gruppi di vaccino adiuvato, non
adiuvato e controllo. Il tasso di efficacia assoluta del vaccino contro tutti i ceppi influenzali è stato
dell'86% nel caso del vaccino adiuvato con Mf59 (Ativ) e del 43% per quello non adiuvato (Tiv), con
un tasso di efficacia relativa di Ativ vs Tiv del 75%. Più in dettaglio, i tassi di efficacia con l'Ativ sono
risultati pari a 79% nei bambini da 6 a 36 mesi, e di 92% per quelli da 36 a 72 mesi, mentre i valori
corrispettivi del gruppo Tiv sono stati 40% e 45%. La risposta anticorpale è stata superiore con il
vaccino aduvato, fino al 181° giorno.
•
N Engl J Med, 2011; 365(15):1406-16
•
Reverse genetics technique, a new way to produce flu
vaccines
•
A team of researchers from the University of Wisconsin-Madison and the University of Tokyo has reported in the
Proceedings of the National Academies of Science ( PNAS ), a new way to generate genetically altered influenza virus.
The lab-made virus - whose genes are manipulated to disarm its virulent nature - can be seeded into chicken eggs to
generate the vaccine used in inoculations, which prepare the human immune system to recognize and defeat the
wild viruses that spread among humans in an epidemic or pandemic.
Researchers have described an improved "reverse genetics" technique that makes it easier to make a seed virus in
monkey kidney cells, which millions of copies of the disarmed virus to be used to make vaccines.
In nature, viruses commandeer a cell's reproductive machinery to make new virus particles, which go on to infect
other cells and make yet more virus particles.
Vaccine makers use a monkey kidney cell line to make non-virulent viruses that serve as the raw material for
vaccines.
The technique reported by the Wisconsin team improves upon a previous reverse genetics method ( developed by
Kawaoka's group in 1999 ) by significantly reducing the number of plasmid vectors required to ferry viral genes into
the monkey kidney cells used to produce the virus particles to make vaccines.
" Compared to other types of cells, which are not approved for vaccine production, it is not always easy to introduce
plasmids into the monkey kidney cells, which are approved for such use.
Monkey kidney cells are used routinely for generation of seed strains for vaccine production because they are not
known to carry any unknown infectious agents and do not cause tumors.
According to Kawaoka, "application of the new system may be especially advantageous in situations of outbreaks of
highly pathogenic avian influenza viruses."
VACCINO INFLUENZALE H1N1
Focetria
• Principio attivo
antigeni di superficie del virus dell’influenza
(emoagglutinina e neuraminidasi) del ceppo: analogo al
ceppo* A/California/7/2009 (H1N1)v (X-179A)
* propagato su uova
 Adiuvante
Focetria, vaccino influenza A H1N1
il vaccino contiene un “adiuvante” (MF59C.1) squalene e
sorbitan trioleato in tampone citrato.
 Eccipienti
sali
Approvato negli USA il vaccino contro il
virus H5N1 (inf. Aviaria)
•
L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato per la prima volta negli Stati Uniti un
vaccino contro il virus dell’influenza H5N1, responsabile della cosiddetta influenza aviaria. Il
vaccino dovrebbe essere impiegato nel caso in cui il virus H5N1 sviluppi la capacità a
diffondere da uomo a uomo in modo epidemico. Il vaccino può fornire una protezione
precoce seppur limitata prima che un vaccino contro il ceppo pandemico sia realizzato. Il
virus H5N1 è una versione del virus influenzale di tipo A, di comune riscontro nei volatili. A
differenza dell’influenza stagionale, la malattia causata dal virus H5N1 è più grave ed ha un
decorso più rapido ed è caratterizzata da insorgenza di polmonite e da insufficienza
multiorgano. Nel mondo, dal 2003 sono stati segnalati 300 casi di individui infettati con il
virus H5N1; più della metà di questi soggetti è morta.
Ad oggi, l’influenza da virus H5N1 è rimasta essenzialmente una malattia degli animali.
Tuttavia il virus H5N1 potrebbe acquisire la capacità di trasmettere l’infezione anche agli
esseri umani.
Il vaccino è stato ottenuto da un ceppo umano ed è in grado di immunizzare persone di età
compresa tra 18 e 64 anni, che possono essere ad aumentato rischio di esposizione al virus
influenzale H5N1. Il vaccino, prodotto da Sanofi-Pasteur non è in vendita al pubblico. Sarà
disponibile negli Stati Uniti in caso di necessità. (sett 2007)
Misure preventive non farmacologiche
• Recentemente l’ ECDC ha valutato le evidenze sulle misure di protezione personali
(non farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, ed ha
raccomandato le seguenti azioni:
– 1. Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici) Fortemente
raccomandato
– 2. Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o
tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani) Raccomandato
– 3. Isolamento volontario a casa di delle persone con malattie respiratorie
febbrili specie in fase iniziale Raccomandato
– 4. Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali,
quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali) Raccomandato.
•
Tali misure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccinazioni e uso di
antivirali).
Percentuali di vaccinazioni
• Per ridurre significativamente la morbosità per influenza e le sue
complicanze, nonché l’eccesso di mortalità, è necessario raggiungere
coperture elevate nei gruppi di popolazione target della vaccinazione, in
particolare nei soggetti ad alto rischio di tutte le età.
• D’altra parte, per quanto detto a proposito delle ricadute della vaccinazione
antinfluenzale e del razionale per la sua implementazione, e’ necessario
riconfermare gli obiettivi di copertura già stabiliti dalla pianificazione
nazionale (Piano Nazionale Vaccini) ed individuare tutte le modalità
necessarie per il raggiungimento di tali obiettivi, soprattutto quelle utili per
il raggiungimento dei gruppi a rischio.
• Gli obiettivi di copertura, per tutti i gruppi target, sono i seguenti:
• - il 75% come obiettivo minimo perseguibile
• - il 95% come obiettivo ottimale.
Quando il vaccino anti-influenza salva
dall’infarto
•
11 gennaio 2011
Specie per chi ha avuto qualche problema in passato o dove fare i
conti con qualche malattia cronica, di influenza si può morire e nella
metà dei casi c'è di mezzo il cuore. Ogni anno si contano da 2.500 a
4.000 morti in eccesso per infarto attribuibile all'influenza. E per
prevenire questa strage basterebbe investire appena sette euro a
testa.
• «Sebbene la vaccinazione sia consigliata a tutte le persone affette da
patologie croniche solo il 29,8% degli italiani pazienti cronici lo
scorso anno ha fatto il vaccino anti-influenzale, mentre del milione e
140 mila cardiopatici italiani se ne è vaccinato solo il 38%: i restanti si
sono esposti ad un rischio serio».
• «Il rischio d'infarto aumenta di ben cinque volte nei primi tre giorni
dell'influenza . Mentre il vaccino anti-influenzale, ingiustamente
accusato in passato da rappresentare uno stimolo infiammatorio,
protegge da questa e altre complicanze».
Vaccinazione con BCG
(Bacillo di Calmette e Guerin)
• BCG deriva da un ceppo attenuato di M. bovis (230
passaggi colturali)
• La vaccinazione routinaria è raccomandata alla nascita
nei paesi ad alta prevalenza di TB
• Bassa efficacia
• Protezione dei bambini da forme severe (meningiti e
miliari)
• Effetti collaterali (1-10%): ulcerazione locale e
linfoadenite
• Determina positività al PPD, che diminuisce col passare
degli anni
Vaccinazione antitubercolare (legge
1088/1970)
Studenti di
medicina
Allievi infermieri
Personale sanitario impiegati in
ospedali, cliniche ed istituti psichiatrici
Reclute all’arruolamento
BCG recombinante
Recombinant BCG vaccines are being developed with the hope of increasing their efficiency. One first approach was to add genes coding for cytokines that amplify the immune response
to BCG.
More recently, BCG has been genetically manipulated to overexpress immunogenic proteins.
Colera:
• sospensione di vibrioni del colera, uccisi.
• Somm/ne per via parenterale in due dosi a distanza di 7-28 giorni l'una dall'altra
• bassa efficacia, garantisce una protezione per circa 3-6 mesi, più elevata nei primi
due mesi.
• Probabilmente non protegge contro la malattia causata dal ceppo V. cholerae
gruppo O139.
• Non impedisce lo stato di portatore
• spesso si hanno effetti collaterali locali
– In alcuni Paesi è disponibile un vaccino ucciso, somministrato per via orale a
partire dai 2 anni di età.
– La copertura vaccinale inizia dopo 8 giorni dall'assunzione e persiste per circa
6 mesi.
– Presenta effetti collaterali in circa il 10% dei casi con diarrea, dolori
addominali, cefalea, nausea, malessere, bruciore gastro-intestinale.
Vaccini vivi attenuati contro il colera
• A live oral Vibrio cholerae O1 El Tor vaccine has shown
promise in a phase I/II clinical trial in Bangladesh. 240
children aged 9 months to 5 years were given two
different doses (2×107 and 2×108 colony forming units)
of Peru-15 vaccine. Vibriocidal antibody responses
developed in 35 of 50 (70%) infants (9–23 months), 42 of
50 (84%) children (2–5 years), and overall in 77 out of 100
who received the higher dose. There were no vaccinerelated adverse effects.
Febbre tifoide:
Sono disponibili:
vaccino orale inattivato (enterovaccino)
– 200.109 batteri/compressa inattivati con calore e acetone
– somm/ne per via orale di 2 pastiglie a digiuno per 3 giorni consecutivi
– efficacia variabile e di breve durata
vaccino orale vivo e attenuato:
–
–
–
–
–
ottenuto da uno stipite mutante geneticamente stabile di S. typhi
somm/ne per via orale (3 compresse a giorni alterni)
stimola una elevata produzione di IgA e una buona risposta immunitaria
efficacia protettiva del 95%
persistenza dell’immunità 2-3 anni
vaccino contenente l’antigene polisaccaridico "Vi”
– composto dal polisaccaride capsulare Vi altamente purificato
– somm/ne via intramuscolare (una sola dose con richiami ogni 3 anni)
– conferisce efficacia protettiva 7 giorni dopo l’iniezione persistente per almeno 3
anni.
vaccino con germi inattivati
– S. typhi inattivato con calore e fenolo o acetone
– somm/ne per via parenterale in 2 dosi a distanza di un mese l’una dall’altra.
– Conferisce immunità prevalentemente umorale per cui non impedisce l’infezione a
livello intestinale
Quando non vi sono controindicazioni è preferibile usare:
il vaccino
orale o quello parenterale contenente l’antigene
polisaccaridico "Vi".
Epatite A
• virus inattivato in formalina, coltivato su fibroblasti diploidi
umani somm/ne per via intramuscolare nel deltoide
• determina una protezione già dopo 14-21 giorni dalla
somministrazione di una singola dose.
• dose di richiamo somministrata dopo 6-12 mesi conferisce una
protezione per oltre 10 anni
• studi randomizzati a doppio cieco hanno mostrato che
l’efficacia protettiva del vaccino per l’epatite A è del 94-100%.
VACCINO CONTRO LA FEBBRE GIALLA
Virus vivo attenuato coltivato in uova embrionate di pollo: ceppo 17D (Stamaril)
Vaccino somministrato in unica dose per via sottocutanea
Efficacia: 99%
VACCINAZIONE PREVISTA DAL
Comparsa anticorpi: dopo 7-10 giorni
REGOLAMENTO INTERNAZIONALE
Persistenza anticorpi: decenni
OBLIGATORIA IN ALCUNI PAESI
Conservazione: 2-8°C fino a 3 anni
Sconsigliata negli immunodepressi e in presenza di m. neurologiche evolutive
Controindicata nei neonati fino a 4 mesi e nelle donne gravide
Controindicata per gli allergici alle proteine dell’uovo
Incidenza di casi fatali per la malattia > 60%
Certificato internazionale: validità 10 anni
Zone endemiche per la febbre gialla in Africa
Rabbia
Louis Pasteur mette a punto il vaccino
contro il virus della Rabbia.
• Passaggi seriali del virus rabbico selvaggio (virulento)
nella corda spinale di conigli.
1° produzione sperimentale di vaccino
Profilassi della rabbia
• • Igienico-sanitaria
– lotta al randagismo
• • Vaccinale
Urbana = vaccinazione obbligatoria dei cani
Silvestre = distribuzione orale del vaccino vivo
e attenuato alle volpi
Vaccino
anti-rabbico
• Animali domestici
vaccino ricombinante
• Nell’uomo
vaccino inattivato
è l’unico esempio di vaccinazione post-esposizione
utilizzato in combinazione con sieroterapia
• Vaccino antirabbico di Pasteur
Pasteur pensò di utilizzare lo stesso midollo infetto degli
animali, lasciandolo diventare inerte all’aria; questo ciclo
durava 14 giorni e produceva il materiale necessario per la
terapia, iniezioni inoculate a concentrazione crescente per
far sviluppare all'organismo stesso le difese immunitarie
atte a sconfiggere la malattia. Questa terapia venne
sperimentata con successo sui cani finché un giorno fu
provata per la prima volta su Jospeh Meister, un bambino
di 9 anni morso da un cane ammalato e a sua volta colpito
da idrofobia.
• Dopo 12 iniezioni ed un'attesa di circa 2 settimane il
ragazzo guarì.
VACCINAZIONE ANTIRABBICA: I VACCINI
CONTENGONO VIRUS INATTIVATO
VACCINAZIONE ANTIRABBICA: I VACCINI CONTENGONO VIRUS INATTIVATO
VACCINI TIPO SEMPLE: allestiti in cervello di capra, pecora o topo neonato. Frequenti reazioni
neurologiche (1:200/1:1600-1:8000)
VACCINI ALLESTITI IN COLTURE DI CELLULE Human diploid cell vaccine (HDCV- IMOVAX); Rhesus
monkey diploid cell, adsorbed (RVA- VERORAB); Purified chick embryo cell vaccine (PCECVRABIPUR)
Per via intramuscolare (1ml), nel deltoide
Schema classico: giorni 0, 3, 7, 14, 28 (Essen)
Schema 2-1-1: ( Zagabria) giorno 0, (2 iniezioni), giorno 7, giorno 21
Se la persona è già coperta da vaccinazione pre-esposizione si fanno solo 2 inoculazioni di
richiamo con schema 0, 3. Se si tratta di un caso grave ( morso alla testa) una eventuale terza in
giorno 7.
La gravidanza e l’età neonatale non rappresentano controindicazioni
VACCINAZIONE ANTIRABBICA
Indicazioni alla vaccinazione:
 profilassi pre-esposizione: prima del possibile rischio di
esposizione alla rabbia (personale di laboratorio a
contatto con il virus della rabbia, veterinari e speleologi in
zone endemiche per la rabbia).
 profilassi post-esposizione: dopo accertata o possibile
esposizione alla rabbia.
Per l’epidemiologia della rabbia nel mondo è possibile
consultare i seguenti siti: www.who.int e www.cdc.gov.
110
Nuovi vaccini in commercio
HPV
Composizione vaccini HPV
particelle simil-virali (VLP “Virus-like
Particles”)
+
Adiuvanti
Vaccini preventivi contro l’HPV
•
•
•
•
•
Gardasil (Merck)
Vaccino quadrivalente (tipi 16/18/6/11)
Somministrato in 3 dosi IM (0, 2 e 6 mesi)
Adiuvante: alluminio
autorizzato per l’uso (FDA, EMEA) registrato in Italia
•
•
•
•
•
Cervarix (GlaxoSmithKline)
Vaccino bivalente (tipi 16/18)
Somministrato in 3 dosi IM (0, 1 e 6 mesi)
Adiuvante: AS04 (Al(OH)3 + + MPL®)
autorizzato per l’uso (EMEA) registrato in Italia
AVVERTENZE SPECIALI E PRECAUZIONI D’IMPIEGO
• Il vaccino non ha mostrato di avere effetto terapeutico.
• La vaccinazione non sostituisce l’abituale screening del collo
dell’utero.
• Non vi sono dati circa l’impiego del vaccino in soggetti con
una risposta immunitaria ridotta.
• La durata della protezione conferita non è attualmente nota,
è stata osservata un’efficacia protettiva prolungata per 5
anni dopo il completamento del ciclo delle 3 dosi.
Hpv: per 4 donne su 5 info poco
chiare su rischi e vaccinazione
La maggior parte delle donne italiane effettua con regolarità le
visite ginecologiche (il 66,5% almeno una volta l’anno) e il Pap
test (54%). Ma l’informazione sulla prevenzione del
papillomavirus umano (Hpv), uno dei nemici della loro salute più
subdoli e diffusi, resta ancora generica, parziale e superficiale.
Prevale l’idea che il virus si diffonda solo mediante il rapporto
sessuale completo (67,5%) e che pertanto l’uso del preservativo
rappresenti una protezione sufficiente. Solo meno del 20% sa
che non è possibile eliminare completamente i rischi di contagio
quando si è sessualmente attivi.
Ben 4 donne su 5 sostengono che le informazioni che circolano
sull’Hpv e la vaccinazione non sono chiare.
04.11.2011
Un problema per donne?
Anche per uomini!
Raccomandazione in USA per il vaccino
anche per gli uomini
Morbidity & Mortality Weekly Report. 2011;60(50):1705-1708.
ACIP recommends routine vaccination of males aged 11 or
12 years with HPV4 administered as a 3-dose series
(recommendation category: A, evidence type: 2§). The
vaccination series can be started beginning at age 9 years.
Vaccination with HPV4 is recommended for males aged 13
through 21 years who have not been vaccinated
previously or who have not completed the 3-dose series.
Males aged 22 through 26 years may be vaccinated.
Vaccino Rotavirus in esavalente primaria
• Il vaccino pentavalente contro i rotavirus è sicuro ed
efficace se somministrato con un ciclo vaccinale primario
esavalente contenente diphtheria, tetano, pertosse
acellulare, epatite B, polio inattivato ed Haemophilus
influenzae di tipo b: si tratta di antigeni somministrati di
routine ai bambini nell'ambito dei programmi di
vaccinazione infantile. E' stato dimostrato inoltre che la
risposta immune a ciascuno degli antigeni del vaccino
esavalente non risulta inferiore con la concomitante
somministrazione del vaccino contro i rotavirus, il che
supporta la somministrazione dei due vaccini allo stesso
tempo, dato che comunque essa risulta ben tollerata.
(Pediatr Infect Dis J 2009; 28: 177-81)
Dal 2005 è consigliata anche la
vaccinazione contro la varicella
• Molti pensano che la
varicella sia una malattia
lieve….
• Ma con la varicella si può morire e
si possono avere complicanze
gravi (encefaliti, gravi infezioni
secondarie, epatiti, polmoniti,
ecc.).
Vaccinazione contro la varicella:
sicura, efficace, vantaggiosa
Dal marzo 2005 la vaccinazione contro la varicella è stata ufficialmente
introdotta nel calendario vaccinale dell'infanzia ed inserita nel Piano Nazionale
Vaccini.
La decisione di introdurre questa vaccinazione ha costituito un importante
traguardo poiché, erroneamente percepita come malattia non grave rispetto
alla meningite ed al morbillo, la varicella è una malattia virale acuta
estremamente contagiosa e, quindi, più diffusa, tra i bambini: in Italia ne
colpisce ogni anno 500mila causando complicanze a volte gravi nel 3,5 - 5%
dei casi (anche in età adulta) e che generano 1500 ricoveri l'anno.
Alcune di queste complicanze possono essere molto severe, quali encefaliti,
cerebelliti, polmoniti da VVZ, sovrainfezioni batteriche delle 'vescicolette' che
possono lasciare cicatrici deturpanti o dare gravi infezioni dei tessuti
sottocutanei, delle ossa e delle articolazioni e possono avere anche esiti fatali.
In Italia, infatti, a causa delle complicanze della varicella muoiono quattro o
cinque
bambini
l'anno.
VACCINO
• VIRUS VIVO ATTENUATO
• VIA di SOMMINISTRAZIONE: sottocutanea nel
muscolo deltoide
• EFFICACIA: 80-100%
• Nei soggetti vaccinati che comunque
contraggono la malattia, quest'ultima decorre
in maniera meno grave, con un minor numero
di lesioni cutanee, temperatura meno elevata
e rapida guarigione
VARICELLA
Varivax
Vaccino anti-varicella
Varilrix
AP MSD, 1.350 PFU, 1
flacone contenente vaccino
liofilizzato congelato
GlaxoSmithKline, 2.000 PFU:
1 flacone contente il vaccino
liofilizzato + 1 siringa da 0,5
mL, preriempita di solvente.
Tipo di vaccino:
virus vivi attenuati (ceppo OKA) attraverso passaggi successivi
in colture cellulari
Schema vaccinale:
a.< 13 anni una dose
b.> 13 anni due dosi
Indicazioni:
soggetti che siano suscettibili al virus VZ
•
L’FDA ha approvato nel 2006 il
vaccino per prevenire l’herpes
zoster
L’FDA ha approvato Zostavax, un nuovo
vaccino in grado di ridurre il rischio di herpes
zoster nei pazienti di 60 anni o più. Zostavax è
un vaccino a virus vivo che ha dimostrato di
accrescere l’immunità contro il virus varicella
zoster. il vaccino ha ridotto il manifestarsi
dell’herpes zoster di circa il 50%.
Il vaccino è somministrato come una singola
iniezione sottocutanea.
HERPES ZOSTER VACCINE
Unlike other vaccines that prevent disease
if administered prior to exposure to the
pathogen, the herpes zoster vaccine
prevents disease as a result of reactivation
of the varicella zoster virus in individuals
who have already been infected and had
chicken pox.
http://www.pswi.org/meetings/ce/091006.pdf
A vaccine for the prevention of herpes zoster
and its complications was licensed in May,
2006. The vaccine contains 19,000 units of
Oka/Merck strain live varicella
zoster virus.
The live zoster vaccine is an important advance
in the prevention of shingles for the elderly.
Pharmacists should be in
a position to inform patients
about the availability of this
new vaccine and who may
benefi t from the vaccine,
and to administer
it to eligible patients.
Herpes zoster, vaccino efficace ma
poco utilizzato
• Il vaccino per prevenire il fuoco di S. Antonio
potrebbe dimezzare il verificarsi di infezioni
dolorose della pelle e dei nervi negli anziani,
oltre a ridurre notevolmente la frequenza di
una complicanza dolorosa come la nevralgia
post-erpetica. Il vaccino ha ridotto la
frequenza della malattia del 48%, con
un’incidenza di 10 casi per 1.000 persone per
anno tra i non vaccinati contro i 5,4 casi per
1.000 persone-anno tra i vaccinati. PLoS Med
Meningoencefalite da zecche (TBE)
• Profilassi specifica:Il vaccino contro la Tbe, da
tempo in uso in molti Paesi dell’Europa centrale e
settentrionale, è stato recentemente registrato
anche in Italia con procedura di mutuo
riconoscimento comunitario. Il vaccino è entrato in
commercio nel nostro Paese all’inizio del 2006. Il
ciclo vaccinale di base prevede la somministrazione
di tre dosi (all’età di 0, 1-3 mesi, 9-12 mesi) con
richiami a cadenza triennale, per via
intramuscolare, preferibilmente nella regione
deltoidea.
Vaccinazioni negli adulti
• Ogni anno più di 15 mila adulti, di età superiore a 65 anni, muoiono di una
malattia infettiva prevenibile con vaccinazione, come l'influenza e le infezioni
pneumococciche
• Tutte le persone di 65 o più anni di età dovrebbero essere vaccinate per
l'influenza, lo pneumococco e il tetano.
• Tutti gli adulti dovrebbero essere vaccinati per il tetano. Alcuni adulti, anche
se di età inferiore ai 65 anni, appartenenti a gruppi ad alto rischio,
dovrebbero ricevere il vaccino contro l'epatite B, l'influenza o lo
pneumococco
• Il vaccino contro l'influenza può prevenire più del 70% delle ospedalizzazioni
e più dell'85% delle morti dovute all'influenza
• Dato che i virus influenzali cambiano ogni anno, è necessario ripetere la
vaccinazione ogni anno con il nuovo vaccino, di solito in autunno.
Febbr 2010
Richiami negli adulti
Antitetanica: ogni 10 anni
Antidifterica: ogni 10 anni
In particolari situazioni:
Antinfluenzale: ogni anno
Antifebbre gialla: ogni 10 anni.
Antitifica: ogni 3 anni.
Antiepatite A: un richiamo entro 12 mesi prolunga l'immunità di ben 10 anni.
LE VACCINAZIONI DEGLI ANZIANI
•
Poiché oggi in Italia i casi di tetano interessano quasi esclusivamente
persone anziane, soprattutto donne, mai vaccinate nel corso della
vita, è particolarmente importante che le persone nate prima
dell’introduzione dell’obbligo vaccinale (quindi prima degli anni ’60)
verifichino la propria situazione vaccinale e se necessario si
sottopongano a vaccinazione.
Per tutti i soggetti ultra 64enni viene raccomandata la vaccinazione
anti influenzale (ogni anno) e quella contro lo pneumococco.
Altre vaccinazioni possono essere raccomandate ed eseguite
gratuitamente in caso di soggetti a rischio per presenza di particolari
patologie, su indicazione del medico di base.
Vaccinazioni e gravidanza
Non devono essere effettuate:
• MPR: controindicato il concepimento per i
primi tre mesi successivi alla vaccinazione
• Anti rosolia (come sopra).
• Antipolio (OPV)
• Antivaricella: controindicato il concepimento
entro il primo mese.
• Antinfluenzale: entro la 14° settimana
• Febbre gialla
Dal 1 gennaio 2008 il Veneto ha sospeso
l’obbligatorietà delle vaccinazioni
Dal primo gennaio 2008 i genitori di tutti i bambini veneti potranno decidere se
vaccinare o meno i loro figli. L’obbligo vaccinale viene, infatti, sospeso. I Servizi
vaccinali delle ULSS del veneto continueranno la chiamata attiva per le
vaccinazioni senza distinzioni tra quelle obbligatorie (tetano, difterite,
poliomelite, epatite B) e le otto raccomandate (influenza B, pertosse, morbillo,
parotite, rosolia, meningococco C, pneumococco, varicella), ma i cittadini
potranno scegliere come comportarsi. I genitori potranno informarsi ma
soprattutto confrontarsi con i pediatri di libera scelta e con i medici dei distretti
sanitari. L’iniziativa e’ stata concordata con il Ministero della Salute e si giustifica
con l’alta copertura vaccinale raggiunta in veneto (mediamente il 98%). Il
progetto e’ in linea con la programmazione europea che prevede il superamento
dell’obbligo vaccinale e l’introduzione della liberta’ di scelta nei paesi d’Europa
entro il 2010.
Elementi da valorizzare nella caduta dell’obbligo.
• Il futuro dei vaccini dipende dalla capacità del SSN nel
convincere la popolazione che essi garantiscono alte
protezioni con enormi vantaggi di salute contro minimi
rischi.
• La purificazione degli antigeni senza perdite di potere
immunogeno e i vaccini combinati hanno portato a
successi prima impensabili.
• Malattie importanti come Pertosse ed Hib invasivo, hanno
raggiunto in Italia valide coperture solo dopo l’ingresso
negli “esavalenti”
• Più saranno disponibili vaccini combinati, sicuri, efficaci,
più alto sarà il successo sulla popolazione delle
vaccinazioni come intervento primario di Sanità pubblica.
Dall’obbligo vaccinale all’adesione consapevole
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_131_allegato.pdf
Medici lanciano l’allarme sui vaccini
omeopatici
• La Dr.ssa Nathanson, Direttore della British Medical
Association ha affermato che la «sostituzione di vaccini
provati, vaccini testati, vaccini che vengono utilizzati a
livello mondiale e sappiamo essere efficaci con alternative
omeopatiche, dove non ci sono prove di efficacia è
estremamente preoccupante perché potrebbe convincere
le famiglie che i loro figli sono al sicuro e protetti quando
non lo sono»;l’alternativa omeopatica al vaccino
tradizionale è molto pericolosa. «Alcuni di quei bambini
continuerà a sviluppare la malattia, e per alcuni di questi
bambini può andare avanti e causare postumi permanenti,
pericolo di vita».
Le informazioni anti-vaccini
Opposition to
vaccines
• The success of vaccines in controlling & eliminating childhood infections had
led to the revival of the anti-vaccination movement.
• Many people have no knowledge or memory of the real impact of the fullblown disease
• They do not perceive any risk to them or their child for these infections nor
value the protection of a vaccine
• Their suspicion or belief that the risk of adverse events is greater than the
risk of full-blown disease has led to breakdown of confidence
156
Unproven adverse events associations between
vaccine & health conditions
all unproven
- some examples of myths
believed to be trueSource
by public
Health
Vaccine
condition
incriminated
country
Neurological
damage
DTP (diphtheria,
Scotland
tetanus, pertussis)
Chronic fatigue
syndrome
Hepatitis B
Sudden Infant
Death
DTP (diphtheria,
France
tetanus, pertussis)
Multiple Sclerosis
Hepatitis B
France
Autism
MMR (measles,
mumps & rubella)
UK
Mental retardation Thimerosal
(preservative)
Canada
USA
157
I Vaccini sono “farmaci”
tra i più pericolosi
• Oltre 1.000 studi medico-scientifici nel mondo, dimostrano la pericolosità
dei vaccini, a 360° gradi.
• Qualsiasi malattia può essere somatizzata dal vaccinato, perche’ reso
ipersensibile !
• Producono Mutazioni Genetiche trasmissibili alla prole. (Vedi gli Studi
scientifici pubblicati)
• Destabilizzano il Sistema Immunitario per tutta la vita, saltando tutte le
naturali barriere immunologiche.
• Contengono sostanze tossiche pericolose.
• I vaccini dismessi dall’uso nei paesi occidentali, vengono inviati a quelli del
Terzo Mondo….. specie Africa……e cosi è comparsa la Polio, prima
Sconosciuta…. in quel continente !
13/06/2013
Danni dei Vaccini su:
http://www.mednat.org
158
Lasciami Vivere Sano,
NON Vaccinarmi !!
13/06/2013
Danni dei Vaccini su:
http://www.mednat.org
159
Con movimento anti-vaccini a rischio
cultura della vaccinazione
•
In Italia esiste un preoccupante movimento anti-vaccini, che si muove senza
alcuna base scientifica, con il rischio di perdere la cultura della vaccinazione e
danni gravissimi per il paese. Ha espresso così la sua preoccupazione, il
direttore dell'Agenzia italiana del farmaco Corrado Pani, nel corso di una
conferenza stampa dove Aifa, Iss, Farmindustria e ministero della Salute,
hanno fatto il punto dopo i due casi di blocco di alcuni lotti di vaccini che
hanno provocato allarme, ma nessun casi di danno alle persone, come
confermato anche dal ministero della Salute. E se lo scetticismo nasce dalla
paura di eventi avversi, Pani ha ricordato che «il rapporto costi-benefici per i
vaccini è il più favorevole fra tutti i farmaci», con eventi avversi che sono
passati dai 3.000 casi l'anno registrati 30 anni fa, a 454 casi rilevati nel 2008.
Inoltre, ha aggiunto il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, la
stessa vicenda dei lotti bloccati «ha dimostrato la sicurezza di questi
medicinali», e a fronte del fatto che non ci sono stati danni per i pazienti, ha
ricordato che «il vero danno potrebbe esserci se quest'anno si vaccinassero
meno persone, con un aumento delle complicazioni legate a questa malattia».
Preoccupazione manifestata anche da Gianni Rezza, virologo dell'Istituto
superiore di sanità, secondo il quale, la temuta riduzione di persone vaccinate
contribuirà a raddoppiare il n umero dei casi di influenza nella prossima
stagione. E nonostante quella di quest'anno, spiega l'esperto, «non dovrebbe
essere un'influenza virulenta, potrebbero esserci più casi».
(nov.2012, edott)
Challenge for relevant use of vaccines
in the future
• Better information and communication are
the keys to relevant use of vaccines
–
–
–
–
–
–
–
For individuals
For parents
For health professionals
For bureaucrats
For governments
For transnational health agencies
For major donors
• Science informs and innovates but people
decide
161
Ruolo del farmacista
• Favorire la comprensione dell’immunizzazione e
illustrarne i benefici rispetto alle malattie naturali
• Rimuovere i pregiudizi sulle vaccinazioni
• Favorire il rispetto del calendario delle vaccinazioni
• Promuovere campagne di vaccinazioni stagionali,
come quelle per l’influenza
• Illustrare anche i possibili effetti secondari
• Fornire consigli sui sistemi necessari per ottimizzare
l’uso di vaccini in caso di emergenza
Safety of vaccination
RISK of vaccination:
Adverse event
RISK of NOT vaccinating:
Infection, may be life-threatening
Vaccini del futuro
Attualmente i ricercatori stanno seguendo diverse promettenti strategie
per sviluppare nuovi vaccini e per identificare nuove vie di
somministrazione.
Una strategia che potrebbe portare ad una immunizzazione più efficace
potrebbe essere quella di somministrare il vaccino utilizzando le mucose
superficiali, in particolare quelle che rivestono le vie respiratorie (naso,
bocca, gola, bronchi e polmoni), le vie digerenti (stomaco e intestino) e
l'apparato genitale femminile.
Un'altra via possibile è quella nasale, e presto saranno disponibili dei
vaccini anti-influenzali somministrabili come spray nasale; è stato infatti
dimostrato che la via di penetrazione impiegata dal microrganismo può
essere sfruttata efficacemente anche dal vaccino.
I ricercatori stanno inoltre studiando nuove vie per "presentare" il vaccino
al sistema immunitario.
• Le microsfere, contenenti minime quantità di materiale antigenico, si stanno rivelando
molto promettenti, in quanto dissolvendosi lentamente all'interno dell'organismo,
consentono di rilasciare gli antigeni in modo graduale nel tempo; in questo modo
potrebbero essere necessario somministrare meno dosi.
• L'innovazione più interessante dal punto di vista tecnologico è quella di introdurre
direttamente nell'organismo del materiale genetico puro (DNA nudo), in grado di
codificare per un numero limitato di proteine dell'agente infettivo.
Il DNA verrebbe incorporato nelle cellule dell'organismo, rendendole in grado di produrre
autonomamente le proteine che andrebbero a stimolare il sistema immunitario,
comportandosi di fatto come un vaccino vivo attenuato.
Il DNA incorporato nelle cellule potrebbe produrre le proteine del microrganismo per
anni, inducendo così una risposta immunitaria forte e duratura; allo stesso tempo
l'esclusione di geni che codificano per proteine potenzialmente pericolose garantirebbe
l'assoluta innocuità di questi vaccini.
Vaccinologia inversa
Reverse vaccinology
Grazie allo studio dei genomi degli agenti patogeni è possibile avere un quadro di tutti i possibili
antigeni di quel patogeno e quindi sviluppare vaccini per ogni antigene, non solo usando gli
antigeni esterni (tipo gli antigeni di membrana dei batteri).
Vantaggi della vaccinologia
inversa
1) accesso ad ogni antigene di superficie
2) antigeni non abbondanti possono
essere selezionati
3) antigeni non espressi in vitro
possono essere identificati
4) Identificazione di antigeni in
microrganismi non coltivabili
Mediante l’approccio di “reverse vaccinology” sono stati identificati degli antigeni esposti
sulla superficie del batterio, conservati e capaci di indurre una risposta battericida contro
vari ceppi di meningococco.
Vaccini genomici
• 12 dicembre 2012
L'università Statale di Milano ha ideato e sviluppato un
nuovo metodo per creare vaccini più sicuri e più stabili, a
partire dalle informazioni contenute nel Dna e basandosi
su una combinazione di metodi sperimentali e di
simulazioni al computer. La rappresenta il primo caso in
Italia di scoperta e analisi di antigeni secondo il nuovo
approccio della vaccinologia strutturale. Studiando le
forme 3D delle proteine del batterio o del virus, si
trovano i punti d'attacco degli anticorpi, cioè le porzioni
che attivano le difese immunitarie.
MALARIA: Il Vaccino RTS,S/AS02D
(Mosquirix) GlaxoSmithKline Biologicals
Il vaccino usa una proteina ricombinante che fonde parte
della proteina sporozoita di P.falciparum con l’antigene di
superficie dell’epatite B. Combinato con un sistema
adiuvante il vaccino induce la produzione di anticorpi e
cellule T che interferiscono con la capacità del plasmodio
malarico di infettare l’uomo.
La sperimentazione è servita sia per controllarne l'efficacia
e l’immunogenicità sia per verificare che il vaccino sia
sicuro, ovvero non causi effetti collaterali. Si tratta della
Fase II di sperimentazione del vaccino, ovvero quella in
cui se ne verificano gli effetti in un piccolo gruppo
campione.
AIDS: Le difficoltà nell’allestimento di un
vaccino anti-HIV
• La grande variabilità dell’HIV.
• Ipervariabile
è
in
particolare
la
principale
proteina
dell’envelope virale (gp120) nei confronti della quale si sono
rivolti i principali sforzi per realizzare il vaccino.
• Integrazione del genoma virale in quello dell’ospite.
• Inefficacia della risposta immunitaria al virus nell’infezione
naturale.
Vaccini edibili
Vaccini del futuro: vaccini a DNA
È stato dimostrato che l’inoculazione
diretta del DNA che codifica per una
antigene estraneo, può indurre
risposte immunoprotettive
I vaccini a DNA purificato contengono
i geni delle proteine estranee al
nostro organismo capaci di fornire al
soggetto vaccinato il codice genetico
necessario per la sintesi degli
antigeni immunizzanti
VACCINI per malattie non infettive
- Vaccini anti-tumorali (con antigeni, tumorali e non, in
grado di stimolare la risposta immunitaria nei confronti
delle cellule neoplastiche; es.: nel melanoma e nel tumore
del seno)
- Vaccino anti-carie
- Vaccini anti-nicotina e anti-cocaina
- Vaccino contro l’Alzheimer,
immunizzando con la
sostanza amiloide i cui depositi nel cervello sono la causa
della malattia.
VACCINI ANTITUMORALI
Vaccino anti-carie
(S. mutans)
Targets for dental caries vaccinesseveral stages
• Micro-organisms can be cleared from the oral cavity by
antibody-mediated agregation while still in salivary phase,
prior to colonization.
• Ab could also block the receptors necessary for
colonization(adhesins) or accumulation (glucan-binding
domains of GTF or GBPs)
• Inactivate GTF enzymes, responsable for glucan formation
• The antimicrobial effect of IgA can be enhanced by synergism
with innate componets of immunity (mucins,lactoferrin)
• Most recent efforts concentrated on adhesins, GTF, GBPs as
vaccine targets.
Types of vaccines
Subunit vaccines- contain structural elements of the Ag I/II, GTF or GbpB.
•
•
Conjugation of functionally peptides to carbohydrate components (glucan) or to
other vaccine proteins(tetanus toxoid) would increase the immunogenicity of the
peptide.
Subunit vaccines can be designed to include the salivary binding domain, but
exclude sequences bearing potential for unwanted Ab response(cross-reactions)
• A) Synthetic peptide vaccines(alanin-rich repeated region of Ag I/II
induced protective immunity). Combining epitopes from adhesins and GTFs into
one construct and enhance the immune response with additional
sequences(cholera toxin subunits) could increase the protective effect.
• B) Recombinant vaccines (attenuated mutant vectors as Salmonella,
contain plasmids expressing recombinant peptides)
Conjugate vaccines-chemical conjugation of functionally peptide components
with bacterial polysaccharides.
Conclusioni
•
•
•
•
•
•
•
Both passive and active immunization approaches have demonstrated succes in animal
models and human clinical trials.
The efficacy of active immunization with subunit vaccines from S.mutans has been
proved to prevent dental caries in animal models.
However, there are few studies on efficacy in humans.
The primary target of such a vaccine would be young children, who are at high risk at
this disease.
Risk-free and more effective approach to prevent human dental caries should be
developed.
Recent advances in research on mucosal vaccines will lead to a safe and effective
vaccine
Local passive immunization with monoclonal Ab specific for S.mutans antigens has
received recently much attention.
These immunological approaches for preventing caries should be applicable to the
control of various mucosal diseases.
Vaccino anti-nicotina
• La Xenova group sta sviluppando un vaccino (TA-NIC) che è costituito da
una proteina coniugata, un derivato della nicotina accoppiato a una
proteina derivata da una tossina colerica (rCTB) che viene iniettato
intramuscolo. Il complesso induce il sistema immunitario a produrre
anticorpi contro la nicotina che attaccheranno la molecola, legandosi ad
essa e formando complessi troppo grossi per attraversare la barriera
ematoencefalica e raggiungere il sito d’azione. La sperimentazione del
farmaco è attualmente è in fase II.
I dati pubblicati a marzo 2005, comparando due gruppi, uno dei quali
aveva ricevuto il vaccino e uno il placebo, ha mostrato come solo l’8% dei
soggetti nel gruppo placebo avevano raggiunto l’astinenza dal fumo in 12
mesi, in confronto con il 19% e il 38% nei gruppi che avevano ricevuto il
vaccino in dosi diverse.
Cocaine Vaccine
IPC-1010 (TA-CD)
• Stimulates production of cocainespecific antibodies that bind
cocaine, creating a complex too
large to cross through the bloodbrain barrier, thus preventing the
substance from entering the CNS
and acting on dopamine receptor
sites in “reward centers” of the
brain (Hall and Cater 2003)
Dalla Svezia il vaccino anti-Alzheimer
• 8 giugno 2012
Cad106, nuova immunoterapia attiva anti-amiloide beta (A-beta), ha
un buon profilo di sicurezza e induce una risposta anticorpale
accettabile nei pazienti affetti da Alzheimer, secondo uno studio
coordinato dai ricercatori dell'istituto Karolinska di Stoccolma. E’ un
trial di fase I, in doppio cieco controllato con placebo, condotto in
due centri svedesi, su pazienti dai 50 agli 80 anni affetti da Alzheimer
in forma lieve o moderata. Suddivisi in due coorti, nella prima 24
partecipanti hanno ricevuto tre iniezioni sottocutanee con 50 ug di
Cad106 e altri sette una sostanza placebo; nella seconda il dosaggio
nel gruppo di intervento, composto da 22 pazienti, è stato di 150 ug
mentre al gruppo placebo sono stati assegnati i restanti cinque
attraverso un algoritmo di randomizzazione. Dei 58 pazienti
complessivi, 56 hanno avuto effetti avversi, ma per la maggior parte
di lieve entità. Quanto alla risposta anticorpale, 50 ug di Cad106
hanno ottenuto una percentuale del 67%, che è salita all'82% con il
dosaggio triplo.
FAQ
•Qual è il calendario vaccinale dell’infanzia in Italia?
•Quali vaccinazioni vengono consigliate per l’adulto?
•Quali sono le vaccinazioni consigliate per gli anziani?
•Quali sono le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per i viaggiatori?
•Descriva un esempio di vaccinazione contro le malattie a trasmissione aerea
•Descriva un esempio di vaccinazione contro le malattie a ciclo oro-fecale
•Descriva le vaccinazioni contro la poliomielite
•Descriva la vaccinazione contro l’epatite B
•Descriva le vaccinazioni contro il tetano, difterite e pertosse
(DTP)
•Descriva le vaccinazioni contro il morbillo, parotite e rosolia (MPR)
•Quali problemi potrebbero sorgere passando dall’obbligo all’adesione consapevole?
•Quali sono le strategie per la produzione di nuovi vaccini?
•Che cosa sono i vaccini a DNA?
•Che cosa sono i vaccini edibili?
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