MinutiScientifica 177 def 17-04-2007 11:22 Pagina 35 Eritema multiforme Michele R. LAMOREUX, Marna R. STERNBACH, W. Teresa HSU M.D., PH.D., Drexel University College of Medicine, Philadelphia, Pennsylvania L’eritema multiforme è una condizione patologica cutanea che viene considerata una reazione da ipersensibilità ad infezioni o a farmaci. L’alterazione è caratterizzata da un’eruzione polimorfa di macule, papule e di caratteristiche “lesioni a bersaglio”, distribuite in maniera simmetrica e con una propensione per le estremità distali degli arti. L’interessamento mucoso è minimo. La terapia prevede il trattamento dell’infezione o l’interruzione della somministrazione del farmaco ritenuto responsabile. I casi lievi si risolvono senza sequele e non necessitano di trattamento. Nei casi con manifestazioni ricorrenti può essere utile un intervento preventivo con la somministrazione continua di aciclovir. I pazienti che non rispondono all’aciclovir possono rispondere a valaciclovir o a famciclovir, farmaci caratterizzati da una maggiore biodisponibilità quando vengono somministrati per via orale e da una posologia più agevole per il paziente. I pazienti che presentano un eritema multiforme ricorrente pur in presenza di una terapia antivirale andrebbero indirizzati ad un dermatologo (Am Fam Physician 2006; 74: 1883-8. Copyright © 2006 American Academy of Family Physicians). L’ eritema multiforme è una condizione patologica dermatologica acuta, autolimitante ed a volte ricorrente, che viene considerata una reazione da ipersensibilità associata ad alcune infezioni e ad alcuni farmaci (Tabella 11,2).2,3 In passato si riteneva che la condizione facesse parte di uno spettro clinico di patologie comprendenti l’eritema minor, l’eritema major (spesso equiparato alla sindrome di Stevens-Johnson) e la necrolisi epidermica tossica; in tale spettro di condizioni cliniche, l’eritema minor veniva considerato la forma più lieve e la necrolisi epidermica tossica la forma più Tabella 1. Cause di eritema multiforme Infezioni * Virus herpes simplex 1 e 2 Mycoplasma pneumoniae Infezioni fungine Farmaci Barbiturici Idantoine Anti-infiammatori non-steroidei Penicilline Fenotiazine Sulfamidici * In ordine di frequenza Modificata su autorizzazione da Ayangco L. Rogers RS. III. Oral manifestations of erythema multiforme. Dermatol Clin 2003; 21: 196; ulteriori informazioni tratte dalla referenza bibliografica 2. 35 - aprile 2007 - Minuti grave.4 Uno studio frequentemente citato, pubblicato nel 1993, propose un’utile classificazione clinica di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica basata sul pattern delle lesioni cutanee e su di una stima della superficie corporea interessata da distacco dell’epidermide (es. vescicole, erosioni) nello stadio più grave della malattia (Tabella 21,2,5,6).5 In realtà, mentre la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica potrebbero essere in effetti l’espressione dello stesso processo patologico, caratterizzato da livelli diversi di gravità,6 l’eritema multiforme, con il suo interessamento mucoso minimo e con una percentuale inferiore al 10% di distacco epidermico, viene oggi considerato un’entità patologica a sé stante. La restante parte dell’articolo focalizzerà la propria attenzione sull’eritema multiforme. Eziologia e fisiopatologia L’eritema multiforme si manifesta solitamente in soggetti adulti di età compresa tra 20 e 40 anni,6 anche se può svilupparsi in pazienti di qualsiasi età.1 La causa più frequentemente identificata della reazione da ipersensibilità è costituita da un’infezione da virus herpes simplex, ritenuta responsabile in più del 50% dei casi.1,3,7-10 Altre eziologie frequenti sono costituite da un’infezione da Mycoplasma pneumoniae, in particolare in pazienti di età pediatrica, oppure da infezioni fungine.1,11,12 I farmaci più frequentemente associati allo sviluppo di eritema MinutiScientifica 177 def 17-04-2007 11:22 Pagina 37 Sistema SORT (Strength of Recommendation Taxonomy, Tassonomia della Forza delle Evidenze)*: Indicazioni per la pratica clinica Indicazione In presenza di un’eruzione acuta di eritema multiforme associato ad infezione erpetica, per ridurre il numero e la durata delle lesioni somministrare precocemente aciclovir per via orale Per prevenire l’eritema multiforme ricorrente associato ad infezione erpetica è indicata la somministrazione continua di aciclovir Livello di evidenza Referenze bibliografiche B 29 A 29, 34, 35 A = Evidenza coerente, di buona qualità ed orientata sul paziente#; B = evidenza orientata sul paziente, scarsamente coerente o di qualità limitata; C = opinione generale, evidenza orientata sulla malattia§, pratica clinica usuale, opinione di esperti, serie di casi clinici. Per informazioni sul sistema SORT di valutazione delle evidenze, si veda al sito http://www.aafp.org/afpsort.xml. # L’evidenza orientata sul paziente valuta outcome riguardanti il paziente: morbilità, mortalità, miglioramento dei sintomi, riduzione dei costi, qualità di vita (da: http://www.aafp.org/afpsort.xml.) (NdT) § L’evidenza orientata sulla malattia valuta end point intermedi, fisiologici o surrogati che possono riflettersi o possono non riflettersi su outcome riguardanti il paziente (es. pressione arteriosa, esami ematochimici, funzioni fisiologiche, reperti anatomo-patologici) (da: http://www.aafp.org/afpsort.xml.) (NdT ). multiforme comprendono barbiturici, idantoine, farmaci anti-infiammatori non-steroidei, penicilline, fenotiazine e sulfamidici.2 Sono stati inoltre descritti casi di eritema multiforme associati a vaccini (difterite-tetano,13 epatite B14, vaiolo15), infezioni da altri virus (varicella-zoster,16 epatite C,17 citomegalovirus,18,19 virus dell’immunodeficienza umana20), alcuni nuovi farmaci (candesartan cilexetil,21 rofecoxib [farmaco ritirato dal mercato negli Stati Uniti],22 metformina,23 adalimumab,24 bupropione25 e ciprofloxacina26). L’eritema multiforme ricorrente è spesso secondario a riattivazioni di infezioni da her- pes simplex 1 e 2, anche in casi in cui l’infezione virale risulta clinicamente silente.10 In uno studio condotto su 63 pazienti affetti da eritema multiforme, il DNA del virus herpes simplex è stato identificato (mediante reazione a catena polimerasica condotta su campioni bioptici cutanei) nel 60% dei pazienti con eritema multiforme ricorrente clinicamente associato ad infezione erpetica, e nel 50% dei pazienti con eritema multiforme ricorrente idiopatico (cioè un eritema multiforme senza storia clinica di infezioni da virus herpes simplex o di assunzione di farmaci).19 In un altro studio, gli autori hanno determinato il genotipo del virus herpes simplex in lesioni cutanee di pa- Tabella 2. Caratteristiche distintive tra eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Condizione patologica Eritema multiforme Sindrome di Stevens-Johnson Pattern delle lesioni cutanee Tipiche lesioni a bersaglio, lesioni a bersaglio atipiche rilevate, interessamento minimo delle membrane mucose No lesioni a bersaglio tipiche, lesioni a bersaglio atipiche appiattite, macule purpuree confluenti a livello della cute del volto e del tronco, gravi eruzioni mucose a livello di uno o più siti Area di superficie corporea con distacco epidermico (%) Inferiore a 10 Inferiore a 10 Sovrapposizione tra sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica No lesioni a bersaglio tipiche, lesioni a bersaglio atipiche appiattite Tra 10 e 30 Necrolisi epidermica tossica No lesioni a bersaglio tipiche, lesioni a bersaglio atipiche appiattite; inizia con gravi erosioni mucose e progredisce verso un distacco diffuso e generalizzato dell’epidermide. Maggiore di 30 Modificata su autorizzazione da Ayangco L. Rogers RS. III. Oral manifestations of erythema multiforme. Dermatol Clin 2003; 21: 196; ulteriori informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 2, 5 e 6. 37 - aprile 2007 - Minuti MinutiScientifica 177 def 17-04-2007 11:22 Pagina 39 zienti con eritema multiforme associato ad infezione erpetica; il 66,7% dei casi sono stati attribuiti a virus herpes simplex-1, il 27,8% a virus herpes simplex-2, ed il 5,6% a coinfezione da parte dei due virus.27 Questi risultati riflettono la sieroprevalenza dei virus herpes simplex-1 e -2 negli Stati Uniti.28 Occorre peraltro ricordare che la maggior parte dei pazienti con infezione da herpes simplex non sviluppa un eritema multiforme. Inoltre, i pazienti con eritema multiforme associato ad infezione erpetica possono presentare una riattivazione clinicamente evidente dell’infezione virale in assenza di alcun episodio di eritema multiforme, oppure possono sviluppare un eritema multiforme in assenza di un’infezione da virus herpes simplex clinicamente evidente.10,29 La patogenesi dell’eritema multiforme associato ad infezione erpetica è stata ben studiata, ed appare compatibile con una reazione da ipersensibilità di tipo ritardato.3,30 La patologia ha inizio con il trasporto a distanza, a livello di siti cutanei, di frammenti del DNA virale da parte di cellule mononucleate del sangue periferico. I geni del virus herpes simplex presenti a livello dei frammenti di DNA vengono espressi sui cheratinociti, portando al reclutamento di cellule CD4+ TH1 (cellule T helper coinvolte nell’immunità cellulo-mediata) specifiche per il virus herpes simplex. Le cellule CD4+ rispondono agli antigeni virali con la produzione di interferone-γ, innescando in tal modo la cascata dell’infiammazione. Le lesioni da eritema multiforme associato a farmaci risultano positive per il tumor necrosis factor e non per l’interferone-γ come le lesioni da eritema multiforme associate all’infezione erpetica; questa osservazione suggerisce la presenza di meccanismi patogenetici diversi per le due forme.30 Presentazione clinica L’eritema multiforme è un’eruzione cutanea autolimitante, con nessuno o con lievi sintomi prodromici.31 A livello del sito di eruzione i pazienti possono presentare prurito o sensazione di bruciore.6 Le lesioni individuali si sviluppano acutamente con numerose macule rosse o rosa a margini ben definiti, che si trasformano poi in papule (Figura 1).8,31 Le papule possono gradualmente ingrandirsi in placche di diversi cen39 - aprile 2007 - Minuti timetri di diametro. La porzione centrale delle papule o delle placche assume gradualmente un colorito rosso più scuro, marrone, cianotico, o color porpora. Al centro della lesione si possono a volte formare delle croste o delle vescicole. La caratteristica lesione “a bersaglio” o “a iride” (Figure da 2 a 4) presenta una forma circolare regolare e tre zone concentriche: un’area centrale cianotica o di colorito rosso più scuro, una zona di colorito più pallido, rosa o edematosa, ed un anello rosso periferico. Alcune lesioni a bersaglio presentano solo due zone, cioè l’area centrale cianotica o di colorito rosso scuro ed un margine di colorito rosa o rosso meno intenso. 1,31 Le lesioni a bersaglio possono anche non essere evidenti per diversi giorni dopo l’insorgenza dell’eritema. In questa fase iniziale il paziente può presentare lesioni di aspetto clinico diverso; da ciò deriva la definizione di eritema “multiforme”.10 Le lesioni cutanee dell’eritema multiforme si sviluppano solitamente in maniera simmetrica a livello delle estremità distali degli arti, per progredire poi prossimalmente.2 Le lesioni localizzate a livello delle superfici dorsali delle mani ed a livello delle superfici estensorie delle estremità degli arti sono quelle più caratteristiche.8 L’eruzione può interessare anche il palmo delle mani e la pianta dei piedi.6 Il paziente può sviluppare anche lesioni mucose, solitamente limitate Figura 1. Le lesioni individuali dell’eritema multiforme hanno inizio in maniera acuta, sotto forma di numerose macule rosse o rosa con margini netti, che poi evolvono in papule. Figure da 2 a 4. Esempi delle caratteristiche lesioni “a bersaglio” o “a iride” dell’eritema multiforme. MinutiScientifica 177 def 17-04-2007 11:22 Pagina 41 alla cavità orale.1 L’eritema multiforme si risolve spontaneamente, senza sequele, in 3-5 settimane, ma può recidivare.3 I pazienti con recidive possono presentare diversi episodi per anno. In uno studio riguardante 65 pazienti con eritema multiforme ricorrente, il numero medio di attacchi per anno è risultato pari a 6, con un range compreso tra 2 e 24; la durata media della malattia è risultata pari a 9,5 anni.29 Diagnosi La diagnosi di eritema multiforme è di tipo clinico. In presenza di lesioni a bersaglio, che si manifestano in pazienti con un’infezione attuale o precedente da virus herpes simplex, la diagnosi è semplice.31 Quando il quadro clinico è chiaro non è necessario procedere all’esame bioptico; i reperti bioptici delle lesioni da eritema multiforme non sono inoltre specifici. La biopsia può essere utile per escludere, in casi dubbi, altre possibili diagnosi, ad esempio in presenza di manifestazioni atipiche, oppure in casi di eritema multiforme recidivante in assenza di un’infezione da virus herpes simplex documentata. Esami di laboratorio (es. immunoglobuline M e G, virus herpes simplex-1 e 2) possono confermare un sospetto anamnestico di infezione erpetica, ma non sono necessari per porre la diagnosi. I risultati dell’esame bioptico possono variare in base all’aspetto clinico della lesione, in base alla sua durata ed in base a dove viene prelevato il campione bioptico (cioè, a livello dell’area centrale o dell’area più esterna della lesione).31 Negli stadi iniziali delle macule e papule di colorito rosso si evidenziano infiltrati perivascolari di cellule mononucleate.3 Campioni bioptici ottenuti a livello della zona edematosa delle lesioni a bersaglio possono evidenziare, istologicamente, un marcato edema a livello dermico; le aree centrali delle lesioni bersaglio evidenziano in genere necrosi di cheratinociti o alterazioni epidermiche.31,32 La diagnosi differenziale (Tabella 330,32) dell’eritema multiforme precoce comprende eruzioni cutanee da farmaci, lesioni cutanee polimorfe da esposizione alla luce solare, orticaria, orticaria vasculitica, esantemi virali, altre reazioni da ipersensibilità.32 Dal momento che all’insorgenza dell’eruzione l’eritema multiforme ricorda spesso l’orticaria, è importante una corretta 41 - aprile 2007 - Minuti definizione delle caratteristiche cliniche della malattia. Nei casi tipici le lesioni individuali dell’eritema multiforme sono presenti e fisse per almeno una settimana, ed alcune di tali lesioni evolvono verso lesioni a bersaglio.33 Le lesioni individuali dell’orticaria, invece, sono presenti nella stessa sede per meno di 24 ore,8 e le parti centrali delle lesioni appaiono normali oppure di colorito altrettanto rosso rispetto ai margini. 6 Lesioni a bersaglio con parti centrali cianotiche o purpuree possono ricordare lesioni da pityriasis rosea, lupus eritematoso, vasculiti, eritema figurato.32 Quando sono presenti lesioni bollose l’eritema multiforme deve essere differenziato da patologie bollose autoimmunitarie.31 Trattamento Il trattamento dell’eritema multiforme prevede innanzitutto, quando possibile, la determinazione dell’eziologia. Il primo passo deve infatti riguardare il trattamento delle patologie infettive sospette o l’interruzione della somministrazione del farmaco ritenuto responsabile. I casi lievi di eritema multiforme non necessitano di alcun trattamento.6 Per ottenere un sollievo sintomatologico possono essere utilizzati farmaci anti-istaminici per via orale e steroidi topici.8 In pazienti con un’infezione coesistente o recente da virus herpes simplex un trattamento precoce con aciclovir per via orale può ridurre il numero e la durata delle lesioni cutanee.32,34 Tabella 3. Diagnosi differenziale dell’eritema multiforme Patologie bollose autoimmunitarie Eruzioni cutanee da farmaci Eritema figurato Lupus eritematoso Pityriasis rosea Eruzione da luce polimorfa Sindrome di Stevens-Johnson Necrolisi epidermica tossica Orticaria Orticaria vasculitica Vasculite Esantemi virali Altre reazioni da ipersensibilità Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 30 e 32 MinutiScientifica 177 def 17-04-2007 11:23 Pagina 43 L’applicazione topica di aciclovir su lesioni pre-esistenti da virus herpes simplex non previene lo sviluppo di eritema multiforme associato all’infezione erpetica.10 In pazienti con numerose lesioni può essere somministrato prednisone, a dosaggi compresi tra 40 ed 80 mg al giorno per una-due settimane; i dosaggi del farmaco devono essere poi progressivamente ridotti.6 L’utilizzazione del prednisone nel trattamento dell’eritema multiforme rappresenta tuttavia un argomento controverso.2 L’efficacia del farmaco non è stata infatti valutata nell’ambito di studi controllati; nei pazienti con eritema multiforme associato ad infezione erpetica, inoltre, il prednisone potrebbe abbassare le capacità di difesa del paziente nei confronti dell’infezione da virus herpes simplex, promuovendo lo sviluppo di infezioni ricorrenti, associate ad eritema multiforme ricorrente.10 L’eritema multiforme ricorrente può essere trattato con la somministrazione continua di aciclovir per via orale (400 mg 2 volte al giorno), anche nei casi in cui l’infezione da virus herpes simplex non risulta un evidente fattore scatenante.6 L’efficacia dell’aciclovir per via orale nel trattamento dell’eritema multiforme ricorrente è stata dimostrata nell’ambito di uno studio controllato con placebo e a doppio cieco.35 Valaciclovir (500-1000 mg al giorno) e famciclovir, per via orale, (125-250 mg al giorno) presentano una maggiore biodisponibilità rispetto all’aciclovir, e possono essere utilizzati in pazienti che non rispondono a que- Note bibliografiche 1. 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In tali pazienti il dapsone (100-150 mg al giorno) è in grado di ottenere una soppressione parziale o completa dell’eritema multiforme.29 Sono stati utilizzati anche farmaci antimalarici (mepacrina e idrossiclorochina).6 L’azatioprina (100-150 mg al giorno) è stata utilizzata con successo in pazienti in cui gli altri trattamenti avevano fallito.29 L’eritema multiforme ricorrente è stato trattato anche con la ciclosporina;37 due pazienti con eritema multiforme persistente sono stati trattati con talidomide.38 Anche se questi ultimi farmaci sono risultati efficaci in alcuni pazienti, le evidenze disponibili in supporto della loro utilizzazione nel trattamento dell’eritema multiforme sono per ora limitate. Gli Autori La Dr.ssa LAMOREUX e la Dr.ssa STERNBACH sono Assistant Professor of Family Medicine, e la Dr.ssa Hsu è Assistant Professor di Dermatologia, presso il Drexel University College of Medicine, di Philadelphia, Pennsylvania (Stati Uniti). 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