Romaritmie
TERAPIA ABLATIVA DELLE ARITMIE CARDIACHE
ABLAZIONE TRANSCATETERE
COS’E’?
E’ una procedura che permette di eliminare i circuiti elettrici accessori o i foci responsabili delle aritmie
sopraventricolari e ventricolari.
IN COSA CONSISTE LA PROCEDURA?
- Si esegue in anestesia locale, per cui il paziente segue tutto e può in ogni momento comunicare con l’equipe
medico-infermieristica. Si praticano due piccole punture: nella vena e/o arteria femorale (regione inguinale) e nella vena
del braccio o sotto la clavicola sinistra.
- Attraverso questi vasi vengono introdotti dei cateteri (dei fili elettrici, avvolti da materiale plastico) che, sotto controllo
radiologico vengono sospinti fino alle cavità cardiache. Tale manovra è indolore. Tutto il materiale utilizzato e’
MONOUSO
- I cateteri, posizionati nelle cavità cardiache, permettono di registrare l’attività elettrica cardiaca (come un
Elettrocardiogramma, ma dall’interno del cuore).
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Generata: 14 March, 2017, 20:16
Romaritmie
- Attraverso i cateteri, si stimolano alcune zone del cuore in modo da evocare l’aritmia per poter identificare la
zona da cui essa origina. In questo caso è possibile avvertire la stessa sintomatologia dell’aritmia. Questa viene
però tenuta sotto controllo e subito interrotta.
- Tramite una corrente (RADIOFREQUENZA) si scalda la punta di uno dei cateteri, che, a contatto col punto di origine
dell’aritmia, ne determina la coagulazione,e quindi l’eliminazione. La corrente è molto bassa e non dà
dolore; può essere avvertito un senso di fastidio al collo o al torace che scompare immediatamente dopo la fine
dell’erogazione. La durata dell’esame è variabile.. da 1 ora e mezza per le tachicardie parossistiche
sopraventricolari, fino a 3-4 ore nella fibrillazione atriale.
- Al termine dell’ablazione i cateteri vengono tolti e l’Infermiere esegue una medicazione che viene
rimossa il giorno dopo.
COSA FARE DURANTE LA PROCEDURA?
Durante tutto l’esame il paziente è steso su un lettino coperto da teli sterili e collegato ad un monitor che controlla
il battito cardiaco e la pressione arteriosa. E’ necessario che resti immobile e che eviti di tossire per il rischio di
spostare i cateteri. Qualora ci sia necessità di muoversi può avvertire l’infermiera. Al termine della procedura si resta
a digiuno per circa 3 ore e si rimane a letto per 6 ore, tenendo la gamba utilizzata per l’esame il più ferma
possibile. Se è stata praticata anche una puntura arteriosa l’immobilizzazione dura fino al giorno seguente. Si può
essere dimessi il giorno successivo alla procedura.
E’ DOLOROSA ?
Non è dolorosa. Quando si stimola il cuore per rievocare l’aritmia si può avvertire cardiopalmo, e al momento
dell’erogazione si può avvertire un senso di fastidio che scompare subito dopo.
VANTAGGI RISPETTO ALLA TERAPIA FARMACOLOGICA ?
La terapia farmacologica non elimina la causa dell’aritmia ma cerca di contrastarne gli effetti. Non è mai dunque
totalmente efficace e va continuata a tempo indeterminato potendo dare effetti collaterali a lungo termine.
L’ablazione transcatetere invece è curativa, in quanto crea lesioni in uno o più punti da cui si originano o
attraverso cui si propagano le aritmie.
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COMPLICANZE ?
Se eseguita in centri specializzati con buona esperienza sono molto rare.
Per le procedure più complesse l’incidenza di possibili complicanze aumenta leggermente. Il continuo sviluppo di
materiali sempre migliori, la continua crescente esperienza degli operatori si correla ad una significativa riduzione di
incidenza delle complicanze. In caso di complicanze, i nostri centri dispongono del personale e delle apparecchiature
necessarie per fronteggiarle.
RISULTATI ?
Nel caso delle tachicardie sopraventricolari da rientro il successo supera il 90% dei casi.
Nel caso della fibrillazione atriale circa il 70% dei casi.
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