N. 22 - MENSILE - GENNAIO 2015 Novità per l’anno nuovo: reflex, mirrorless, videocamere, obiettivi, accessori, stampanti 3D. Tutto da leggere e da studiare L’INCONTRO WEB LE INDAGINI SCATTI IN VENDITA DI GIUSEPPE RIPA SU PICWANT TECNO I LUOGHI LE STAMPANTI 3D LEICA È TORNATA protegge i tuoi dati 01. Logo iRecovery® Il logo utilizza un’icona conosciuta e trasversale nel settore informatico: il pulsante del Power con l’aggiunta creativa e personalizzata della “i” di iRecovery. Un font bastone, molto pulit ha nella “R” di Recovery il richiamo cromatico al simbolo. Con l'analisi forense iRecovery individua, protegge ed estrae dati da qualsiasi supporto informatico al fine poterli valutare in un processo giuridico. In Italia e nel mondo l'utilizzo di supporti informatici e device è in continuo aumento e sempre più sono coinvolti all'interno dei procedimenti legali. L'analisi corretta delle apparecchiature permette l'estrazione di un altissimo quantitativo di dati che risultano quali prove oggettive e determinanti in sede giuridica. Tra i dati estraibili vi sono siti web visitati, chiamate e messaggi cancellati, email, dati di accesso al dispositivo e di utilizzo, posizionamenti gps (smartphone), periferiche collegate, ecc. Le operazioni vengono effettuate in riferimento a una richiesta particolare e portano alla creazione di una perizia dettagliata e oggettiva sui dati riscontrati e alle relative deduzioni. Per maggiori informazioni contatta il nostro Numero Verde Rba Holding S.r.l. Via Leonardo Da Vinci, 37 - 36022 Cassola (Vi) Tel. 0424 17.45.255 [email protected] www.irecoverydata.com www.assicuraituoidati.it 800-211.637 Il logo utilizza un’icona conosciuta e trasversale nel settore Vuoi vendere i nostri servizi? Cerchiamo rivenditori nella tua zona! Contattaci EDITORIALE Pronti per creare? Pensare? Sognare? Correre? Lavorare? E ovviamente fotografare. Un nuovo anno è arrivato e, anche se lo negate, avrete fatto dei buoni propositi. Noi vi diamo dei consigli utili per mettere in pratica al meglio quelli fotografici. Ma non solo. Come ormai vi sarete accorti noi di Foto-Notiziario cerchiamo di raccontarvi il mondo della fotografia in molte sue declinazioni. Questo numero è un po’ più tecnico degli altri: il nostro Focus on lo abbiamo dedicato a tutti gli strumenti tecnici e tecnologici per fotografare, stampare e fare video. Una carrellata di proposte che vi permetteranno di attrezzarvi per scattare e filmare e stampare al massimo (ci sono le ultime info sulle stampanti 3D): macchine, obiettivi, luci, flash e accessori, vi informiamo anche su quegli accessori hi-tech e sulle novità del web per le immagini. Questo mese abbiamo incontrato Giuseppe Ripa, fotografo artista che ci racconta in particolare il suo ultimo lavoro esposto ad Arte Fiera a Bologna. Un lavoro sui rifiuti immortalati sulle spiagge italiane a metà tra minimalismo e denuncia sociale. Facciamo un passo nella storia con una visita alla Galleria Leica di Milano e un racconto su Henrie Cartier-Bresson in mostra a Roma. Buona lettura! SOMMARIO www.fotonotiziario.eu [email protected] DIRETTORE RESPONSABILE Diego Gelmini CAPOREDATTORE Astrid Bianca Bemori CAPOSERVIZIO Davide Grilli 17 Le novità dell’anno HANNO COLLABORATO Osvaldo Esposito Monica Papagna Diego Papagna Edoardo Sansonne ART DIRECTOR Monica Zavan 04 DIETRO LA FOTO 06 NEXT 10 L’INCONTRO 48 HI-TECH Edizioni Gelmini Via Fraccaroli, 3 20134 Milano Tel +39 02 70122000 Fax +39 02 70120130 [email protected] La dolce vita Le novità in arrivo Giuseppe Ripa Applicazioni internet per la fotografia 50 DAL WEB Arriva Picwant I LUOGHI UN PASSO NELLA STORIA 54 Henri Cartier-Besson 59 APPUNTI Mostre, eventi e workshop PUBBLICITÀ Edizioni Gelmini Tel +39 02 70122000 Direttore Marketing & Advertising Ernesto Lombardo [email protected] Registrazione n. 484 del 27/12/1980 presso il Tribunale di Milano. La Proprietà e l’Editore declinano ogni responsabilità nel merito delle opinioni espresse dagli Autori. Media Partner FOTOGRAFIA DI ARCHITETTURA E DESIGN 2 52 Leica Galerie Stampa Grafiche Gelmini srl [email protected] Iscritta al Registro Nazionale degli Operatori di Comunicazione al n. 12650 Costo singola copia 2 euro Abbonamento annuo 20 euro RACCONTA STORIE DI VITA C Affi © Marcel Lämmerhirt Scheda microSDXC™ UHS-I SanDisk Extreme PRO® Le schede di memoria SanDisk Extreme PRO® microSDHC™/microSDXC™ UHS-I sono ora disponibili con capacità di archiviazione fino a 64 GB** per prestazioni impeccabili di smartphone, tablet e fotocamere. Potrete riprendere video in 4K Ultra HD1 e Full HD, usufruire di velocità di trasferimento fino a 95 MB/s*, effettuare scatti di livello professionale e ottenere prestazioni eccellenti dal vostro telefono. Grazie alle classi di velocità 10 e UHS 3 (U3)1 i vostri video saranno caratterizzati dai più elevati standard di risoluzione attualmente disponibili e consentiranno una riproduzione impeccabile su schermi TV e monitor 4K Ultra HD. 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Capacità di archiviazione effettiva inferiore. 1 Il supporto di video full HD (1920 x 1080) e 4K (3840 x 2160) dipende dal dispositivo host, dalle dimensioni del file, dalla risoluzione, dalla compressione, dalla velocità di trasmissione, dal contenuto e da altri fattori. Consultare il sito www.sandisk.com/HD. 2 Consultare la confezione del prodotto o il sito www.sandisk.com/proof. SanDisk e SanDisk Extreme PRO sono marchi di SanDisk Corporation, registrati negli Stati Uniti e in altri paesi. I marchi e i loghi microSD, microSDHC, microSDXC, SD, SDHC e SDXC sono marchi di SD-3C, LLC. Tutti gli altri marchi qui menzionati sono marchi registrati dei rispettivi proprietari. ©2014 SanDisk Corporation. Tutti i diritti riservati. 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Vita difficile quella della diva, talvolta insopportabile, più spesso doppia: quella ufficiale, pubblica, immortalata da foto che rendono eterna la persona in forma di mito, e quella più privata, quasi sempre nascosta all’occhio pubblico, perché l’immagine ufficiale di una diva non si può barattare col tempo che scorre. Greta Garbo decise di uscire di scena nel senso più letterale, sparendo. E si nascose così bene che quando i fotografi a caccia di scoop la “pizzicarono”, pochi ci credettero. Era diventata mitica come il mostro di Loch Ness. E le foto di Ava Gardner lasciavano aperte le porte del sogno a milioni di uomini, mentre nella vita quotidiana la diva passava da un amor triste all’altro, sbronzandosi nel modo peggiore, fino a rovinare anche quel volto così bello e bramato. C’è una foto di scena di Rita Hayworth divenuta storica come quelle di Anita Ekberg ne La dolce vita. Rita Hayworth con le braccia alzate, guantate, le ascelle scoperte, nel film Gilda. La foto fece il giro del mondo, ma fu la condanna della vita privata della povera attrice, che in un momento di solitudine mista a rancore, abbandonata in malo modo da tutti, commentò: “Gli uomini vanno a letto con Gilda e si svegliano con Rita”. Anche Anita Ekberg per tutti è ancora là, placidamente scandalosa nel vestito nero inzuppato nella Fontana di Trevi: “Come here, Marcello”. E Marcello andò. Tutti avrebbero voluto essere battezzati come Mastroianni in quel film, e l’attrice ne uscì inconsapevolmente a pezzi, come Gilda. Per tutti, per l’immaginario collettivo, Anita era quella, era la dolce vita, con quell’abito meraviglioso che ne esaltava forme che l’America definì “larger than life”. Invece, lei, Anita, Anitona, condannata dal film e dalle foto di sce- 4 na, visse il resto dei suoi giorni sempre più nascosta in una villa dei Castelli romani, da dove usciva raramente, camuffata, proprio come Greta. La riesumò, con cinismo geniale, ancora Federico Fellini, e ce la mostrò a casa sua in Intervista, malinconica icona di un passato che non poteva ritornare. Ma forse aveva ragione un’altra diva, addirittura del cinema muto, Gloria Swanson, che nell’ultima scena di Viale del tramonto, afferma, stentorea nella sua follia: “Le dive non invecchiano mai”. Anita era d’accordo. La conobbi, anzi sarebbe meglio dire la vidi, in una fredda serata milanese costruita per i suoi ricordi. Arrivò, ormai anziana e non più eroticamente burrosa come appariva in quelle foto celeberrime, ma con la stessa altera consapevolezza di essere un mito, un reperto archeologico vivente di Cinecittà e di Hollywood. Che differenza c’è, alla fine, tra la foto ben posata di un abito illuminato dalla luce e quella quasi rubata di una signora sulla sedia a rotelle che si rivede a distanza di tanto tempo? Nell’una la diva non c’è ma s’immagina, nell’altra la diva è scomparsa, pur essendo presente. E allora, anche su queste due foto si staglia il motto felliniano: “Nulla si sa, tutto si immagina”. NEXT di Monica Papagna POLAROID SOCIALMATIC Dopo tanti rumors finalmente c’è la data di uscita di questa Polaroid Socialmatic: sarà possibile ordinarla dal 1 febbraio 2015. Ancora non si parla di tempi di consegna, ma dopo così tanto tempo la curiosità è grande e sembra che sarà presto soddisfatta. La Socialmatic permetterà di catturare le immagini, stamparle e/o condividerle sui social network. Sarà dotata di un browser Internet e un client di posta elettronica, ma anche un GPS interno, Wi-Fi e connettività Bluetooth. Questi ele- menti consentiranno il geo-tagging delle foto, la stampa remota e un uso creativo dei QR code: ogni foto può incorporare un QR code che può essere analizzato da altri dispositivi Socialmatic, fornendo così la pos- sibilità di monitorare e seguire le proprie foto mentre vagano nella vita reale, in tutto il mondo. PHASE ONE A-SERIES La collaborazione tra Phase One e Alpa ha dato vita alla nascita della A-series che combina componenti di pregio in termini di ottiche, corpo macchina, dorsi digitali e software. Disponibili i modelli: A280 – CCD full-frame da 80 megapixel A260 – CCD full-frame da 60 megapixel A250 – CMOS da 50 megapixel Le ottiche disponibili variano tra un’ultra grandangolare da 23mm a una grandangolare da 35mm, fino a una multiuso da 70mm con ampia lunghezza focale. Per saperne di più: www. phaseone.com 6 KODAK IM5 Vedere il nome di Kodak su uno smartphone può sembrare strano, ma dovremo farci l’abitudine perché questa è una novità annunciata al CES di Las Vegas. Si chiama Kodak IM5 ed è un telefono di ultima generazione, molto simile a quelli che probabilmente avrete in mano in questo momento. In Europa dovrebbe arrivare alla fine di marzo e promette un efficace software di editing, stampa e condivisione delle immagini e una fotocamera da 13 milioni di pixel. Un buon prodotto, con sistema operativo Android, che si posizionerà in una fascia di prezzo decisamente concorrenziale. Per nostalgici. LEICA FESTEGGIA 100 ANNI E REGALA FINO 5.000 EURO Se il vostro desiderio è quello di acquistare una Leica, questo potrebbe essere il momento giusto per farvi un regalo. Leica, infatti, festeggia i suoi 100 anni e fino al 28 febbraio vi riserva sconti fino a 5.000 euro sull’acquisto di fotocamere e obiettivi. All’interno della promozione sono inclusi i Sistemi M e T e le fotocamere delle Serie X, D-Lux e V-Lux. Se non ora... Per saperne di più: www.leicapromo100anni.it SCHEDE SD WI-FI Può una scheda SD trasformare la vostra fotocamera professionale in una fotocamera Wi-Fi? Se la vostra necessità è solo quella di uplodare qualche immagine sui social network può bastare una semplice scheda SD Wi-Fi, e un adattatore per Flash Card, per esportare le immagini su uno smartphone o un tablet e condividerle immediatamente. Semplice e immediato. Per saperne di più: http://it.transcendinfo.com 7 NEXT di Osvaldo Esposito DA SAMSUNG IL MONITOR CURVO PER UNA VISIONE PIÙ AVVOLGENTE Dopo il lancio dei te- levisori 4k con display curvi, la casa coreana ha deciso di entrare anche nel mercato office professional. Il nuovo monitor SE790 è dotato di un innovativo schermo curvo che corrisponde alla curvatura naturale dell’occhio umano, offrendo un’esperienza di visione estremamente coinvolgente Il massimo del confort nella fruizione dei contenuti è stato convalidato da TÜV Rheinland, leader nella certificazione internazionale, che ha valutato le prestazioni del monitor a colori, l’uniformità del colore, l’angolo di visione, lo spazio curvo e il funzionamento senza intoppi. La curvatura dello schermo crea inoltre un campo di visione molto ampio e un senso di profondità aumentato, garantendo una migliore prospettiva panoramica di immagini e video. Il risultato è un effetto 3D, determinato anche dal rapporto 21: 9 con una risoluzione da 3.440 per 1.440. Inoltre la funzione Picture-by-Picture consente di collegare facilmente due dispositivi visualizzando due schermate simultaneamente sul monitor, senza compromettere la qualità, e incorpora altoparlanti 7-watt dual stereo. http://www. samsung.com/ it/consumer/pcperipherals-printer/ monitor/curved/ LS34E790CNS/EN 8 UN CARICO DI ENERGIA PORTATILE CON XTORM Ritrovarsi senza una riserva di energia non è un buon segno per un professionista. Xtorm è un nuovo brand olandese specializzato proprio nella fornitura di battery pack. Tra i nuovi modelli spicca Il caricatore solare Lava da 6.000 mAh. ALBUM FABER PRESENTA LA NUOVA COLLEZIONE Il laboratorio Realcolorprint di Casandrino, in Campania, ha presentato recentemente la nuova collezione degli album Faber. L’esperienza acquisita nel settore stampa rende il prodotto particolarmente appetibile. Realizzati da professionisti che operano nel campo della fotografia gli album Faber sono fatti interamente a mano con scupolosa attenzione per i dettagli sia nella forma, sia nei contenuti, evitando inutili eccessi nel design complessivo. L’obiettivo aziendale è quello di soddisfare appieno le esigenze del fotografo nel rispetto della sua creatività, dando credito alla vena artistica. Quattro le linee produttive dell’azienda campana: IMAGINA è un’album libro fatto a mano con sistema di rilegatura a pagina continua con tecnica a caldo. Stampato su carta fotografica professionale a pagina intera con rivestimento idrorepellente. MIXTA è il punto di congiunzione tra passato e presente, tra classico e moderno. Composto sia da pagine stampate su carta fotografica a pagina intera sia con fondo di cartoncino e foto con velina, di aspetto più tradizionale. MEMORA Book rappresenta la soluzione ideale da abbinare al photo album. Dotato di cover rigida tipo Bodoniana personalizzata con foto, è indicato prevalentemente per testimoni, padrini, madrine, amici e parenti. Utile anche come book promozione immagine per moda e spettacolo, o come catalogo prodotti extra lusso. MAG Book è un photo book in carta patinata con stampa offset e rilegatura in brossura, disponibile con cover rigida tipo Bodoniana oppure con cover morbida. In piccolo formato è riproducibile in set multipli da abbinare alle bomboniere da cerimonia. www.albumfaber.it Si tratta di un un potente caricatore universale mobile con incorporato un pannello solare, gommato e con finiture opache. Con la sua struttura ed i pannelli solari da 3.5 watt è l’ideale per l’uso all’aperto. Può essere ricaricato completamente con solo 8 ore di luce solare oppure tramite USB o rete. Il display LCD blu indica il processo di ricarica; una volta terminato è pronto per ricaricare smartphones e altri dispositivi elettronici. Ha due porte USB sul lato frontale, una porta cavo microUSB sul retro e un cavo USB standard . Grazie a queste opzioni di connessione è possibile ricaricare 3 dispositivi contemporaneamente. www.xtorm.eu L’INCONTRO IL MISTERO DELLA VITA Giuseppe Ripa, con i suoi scatti in bianco e nero rarefatto e intenso (ma anche a colori) indaga sull’uomo, il suo rapporto con la cultura e il mondo che lo circonda di Bianca Astrid Bemori 10 11 L’INCONTRO I ndagare il mistero della vita. Non è certo un’impresa da poco. Ma questo appassiona Giuseppe Ripa che da parecchi anni cerca spiegazioni con il suo bianco e nero intenso e rarefatto, che accoglie mille variazioni. Iniziato con Anima mundi, il suo primo lavoro esposto al Museo Diocesiano dove la natura dialoga con l’uomo e con i luoghi della spirtiualità. Una indagine molto personale e profonda sul sacro. “È un argomento che mi ha sempre interessato. Segna l’inizio del mio percorso: l’indagine tra natura e cultura. Ma è stato il mio primo lavoro. Ora sono un po’ più lontano. E mi sono anche cimentato con il colore. 12 Dopo lungo tempo di bianco e nero”, spiega Ripa, che si occupa anche di investimenti all’Unicredit ed è un grande viaggiatore. “Ho fotografato rifiuti sulla spiaggia in Seaside. E ora espongo ad Arte Fiera a Bologna Base/ Dibase un polittico (9 foto) di oggetti ritrovati”. Una scelta coraggiosa. “Questa mia ricerca racchiude minimalismo e denuncia. Con il mio linguaggio: la fotografia. Ho preso spunto dalla lezione nell’arte contemporanea dell’”object trouvé” dai ready- made di Marcel Duchamp agli assemblage di Arman e Spoerri”. Stupiti? Scocciati? Ammirati? Attratti? La fotografia è arte e dialoga di continuo con le altre arti. Come con la realtà. Banale per alcuni, sconvolgente per altri. Ma se una ricerca ha un senso e una ragione comunica sempre qualcosa di necessario per capire noi stessi e quello che ci sta intorno. E le foto dell’ultimo lavoro di Ripa sono un ritratto d’arte di uno dei grandi problemi del mondo. Quello ambientale. “Le spiaggie sono luoghi di tragedie: una testimonianza dei problemi della nostra cultura oggi. Un capitolo nuovo della mia ricerca sul rapporto infinito tra natura e cultura”. Il 13 L’INCONTRO consumo e l’inquinamento sono quello che ci viene in mente al primo sguardo, ma anche l’abbandono la mancanza di cura... Un esempio? Guardate con attenzione la passerella nacosta dalla sabbia e confrontate quello che vi viene in mente con la descrizione di Ripa. “La passerella è un oggetto dell’uomo che serve all’uomo. Si usa per accedere al mare: abbandonata dà l’idea del passato dimenticato, di un luogo che era vivo e ora è non lo è più. E dove la natura rappresentata dalla sabbia sul legno torna a essere la padrona. L’oggetto abbandonato racconta una nostra storia, quella della società in cui stiamo vivendo e quella di quel luogo. E accende la nostra immaginazione 14 su chi lo ha posseduto. Ripa le fotografa con un grande rigore formale e come se fossero dei ritratti. “È un tentativo di mettere ordine nel caos. Io ci provo”. Prima di avventurarsi tra i rifiuti Ripa ha è andato a curiosare in molti posti e nei suoi desideri. Con il suo sguardo spiazzante, colto e spesso ironico. Sul suo sito sfogliate i lavori a partire da Tibet, dove natura e spiritualità sono in intenso rapporto, in Aquarium si sviluppa un altro capitolo dello studio “natura/cultura”. Nelle sue immagini immortala uomini e animali, i dialoghi immaginari. Moondance, una space fantasy perlustra New York e i suoi abitanti e ne riporta dialoghi e silenzi. 15 Novità per l’anno nuovo: reflex, mirrorless, videocamere, obbiettivi, accessori, stampanti 3D. Tutto da leggere e da studiare. IN LUOGHI ESTREMI, ESTREMI RIMEDI Pentax ne sa una più del diavolo, o in questo caso dello Yeti. Il fotografo Sergio Bolla ci spiega come scattare foto a temperature da brividi di Edoardo Sansonne 18 S ergio Bolla è un assiduo frequentatore delle nevi del Piemonte, per questo motivo si trova molto spesso a scattare in situazioni estreme: temperature sotto zero, umidità e quei fastidiosissimi fiocchi di neve che si insinuano nella preziosa attrezzatura fotografica. Ma a tutto c’è un rimedio, in questo caso la medicina si chiama Pentax. Cosa porti con te per fotografare in condizioni difficili? Per fotografare in condizioni difficili, nelle quali spesso mi trovo, è necessaria una fotocamera che non tema temperature basse e soprattutto l’infiltrazione di acqua o umidità. È proprio per questo che vedo nella mia K-3 Pentax e nelle compatte outdoor della linea WG, un prezioso aiuto nelle situazioni più impervie. Oltre a questo porto sempre con me il mio 19 corredo di obiettivi composto da: dmc DA* 1650mm f2.8 e il dmc DA* 50-135mm f2.8. Quanto è importante adattare l’attrezzatura al luogo e alla situazione in cui sai di dover fotografare? Per me è importantissimo. Nella mia esperienza a Prato Nevoso, stazione sciistica nel comprensorio del Mondolè, ho dovuto preventivamente scegliere una macchina che potesse resistere al tipo di utilizzo che ne avrei fatto e alle condizioni che avrei affrontato: neve, umidità e freddo. Gli shooting in neve fresca non sono di certo un problema per la mia fidata K-3 e per la mia K5-II, figuriamoci per le compatte della linea WG, create apposta per quasto genere di situazioni! Cosa non può mai mancare? Ovviamente non può mancare il mio robustissimo zaino Thule e la mia adorata K-3 con sempre montato fisso il Fisheye Samyang 8mm, oltre alla mia WG-M1 sempre pronta a qualunque evenienza, anche sott’acqua. Quali sono le maggiori difficoltà che incontri? Le difficoltà che incontro, soprattutto nello 20 shooting su pista e fuoripista, sono rappresentate dagli spostamenti e dalla ricerca della buona inquadratura, un conto è spostarsi di qualche passo in condizioni normali, un’altro è farlo in mezzo alla neve con sci ai piedi e zaino da 10 chili e più in spalla. La macchina fotografica perfetta? Beh, la perfezione per il mio tipo di impiego la trovo nella Pentax K-3, veloce, resistente, tropicalizzata, con un ottimo sensore che anche ad ISO alti mi permette di avere immagini nitide e di dimensioni notevoli. Da Pentax vorrei solamente un sensore più grande e qualche nuova ottica un po’ più lunga. Consigli per avventurieri della fotografia in condizioni estreme? Quello che consiglio a tutti coloro che volessero cimentarsi in questo tipo di fotografia è certamente di essere pronti a sforzi fisici superiori a quelli della fotografia tradizionale. Per quanto riguarda l’attrezzatura, un bello zaino, possibilmente impermeabile, e almeno iniziare con una K-50 Pentax con un obiettivo zoom che sia WR (resistente alle intemperie). 21 UNO SCATTO SUL MONDO Per Luca Bracali, fotografo ed esploratore, la bellezza del viaggio si fonde con la passione per la fotografia. Nascono così i suoi reportage realizzati con le mirroless di Fujifilm di Diego Papagna S celto dalla Fujifilm come fotografo della sua scuderia, tra l’inagurazione della sua ultima mostra a Napoli e l’imminente partenza per la Birmania, Luca Bracali ci racconta la sua esperienza di fotografo in primis, ma anche di esploratore e regista. Come hai cominciato? Prima esploratore o fotografo? Non ci sono dubbi, come fotografo! A 6 anni ho avuto in mano da mio zio la prima fotocamera, una Dacora se non ricordo male, con la quale ho scattato il primo bianco e nero che fra l’altro conservo ancora. A 15 anni ero in camera oscura a imparare da una mente poliedrica le tecniche di sviluppo, ma anche a conoscere le regole di composizione per i ritratti e i paesaggi. A 23 ho iniziato come inviato per un giornaletto locale nelle gare di motocross, nel 1991 ho imparato a conoscere e documentare il mondo attraverso un importante magazine e da lì è nato il grande amore per il nostro pianeta che mi ha portato nel 2009 a raggiungere il Polo Nord sugli sci per documentare lo scioglimento dei ghiacci e fra pochi giorni a toccare con la Birmania il mio 135esimo paese. Che tipo di attrezzatura porti nei tuoi viaggi? Dipende molto dal tipo di reportage che devo affrontare: paesaggi, natura intesa come flora, wildlife, architettura, o persone. Dall’8 millimetri all’800 22 diciamo che dispongo più o meno di tutto. Ovvio che almeno tre fotocamere sono indispensabili per affrontare un reportage oltre a una compatta da tenere sempre a portata di mano. Le ottiche che mi accompagnano andranno quanto meno dal 10 al 200 millimetri, macro e ottiche tilting le uso più raramente ma in alcuni casi è meglio averle dietro. Light-panel e pannello riflesso li porto appresso per i ritratti, un cavalletto in carbonio, ma meglio due, vanno sempre considerati. Polarizzatore circolare, nd e digradante fanno parte del mio corredo, il minimo indispensabile visto che detesto sia i filtri che il foto-ritocco. Un ottimo pc e un paio di hard-disks da 2 tb mi danno un buon margine di sicurezza sul salvataggio delle immagini e almeno 4 schede da 32 Gb / 95 Mb/s le porto con me. Sei un fotografo Fuji, come sta andando questa esperienza con le mirrorless? Strano a credersi anche per me, convinto assertore delle super-reflex, ma le fotocamere di ultimissima generazione mirrorless, nate certamente più per un uso street, iniziano a dare risultati sorprendenti. Ho iniziato con la X-Pro 1 di Fujifilm, compatta e leggera ma un po’ troppo sensibile al rumore. La X-E2 è stata un bel salto di qualità, ma la piena maturazione è giunta con la X-T1, ottima nella risoluzione quanto nell’esposizione, veloce nella messa a fuoco e fruibile anche ad alti iso. Ma la cosa che più mi ha convinto di questa mia scelta è stata l’assenza del filtro anti-aliasing che, a parte l’effetto moirè, si traduce in una maggior definizione dell’immagine e poi quella disposizione random dei fotodiodi, brevetto Fujifilm, che restituiscono allo scatto digitale una maggior naturalezza. L’intervallometro on-board è ideale per i time-lapse o per gli star-trial, nella fotografia notturna o per chi, come me, va a caccia di aurore boreali in artico almeno due volte all’anno. Rispetto a una reflex quali sono i pro e contro? Beh... ce ne sono diversi e pure evidenti. Leggerezza in primis ma anche versatilità, rapidità nell’utilizzo, schermo orientabile, tanto per citarne alcuni. Ma anche affidabilità se vogliamo, dal momento che le mirrorless, vista l’assenza di pentaprisma ma soprattutto dello specchio, hanno meno parti meccaniche in movimento. I contro sono la mancanza di un mirino ottico che rende meno fedele la visione dell’immagine e la qualità del sensore che ad alti iso lavora non altrettanto bene rispetto alle reflex. Anche il parco ottiche è più limitato. Ma mi sento di dire che è solo questione di tempo perché il mercato delle mirrorless sta facendo davvero passi da gigante ma non vorrei osare troppo nel dire che forse, un giorno, soppianteranno le reflex. Parlaci del tuo lavoro, hai appena inaugurato una mostra e stai per partire per la Birmania... A parlare del mio lavoro non vorrei forse annoiarvi troppo, mi limito molto brevemente a dire che negli ultimi anni, specialmente con l’arrivo della crisi che ha eliminato chi praticava questo lavoro senza essere un vero professionista, 23 CANON EOS M SENSORE Sensore CMOS APS-C MEGAPIXEL 18 DISPLAY Display touch screen da 7,7cm e 1,04 milioni di punti AUTOFOCUS Hybrid CMOS AF System. Pixel di rilevamento di fase integrati nel sensore immagine con 31 punti AF VIDEO 1920 x 1080 fino a 30fps e 1280x720 fino a 60fps ISO 100-12.800, espandibile fino a 25.600 ISO PESO Circa 298 g (, incluse batteria e scheda di memoria) WI-FI No Perché sceglierla Per chi possiede un corredo Canon può, tramite adattatore, usare le ottiche e per le sue dimensioni: è davvero piccola e pesa pochissimo. ha subito una forte crescita. La mia attività principale, oltre che come regista per Rai 1 e collaboratore di testate varie, prosegue con la pubblicazione di libri e la produzione di mostre, senza mettere da parte quella di conferenziere e docente di fotografia. Ho iniziato insegnando in una università per studenti americani e poi ho iniziato la mia libera professione organizzando workshops in Italia ma soprattutto all’estero (www.workshop.lucabracali.it), in quei luoghi dove la bellezza del viaggio si fonde alla passione per la fotografia, come la Birmania appunto. http://www.lucabracali.it/ PENTAX SENSORE CMOS retroilluminato da 1/1,7 MEGAPIXEL 2,4 DISPLAY LCD a colori TFT da 3” AUTOFOCUS AF a rilevamento del contrasto VIDEO 1920x1080 fino a 30fps ISO 100 - 12800 PESO 203g carica e pronta all’uso (con batteria e scheda di memoria SD), 183g (solo corpo) WI-FI No Perché sceglierla È la più piccola in assoluto e si può avere in 40 differenti colorazioni, dispone inoltre di un ottimo Sistema SR (Shake Reduction) per stabilizzare le immagini direttamente sul sensore. OLYMPUS OM-D E-M1 SENSORE 4/3’’ Sensore Live MOS MEGAPIXEL 16,3 DISPLAY LCD inclinabile touchscreen da 3” AUTOFOCUS A rilevamento di fase con DUAL FAST AF VIDEO 1920 x 1080 fino a 30fps a 24Mbps (MOV) ISO 200 – 25600 PESO 497 g (batteria e scheda di memoria incluse) 443 g (solo corpo macchina) WI-FI Si Perché sceglierla La miglior camera fotocamera 4/3” in commercio, design da urlo e in più un sistema di stabilizzazione delle immagini in foto e video a 5 assi direttamente sul sensore. Se non bastasse, ci sono anche 65 ottiche dedicate. 24 FUJI X-T1 SENSORE APS-C X-Trans CMOS II MEGAPIXEL 16 DISPLAY 3” AUTOFOCUS A rilevazione di fase VIDEO 1920x1080 fino a 60fps ISO 200-6.400 espandibile da 100 – 51.200 PESO 440g (Incluse batteria e scheda di memoria) e 390g(Senza accessori, batteria e scheda di memoria) WI-FI Sì Perché sceglierla Prestazioni eccezionali e stile unico. NIKON 1V3 SENSORE CX, CMOS da 13,2 x 8,8 mm MEGAPIXEL18,4 DISPLAY 7,5 cm in diagonale touchscreen LCD ad angolazione variabile TFT AUTOFOCUS Autofocus ibrido 171 aree di messa a fuoco fino a 20 foto al secondo con autofocus continuo e fino a 60 foto al secondo con l’AF fisso. VIDEO 1920x1080 fino a 60fps ISO 200 – 12.800 PESO Circa 324 g, con batteria e card di memoria, ma senza tappo corpo; circa 282 g solo corpo macchina WI-FI Sì Perché sceglierla Velocità di scatto e precisione autofocus da record. SAMSUNG NX1 SENSORE BSI CMOS APS-C da 23,5 x 15,7 mm MEGAPIXEL 28,2 DISPLAY Super AMOLED w/Touch Screen da 3” ad angolazione variabile AUTOFOCUS Ibrido con 205 Punti (Rilevamento di fase AF), 209 Punti (Rilevamento a Contrasto AF) VIDEO 4k a 30fps in 3840x2160 o 24 fps in 4096x2160 (24fps solo), 1920x1080 fino a 50fps ISO 100-25.600 PESO 550g WI-FI Si Perché sceglierla Altissima risoluzione, autofocus velocissimo con scatti a raffica fino a 15fps e anche video a 4k. PANASONIC DMC-GM5 SENSORE Sensore Live MOS 4:3 MEGAPIXEL 16 DISPLAY LCD TFT con controllo touch statico da 3” AUTOFOCUS Sistema AF a Contrasto VIDEO 1920 x 1080 fino a 60fps ISO 200-25.600 PESO Circa 211 g (scheda SD, batteria, corpo macchina)/Circa 180 g (solo corpo macchina) WI-FI Sì Perché sceglierla È la più piccola fotocamera Panasonic e ha il mirino. SONY ALPHA 7S SENSORE Sensore CMOS Exmor full-frame MEGAPIXEL 12,2 DISPLAY LCD TFT da 3” AUTOFOCUS AF a rilevamento di contrasto con 25 punti di messa a fuoco VIDEO 4 K a 30p, Full-HD (1080p) fino a 60fps, e si arriva a 120 fps a 720p ISO 50-409.600 PESO 446 g (solo corpo) / 489 g (con batteria e supporto di memoria) WI-FI Sì Perché sceglierla Sensore a pieno formato con qualità a iso alti sbalorditiva e in più video fino a 4k. 25 PROVE DI CELLULARE Uno storyteller che con le sue immagini ha conquistato Instagram. Marco Lamberto ci spiega come ottenere risultati con uno smartphone di Monica Papagna S i chiama Marco Lamberto, ma è noto su Instagram con il nick @Polylm. Ha più di 18.000 follower e un like rate straordinariamente alto, più del 6%. L’abbiamo intervistato per conoscerlo meglio e farci raccontare come fa a ottenere risultati così brillanti solo con un telefono. Come è iniziata la tua passione per la fotografia? Sono un professionista IT, sviluppo software, soluzioni a problemi che in certi casi sono causati dall’informatica stessa. Ho iniziato ad appassionarmi alla fotografia da bambino, incoraggiato dai miei con una 6x6 della Ferrania. Il passo successivo è stata una reflex 35mm completamente manuale e i miei primi rullini in bianco e nero. Dopo anni di film sono approdato al digitale partendo da fotocamere compatte e quando tempi e tecnologie son diventati sufficientemente maturi per un utente non professionale, ho acquistato una reflex. Quasi contemporaneamente ho cominciato a utilizzare un iPhone 4 per fotografare. Col passaggio al digitale ho cominciato a guardare e frequentare social specializzati come Flickr e 500px per poi arrivare al mobile sopratutto grazie a Instagram. È nata prima la passione per i viaggi o la passione per la fotografia? Una macchina fotografica è sempre stata presente nei miei viaggi, già pronta prima ancora di cominciare a fare la valigia. Per molti anni la fotografia è stata il sinonimo di vacanza o gita. All’inizio utilizzavo le foto per documentare i luoghi, negli ultimi anni, invece, ho cominciato sempre più ad apprezzare le persone che li vivono. Ti definisci uno storyteller, come mai hai abbracciato questa definizione? Ogni fotografia, pensata e scelta, è un racconto visivo, anche solo per la durata di uno scatto. Al pari di un testo dove il lettore s’immagina la pro- 26 pria versione, trovo sorprendente quando questo avviene per una foto. Un’immagine può evocare sensazioni ed essere interpretata in maniera completamente nuova dall’osservatore. Cosa ti ha portato su Instagram? Fu “chi” e non “cosa”. Marzia (@milkydrop) è stata fra le prime migliaia a iscriversi al social appena nato. Ai tempi frequentavo unicamente Flickr e 500px, su suo suggerimento ho aperto un account e pian piano abbiamo fatto diventare la pubblicazione di una foto un’attività condivisa quotidiana. Pochi mesi dopo abbiamo scoperto la community di Instagramers Milano e abbiamo cominciato a frequentarli in maniera costante. A oggi è una presenza consistente nella nostra vita, con incontri, eventi e il coinvolgimento diretto anche nelle attività di divulgazione e formazione delle cosiddette Instagramers Academy (appuntamenti per la formazione all’uso di Instagram e della mobile photography, ndr). Sei completamente autodidatta? Sono un semplice appassionato, negli ultimi anni sto approfondendo alcuni aspetti legati alla street photography, ma sempre da autodidatta. I social, ma soprattutto Instagram, mi hanno dato modo di entrare in contatto con fotografi che stimo e apprezzo. Le distanze sono molto 27 più brevi di quello che si può pensare, l’inglese è una chiave quasi universale online. Che tipo di telefono utilizzi? Ho usato un iPhone 4 fino a febbraio 2014, dopo sono passato a un iPhone 5s. In certi casi uso anche un Lumia 1020. Hai anche degli accessori? Nessuno in particolare a parte batterie esterne usb per sopravvivere ai tour più impegnativi. Per praticità e rapidità uso il telefono senza accessori. In certi casi un cavalletto è utile, ma di solito viaggio leggero con il minimo indispensabile. Cosa ti spinge a scegliere di utilizzare un telefono invece di una reflex? Ci sono contesti in cui il telefono è meno appariscente e permette di catturare una scena senza interferirvi. Spesso è la sola macchina fotografica sempre con me. In viaggio porto sia la reflex che il telefono. Entrambi hanno vantaggi e limitazioni, la cosa più importante che mi capita di ripetere spesso agli inizi delle Academy è quanto sia importante imparare a conoscere gli strumenti. I difetti possono esser sfruttati in maniera creativa e in certi casi bisogna abituarsi all’idea che ci si possa limitare a osservare il momento. Quell’immagine, magari sfocata, scura o piena di rumore, potrà solo rievocarne il ricordo e non verrà mai divulgata. Avere una galleria su Instagram unicamente di scatti mobile non è obbligatorio, ma per me è sempre stata un po’ una sfida. Mi piace pensare che sia un modo per contribuire a sovvertire il luogo comune che sia lo strumento a fare la foto. Fai parte solo di Instragramers Italia o anche di altre community? Faccio parte di Instagramers Italia (www. instagramersitalia.it), la declinazione nazionale di un fenomeno mondiale non affiliato direttamente a Instagram, ma che sul social pone le fondamenta. Rispetto ad altri network di fotografia ho trovato persone che spesso 28 sono approdate alla fotografia proprio grazie allo smartphone. È davvero stimolante perché, soprattutto sulla fetta di utenza Apple, lo strumento è “uguale per tutti”. In un contesto dove tutto è uniformato e automatico o quasi, la differenza la fa quello che si mette nell’inquadratura e come la si compone. Consiglio di fare un giro online per localizzare la community più vicina: è molto probabile che ci si possa incontrare, chiacchierare in buona compagnia e ovviamente fare anche qualche scatto tutti insieme! Sony Experia Z3 Microsoft Lumia 535 Dimensioni: 146,8x72x7,3 Peso: 152 Batteria: 3100 mAh fissa Display: 1080x1920 punti – 5.2 pollici – 424 ppi Fotocamera: 20.7 megapixel – zoom 8X – HDR Sistema operativo: Android 4.4 Dimensioni: 140,2x72,4x8,8 Peso: 146 Batteria: 1905 mAh rimovibile Display: 540x960 punti – 5.0 pollici – 220 ppi Fotocamera: 5.0 megapixel – F/2.4 – HDR Sistema operativo: Windows Phone 8.1 con Lumia Denim Huawei Ascend Mate 7 Samsung Galaxy S5 Dimensioni: 142x72,5x8,1 Peso: 145 Batteria: 2800 mAh rimovibile Display: 1080x1920 punti – 5.1 pollici – 432 ppi Fotocamera: 16.0 megapixel – F2.2 – HDR Sistema operativo: Android 4.4.2 Dimensioni: 157x81x7,9 Peso: 185 4100 mAh fissa Display: 1080x1920 punti – 6.0 pollici – 367 ppi Fotocamera: 13.0 megapixel – F/2.0 – HDR Sistema operativo: Android 4.4.2 Apple IPhone 6 Dimensioni: 138,1x67x6,9 Peso: 129 Batteria: 1810 mAh fissa Display: 750x1334 punti – 4.7 pollici – 326 ppi Fotocamera: 8.0 megapixel – F/2.2 – HDR Sistema operativo: iOS 8.1.2 29 I CONSIGLI DEL TESTER Il lavoro di Francesco Ulisse Cammarata con il suo Ulisse Project è quello di testare minuziosamente videocamere e attrezzature. Ecco quali sono secondo lui i migliori prodotti di Diego Papagna U na nuova concezione di distribuzione, supporto tecnico e informazione su attrezzature fotografiche e audiovisive, questa la mission di Francesco Ulisse Cammarata e del suo UlisseProject (http://www.ulisseproject. de/). Professione principale: tester per agenzie esterne che poi provvedono a distribuire a testate giornalistiche, siti web ecc... Affamato di tecnologia e degli aspetti più tecnici delle varie attrezzature, non lesina critiche in grado di portare migliorie e accorgimenti su prodotti non ritenuti idonei. Molto attivo anche nel campo mediatico, ha creato su Facebook una vera e propria community per offrire agli user un supporto, compartecipare i risultati dei test e segnalare i prodotti migliori per le diverse esigenze professionali. Come hai cominciato la professione di tester? Già quindici anni fa lavoravamo nel campo audio per piccole produzioni televisive e il passaggio al video fu il risultato di un’evoluzione naturale. 30 Parlo al plurale perché insieme a me lavorano altre persone che hanno creduto fortemente in questo progetto e, come me, sono sempre state attratte dalla tecnologia. Pertanto l’approccio era sempre teso all’aspetto tecnico e a ciò che stava dietro gli strumenti che utilizzavamo. Successivamente, col trasferimento in Germania, ci fu proposto di fare questo lavoro di tester nell’ambito video e ci buttammo a capofitto nella nuova avventura. Nel corso degli anni sono nate diverse agenzie che offrivano questo servizio conto terzi fino ad arrivare ad oggi, con la richiesta di test sempre più complessi. Nell’ambito video c’è un gran marasma gene- rato da chi si improvvisa tester senza avere una preparazione adeguata. Bisogna innanzitutto differenziare il test dalla prova. Un professionista “prova”, non testa e un test non viene effettuato da una persona singola, ma da più persone avvalendosi della consulenza di specialisti del settore. Molti addetti mi dicono: “Ho testato questo strumento”, ma io rispondo: “No, tu hai provato questo strumento e ciò non implica che tu possa dire che sia il migliore”. Tra la Germania e l’Italia vedi delle grosse differenze a livello tecnico? Sarebbe bello unirsi e fare un lavoro di squadra perché la Germania ha un livello tecnologico più avanzato, l’Italia però risponde con la creatività. L’idea che mi piacerebbe sviluppare in un prossimo futuro è quella di creare un’agenzia per aziende tedesche che vogliono realizzare video con professionisti italiani. Altra grande differenza è che qui in Germania si viene pagati subito al completamento del lavoro, non come in Italia dove la consuetudine è di pagare a 60-90 giorni. Avendo testato tanti prodotti, quali sono stati quelli che ti hanno maggiormente sorpreso in questi ultimi tempi? La valutazione tecnica di una telecamera è sempre molto individuale e complessa perché bisogna prendere in considerazione vari fattori quali l’ergonomia, la qualità del sensore, i files ecc....Ad esempio, talvolta sono rimasto perplesso perché persone che lavorano nel cinema da tanti anni hanno affermato che la risoluzione non conta. Mi chiedo perché, allora, abbiano inventato il 4k e perché un’azienda come Red si butti sul 6k… è come dire che nascere miopi è un vantaggio. Secondo il mio parere, una camera che ha poca definizione non è consigliabile; sul mercato esistono degli ottimi prodotti, ma deve ancora nascere una camera che riesca a sbalordirmi. Tra i prodotti più recenti, mi hanno colpito maggiormente la Sony FS7 e la Blackmagic Ursa, telecamere di ottima qualità che però peccano in altri aspetti. La FS7 ha uno chassis brutto dal punto di vista estetico e anche a livello ergonomico non è il massimo: la maniglia non è lunga abbastanza per poter essere utilizzata professionalmente a spalla, i bottoni dei comandi sono scomodi perché sono allo stesso livello dello chassis e poco individuabili perché fatti con lo stesso materiale. La Ursa ha un corpo che pesa addirittura 7kg perciò necessita di teste molto resistenti e quindi molto care. Tra tutte le telecamere, ritengo che la Canon 1DC possa essere considerata come una pietra miliare. Dopo aver provato e testato tutti i prodotti di un certo livello presenti sul mercato, ho scelto questa camera per il mio lavoro perché la considero di qualità superiore: ha un 4k eccezionale, una compattezza incredibile ed è subito pronta all’uso. Non sono il solo a pensarla così; persino Andrew Reid del famoso blog eoshd.com, dopo averla criticata per lungo tempo, ora che è riuscito a farci un po’ di pratica, stravede per questa macchina. Parlando invece di prodotti meno costosi, vorrei segnalare la Panasonic GH4 perché è bella esteticamente, comoda, semplice da usare e… praticamente infallibile; l’autofocus funziona bene e in accoppiata con le sue ottiche 12-35 e 5-100 è in grado di soddisfare ogni esigenza; non serve altro! Se non possedessi già la Canon 1DC e dovessi limitarmi adun budget inferiore, sceglierei sicuramente la GH4. Poi ci sono macchine come la Sony Alpha 7S che consiglierei a chi vuole fare riprese a iso molto elevati per esigenze particolari; questo apparecchio permette di ottenere buoni risultati fino a 10.000 iso. Per quanto riguarda gli accessori, slider, gimbal, rig, cosa ci consigli? Per quanto riguarda gimbal, ho una buona conoscenza del mercato perché li abbiamo provati quasi tutti. Sturdycam è un prodotto che offre un buon livello di qualità-prezzo ed è anche italiano! Questo apparecchio può ri- 31 PANASONIC GH4 spondere bene alle esigenze dei consumatori, ma durante i test ci siamo accorti che è un po’ complesso da settare; abbiamo segnalato all’azienda che sono necessari alcuni accorgimenti e i nostri consigli sono già stati presi in considerazione. Questo Gimbal deve combattere con altri prodotti di prezzo molto superiore come: Movi M5, DJI Ronin e Skyglade. Il DjI Ronin funziona molto bene, ma non è consigliabile a causa del peso eccessivo: 5kg solo di struttura! Con questo gimbal in mano è quasi impossibile lavorare per più di qualche minuto se non utilizzando un easy rig. A questo punto, però, sommando il costo del Ronin e dell’easy rig si supera il costo del Movee M5 che è il Gimbal che mi sento di consigliare perché reputo che sia il migliore. L’M5, provato con Canon C100 e ottica prime, ha reso perfettamente sforando il peso dichiarato di portata senza il minimo problema.Per quanto riguarda rig , abbiamo a disposizione un’ampia scelta di prodotti di buon livello. Se, però, siete dei precisini che vogliono uno spallaccio funzionale e che pensano al futuro, Zacuto è la risposta giusta perché cambiando dei semplici pezzi si potrà adattare lo stesso rig, ad una macchina che deve ancora essere prodotta. Si tratta di un ottimo brand; è vero che si fa pagare, ma produce bene ed è davanti a tutti. Per quanto riguarda gli slider, se si vogliono utilizzare a livello professionale, bisogna avere delle accortezze tecniche; per esempio una frizione che crei resistenza e un movimento più fluido come quelli prodotti da Kessler. Per concludere, se tu dovessi consigliare un kit completo per riprese video, per esempio a un matrimonialista, cosamsuggeriresti? Pensando a un videomaker specializzato in matrimoni o videoclip, suggerirei una Canon C100 Mark II, uno spallaccio recoill della Zacuto, il cavalletto HST3 Slidekamera e un pocket dolly slider Kessler. Se il budget di spesa fosse più limitato, consiglierei sicuramente una Panasonic GH4. http://www.ulisseproject.de/ 32 Sensore Sensore digitale Live MOS da 16,05 Megapixel Risoluzione max 4k Frame rate max 96 fps a 1080p Formato Mov/Mp4/Avchd Display Monitor OLED con comando a tocco statico da 3” regolabile Innesto ottiche Panasonic Lumix Messa a fuoco Sistema AF a Contrasto Iso 200-25,600 Peso 560g incluse le batterie Supporto di registrazione sd, sdhc e sdxc BLACKMAGIC Sensore 12,48 millimetri x 7,02 millimetri Risoluzione max 1920 x 1080 Frame rate max 30fps a 1080p Formato CinemaDNG (RAW), Apple Pro Res (Mov) Display lcd integrato da 3.5” Innesto ottiche Attacco micro 4/3 Messa a fuoco Automatica JVC GY-LS300CHE Perché sceglierla Piccola ma potente, registra in 4k e realizza anche un ottimo slow motion in Full HD. In più è una mirrorless e si possono fare anche le foto. Iso 200-1600 Peso 355g Supporto di registrazione SD,SDXC e SDHC Perché sceglierla Per le sue dimensioni e soprattutto perché può girare video in RAW con un range dinamico di 13 stop. Sensore JVCKENWOOD Altasens 4K CMOS Super 35 Risoluzione max 4K Frame rate max 60fps a 1080p Formato MOV (H.264), MTS (AVCHD) Display Display LCD da 3,5” Innesto ottiche Micro Quattro Terzi Messa a fuoco Autofocus Iso Dato non disponibile Peso Dato non disponibile Supporto di registrazione Doppio slot SDHC / SDXC Perché sceglierla Compatta, conveniente e ad alta definizione. EOS C100 MARK II Sensore Sensore CMOS Super 35 mm da 8,3 MP Risoluzione max 1920x1080 Frame rate max 60fps Formato AVCHD/MP4 Display Display OLED LED da 8,8 cm visualizzazione al 100% Innesto ottiche EF Canon, compresi obiettivi EF-S e EF Cinema Messa a fuoco Automatica Dual Pixel CMOS; Face Detection AF Iso 320 - 102,400 Peso 1125 g solo corpo Supporto di registrazione Scheda SD/SDHC/SDXC (2 slot per scheda) Perché sceglierla Per la possibilità di girare a sensibilità iso altissima e per poter sfruttare il parco ottiche Canon con un’ottima ergonomia rispetto alle reflex. In più c’è anche l’autofocus. SONY PXW-FS7 Sensore CMOS Exmor tipo Super35 Risoluzione max 4k Frame rate max 4k a 60fps o 180fps a 1080p Formato XAVC e MPEG-2 HD 422 e RAW 4K/2K tramite registratore RAW AXS-R5 Display LCD integrato da 3,5” Innesto ottiche Sony Alha Messa a fuoco Automatica Iso Iso 2000 Peso Circa 2,0 kg (solo corpo) Circa 4,5 kg (con Viewfinder, oculare, Grip Remote Control, batteria BP-U30, ottica SELP28135G e memory card XQD) Supporto di registrazione 2 slot XQD e 1 SD (per i dati di configurazione) Perché sceglierla Offre tutto quello che si può chiedere: 4k, raw e diverse possibilità di frame rate. GOPRO HERO 4 BLACK EDITION Sensore 1 / 2,3 pollici di tipo 4: 3 da 4.000 x 3.000 pixel Risoluzione max 4k Frame rate max 120fps a 1080p Formato H.264 codec, formato file .mp4 Display No, bisogna montare un accessorio opzionale Innesto ottiche Lente incorporata interamente in vetro, campo visivo ultra-grandangolare f 2.8 Messa a fuoco automatica Iso 100-6400 Peso Videocamera: 88g, videocamera con custodia: 152 g Supporto di registrazione Una porta per microSD Classe 10 o UHS Perché sceglierla La migliore action cam, si adatta a qualsiasi situazione e ha una qualità sorprendente. 33 IL WEDDING BOOK NELL’ERA DELL’HD L’unione fa la forza. Soprattutto quando insieme sono Graphistudio e Canon. E pure quando alla creatività si aggiunge una macchina da stampa digitale “da guerra” di Osvaldo Esposito I l made in Italy è universalmente riconosciuto come marchio distintivo della nostra creatività, in ambito architettonico, nella moda e nel design. In campo tecnologico però i brand giapponesi hanno un ruolo primario, ma il teorema “la potenza è nulla senza il controllo” sembra offrire il guanto di sfida alle nostre tradizioni che affondano le radici nell’artigianalità della produzione secondo uno stile e una connotazione caratterizzati dal design. La potenza di Canon, che dopo diversi anni di studi e ricerche ha messo a punto una delle macchine da stampa digitale più performanti di tutti i tempi, la DreamLabo, ha sposato recentemente il “controllo”, ovvero la creatività di Graphistudio, azienda leader italiana nella creazione di album libro di altissima qualità. Una delegazione di tecnici nipponici ha visitato gli stabilimenti Graphistudio dove nei giorni scorsi è stata allestita la prima DreamLabo pronta a entrare in funzione con il costante supporto di tutto lo staff creativo, al fine di trovare nuovi spunti produttivi per il mercato degli album libro. Torna così protagonista il made in Italy, nelle produzioni dei photobook 34 più belli del mondo, realizzati ad Arba, in provincia di Pordenone. Graphistudio è un’azienda basata sull’approccio visivo, nata negli anni ottanta come agenzia creativa dall’unione di tre soci, Tullio Tramontina, Maurizio Corazza ed Enzo Piazza, ciascuno con un ruolo tagliato su misura: creativo il primo, produttivo il secondo, tecnologico il terzo. Un insieme di conoscenze che ha tenuto a battesimo l’inizio di una nuova era nella realizzazione di book fotografici grazie all’intuizione e al brevetto sulla rilegatura capace di mostrare l’apertura piana della doppia pagina, senza la fastidiosa scanalatura centrale. Negli anni 2000 una visione decisamente internazionale ha portato il marchio Graphistudio al di fuori dell’Europa, oltre oceano, dove ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista. L’invenzione dell’album libro è stata una scelta determinante per la crescita del brand. Una vision aperta e un occhio di riguardo per la qualità nei dettagli hanno assicurato il valore percettivo utile a raggiungere una posizione da leader. Oggi Graphistudio conta 200 dipendenti composti al 70 per cento da donne con un’età media sotto i 30 anni, operanti nello stabilimento di Arba su una superficie di 10.000 metri quadrati. L’impegno sul fronte della formazione, utile a fidelizzare i fotografi più innovativi e a mantenere viva l’attenzione sull’eccellenza in ambito fotografico, ha portato l’azienda a organizzare numerosi corsi, workshop e mostre con la collaborazione di artisti di fama mondiale in alcune location di prestigio come il castello Ceconi, splendido maniero neo gotico posto in una scenografia montana di grande effetto, al quale è stato aggiunto di recente il Palazzo D’Attimis, sempre a pochi chilometri dalla sede dell’azienda; un edificio del ‘500 che porta con sé tutto il fascino della nobiltà veneziana di allora, dove stucchi, marmi e gli alti soffitti dei saloni da ballo costituivano l’ossatura delle dimore patrizie, utilizzato adesso per eventi culturali e mostre fotografiche. Graphistudio ha concretizzato un sogno inseguito da tempo con l’Accademia di fotografia Conte Ceconi, destinata ad accogliere fotografi da tutto il mondo: una nuova casa dove interagire, crescere e migliorare costantemente. Un luogo dove dar vita a un network di professionisti guidati dal medesimo approccio, orientati a condividere idee e a cooperare per creare nuove vie di interazione. Ma dietro a un’azienda di successo vi sono anche strategie di marketing mirate che hanno sicuramente contribuito a segnare il percorso. Ce ne parla Dario Righetto, Global Marketing Director di Graphistudio. “Abbiamo raggiunto risultati molto interessanti negli ultimi anni. Siamo presenti con uffici di rappresentanza in Spagna, Francia, Inghilterra, Australia e Nord America, servendo oltre 60.000 fotografi professionisti in 54 Paesi. Il Nord America rappresenta un territorio abbastanza significativo per noi, dato che esportiamo lì il 50 per cento delle nostre produzioni. A livello globale abbiamo saputo posizionare il nostro brand puntando sulla tradizione unita all’innovazione. Tradizione nella scelta e nella lavorazione dei materiali, secondo schemi artigianali riconosciuti, innovazione nel design e nell’impostazione di un’immagine d’alto profilo. Tanto che molti fotografi di fama internazionale sono diventati nostri testimonial, primo tra tutti Yervant, riconosciuto come uno dei wedding photographer più influenti dell’ultimo decennio, ispiratore di Takao Hada, vicepresidente della Canon, ha incontrato personalmente Tullio Tramontina, patron di Graphistudio, presso lo stabilimento di Arba una collezione a lui dedicata”. Le numerose varianti delle collezioni permettono una personalizzazione quasi maniacale dell’album libro, dal book alla scatola di contenimento. “Ai nostri fotografi offriamo stile e design mai banalmente standardizzati – continua Righetto - Grazie a un ingegnoso sistema componibile è possibile personalizzare in ogni dettaglio le singole collezioni. Il fotografo può comporre il proprio book mettendo insieme i vari moduli così come si fa con i mattoncini Lego, con una semplicità mai vista prima. Il processo continua con la custodia, diventata importante tanto quanto l’album e personalizzabile in base alle esigenze del cliente”. Tra lavorazione artigianale e automazione è stato raggiunto un buon equilibrio puntando comunque all’innovazione. Una scelta determinante che ha portato Canon sulla strada di Graphistudio, un incontro decisivo per tracciare il futuro della stampa digitale di qualità nella produzione di book fotografici. Tullio Tramontina, CEO di Graphistudio, ha dichiarato: “Con la stampante Canon DreamLabo il salto di qualità è paragonabile al passaggio tra il tubo catodico e gli schermi HD. Presto i 36 processi chimici di stampa su carta fotografica non avranno più senso”. Con la nuova ammiraglia di casa Canon ne beneficia anche la sostenibilità ambientale, visto l’abbattimento totale dei costi relativi allo smaltimento dei materiali di consumo. Come sottolineato da Massimiliano Ceravolo, direttore del Professional Imaging Group: “La qualità tecnologica dei sensori ha raggiunto uno standard tale da richiedere un nuovo modo di pensare alla riproduzione fisica delle opere fotografiche, oggi finalmente possibile con DreamLabo”. Questo matrimonio è nato dopo una lunga frequentazione tra Graphistudio e Canon. Qualche anno fa gli ingegneri giapponesi organizzarono un meeting, in Germania, con un pool di aziende europee per dei feedback sullo sviluppo di una nuova tecnologia di stampa, invitando i tecnici dell’azienda veneta. Dopo molteplici incontri, tanti dettagli analizzati e denaro speso per lo sviluppo e la ricerca, oggi Canon ha messo a punto il modello che trasformerà le produzioni Graphistudio. “Insieme porteremo il mercato del photobook su un altro livello, impensabile fino ad ora; guardiamo a un futuro che va oltre la carta fotografica. – afferma Righetto. - Con DreamLabo possiamo ottenere in stampa un dettaglio ultradefinito, saturo, pieno, rispondente ai colori visibili sullo schermo. Lavoreremo a stretto contatto con un gruppo di ingegneri provenienti da Tokyo, in pianta stabile ad Arba, per sviluppare le contaminazioni necessarie a ottenere risultati inesplorati. Prevediamo di progettare soluzioni mai viste prima, alfabetizzando nuovi mercati con un unico mantra: la qualità artistica. Lo sviluppo, mi piace ricordarlo, avviene in totale sincronia con la clientela, composta dai fotografi professionisti che costantemente interagiscono con il nostro staff di ricerca attraverso i social network. In particolare abbiamo creato delle community chiuse, su Facebook, in cui le discussioni si sono rivelate estremamente trasparenti. Qui i clienti vivono una percezione reale della nostra filosofia aziendale, in un’agorà virtuale molto attiva che li rende partecipi nelle relazioni con i nostri creativi addetti alla prototipazione dei prodotti da portare in produzione”. Canon DreamLabo 5.00 Diventa finalmente operativa la stampante di Canon dedicata ai grandi laboratori. DreamLabo 5000 utilizza la tecnologia delle testine fine ad alta densità per soddisfare le esigenze di stampa più complesse. Sono ben sette le testine in linea fissa, dotate di un alto numero di bocchette da 2.400 dpi, che consentono l’erogazione di elevate quantità d’inchiostro sul supporto di stampa in un solo passaggio, migliorando velocità ed efficienza. DreamLabo 5000 riesce a produrre 2.330 stampe 10x15 all’ora e può stampare in fronte retro circa 1.000 pagine A4 in un’ora. Caratteristiche interessantissime per i laboratori desiderosi di stravolgere la produzione di album fotografici con una qualità da plotter. Inoltre la macchina è dotata di uno scanner ad alta risoluzione integrato che garantisce il controllo preciso della posizione di stampa. In aggiunta agli inchiostri di quadricromia, sono utilizzate cartucce dye ciano fotografico, magenta fotografico e grigio per riprodurre una gamma di sfumature ancora più ampia e ottenere un controllo dei colori più preciso. Questi sette consentono di ottenere foto a colori e in bianco e nero con gradazioni extra fluide e toni della pelle molto realistici; in aggiunta con il grigio è possibile ottenere una riproduzione cromatica stabile e colori meno dominanti. Altro punto di forza della macchina è l’alimentazione con un secondo rotolo sostituibile al termine del primo senza causare interruzioni al flusso di stampa. Specifiche tecniche Tecnologia di stampa: a getto d’inchiostro Risoluzione: 2400 x 1200 dpi Formato stampa: 305 mm x 635 mm Inchiostri di tipo dye: Nero, ciano, magenta, giallo, ciano fotografico, magenta fotografico, grigio Alimentazione: 2 rotoli caricabili o 4 con paper deck opzionale Fascicolatrice a 10 scomparti www.canon.it 37 NOVITÀ TRIDIMENSIONALI I progressi tecnologici della stampa in 3D stanno rivoluzionando il mercato. Le stampanti permettono infatti di utilizzare i materiali più disparati e, a breve, il colore di Osvaldo Esposito L a tecnologia inarrestabile dei makers, gli artigiani del nuovo millennio, sta rendendo il mercato dei gadgets personalizzabili una fucina di idee innovative alla portata di tutte le tasche. Dalle stampe tradizionali e dai fotogadget siamo passati poco a poco alle riproduzioni su supporti speciali, adesivi, tessili, rigidi, che hanno arricchito le possibili combinazioni da proporre alla clientela con un valore aggiunto determinato dalla personalizzazione in ogni dettaglio: uno dei punti di forza che hanno determinato la diffusione di plotter, stampanti sublimatiche, flatbed, incisori, frese e, da poco meno di un anno, delle stampanti 3D. Queste ultime stanno rivoluzionando il mercato in tutti i settori, con un’evoluzione senza precedenti. La stampante 3D incarna l’essenza dell’artigiano tecnologico, dal manufatto creato virtualmente e visibile sullo schermo del pc al prodotto finito, tangibile e adattabile a qualunque esigenza. Nate inizialmente con ugelli in grado di fondere filamenti di pla (plastica biologica), oggi ne esistono modelli di tutte le dimensioni che permettono di utilizzare i materiali più disparati, dalle leghe metalliche al cemento e perfino 38 cioccolato e zucchero. Rappresentano senza dubbio una delle soluzioni più affascinanti per produrre oggetti realizzabili a vista. I fotografi faranno bene a monitorare le stampanti 3D che offrono diversi spunti professionali alla nostra attività. Con la diffusione di questa tipologia di macchine stanno crescendo anche esigenze legate all’acquisizione di fotografie per l’elaborazione tridimensionale. Un percorso che i ragazzi di Scanlab (www. scanlab.it) hanno seguito fin da subito, specializzandosi nella scansione e nel rilievo fotogrammetrico, ma una volta acquisita confidenza con la tipologia di prodotto ne hanno tirato fuori ben più di una semplice intuizione. Adesso collaborano ad esempio con un’azienda che sviluppa animazioni digitali per la tv e hanno messo in cantiere la produzione di un progetto per produrre film con soggetti virtuali, mentre con le stampanti 3D hanno già da tempo adottato il selfie tridimensionale, riproducendo mini personaggi con le sembianze del cliente. Da qui è nata l’idea del cake topper 3D, ovvero la riproduzione realistica della coppia di sposi, da porre in bella vista sulla torta. Una genialata che i fotografi più intraprendenti potranno proporre alla clientela come valore aggiunto al servizio tradizionale. I settori in cui una stampante tridimensionale può fare la differenza sono tanti, alcuni di questi al momento sono ancora in una fase sperimentale, ma fanno ben sperare per il futuro. Barilla ad esempio sta testando una macchina che produce pasta personalizzabile à la carte, per offrire una piatto all’avanguardia nei ristoranti più blasonati. Il mercato alimentare passa anche attraverso la pasticceria: come la dolceria Bonajuto di Modica, in provincia di Ragusa, nota per il cioccolato doc, che ha stretto accordi con una start up locale per produrre pasticcini di cioccolato in piccola serie realizzati con una stampante modificata. Presto il campo d’azione si allargherà a mac- chia d’olio. Da Torino il designer Michele Anoè ha progettato la prima auto stampata in 3D, si chiama Strati, è modulare e sarà prodotta a Chicago, mentre la Nasa sta sperimentando una stampante sulla stazione orbitante a disposizione degli astronauti. In Texas c’è già un prototipo che sforna pizze su misura, mentre in campo medicale le stampanti 3D hanno avuto un successo immediato per la possibilità di poter realizzare protesi su misura. Glenn Green è un chirurgo che ha impiantato per primo una trachea stampata in 3D a un neo- Ortesi di una mano nata dalla collaborazione tra Gruppo CRP e Mhox Design (che si è occupato di scansione e modellazione), stampata con tecnologia SLS (Sinterizzazione laser selettiva) impiegando il materiale Windform GT 39 Roland nato di sei settimane. Dalle microproduzioni alle costruzioni edili, anche la costruzione di case usufruisce di questa tecnologia. Wasp è l’idea concettuale messa a punto da un’azienda emiliana, il progetto prevede una gigantesca stampante capace di costruire una casa. Anziché filamenti di plastica, la stampante deposita strati di argilla o cemento uno sull’altro tramite l’ugello di uscita collegato a una speciale betoniera e gestito da un computer. Un ultimo appunto, per chi pensa che la stampanti tridimensionali siano un prodotto inaccessibile, esiste un progetto realizzato con i mattoncini Lego da un ingegnere americano, a dimostrazione che il concetto funzionale è comunque basato su movimenti elementari di un ugello di stampa sugli assi x, y e z. Dopo una panoramica sulle possibilità offerte da questa tecnologia passiamo alle novità che interessano maggiormente chi opera in campo fotografico. Una delle aziende più attive sul fronte dell’artigianato tecnologico è la Roland (www.rolanddg.it), da tempo impegnata, tramite il suo portavoce Giovanni Re, sul fronte della formazione per tutti quelli che si occupano di prototipazione, stampa digitale e grafica. L’azienda, nota ai fotografi per i suoi plotter da stampa e taglio, ha iniziato un percorso specifico qual- 40 che anno fa con le frese digitali per incidere piccoli manufatti, o per effettuare riproduzioni fotografiche su medagliette e trofei tramite la microincisione. Oggi in catalogo propone due modelli molto interessanti facenti parte della serie monoFab. SRM-20 è un modellatore 3D da tavolo a tecnologia sottrattiva, funziona cioè con una fresa dotata di un mandrino di modellazione e meccanica di alta precisione. Può fresare una grande varietà di materiali per la prototipazione come legni chimici, resine acriliche, PCB, resine in ABS e cere da modellazione. ARM-10 invece è la prima stampante tridimensionale a tecnologia additiva prodotta da Roland. È equipaggiata con una lente di proiezione brevettata antiopacità, installata su un apposito proiettore e funziona con la resina imageCure di Roland. La luce UV emessa dal proiettore polimerizza la resina acrilica, che diventa semi trasparente e permette successive lavorazioni. La lampada UV solidifica la resina acrilica strato dopo strato, permettendo di realizzare anche le forme più articolate. Grazie al sistema di proiezione sul piano possono essere realizzati più oggetti contemporaneamente all’interno della stessa area di lavoro, migliorando l’efficienza e la produttività della stampante 3D. La californiana Airwolf (http://airwolf3d. com/) ha messo a punto un modello in grado di produrre oggetti con più di 25 materiali diversi. Vestito, scarpe, occhiali, borsetta e monili della testimonial Sandy, denominata “the material girl”, fanno intuire facilmente quale possibilità di business si celino dietro questa tecnologia. Interessante notare che Airwolf HDR sfrutta il cloud senza necessità di installare software sul computer. I prodotti presentati dalla testimonial del gruppo californiano sono fatti in ABS, TPU, e TPE, gli accessori invece sono in copperfill, stainless steel fill, t-glase, nylon, policarbonato, laywood, pet e pla. Insomma, portachiavi, portafoto, soprammobili, braccialetti, monili, cover per telefoni, occhiali stilizzati, ma anche scatole porta oggetti, ricambi e accessori sono solo alcune delle possibili produzioni ottenibili con una stampante 3D, che certamente entrerà presto a far parte della dotazione di base di qualunque laboratorio o studio fotografico che voglia stare al passo con i tempi. Se vi mancano le Airwolf 41 idee non è un problema, ormai in rete esistono centinaia di community di utenti in cui troverete un’infinità di oggetti già disegnati e pronti da stampare. Se avete un budget ridotto all’osso e volete togliervi lo sfizio di provare la stampa tridimensionale XYZPrinting (http://eu.xyzprinting. com/) ha lanciato un modello base estremamente competitivo: la DaVinci Junior stampa un volume di 15 x 15 x 15 centimetri e costa appena 349 dollari. La novità di quest’anno riguarda però la stampa a colori, per ora resa possibile dalla Spectrom, ma c’è già un marchio ben più noto ai professionisti della fotografia, che presto po- Spectrom XYZPrinting Voxel8 42 Fuel3D Scanify trebbe presentare la sua prima stampante 3D a colori: Hewlett Packard. La società leader nel settore dei plotter fotografici sta lavorando su una tecnologia denominata 3D Multi Jet Fusion che permette di stampare oggetti più dettagliati e a colori, grazie a materiali di stampa contenenti coloranti in ciano, magenta, giallo e nero che possono essere applicati separatamente e in quantità variabile. I primi prototipi sono attesi per il 2016. Infine vale la pena presentare Voxel8 (http:// www.voxel8.co/), che ha annunciato una macchina ibrida molto interessante: stampa la plastica fusa, includendo nel processo anche l’inchiostro conduttivo, permettendo dunque di creare prototipi elettronici già pronti all’uso. La macchina costerà circa 9.000 dollari. A parte la stampante, se già lavorate in 3D vi occorre un sistema affidabile per acquisire le immagini. La risposta arriva da un’azienda appena nata che ha chiuso con successo una campagna di raccolta fondi su Kickstarter. Fuel3D Scanify (https://fuel-3d.com/) è uno scanner tridimesionale full color, disponibile a 1.490 euro, dotato di un’accurata precisione e facilmente utilizzabile da chiunque, basta puntarlo sul soggetto e girargli intorno per ottenere la texture 3D. Scanify è dotato di due fotocamere poste a una distanza prestabilita l’una dall’altra per acquisire foto su più fronti. 43 OBIETTIVI RAGGIUNTI Realizzati per i fotografi che vogliono il meglio, ce n’è per tutti i gusti, dal grandangolo al “tele”. Ecco le loro principali caratteristiche e un motivo in più per sceglierli di Diego Papagna Samyang 14 mm f/2.8 IF ED UMC Aspherical Lunghezza focale: 14mm -Apertura diaframma: f/2.8 – f/22 -Distanza minima messa a fuoco: 0,28m -Diametro filtro: Non può montare filtri nativamente -Peso: 535g Perché sceglierlo: Super grandangolo a un prezzo ragionevole con costruzione, colori e definizione ottime. Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM -Lunghezza focale: da 24 a 70 mm -Apertura diaframma: f/2.8 – f/22 -Distanza minima messa a fuoco: 0,38m -Diametro filtro: 82mm -Peso: 805g Perché sceglierlo: Dotato di un sistema AF particolarmente efficace, in più ha un ottimo e nuovo sistema di stabilizzazione, nitidezza a tutte le focali. 44 Sigma 35mm f/1.4 DG HSM Art -Lunghezza focale: 35mm -Apertura diaframma: f/1.4 – f/16 -Distanza minima messa a fuoco: 0,3m -Diametro filtro: 67mm -Peso: 665g Perché sceglierlo: Un classico della fotografia, nitidezza e uno sfocato eccellente. Particolarmente efficace a distanze ravvicinate (la distanza di messa a fuoco minima è 30 cm). Zeiss Otus 1.4/85 -Lunghezza focale: 85 mm -Apertura diaframma: f/1.4 – f/16 -Distanza minima messa a fuoco: 0,8m -Diametro filtro: 86mm -Peso: ZF.2 1150g - ZE1200g Perché sceglierlo Zeiss lo definisce il miglior teleobiettivo corto del mondo, una perla assoluta per gli amanti del dettaglio. Tamron SP 90mm F2.8 Di VC USD Macro 1:1 -Lunghezza focale: 90mm -Apertura diaframma: f/2.8 – f/32 -Distanza minima messa a fuoco: 0,3m -Diametro filtro: 58mm -Peso: 550g Perché sceglierlo: Uno dei migliori obiettivi macro sul mercato, con un ottimo sistema di stabilizzazione e un rapporto qualità prezzo impareggiabile. AF-S Nikkor 14-24mm f/2.8G ED -Lunghezza focale: da 14 a 24 mm -Apertura diaframma: f/2.8 – f/22 -Distanza minima messa a fuoco: 0,28 m (con lunghezza focale di 18-24 mm) -Diametro filtro: Non può montare filtri nativamente -Peso: 970g Perché sceglierlo: Probabilmente il miglior zoom full-frame ultragrandangolare, eccezionale nitidezza a tutte le focali e distorsione dell’immagine anche a 14mm praticamente assente. 45 AL SERVIZIO DELLA STAMPA Una carta fine art giapponese inserita tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco e la tecnologia ink jet di nuova generazione per stampare dipinti storici di Osvaldo Esposito AWAGAMI FINE ART PAPER ANCHE IN ITALIA L e carte fine art giapponesi Awagami arrivano sul mercato italiano grazie ad Aproma, che distribuisce questi supporti di stampa dal sapore orientale, completamente hand made. Appositamente studiate e realizzate per coniugare la millenaria tradizione cartaria giapponese con le più moderne esigenze in termini di stampa digitale di altissima qualità, le carte Awagama washi sono prodotte con fibre naturali ultraresistenti che caratterizzano ogni singolo foglio. Compatibili sia con inchiostri dye che pigment e adatte ad applicazioni archival. Awagami Factory è un marchio che ha sede a Tokushima, Giappone, dove opera da ben 8 generazioni, con 300 anni di storia produttiva alle spalle. Le carte sono realizzate con tecniche antiche seguendo criteri di qualità e raffinatezza di altissimo livello, per il mantenimento di un patrimonio arti- 46 gianale a tutela delle tradizioni nipponiche. Washi è il nome della tipica carta giapponese prodotta utilizzando le fibre vegetali del gelso da carta o di altre piante locali o da fibre di bamboo, canapa, riso e frumento che conferiscono diverse caratteristiche. Dal mese di novembre del 2014 questa modalità di lavorazione a mano della carta washi è stata inserita tra i Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Il marchio Awagami garantisce i documenti al 100 per cento e per questo è utilizzata da numerosi artisti, fotografi, designer, rilegatori e conservatori in tutto il mondo. Per mantenere viva la tradizione millenaria della lavorazione a mano Awagami gestisce anche un museo della carta e organizza costantemente workshop internazionali dedicati alla fabbricazione con tecniche manuali. www.awagami.com 200 FAMOSI DIPINTI STAMPATI DA AGFA GRAPHICS I mmaginate un museo con i pittori e le opere più importanti di tutti i tempi riuniti sotto lo stesso tetto, da Rembrandt a Michelangelo, da Picasso a Munch, Guernica o il Caravaggio, un’esplosione di emozioni da lasciarvi senza fiato. Tutto questo è stato reso possibile in occasione di un evento straordinario organizzato in un vecchio magazzino abbandonato e trasformato in un museo moderno a Rotterdam, nei Paesi Bassi, con la collaborazione di Agfa Graphics. 200 capolavori accuratamente selezionati sono stati stampati in digitale su diversi tessuti telati grazie alla tecnologia ink jet di Agfa. Le opere, riprodotte in formato reale, esprimono tutta la vivacità degli originali grazie anche all’illuminazione appositamente studiata. La mostra, divisa in sette periodi storici, rappresenta un viaggio equilibrato nella grandiosità dell’arte. Anapurna M2500i è un sistema di stampa a getto d’inchiostro UV con larghezza di stampa di 2,5 m, dotato di 6 colori più il bianco e di un caricatore automatico dei supporti (ABF) progettato per produttori di insegne, tipografie digitali, laboratori fotografici e laboratori serigrafici di medie dimensioni. M2500i è ideale per le applicazioni da interni, esterni e di nicchia come riproduzioni artistiche, tappetini per mouse, DVD, legno, decorazioni per edifici e per interni, applicazioni lenticolari e molto altro. “Siamo impegnati ad aiutare gli stampatori digitali a sfruttare al meglio la tecnologia per offrire ai loro clienti la più ampia gamma possibile di prodotti stampati. Siamo determinati a sviluppare la tecnologia che può aiutare gli stampatori a trasformare le idee in realtà in modo efficiente e vantaggioso”, ha dichiarato Willy Van Drom- me, Direttore Marketing Inkjet Systems, Agfa Graphics. Un aiuto sistematico per le stampe di grande formato è ottenibile con l’ultima arrivata della casa belga: Anapurna M2500i. Un plotter in grado di stampare su materiali rigidi e flessibili, inclusi cartoni, in modalità roll-to-roll e roll-tosheet. Le funzionalità di stampa su più supporti contemporaneamente o la stampa senza bordi aumentano ancora di più la produttività. Inoltre, il caricatore automatico del supporto consente la stampa di alti volumi di supporti di piccole dimensioni. Anapurna M2500i dispone di sei testine di stampa Konica-Minolta KM 1024i in scala di grigi per il colore e di due testine KM 1024i per il bianco. Stampa a una risoluzione massima di 1.440 x 720 dpi e a una velocità massima di 115 metri quadrati all’ora. www.agfagraphics.com 47 HI-TECH di Diego Papagna UNA COVER UNICA L a startup francese Prynt ha realizzato una cover per smartphone davvero unica che trasforma il telefono in una mini fotocamera Polaroid. La cover è infatti dotata di una piccola stampante, proprio come le vecchie Polaroid. Puntando sull’effetto nostalgia, le Polaroid sono infatti rimaste nel cuore di molti, Prynt offre per circa 99 dollari una cover che si applica a smartphone con display da 4 pollici in su in grado di contenere da 10 a 30 fogli stampabili e sfornare immagini in 30 LA REALTÀ VIRTUALE V ista in molti film, come il Tagliaerbe e Matrix, la realtà virtuale non è più un utopia e i visori che ne permettono l’accesso sono il primo passo verso questo mondo. Anche Carl Zeiss ha presentato il suo: VR One, un visore per la realtà virtuale da 99 euro. Simile nella forma a Oculus Rift (probabilmente il più famoso) e al Samsung Gear VR, come quest’ultimo funziona in accoppiata con uno smartphone, da inserire all’interno del visore grazie a particolari alloggiamenti specificamente progettati per i vari dispositivi. Per il momento il supporto è fornito solo agli smartphone con una diagonale compresa tra i 4,7 e i 5,2 pollici, ma in futuro potrebbe essere estesa la compatibilità anche ad altri dispositivi. Proprio lo smartphone gioca un ruolo fondamentale, infatti insieme al visore Zeiss verrà fornita una custodia rigida per alloggiare lo smartphone, con aperture per accedere al connettore di ricarica e all’ingresso audio che, utilizzando i propri sensori di movimento, sarà in grado di seguire la scena virtuale a ogni spostamento del volto umano. Due le applicazioni disponibili per il download da iTunes e Google Play, per controllare il visore, mentre Zeiss fornisce anche dal proprio sito un SDK agli sviluppatori per permettere la creazione di giochi e applicazioni dedicate. 48 secondi; dopo 30 foto la batteria va ricaricata. La stampante potrà collegarsi via Bluetooth ai cellulari, ma quando il terminale è inserito nella custodia potrà avvalersi anche di una connessione cablata, per velocizzare la stampa. Il team aggiungerà inoltre l’applicazione dedicata all’accessorio: quando una foto verrà scattata tramite Prynt, la app registrerà un video dei momenti precedenti e successivi alla foto. Quando la foto verrà ripresa dalla camera del telefono, il video così registrato partirà in automatico. DRONE PER SELFIE L a raccolta fondi su Kickstarter era fissata a 125mila sterline, ne ha raggiunte quasi 2 milioni. Al Ces 2015 di Las Vegas verrà presentato Zano, il primo drone nato per scattare selfie. Piccolo ed estremamente stabile, è dotato di una particolare funzione che permette di bloccare l’inquadratura verso lo smartphone che lo comanda. Zano pesa solo 65 grammi e può entrare nel palmo di una mano. Il piccolo drone viene controllato tramite smartphone, attraverso il modulo WiFi integrato. Il nano drone comunica quindi con lo smartphone, dal quale riceve i comandi. La sua particolarità sta nel fatto di essere in grado di volare e galleggiare stabilmente in aria in un punto pre-stabilito per scattare foto o registrare video in maniera del tutto autonoma: utilizzando le modalità “Free Flight” e “Capture”, Zano mantiene l’altezza prefissata, mentre in modalità “Follow me” mantiene la distanza dallo smartphone e segue l’utente, evitando allo stesso tempo gli ostacoli. Questo piccolo quadricottero è dotato, come molti altri dispositivi simili, di una videocamera da 5 megapixel in grado di acquisire foto in JPEG e video di qualità HD inizialmente a 30fps 720p e in futuro tramite update a 1080p 30fps and 720p 60fp. Un mini drone accessibile a tutti, che non necessita di alcuna conoscenza di volo. Sarà sufficiente solo una buona padronanza con il vostro smartphone. JPEG,ADDIO? N on c’è dubbio che il JPEG sia il più noto e diffuso file d’immagine in circolazione, apprezzato soprattutto per la sua compatibilità tra sistemi diversi e per le sue ridotte dimensioni. Tuttavia, i suoi artefatti causati dalla compressione e le limitazioni dell’utilizzo di soli 8-bit sono ben lontani dal renderlo un file perfetto. Nel corso degli anni molti formati sono stati presentati come alternative fornendo anche la stessa compressione e qualità superiore, ma nessuno si è ancora avvicinato a insidiare il JPEG. BPG è l’ultimo formato nato per sfidarlo. Fabrice Bellard ha sviluppato il BPG acronimo di Better Portable Graphic, che offre una serie di miglioramenti rispetto al JPEG. Bellard spiega che il nuovo formato permette di memorizzare file con la stessa qualità dei JPG in metà spazio e a parità di peso con un sostanziale miglioramento della qualità. Il BPG ha anche altre diverse caratteristiche che lo rendono attraente: può essere supportato da browser e siti web appoggiandosi a un minuscolo decoder Javascript, supporta gli stessi metodi colore del JPG, il canale alpha e riduce gli artefatti ge- nerati dagli algoritmi di compressione. Supporta nativamente immagini a 8 o 14 bit per canale, immagini con compressioni lossless e la gestione di metadati (EXIF, profili ICC, XMP, ecc.). Questi miglioramenti sostanziali rispetto al JPEG fanno del BPG un’alternativa attraente, ma il problema nell’uso di un formato diverso dal JPEG è che la sua diffusione richiederebbe anni e creerebbe problemi di incompatibilità con i software esistenti. Le basi ci sono, vedremo se il BPG riuscirà a insidiare il JPEG. Offerta Lancio L’Album di Matrimonio sempre disponibile online a completamento del vostro servizio fotografico Proponete ai vostri clienti l’acquisto di un prodotto innovativo. 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Gli sposi, inoltre, potranno apporre descrizioni alle foto, linkare l’eventuale filmato e ricevere gli auguri e i commenti di tutti gli invitati nell’apposito Guestbook. My Wedding Book rimane disponibile online per 12 mesi. Gli sposi potranno rinnovarlo direttamente ogni anno con una piccola quota. www.italyweddingbook.com A vostra disposizione un’area di upload riservata e l’archivio di tutti i Book da voi realizzati. Offerta Lancio, ogni 2 album acquistati 1 in omaggio. Per saperne di più visitate l’Area Fotografi del sito o contattateci. [email protected] 49 DAL WEB UNA APP FODERATA DI IMMAGINI Come usare le fotografie scattate con il cellulare? Su Picwant, un sito di stock, è possibile venderle a un ottimo prezzo di Monica Papagna I nsieme ai nuovi smartphone sono nate anche alcune opportunità di business. Scattiamo continuamente foto con questi dispositivi, ma cosa ce ne possiamo fare? Difficilmente riusciremo a venderle a qualche agenzia e altrettanto difficilmente usciranno dai nostri smartphone. Spesso le immagini rimangono lì, dentro al telefono, senza ottenere nemmeno il diritto di essere stampate. Stefano Fantoni, già country manager di Getty Images Italia, ha creato un’app di stock per vendere immagini e video a giornali, aziende, blogger, agenzie e a chiunque abbia la necessità di contenuti realizzati con gli smartphone, a un ottimo prezzo. Tranquilli, non c’è da diventare ricchi, ma è un’ottima occasione per 50 guadagnare qualcosa da un archivio, magari grande, che altrimenti rimarrebbe semplicemente inutilizzato. Il funzionamento non è diverso da quello di classici siti di stock. Si deve prima inviare una candidatura con 10 immagini, poi se si viene accettati si diventa Picker e si passa alla fase successiva, cioè quella della vendita delle immagini. Si possono uplodare immagini creative, editoriali, foto di viaggio oppure, ovviamente, immagini di cronaca. Certamente quelle di cronaca hanno il valore dell’immediato, ma sono molto importanti in un mercato editoriale che sempre più spesso chiede ai propri utenti di essere dei reporter. Stefano Fantoni, Amministratore Unico di Picwant, spiega: “La fotografia ha abbracciato il mondo mobile e le fotocamere integrate negli smartphone sono certamente le più diffuse. È altrettanto vero che ci sono fotocamere migliori sul mercato. Però il mio smartphone è sempre con me, la mia reflex no! E la qualità dei contenuti ripresi con i nuovi dispositivi è sorprendente. Vengono scattate e condivise online milioni di foto ogni giorno. Picwant però va oltre la condivisione ed è uno strumento che permette a chiunque di guadagnare con le fotografie e i video realizzati con lo smartphone”. Per saperne di più: http://picwant.com/ 51 I LUOGHI LEICA GALERIE, 100 ANNI DI FOTOGRAFIA Sull’onda del centenario Leica apre il suo primo store a Milano, uno spazio polivalente che veste i panni di negozio, galleria e persino polo didattico di Edoardo Sansonne 52 S Nella pagina a fianco, Oscar Graubner, Margaret Bourke-White al lavoro sul Chrysler Building, New York 1934. Sopra, Alfred Eisenstaedt, Future Ballerinas, New York, New York 1937. ono passati cent’anni da quando Oskar Barnack realizzò la Leitz Camera, la primissima Leica per pellicola di formato 35 mm. Ma oltre all’ingegno dei progettisti, sempre attenti all’innovazione, è stato l’estro dei grandi maestri della fotografia: Robert Capa, Alberto Korda, Nick Út, Alfred Eisenstaedt a contribuire all’immensa fortuna di Leica. Il 2014 è stato quindi un anno di fuoco anche per Leica Camera Italia che ha inaugurato lo scorso maggio la nuova Leica Galerie Milano, in via Mengoni 4. Lo spazio è in pieno centro, a due passi dal Duomo, una location di prestigio per un marchio di prestigio. Lo spazio si sviluppa su un’ampia superfice, avendo il vanto di potersi sdoppiare in store e galleria. Fino al 25 gennaio sarà infatti esposta la raccolta “Le grandi fotografie di LIFE”, a cura di Forma Galleria, che raccoglie una selezione delle più significative fotografie pubblicate dalla storica rivista americana. Ad affiancare Leica nell’organizzazione delle esposizioni un trittico di rilievo: Contrasto, Fondazione Forma e Magnum Photos. Risultati garantiti. La porta è naturalmente aperta anche ai collezionisti, le opere presentate in galleria sono infatti liberamente acquistabili, garantite e certificate. Mostre, incontri e dibattiti sono il pane quotidiano di questo nuovissimo e sfavillante Cafè Photographique, che dà la possibilità agli appassionati di fruire di opere significative e incontrare e confrontarsi con le più importanti personalità del mondo della fotografia nazionale e internazionale. La Leica Galerie è quindi uno store, uno spazio espositivo, ma anche un polo didattico. Sarà location di eccezione per la Leica Akademie Italy, i whorkshops e le masterclasses vedranno come protagonisti i più autorevoli fotografi, critici, photo-editor e professionisti del panorama fotografico internazionale. Ecco la fotografia vissuta e raccontata a 360 gradi, questo è il nuovo spazio di Leica: un melting pot di storia, arte, conoscenza e innovazione. Tutto a portata di mano. 53 UN PASSO NELLA STORIA Henri Cartier-Bresson UNA VITA DA REPORTAGE Henri Cartier-Bresson è considerato il padre del fotogiornalismo con scatti e ritratti che hanno documentato la realtà e la storia attraverso il suo obiettivo di Edoardo Sansonne H enri Cartier-Bresson è un mostro sacro del fotogiornalismo e del reportage. Sotto la luce del suo immenso sguardo tutto scintilla, ogni immagine diventa una storia, ogni storia si anima dei suoi protagonisti, i suoi volti, i suoi personaggi. Il ritratto, non è semplice inquadratura, è un eloquente racconto di vita. Bresson è francese, nasce a Chanteloup-en-Brie nel lontano 1908. Il suo primo approccio artistico avviene attraverso la pittura, affascinato dal surrealismo si inserisce nell’ambiente grazie agli amici Jaques-Emile Blanche e André Lhote. Manterrà un forte legame con il surrealismo fotografico ispirato a Eugène Atget, contribuendo alla sua promozione. La fotografia lo coglie quasi di sorpresa, fu uno scatto di Martin Munkacsi a colpirlo nel profondo: “È stata quella foto a dar fuoco alle polveri, a farmi venir voglia di guardare la realtà attraverso l’obiettivo”. 54 Decide dunque di acquistare la sua prima macchina fotografica, niente di meno che una Leica 35 mm con lente 50 mm, sarà la sua fedele compagna per molti anni. Verso la metà degli anni Trenta fa la conoscenza di David Seymur ed Endré Friedmann, che verrà poi ricordato col nome di Robert Capa. Con i due amici si crea un’empatia stimolante dove Bresson sviluppa e affina il suo concetto di fotografia. Un giorno sarà considerato il padre del fotogiornalismo. Contemporaneamente lavora nel campo del cinema, affiancando dapprima il regista Jean Hyeres, Francia 55 UN PASSO NELLA STORIA Renoir, arrivando sei anni più tardi a dirigere il suo primo film: “Return to life”. Con l’arrivo della seconda guerra mondiale Bresson decide di arruolarsi nella resistenza francese, documentando gli svolgimenti del conflitto. Dopo essere stato catturato dai nazisti evade al terzo tentativo da un campo di prigionia, riuscendo a fotografare nel 1945 la liberazione di Parigi. Con la fine della guerra per Bresson arriva un periodo di intensa attività: da un’esposizione personale al MOMA di New York fino alla fondazione, in società con gli amici Capa e Seymour, della famigerata agenzia fotografica Magnum. Dopo aver affrontato innumerevoli viaggi e reportage che gli regalano una fama mondiale, a partire dal 1968 Bresson riduce la sua attività fotografica, limitandosi perlopiù al ritratto: Truman Capote, Il muro di Berlino 56 Coco Chanel, Marcel Duchamp, Martin Luther King, Mahatma Gandhi ed Igor Stravinsky sono solamente alcuni dei personaggi che il fotografo ha trasformato in lastra fotografica. Il fotografo secondo Bresson deve avere sensibilità, intuizione e senso della geometria, senza contare la fortuna. Se si considera l’immensità del mondo che ci circonda e quanto è infinitesimamente breve il quantitativo di tempo rubato da uno scatto, la fortuna è essenziale. Il luogo e il momento giusto si possono ricreare, ma il gusto inimitabile della spontaneità no. Bresson muore in patria il 3 agosto 2004, all’età di 95 anni, ma rimane una costante presenza nel panorama fotografico contemporaneo, in questi giorni è infatti esposta una raccolta dei suoi scatti più significativi all’Ara Pacis di Roma. L’Aquila, 1951 57 IL MOMENTO DEI BILANCI Per il secondo anno consecutivo, la convention annuale di ANFM (Associazione nazionale fototografi matrimonialisti) si terrà a Bologna. Da giovedì 26 febbraio a domenica 1 marzo, presso Palazzo Gnudi, più di150 fotografi specializzati nella fotografia di cerimonia, in modo particolare di matrimonio, affolleranno il palazzo cinquecentesco con attività culturali e didattiche inerenti la loro professione. La cornice prestigiosa di Palazzo Gnudi sarà il contenitore delle molte attività culturali e didattiche previste dal programma. Tra i vari appuntamenti ci sarà una giornata di workshop con il noto fotografo di origine russa, Emin Kuliyev, una conferenza con l’affermato wedding planner Angelo Garini, diverse attività formative nell’ambito della realizzazione di siti internet, tavole rotonde moderate da importanti giornalisti con l’intervento di alcuni fotografi associati, mostre fotografiche e molto altro. La convention annuale è il momento dei bilanci e delle previsioni future. Il primo dato molto confortante è il numero degli iscritti che è aumentato di anno in anno fino ad arrivare alle soglie dei 400 iscritti attuali. Un risultato che premia gli sforzi profusi nell’organizzazione di workshop (3 anfm in tour), contest ( 4 edizioni per le foto e una per gli album), la contrattualistica e il servizio legale tramite l’avvocato dell’associazione. Nel 2014 gli incontri formativi sono stati molto frequentati e apprezzati. A maggio, Davide Cerati, presso il suo studio a Mariano Comense, ha tenuto un workshop sulla posa e sulla luce. L’entusiasmo è 58 stato notevole per aver potuto seguire uno dei massimi fotografi di moda italiani. A ottobre è stata la volta di Salvatore Dimino a Napoli, un interessantissimo workshop sul gesto, la luce e la posa nel matrimonio. Infine a novembre a genova con Julian Kanz abbiamo parlato di ricerca del proprio stile e approccio al matrimonio. Oltre agli ANFM in tour, anche la convention è un appuntamen- to fondamentale per la formazione, ogni anno in questa occasione viene invitato un master d’eccellenza. ANFM è una realtà, non più solo una promessa; c’è ancora tempo per presentare la propria richiesta di iscrizione e poter essere presenti alla convention! Glauco Comoretto APPUNTI mostre, concorsi e workshop a cura di Edoardo Sansonne Stefano Robino, Torino: mattino tra edifici del Cottolengo mostre Veronica Gaido “Grande Nibbio” Galleria Photo&Contemporary, Bologna dal 23 al 26 gennaio ATMAN è un progetto fotografico nato nel 2012 dall’unione di tre elementi fondamentali per l’autrice: l’anima, l’acqua e il viaggio inteso come maestro di vita, l’elemento che rompe la monotonia e porta l’individuo a confrontarsi con nuove realtà o una nuova vita. L’opera riassume in 60 sé il senso globale del progetto, accostandosi marcatamente allo studio del movimento proprio delle prime fasi del futurismo. Le grandi fotografie di Life Leica Galerie, Milano fino al 25 gennaio Per buona parte del XX secolo, i fotografi di Life hanno raccontato con le loro immagini ogni aspetto della vita umana. Dal 1936 la rivista creata da Henry Luce ha mostrato ai suoi lettori le imma- gini del nuovo secolo avvalendosi dei più talentuosi e autorevoli fotogiornalisti che hanno reso le sue copertine memorabili. Life è infatti diventata sinonimo di un’estetica raffinata e incisiva, la cifra stilistica dei suoi servizi è inconfondibile e tuttora continua fonte di ispirazione. Ha rappresentato una bella fetta della memoria fotografica a stelle e strisce che è divenuta poi memoria fotografica del mondo intero e che rivivrà eccezionalmente nella mostra “Le grandi fotografie di LIFE”. Tra gli scatti esposti: le fotografie di Alfred Eisenstaedt, Margaret Bourke White, Martha Holmes e Milton Greene. (The) Sound of Silence IED, Milano fino al 13 marzo È il tema del silenzio a essere indagato dagli studenti del Master di Fotografia dell’Istituto Europeo di Design. Per la dodicesima edizione, la coordinatrice e fotografa di spettacolo Silvia Lelli ha scelto come tema finale del corso il silenzio. Compito degli studenti è stato quello di ricercare, attraverso il medium fotografico, il modo di dare forma e significato a questo elemento della comunicazione – senza di esso non esisterebbero parole dense di contenuto. Stefano Robino CMC, Milano fino all’8 febbraio Le fabbriche, i treni, le grandi navi, gli operai, le periferie industriali. È l’Italia della Fiat; dell’incanto di fronte alla Cristoforo Colombo che prende il largo; delle mamme che attraversano a passo veloce gli stradoni di Torino. Ma soprattutto è l’Italia dei lavoratori, di quegli uomini che per la prima volta si misurano con macchinari enormi, polmoni instancabili che alimentano fabbriche sempre più grandi. I lavoratori del cibo Museo del Risorgimento, Milano fino al 29 marzo È un racconto fotogra- fico e video dedicato al lavoro della terra. Al Museo del Risorgimento (Palazzo Moriggia, fino al 29 marzo) va in scena la narrazione per immagini dei mestieri, tra attività, lotte e diritti, che hanno contraddistinto la vita occupazionale tra gli anni Sessanta e Ottanta del XX secolo. Ri_Scatti PAC, Milano dal 4 al 15 febbraio Il progetto ha coinvolto tredici senzatetto selezionati dagli assistenti sociali del Centro Aiuto Stazione Centrale, ai quali è stata data la possibilità di partecipare a un corso di formazione professionale della durata di due mesi, per apprendere l’utilizzo del linguaggio fotografico. Oltre alle lezioni in aula, gli aspiranti fotografi hanno sperimentato per due mesi sul campo quanto imparato nella teoria scattando fotografie che raccontassero la loro quotidianità: cosa fanno, dove dormono, come si procurano i vestiti, dove si lavano, chi sono i loro “compagni di viaggio”. L’America secondo Wim Wenders Villa Panza, Varese fino al 29 marzo Il suo archivio fotografico conta moltissime istantanee scattate durante i suoi viaggi di lavoro e di piacere, in giro per il mondo. Luoghi particolari capaci di catturare l’attenzione e la curiosità di Wim Wenders. Il regista tedesco, famoso al pubblico per opere come Lo stato delle cose, Paris, Texas e Il cielo sopra Berlino, ha affiancato per tutta la vita la sua passione per la pellicola cinematografica a quella per la fotografia. A occhi aperti Venaria Reale, Torino fino all’8 febbraio Tratta dal libro A occhi aperti di Mario Calabresi, pubblicato da Contrasto, la mostra porta alla Venaria Reale gli scatti più significativi dei più grandi interpreti della fotografia contemporanea. Foto di Abbas, 61 APPUNTI Gabriele Basilico, Elliott Erwitt, Paul Fusco, Don McCullin, Steve McCurry, Josef Koudelka, Paolo Pellegrin, Sebastião Salgado, Alex Webb. The Cal Palazzo Reale, Milano fino al 22 febbraio L’esposizione, il cui titolo completo è “Forma e Desiderio. The Cal - Collezione Pirelli”, raccoglie oltre 200 fotografie tratte dai Calendari dell’azienda milanese, dalla sua nascita a oggi, o quasi: mancano ovviamente gli scatti realizzati da Steven Meisel per l’edizione 2015. Vanessa Winship Fondazione Stelline, Milano fino al 15 febbraio 62 La britannica Vanessa Winship è la prima donna ad aver vinto uno dei più prestigiosi premi fotografici internazionali: quello della Fondation Henri Cartier – Bresson. Ora i suoi bianchi e nero sono esposti alla Fondazione Stelline. In oltre cento fotografie viene proposto un percorso che abbraccia tutta la ricerca degli ultimi anni della Winship. Oltre lo sguardo Villa Reale, Monza fino al 6 aprile La mostra si sviluppa a partire dai lavori più recenti di Steve McCurry e da una serie di scatti che sono legati a questa sorprendente ricerca messi a confronto con alcune delle sue immagini più conosciute, a partire dal Ritratto di Sharbat Gula, che è diventata una delle icone assolute della fotografia mondiale. Basilico, Berengo Gardin, Bossaglia Chiaramonte, Cresci, Ghirri, Guidi, Jemolo, Koch Palazzo Braschi, Roma fino all’8 marzo Una mostra fotografica che racconta un periodo di importanti modificazioni e offre l’opportunità per una riflessione sulle tendenze della fotografia. Circa ottanta immagini che vanno dagli anni Ottanta al Duemila, rappresentative di alcuni dei più importanti fotografi italiani saranno allestite in questa mostra. Conrad e il mare Acquario civico, Milano fino al 29 marzo Attraverso le fotografie d’epoca, oggetti marinareschi, accompagnati dalle pagine più celebri di Conrad i visitatori saranno trasportati in un leggendario viaggio a bordo di antichi velieri alla scoperta dell’elemento più affascinante e misterioso di tutti, il mare, al seguito di una guida d’eccezione: Joseph Conrad. workshop Corso Fotografia Still Life Milano dal 28 febbraio all’1 marzo www.corsifotografia.it Workshop di fotografia Still Life con un importante fotografo che ha lavorato per campagne pubblicitarie internazionali. Un’occasione unica in cui si realizzeranno 3 set fotografici e ti verrano dati i file delle foto realizzate. Photo-walk: Venezia Milano - Venezia 21 febbraio www.corsifotografia.it Un workshop intimissimo che si divide in una serata di incontro informale per discutere il da farsi guardando immagini, libri o video in modo libero e semplice, il resto vuole essere tutto poesia della fotografia libera da vincoli. Dall’Idea al Corto Corciano, Perugia il 28 febbraio www.nikonschool.it Un workshop pratico, incentrato sulla sceneggiatura per cortometraggio in modo da dare a ognuno dei partecipanti qualcosa di utile sulla quale iniziare a lavorare. Capire come nasce un’idea e come darle forma, come scriverla, i dialoghi, le azioni, le emozioni e infine come darle forma visiva fino a farla diventare un prodotto finito. Le tre capitali del Giappone Giappone dal 29 al 31 marzo www.nikonschool.it Il meglio del Giappone nelle sue tre perle più preziose: la capitale Tokyo, tra avanguardia e tradizione, fra grattacieli e santuari, tra mega schermi e giardini zen; Kyoto, l’antica capitale imperiale, disseminata di santuari, pagode e templi; Nara, prima capitale del Giappone, dove sarà possibile ammirare una delle meraviglie d’Asia, il Grande Buddha nel tempio Todaiji alto più di 16 metri! Una primavera tutta da fotografare con l’aiuto del Master Photographer NPS Franco Cappellari nel Tempio della Nikon Japan. UN'AZIENDA LEADER NEL SETTORE DEL NOLEGGIO FOTOGRAFICO E DIGITALE UN TEAM DI PROFESSIONISTI AL VOSTRO SERVIZIO SIAMO OPERATIVI OVUNQUE, IN TUTTE LE PARTI DEL MONDO! EXIT SRL - Via Cenisio, 68 - 20154 Milano Tel.+39 02 3451333 - Fax +39 02 3451335 www.exitrental.it 63 SUBSCRIPTION abbonarsi è facile! SE DESIDERATE RICEVERE LA COPIA CARTACEA DI FOTO-NOTIZIARIO COSTA SOLO 20 EURO ALL'ANNO. POTETE: 1 Inviare un assegno, non trasferibile, intestato a Grafiche Gelmini S.r.l., via Fraccaroli 3, 20134 Milano insieme ai vostri dati: nome, cognome, indirizzo, telefono e indirizzo e-mail. Indicate anche se siete un fotonegoziante, un fotografo, un laboratorio, ecc. 2 Fare un versamento sul conto corrente postale 96553847 intestato a Grafiche Gelmini, causale “abbonamento 1 anno a Foto-Notiziario (cartaceo)” e inviare, via e-mail, la copia del versamento e i vostri dati (nome, cognome, indirizzo, telefono e indirizzo e-mail) a: [email protected] FAC-SIMILE 3 On-line, su www.fotonotiziario.eu, tramite l’apposita sezione di shop on line con modalità di pagamento PayPal SE INVECE VOLETE UNA COPIA DIGITALE, È GRATUITA! POTETE RICEVERLA VIA MAIL INVIANDO I VOSTRI DATI A: [email protected] EURONICS DI PALERMO “I nostri clienti abituali non rinunciano mai alla loro copia di Foto-Notiziario, una rivista che leggono con interesse e che dimostrano sempre di apprezzare. Come noi del resto”. Così dicono Cesare, Giacomo, Roberto, Francesco, Giuseppe, Emanuele e Giulio, l’affiatato e simpatico staff del reparto di fotografia dell’Euronics di Palermo. L’ennesima conferma di un progetto che, oltre a darci tante soddisfazioni, ci impegna a far sì che ogni numero della rivista sia migliore del precedente, nel tentativo di fornire un utile strumento per tutti quelli che amano il mondo della fotografia e del video. Il nostro mondo. 64 Allegato al manuale d’uso del lo Expo in Città IMAGING A 360° Utilizzo generale Logo Come previsto a pagina 16 e 17 del manuale d’uso il lo in Città “deve essere posizionato sempre in ultima p nell’angolo basso a destra separato dagli altri marchi linee verticali che lo precedono.” Si consiglia di aggiu manuale la seguente dicitura “Con l’ammissione nel ca Expo in Città gli enti ammessi acquisiscono il di utilizzare il logo Expo in Città accompagnato dalla dicit Evento”: www.photoshow.it www.aifotoweb.it Un Evento RACCONTA STORIE DI VITA CON LE SCHEDE DI MEMORIA Affidate i vostri ricordi a Non perdere nessuno scatto. Migliora la tua action camera con le schede di memoria SanDisk Extreme® microSDXC™ Capacità fino a 64GB per un maggior spazio di archiviazione. 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