Intervento dell` Ing. A. Magr

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RISCALDAMENTO CONDOMINIALE
COMFORT E RISPARMIO ENERGETICO
Esame globale del problema
e proposte di soluzione
Ing. Antonio Magri
[email protected]
www.coster.eu
NUOVA FORMA DI ENERGIA
- MOLTO ECONOMICA
- VERDE, RINNOVABILE ED ECOLOGICA
- A CHILOMETRO ZERO
IDEALE E FACILE DA USARE
NEL RISCALDAMENTO
2
LA NUOVA FORMA DI ENERGIA E’:
QUELLA CHE NON SI CONSUMA !!!
E’ IL RISPARMIO ENERGETICO
E’ la più verde, poiché la possono
comprare anche quelli che sono al verde!
3
DIMENSIONI ENERGETICHE
IN ITALIA IL RISCALDAMENTO RAPPRESENTA
Il 35
/ 40 % dei CONSUMI ENERGETICI
COSA SI PUO’ RISPARMIARE ?
Il 30% nelle case sempre abitate (PRIME CASE)
Il 50% nelle case poco abitate (SECONDE CASE)
Fino all’80% in scuole, uffici e simili
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COME SI OTTENGONO
RISPARMI COSI’ ELEVATI?
CON UN’AUTOMAZIONE INTEGRALE
APPARTAMENTI :
L’utente programma il riscaldamento come vuole
L’automazione lo orienta per il massimo risparmio
CENTRALE TERMICA :
Riceve tutte le informazioni sull’energia termica
richiesta dal condominio e agisce di conseguenza
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CONDUZIONE RISCALDAMENTO
COME E’ ORA
La conduzione della caldaia è affidata
all’amministratore, portinaio, o incaricato, che
decide in funzione delle liti, capricci o altro, dei
condomini.
La tendenza è di alzare sempre di più la
temperatura della caldaia, per evitare lamentele
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CONDUZIONE RISCALDAMENTO
COME DOVREBBE ESSERE
per la CALDAIA
La caldaia deve sapere in ogni momento il
calore che gli inquilini richiedono,
e comportarsi di conseguenza.
La caldaia deve anche spegnersi se nessuno o
una percentuale molto bassa di radiatori
richiede calore.
E’ il caso di giornate miti di ottobre o aprile
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CONDUZIONE RISCALDAMENTO
COME DOVREBBE ESSERE
per l’INQUILINO
Ogni inquilino comanda i propri radiatori per
scaldarsi come vuole, indipendentemente da
quello che vogliono o fanno gli altri.
Ogni inquilino paga in funzione del suo
consumo individuale
8
AUTOMAZIONE INTEGRALE DEL
RISCALDAMENTO
L’automazione deve rovesciare la procedure di
controllo del riscaldamento :
da CALDAIOCENTRICO
a INQUILINOCENTRICO
La caldaia deve ascoltare i radiatori, che sono
“convocati” in assemblea permanente per
“votare” e comunicare la volontà condominiale
e’ la TERMODEMOCRAZIA !
9
ESAME ENERGETICO DEL
RISCALDAMENTO
Ogni appartamento riceve calore da 3 fonti
-FONTE INVOLONTARIA GRATUITA :
calore non legato all’impianto di riscaldamento
persone, illuminazione, cucina, sole, e altro
-FONTE INVOLONTARIA DA PAGARE :
calore ricevuto dalla rete dei tubi fra caldaia e radiatore
-FONTE VOLONTARIA DA PAGARE :
calore che l’utente preleva volontariamente dai radiatori
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FONTE INVOLONTARIA GRATUITA
Un appartamento normalmente abitato, ma con il
riscaldamento spento riceve solo questo calore.
L’appartamento va ad una temperatura ambiente media
giornaliera intorno ai 4 °C più alta della media della
temperatura esterna.
Lo si rileva nelle settimane prima dell’inizio di riscaldamento
Quanto pesa nella media di tutta la stagione?
-Ogni grado pesa in media (pianura Padana) il 7%
-Per alzare di 4 °C il peso della fonte è 7% x 4 = 28%
IL CALORE DI QUESTA FONTE E’ CIRCA IL
30%
DI TUTTO IL CALORE NECESSARIO NELLA STAGIONE
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APPART. IN UN CONDOMINIO DI NOVI LIGURE
12
APPARTAMENTO IN BOLZANO CITTA’
13
APPARTAMENTO IN BOLZANO PROVINCIA
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I DIAGRAMMI E LA FIRMA ENERGETICA
La sovratemperatura ambiente sulla temperatura esterna
è circa di 4 °C.
Vuol dire che con 16 °C di temperatura esterna media,
l’ambiente si porta a 16 + 4 = 20°C.
E’ il primo punto della FIRMA ENERGETICA, rilevato
in maniera sperimentale in condizioni reali di clima e
di abitazione.
Gli altri punti si ricavano dai consumi reali dell’appartamento,
noti anch’essi a fine stagione.
LA FIRMA ENERGETICA E’ REALE E NON CALCOLATA
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LA FIRMA ENERGETICA
Tinv.gra : sovratemperatura da
fonte involontaria gratuita
Test.med : temperatura
esterna media stagionale
Pmed.sta. : potenza media
stagionale erogata realmente dai
radiatori.
Si ricava dai diagrammi individuali
- E’ la firma energetica reale dell’appartamento abitato
- Può essere corretta dalla vera temperatura ambiente media
- Si può tener conto della vera conduzione media della caldaia
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FONTE INVOLONTARIA A PAGAMENTO
E’ tutto il calore che l’edificio riceve dalla rete dei tubi che
va dalla caldaia a tutti i radiatori.
Il valore percentuale di questo calore, rispetto al
fabbisogno totale è riportato nella attuale norma
UNI 10200.
E’ frutto di calcoli ed esperienze reali di molti impianti in
molti anni
IL CALORE DA QUESTA FONTE E’ PARI A :
CIRCA IL 30%
DI TUTTO IL CALORE NECESSARIO
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FONTE VOLONTARIA A PAGAMENTO
E’ tutto il calore che i singoli inquilini prelevano
volontariamente dai loro radiatori.
Il valore percentuale di questo calore, è chiaramente
100 – 30 – 30 = 40%
Del fabbisogno totale
TUTTO IL CALORE DA QUESTA FONTE E’ PARI A :
CIRCA IL 40%
DI TUTTO IL CALORE NECESSARIO
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GLI INQUILINI E I RADIATORI
Il bilancio termico indica che basta usare i radiatori al 40%
per mantenere l’ambiente a 20 / 21 °C, la regolazione
dovrà comandare l’uso medio dei radiatori al 40%.
I misure sperimentali su molti impianti indicano che l’uso
medio dei radiatori in edifici normalmente abitati
sta quasi sempre fra il 30 e il 50%
Lo si può vedere dai diagrammi giornalieri dell’uso medio
condominiale dei radiatori controllato dalla regolazione
della temperatura ambiente voluta dagli inquilini.
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USO MEDIO RADIATORI IN COND. BOLZANO CITTA’
20
USO MEDIO RADIATORI IN COND. BOLZANO PROV.
21
USO MEDIO RADIATORI IN CONDOMINIO IN TRIESTE
22
USO MEDIO RADIATORI
IN CASA DI VACANZA (LOCALITA’ SCIISTICA)
Gli inquilini hanno usato gli SMS per telecontrollo
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IMPIANTO DA “CALDAIOCENTRICO”
A “INQUILINOCENTRICO”
Dalla norma europea UNI EN 15232
I “Consumer” (radiatori)
mandano la richiesta
al “Generator” (caldaia) che invia
il calore necessario (supply media)
Il sistema è INQUILINOCENTRICO
poiché sono gli utenti che decidono,
volontariamente, il calore che
i radiatori devono dare
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ATR 330 =
Regolatore
Attuatore
Radiatori
SISTEMA AUTOMATICO INTEGRALE
TCE 731 =
Telecomando
appartamento
UPX 798 =
Controllo e
Contabilizzazione
Appartamenti
UCX 608 =
Controllore
generale
appartamenti e
centrale termica
GSM 648 = Modem per PC, cellulari, internet ecc.
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SISTEMA MANUALE MINIMO CON :
Norma UNI EN 834
REGOLATORE
TERMOSTATICO
MANUALE
Per radiatore
RIPARTITORE
CONTABILIZZATORE
CONSUMI
Per radiatore
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DIFFERENZE FRA I DUE SISTEMI
FUNZIONE
SISTEMA MANUALE
MINIMO
SISTEMA AUTOMATICO
INTEGRALE
Comando temperatura
ambiente
Con manopola
meccanica
Con telecomando
multifunzione
Programmi orari
temperatura ambiente
Non esistono,
solo temperatura fissa
Scelta completa programmi
giornalieri e settimanali
Programmi speciali
temperatura ambiente
Non esistono
Ampia scelta per orientare
l’utente verso il risparmio
energetico
Controlli telematici
Non esistono
Telecomandati con SMS
via cellulare, internet,
PC + modem e altro
Comunicazione con
caldaie
Non esiste
Comunicazione completa fra
radiatori e caldaia, orientata
al comfort e risparmio
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INQUILINO “MOROSO”
Il SISTEMA AUTOMATICO INTEGRALE
Ha anche la funzione che limita il riscaldamento
all’inquilino che non paga le spese condominiali
SI PUO’ LIMITARE LA TEMPERATURA DEL
SUO APPARTAMENTO
AD UN VALORE DI 17 … 18 °C
QUALUNQUE COSA FACCIA CON IL SUO
REGOLATORE DI TEMPERATURA AMBIENTE
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I SISTEMI MANUALE ED AUTOMATICO
SONO SEMPRE REGOLATORI…… MA :
MANUALE
AUTOMATICO
RISPARMIO MEDIO SU
DECINE DI CONDOMINI
RISPARMIO MEDIO SU
DECINE DI CONDOMINI
11,7%
32,4%
PERCHE’ ?
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“EFFETTO LUCI SCALE “
Le luci delle scale sono “AUTOMATICHE”
hanno un semplice“TEMPORIZZATORE”
Per accendere e consumare l’utente deve solo
SCHIACCIARE IL PULSANTE
Per spegnere e smettere di consumare l’utente
NON DEVE FARE NULLA
Il consumatore risparmia solo se è
“COMODO” : è il suo modo di fare
Nel riscaldamento è la
“TERMOPSICOLOGIA”
30
“TERMOPSICOLOGIA” senza AUTOMATISMO
COMPORTAMENTO DELL’UTENTE
CON IL SISTEMA MANUALE
SENTE FREDDO (SPESSO!)
Alza la temperatura ambiente
SENTE CALDO (QUASI MAI)
Non abbassa la temperatura ambiente
Dopo un po’ di tempo tutti i regolatori sono al
massimo, se non c’è un “automatismo”
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“TERMOPSICOLOGIA” con AUTOMATISMO
COMPORTAMENTO DELL’UTENTE
CON IL SISTEMA AUTOMATICO INTEGRALE
SENTE FREDDO (SPESSO!)
Alza la temperatura ambiente, ma dopo un po’,
si torna nelle condizioni standard
L’utente “deve fare” per consumare di più
“non deve fare niente” per consumare meno
Dopo un po’ la “pigrizia vince il freddo !”
e finisce lo “spreco”
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“TERMOPSICOLOGIA” e
CENTRALE TERMICA
Il SISTEMA AUTOMATICO INTEGRALE
“GUIDA” L’UTENTE PER PORTARE AL
MASSIMO IL RISPARMIO ENERGETICO.
IL SISTEMA INOLTRE TRASFERISCE
ALLA CENTRALE TERMICA
IL COMPORTAMENTO VIRTUOSO
DEGLI UTENTI DI TUTTO IL CONDOMINIO
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PRIMO CASO REALE - TRIESTE
Condominio : abitazioni in Trieste città
Appartamenti :
52
Radiatori totali :
283
Sistema precedente : nessuno
Sistema utilizzato : automatico completo
Risparmio a parità di Gradi-Giorno
36%
Dai diagrammi dei consumi individuali si nota
che gli inquilini hanno “imparato”, senza volerlo
a consumare sempre meno.
34
SECONDO CASO REALE - BRESCIA
Condominio : abitazioni in Brescia Prov
Appartamenti :
10
Radiatori totali :
70
Sistema precedente : termostatiche manuali
Sistema utilizzato : automatico completo
Risparmio
a parità di Gradi-Giorno
26%
Il risparmio dà la differenza fra i due sistemi,
che è tutta “TERMOPSICOLOGICA”
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TERZO CASO REALE - BRESCIA
Condominio : Seconda casa in località sciistica
Appartamenti :
52
Radiatori totali :
347
Sistema precedente : automazione complicata
Sistema utilizzato : automatico completo
Risparmio a parità di Gradi-Giorno
49%
Prima era installato un vecchio sistema di
automazione con caratteristiche non
propriamente “TERMOPSICOLOGICHE”.
Il risparmio dà la differenza fra i due sistemi
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QUARTO CASO REALE - BOLZANO
Condominio di abitazioni + albergo
Appartamenti :
34
Radiatori totali :
195
Sistema precedente : nessuno
Sistema utilizzato : automatico completo
Risparmio a parità di Gradi-Giorno
31%
Due piani del condominio (8 piani) sono
occupati da un albergo completo di ristorante e
altri locali .
L’albergo è gestito con un PC locale.
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QUINTO CASO REALE - FAENZA
Liceo artistico, museo in palazzo antico:
Aule ed altri locali :
34
Radiatori totali :
125
Sistema precedente : nessuna automazione
Sistema utilizzato : automatico completo
Risparmio fra i due sistemi:
55,5%
Tutto il sistema è gestito per ottimizzare il
riscaldamento dei singoli locali in funzione
dell’uso e della reale occupazione
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TERMOPSICOLOGIA e
RISPARMIO ENERGETICO
GLI UTENTI CONSUMANO TANTO MENO
QUANTO PIU’ FATICANO PER CONSUMARE!
IL MAGGIOR RISPARMIO ENERGETICO DEVE
ESSERE OTTENUTO IN MANIERA AUTOMATICA
“TERMOPSICOLOGICA”
IL PRIMO E PIU’ GROSSO RISPARMIO E’
L’ELIMINAZIONE DEGLI SPRECHI
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RIPARTIZIONE SPESE DI RISCALDAMENTO
E DI ACQUA CALDA SANITARIA
LA NORMA UNI 10200, versione attuale
La norma è in via di revisione, per
correggere alcune incongruenze, soprattutto
nelle CASE DI VACANZA (SECONDE CASE).
Nel frattempo vale l’attuale edizione
DALLA NORMA ALLA PRATICA
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IMPIANTO DI RISCALDAMENTO e NORMA
RIPARTIZIONE
SPESE
RISCALDAMENTO
Si devono
conoscere i tre
valori di
Qcli,
Qinv,cli
Qvol,cli
Tenendo conto che
Qcli = Qinv,cli + Qvol,cli
BASTA CONOSCERNE DUE
41
PRINCIPI DELLA
RIPARTIZIONE SPESE DI RISCALDAMENTO
Scli = spesa combustibile, energia elettrica e altro,
per generare il calore in uscita dalla caldaia (Qcli)
Questa spesa va divisa in due parti proporzionali a
Qinv,cli e Qvol,cli
Sinv,cli = Scli x Qinv,cli / Qcli
Da dividere in base ai MILLESIMI
Svol,cli = Scli x Qvol,cli / Qcli
Da dividere in base ai CONSUMI
42
Qcli = CALORE USCITA CALDAIA
Qcli = è il calore che viene immesso dalla caldaia
nell’impianto di riscaldamento.
Può essere :
- Misurato con contatore di calore (se c’è) oppure
- Calcolato in base al consumo di combustibile
Qcli = Gcli x PCI x η
KWh
Gcli = CONSUMO COMBUSTIBILE riscaldamento
PCI = POTERE CALORIFICIO inferiore combustibile
η = RENDIMENTO medio stagionale caldaia
43
MILLESIMI DI RISCALDAMENTO e
NORMA
Al par. 9 pag. 8 i millesimi sono proporzionali a
“fabbisogno di energia termica utile alle singole unità
immobiliari per climatizzazione invernale” .
In pratica è la
CERTIFICAZIONE ENERGETICA o APE
per ogni appartamento
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CONSUMI RISCALDAMENTO E NORMA
I consumi individuali sono espressi con le
UNITA’ DI RIPARTIZIONE “ur” di 2 tipi
ur diretti : espressi in kWh consumati
Esempio : CONTATORI DI CALORE oppure
TERMOAUTONOMO WIRELESS
(NORMA UNI 11388)
ur indiretti : proporzionali ai kWh consumati
Esempio : RIPARTITORI NORMA UNI EN 1434
oppure TERMOAUTONOMO WIRELESS
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RIPARTIZIONE SPESE DIRETTA
CON UNITA’ DI RIPARTIZIONE ur diretti
La RIPARTIZIONE SPESE DIRETTA
si applica quando i consumi individuali sono
misurati direttamente in kWh (ur diretti)
E’ facile calcolare Qvol,cli che è la somma di tutti i
consumi individuali (ur diretti), e perciò
Qinv,cli = Qcli - Qvol,cli
Noti i 3 valori del calore si può procedere alla
RIPARTIZIONE SPESE DIRETTA
46
RIPARTIZIONE SPESE INDIRETTA
CON UNITA’ DI RIPARTIZIONE ur indiretti
Si applica quando i consumi individuali non sono
misurati direttamente in kWh (ur indiretti)
In questo caso non si può calcolare direttamente
Qvol,cli, ma si calcola Qinv,cli .
La norma UNI 10200 indica come calcolare
Qinv,cli per le PRIME CASE.
Per le SECONDE CASE la ripartizione spese
indiretta non è possibile e si deve fare
solo la RIPARTIZIONE SPESE INDIRETTA
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DEFINIZIONE DI PRIMA E SECONDA CASA
PRIMA CASA : è un condominio dove almeno un
inquilino abita per tutta la stagione di riscaldamento
La caldaia è sempre accesa, tutti i giorni
SECONDA CASA : è un condominio dove nessun
inquilino abita per tutta la stagione di riscaldamento
La caldaia è spesso spenta o in antigelo
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TABELLA TIPI DI RIPARTIZIONE E NORME
TIPO DI UNITA’
RIPARTIZIONE
“ur”
RIPARTIZIONE SPESE
DIRETTA
RIPARTIZIONE SPESE
INDIRETTA
Prima casa
Seconda casa
Prima casa
Seconda casa
“ur” diretta
contatore calore
Possibile
Possibile
Possibile ma
Sconsigliata
Possibile ma
Sconsigliata
“ur” diretta o
“ur” indiretta
TERM. WIREL.
UNI 11388
Possibile
Con “ur”
diretta
Possibile
Con “ur”
diretta
Possibile
Con “ur”
indiretta
Non Possibile
con la versione
attuale della
UNI 10200
Possibile
Non possibile
con la versione
attuale della
UNI 10200
“ur” indiretta
Ripartitore
UNI EN 834
Non possibile Non possibile
La tabella dà le possibilità di ripartizione spese di
riscaldamento, secondo l’attuale UNI 10200 49
LA COSIDETTA “QUOTA FISSA” e la NORMA
La cosiddetta QUOTA FISSA usata da tutti o quasi
gli amministratori di condominio, è
la PERCENTUALE DELLE SPESE del
combustibile da dividere SUI MILLESIMI.
Questa percentuale è quasi sempre
prefissata intorno al 30%
e si tiene la stessa per tutti gli anni.
QUESTO E’ CONTRO LA NORMA UNI 10200 !!!
50
Sinv,cli e “QUOTA FISSA”
Sinv,cli è la quota della spesa del combustibile
per il riscaldamento che va divisa per i millesimi
E’ la stessa definizione della “QUOTA FISSA”.
La norma prevede che venga calcolata tutti gli anni,
Sinv,cli è proporzionale a Qinv,cli .
La norma insegna come calcolare Qinv,cli per le
case normalmente abitate (PRIME CASE)
questo non vale per le (SECONDE CASE)
51
CALCOLO di Qinv,cli
Qinv,cli è il calore che la rete di distribuzione fra
caldaia e radiatori ha direttamente emesso.
Questo calore dipende da :
-COME E’ FATTA LA RETE DI DISTRIBUZIONE
-COME E’ STATA CONDOTTA LA CALDAIA
PRIME CASE : la conduzione della caldaia è
standard e perciò Qinv,cli E’ CALCOLABILE
SECONDE CASE : la conduzione della caldaia è
imprevedibile e con la norma attuale
Qinv,cli NON E’ CALCOLABILE
52
PRIME CASE : CALCOLO di Qinv,cli
La norma definisce Qh,id,cli :
Fabbisogno ideale di energia termica utile
all’edificio per la climatizzazione invernale
ininterrotta, definito anche nella :
CERTIFICAZIONE ENERGETICA o A.P.E.
La norma stabilisce che :
Qinv,cli sia la frazione kinv di Qh,id,cli
Qinv,cli = Qh,id,cli x kinv
Kinv è tabellato al prospetto 10 pagina 21
53
LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA o APE
Qh,id,cli = FABBISOGNO IDEALE di energia termica
utile per il riscaldamento (KWh)
ININTERROTTO DURANTE TUTTA LA STAGIONE
ETh = FABBISOGNO SPECIFICO di calore (KWh/M2A)
per riscaldare sempre l’edificio durante la stagione
M2 = TOTALE DELLA SUPERFICIE riscaldata nel
condominio comprese le aree comuni, se riscaldate
Qh,id,cli = ETh x M2 KWh
Equivalenza sufficientemente valida,
poiché le differenze fra i due calcoli sono trascurabili
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RIPARTIZIONE SPESE INDIRETTA
Calcolo dei 3 parametri
Qcli = calore che la caldaia immette nell’impianto
di riscaldamento = Qcli = Gcli x PCI x η KWh
Qinv,cli = calore involontario emesso direttamente
KWh
dai tubi = Qinv,cli = Qh,id,cli x kinv
Qvol,cli = calore liberamente prelevato dagli
inquilini = Qvol,cli = Qcli - Qinv,cli
Noti i 3 parametri si può fare la ripartizione spese
55
Un caso reale di PRIMA CASA in Liguria
CALDAIA SEMPRE
ACCESA
CONSUMI CON
RIPARTITORI
SUI RADIATORI
“ur” INDIRETTA
Appartamenti totali =
100
Sempre abitati =
5
Saltuariamente abitati =
3
Abitati 3 giorni all’anno = 92
Area appartamenti = 55 m2
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RIPARTIZIONE SPESE RISCALDAMENTO
Percentuale scelta SPESE FISSE = 30%
Spese combustibile (gas) =
40.000 euro
Spese fisse = 0,3 x 40.000 =
12.000 euro
Spese variabili = 0,7 x 40.000 =
28.000 euro
Spese fisse per inquilino =12.000 : 100 =120 euro
Spese variabili in base ai consumi e totali
-inquilino 1 =
4.000 + 120 =
4.120 euro
-inquilino 2 =
3.000 + 120 =
3.120 euro
-inquilini 3, 4 e 5 = 2.000 + 120 =
2.120 euro
-Inquilini 6, 7, e 8 = 1.013 + 120 =
1.133 euro
-Inquilini 9 … 100 =
130 + 120 =
250 euro
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REAZIONE DEGLI INQUILINI
INQUILINI 1 e 2 (4.120 e 3.120 euro)
Non vogliono pagare (giustamente) !
INQUILINI 3, 4 e 5 (2.120 euro)
Hanno protestato molto !
INQUILINI 6, 7 e 8 (1.133 euro)
Hanno protestato !
INQUILINI da 9 a 100 (250 euro)
Non hanno detto niente
58
Ma la “QUOTA FISSA” è fissa?
Con “QUOTA FISSA” fissa al 30%
LA RIPARTIZIONE NON E’ EQUA
E’ SBAGLIATA LA QUOTA FISSA DEL 30%!
Il valore percentuale della “quota fissa”
sulle spese di riscaldamento
non può essere stabilito a priori
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Cosa “suggerisce” la norma UNI 10200
CONTEGGI CON “ur” indiretta (UNI EN 834)
Possibile solo la RIPARTIZIONE INDIRETTA
Scli = spesa combustibile = 40.000 euro
Costo unitario combustibile = 1,15 euro/M3
Gcli = metri cubi gas consumati = 34.783 M3
Qcli = Gcli x PCI x η = 295.830 KWh
ETh = 180 KWh/M2 A (classe G)
M2 totali riscaldati nel condominio = 5.500 M2
Qh,id,cli = ETh x M2 = 990.000 KWh
Kinv = 0,25 (prospetto 10 norma pag. 21)
Qinv,cli = 990.000 x 0,25 = 247.500 KWh
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PARAMETRI RIPARTIZIONE INDIRETTA
Scli = spesa combustibile = 40.000 euro
Qcli = calore totale caldaia = 295.830 KWh
Qinv,cli = calore involontario = 247.500 KWh
Qvol,cli = 295.830 – 247.500 = 48.330 KWh
Con questi dati si può calcolare la vera
“QUOTA FISSA PERCENTUALE”
QFcli% = Qinv,cli / Qcli x 100
= 247.500 / 295.830 x 100 = 83,7%
LA QUOTA FISSA NON E’ IL 30% MA
L’83,7%, calcolato a fine stagione
61
RIPARTIZIONE SPESE CORRETTA
Quota fissa = 30%
Varia.
App.
Fisse
1
120
4.000 4.120 334,8
931,6 1.266,4
2
120
3.000 3.120 334,8
698,7 1.033,5
3…5
120
2.000 2.120 334,8
465,8
800.6
6…8
120
1.013 1.133 334,8
235,9
570,7
9…100
120
250 334,8
30,3
365,1
Totali 12.000 28.000 40.000 33.480
6.520
130
Totali
Quota fissa = 83,7%
Fisse
Varia.
Totali
40.000
62
NUOVA REAZIONE DEGLI INQUILINI
INQUILINO 1 da 4.120 a 1.266,4 euro
Non protesta più e paga !
INQUILINO 2 da 3.120 a 1.033,5 euro
Non protesta più e paga !
INQUILINI 3, 4 e 5 da 2.120 a 800,6 euro
Non protestano più
INQUILINI 6, 7 e 8 da 1.133 a 570,7 euro
Non protestano più
INQUILINI da 9 a 100 da 250 a 365,1 euro
Hanno chiesto spiegazioni e capito
63
PROPOSTE AGGIORNAMENTO UNI 10200
Si tratta di rendere la NORMA applicabile con la
RIPARTIZIONE INDIRETTA indipendentemente
da come sono abitati i CONDOMINI
Si introduce un FATTORE NUMERICO che dia
L’ USO MEDIO DEL RISCALDAMENTO
da parte degli inquilini
fuso = rapporto fra
quanto veramente consumato (Qcli) e
Il fabbisogno ideale Qh,id,cli
fuso = Qcli / Qh,id,cli
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FATTORE D’USO = fuso
PRIME CASE
fuso > 1 si spreca : il consumo è di più del necessario
fuso fra 0,65 e 1 : conduzione corretta tipica
fuso fra 0,5 e 0,65 : conduzione al risparmio
Con qualche appartamento sfitto, studi e simili
fuso fra 0,3 e 0,5 : condomini misti di
PRIME e SECONDE CASE
SECONDE CASE
fuso fra 0,0 e 0,3 : condomini con tutti gli appartamenti
usati poco e saltuariamente
65
QUOTA FISSA PERCENTUALE QFcli%
La QFcli% dipende da
Kinv che rappresenta come è fatto l’impianto e
fuso che rappresenta come è stato abitato la casa
Se fuso ≥ 0,8 si prende
un valore pari a Kinv x 100
Formula sempre valida, in qualunque modo gli
utenti abitino il condominio
66
IL DIAGRAMMA DELLA QUOTA FISSA
67
ESEMPI DI QUOTA FISSA Qfcli%
PRIME CASE : dal 25% al 50%, la QUOTA FISSA è
tanto più alta quanto più è stato condotto al risparmio
l’impianto.
Zona PRIME / SECONDE CASE : dal 50% al 70%
Sono i condomini abitati in modo “misto”
SECONDE CASE : dal 70% al 100%
La QUOTA FISSA del 100% è il limite di una
SECONDA CASA tenuta in antigelo ma mai abitata
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E SE C’E’ L’ACQUA CALDA CENTRALIZZATA?
Per un’ EQUA RIPARTIZIONE SPESE
Occorre dividere in due parti il
CALORE TOTALE (Qtot) in uscita dalla caldaia
-CALORE per l’ ACQUA CALDA SANITARIA (QACS)
da misurare con CONTATORE DI CALORE
- CALORE per il RISCALDAMENTO (Qcli)
Qtot = Qcli + QACS
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Qtot = CALORE TOTALE USCITA CALDAIA
Qtot = è il calore totale che la caldaia immette
nell’impianto di riscaldamento (Qcli) e nel
bollitore dell’acqua calda sanitaria (QACS).
Misurato, con contatore di calore (se c’è) oppure
Qtot = Gtot x PCI x η
KWh
Gtot = CONSUMO COMBUSTIBILE TOTALE
PCI = POTERE CALORIFICIO inferiore combustibile
η = RENDIMENTO medio stagionale caldaia
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Qcli = CALORE RISCALDAMENTO
Qcli = Qtot – QACS
Noto Qcli si procede alla
RIPARTIZIONE SPESE RISCALDAMENTO
come spiegato prima
QACS = CALORE PER ACQUA CALDA
È noto poiché è stato misurato
dal contatore di calore
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SPESA RISCALDAMENTO = Scli
SPESE ACQUA CALDA = SACS
Stot = spesa combustibile, energia elettrica e altro,
per generare il calore in uscita dalla caldaia (Qtot)
Per riscaldamento e acqua calda sanitaria
Scli = spesa per il riscaldamento
Scli = Stot x Qcli / Qtot euro
Ripartizione spese riscaldamento come prima
SACS = spesa per acqua calda sanitaria
SACS = Stot x QACS / Qtot
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RIPARTIZIONE SPESE ACQUA CALDA
La ripartizione spese acqua calda ha due modalità
-NON ESISTONO I CONTATORI consumo individuale
Tutta la spesa per acqua calda (SACS) va divisa per i
millesimi decisi dal condominio per questo servizio
-ESISTONO I CONTATORI consumo individuale
Per la ripartizione spese in questo caso si usa una
procedura simile a quella del riscaldamento
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PARAMETRI PRINCIPALI PER ACQUA
CALDA CON CONTATORI INDIVIDUALI
QACS = calore totale consumato per generare l’acqua
calda sanitaria, misurata dal contatore di calore
Qinv,ACS = calore direttamente emesso dai tubi di
distribuzione dell’acqua calda sanitaria verso gli
appartamenti, da calcolare
Qvol,ACS = calore totale corrispondente ai metri cubi
prelevati volontariamente per tutti gli inquilini
QACS = Qinv,ACS + Qvol,ACS
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RIPARTIZIONE SPESE ACQUA CALDA
CON CONTATORI INDIVIDUALI
sACS = spesa combustibile per l’acqua calda
Questa spesa va divisa in due parti proporzionali a
Qinv,ACS e Qvol,ACS
Sinv,ACS = SACS x Qinv,ACS / QACS
Da dividere in base ai MILLESIMI
Svol,ACS = SACS x Qvol,ACS / QACS
Da dividere in base ai CONSUMI
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PARAMETRO Qvol,ACS PER ACQUA CALDA
CON CONTATORE INDIVIDUALE
M3ACS = metri cubi totali di acqua calda consumati
E’ la somma di tutti i consumi individuali
Un metro cubo di acqua calda è uguale a 40,7 KWh
Qvol,ACS = 40,7 x M3ACS
Qinv,ACS = QACS – 40,7 x M3ACS
Sono noti così i valori di QACS , Qinv,ACS e Qvol,ACS
Si può procedere alla ripartizione spese dell’acqua calda
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TERMOREGOLAZIONE AMBIENTE
E CONTABILIZZAZIONE
IN IMPIANTI A MONOTUBO E A PANNELLI
E’ corretto usare
valvole termostatiche e ripartitori?
MOLTO POCO !!!
Ing. Antonio Magri
[email protected]
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MONOTUBO CON TERMOSTATICHE
Valvole Termostatiche
Aperte
Valvole Termostatiche
Chiuse
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CON VALVOLE TERMOSTATICHE
TEMPERATURA MANDATA IMPIANTO :
Sempre piuttosto alta.
EMISSIONE TERMICA DEL MONOTUBO :
Sempre presente, non contabilizzata
REGOLAZIONE AMBIENTE:
Solo sul radiatore
RIPARTITORI : solo per il radiatore
RIPARTIZIONE SPESE :
Grandi errori conseguenti
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VALVOLE TERMOSTATICHE
e RIPARTITORI NON ADATTI
Il monotubo è sempre caldo, con temperature
più alte della regolazione termostatica
Il calore del monotubo fornito
all’appartamento e al condominio, spesso è
più alto del calore fornito dai radiatori regolati
con termostatiche.
Sia la regolazione che la contabilizzazione
sono sbagliate
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MONOTUBO CON SISTEMI
TIPO TERMOAUTONOMO WIRELESS
Valvola dei pannelli
Aperta
Valvola dei pannelli
Chiusa
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CON SISTEMI TIPO
TERMOAUTONOMO WIRELESS
Il monotubo viene regolato e contabilizzato
esattamente come i radiatori.
La mappatura delle potenze dei radiatori
è standard.
La mappatura della potenza del monotubo
può essere fatta con metodi di proporzionalità
verso l’area dell’appartamento.
LA RIPARTIZIONE SPESE E’ EQUA
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…e GLI IMPIANTI A PANNELLI ?
Possono essere considerati come
un monotubo molto lungo senza radiatori.
La regolazione è esattamente la stessa
La mappatura può essere fatta in maniera
proporzionale alla superficie
dell’appartamento servito
LA RIPARTIZIONE SPESE E’ EQUA
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TERMOREGOLAZIONE AMBIENTE
E CONTABILIZZAZIONE
IN IMPIANTI A ZONE CON CONTAORE
AUTOMAZIONE INTEGRALE
E MESSA A NORMA DEI VECCHI IMPIANTI
CON VALVOLA DI ZONA E CONTAORE
Ing. Antonio Magri
[email protected]
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CARATTERISTICHE DEI VECCHI IMPIANTI
CON VALVOLE DI ZONA E CONTAORE
Tipo di termoregolazione e contabilizzazione
non più a norma
Deve essere aggiornato secondo la norma
UNI 11388
E’ possibile aggiornare gli impianti
senza nessun lavoro idraulico.
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LAVORI DI AGGIORNAMENTO PER
OTTEMPERARE ALLA NORMA UNI 11388
IN APPARTAMENTO
Sostituzione del termostato con un
termoregolatore Wireless,
senza bisogno di nuovi cavi
Valvola di zona esistente se funzionante
IN OGNI PIANEROTTOLO
Installazione di una unità di controllo,
contabilizzazione e comunicazione con la
centrale termica
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VALVOLE DI ZONA E CONTAORE
Aggiornamento e Automazione
VALVOLA DI ZONA E SERVOMOTORE
Nessuna variazione
REGOLATORE AMR 330
Al posto del vecchio termostato
CONNESSIONI ELETTRICHE
Stessi fili esistenti e stessa funzione
TELECOMANDO TCE 731
Nessuna connessione elettrica
UNITA’ DI PIANEROTTOLO UPX 798
Connessioni fuori appartamento sulle
scale ai pianerottoli.
Verso la caldaia
TUTTE LE ALTRE FUNZIONI
STANDARD
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PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA
IN IMPIANTI CENTRALIZZATI
CONDOMINIALI
Rendimento energetico
normalmente disastroso !!!
Come massimizzare l’efficienza
Ing. Antonio Magri
[email protected]
88
IMPIANTO SOTTO ESAME
-Condominio
in MILANO
25 appartamenti
-2 Caldaie a condensazione da 150 Kw cad.
-Bollitore da 1000 litri
-Pompa di ricircolo
Esame della produzione ACS con
riscaldamento spento
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IMPIANTO IDRAULICO ESISTENTE
IL BOLLITORE (1000 litri) è controllato dal REGOLATORE
IL REGOLATORE comanda la POMPA e il BRUCIATORE
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FUNZIONAMENTO DELL’ESISTENTE
Rosso =
temperatura bollitore
Nero =
Potenza richiesta al
bruciatore della caldaia
VALORE MEDIO
POTENZA RICHIESTA
= 22,8%
Temp. voluta bollitore = 49 °C
Differenziale bollitore = 2°C
Il diagramma rappresenta il funzionamento delle 12 ore che vanno fra
le ore 0.30 notturne e le ore 12.30 diurne
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IMPIANTO IDRAULICO MODIFICATO
E’ stato aggiunto il MISCELATORE AUTOMATICO che
mantiene la temperatura di 48 °C all’utenza,
indipendentemente dalla temperatura del BOLLITORE
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FUNZIONAMENTO DOPO
TARATURA CORRETTA BOLLITTORE
Rosso =
temperatura bollitore
Nero =
Potenza richiesta al
bruciatore della caldaia
VALORE MEDIO
POTENZA RICHIESTA
= 5,7%
Temp. voluta bollitore = 65 °C
Differenziale bollitore = 10°C
Il diagramma rappresenta il funzionamento delle 12 ore che vanno fra
le ore 0.30 notturne e le ore 12.30 diurne
Miscelatore uscita bollitore tarato a 48 °C
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COMPARAZIONE FUNZIONAMENTO
PRIMA E DOPO
PRIMA : al bruciatore viene chiesta una
potenza media del 22,8%, nelle 12 ore.
0,228 x 150 = 34,2 Kw
DOPO : al bruciatore viene chiesta una
potenza media del 5,7%, nelle 12 ore.
0,057 x 150 = 8,55 Kw
Da 34,2 a 8,55
4 volte meno!!!
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COMPARAZIONE ENERGETICA
UN MESE DI FUNZIONAMENTO ESTIVO
Consumo acqua calda in un mese :
120 m3
corrispondente a 120 x 40,7 =
4.884 Kwh
PRIMA : consumo gas =
3.600 m3
equivalenti a 3.600 x 9,45 =
34.020 Kwh
rendimento = 4.884 : 34.020 =
15%
DOPO : consumo gas =
792 m3
equivalenti a 792 x 9,45 =
7.484 Kwh
rendimento = 4.884 : 7.484
65%
Il rendimento energetico è passato
dal 15% al 65% !!!
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IL MISCELATORE AUTOMATICO
E POMPA DI RICIRCOLO
Il MISCELATORE AUTOMATICO garantisce all’uscita
del bollitore la temperatura di 48 °C.
Il bollitore ha un differenziale ed una temperatura
corretti, per ottimizzare il funzionamento della caldaia.
La POMPA DI RICIRCOLO può essere spenta
durante le ore notturne con un orologio automatico.
ANTILEGIONELLA : la temperatura fra 55 e 65 °C nel
bollitore non consente lo sviluppo della legionella.
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DIAGNOSI ENERGETICA
SPERIMENTALE
A fine stagione il SISTEMA AUTOMATICO INTEGRALE
fornisce tutti i dati sperimentali che danno la :
“DIAGNOSI ENERGETICA SPERIMENTALE”
Mezzo indispensabile per decidere interventi come :
Isolamenti parziali o totali, doppi vetri.
Interventi ai radiatori per equilibrare
gli appartamenti più sfavoriti
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“ENERGY MANAGER”
E’ nata una nuova “FIGURA DI ESPERTO”,
per ottimizzare la gestione del riscaldamento
Figura richiesta per NORMALI CONDOMINI,
CASE DI VACANZA, ALBERGHI, EDIFICI
PUBBLICI, SCUOLE, UFFICI,
E’ l’ENERGY MANAGER industriale portato a
livello dell’impianto di riscaldamento.
La parcella dell’esperto è stata ampiamente
giustificata dal risparmio ottenuto.
www.coster.eu
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