Associazione Cardio Trapiantati Italiani onlus Sez.“G. Guasco”, C.so Bramante, 88/90 - Ospedale Molinette - 10126 Torino Iscritta alla Sezione Provincia di Torino del Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato Sezione Sanitaria. Cod. Fisc. 97606290019 Tel./Fax 011 6335072 - www.acti-trapianti-torino.it - [email protected] Foglio informativo dei Trapiantati di Cuore del Piemonte - Anno 1 n° 3 - Settembre 2013 AC T I I N F O R M A P I E M O N T E C.C.P. 39990106 - C.C.B. Banca Prossima Gruppo San Paolo IBAN: IT53 S033 5901 6001 0000 0007 104 L’Attività DEL Centro Trapianti di Antonio Amoroso Un caro saluto a tutti. Quanto vi racconto riflette il lavoro svolto con grande passione da tutti coloro che partecipano al processo di donazione e trapianto. Con orgoglio e soddisfazione vi illustro nel dettaglio l’attività di donazione e trapianto nel 2012 nelle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, dando anche alcuni spunti per il 2013. Il 2012 rappresenta probabilmente l’anno più critico dell’ultimo ventennio per la nostra Regione, l’anno in cui l’economia ha subito un forte arresto e questo si è sentito drammaticamente sul mondo sanitario. La rete dei coordinatori ospedalieri si è mostrata, come sempre, la leva di questo settore e ci ha consentito di mantenere un buon tasso di donazione Entrando nel dettaglio, nel 2012 sono stati eseguiti 328 trapianti di cui 9 da donatore vivente, in riduzione rispetto al 2011. La maggior parte dell’attività di trapianto ha riguardato gli organi addominali: 174 trapianti di rene (di cui 9 da vivente) e 128 trapianti di fegato. Importante è stata anche l’attività dei trapianti di organi toracici, quali il cuore (10 trapianti) e polmone (19 trapianti). L’attività di trapianto di cuore nel 2012 si è ridotta rispetto al 2011 e questo ha indotto serie riflessioni tra CRT e Centro Trapianti. Il dato del 2013 è in ripresa (siamo oggi a quota 13 trapianti effettuati). Nel 2012 è rimasto ancora limitato l’utilizzo di pancreas a scopo di trapianto (4 combinat1 rene/pancreas), ed anche questa tipologia di trapianto sta lentamente crescendo nel tempo (siamo oggi a 5 trapianti nel 2013). Il numero complessivo di trapianti eseguiti dai centri del Piemonte dall’inizio della loro attività è - al 31 dicembre 2012 - pari a 6.876. I volumi di attività pongono i centri di trapianto della nostra regione in posizioni leader in Italia. Se andiamo poi a considerare la qualità dei nostri centri si può senza dubbio affermare che anche quest’anno l’efficacia (misurata in termini di sopravvivenza dal trapianto e di miglioramento della qualità della vita) è pari o superiore a quella dei migliori centri europei. segue a pag. 2 Il salto nel vuoto di Davide Alessandrini Davide Alessandrini Quando ti dicono: Lei deve fare un trapianto, non c’è altro modo, non esiste altra terapia farmacologica a risolvere il suo male; ti cade il mondo addosso e non lo dico tanto per dire, ma davvero il metro con cui hai misurato tutto il tuo mondo finora cambia, improvvisamente cambia. Non può che essere così d’altronde, la tua vita si ferma e devi riconsiderare il tuo tempo, il tuo prezioso tempo, quel tempo che quando stai bene ti sembra infinito ti sembra scontato. E devo dire che, comunque mi sento fortunato, perché per essere ammesso nella lista d’attesa bisogna superare numerosi esami e garantire al nuovo organo di essere accolto da un corpo e da una mente in grado di ospitarlo al meglio, perché il dono è prezioso. Così è successo anche a me, che nonostante la malattia congenita, una cardiomiopatia dilatativa non ci pensavo al trapianto, ma è così...la maggior parte delle persone non ci pensa, non vuole pensarci, ma ognuno di noi potrebbe aver bisogno di un trapianto, per questo è importante che tante persone siano donatori. Mi chiamo Davide ho 42 anni e vivo a Verona con la mia famiglia, composta da mia moglie Rita e i miei 2 figli Leonardo e Sofia. All’età di 18 anni alla visita di leva mi riscontrano un’anomalia cardiaca; seconda visita di leva l’anno dopo riformato. segue a pag. 2 SETTEMBRE 2013 ACTIINFORMAPIEMONTE Pag. 2 NUMERO TRE continua dalla prima pagina Fino a 28 anni conduco una vita normalissima, non pensavo che quel problema cardiaco potesse aggravarsi. Nell’estate del 1998 la malattia progredisce all’improvviso e il cuore si mette a fare le bizze tanto che la notte faticavo a dormire e prima che io possa prenotarmi una nuova visita di controllo un giorno mi sento male al lavoro, al tempo facevo l’idraulico, mi portano all’ospedale e mi ricoverano. Gli esami confermano un peggioramento delle condizioni del cuore la dilatazione e l’ispessimento del cuore erano aumentate. Sentii così per la prima volta la parola trapianto di cuore, la dottoressa che mi seguì durante il ricovero mi disse infatti che ne ero un probabile candidato da li a pochi anni. Così il primo stop, cambio lavoro e stile di vita e comincio a prendere medicinali per il cuore. Altri anni passano tra visite e ricoveri in ospedale, mi consigliano il defibrillatore come prevenzione, lo metto nel 2007 per fortuna non ne ho mai avuto bisogno sembrava infatti che il mio cuore compensasse bene, il trapianto sembrava allontanarsi dal mio orizzonte, il cuore rispondeva bene alla terapia e conducevo tutto sommato una buona vita. Nel giugno del 2010 la situazione precipita di nuovo, il solo respirare sembra un’impresa! Fatico a camminare non ho fiato, altre visite e altri medicinali per provare a compensare la situazione. Questa volta però non c’è medicinale che possa aiutarmi, il cuore non compensa i medici mi dicono che l’unica speranza è un trapianto di cuore. Dopo numerosi esami di routine mi posso iscrivere alla lista di attesa, nel settembre del 2010 inizia così la mia avventura. I primi mesi stavo benino e riuscivo anche a fare qualcosa sul lavoro, questo fino a novembre 2010 poi sono cominciati i ricoveri per scompenso ed ero quasi sempre all’ospedale piano piano il cuore cedeva di mese in mese. La mattina del 3 Marzo del 2012 un forte scompenso mi toglie anche le ultime forze, neanche l’ossigeno che avevo sempre vicino al letto sembrava funzionare quel giorno, l’ambulanza mi porta d’urgenza in ospedale ed è terapia intensiva. Il pomeriggio dello stesso giorno mi stabilizzano con un contropulsatore per sostenere la pressione arteriosa molto bassa e si pensa all’installazione del cuore artificiale, oramai il mio di cuore non era più in grado di sostenermi. Nel frattempo si era messa in moto tutta la procedura per il primo cuore disponibile, e verso le 19 dello stesso giorno mi comunicano che c’è la possibilità al trapianto, riesco solo ad annuire senza più neanche la forza di parlare. Iniziano i preparativi al trapianto e verso le 6:00 del 4 marzo mi spostano in sala operatoria. Sono passati 16 mesi da quel giorno sono tornato ad una vita normale anche se io non la considero tale, perché dopo aver sfiorato l’oblio, ogni giorno mi sembra speciale. Sono consapevole della grande opportunità che mi è stata donata farò tesoro di questa mia seconda vita vivendola il più intensamente possibile. Ringrazio la preziosa professionalità dei medici ed infermieri che mi hanno seguito, tutti i donatori di organi e di sangue che rendono possibile di fatto i trapianti. Davide Alessandrini continua dalla prima pagina La sfida è riuscire a ridurre i tempi di attesa per i nostri pazienti che ancora hanno una grande mortalità in lista. Nel 2012 la mortalità in attesa di trapianto di cuore è stata del 14%; nel caso del trapianto di polmone la mortalità in lista è stata dell’11%. Le liste di attesa non sono sostanzialmente aumentate: al 31 dicembre 2012 erano 436 i pazienti in lista attiva in attesa di un trapianto di rene; 60 pazienti erano in attesa di un trapianto di fegato; 32 in attesa di un cuore; 41 di un polmone; 5 di pancreas. E’ da sottolineare come da diversi anni l’attività di trapianto della nostra Regione consente anche a cittadini di altre regioni di poter trovare risposta al loro bisogno di salute: i pazienti non residenti in Piemonte sono il 31% dei candidati in attesa di trapianto renale, il 60% di quelli in attesa di trapianto epatico, il 16% di coloro in attesa di trapianto di cuore e 42% di polmone. Quest’ultimo dato riflette l’eccellenza del programma di trapianto di polmone raggiunta in questi anni, visibile anche alle altre regioni. Concludendo, il 2012 (ed anche il periodo del 2013 trascorso) ci dà conferma che la rete di donazione e trapianto di organi è una delle attività di eccellenza della nostra Regione. Per volumi di attività e qualità dei programmi la nostra Regione occupa un’ottima posizione nazionale, come documentabile dal sito del Centro Nazionale Trapianti - CNT - (http://www.trapianti.salute. gov.it) o da quello del Centro Regionale Trapianti - CRT - della Regione Piemonte (http://www.piemonte.airt.it). È automatico ed indispensabile ringraziare i donatori e le loro famiglie che, in un periodo così complesso, mantengono alto il livello di fiducia nella Sanità. Dobbiamo esser grati del prezioso supporto fornito dalle Associazioni di Volontariato che sono attive nel sensibilizzare e motivare la popolazione, ed un grazie sincero va anche ai colleghi degli ospedali di prelievo e alle nostre equipe di trapianto. Non possiamo non riconoscere la professionalità e la motivazione di questi operatori, la fatica fisica e il grandissimo livello di responsabilità che mettono in campo per salvare centinaia di vite, pur vivendo lo stesso disagio degli anni precedenti: il rendersi cioè conto che potremmo non garantire più, e comunque non a breve, ai nostri pazienti questi stessi risultati. Inutile ricordare la difficoltà di conciliare il contenimento della spesa con le risorse che sono indispensabili a mantenere i contratti dei professionisti impegnati nel nostro settore e a garantire l’introduzione continua di tutte le innovazioni. Prof. Antonio Amoroso Coordinatore Regionale Trapianti ACTIINFORMAPIEMONTE SETTEMBRE 2013 Pag. 3 NUMERO TRE La Banca delle Cornee La Banca delle Cornee della Regione Piemonte ha iniziato nel 2002 la sua piena attività, al servizio dei pazienti iscritti nella lista di attesa per trapianto di cornea di Piemonte e Valle d’Aosta, ed è inserita nella rete italiana delle banche degli occhi certificate dal Centro Nazionale Trapianti. Gli obiettivi che la Banca delle Cornee si pone sono: la riduzione dei tempi d’attesa del trapianto nonché la garanzia della sicurezza e della qualità delle cornee. Per questo non si limita a raccogliere i dati di trapianto, ma ha un programma di follow-up dei pazienti trapiantati, indispensabile per migliorare costantemente il livello di qualità, sicurezza e efficacia di tutto il processo. I dati per numero e qualità dei trapianti eseguiti sono decisamente apprezzabili e indicano che ormai nelle nostre strutture di trapianto si è arrivati a livelli di eccellenza, relativamente al panorama italiano e europeo. Sinteticamente, nel 2012 sono stati effettuati 430 trapianti elettivi (più del 50% dei quali con tipologie di trapianto estremamente innovative), 38 in urgenza e 5 su pazienti ad elevato rischio di rigetto, iscritti in lista d’attesa per cornee HLA compatibili. Per eseguire un trapianto, è condizione necessaria avere a disposizione una cornea da donatore. Negli ultimi anni si è assistito a una riduzione del numero di donazioni. I motivi sono tecnici (introduzione di un limite di età) e sociali. Per questi ultimi le risorse sanitarie sono sempre più venute a diminuire, riflettendosi anche nell’attività di individuazione e selezione dei donatori di cornea. Malgrado la percentuale di idoneità finale sia molto alta (59%) - allineata ai migliori risultati internazionali - per ovviare alla non disponibilità di cornee regionale, si fa ricorso all’acquisizione di cornee dalla rete delle altre banche italiane. Appare comunque sempre necessario poter disporre di un maggior numero di cornee, per non determinare una dipendenza da altre regioni, dalle quali il flusso non può che essere discontinuo e mai garantito. L’attivazione di nuovi programmi di prelievo in strutture ospedaliere selezionate sta portando i suoi frutti, e già quest’anno il numero di cornee prelevate appare - in proiezione – superiore a quello del 2012. Potendo contare su un numero di cornee adeguato, le innovazioni nelle tipologie di trapianto potranno essere sempre più presenti nelle strutture di oculistica che effettuano trapianti di cornea. dott. Federico Genzano Besso Responsabile Banca delle Cornee della Regione Piemonte VENTENNALE DEl TRAPIANTo DI POLMONe Per i Trapianti di Polmoni questo è un anno importante : a Torino festeggeremo i 20 anni di Trapianto eseguiti all’Ospedale Molinette, oggi “ Città della Salute e della Scienza “. Sono trascorsi 20 anni in cui la chirurgia ha fatto enormi passi avanti atti a migliorare la riuscita degli interventi e la ripresa dei pazienti sottoposti a trapianto. Sono ancora troppo poche le persone a conoscenza del trapianto di questi organi ( ancora oggi, a volte , mi domandano se sono stata io la prima ad essere operata a Torino ) ma, fortunatamente, sono stati salvati molti pazienti destinati a sicura morte grazie a questo intervento. Grazie sempre e soprattutto alla generosità di chi ha donato i propri organi permettendo ad altri di poter continuare la vita. In occasione di questa ricorrenza si terrà un Congresso il giorno 26 novembre 2013 , nell’Aula Magna del Presidio “ Città della Salute e della Scienza “, aperto a tutti, durante il quale si percorrerà il lavoro di tanti tra Chirurghi, Medici, Fisioterapisti, Personale Infermieristico ed Operatori del settore che insieme continuano a portare avan- ti la grande “ macchina “ del Trapianto Polmonare. Rappresenteranno Torino il Dott. Sergio BALDI, Primario di pneumologia e trapianto polmonare, nonché Direttore Struttura Sanitaria Complessa, insieme ai suoi collaboratori Dott.ssa Daniela LIBERTUCCI e Dott. Paolo SOLIDORO. L’attuale chirurgo trapiantologo Prof. Mauro RINALDI sarà affiancato da due dei suoi colleghi, il Dott. Maurizio MANCUSO e il Dott. Nino CAVALLO, che hanno operato all’Ospedale Molinette negli anni precedenti. Porteranno la loro esperienza alcuni Dottori Trapiantologi dei Centri Trapianto Polmoni di Milano, Padova, Palermo, Pavia, Roma e Siena. Sarà presente anche un importante nome della ricerca, il canadese Dott. SHAF KESHAYJEE, proveniente da Toronto. Il Dottore, ricercatore capo della Divisione di terapeutica sperimentale - Respiratory care & critical - del TORONTO ISTITUTO GENERALE RICERCA (TGRI), illustrerà i progressi della sua ricerca nel campo del trapianto dei polmoni. Invitiamo tutti i Trapiantati a partecipare per dimostrare con la loro presenza che IL TRAPIANTO è VITA! L’invito è rivolto anche a tutte le persone in lista di attesa. Per maggiori dettagli e informazioni: “TPA” – Associazione Trapiantati di Polmoni + Amici onlus-Torino Manuela Rolle 340 59 15 055 SETTEMBRE 2013 ACTIINFORMAPIEMONTE Pag. 4 NUMERO TRE Psicologia medica dei trapianti Il Servizio di Psicologia Medica per i Trapianti opera dal 1993. Ha sede presso l’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino e afferisce al Centro Regionale Trapianti, via Santena 19, 10126 Torino.. che richiede la presa in carico delle situazioni di crisi con: • Interventi psicofarmacologici • interventi psicoterapici • strategie di comportamento relazionale tra curanti e pazienti. Gli obiettivi In ogni caso gli obiettivi dell’assistenza psicologica in questa fase sono: • permettere l›espressione dei vissuti emotivi post-trapianto potenzialmente psicopatogeni • favorire comportamenti di adesione terapeutica • favorire la ripresa dell›autonomia e valutare le capacità di riadattamento all›ambiente esterno, del paziente con i familiari - Interventi post-trapianto Interventi nelle situazioni di crisi, su richiesta del curante o del paziente e familiari • interventi di follow-up programmato (a 3-6 mesi e 1 anno) per: valutare la compliance alle cure • valutazione dell›adattamento emotivo, familiare, sessuale, e sociale • valutazione della Qualità di Vita ai fini di interventi di riabilitazione psicosociale Obiettivo della Psicologia Medica per i Trapianti è la considerazione della soggettività, la prevenzione e cura del di stress psichico, delle persone coinvolte nell›iter trapiantologico. Il percorso del progetto terapeutico del trapianto contiene punti nodali nevralgici, di soggettività umana e di emotività, dipendenti dalla drammaticità degli eventi in causa. Di essi si occupa il Servizio di Psicologia Medica per i Trapianti I problemi psicologici dei trapianti d’organo Assistenza ai pazienti trapiantati ed ai familiari. Una buona riabilitazione inizia prima dell’intervento chirurgico, non dopo. Interventi pre-trapianto Valutazione dello stato psichico, emotivo e cognitivo dei pazienti, delle strategie di difesa, dei fattori di rischio psicopatologico, della compliance alle terapie Ricognizione della comprensione delle informazioni e delle motivazioni al trapianto e preparazione psicologica all’intervento Valutazione del contesto socio-familiare e delle sue risorse Incontro con i membri dell’équipe trapiantologica per la discussione del caso - Fase della degenza post-operatoria È fase di fragilità e regressione psichica, Valutazione psicologica dei donatori di midollo Con tutti i candidati alla donazione di sangue midollare o di cellule staminali periferiche viene svolto un colloquio per verificare la comprensione delle informazioni, la presenza di una adeguata motivazione alla donazione e l›assenza di rilevanti rischi a livello psico-sociale connessi alla donazione. Rapporto curanti/familiari nei Centri di Rianimazione Dal 1994 il Servizio fornisce la propria competenza specialistica per la conduzione di Seminari destinati al personale delle Rianimazioni e al personale sanitario delle ASL del Piemonte. I Seminari hanno l›obiettivo di informare/sensibilizzare rispetto alle tematiche psicologiche connesse ai programmi di trapianto e di migliorare le capacità di relazione e di comunicazione del personale sanitario nel difficile rapporto con i familiari in lutto e in occasione delle proposte di prelievo di organi e di tessuti. Assistenza alle famiglie dei donatori deceduti Riteniamo un atto di civiltà non ignorare le famiglie dei donatori e un dovere dei Centri per i Trapianti fornire un sostegno ed una risposta ai loro problemi psicologici. Dal 1995 il Servizio di Psicologia Medica per i Trapianti ha attivato un programma di assistenza per i familiari dei donatori, che si svolge in più fasi: • inizia con l’invio di una lettera di apprezzamento del valore sociale del loro comportamento, in cui si segnala la disponibilità del Servizio ad una assistenza psicologica • prosegue con colloqui telefonici in risposta alle richieste di chiarimenti e informazioni, pur nel rispetto assoluto dell’anonimato (art. 622 Cod. pen.) • propone, se opportuno, la possibilità di colloqui più approfonditi per via ambulatoriale (www.piemonte.airt.it/attivita/psicologia.html) Auguri vivissimi Il Comitato di redazione di ACTIINFORMAPIEMONTE , venuto a conoscenza del bellissimo risultato conseguito dalla neo Dott.ssa Stefania Aglieco, che aveva presentato la tesi sperimentale, primo studio in Italia, sull’applicazione del trattamento Musicoterapico nel contesto Cardiochirurgico. A Settembre 2013 è stata discussa e si è conquistata un bel 110 e lode. “Il mio lavoro risiede nel fornire un piano d’intervento lì dove è presente una richiesta d’aiuto, con la presentazione di progetti preventivo- riabilitativo- terapeutici al fine di rendere il trattamento terapeutico un anello legante tra la completa terapia medica, il trattamento psicologico e la finalità ultima degli specialisti, ovvero un miglioramento della qualità della vita, riproponendo attività essenziali al miglioramento psicofisico della persona stessa. I risultati ottenuti sono stati eccellenti e la validità di questo studio è stato approvato dal fondatore del Metodo Dinamico Transdisciplinare, utilizzato nel trattamento, il Prof. Lorenzetti” Tanti Auguri da tutti noi.