West Nile Disease Disease:: epidemiologia, aspetti di sanità pubblica veterinaria e piani di sorveglianza Marco Tamba Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna Centro Emiliano Romagnolo di Epidemiologia Veterinaria [email protected] 1 West Nile Virus Il virus della West Nile Disease è un Flavivirus (famiglia Flaviviridae) appartenente al complesso antigenico della encefalite giapponese. E’ un arbovirus responsabile di encefaliti nell’uomo e nel cavallo. Arthropod Borne Virus 2 Virus appartenenti al gruppo antigenico del virus dell’encefalite giapponese Virus dell’encefalite giapponese (JEV) Virus dell’encefalite della valle del Murray Virus dell’encefalite St. Louis Virus dell’encefalite West Nile (WNV) Kunjin virus Usutu virus (USUV) Koutango virus Yaounde virus Cacipacore virus 3 4 1 Genetica del Virus della West Nile Clade 1A • Virus della West Nile: un sierotipo, due Lineage – I ceppi del clade A Lineage 1 associati a Epidemie di casi neurologici nell’uomo – I ceppi del Lineage 2 sembravano meno patogeni. Presenti in Africa, ma dal 2009 segnalati anche in Europa (HU, AT, GR, IT) Clade 1B Clade 1C Lanciotti et al. 1999. Origine del virus della West Nile responsabile di un focolaio di encefalite in Nord Est degli USA [Science 286:2333-337.] • L’epidemia West Nile negli USA è sostenuta da un virus del lineage 1 clade A geneticamente omogeneo (omologia >99.7%) 5 6 Lineage 2 Lineage 1 Clade A Phylogenetic analysis of WNV based on partial nucleotide sequence of 255 bp fragment of the E gene 7 Phylogenetic analysis of WNV lineage 2 based on a fragment of the NS5 gene. Ciccozzi 2012 8 2 La WND nel Bacino del Mediterraneo • Il WNV va considerato endemico nel bacino del Mediterraneo • Può circolare senza dare sintomi rilevabili • Si manifesta con epidemie limitate, improvvise e imprevedibili (Emerging/Re-emerging disease) • Generalmente circola in aree umide o nei delta dei fiumi, possibili cicli urbani (zanzare o uccelli “ponte”). • L’infezione entra in una nuova area con gli uccelli migratori Le rotte migratorie dall’Africa subsahariana al Nord Europa passano per l’Italia 9 Circolazione Virus West Nile 2013 10 Virus West Nile: Nile: ciclo di trasmissione Vettore biologico/serbatoio Zanzare del genere Culex Ospiti amplificatori Trasmissione diretta 11 L’infezione ha un ciclo silvestre tra un vettore biologico (zanzara) e un ospite amplificatore (uccelli selvatici). Tra gli uccelli selvatici ci può essere trasmissione diretta (ciclo oro-fecale; infez. orale da necrofagia) 12 3 Virus West Nile: i vettori Virus West Nile: i vettori Isolato da più di 40 specie di zanzare appartenenti a 11 diversi generi Il titolo virale ematico è uno dei fattori fondamentali per la trasmissione del virus. – Genere Culex: • Cx. univittatus, Cx. perixiguus, Cx. pipiens, In prove di laboratorio su Cx.tarsalis: – 74%-100% si infettano alimentandosi su animali con titolo 107.1 PFU/ml – 0%-36% si infettano alimentandosi su animali con titolo 104.9 PFU/ml Si considera pertanto infettante per il vettore un titolo virale di 105 PFU/ml – Uomo: titolo max rilevato 103.2 PFU/ml – Cavallo: titolo rilevato 102.7 PFU/ml Cx.modestus, Cx. quinquefasciatus, Cx.tritaeniorhynchus, and Cx. vishnui – Altre zanzare di altri generi: • Aedes, Aedeomyia, Anopheles, Coquillettidia, Mansonia, Mimomyia Isolato da zecche: – Argas, Ornithodoros – Amblyomma, Dermacentor, Hyalomma, Rhipicephalus 13 Sensibilità di ordini diversi di uccelli Molto competenti 14 Virus West Nile: ciclo di trasmissione Vettore biologico/serbatoio Moderatamente competenti Zanzare del genere Culex Non competenti Ospiti amplificatori Trasmissione diretta 15 Ai climi temperati l’infezione assume un andamento stagionale: stagionale il ciclo silvestre si attiva a mag.-giu. (comparsa zanzare). La carica virale aumenta progressivamente (circolazione tra i nidiacei, soggetti non immuni) nei mesi di luglio e agosto. 16 4 Sorveglianza della WND: rilevazione degli eventi in funzione di un’ipotetica attività virale Virus West Nile: ciclo di trasmissione Vettore biologico/serbatoio Zanzare del genere Culex Ospiti amplificatori Trasmissione diretta In determinate condizioni (non ancora chiarite) c’è talmente tanto virus nell’ambiente che inizia a circolare al di fuori del ciclo naturale. Quando ciò naturale accade (da metà agosto a metà ottobre), si iniziano a vedere i sintomi. Casi umani Virus nelle Zanzare Casi nei cavalli L’infezione negli uccelli precede l’infezione negli uomini Sentinelle Uccelli selvatici Zanzare Apr Mag Giu Lug Ago Set 17 Vettore biologico 18 Virus West Nile: overwintering Virus West Nile: ciclo di trasmissione Zanzare del genere Culex e Aedes Vettore biologico/serbatoio Infezioni occasionali Altri mammiferi Zanzare del genere Culex Trasmissione rara Senza vettore In utero Latte materno Esposizione occupazionale Trasfusione Trapianto Ospiti amplificatori Trasmissione diretta Ott I mammiferi sono ospiti a fondo cieco 19 Ospiti amplificatori Trasmissione diretta Con l’abbassamento delle temperature, le zanzare smettono di volare e la circolazione virale cessa. Il WN virus però è in grado di riattivarsi l’anno successivo: • zanzare adulte svernanti • trasmissione trans-ovarica • ospiti a lunga viremia (rettili, anfibi) • infezione cronica (uccelli) 20 5 Uccelli: gli ospiti amplificatori Finding a dead crow could be the first sign of WNV 21 Sintomatologia negli uccelli Generalmente asintomatici Soggetti giovani più sensibili Sintomi neurologici (impossibilità di mantenere il capo eretto, letargia, atassia, postura inusuale) e deperimento Emorragie cerebrali, splenomegalia, meningoencefalite e miocardite Morte negli uccelli particolarmente sensibili (corvidi, cicogne, oche) Nei sopravvissuti si instaura una immunità di lunga durata 22 Sintomatologia negli equidi Corvi americani con WND (infezione sperimentale) Periodo di incubazione: 3-15 g.p.i. (=uomo) Morbilità: <10% dei cavalli infetti Letalità: 30-40% Febbre, lacrimazione, astenia (viremia <6 gg) Atassia, debolezza, tremori, fascicolazioni, paralisi palpebrale, paraparesi, tetraplegia, digrignamento dei denti, cecità, morte Congestione delle meningi, emorragie, Encefalomielite non suppurativa, manicotti perivascolari, noduli gliali nella sostanza grigia, focolai di degenerazione neuronale e 24 neuronofagia • Animali a terra • Postura anomala 23 6 Patogenesi negli equidi • Immagini lesioni cantile Talamo sin. (sx) e midollo spinale cervicale (dx). Gravi emorragie acute multifocali soprattutto nella materia grigia. 25 Cantile et al. (2001) Vet Pathol 38:414–421 Iter diagnostico cavallo Infezione Sperimentale Equini (Bunning, 2002) 26 Interpretazione degli esiti di laboratorio. Sierologia siero/sangue con EDTA Definizione di caso: • Isolamento virale positivo • PCR positiva • IgM pos e SN pos • Sieroconversione o incremento del titolo SN di almeno 2 diluizioni Test di screening IgG ELISA WN POS Isolamento su VERO o RK13 3 NEG RT-PCR 3 1 2 4 SN e PRN IgM ELISA WN SN per USUV STOP 27 28 7 Sintomatologia negli equidi Interpretazione degli esiti di laboratorio. Virologia 3 1 2 2 29 31 Frequenza dei sintomi rilevati nei cavalli affetti da WND nel corso dell'epidemia verificatasi nel 1998 30 32 Per gentile concessione del prof. Gualtiero Gandini dell’Università di Bologna 8 33 Per gentile concessione del prof. Gualtiero Gandini dell’Università di Bologna 34 Per gentile concessione del prof. Gualtiero Gandini dell’Università di Bologna Casi clinici 4 35 Per gentile concessione del prof. Gualtiero Gandini dell’Università di Bologna 36 Per gentile concessione del prof. Gualtiero Gandini dell’Università di Bologna 9 La WND nell’uomo La WND nell’uomo • Incubazione: 3-15 gg – 80% asintomatici o lieve sindrome “influenzale” – 20% West Nile fever: febbre alta improvvisa (+- bifasica) astenia, cefalea, mialgia, nausea, vomito; rash cutaneo. < 1% (1/150) delle persone infette sviluppa la forma neuroinvasiva (WNND) con: • Encefalite (meningoencefalite) • Febbre, confusione, disorientamento, convulsioni, atassia, tremori, rigidità nucale, ± coma • Possibile paralisi flaccida arti 37 38 Caratteristiche Cliniche della WND Queens Serosurvey - Risultati Sintomi di pazienti ospedalizzati per WND: • Febbre > 38oC • Mal di testa • Modificazioni dello stato di coscienza • Confusione • Vomito • Rigidità nucale • Rash cutaneo • Sindrome psicotica (attacchi di panico) • Coma • Dolori muscolari • Focal neurologic exam • Linfoadenopatia • Persone Sieropositive: 2.6%; l.f.95% 1.2-4.1%) • Il 30% dei sieropositivi ha riportato una malattia febbrile durante i 3 mesi precedenti, confronto all’11% dei sieronegativi (p<0.05) 98.3% 57.9% 46.8% 39.5% 31.3% 28.7% 21.8% 18.5% 16.7% 15.4% 9.4% 4.3% – Dolori muscolari: (100%) – Mal di testa: (89%) – Affaticamento: (87%) – Dolori articolari: (76%) 39 40 Chowers et al. EID 2001. 7:675 10 La WND nell’uomo La malattia grave (WNND) – Tasso di letalità malattia: 3-15% – Persone anziane (>50 anni) • Tasso di mortalità (tutte le infezioni): 0.1% 41 •Le misure di prevenzione, come per tutte le malattie trasmesse da vettori, sono finalizzate ad impedire il contatto tra gli animali (e gli uomini) suscettibili e i vettori infetti. 43 42 Prevenzione WNV • sono buone pratiche: • l’impiego di repellenti, • il ricovero notturno dei cavalli all’interno delle scuderie, • l’uso di ventilatori nelle scuderie, • spegnere le luci all’interno delle strutture, mantenendone al contempo altre accese lontane dalle strutture di ricovero degli animali, • mantenere gli uccelli fuori dalle scuderie e impedire la loro nidificazione in vicinanza o all’interno delle scuderie. 44 11 Prevenzione WNV Vaccino WNV per Cavalli • Utile è anche la lotta al vettore attraverso trattamenti periodici, • Più efficaci possono essere azioni quali: • Duvaxyn WNV (Fort Dodge) registrato in Italia (in commercio da giugno 2009) • la rimozione di possibili luoghi di riproduzione delle zanzare (raccolte di acqua stagnante, stagni, tombini, ecc.), • la pulizia e lo sfalcio della vegetazione circostante le strutture 45 – Vaccino Spento – 2 dosi a 4-6 settimane di distanza (la seconda prima del 15 aprile) – Immunità dopo la seconda somministrazione – Richiamo annuale (semestrale in aree endemiche) 46 Vaccino WNV per Cavalli • Registrare la vaccinazione sul passaporto • Compilare il Mod. 12 (art.65 RPV) • La vaccinazione con vaccino non registrato è vietata (oltre a causare interferenze con eventuali attività di monitoraggio sierologico). 47 48 12 Conclusioni Il sistema di sorveglianza della West Nile in Italia • La WND è una zoonosi trasmessa da vettori (stagionalità e territorio) • Da considerare endemica in tutta Italia • Ha implicazioni pesanti soprattutto per la Sanità Pubblica, meno per la veterinaria • Prevenzione individuale 49 Sorveglianza della WND: rilevazione degli eventi in funzione di un’ipotetica attività virale Virus West Nile: ciclo di trasmissione Vettore biologico Zanzare del genere Culex e Aedes Infezioni occasionali Altri mammiferi Casi umani Trasmissione rara Senza vettore In utero Latte materno Esposizione occupazionale Virus nelle Zanzare Malattia trasmessa da vettori: • Stagionalità • Territorio Casi nei cavalli Sentinelle Zanzare Trasfusione Uccelli selvatici Trapianto Ospiti amplificatori Trasmissione diretta Sorveglianza su tutto il ciclo Mar 51 Apr Jun Jul Aug Sep Oct 52 13 IL PIANO NAZIONALE DI SORVEGLIANZA DELLA WND 15 AREE D’INTERVENTO 2002--2008 2002 attivo dal 2002 con l’obiettivo di: CRITERI: 1) zone umide 2) presenza uccelli acquatici 3) Important Birds Areas Individuare e monitorare le aree del territorio nazionale a rischio d’introduzione della malattia attraverso l’applicazione di : 1) Sorveglianza attiva su sentinelle (polli, cavalli) 2) Sorveglianza passiva (cavalli, avifauna morta) 3) un programma di sorveglianza entomologico 4) un programma di sorveglianza nella popolazione umana (attivato in presenza di casi veterinari) 53 AREE D’INTERVENTO 2009--2010 2009 XX X CRITERI: 1) zone umide 2) presenza uccelli acquatici 3) Important Birds Areas X X In 5 delle 16 aree di monitoraggio è stata rilevata attività WNV nel 2009 55 54 AREE D’INTERVENTO 2013 con circolazione • ACV: comuni virale nei 2 anni precedenti • AE: comuni entro i 20 Km da ACV • AR: comuni con aree umide a rischio di introduzione 56 14 Sistema di Sorveglianza WND Unità geografica di riferimento Per standardizzare opportunamente le attività di sorveglianza nell’ambito dell’area, si considera come unità geografica di riferimento (UGR) il territorio avente una superficie complessiva di circa 1200-1600 km2 • Ai sensi del Provvedimento del 13/07/2012 la sorveglianza nei confronti della WND si basa sulle seguenti componenti: 1. sorveglianza su uccelli stanziali di specie “sinantropiche”, in alternativa su allevamenti avicoli rurali o all’aperto o gruppi di polli sentinella 2. sorveglianza negli equidi 3. sorveglianza entomologica 4. sorveglianza sulla mortalità negli uccelli selvatici 5. sorveglianza dell’avifauna selvatica migratoria 58 57 Attività di Sorveglianza WND ACV AE Attività di Sorveglianza WND AR ACV Obiettivo 1: Individuazione precoce della circolazione del virus Sorveglianza su uccelli stanziali di specie bersaglio (Cornacchia, Gazza, Ghiandaia) Esame virologico e PCR su organi di Su richiesta Regioni almeno 100 esemplari ogni UGR Esame virologico e PCR su organi di almeno 100 esemplari per AR Sorveglianza in allevamenti avicoli rurali e all’aperto max 60 aziende x 28 Su richiesta Regioni capi x Provincia) nel periodo marzo – novembre Come AE Sorveglianza attraverso il posizionamento di polli sentinella Su richiesta Regioni 4 siti di sorveglianza, per UGR da 30 polli da esaminare mensilmente da marzo a Ottobre Come AE 59 AE AR Obiettivo 2: Verificare la circolazione virale negli equidi per individuare il passaggio del virus dagli uccelli ai mammiferi ed il rischio per l'uomo Sorveglianza sugli equidi // Attivazione da parte delle Regioni, di concerto con il Min. della Salute e il CESME, di un piano di controlli a campione sui sieri di equidi prelevati per altri motivi: 60 capi /400 km2 +Sorveglianza passiva Ogni AR, 28 equidi sentinella da esaminare 3 volte (maggio – agosto – settembre) 60 15 Attività di Sorveglianza WND ACV AE AR ACV Obiettivo 3: Identificare il periodo a rischio per la trasmissione vettoriale Definizione della composizione della fauna culicidica, del ruolo delle specie di vettrici e over-wintering, definizione del periodo a rischio per la trasmissione vettoriale, mediante lo studio della dinamica dell’ abbondanza dei vettori Ogni UGR, 2 siti di cattura (mensile da luglio a febbraio, quindicinale da marzo a giugno) Ogni UGR, 2 siti di cattura (mensile) Attività di Sorveglianza WND Catture mensili da marzo a ottobre in una azienda sentinella AE AR Obiettivo 4. Attività di studio: definire il ruolo svolto dagli uccelli selvatici migratori Sorveglianza su uccelli migratori 3 campionamenti annuali: 1. durante il passo primaverile (marzo-aprile), 2. alla fine di agosto, 3. fra la metà e la fine di settembre // 3 campionamenti annuali: 1. durante il passo primaverile (marzo-aprile), 2. alla fine di agosto, 3. fra la metà e la fine di settembre 61 62 Sieroconversione in cavalli sentinella o conferma sospetto clinico Positività in avicoli rurali o polli sentinella I Servizi Veterinari ASL provvedono a: • Abbattere capi positivi per esami virologici (rene, cuore, milza e cervello) • E, in caso di conferma virologica: – Catture entomologiche in azienda – Prelievi sierologici in altri avicoli – Controlli a campione su Equidi nei 4 Km (se fuori ACV) 63 I Servizi Veterinari ASL provvedono a: • visita clinica tutti gli equidi dell’azienda, • Controllo sierologico di tutti gli equidi dell’ azienda • catture entomologiche • Controlli a campione su Equidi nei 4 Km (se fuori ACV) 64 16 Altre evidenze di circolazione virus West Nile I Punti deboli del piano nazionale Ogni qual volta venga sospettata la circolazione del virus in un territorio fuori da ACV, sulla base degli esiti degli esami virologici o di ricerca del genoma virale in culicidi e/o nell’avifauna, i servizi veterinari ASL provvedono a: • Visita clinica di tutti gli equidi presenti nel raggio di 4 km • Controllo sierologico a campione su equidi nei 4 km • Sorveglianza o monitoraggio? • In caso di positività, «accanimento diagnostico» • Rilevazione precoce della circolazione virale tramite sorveglianza attiva su avifauna • Sorveglianza attiva su avifauna non viene attuata in ACV • Non attuata su tutto il territorio nazionale 65 2013 66 Monitoraggio cavalli (Densità di prevalenza 2008) culicidi Uccelli stanziali 67 L’analisi spaziale dei dati 2008 indica che la circolazione virale: - è partita dal fiume Po - si è diffusa in direzione E-O 68 17 L’epidemia WN 2008 8 Set.2008 IZSLER segnala positività ELISA su siero di cavallo di Ferrara con sintomi nervosi prelevato il 22 agosto. 12 Set. Il CESME di Teramo conferma la positività del cavallo 12 Set. IZSLER segnala isolamento di virus WN da gazza abbattuta in provincia di Ferrara il 12 agosto. 15 Set. Piano regionale straordinario Il sistema integrato di sorveglianza West Nile in Emilia-Romagna • sorveglianza entomologica • sorveglianza veterinaria • sorveglianza medica 69 Obiettivi del piano regionale di sorveglianza integrata (2009-12) 1. Definire l’area di intervento 2. Individuare precocemente la circolazione del virus WN nell’ambiente 3. Rilevare la presenza del virus ai mammiferi e l’aumento di rischio per l’uomo 4. Raccolta dati per attività di studio (individuazione di strumenti per la quantificazione del virus circolante e del rischio) 5. Diffusione dei dati raccolti agli operatori SSR 71 72 18 Interventi da realizzare in relazione a scenari di rischio Livello Probabilità rischio epidemia Area Specifiche dell’area Azioni • • Predisposta 1a Sconosciuta • • Predisposta 1b Sconosciuta • condizioni ecologiche idonee alla circolazione di WNV (tutta la zona di pianura e pedecollinare AR (AE) di cui all’OM 4.8.2011 • • area in cui si sono registrati casi umani e/o equini nell’anno precedente ACV di cui all’OM 4.8.2011 Area Mantenere il sistema di sorveglianza attiva entomologica e/o ornitologica Mantenere il sistema di sorveglianza passiva sugli equidi Mantenere il sistema di sorveglianza sui casi umani di sindrome neurologica • • attivazione lotta antilarvale sensibilizzazione delle Autorità sanitarie locali sull’opportunità di attivare la lotta antilarvale sensibilizzazione alla 73 vaccinazione dei cavalli Interventi da realizzare in relazione a scenari di rischio Livello rischio Probabilità epidemia Specifiche dell’area • Affetta 3a Inizio di epidemia • Affetta 3b Epidemia in corso La sorveglianza indica intensa attività epizootica e/o viene rilevato primo caso equino o umano di malattia neuroinvasiva 30 casi equini e umani di malattia neuroinvasiva sparsi o 10 casi rilevati in un’area di 500km2 Livello Probabilità rischio epidemia Azioni Come livello di rischio 2b • Con il supporto del Gruppo regionale di entomologia sanitaria le Autorità sanitarie locali attuano o intensificano la lotta adulticida nelle zone a rischio più elevato Come livello di rischio 3a • • • La Regione Incrementa le attività di comunicazione Il Gruppo di entomologia sanitaria condurrà verifiche di efficacia dei trattamenti antivettoriali La Regione istituisce ed attiva un’unità di Emergenza 75 Specifiche dell’area • A rischio 2a Bassa La sorveglianza entomologica e/o ornitologica indica attività WNV nella seconda parte della stagione (Ago-Set-Ott) Azioni Come livello di rischio 1b • + La Regione attiva un piano di comunicazione su protezione personale e lotta antilarvale in ambito privato e informa i Centri nazionali sangue e trapianti Come livello di rischio 2a • La Regione: • Come livello di rischio 1a + La Regione valuta: • Area Interventi da realizzare in relazione a scenari di rischio A rischio 2b Moderata La sorveglianza entomologica e/o ornitologica indica attività WNV nella prima parte della stagione (MagGiu-Lug) • • • Incrementa l’attività di sorveglianza potenzia le attività di comunicazione e informa i Centri nazionali sangue e trapianti In caso di aumento della circolazione virale, valuta l’eventualità di attuare un 74 piano di lotta al vettore. Punti di forza del piano di sorveglianza integrata 1. Creazione di un network di competenze e professionalità (ciascuno fa quello che sa fare meglio): • Entomologi • Medici • Veterinari • Biologi • Cacciatori/Naturalisti 2. Diffusione dei dati raccolti agli operatori e alla popolazione (maggior coinvolgimento nel sistema) 3. Sforzo organizzativo 76 19 1. La sorveglianza entomologica 77 Un bollettino per diffondere i dati raccolti Le Attività della sorveglianza entomologica Posizionamento della trappola e cattura • Tipo trappola • Posizionamen to • T° • Vento • Attrattivo copre 1.197.584 ettari <500 metri s.l.m 88 trappole a CO2 di cui 12 «storiche» 8 gravid trap (attivate nel 2012) 79 Attive da inizio giugno a fine settembre (catture quindicinali) Suddivisione cattura per specie e sesso • Competenza • Manualità • Tempo Composizione dei pool • Quanti? Analisi di laboratorio • Scelta metodo • Validazione • Se/Sp Adozione di misure di prevenzione Analisi dati e mappatura (GIS) Comunicazione dei risultati 80 20 Dati riassuntivi catture - 2013 Sorveglianza entomologica 2013 • Tutte le trappole sono georiferite • Le catture sono state suddivise in pool di max 200 esemplari per specie, data cattura, luogo cattura • Esaminate in PCR per flavivirus e WNV, con sequenziamento di tutti gli amplificati • 2510 pools di zanzare (10 specie diverse) esaminati in PCR • 103 pool di Cx.pipiens positivi per WNV Specie Ae.albopictus Ae.caspius Ae.detritus Ae.geniculatus Ae.vexans An.maculipennis Cq.richiardii Cs.annulata Cx.modestus Cx.pipiens Totale N 1611 17999 0 72 8898 25 54 0 1290 278130 308079 Pool 127 283 0 2 116 2 5 0 38 1937 2510 Pool WNV+ 1 1 103 105 81 82 Composizione delle catture Andamenti storici Culex pipiens 21 trappole Bologna Nord 6% 0% 0% 3% 2009 2000,0 0% 0% 0% 0% 2008 1800,0 Ae.albopictus 1600,0 Ae.caspius 1400,0 Ae.detritus Ae.geniculatus Ae.vexans An.maculipennis Cq.richiardii Cs.annulata n.females/trap/night 1% 2007 HISTORIC MEAN 1994-2009 1200,0 1000,0 800,0 600,0 400,0 Cx.modestus 90% 200,0 Cx.pipiens 0,0 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 w eek 83 84 21 Culex pipiens. Mappe di distribuzione di specie ricavate da Generalized Linear Models applicati ad immagini satellitari e climatiche 85 86 Sorveglianza veterinaria WNV 2. La sorveglianza veterinaria Uccelli Serbatoio infezione molte specie si infettano, ma solo alcuni ordini mostrano viremia di durata e titolo tali da svolgere un ruolo di ospiti amplificatori Mortalità bassa o assente Mammiferi Ospiti a fondo cieco (in condizioni naturali) molte specie si infettano, ma solo cavalli e uomo possono mostrare sintomatologia Mortalità bassa o assente 88 22 Sorveglianza Vet.: Uccelli Stazione polli sentinella Ferrara 2008 89 Risultati piano WND 2008 Sorveglianza Vet.: Uccelli POLLI SENTINELLA: SENTINELLA • Utilizzati dal 2001 al 2008 • 20 soggetti divisi in 2 gruppi • sottoposti a prelievi sierologici quindicinali da apr. a nov. • 1-2 stazioni (FE – RA) 90 Piani WNV 20092009-2013. • Polli sentinella: 2 stazioni Stazione 005FE022. Prelievi quindicinali di 10 soggetti dal 15/04/08 al 11/11/08. – Tutti i campioni prelevati sono risultati negativi in ELISA e PCR (ultimo prelievo negativo 18/09/08) – Un pollo morto il 15/09/08 positivo in PCR – Sieroconversione sui campioni prelevati il 02/10/08 – Al 11/11/08: 9/19 polli positivi in SN Stazione 014RA087. Prelievi quindicinali di 9-10 soggetti dal 30/04/08 al 03/11/08. – Tutti i campioni prelevati sono risultati negativi in ELISA e PCR 91 • controlli in uccelli sinantropici (cornacchia grigia, gazza, ghiandaia, storno, piccione) [almeno 100 per UGR] in alternativa • controlli in allevamenti avicoli all’aperto in alternativa • controlli in polli sentinella 92 23 Sorveglianza Vet.: Uccelli UCCELLI SELVATICI: SELVATICI • Utilizzati dal 2006 • corvidi catturati nell’ambito di piani di controllo della popolazione + Soggetti deceduti nei CRAS • Esami virologici (PCR) da organi Sorveglianza corvidi 2013 da maggio a ottobre Periodo del mese in cui effettuare il prelievo AUSL Piacenza Parma Reggio E. Modena Bologna Imola Ferrara Ravenna Forlì 93 Zona Istat 1° quindicina 2° quindicina Pianura 5 5 Collina 3 3 Pianura 6 6 Collina 4 4 Pianura 5 5 Collina 4 4 Pianura 6 6 Collina 4 4 Pianura 6 6 Collina 5 5 Pianura 3 3 Collina 2 2 Pianura 16 16 Collina 0 0 Pianura 7 7 Collina 3 3 Pianura 4 4 Collina Totale Uccelli selvatici 95 ORDINE Anseriformes Specie totale 4 4 87 87 WNV+ 4 0 25 1 16 20 18 20 22 10 32 20 94 % pos 0,0% RONDONE Charadriiformes BECCACCIA 1 0 0,0% Charadriiformes Ciconiiformes GABBIANO 16 4 0 0 0,0% 0,0% COLOMBACCIO 4,0% 11 0 0,0% Columbiformes PICCIONE 6 0 0,0% Columbiformes Falconiformes Falconiformes TORTORA GHEPPIO POIANA 36 32 8 2 2 1 5,6% 6,3% 12,5% Falconiformes Galliformes Gruiformes Passeriformes Altre specie GAZZA 13 4 8 1008 0 0 0 18 0,0% 0,0% 0,0% 1,8% Passeriformes GHIANDAIA 161 0 0,0% Passeriformes Passeriformes CORNACCHIA MERLO 331 62 9 2 2,7% 3,2% Passeriformes PASSERO 6 0 0,0% Passeriformes Passeriformes CINCIALLEGRA STORNO 11 33 0 1 0,0% 3,0% Passeriformes VERZELLINO 3 1 33,3% Passeriformes Altre specie 25 0 0,0% Pelecaniformes CORMORANO 1 0 0,0% Phoenicopteriformes Piciformes FENICOTTERO 1 13 0 0 0,0% 0,0% Podicipediformes Strigiformes Upupiformes SVASSO 3 43 4 1873 0 0 0 37 UPUPA Totale 16 174 Apodiformes Columbiformes Totale mensile 0,0% 0,0% 96 0,0% 2,0% 24 Corvidi positivi ago-set 2008-13 (province di MO, BO, FE) 2008 300 Sorveglianza Vet.: Cavalli 100% 2008 2009 2009 2010 250 80% 2010 2011 200 2011 2012 2013 2012 60% 2013 150 40% 100 50 20% 0 lug ago set ott Corvidi esaminati 0% lug ago set ott % Corvidi infetti 97 Sorveglianza Vet.: Cavalli 98 Definizione di caso (OM 5/11/2008) • Passiva • segnalazione casi clinici • Attiva (sierologia) • controlli su cavalli sentinella (28 per UGR) • controlli in scuderie con casi clinici • Monitoraggio (AIE, 4km) 99 • Equide sospetto di WND: un equide che, nel periodo di attività dei vettori, presenta sintomatologia riferibile a encefalomielite o morte improvvisa in area a rischio. Deve essere considerato sospetto anche un risultato sierologico positivo in assenza di sintomatologia clinica. • Caso confermato di WND: quando i campioni prelevati dall’equide sospetto risultano positivi a uno o più esami di conferma da parte del CESME 100 25 Linea guida per la segnalazione dei cavalli sospetti - 1 Definizione di caso (OM 5/11/2008) • Positività recente e autoctona autoctona: una positività (equide) confermata per la quale dall’indagine epidemiologica e dal quadro degli esami diagnostici (sieroconversione, IgM) si può presumere che l’infezione sia la conseguenza della circolazione del virus nel luogo in cui è stato tenuto l’animale negli ultimi due mesi. Prot. PG/2009/186981 del 21/08/2009 1. Il vet LP comunica immediatamente il sospetto (identifica azienda e cavallo con microchip/N. passaporto) 2. Si accorda con la AUSL sul prelievo: – Preleva Siero e sangue con EDTA – Compila scheda W03 + scheda anamnestica – Conferisce il campione all’IZS competente 101 Linea guida per la segnalazione dei cavalli sospetti - 2 102 Linea guida per la segnalazione dei cavalli sospetti - 3 In caso di conferma da parte del CESME (titolo SN≥1:10 e presenza di IgM in soggetto non vaccinato) 3. La AUSL verifica se l’azienda è in BDN e se è georiferita (in caso aggiorna i dati) 4. Si reca in azienda per: – Prelievo del capo sospetto (se non già eseguito) – Verifica dello stato vaccinale per WN – Indagine epidemiologica (parte 1 e 3) con invio a Regione/SEER. 5. Comunica il sospetto al Servizio di Sanità Pubblica 6. Prelievo sierologico (siero e sangue con EDTA) da tutti gli equidi non vaccinati presenti in azienda. 7. In caso di morte del sospetto, contattare IZS per necroscopia e prelievo organi (LCR, SNC, ecc.) – W04 8. Catture entomologiche (contattare IZS RE) 9. Completa l’indagine epidemiologica (parti 2 e 4) con invio a Regione/SEER 10. Dal 2010 non è più richiesto: – Il prelievo sierologico delle persone esposte – Il controllo per WNV dei bovini sentinella BT 103 104 26 Sorveglianza passiva WNV Casi neurologici WNV in cavalli Anno sospetti clinici casi confermati decessi aziende con casi conf. province con casi confermati 2008 33 23 3 15 FE, BO, MO 2009 44 26 6 24 FE, RE, MO, PR 2010 12 0 - - - 2011 4 0 - - - 2012 11 0 - - - 2013 12 7 1 6 PR, RE, MO 6 Casi neurologici WN nei cavalli per settimana di insorgenza dei sintomi 2008 5 2009 4 3 50 confermati 40 2 non confermati 30 1 20 0 10 28 0 2008 2009 2010 2011 2012 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 105 2013 Lug. Ago. Set. 39 40 41 42 106 43 Ott. 3. La Sorveglianza umana 107 108 27 Sorveglianza umana 2009 Qual è l’importanza della malattia West Nile per la Sanità pubblica? – Insorgenza di casi neuroinvasivi umani – Limitazioni e controlli sulle donazioni del sangue – Controlli sulle donazioni degli organi – Promozione di misure di protezione individuali e ambientali Definizione di caso: qualunque persona ricoverata, che presenta febbre alta >=38,5°C e manifestazioni neurologiche di tipo encefalite, meningite a liquor limpido o poliradicoloneurite (Sindrome di Guillain Barrè) o paralisi flaccida acuta, sottoposta a puntura lombare. • caso possibile (sospetto clinico) • caso probabile (positività sierologica) • caso confermato (positività virologica) Ambito di applicazione:: su tutto il territorio regionale dal 15 giugno al 31 ottobre (2009),, [[al 15 novembre (2010-13)] salvo diversa disposizione in relazione all’andamento meteoclimatico e al conseguente ciclo stagionale dell’insetto vettore. 109 Casi confermati per Encefalite da virus West Nile (WNND). EmiliaEmilia-Romagna, 20082008-2012. 2008: 3 casi confermati 2008: 2009:: 9 casi confermati su 78 segnalaz. 2009 2010:: 0/113 2010 2011: 0/66 2012: 0/74 110 Sorveglianza passiva umana Possibili fonti di dati sulle meningo-encefaliti virali presenti in regione Selezione codici ICDIX: • MIF Sistema Informativo Malattie Infettive Regione Emilia-Romagna. Anni 1999-2009 • SDO Schede di Dimissione Ospedaliera Regione Emilia-Romagna. Anni 1998-2009 (selezione ICDIX da diagnosi principale e diagnosi secondarie) Inoltre nel 2009: 2 casi in cittadini mantovani ricoverati in ER. Un ulteriore caso di infezione è stato osservato in un donatore d’organo (RE) a settembre 2009. 111 *dati incompleti 28 Meningo-encefaliti virali Numero di notifiche e di pazienti ricoverati. Anni 1998-2009 Regione Emilia-Romagna Meningo-encefaliti virali Andamento mensile dei ricoveri. Anni 2005-2009 Regione Emilia-Romagna Confronto tra n° di notifiche e n° di pazienti rico verati per meningoencefaliti virali Andamento me nsile dei ricoveri per meningo-encefalite virale in diagnosi principale 350 35 300 30 25 250 20 200 15 150 10 5 100 ge n-0 5 ma r-0 ma 5 g-0 5 lug -05 set -05 no v -0 ge 5 n-0 6 ma r-0 ma 6 g-0 6 lug -06 set -06 no v -0 6 ge n-0 7 ma r- 0 7 ma g-0 7 lug -07 set - 07 no v -0 ge 7 n-0 8 ma r- 0 ma 8 g-0 8 lug -08 set08 no v -0 ge 8 n-0 9 ma r-0 ma 9 g-0 9 lug -09 set09 no v -0 9 0 50 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Meningo-encefaliti in diagnosi principale (Fonte SDO) 2005 2006 2007 2008 2009 Meningo-encefaliti (Fonte MIF) 113 Meningo-encefaliti virali da cause diverse da West Nile Meningo-encefaliti virali i cui codici possono essere riconducibili alla West Nile 114 Casi confermati per Encefalite da virus West Nile (WNND). EmiliaEmilia-Romagna, 2013 (al ( 23/10/13)) • 16 casi confermati su 186 segnalazioni • Province colpite: FE (5 casi), MO (5), RE (4), BO (1) e PR (1) • 4 decessi • 8 casi probabili (MO: 5,RE: 2,FE: 1) • 28 febbri da WNV (16 confermate, 12 probabili) nelle stesse province 115 116 29 Sorveglianza su donazioni sangue 2013 Esiti della sorveglianza sierologica Il Piano regionale 2013 prevede che, in caso di caso neurologico umano o significativa circolazione virale riscontrata dalle altre attività di sorveglianza vengano effettuati controlli routinari per la ricerca del virus WN su tutte le donazioni di sangue nelle province coinvolte: • Sieroprevalenza WN in persone esposte nei dintorni di aziende con casi equini di WND: • Anno 2008: 1.9% (4/209); Fe 3.1% (4/128). • Anno 2009: 2.9% (3/102) • Sieroprevalenza WN in donatori di sangue: • Anno 2008: 0.7% (62/9177) in prov. Ferrara. • Anno 2009: 0.7% (6/794) nell’area Mirandola/ Carpi MO • Dal 17 lug. controlli in provincia di BO e MO • Dal 8 ago. controlli anche in Provincia FE e RE • Successivamente anche PR • 12 positività NAAT su 49,223 donazioni (0,02%) 117 Sistema integrato sorveglianza Obiettivi raggiunti: • Controlli NAAT 2009: • Unità Emo-Trasfusione (UET): 0% (0/8023). • Organi e tessuti: 0.64% (1/154). 118 Tempi di rilevazione circolazione virale WN 18 16 • Creazione di una rete interprofessionale 2009: lineage 1 14 12 10 • Circolazione delle informazioni tra gli operatori 8 80 6 • Raccolta dati per la valutazione della situazione epidemiologica e di risk-assessment • Rilevazione precoce della circolazione virale (un sistema di sorveglianza copre eventuali mancanze dell’altro) • Tutela salute attraverso controllo delle trasfusioni 70 4 2 60 0 15/7-31/7 1/08-15/08 16/08-31/08 1/09-15/09 50 Uccelli Cavallo 16/9-30/09 01/10-15/10 16/10-31/10 Uomo 40 Prime positività nelle zanzare 30 20 10 0 16/6-30/6 119 2013: lineage 2 Zanzare 1/7-15/7 16/7-31/7 1/8-15/8 16/8-31/8 1/9-15/9 16/9-30/9 120 30 Conclusioni • La sorveglianza della WND è una attività complessa • Deve essere georiferita e gestita tramite GIS • Deve essere stagionale e gestita tempestivamente • Un approccio di sorveglianza integrata (entomologica, veterinaria, medica) è essenziale per una corretta valutazione del problema 121 31