scarica la brochure informativa - Studio Medico Polispecialistico San

COSA FARE
PERCHE’
Ricercare adeguatamente eventuali malattie concomitanti ed alterazioni anatomiche
predisponenti.
Molte situazioni patologiche (diabete, calcolosi, ostruzioni e/o malformazioni urinarie..etc)
tendono a favorire il ripetersi di episodi infettivi.
La riduzione della sintomatologia non si accompagna sempre alla scomparsa dell’infezione.
Seguire scrupolosamente la prescrizione medica,completando sempre il ciclo di terapia,
senza interromperla al primo attenuarsi dei sintomi acuti.
Assumere la dose farmacologia serale prima di coricarsi, dopo aver svuotato la vescica.
Questa pratica assicura adeguati livelli di farmaco in quanto, durante la notte, l’urina è più
concentrata e rimane più a lungo in vescica.
Tali indumenti favoriscono la congestione pelvica ed impediscono la traspirazione.
Evitare l’uso di indumenti intimi stretti o in tessuto sintetico
Garantire un adeguato ricambio idrico serve ad allontanare eventuali batteri presenti in
vescica.
Bere molto (2 litri al giorno), in particolare a digiuno ed urinare sovente.
Tenere l’intestino regolato, ricorrendo ad una dieta ricca di scorie ed eventualmente a blandi
lassativi.
Effettuare una accurata igiene locale, usando acqua e sapone neutro. Le donne dovranno
detergersi con un movimento compiuto dall’avanti all’indietro e non viceversa.
Durante le mestruazioni e dopo l’attività sessuale intensificare le misure igieniche: chi fa uso
di assorbenti interni deve rinnovare spesso il tampone, che va rimosso durante la notte.
La stipsi favorisce la moltiplicazione dei batteri intestinali, sorgente primaria dell’infezione
vescicale.
I germi che causano la cistite ricorrente provengono sovente dalla flora batterica intestinale.
Evitare la contaminazione fecale.
Evita la proliferazione di batteri eventualmente presenti in vagina e la possibile
contaminazione uretrale.
Non effettuare più di una lavanda vaginale a settimana ed usare prodotti a ph neutro
L’acidità naturale della vagina costituisce un fattore di difesa contro lo sviluppo dei batteri.
Adottare una dieta priva di spezie, insaccati, cibi conservati, superalcolici (specie se in
presenza di interessamento prostatico).Evitare bevande alcalinizzanti (ricche di anidride
carbonica).
Un ambiente urinario acido ostacola la crescita batterica. Una dieta appropriata attenua la
flogosi locale.
Introdurre nella dieta frutti di bosco, in particolare mirtilli.
Contengono sostanze che inibiscono l’aderenza dei batteri alle cellule dell’epitelio vescicale
riducendo la possibilità della persistenza batterica in vescica.
Evitare l’uso di contraccettivi meccanici od orali ad alto dosaggio ormonale.
Contribuiscono alla congestione pelvica e all’impianto dei batteri.
Assumere regolarmente flore batteriche di sostituzione: yogurt, fermenti lattici.
La presenza di germi “buoni” contrasta lo sviluppo di germi “patogeni”.