Scuola di escursionismo Fogar-Bonatti - C.A.I. sezione di Cesena Corso Natura a scatti 2013 La fotografia: guardare e vedere non sono sinonimi Raffaella Antoniacci – Andrea Fellini – Stefano Gentilini – Silvia Milanesi Cosa ci lasciano un viaggio, una gita, un’escursione? Piacevoli ricordi, qualche amico in più, luoghi prima sconosciuti che ora si conoscono almeno in parte e tante altre cose ancora…. Eppure, quando sarà passato qualche anno, cosa ci ricorderemo davvero? Questo dipende da noi, dalle nostre conoscenze, dai nostri interessi e dalla nostra capacità di emozionarci. Tuttavia, è facile vedere come in un’era che ci offre una valanga di informazioni e immagini non abbiamo più la capacità di vedere realmente le cose… … ci limitiamo a guardarle distrattamente, così come qualunque luogo, immagine, notizia è destinato perlopiù ad essere dimenticato, o se ne conserva solo un ricordo sfuocato. Le rare volte che qualcosa ci colpisce davvero accade un piccolo miracolo: “vediamo” veramente quel qualcosa e ciò sarà conservato nella nostra memoria insieme alle sensazioni che ad esse sono legate. Anche una cosa tutto sommato banale come uno scatto fotografico può aiutarci in questo senso, a evocare e a “trattenere” nella memoria un momento, un ricordo, una sensazione… Una fotografia, non importa se brutta o bella, avrà per chi la scatta il valore aggiunto dell’evocazione di un momento; di più, essa ci consente di fermare un tempo che non esiste più nella vita ordinaria, il “presente”. La fotografia coglie sempre il “qui e ora”, filtrato da chi scatta, dall’allenamento del suo occhio e del suo essere a ciò che lo circonda. Ed è straordinario come venti persone, in uno stesso luogo e in uguali condizioni “tecniche”, possano scattare sempre foto differenti perché anche attraverso un mezzo così semplice si esprime la personalità di ognuno. Non solo, la fotografia può insegnarci a vedere: limitando il raggio d’azione, che è necessariamente più corto ed imperfetto di quello dell’occhio umano, lo scatto ci costringe a scegliere, a confinare il nostro interesse su un soggetto piuttosto che su un altro. Per tutte queste ragioni, quando si parte, ricordiamo di portare sempre una fotocamera, di scattare solo quando qualcosa ci colpisce, di osservare più attentamente ciò che ci circonda ... … perché c’è sempre una storia da raccontare. Dobbiamo solo coglierla …