Defibrillatori semiautomatici in casa per combattere l`arresto

Ufficio Stampa – Pier Luigi Trombetta -
Distributore ufficiale
Defibrillatori semiautomatici in casa per
combattere l’arresto cardiaco
Ogni anno in Italia si verificano 500.000 decessi, circa 70.000 casi riguardano la cosiddetta morte
cardiaca improvvisa, uno ogni 8 minuti. Studi hanno dimostrato che circa il 70-80% di questi
arresti cardiaci si verifica all’interno delle mura domestiche, nella propria casa, nel proprio
appartamento, nel luogo che riteniamo più sicuro.
In quei momenti, in quei minuti non serve una pastiglia, non serve un medicamento miracoloso ma
l’unica cosa che può aiutare è un piccolo, semplice e non costoso apparecchio : il defibrillatore
La causa di questa elevata mortalità per arresto cardiaco, dovuta spesso ad un infarto cardiaco, è
data dal fatto che la maggior parte delle vittime vive troppo lontana dai sistemi di soccorso che
possono garantire un'assistenza adeguata, in particolare
una defibrillazione precoce. L’intervento con il
defibrillatore per ripristinare il corretto ritmo cardiaco del
paziente e salvargli la vita, deve avvenire entro 5 minuti
dalla perdita di coscienza, dal momento che ogni minuto
che passa riduce le possibilità di sopravvivenza del 10%.
Se consideriamo che la media nazionale di intervento da
parte delle ambulanze o automediche è di circa 12
minuti, è naturale pensare ad una soluzione in casa che
possa proteggere i propri cari, per poter fronteggiare
l’eventualità di tale emergenza.
Il progetto di home defibrillation prevede la disponibilità del defibrillatore semiautomatico presso
ogni casa, condominio.
Per utilizzare un defibrillatore semiautomatico non è necessaria alcuna esperienza medica: i
familiari del paziente riceveranno un addestramento adeguato all’utilizzo del defibrillatore
semiautomatico, in particolare per conoscere tutte le fasi che compongono la cosiddetta catena della
sopravvivenza, su come allertare comunque il 118 locale in caso di necessità, come intervenire con
le manovre di rianimazione cardiopolmonare, come utilizzare il defibrillatore.
I defibrillatori semiautomatici in particolare sono molto semplici
da utilizzare, anche se hanno una tecnologia molto sofisticata:
valutano e decidono autonomamente in maniera praticamente
infallibile se erogare o non erogare lo shock, sollevando da ogni
responsabilità il soccorritore, e hanno dei messaggi vocali che
spiegano allo stesso soccorritore come proseguire nell’intervento
di soccorso per poter aiutare a salvare la persona colpita da arresto
cardiaco.
Il defibrillatore individuato è quello della azienda
produttrice General Electric, distribuito in esclusiva in
Italia dalla Technostar Srl: l’affidabilità di una delle più
grandi aziende del mondo, la sua presenza sul mercato, la
qualità di tutti i suoi prodotti è la garanzia del prodotto
stesso.
I defibrillatori hanno una garanzia di 7 anni e in tale
periodo la azienda assume su di sé la responsabilità su
qualsiasi difetto tecnologico compresa la responsabilità
legata a tali difetti. Autotest quotidiani assicurano che il
defibrillatore sia sempre pronto per essere utilizzato.
Technostar è una azienda che cura l’introduzione di
soluzioni e innovazioni tecnologiche in campo sanitario. Il
Progetto Elisir è nato dalla collaborazione esclusiva tra
General Electric e Technostar e mira a sensibilizzare
l’opinione pubblica su di un un problema di grande
attualità: l’emergenza nella malattia cardiaca improvvisa,
cioè quella emergenza cardiaca che genera la morte
improvvisa da arresto cardiaco. E’ qui che il Progetto Elisir acquista una posizione di rilievo,
offrendo alla società soluzioni per proteggersi e salvaguardare la propria vita al verificarsi di un
evento di questo tipo.
Per maggiori informazioni: www.defibrillatori.it [email protected]
“La fibrillazione ventricolare è l’aritmia che, nel 90% dei casi, ferma il cuore.
Il cuore non si muove più (non si contrae) perché viene
attivato troppo rapidamente(400/500 volte al minuto). ... Bastano
pochi secondi di questa aritmia e la persona colpita perde
conoscenza”.
“Una volta che inizia questo evento bisogna intervenire al più presto, (3-4 minuti)
in quanto, ogni minuto, si perde il 10% di possibilità di salvare
questa vita”.
“Il problema è che un’ambulanza attrezzata, in una città media, ha
un tempo di intervento medio non inferiore a 10 minuti, troppi per
riprendere questi pazienti”.
“Esiste oggi una novità tecnica e, cioè, un defibrillatore che è in
grado di fare la diagnosi automaticamente e di dialogare con la
persona che lo utilizza per guidarla nell’impiego”.
(Prof. Alessandro Capucci da “La defibrillazione precoce sul territorio”Arkè edizioni)
Technostar Srl
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