XVII anni di ricostruzioni romane a Villadose (RO)

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Convegno - Bologna , 26 maggio 2012
RIVIVERE E COMUNICARE IL PASSATO
Il contributo della rievocazione dell’evo antico al
marketing museale e territoriale
XVII anni di ricostruzioni romane a Villadose (RO)
tra archeologia sperimentale e divulgazione
Dr. Enrico Maragno (Presidente Gruppo
ArcheologicoVilladose)
PREMESSA: LA SCOPERTA DELLA CENTURIAZIONE E LA
RICERCA ARCHEOLOGICA SUL CAMPO
Nel 1984 alcuni valenti studiosi locali sono riusciti ad individuare dopo un
attento studio delle fotografie aeree una vasta centuriazione romana
situata vicino all’importante città romana di Hatria. La scoperta di Enrico
Zerbinati, Raffaele Peretto e Camillo Corrain è stata poi confermata da
altri studiosi e quella che era considerata un’area di nessun interesse
archeologico, ha cominciato a destare attenzione negli archeologi. La
centuriazione era impostata su un decumano visibile nelle fotografie aeree
da Buso (frazione di Rovigo), fino a Monsole in provincia di Venezia. Si
stima che l’estensione della centuriazione fosse intorno ai 200 kmq. Sia la
larghezza del decumano massimo 29,7 m (100 piedi) che il lato delle
centurie (27 actus) sono insoliti per la loro ampiezza.
Così nel 1988 quando è nato il Gruppo Archeologico di Villadose la sua
prima attività è stata quella di percorrere le campagne del comune
polesano e con grande sorpresa si sono trovate numerose tracce degli
antichi coloni romani che avevano vissuto nella centuriazione tra il I sec.
a.C e il III d.C.. La ricerca avveniva camminando sui campi liberi dai
raccolti con gruppi di 4-5 ricercatori che seguivano tragitti paralleli
distanziati di circa 20 metri l’uno dall’altro. Quando uno dei ricercatori
individuava materiale archeologico affiorante in superficie, tutti i
ricercatori si portavano sul sito per una fase di ricerca ad alta intensità
con raccolta di materiale ceramico e manufatti vari. Il sito veniva
descritto con un’apposita scheda e cartografato sulla carta tecnica
regionale al 10.000 (fig. 1).
Fig 1: Ricercatori del GAV ripresi
durante la Ricerca Archeologica di
superficie nella centuriazione
Con i reperti raccolti in soli due anni fu allestito nel 1990 un piccolo
museo dedicato alla centuriazione. All’interno del museo i ricercatori si
trasformavano in guide trasmettendo ai visitatori oltre alla descrizione dei
reperti, anche la testimonianza della fase di ricerca sul campo.
La ricerca di superficie metodica, permise di esplorare in quattro anni dal
1988 al 92 tutti i 32 kmq del territorio comunale di Villadose con
l’individuazione di 108 siti archeologici riferibili alle abitazioni e ai
sepolcreti dei coloni romani. Nei tre anni successivi la ricerca di superficie
nell’area centuriata, si allargava ai comuni di San Martino, Ceregnano e
Rovigo arrivando a coprire un’estensione di 94 kmq e individuando
complessivamente 350 siti archeologici, tutti di età romana.
Nel 1992 è stato organizzato presso il Municipio di Villadose un convegno
di studio dedicato alla centuriazione dell’agro adriese nel corso del quale
sono stati presentati numerosi studi sui materiali raccolti durante la
ricerca del Gruppo Archeologico, le schede e la cartografia dei siti
archeologici e approfondimenti topografici con lo studio delle
tracce visibili dall’alto. Nel 1993 sono stati pubblicati gli atti in un volume
dal titolo la centuriazione dell’agro di Adria, che riuniva anche le schede
didattiche per la visita del museo (fig. 2)
Il 1 ottobre del 1994 è stato organizzato un secondo convegno dal titolo:
La ricerca archeologica di superficie in area padana, con lo scopo di
migliorare la metodologia con cui avveniva il survey.
Dopo sette anni di ricerche avevamo la consapevolezza degli importanti
risultati conseguiti, la divulgazione scientifica era avvenuta
adeguatamente con i due convegni e con la pubblicazione degli atti che
erano stati distribuiti alle più importanti biblioteche italiane ed europee.
Villadose, paese del Medio Polesine di 5000 abitanti, scopriva così che le
sue radici affondavano nell’età romana quando tutto il territorio comunale
era occupato dai numerosi insediamenti dei coloni romani.
LA DIVULGAZIONE
Ora il problema era di rendere consapevole la popolazione dei resti che
emergevano nei dintorni di Villadose con lo scopo di favorirne la tutela e
per questo sono state proposte delle manifestazioni di divulgazione e di
ricostruzione storica, sempre con una notevole connotazione didattica.
Nel 1993 il Gruppo Archeologico di Villadose organizzò la rievocazione di
un convivium con i cibi della Roma antica presso la cinquecentesca corte
Casalini di Cambio di Villadose. La manifestazione ebbe un grande
successo di pubblico e avvicinò per la prima volta i soci del GAV al
problema di studiare e riproporre forme di vita dell’antichità classica.
Da allora nel Gruppo si è sviluppata una sezione interessata a tali
tematiche ed è quindi nata l’idea di organizzare a partire dal 1996 la
“Rievocazione del mercato della centuriazione romana”.
L’obiettivo iniziale era di creare una manifestazione per divulgare alla
popolazione i sorprendenti risultati ottenuti dal GAV con la ricerca di
superficie. Si era allora appena concluso un survey durato sette anni, su
un’area di 9400 ettari di centuriazione nei comuni compresi tra Adria e
Rovigo con l’individuazione di 350 siti archeologici. Si volevano proporre
al pubblico alcuni aspetti della vita degli antichi coloni della centuriazione
per portare la gente alla consapevolezza del patrimonio archeologico
emerso dal territorio, processo fondamentale per arrivare ad una sua
tutela. La consapevolezza delle proprie radici romane, ha avvicinato molta
gente allo spirito della manifestazione che si è così consolidata anno dopo
anno.
All’interno del Gruppo Archeologico si sono formati tre gruppi che hanno
approfondito temi diversi della vita degli antichi:
GRUPPO DI ANTROPOLOGIA SOCIALE DELL’ANTICHITA’
Al fine di favorire la ricostruzione di riti civili e religiosi in uso presso gli
antichi Romani, il Gruppo Archeologico di Villadose ha creato una sezione
di antropologia sociale dell’antichità. Dopo un attento studio delle fonti
antiche e disaggi di storici e l’osservazione di pezzi archeologici la sezione
è riuscita a ricostruire una serie di riti che elenchiamo:
- Il matrimonio secondo la descrizione di Catullo (1997, 1999)
- La cerimonia di assegnazione delle terre ai legionari (1998, 2000, 2005)
- I riti in onore di Cerere (2001)
Fig. 2: Copertina del libro LA
CENTURIAZIONE DELL’AGRO DI
ADRIA, edito nel 1993, è attualmente
esaurito
- I compitalia riti in onore dei lares compitales (2002)
- Processo a Cilone: ricostruzione di un processo civile (2003)
- I riti propiziatori alla semina (2005)
- Saltationes nuptiales festa di nozze (2001)
- Roma amor bellum, ispirata alla storia di Zenobia, regina siriana che osò
sfidare i romani (2002)
- Rito in onore di Giove (2004)
- Rito della semina (2010)
- Rito degli Argei (2011, 2013)
- Rito di fondazione della città (2012)
Fig. 3: Il Gruppo di Antropologia
sociale dell’antichità durante il rito
di fondazione della città
Ai riti prendono parte una ventina di persone che realizzano i costumi e gli
arredi necessari a presentarli al pubblico. (fig.3 )
GRUPPO DI RICERCA DANZE ANTICHE
Nel 1997, grazie all’interessamento di un socio del GAV è nato il gruppo di
danze antiche. Questo sulla base di musiche ricostruite, suonate usando gli
strumenti riprodotti con tecniche di archeologia sperimentale, è riuscito a
Fig. 5: Danzatrici del gruppo danze
antiche di Villadose
proporre una serie di danze, sia sacre che per allietare, particolarmente
suggestive. Il gruppo è sempre presente alle Rievocazioni storiche del
Gruppo Archeologico di Villadose, proponendo danze orientaleggianti e
tendenzialmente marziali; la loro preparazione mostra oltre che una buona
risposta motoria, una notevole capacità mimica e un’evidente eleganza. Le
allieve di Tersicore sanno alternare rapide evoluzioni da menadi bacchiche
a modulate azioni da severe sacerdotesse; esse danzano sulle musiche dei
gruppi di sperimentazione musicale Synaulia e Ludi Scaenici, che con le
loro armonie, composte dopo attenti studi e con strumenti di foggia
antica, sanno rievocare lo spirito e la forza pagana del mondo romano.
Fonte preziosa di ispirazione per la ricostruzione degli abiti è stata una
menade danzante riprodotta su una lamina di rame trovata nella
centuriazione durante le ricerche di superficie ed ora esposta al Museo dei
Grandi Fiumi di Rovigo (fig. 4).
Il gruppo partecipa a numerosi eventi di ricostruzione storica in Italia e in
vari stati europei fra cui citiamo la Rievocazione di Sepomaia Viva a
Umago in Croazia, le Giornate Romane di Aalen in Germania, la sfilata per
l’anniversario della fondazione di Roma a Roma (fig.5 )
LEGIO I ITALICA
E’ stata fondata nel 1996 da Enrico Maragno, su un’idea di Sandro
Maragno, socio del GAV, per ricordare la legione reclutata dall’imperatore
Nerone nel 79 d.C. E’ composta da circa 30 appassionati di storia romana e
che intendono presentare al grande pubblico i modi con cui i legionari
romani si vestivano, combattevano e vivevano nel loro accampamento. Con
l’aiuto di alcuni valenti fabbri locali, siamo riusciti a riprodurre buona
parte dell’equipaggiamento e a presentarci in pubblico nel corso di marce
Fig. 4: Menade danzante su laminetta
di rame, rinvenuta nella
centuriazione a Beverare, conservata
al Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo
Fig. 6: Legionari della Legio I italica
di Villadose in addestramento
molto ammirate. In seguito grazie alla collaborazione con l’istituto di
archeologia sperimentale “Ars Dimicandi” guidato da Dario Battaglia,
sono state approfondite le tecniche e le tattiche di combattimento dei
legionari romani che vengono riproposte nel corso di spettacolari
esibizioni. Nel corso degli anni l’attrezzatura è stata migliorata e si sono
arruolati altri appassionati provenienti da varie città del Norditalia e dalla
Slovenia. La legione durante le sue attività didattiche allestisce un
accampamento di 6-7 tende dotato di tutto l’equipaggiamento per il
combattimento e la vita quotidiana. I ragazzi dormono in tenda e mangiano
il pulsum, il tipico minestrone dei legionari romani. Vengono organizzate
spiegazioni didattiche al pubblico ed esibizioni di marcia e di
combattimento. I legionari della I Italica partecipano da 17 anni al mercato
della centuriazione romana di Villadose e sono inoltre stati chiamati per
esibizioni in Germania (rievocazione della battaglia di Teotoburgo), in
Ungheria e a numerosi festival celtici in Italia. Si sono esibiti inoltre in
occasione dell’inaugurazione di importanti musei come il Museo di Santa
Giulia a Brescia, la sezione romana del Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo
e al museo archeologico nazionale di Altino. Dopo una prima fase
all’interno del GAV a seguito dei numerosi impegni si è costituita come
associazione culturale e si è resa indipendente. (Fig.6)
I CONTATTI CON GLI ALTRI GRUPPI DI RICOSTRUZIONE
STORICA
Il contatto avuto nel tempo con gruppi particolarmente preparati
nell’archeologia sperimentale come il gruppo di musiche antiche Synaulia,
i legionari olandesi della Legio X Gemina, i gladiatori della Familia
Sullana hanno permesso al Gruppo di Villadose di migliorare le sue
performances e il suo equipaggiamento, tanto da ottenere l’invito
al raduno europeo dei gruppi romani di Aalen che si tiene ogni due anni
presso il Limesmuseum della città tedesca.
Successivamente abbiamo aperto scambi col Museo Archeologico di
Sremska Mitrovica in Serbia (antica Sirmium), con l’Archeopark della Villa
Romana di Malagne in Belgio, col gruppo Thaleia di Tarragona in
Catalogna, con la Familia Gladiatoria Pannonica in Ungheria, col Corpus
Equitum Legionis in Belgio.
La nuova sensibilità nata, il desiderio di migliorare le tecniche
sperimentali e la volontà di avvicinare altre persone
alle tematiche dell’archeologia sperimentale, ci ha spinti ad organizzare
nel 1999 il I convegno di archeologia sperimentale. La partecipazione
degli studiosi e degli esperti è stata spontanea ed entusiastica e le relazioni
presentate sono state estremamente interessanti e molto pratiche. E’ stato
per noi un obbligo, visto l’interesse dei contenuti emersi, e le richieste del
pubblico, procedere alla pubblicazione degli Atti, anche grazie alla
disponibilità dei relatori, tutti pronti nell’inviare i loro interventi. Oggi
siamo giunti alla XII edizione del nostro Convegno che ha coagulato a
Villadose l’attenzione dei Gruppi di archeologia sperimentale interessati
all’età romana e di vari gruppi di reenactment e di ricostruzione storica.
Il nostro piccolo contributo allo sviluppo dell’archeologia sperimentale,
che ricordiamo, ha notevoli potenzialità didattiche, può costituire un
serbatoio cui attingere per lo studio della storia nelle scuole di qualsiasi
ordine. Inoltre può dare spunti a operatori museali preparati per interventi
didattici e divulgativi mirati ad avvicinare il grande pubblico ai temi della
storia e dell’archeologia.
I risultati conseguiti a Villadose ne sono un esempio e una conferma. La
rievocazione della centuriazione romana che ogni anno coagula nella
cittadina polesana migliaia di appassionati di storia romana ha finito per
consolidare anche negli abitanti meno scolarizzati la consapevolezza delle
radici antiche del territorio legate alla centuriazione. Il nostro piccolo
museo viene visitato ogni anno da migliaia di cittadini e ogni anno un
pubblico maggiore viene attratto dalle ricostruzioni dell’archeologia
sperimentale e si cimenta nello studio della storia e dell’archeologia
romana. Si tratta di un modo originale di fare cultura e di ricostruire
Fig. 7: Ricostruzione del matrimonio
secondo la descrizione di Catullo con
il gruppo di antropologia sociale e il
gruppo danze antiche presso il
chiostro del Museo di Santa Giulia a
Brescia in occasione della
manifestazione Brixia Romana
(giugno 2003)
l’identità culturale di una popolazione.
Essendo la nostra la prima manifestazione di ricostruzione storica di età
romana nata in Italia abbiamo offerto un modello per altre realtà che
volevano partire: abbiamo infatti ospitato ripetutamente il direttore del
Museo Storico di Tarragona in procinto di partire con Tarraco Viva, la
direttrice del Museo di Umago che ha poi organizzato Sepomaia
Viva in Croazia, il direttore del Museo della Centuriazione di Borgoricco
che ha poi dato vita a Terra di Storia nel graticolato romano a nord di
Padova. Siamo stati inoltre coinvolti in numerose manifestazioni per
l’inaugurazione di Musei e valorizzazione di siti archeologici tra cui
ricordo Brixia romana nel 2003 in occasione della apertura del Museo di
Santa Giulia, dove abbiamo partecipato con più di 100 reenactors. (fig. 7)
LA STRUTTURA DEL MERCATO DELLA CENTURIAZIONE
ROMANA
Dal 1996, per la prima volta in Italia, Villadose presenta una ricostruzione
di scene di vita e un recupero di tradizioni culturali dell’età romana. Lo
scopo è essenzialmente didattico cioè di dare la possibilità ai cittadini di
capire come erano insediati e come vivevano gli antichi coloni romani che
avevano costruito le loro fattorie nel territorio centuriato. In occasione
dell’evento il centro di Villadose, cittadina di 5000 abitanti situata nel
Polesine fra Rovigo e Adria, si trasforma in un vicus di età romana
imperiale (l’ambientazione è nel I secolo d.C.) all’interno del quale i
Fig. 8: Copertina del giornale ACTA,
usato per pubblicizzare i contenuti
della rievocazione romana di Villadose
visitatori possono assistere ad attività domestiche, a spettacoli, a
esercitazioni dei legionari, assaggiare i cibi dei romani, ma anche visitare
il piccolo museo della centuriazione e assistere al convegno di archeologia
sperimentale sulla vita degli antichi. Al momento di scrivere il presente
articolo, si è da poco conclusa la XVIII edizione che a
partire dal 2013 è stata spostata dall’ultimo fine settimana di agosto al
primo di giugno, al fine di poter coinvolgere maggiormente gli studenti e
le scuole, essendo in questo periodo le attività scolastiche ancora in corso.
La manifestazione viene pubblicizzata anche con l’edizione di un giornale
dal titolo “ACTA” in cui vengono riportate notizie sulle ricerche
archeologiche in corso, sui contenuti del convegno e sulle ricostruzioni
storiche previste nel programma. (Fig. 8)
Lo schema su cui si è basata la manifestazione è il seguente:
a - Mercato degli artigiani
Sono stati selezionati un gruppo di artigiani che presentavano sia i loro
prodotti finiti, sia alcune fasi della lavorazione, presso la bancarella
assegnata. Sono state privilegiate produzioni e ricostruzioni di prodotti
antichi come la ceramica, la riproduzione di oggetti e attrezzature civili e
militari, ma anche prodotti della terra.
B- Convegno
L’annuale convegno di archeologia sperimentale “Alla riscoperta della
vita degli antichi”, ha portato a Villadose numerosi studiosi che si sono
impegnati nello studio della vita degli antichi romani e in esperienze di
Fig. 9: Pagina di ACTA con gli eventi
più importanti della rievocazione del
mercato della Centuriazione di
Villadose (settembre 2010)
didattica e di divulgazione ed hanno permesso di gettare le basi teoriche
per migliorare la qualità delle ricostruzioni storiche presentate a Villadose
anno dopo anno.
c- Visite del Museo della Centuriazione
Il grande afflusso di pubblico permetteva di avere molti visitatori presso il
Museo, dove i soci del GAV organizzavano visite guidate.
d-Teatro antico
Ci siamo affidati al laboratorio teatrale di un liceo di Adria che ogni anno
ha riproposto rappresentazioni dei famosi autori Greci. Gli autori più
rappresentati sono stati Aristofane ed Euripide seguiti da Sofocle. Ha
partecipato inoltre a numerose edizioni il gruppo teatrale di Ostiglia “Hic
sunt histriones” che fra l’altro ha presentato un emozionante brano tratto
dall’Odissea (il ritorno di Ulisse ad Itaca), oltre che una ricostruzione del
teatro di strada romano e delle farse avellane.
e- Ludi della centuriazione
Con la collaborazione degli atleti di alcune squadre di rugby suddivisi in
quattro squadre /azzurri, rossi, verdi e bianchi) venivano organizzate gare
di corsa, di lotta e di harpastum (gioco della palla simile al rugby)
f - Battaglia e accampamenti
Veniva allestito un accampamento con numerose tende, aperto al pubblico
in certi orari. I legionari fornivano notizie sulla vita quotidiana dei soldati
e sull’equipaggiamento. Venivano poi organizzate dimostrazioni di
combattimento e vere e proprie battaglie come quella di Tape e dei Campi
Raudii.
g- Rito sacro o civile
Ogni anno veniva ricostruito un rito messo in atto dal Gruppo di
Antropologia Sociale in collaborazione col Gruppo Danze Antiche. Il rito
veniva presentato al termine del corteo con tutti i personaggi in costume.
h- Laboratori didattici per bambini
Numerosi operatori coinvolgevano i bambini in attivitò connesse con
l’antichità come i giochi o attività artigianali (ceramica, mosaico, ecc.)
(fig. 9 )
I PUNTI CRITICI
La ricerca archeologica continuava, la popolazione era coinvolta,
offrivamo un modello ad altre realtà, però non si sono aggiunti stimoli
turistici ed economici.
Dopo 10 anni la manifestazione ha iniziato un lento declino legato al fatto
che l’Amministrazione comunale che in parte finanziava la manifestazione,
ha deciso di non investire risorse per un salto di qualità. E’ risultato
pertanto difficile
- mantenere gli scambi internazionali con Musei e Gruppi stranieri e
italiani.
- Poter invitare i Gruppi di ricostruzione storica migliori in Europa.
- Coinvolgere testimonial di valore per poter apparire nei media e poter
così completare il lavoro divulgativo
- Investire in arredi e ricostruzioni per migliorare l’impatto sul visitatore
Inoltre l’avvento della crisi economica dal 2008 ha reso sempre più
difficile trovare finanziamenti. E risultato inoltre problematico mantenere il
coinvolgimento della popolazione. Anche mantenere la filologicità delle
ricostruzioni diventa più difficili in momenti di ristrettezze economiche.
In più la mancanza di programmi di valorizzazione storica e turistica del
territorio portati avanti dall’amministrazione non ha fornito le sinergie
necessarie al decollo della manifestazione.
PROGETTO PER UN MUSEO DIFFUSO DELLA CENTURIAZIONE
ROMANA A VILLADOSE
A questo proposito il gruppo ha cercato di promuovere un progetto i cui
obiettivi erano:
- Divulgare sia a livello scientifico che generale le conoscenze sulla
centuriazione esistente a Villadose e sulle centuriazioni in generale
- Far conoscere lo stile di vita degli antichi coloni nell’ambito centuriale
sia dal punto di vista privato, che civile, religioso e militare.
- Favorire una azione di tutela del territorio e della sua storia
Fig. 10: Il palazzo Patella sede del
Municipio e del Museo della
Centuriazione di Villadose
- Favorire l’interazione con realtà analoghe a livello europeo
- Favorire ricadute turistiche ed economiche sulla comunica locale
Il progetto prevede di valorizzare riqualificandola la Mostra esistente, di
rinforzare le azioni divulgative tramite la rievocazione storica del
Mercato della Centuriazione Romana e i convegni di Archeologia
Sperimentale, di costruire una sezione museale multimediale all’interno
della Villa Municipale di Cà Patella e un museo diffuso all’aperto. Il
Museo diffuso prevede allestimenti nella piazza antistante la villa
Municipale dedicati ad agricoltura, edilizia e misurazioni del tempo e
dello spazio, un percorso ciclabile nelle campagne centuriate, arricchito
da opportuna segnaletica e ricostruzioni. (Fig.10 )
La giunta comunale nel 2012 ha approvato il progetto del museo diffuso,
ma non ha stanziato fondi per la sua realizzazione.
QUADERNI DI ARCHEOLOGIA DEL POLESINE ON LINE
Affinchè tutto il lavoro di ricerca e di divulgazione sia fruibile da parte dei
cittadini, dei studiosi e degli appassionati, sono stati creati i Quaderni di
Archeologia del Polesine on line, collegati al dominio ww.centuriazione.it
dove si trova anche il sito internet del GAV. Nel sito sono disponibili più di
100 articoli presentati durante i convegni organizzati a
Villadose e i risultati delle ricerche avvenute sul territorio. (Fig. 11)
Enrico Maragno, 9 giugno 2013
Fig. 11: Pagina di presentazione dei
Quaderni di Archeologia del Polesine
on line disponibili gratuitamente
all’indirizzo http://
www.centuriazione.it/quaderni.asp
BIBLIOGRAFIA
Raffaele Peretto, Enrico Zerbinati: ASPETTI DEL POPOLAMENTO IN
ETA’ ROMANA TRA BASSA PADOVANA E POLESINE. GLI INTERVENTI
DELL’UOMO SUL TERRITORIO in QUADERNI DEL GRUPPO BASA
PADOVANA, 1984
AAVV: LA CENTURAZIONE DELL’AGRO DI ADRIA, A CURA DI Enrico
Maragno, Stanghella 1993
Alessandro Grigato, Enrico Maragno: RICERCA ARCHEOLOGICA DI
SUPERFICIE SU UN’AREA CAMPIONE DI 90 KMQ DELL’AGRO
CENTURIATO DI ADRIA in LA RICERCA ARCHEOLOGICA DI
SUPERFICIE IN AREA PADANA, Stanghella 1996.
ATTI DEL I CONVEGNO DI ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE,
VILLADOSE 28 AGOSTO 1999 IN QUADERNI DI ARCHEOLOGIA DEL
POLESINE – VOL. I a cura di Enrico Maragno, pag. 307-387, Stanghella,
2000
ATTI DEL III CONVEGNO DI ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE,
VILLADOSE 1 SETTEMBRE2001 pag. 149-214 in QUADERNI DI
ARCHEOLOGIA DEL POLESINE VOL. II, A CURA DI Enrico Maragno,
Stanghella 2002
Enrico Maragno, Graziano Zanin: VILLADOSE ROMANA, Stanghella
2005
Enrico Maragno: PROGETTO PER UN MUSEO DIFFUSO DELLA
CENTURIAZIONE A VILLADOSE in Quaderni di Archeologia del
Polesine on line www.centuriazione.it/quaderni, Villadose, 2011
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