ENDURANCE Una macchina formidabile I l cavallo da sempre accompagna l’uomo in molteplici attività, dal lavoro allo sport al semplice divertimento. Il suo corpo deve essere gestito nel migliore dei modi perché si possa trarne i risultati che cerchiamo. Il cuore del cavallo può battere dai 18 ai 240 battiti al minuto. Il cavallo al galoppo può superare i 60 km/h e percorrere 160 km in meno di 7 ore. Durante lo sforzo il cavallo lavora in modo aerobico o anaerobico. Per l’endurance è importante lavorare in aerobiosi, mantenendosi sotto i 150/160 battiti al minuto. In questo modo il ‘carburante’ è consumato in presenza di ossigeno in modo più lento ed efficace. I muscoli bruciano le riserve accumulate senza produrre acido lattico. Il ‘carburante’ proviene principalmente dal glicogeno e dagli acidi grassi. Con l’allenamento e il migliorarsi della condizione, il metabolismo diviene sempre più performante, i polmoni mandano più ossigeno nel sangue, il cuore dovrà battere meno per irrorare i muscoli e la rete capillare si svilupperà in modo da inviare più ossigeno ai muscoli i quali consumeranno meno glicoge- no ritardando l’affaticamento. Lo sviluppo della rete capillare migliora inoltre il processo di raffreddamento del cavallo, facendo mantenere un ritmo cardiaco più basso durante lo sforzo. La maggior parte dell’energia prodotta viene utilizzata per mantenere un giusto grado di temperatura corporea ed è tramite la sudorazione e la respirazione che un cavallo disperde calore. L’apparato locomotore si rafforzerà con il lavoro, ma molto meno velocemente dell’apparato muscolare e cardio-circolatorio. Ci vorranno almeno due anni di lavoro per rinforzare scheletro, tendini e legamenti, per questo non bisogna avere fretta nella preparazione del cavallo; misuriamo la circonferenza dello stinco all’inizio della preparazione e poi due anni più tardi, rimarremo sorpresi! Durante questi due anni il cavallo imparerà ad ottimizzare il movimento assumendo delle posture che gli permetteranno di gravare il meno possibile sull’apparato locomotore durante lo sforzo. Il cuore è fondamentale nell’endurance, la selezione e la genetica hanno fatto molto Emiliano Serioli D Con il giusto allenamento il nostro cavallo può dare ottimi risultati, basta non avere fretta nel lavoro di preparazione, che dovrà essere lungo ma costante 42 Il mio cavallo maggio 2014 i professione maniscalco, con la sua famiglia Emiliano Serioli si occupa di allevamento e allenamento di cavalli da endurance. Fin da piccolo appassionato del mondo equestre, da più di 20 anni l’endurance è parte della sua vita. A partire da questo numero e per i prossimi Emiliano condividerà con noi le sue conoscenze, frutto di anni di gestione quotidiana del cavallo da endurance, di migliaia di chilometri di gare affrontati, di confronto con i migliori professionisti del settore, sia in ambito nazionale che internazionale. Per maggiori informazioni è possibile contattare Emiliano Serioli all’indirizzo e-mail [email protected] oppure consultare il sito www.sgcavalli.it. Il mio cavallo Maggio 2014 43 Endurance Una macchina formidabile Valori cavallo da endurance D i seguito una tabella con valori indicativi delle frequenze medie di un cavallo da endurance. Per avere un cavallo che sia performante bisogna saper gestire la sua preparazione atletica nel migliore dei modi. ANDATURE VELOCITÀ MEDIA FREQUENZA CARDIACA Riposo in box / 18 – 40 bpm Fase di riposo in gara / 40 – 60 bpm Passo attivo 6/9 km/h 60 – 80 bpm Trotto lento 10/12 km/h 70 – 100 bpm Trotto 12/18 km/h 90 – 140 bpm Canter 18/24 km/h 90 – 140 bpm Quando è a riposo nel box la frequenza cardiaca di un cavallo da endurance varia dai 18 ai 40 battiti al minuto. Durante una gara è importante mantenere i battiti cardiaci del nostro cavallo sotto i 150/160 bpm. 44 Il mio cavallo MAggio 2014 per migliorare le doti in natura di alcuni soggetti, ma l’allenamento può fare altrettanto. Un buon allenamento in questo senso consiste nell’aumentare intensità stimolando nel cavallo un processo di adattamento e compensazione, concedere del riposo e poi riprendere: in altre parole migliorare la condizione del cavallo facendolo ‘sforzare’ per rafforzarlo. È importante tenere sempre sotto controllo la frequenza cardiaca del nostro cavallo, anche tramite l’utilizzo del cardiofrequenzimetro. Il cavallo è dunque e indubbiamente una macchina formidabile ma anche fragile e per evitare ‘sbandate’ bisogna conoscerla bene!