ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “CUORE AMICO” MANTOVA Trimestrale - ANNO 4 - NUMERO 2 - Giugno 2008 Poste italiane s.p.a.-Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, DCB Mantova RELAZIONE MORALE-ASSOCIATIVA 2007 BILANCIO DI UN ANNO, PROGETTI PER IL 2008 Nel 2007 il tema del cambiamento è stato oggetto di diversi momenti di condivisione e di confronto all’interno della nostra Associazione a partire dall’Assemblea annuale del 31 marzo 2007. L’Associazione CUORE AMICO, da sempre attenta alle numerose sfide che provengono sia dall’interno che dall’esterno, ha impostato l’attività di questo mandato sulla base di un piano di progettualità, condiviso e verificato periodicamente, che tiene conto dei cambiamenti e delle possibili adeguate risposte. In particolare abbiamo operato per concretizzare il concetto di Associazione partecipata, ponendoci l’obiettivo di una realtà associativa dove i singoli Soci siano portatori del proprio contributo personale sulla base delle specifiche competenze per lavorare in sinergia. CUORE AMICO considera come attività fondamentale lo sviluppo di una rete tra i Comuni della Provincia (Parlamento del Cuore) perché ci permetterà, attraverso la copertura del territorio, di dare alla popolazione un referente vicino a loro per qualsiasi esigenza. Importante potrebbe essere in quest’ottica la collaborazione con le Associazioni locali, profondamente radicate nel loro territorio. Questa rete, che cerchiamo di attuare attraverso le manifestazioni “Cuore in Piazza”, ci vede presenti per divulgare il concetto di salute, attraverso lo screening sui fattori di rischio e l’informazione sanitaria, per trasmettere stili di vita corretti. In quest’ottica l’Associazione, per mezzo dei suoi Volontari, è testimonianza di altruismo, gratuità e consapevolezza; valori che costituiscono uno stimolo propositivo all’interno della Società. Oggi il nostro ruolo, grazie alla collaborazione con le strutture pubbliche, le Istituzioni e le espressioni associative locali, è fondamentalmente quello di perseguire il raggiungimento della diffusione della prevenzione alle malattie cardiovascolari ma, anche la promozione di stili di vita positivi e di cittadinanza partecipata. Da tempo ormai è consolidata l’idea che l’impegno volontario abbia in sé un valore formativo che va oltre il servizio concretamente svolto; impegno che vale la pena di incoraggiare per gli effetti positivi che proietta sulla Società nel suo insieme. Con queste premesse abbiamo operato nel corso dell’anno per svolgere manifestazioni sul territorio e per porre le basi per le iniziative che vedranno la loro realizzazione completa nel 2008. Gli impegni più importanti che ci aspettano sono: - - l’attivazione del “Laboratorio fisso” nel nuovo locale, attiguo alla nostra sede, che l’Azienda Ospedaliera ci ha messo a disposizione. Questo progetto sarà il collegamento operativo con il “Punto di ascolto” creato lo scorso anno per aiutare associati e non a muoversi in ambito sanitario, mettendo a disposizione un luogo fisso ed attrezzato tipo quello mobile che viene portato nelle piazze. Progetto Scuola in collaborazione con il C.S.V.M. , l’Ufficio Scolastico Provinciale e la Provincia di Mantova. Si tratta di organizzare incontri in ambito scolastico per informare i giovani su quanto sia importante tenere stili di vita corretti, sin da ragazzi, per prevenire l’insorgenza di malattie, non solo cardiovascolari. Riteniamo molto importante anche questa iniziativa in quanto ci permette di raggiungere, per mezzo dei ragazzi e quindi dalla “porta principale”, tutte le persone di ogni età componenti i nuclei familiari. Questo permetterà, in futuro, di organizzare altre importanti iniziative di informazione e prevenzione. Questi incontri saranno resi possibili grazie alla collaborazione di una dietista, di medici della Visita il nostro sito all’indirizzo www.cuoreamicomantova.it Troverai la nostra storia, i nostri progetti, le nostre attività, l’informazione scientifica e la possibilità di contattarci. - cardiologia e della pneumologia che qui ringraziamo di cuore per l’aiuto che ci daranno. Riorganizzazione del Comitato Scientifico per meglio sviluppare azioni incisive. L’individuazione di figure che nell’ambito associativo siano punto di riferimento per le numerose progettualità che si potrebbero mettere in cantiere; persone quindi che si assumano l’impegno di gestire queste iniziative. Riteniamo che la nostra Associazione abbia potenzialità enormi da sviluppare, in tutti gli ambiti statutari. Abbiamo le persone che si impegnano per realizzare i progetti, ci mancano le figure di riferimento. Questo vuol essere un accorato invito, nei modi e nei tempi che ognuno ritiene di mettere a disposizione, ad impegnarsi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo dati costituendo questa Associazione per essere punto di riferimento concreto e visibile per la nostra comunità. Il lavoro non manca sicuramente e vedrà impegnato il Consiglio Direttivo con la determinazione che ha sorretto la nostra attività in questo anno di mandato. A conclusione di queste riflessioni vorrei trasmettere a tutti Voi un sincero grazie per il Vostro prezioso contributo. P. Il Consiglio Direttivo Il Presidente Luciano Chinaglia NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO Bilancio al 31/12/2007 Il bilancio al 31/12/2007 è stato impostato, come per gli esercizi precedenti, come Rendiconto Economico e Patrimoniale “PER CASSA” cioè le registrazioni sono state effettuate nel momento in cui si sono verificate le effettive entrate ed uscite di denaro a fronte di proventi incassati e spese sostenute. Questa impostazione non tiene conto quindi dei “Residui attivi e passivi” cioè di operazioni che abbiamo registrato nel 2008 che riguardano iniziative del 2007 e viceversa nonché operazioni del 2006 di competenza del 2007 e viceversa. Riteniamo quindi utile evidenziare le variazioni più significative che i residui attivi e passivi hanno provocato alle principali poste del bilancio per arrivare all’effettivo risultato di esercizio di competenza dell’anno 2007. - Quote associative: passano da €. 5.655,00 a €. 6.795,00 per versamenti del 4° trimestre 2006 di competenza del 2007, pari ad €. 1.945,00, da aggiungere meno i versamenti del 4° trimestre 2007 di competenza del 2008 pari ad €. 805,00. I Soci in regola a fine anno erano 352. - Donazioni/offerte: passano da €. 13.966,47 a €. 16.466,47 con un incremento di €. 2.500,00 (è il saldo del contributo della Fondazione Comunità Mantovana per il progetto “Pronto Cuore” pervenuto nel gennaio di quest’anno). - Spese per Iniziative e Manifestazioni: passano da €. 11.216,74 a €. 11.571,40 per pagamenti effettuati nel 2008 per €. 2754,66 di competenza del 2007 da sommare e €. 2400,00 sostenuti nel 2007 ma di competenza del 2006 da detrarre. Tenendo conto delle rettifiche sopra indicate il risultato di esercizio al 31/12/2007, passa da €. 10.880,18 a €. 7.609,84 negativo, a causa di maggiori spese sostenute nell’anno rispetto a proventi incassati. Inoltre il prospetto per Cassa non tiene conto del valore dei beni durevoli di proprietà e delle rimanenze di materiali di propaganda e materiali diagnostici che, valutati al costo di acquisto, indichiamo qui sotto con le variazioni intervenute in corso d’anno. -BENI DUREVOLI COME DA INVENTARIO: Consistenza al 01/01/2007 valutati al costo di acquisto €. 7.808,13 Acquisti anno 2007 €. 7.377,62 Consistenza al 31/12/2007 €. 15.185,75 Gli acquisti effettuati lo scorso anno hanno riguardato principalmente beni oggetto del progetto “Mani unite” (Computer portatile, video-proiettore, mobili ufficio, apparecchio telefonico, ecc..). In totale abbiamo speso €. 16.208,59, compresi stipendi e oneri previdenziali per €. 6.179,77 anch’essi compresi nel progetto. Questa spese è stata coperta parzialmente dal contributo di €. 7.500 della Fondazione Comunità Mantovana Onlus che ringraziamo calorosamente. -RIMANENZE MATERIALI DI PROPAGANDA E DIAGNOSTICO. Consistenza al 31/12/2006 €. 1,250,65+ Acquisti anno 2007 €. 4.790,25+ Utilizzi anno 2007 €. 2.501,30Consistenza al 31/12/2007 3.539,60 Per quanto riguarda i fatti salienti che hanno caratterizzato l’attività del passato esercizio e il contesto nel quale abbiamo operato rimandiamo alla “Relazione Morale-Associativa” del Presidente. Riteniamo doveroso a questo punto porgere un sentito ringraziamento al Collegio dei Revisori dei Conti per l’opera di sorveglianza e indirizzo nella gestione amministrativa che ci hanno fornito. P. Il Consiglio Direttivo Il Tesoriere Franco Ligabue PROSPETTO DI PREVISIONE Anno 2008 SPESE ACQUISTI Per punto di ascolto Materiale diagnostico Materiale propaganda 10.000 3.000 2.000 SPESE DI GESTIONE SPESE INIZIATIVE E MANIFESTAZIONI Giornalino Noci in piazza Cuore in piazza Altre iniz./manif. TOTALE PROVENTI 15.000 4.000 6.000 1.500 3.500 2.000 13.000 QUOTE ASSOCIATIVE 5 per mille 5 per mille 2005 DONAZIONI/ELARGIZIONI Da Istituzioni Da Società Da privati 2.900 8.500 5.000 4.000 PROVENTI DA MANIFESTAZIONI Noci in piazza 3.500 TOTALE 8.000 2.900 17.600 3.500 32.000 32.000 NOTA INTEGRATIVA AL PROSPETTO DI PREVISIONE Anno 2008 Il Prospetto di Previsione è redatto, come per il Bilancio al 31/12/2007, in modo analitico, per permetterVi di avere un quadro chiaro delle spese e dei proventi che riteniamo debbano verificasi nel corrente anno per le iniziative programmate. La principale voce di spesa che viene evidenziata è quella riguardante l’allestimento del “Punto di ascolto” nel locale che l’Azienda Ospedaliera ci ha messo a disposizione. Spesa coperta in parte dal contributo che la Fondazione della Comunità Mantovana Onlus ha già deliberato a nostro favore di massimo €. 5.000 (50% della spesa prevista). La manifestazione “noci in piazza” è invece l’iniziativa principale di raccolta fondi unitamente ai contributi e donazioni ricevuti da Istituzioni, Società e privati. Ammontano infine a circa 500 le quote associative che prevediamo di incassare nel corrente anno per un controvalore di circa € 8.000. P. Il Consiglio Direttivo Il Tesoriere Franco Ligabue In ricordo di un Amico. Questa volta “ Enrico” non ce l’ha fatta. La vita che era in Lui molto ambita ed amata anche nelle difficoltà crescenti si è arresa con tutta la dignità che gli era compagna. Molto semplicemente si può dire che Enrico Rabbi era un uomo di grande carica umana. Da quando ci conoscemmo intorno agli anni ’90, ci fu subito amicizia e collaborazione. A me, che ero ai primi impegni associativi, ha insegnato uno stile di vita con l’esempio. Per Lui il Volontariato era impegno, era sacrificio, un impegno che richiede molto di più di quanto dà. Io ho perso un amico e una guida insostituibile. Il Volontariato Mantovano ha perso un punto di riferimento. L’Associazione “Cuore Amico” ha perso uno dei suoi fondatori, con la forza incrollabile dei suoi principi, sempre temperata dalla sua umanità rispettosa e vicina a tutti. Di un personaggio “associativo” che muore è raro poter dire “era un uomo”, di Enrico è impossibile dire altro. Grazie Enrico! Mantova, 28/04/2008 ASSOCIAZIONE “CUORE AMICO” Il Presidente Luciano Chinaglia In ricordo di Guido Ci risulta estremamente difficile e doloroso parlare di Guido “al passato”. Il distacco è troppo recente e inatteso. Eravamo a conoscenza, quasi quotidianamente, del suo stato di salute, delle sue sofferenze, ansie, paure, speranze ed eravamo anche coscienti della nostra IMPOTENZA. Potevamo solo cercare, per quanto è stato nelle nostre possibilità, di far sentire a Lui ed alla sua splendida famiglia la nostra amichevole, fraterna vicinanza. Nell’Associazione e nei nostri cuori resta un vuoto incolmabile, ci manca nel direttivo, nella redazione di “Cuore Amico News”, ci mancano la sua ironia, la sua “attenzione” verso gli altri, la sua capacità di fare “gruppo” la sua generosità e il suo coraggio. Ciao Guido, sei ancora e sempre con noi. Mantova, 07/05/2008 ASSOCIAZIONE “CUORE AMICO” Il Presidente Luciano Chinaglia Sede e Direzione c/o Ospedale Carlo Poma - Viale Albertoni n° 1 - Mantova Telefono e Fax 0376/360659 - N° verde 800590077 Cod. Fiscale 93042830203 Registrazione del Tribunale di Mantova n° 11/2005 Direttore responsabile: Iori Stefano Stampa: Cappa Litografica - Guidizzolo (MN) Redazione: Vittorio Boffelli, Marta Boselli,, Gabriella Cantarelli, Mauro Capucetti, Luciano Chinaglia, Sandra De Santis, Ornella Grisanti, Maela Guandalini, Luciano Simeoni. Responsabile trattamento dati (legge 675/96): Franco Pala E-mail: [email protected] Sito Internet: www.cuoreamicomantova.it A PROPOSITO DI... do accumulo di liquidi nel polmone può portare ad una condi- SCOMPENSO CARDIACO Dott.ssa Mariarosa Ferrari Struttura Complessa di Cardiologia Azienda Ospedaliera “Carlo Poma”- Mantova -Qualche numero per capire di cosa stiamo parlando. Lo scompenso cardiaco colpisce oltre 14 milioni di europei ed oltre 1 milione di italiani; il numero di persone che andranno incontro alla malattia è in crescita e si stima che raddoppierà entro il 2030. In Italia ogni anno si manifestano 170 mila nuovi casi di scompenso cardiaco ed ogni giorno si verificano 500 ricoveri ospedalieri. Negli ultimi 5 anni il numero di ricoveri per scompenso è aumentato del 40%, rappresentando la patologia che assorbe la maggiore quantità di risorse per l’assistenza ospedaliera; nella nostra Azienda Ospedaliera lo scompenso cardiaco è stata la causa prevalente di ricovero nel 2003 con 1461 ricoveri ordinari. Il tasso di reospedalizzazione è elevato: circa il 45% dei pazienti ospedalizzati per scompenso cardiaco viene nuovamente ricoverato almeno 1 volta (ed il 15% almeno 2 volte) entro 12 mesi. Questi dati provano che lo scompenso rappresenta una delle patologie croniche a più alto impatto sulla sopravvivenza, sulla qualità di vita dei pazienti, e sull’assorbimento di risorse (prevalentemente per ospedalizzazione). -Cosa si intende per scompenso cardiaco E’ una condizione cronica e progressiva, in cui il cuore non è più in grado di pompare sangue in tutto il corpo in maniera adeguata alle richieste dell’organismo, con minore disponibilità di ossigeno ed elementi nutritivi per i vari organi. -Quali sono le cause principali ? Questa sindrome clinica complessa è l’evoluzione finale comune di molte malattie cardiache : -Malattia coronarica (infarto miocardico) -Ipertensione arteriosa -Cardiomiopatia (malattie primitive del muscolo cardiaco caratterizzate da un’esagerata dilatazione o ipertrofia del cuore) -Malattie delle valvole cardiache -Cardiopatie congenite. -Come si manifesta ? L’ aspetto fondamentale di questa sindrome è la disabilità cioè la ridotta capacità funzionale del paziente. Quando cominciano i primi sintomi di scompenso, si può avvertire un senso di stanchezza/debolezza o difficoltà di respiro (mancanza di fiato/respiro corto) specie dopo uno sforzo fisico. Si possono accusare anche accessi di tosse e mancanza di fiato durante la notte. Nelle fasi più avanzate della malattia i sintomi peggiorano per frequenza ed intensità: si può avvertire difficoltà di respirazione anche dopo semplici attività, come vestirsi o muoversi in casa. I sintomi respiratori sono segno di congestione: accumulo di liquidi nel polmone. Un eccessivo e rapi- zione pericolosa per la vita detta “edema polmonare acuto“ che richiede un trattamento in emergenza. Altri segni di accumulo di liquidi nel corpo sono la comparsa di gonfiore ai piedi, alle gambe ed aumento rapido del peso corporeo. -Lo scompenso cardiaco: stato funzionale La limitata capacità del paziente di svolgere le normali attività quotidiane viene descritta secondo la classificazione NYHA (New York Haert Association) -Scompenso cardiaco: evoluzione Si distinguono 4 stadi evolutivi. Per stabilizzare e rallentare il passaggio allo stadio successivo è importante oltre ad una diagnosi precoce e una corretta impostazione della terapia, una stretta collaborazione tra il paziente ed il proprio medico. STADIO A : pazienti non ancora malati, ma con patologie a rischio di evoluzione verso lo scompenso (malattia coronarica, ipertensione arteriosa, diabete mellito, uso di farmaci cardiotossici). E’ evidente il ruolo fondamentale della prevenzione cardiovascolare: individuazione e trattamento dei fattori di rischio cardiovascolare. STADIO B : pazienti con cardiopatia, senza sintomi di scompenso (precedente infarto miocardico, valvulopatia, ecc…) .Questo stadio si riferisce alla disfunzione ventricolare sinistra senza manifestazioni. In tale fase la disfunzione è come un iceberg: la maggior parte non si vede. STADIO C : pazienti con cardiopatia che accusano sintomi di scompenso. STADIO D : pazienti con scompenso avanzato o refrattario alle normali terapie, richiedono interventi particolari o sono in attesa di trapianto. -Come si fa la diagnosi di scompenso cardiaco ? Aspetti fondamentali del percorso diagnostico terapeutico, che si avvale di diversi esami strumentali a seconda della fase e della causa dello scompenso, sono : - stabilire che il paziente ha uno scompenso cardiaco - stabilire la gravità del quadro clinico - determinare la causa - identificare i fattori che possono precipitare o aggravare lo scompenso - scegliere il trattamento appropriato - impostare il follow-up (cadenza modalità controllo) Definire la prognosi (cosa attendersi dalla malattia) -Come si cura lo scompenso cardiaco ? Lo scompenso cardiaco è una malattia cronica che non guarisce mai del tutto. E’ però una condizione che può essere stabilizzata e curata, specie se affrontata per tempo, in modo da evitare le fasi di instabilizzazione che possono comparire anche dopo eventi non strettamente cardiaci (es. febbre, indigestione, abuso di alcol, uso di farmaci dannosi come gli anti-infiammatori, ecc….) La cura ha come scopi : - invertire o rallentare il decorso della malattia - alleviare i sintomi - migliorare la qualità della vita prolungare la sopravvivenza - ridurre i ricoveri ospedalieri La cura si avvale dei seguenti mezzi. - stile di vita corretto - farmaci: diuretici, ace-inibitori, beta-bloccanti, AT1antagonisti, digitale, anti-aldosteronici con combinazioni e dosaggi diversi a seconda della fase e del tipo di scompenso - dispositivi elettrici: sono disponibili 2 dispositivi: defibrillatore impiantabile per la prevenzione della morte improvvisa pacemaker biventricolare: dispositivo che trasmette stimoli elettrici al ventricolo dx e sx del cuore, sincronizzando l’attività elettrica ed al tempo stesso migliorando la sua funzione di pompa - interventi cardiochirurgici: intervento di by-pass aorto-coronarico aneurismectomia/plastica ventricolare sx sostituzione/riparazione di una valvola cardiaca dispositivi di assistenza cardiaca trapianto cardiaco -Educazione sanitaria del paziente e familiari La corretta informazione sulla malattia, l’informazione e coinvolgimento nella terapia, quindi il riconoscimento dei sintomi di instabilizzazione, l’autocontrollo (peso, restrizione idrica e sodica), l’autogestione della terapia (diuretico) sono fondamentali per promuovere la compliance alla terapia (adesione alle raccomandazioni relative ai comportamenti sanitari) La non-compliance è responsabile del 15-32% delle instabilizzazioni e ri-ospedalizzazioni. LE STRUTTURE SANITARIE INFORMANO: Azienda Ospedaliera “Carlo Poma”- Mantova Dott. Marco Aroldi Dott.ssa Mariarosa Ferrari L’ ambulatorio dello Scompenso Cardiaco Come è comprensibile dal precedente articolo lo scompenso cardiaco è una realtà clinica molto variabile nella sua evoluzione spesso non graduale ma con improvvisi aggravamenti talora molto importanti che portano il paziente al ricovero ospedaliero. Si deve pertanto offrire la massima efficienza e tempestività alle richieste dei pazienti per prevenire le instabilizzazioni più gravi sia sul momento che con una terapia cronica precisamente prescritta e seguita. Il modello usuale di assistenza basato sulla interazione fra Ospedale, Medico di Medicina Generale e Cardiologo, ciascuno con delle proprie caratteristiche di prestazione piuttosto rigide e che si interfacciano poco, non è in grado di affrontare efficacemente una realtà cosi complessa come lo scompenso. Lo scompenso cardiaco, come altre malattie croniche è il campo di applicazione ideale della continuità assistenziale e la gestione integrata fra Ospedale e Territorio con le quali viene recuperata la centralità del paziente attraverso la comunicazione e la progettualità di tutti gli operatori coinvolti; in altre parole sul paziente vi è convergenza di più professionalità coordinate e non un semplice affiancamento di visite specialistiche ed esami strumentali. I modelli gestionali sperimentati hanno seguito due indirizzi, incentrati su strutture specialistiche dedicate (ambulatorio dello scompenso), ed altri incentrati prevalentemente sulla gestione domiciliare medico-infermieristico (particolarmente adatti per i pazienti più anziani). Ambulatorio dello scompenso cardiaco. I pazienti sono inseriti in un programma di valutazioni ambulatoriali pre-stabilite: - entro 1 mese in caso di nuovo reclutamento o dopo un ricovero - ogni 6 mesi per le Classi NYHA I-II ogni 3 mesi per le Classi NYHA III-IV - in ogni momento su richiesta del curante o del paziente per rischio di instabilizzazione con accesso privilegiato agli esami ematici e strumentali necessari nei singoli casi ed eventuale ricovero in Day Hospital. La strategia d’intervento, mediante questo capillare followup ambulatoriale con accesso facilitato sia diretto che tramite accesso telefonico diretto in giorni ed orari stabiliti e comunicati al paziente, comprende: - completamento dell’iter diagnostico - ottimizzazione della terapia: dose del diuretico a seconda della fase clinica, aggiustamento progressivo fino alla dose ottimale di beta bloccante e ace inibitore - correzione dei fattori di rischio per instabilizzazione emodinamica - valutazione e mantenimento della stabilità clinica - educazione sanitaria del paziente e dei familiari svolti dall’Infermiera Professionale dell’ambulatorio sul riconoscimento dei primi sintomi di instabilità e sull’autogestione della terapia diuretica. - programmazione del successivo follow-up clinico e strumentale con accesso facilitato Nei pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico mediograve, che presentano frequenti episodi di instabilizzazione, viene offerta una maggiore continuità assistenziale mediante la telesorveglianza domiciliare che si avvale del teleconsulto domiciliare con monitoraggio elettrocardiografico. Gli Operatori coinvolti in tale attività sono l’Infermiere, il Cardiologo, il Medico di medicina generale, l’operatore del call-center . La gestione ambulatoriale dei pazienti affetti da scompenso cardiaco, attraverso la continuità assistenziale, se pur molto onerosa per la struttura che la gestisce, si traduce: - in un significativo miglioramento dello stato funzionale - in una sostanziale riduzione degli episodi di instabilizzazione emodinamica - in una rilevante riduzione delle ospedalizzazioni e conseguentemente del costo economico Nell’Azienda Ospedaliera “Carlo Poma” l’Ambulatorio dello Scompenso è operativo: - presso la Cardiologia di Mantova con la seguente équipe medico infermieristica: Dott.ssa Mariarosa Ferrari, Dott. Marco Aroldi, Dott.ssa Silvia Bonatti, Dott. Nicola Cicorella, I.P. Viviana Pincella. - Presso la Cardiologia di Pieve di Coriano con la seguente équipe medico infermieristica: Dott. Emanuele Pacchioni, Dott. Raffaele Mazzucco, I.P. Carla Calanca e Lisa Zanini. COME COMBATTERE L’ARTERIOSCLEROSI A TAVOLA IL CORRETTO REGIME ALIMENTARE COSA, QUANTO e PERCHE’ A cura di Marta Boselli Nutrizionista Trattamento dietetico dell’obesità Dopo l’introduzione generale sui principi e le modalità di una sana alimentazione presentata nel numero precedente del nostro giornale affrontiamo il trattamento dietetico di una patologia che sta assumendo le dimensioni di una epidemia nei paesi sviluppati: il soprappeso e l’obesità. Abbiamo già detto in precedenza come sovrappeso e obesità siano l’anticamera di importanti malattie sia metaboliche (diabete, dislipidemie) che cardiocircolatorie ( ipertensione arteriosa, malattie delle coronarie e delle arterie del cervello); esse si distinguono in base all’entità dell’aumento di peso calcolato in base all’indice di massa corporea: fra 25 e 30 sovrappeso, da 30 in su obesità. Naturalmente più l’indice di massa corporeo è elevato tanto più aumenta il rischio. Il trattamento dietetico dell’obesità ha come cardine la riduzione dell’apporto calorico, associato all’aumento del dispendio energetico: nessuna dieta può essere efficace senza movimento. Le norme dietetiche per pazienti obesi devono essere rappresentate da abbondanti fibre vegetali in quanto esse, per la loro capacità di formare soluzioni notevolmente viscose a livello gastroenterico, ritardano lo svuotamento gastrico e riducono la secrezione di insulina. Sia il ritardo dello svuotamento gastrico che la riduzione dei livelli insulinici possono essere responsabili dell’invio di segnali inibitori per il centro della fame con conseguente aumento del senso di sazietà. E’ importante che gli alimenti siano adeguatamente ripartiti nei diversi pasti al fine di evitare digiuni prolungati che determinano un eccessivo stimolo dell’appetito favorendo le trasgressioni dietetiche. Il frazionamento delle calorie, inoltre, contribuisce a ridurre ulteriormente la secrezione insulinica. Nelle diete con schemi a più basso contenuto calorico gli alimenti il cui consumo va drasticamente limitato e/o addirittura evitato sono: dolci, formaggi, latticini ed insaccati che contengono un’elevata quantità di grassi e sono pertanto molto ricchi in calorie. Gli alimenti il cui consumo va contenuto e che, almeno le prime volte, vanno pesati sono: frutta, pasta e pane, mentre i legumi e le verdure possono essere consumati a volontà. Come dolcificante viene consigliato aspartame o saccarina in quanto gli altri dolcificanti non sono effettivamente acalorici. Per lo stesso motivo è da evitare l’uso di prodotti dietetici senza zucchero (bibite, caramelle, gomme da masticare che contengono fruttosio e sorbitolo). Anche se la dieta ipocalorica impone per forza di cose dei limiti nella prescrizione e nel confezionamento, è importante cercare di prepararla in modo vario e gustoso utilizzando condimenti poco calorici: brodo (sia vegetale che di carne sgrassato), pomodori pelati, aceto, sottaceti, limone, aromi e spezie varie. L’acqua può essere consumata a volontà, anche durante i pasti. E’ infatti indispensabile all’organismo e non va affatto limitata, come spesso erroneamente si fa: l’acqua non ingrassa!. DALLA PIAZZA ALLA CULTURA DELLA PREVENZIONE Dott. Luciano Simeoni Il 18 aprile, presso la Sala Consiliare del Comune di Sermide, Cuore Amico, avvalendosi dei cardiologi dell’Associazione, ha organizzato, come già in altri comuni, un incontro con la popolazione sul tema: Il rischio cardiovascolare, conoscerlo per combatterlo. Ciò è stato reso possibile dalla fattiva collaborazione e convinta presenza del Sig. Marco Reggiani Sindaco di Sermide e della sig.ra Maria Rossi Assessore ai Servizi Sociali. L’incontro ha preso lo spunto dai dati raccolti nella stessa città durante il Cuore in Piazza del 20 gennaio 2008; i dati sono stati presentati dal Dott. Maurizio Negrelli della Cardiologia di Pieve di Coriano, passando successivamente ad una esauriente ed interessante esposizione dei fattori di rischio e delle modalità per affrontarli. L’incontro è stato caratterizzato da una buona affluenza di pubblico e da numerose domande pertinenti alle quali hanno dato risposta il Dott.. Negrelli, la Dott.ssa Brunazzi, Primario della Cardiologia di Pieve di Coriano e il Dott. Simeoni del Comitato Scientifico di Cuore Amico; nel complesso l’impressione è stata di avere impiegato il tempo in modo proficuo. In effetti la comunicazione verbale unita alla visibilità data da “ Cuore in Piazza” e all’appoggio convinto dell’Amministrazione Locale hanno un impatto sensibile sulla cultura della prevenzione; l’impatto può diventare decisivo se alla parola si uniscono i fatti, come è successo nel Distretto Sanitario di Ostiglia, afferente all’Ospedale di Pieve di Coriano. Dal 2002 in tale Distretto è infatti operativo un progetto di Prevenzione Primaria e Screening Cardiovascolare in Pazienti ad Elevato Rischio Cardiovascolare grazie all’impegno e alla collaborazione della Cardiologia e della Medicina dell’Ospedale di Pieve di Coriano e dei Medici di Medicina Generale del territorio. Penso sia pertanto utile concludere con una breve presentazione di tale progetto e dei suoi risultati, redatto dal Dott. Negrelli. PREVENZIONE PRIMARIA E SCREENING CARDIOVASCOLARE IN PAZIENTI AD ELEVATO RISCHIO CARDIOVASCOLARE ( Progetto sviluppato nella Popolazione del distretto di Ostiglia ) Essendo ormai noti i fattori che influenzano la probabilità (RISCHIO) di sviluppare una malattia cardiocerebro vascolare, la valutazione di tali FATTORI DI RISCHIO permette di fornire una previsione statistica, indicando un profilo di rischio per ogni individuo. E’ stato ormai ampiamente dimostrato che la modificazione di questi fattori (mediante terapia farmacologica e/o mediante miglioramento delle abitudini e dei comportamenti) è in grado di modificare il profilo di rischio dando l’avvio a programmi di Prevenzione Primaria (nei soggetti sani per evitare lo sviluppo della malattia) e Prevenzione Secondaria (soggetti con danni cardiovascolari già noti per evitare la progressione della malattia). La predisposizione genetica, le abitudini alimentari, il fumo e la sedentarietà sono i fattori che maggiormente incidono direttamente e/o indirettamente sul rischio cardiovascolare poiché concorrono anche allo sviluppo di obesità, diabete, ipertensione ed ipercolesterolemia. Anche la Famigliarita’, nel senso di consanguineità, con pazienti affetti da malattie cardiovascolari, è un fattore di rischio importante, poiché frequentemente nella stessa famiglia si condividono e si sommano lo stesso patrimonio genetico e le stesse abitudini di vita . Sulla base di questi presupposti è stato avviato a dicembre 2002 nel territorio affluente all’ospedale di Pieve di Coriano un Progetto Di Prevenzione Primaria Cardiocerebrovascolare e di Screening per individuare e trattare adeguatamente i Soggetti ad Elevato Rischio Cardiovascolare, avendo come popolazione target i famigliari consanguinei di pazienti affetti da tali malattie. Dal dicembre 2002 al febbraio 2004 i Medici di Famiglia hanno censito 322 persone (di eta’ superiore ai 40 anni), tutte consanguinee di primo grado di pazienti con malattie cardio-cerebro-vascolari (164 maschi, 113 femnmine, età media 53.2 anni). Nell’ambito di questi soggetti sono stati individuati ed inviati all’ambulatorio di cardiologia dell’Ospedale di Pieve di Coriano dedicato alla Prevenzione Cardiovascolare, 277 persone con un rischio cardiovascolare stimato superiore al 10% con lo scopo di valutare mediante visita ed ecografia cardiaca e vascolare la presenza di eventuali lesioni “precliniche“ cardiache e/o vascolari (danno d’organo) e per impostare terapie appropriate. Un dato estremamente importante è stato il riscontro che la maggior parte dei pazienti arruolati non era consapevole di essere a rischio cardiovascolare. Altrettanto importante è la percentuale dei soggetti esaminati ( 68%) con rilievo di lesioni cardiache e/o vascolari in assenza di sintomi ( LESIONI PRECLINICHE ), fra le quali un 33% di placche ateromasiche di vario grado a livello delle carotidi e due casi di lesioni coronariche critiche in due dei pazienti sottoposti anche a test da sforzo e successivamente alla coronarografia . I dati suddetti evidenziano che in una percentuale significativa di soggetti asintomatici, ma con un rischio cardiovascolare stimato elevato sono presenti lesioni cardiache e/o vascolari “precliniche “. E’ importante quindi individuare questi soggetti e trattarli adeguatamente per evitare progressione delle lesioni e/o eventi acuti. Per questo basta semplicemente andare dal Medico di famiglia per la stima del rischio cardiovascolare, in particolare se si hanno parenti consanguinei affetti da malattie cardiovascolari.