TEOLOGIA SISTEMATICA - V Prof. GIOVANNI CESARE PAGAZZI «SENTIRSI A CASA. ABITARE IL MONDO SECONDO IL FIGLIO» Corso semestrale: 2 ore settimanali ECTS 3 Il corso cerca di evidenziare la portata rivelativa (e quindi salvifica) dell’esperienza elementare di “abitare”. Essa è congiunta alla questione dell’identità: uno è a seconda di dove è, dove e come abita o ha abitato. Ciò è valso anche e soprattutto per Gesù, Figlio di Dio venuto «ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14) e al quale fu chiesto da chi per primo lo seguì: «Dove abiti?» (Gv 1,38). Il corso tenta di accostare l’identità di Gesù – e quindi quella dei Suoi discepoli – a partire dal gesto ovvio del Suo abitare, considerando il mondo come luogo in cui sentirsi a casa. Lo sguardo del Signore restituisce infatti il carattere originariamente “domestico” a tutte le cose e le persone del mondo, corrispondendo alla volontà del Padre che, creando il mondo, l’ha immaginato come una casa dove abitare confidenti, liberi dalla paura (cfr. Gb 38; Pr 8; Sal 104). Dal modo di stare al mondo di Gesù si dirà che, parafrasando un’espressione del Vangelo di Giovanni, “mai un uomo ha abitato come abita quest’uomo!” (cfr. Gv 7,46). Sullo sfondo dello stile abitativo di Gesù e della Sua visione del mondo come “casa”, si prenderà in considerazione la Sua singolare consapevolezza di essere – attraverso la Pasqua – la pietra angolare che conferisce saldezza e definitiva abitabilità a tutta intera la creazione. Se l’identità di Gesù si rivela anche attraverso il Suo abitare e costruire la casa, la fede del discepolo ha necessariamente a che vedere con lo stare al mondo, dimorandovi e costruendolo secondo lo stile del Signore. Bibliografia: G. ANGELINI, Antropologia teologica. La svolta necessaria, «Teologia» 34 (2009) 322-349; F.G. BRAMBILLA, I molti racconti e l’unico Gesù. La memoria Iesu principio di unità e diversità delle narrazioni evangeliche, in Fede, ragione, narrazione. La figura di Gesù e la forma del racconto, Glossa, Milano 2006, 47-93; F. FOCANT (ed.), Quelle maison pour Dieu?, Cerf, Paris 2003; J.Y. LACOSTE, Esperienza e assoluto. Sull’umanità dell’uomo, Cittadella, Assisi 2004; J.-B. LECUIT, Quand dieu habite en l’homme. Pour un approche dialogale de l’inhabitation trinitarie, Cerf, Paris 2010; G.C. PAGAZZI, Sentirsi a casa. Abitare il mondo da figli, EDB, Bologna 2010; S. PETROSINO, Capovolgimenti. La casa non è una tana, l’economia non è il business, Jaca Book, Milano 2008; E. REMOTTI, Luoghi e corpi. Antropologia dello spazio, del tempo e del potere, Bollati Boringhieri, Torino 1993; E. SALMANN, Passi e passaggi nel cristianesimo. Piccola mistagogia verso il mondo della fede, Cittadella, Assisi 2009; K. SCHOLTISSEK, In Ihm sein und bleiben. Die Sprache der Immanenz in der johanneischen Schriften, Herder, Freiburg im Breisgau 2000; R. VIGNOLO, Dimorare in Gesù: preventivo e antidoto giovanneo contro l’accidia, in G. ANGELINI J.CH. NAULT - R. VIGNOLO, Accidia e perseveranza, Glossa, Milano 2005, 51-99; D.W. WINNICOTT, Dal luogo delle origini, Raffaello Cortina, Milano 1990.