Convegno - Bologna , 26 maggio 2012 RIVIVERE E COMUNICARE IL PASSATO Il contributo della rievocazione dell’evo antico al marketing museale e territoriale XVII anni di ricostruzioni romane a Villadose (RO) tra archeologia sperimentale e divulgazione Dr. Enrico Maragno (Presidente Gruppo ArcheologicoVilladose) PREMESSA: LA SCOPERTA DELLA CENTURIAZIONE E LA RICERCA ARCHEOLOGICA SUL CAMPO Nel 1984 alcuni valenti studiosi locali sono riusciti ad individuare dopo un attento studio delle fotografie aeree una vasta centuriazione romana situata vicino all’importante città romana di Hatria. La scoperta di Enrico Zerbinati, Raffaele Peretto e Camillo Corrain è stata poi confermata da altri studiosi e quella che era considerata un’area di nessun interesse archeologico, ha cominciato a destare attenzione negli archeologi. La centuriazione era impostata su un decumano visibile nelle fotografie aeree da Buso (frazione di Rovigo), fino a Monsole in provincia di Venezia. Si stima che l’estensione della centuriazione fosse intorno ai 200 kmq. Sia la larghezza del decumano massimo 29,7 m (100 piedi) che il lato delle centurie (27 actus) sono insoliti per la loro ampiezza. Così nel 1988 quando è nato il Gruppo Archeologico di Villadose la sua prima attività è stata quella di percorrere le campagne del comune polesano e con grande sorpresa si sono trovate numerose tracce degli antichi coloni romani che avevano vissuto nella centuriazione tra il I sec. a.C e il III d.C.. La ricerca avveniva camminando sui campi liberi dai raccolti con gruppi di 4-5 ricercatori che seguivano tragitti paralleli distanziati di circa 20 metri l’uno dall’altro. Quando uno dei ricercatori individuava materiale archeologico affiorante in superficie, tutti i ricercatori si portavano sul sito per una fase di ricerca ad alta intensità con raccolta di materiale ceramico e manufatti vari. Il sito veniva descritto con un’apposita scheda e cartografato sulla carta tecnica regionale al 10.000 (fig. 1). Fig 1: Ricercatori del GAV ripresi durante la Ricerca Archeologica di superficie nella centuriazione Con i reperti raccolti in soli due anni fu allestito nel 1990 un piccolo museo dedicato alla centuriazione. All’interno del museo i ricercatori si trasformavano in guide trasmettendo ai visitatori oltre alla descrizione dei reperti, anche la testimonianza della fase di ricerca sul campo. La ricerca di superficie metodica, permise di esplorare in quattro anni dal 1988 al 92 tutti i 32 kmq del territorio comunale di Villadose con l’individuazione di 108 siti archeologici riferibili alle abitazioni e ai sepolcreti dei coloni romani. Nei tre anni successivi la ricerca di superficie nell’area centuriata, si allargava ai comuni di San Martino, Ceregnano e Rovigo arrivando a coprire un’estensione di 94 kmq e individuando complessivamente 350 siti archeologici, tutti di età romana. Nel 1992 è stato organizzato presso il Municipio di Villadose un convegno di studio dedicato alla centuriazione dell’agro adriese nel corso del quale sono stati presentati numerosi studi sui materiali raccolti durante la ricerca del Gruppo Archeologico, le schede e la cartografia dei siti archeologici e approfondimenti topografici con lo studio delle tracce visibili dall’alto. Nel 1993 sono stati pubblicati gli atti in un volume dal titolo la centuriazione dell’agro di Adria, che riuniva anche le schede didattiche per la visita del museo (fig. 2) Il 1 ottobre del 1994 è stato organizzato un secondo convegno dal titolo: La ricerca archeologica di superficie in area padana, con lo scopo di migliorare la metodologia con cui avveniva il survey. Dopo sette anni di ricerche avevamo la consapevolezza degli importanti risultati conseguiti, la divulgazione scientifica era avvenuta adeguatamente con i due convegni e con la pubblicazione degli atti che erano stati distribuiti alle più importanti biblioteche italiane ed europee. Villadose, paese del Medio Polesine di 5000 abitanti, scopriva così che le sue radici affondavano nell’età romana quando tutto il territorio comunale era occupato dai numerosi insediamenti dei coloni romani. LA DIVULGAZIONE Ora il problema era di rendere consapevole la popolazione dei resti che emergevano nei dintorni di Villadose con lo scopo di favorirne la tutela e per questo sono state proposte delle manifestazioni di divulgazione e di ricostruzione storica, sempre con una notevole connotazione didattica. Nel 1993 il Gruppo Archeologico di Villadose organizzò la rievocazione di un convivium con i cibi della Roma antica presso la cinquecentesca corte Casalini di Cambio di Villadose. La manifestazione ebbe un grande successo di pubblico e avvicinò per la prima volta i soci del GAV al problema di studiare e riproporre forme di vita dell’antichità classica. Da allora nel Gruppo si è sviluppata una sezione interessata a tali tematiche ed è quindi nata l’idea di organizzare a partire dal 1996 la “Rievocazione del mercato della centuriazione romana”. L’obiettivo iniziale era di creare una manifestazione per divulgare alla popolazione i sorprendenti risultati ottenuti dal GAV con la ricerca di superficie. Si era allora appena concluso un survey durato sette anni, su un’area di 9400 ettari di centuriazione nei comuni compresi tra Adria e Rovigo con l’individuazione di 350 siti archeologici. Si volevano proporre al pubblico alcuni aspetti della vita degli antichi coloni della centuriazione per portare la gente alla consapevolezza del patrimonio archeologico emerso dal territorio, processo fondamentale per arrivare ad una sua tutela. La consapevolezza delle proprie radici romane, ha avvicinato molta gente allo spirito della manifestazione che si è così consolidata anno dopo anno. All’interno del Gruppo Archeologico si sono formati tre gruppi che hanno approfondito temi diversi della vita degli antichi: GRUPPO DI ANTROPOLOGIA SOCIALE DELL’ANTICHITA’ Al fine di favorire la ricostruzione di riti civili e religiosi in uso presso gli antichi Romani, il Gruppo Archeologico di Villadose ha creato una sezione di antropologia sociale dell’antichità. Dopo un attento studio delle fonti antiche e disaggi di storici e l’osservazione di pezzi archeologici la sezione è riuscita a ricostruire una serie di riti che elenchiamo: - Il matrimonio secondo la descrizione di Catullo (1997, 1999) - La cerimonia di assegnazione delle terre ai legionari (1998, 2000, 2005) - I riti in onore di Cerere (2001) Fig. 2: Copertina del libro LA CENTURIAZIONE DELL’AGRO DI ADRIA, edito nel 1993, è attualmente esaurito - I compitalia riti in onore dei lares compitales (2002) - Processo a Cilone: ricostruzione di un processo civile (2003) - I riti propiziatori alla semina (2005) - Saltationes nuptiales festa di nozze (2001) - Roma amor bellum, ispirata alla storia di Zenobia, regina siriana che osò sfidare i romani (2002) - Rito in onore di Giove (2004) - Rito della semina (2010) - Rito degli Argei (2011, 2013) - Rito di fondazione della città (2012) Fig. 3: Il Gruppo di Antropologia sociale dell’antichità durante il rito di fondazione della città Ai riti prendono parte una ventina di persone che realizzano i costumi e gli arredi necessari a presentarli al pubblico. (fig.3 ) GRUPPO DI RICERCA DANZE ANTICHE Nel 1997, grazie all’interessamento di un socio del GAV è nato il gruppo di danze antiche. Questo sulla base di musiche ricostruite, suonate usando gli strumenti riprodotti con tecniche di archeologia sperimentale, è riuscito a Fig. 5: Danzatrici del gruppo danze antiche di Villadose proporre una serie di danze, sia sacre che per allietare, particolarmente suggestive. Il gruppo è sempre presente alle Rievocazioni storiche del Gruppo Archeologico di Villadose, proponendo danze orientaleggianti e tendenzialmente marziali; la loro preparazione mostra oltre che una buona risposta motoria, una notevole capacità mimica e un’evidente eleganza. Le allieve di Tersicore sanno alternare rapide evoluzioni da menadi bacchiche a modulate azioni da severe sacerdotesse; esse danzano sulle musiche dei gruppi di sperimentazione musicale Synaulia e Ludi Scaenici, che con le loro armonie, composte dopo attenti studi e con strumenti di foggia antica, sanno rievocare lo spirito e la forza pagana del mondo romano. Fonte preziosa di ispirazione per la ricostruzione degli abiti è stata una menade danzante riprodotta su una lamina di rame trovata nella centuriazione durante le ricerche di superficie ed ora esposta al Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo (fig. 4). Il gruppo partecipa a numerosi eventi di ricostruzione storica in Italia e in vari stati europei fra cui citiamo la Rievocazione di Sepomaia Viva a Umago in Croazia, le Giornate Romane di Aalen in Germania, la sfilata per l’anniversario della fondazione di Roma a Roma (fig.5 ) LEGIO I ITALICA E’ stata fondata nel 1996 da Enrico Maragno, su un’idea di Sandro Maragno, socio del GAV, per ricordare la legione reclutata dall’imperatore Nerone nel 79 d.C. E’ composta da circa 30 appassionati di storia romana e che intendono presentare al grande pubblico i modi con cui i legionari romani si vestivano, combattevano e vivevano nel loro accampamento. Con l’aiuto di alcuni valenti fabbri locali, siamo riusciti a riprodurre buona parte dell’equipaggiamento e a presentarci in pubblico nel corso di marce Fig. 4: Menade danzante su laminetta di rame, rinvenuta nella centuriazione a Beverare, conservata al Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo Fig. 6: Legionari della Legio I italica di Villadose in addestramento molto ammirate. In seguito grazie alla collaborazione con l’istituto di archeologia sperimentale “Ars Dimicandi” guidato da Dario Battaglia, sono state approfondite le tecniche e le tattiche di combattimento dei legionari romani che vengono riproposte nel corso di spettacolari esibizioni. Nel corso degli anni l’attrezzatura è stata migliorata e si sono arruolati altri appassionati provenienti da varie città del Norditalia e dalla Slovenia. La legione durante le sue attività didattiche allestisce un accampamento di 6-7 tende dotato di tutto l’equipaggiamento per il combattimento e la vita quotidiana. I ragazzi dormono in tenda e mangiano il pulsum, il tipico minestrone dei legionari romani. Vengono organizzate spiegazioni didattiche al pubblico ed esibizioni di marcia e di combattimento. I legionari della I Italica partecipano da 17 anni al mercato della centuriazione romana di Villadose e sono inoltre stati chiamati per esibizioni in Germania (rievocazione della battaglia di Teotoburgo), in Ungheria e a numerosi festival celtici in Italia. Si sono esibiti inoltre in occasione dell’inaugurazione di importanti musei come il Museo di Santa Giulia a Brescia, la sezione romana del Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo e al museo archeologico nazionale di Altino. Dopo una prima fase all’interno del GAV a seguito dei numerosi impegni si è costituita come associazione culturale e si è resa indipendente. (Fig.6) I CONTATTI CON GLI ALTRI GRUPPI DI RICOSTRUZIONE STORICA Il contatto avuto nel tempo con gruppi particolarmente preparati nell’archeologia sperimentale come il gruppo di musiche antiche Synaulia, i legionari olandesi della Legio X Gemina, i gladiatori della Familia Sullana hanno permesso al Gruppo di Villadose di migliorare le sue performances e il suo equipaggiamento, tanto da ottenere l’invito al raduno europeo dei gruppi romani di Aalen che si tiene ogni due anni presso il Limesmuseum della città tedesca. Successivamente abbiamo aperto scambi col Museo Archeologico di Sremska Mitrovica in Serbia (antica Sirmium), con l’Archeopark della Villa Romana di Malagne in Belgio, col gruppo Thaleia di Tarragona in Catalogna, con la Familia Gladiatoria Pannonica in Ungheria, col Corpus Equitum Legionis in Belgio. La nuova sensibilità nata, il desiderio di migliorare le tecniche sperimentali e la volontà di avvicinare altre persone alle tematiche dell’archeologia sperimentale, ci ha spinti ad organizzare nel 1999 il I convegno di archeologia sperimentale. La partecipazione degli studiosi e degli esperti è stata spontanea ed entusiastica e le relazioni presentate sono state estremamente interessanti e molto pratiche. E’ stato per noi un obbligo, visto l’interesse dei contenuti emersi, e le richieste del pubblico, procedere alla pubblicazione degli Atti, anche grazie alla disponibilità dei relatori, tutti pronti nell’inviare i loro interventi. Oggi siamo giunti alla XII edizione del nostro Convegno che ha coagulato a Villadose l’attenzione dei Gruppi di archeologia sperimentale interessati all’età romana e di vari gruppi di reenactment e di ricostruzione storica. Il nostro piccolo contributo allo sviluppo dell’archeologia sperimentale, che ricordiamo, ha notevoli potenzialità didattiche, può costituire un serbatoio cui attingere per lo studio della storia nelle scuole di qualsiasi ordine. Inoltre può dare spunti a operatori museali preparati per interventi didattici e divulgativi mirati ad avvicinare il grande pubblico ai temi della storia e dell’archeologia. I risultati conseguiti a Villadose ne sono un esempio e una conferma. La rievocazione della centuriazione romana che ogni anno coagula nella cittadina polesana migliaia di appassionati di storia romana ha finito per consolidare anche negli abitanti meno scolarizzati la consapevolezza delle radici antiche del territorio legate alla centuriazione. Il nostro piccolo museo viene visitato ogni anno da migliaia di cittadini e ogni anno un pubblico maggiore viene attratto dalle ricostruzioni dell’archeologia sperimentale e si cimenta nello studio della storia e dell’archeologia romana. Si tratta di un modo originale di fare cultura e di ricostruire Fig. 7: Ricostruzione del matrimonio secondo la descrizione di Catullo con il gruppo di antropologia sociale e il gruppo danze antiche presso il chiostro del Museo di Santa Giulia a Brescia in occasione della manifestazione Brixia Romana (giugno 2003) l’identità culturale di una popolazione. Essendo la nostra la prima manifestazione di ricostruzione storica di età romana nata in Italia abbiamo offerto un modello per altre realtà che volevano partire: abbiamo infatti ospitato ripetutamente il direttore del Museo Storico di Tarragona in procinto di partire con Tarraco Viva, la direttrice del Museo di Umago che ha poi organizzato Sepomaia Viva in Croazia, il direttore del Museo della Centuriazione di Borgoricco che ha poi dato vita a Terra di Storia nel graticolato romano a nord di Padova. Siamo stati inoltre coinvolti in numerose manifestazioni per l’inaugurazione di Musei e valorizzazione di siti archeologici tra cui ricordo Brixia romana nel 2003 in occasione della apertura del Museo di Santa Giulia, dove abbiamo partecipato con più di 100 reenactors. (fig. 7) LA STRUTTURA DEL MERCATO DELLA CENTURIAZIONE ROMANA Dal 1996, per la prima volta in Italia, Villadose presenta una ricostruzione di scene di vita e un recupero di tradizioni culturali dell’età romana. Lo scopo è essenzialmente didattico cioè di dare la possibilità ai cittadini di capire come erano insediati e come vivevano gli antichi coloni romani che avevano costruito le loro fattorie nel territorio centuriato. In occasione dell’evento il centro di Villadose, cittadina di 5000 abitanti situata nel Polesine fra Rovigo e Adria, si trasforma in un vicus di età romana imperiale (l’ambientazione è nel I secolo d.C.) all’interno del quale i Fig. 8: Copertina del giornale ACTA, usato per pubblicizzare i contenuti della rievocazione romana di Villadose visitatori possono assistere ad attività domestiche, a spettacoli, a esercitazioni dei legionari, assaggiare i cibi dei romani, ma anche visitare il piccolo museo della centuriazione e assistere al convegno di archeologia sperimentale sulla vita degli antichi. Al momento di scrivere il presente articolo, si è da poco conclusa la XVIII edizione che a partire dal 2013 è stata spostata dall’ultimo fine settimana di agosto al primo di giugno, al fine di poter coinvolgere maggiormente gli studenti e le scuole, essendo in questo periodo le attività scolastiche ancora in corso. La manifestazione viene pubblicizzata anche con l’edizione di un giornale dal titolo “ACTA” in cui vengono riportate notizie sulle ricerche archeologiche in corso, sui contenuti del convegno e sulle ricostruzioni storiche previste nel programma. (Fig. 8) Lo schema su cui si è basata la manifestazione è il seguente: a - Mercato degli artigiani Sono stati selezionati un gruppo di artigiani che presentavano sia i loro prodotti finiti, sia alcune fasi della lavorazione, presso la bancarella assegnata. Sono state privilegiate produzioni e ricostruzioni di prodotti antichi come la ceramica, la riproduzione di oggetti e attrezzature civili e militari, ma anche prodotti della terra. B- Convegno L’annuale convegno di archeologia sperimentale “Alla riscoperta della vita degli antichi”, ha portato a Villadose numerosi studiosi che si sono impegnati nello studio della vita degli antichi romani e in esperienze di Fig. 9: Pagina di ACTA con gli eventi più importanti della rievocazione del mercato della Centuriazione di Villadose (settembre 2010) didattica e di divulgazione ed hanno permesso di gettare le basi teoriche per migliorare la qualità delle ricostruzioni storiche presentate a Villadose anno dopo anno. c- Visite del Museo della Centuriazione Il grande afflusso di pubblico permetteva di avere molti visitatori presso il Museo, dove i soci del GAV organizzavano visite guidate. d-Teatro antico Ci siamo affidati al laboratorio teatrale di un liceo di Adria che ogni anno ha riproposto rappresentazioni dei famosi autori Greci. Gli autori più rappresentati sono stati Aristofane ed Euripide seguiti da Sofocle. Ha partecipato inoltre a numerose edizioni il gruppo teatrale di Ostiglia “Hic sunt histriones” che fra l’altro ha presentato un emozionante brano tratto dall’Odissea (il ritorno di Ulisse ad Itaca), oltre che una ricostruzione del teatro di strada romano e delle farse avellane. e- Ludi della centuriazione Con la collaborazione degli atleti di alcune squadre di rugby suddivisi in quattro squadre /azzurri, rossi, verdi e bianchi) venivano organizzate gare di corsa, di lotta e di harpastum (gioco della palla simile al rugby) f - Battaglia e accampamenti Veniva allestito un accampamento con numerose tende, aperto al pubblico in certi orari. I legionari fornivano notizie sulla vita quotidiana dei soldati e sull’equipaggiamento. Venivano poi organizzate dimostrazioni di combattimento e vere e proprie battaglie come quella di Tape e dei Campi Raudii. g- Rito sacro o civile Ogni anno veniva ricostruito un rito messo in atto dal Gruppo di Antropologia Sociale in collaborazione col Gruppo Danze Antiche. Il rito veniva presentato al termine del corteo con tutti i personaggi in costume. h- Laboratori didattici per bambini Numerosi operatori coinvolgevano i bambini in attivitò connesse con l’antichità come i giochi o attività artigianali (ceramica, mosaico, ecc.) (fig. 9 ) I PUNTI CRITICI La ricerca archeologica continuava, la popolazione era coinvolta, offrivamo un modello ad altre realtà, però non si sono aggiunti stimoli turistici ed economici. Dopo 10 anni la manifestazione ha iniziato un lento declino legato al fatto che l’Amministrazione comunale che in parte finanziava la manifestazione, ha deciso di non investire risorse per un salto di qualità. E’ risultato pertanto difficile - mantenere gli scambi internazionali con Musei e Gruppi stranieri e italiani. - Poter invitare i Gruppi di ricostruzione storica migliori in Europa. - Coinvolgere testimonial di valore per poter apparire nei media e poter così completare il lavoro divulgativo - Investire in arredi e ricostruzioni per migliorare l’impatto sul visitatore Inoltre l’avvento della crisi economica dal 2008 ha reso sempre più difficile trovare finanziamenti. E risultato inoltre problematico mantenere il coinvolgimento della popolazione. Anche mantenere la filologicità delle ricostruzioni diventa più difficili in momenti di ristrettezze economiche. In più la mancanza di programmi di valorizzazione storica e turistica del territorio portati avanti dall’amministrazione non ha fornito le sinergie necessarie al decollo della manifestazione. PROGETTO PER UN MUSEO DIFFUSO DELLA CENTURIAZIONE ROMANA A VILLADOSE A questo proposito il gruppo ha cercato di promuovere un progetto i cui obiettivi erano: - Divulgare sia a livello scientifico che generale le conoscenze sulla centuriazione esistente a Villadose e sulle centuriazioni in generale - Far conoscere lo stile di vita degli antichi coloni nell’ambito centuriale sia dal punto di vista privato, che civile, religioso e militare. - Favorire una azione di tutela del territorio e della sua storia Fig. 10: Il palazzo Patella sede del Municipio e del Museo della Centuriazione di Villadose - Favorire l’interazione con realtà analoghe a livello europeo - Favorire ricadute turistiche ed economiche sulla comunica locale Il progetto prevede di valorizzare riqualificandola la Mostra esistente, di rinforzare le azioni divulgative tramite la rievocazione storica del Mercato della Centuriazione Romana e i convegni di Archeologia Sperimentale, di costruire una sezione museale multimediale all’interno della Villa Municipale di Cà Patella e un museo diffuso all’aperto. Il Museo diffuso prevede allestimenti nella piazza antistante la villa Municipale dedicati ad agricoltura, edilizia e misurazioni del tempo e dello spazio, un percorso ciclabile nelle campagne centuriate, arricchito da opportuna segnaletica e ricostruzioni. (Fig.10 ) La giunta comunale nel 2012 ha approvato il progetto del museo diffuso, ma non ha stanziato fondi per la sua realizzazione. QUADERNI DI ARCHEOLOGIA DEL POLESINE ON LINE Affinchè tutto il lavoro di ricerca e di divulgazione sia fruibile da parte dei cittadini, dei studiosi e degli appassionati, sono stati creati i Quaderni di Archeologia del Polesine on line, collegati al dominio ww.centuriazione.it dove si trova anche il sito internet del GAV. Nel sito sono disponibili più di 100 articoli presentati durante i convegni organizzati a Villadose e i risultati delle ricerche avvenute sul territorio. (Fig. 11) Enrico Maragno, 9 giugno 2013 Fig. 11: Pagina di presentazione dei Quaderni di Archeologia del Polesine on line disponibili gratuitamente all’indirizzo http:// www.centuriazione.it/quaderni.asp BIBLIOGRAFIA Raffaele Peretto, Enrico Zerbinati: ASPETTI DEL POPOLAMENTO IN ETA’ ROMANA TRA BASSA PADOVANA E POLESINE. GLI INTERVENTI DELL’UOMO SUL TERRITORIO in QUADERNI DEL GRUPPO BASA PADOVANA, 1984 AAVV: LA CENTURAZIONE DELL’AGRO DI ADRIA, A CURA DI Enrico Maragno, Stanghella 1993 Alessandro Grigato, Enrico Maragno: RICERCA ARCHEOLOGICA DI SUPERFICIE SU UN’AREA CAMPIONE DI 90 KMQ DELL’AGRO CENTURIATO DI ADRIA in LA RICERCA ARCHEOLOGICA DI SUPERFICIE IN AREA PADANA, Stanghella 1996. ATTI DEL I CONVEGNO DI ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE, VILLADOSE 28 AGOSTO 1999 IN QUADERNI DI ARCHEOLOGIA DEL POLESINE – VOL. I a cura di Enrico Maragno, pag. 307-387, Stanghella, 2000 ATTI DEL III CONVEGNO DI ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE, VILLADOSE 1 SETTEMBRE2001 pag. 149-214 in QUADERNI DI ARCHEOLOGIA DEL POLESINE VOL. II, A CURA DI Enrico Maragno, Stanghella 2002 Enrico Maragno, Graziano Zanin: VILLADOSE ROMANA, Stanghella 2005 Enrico Maragno: PROGETTO PER UN MUSEO DIFFUSO DELLA CENTURIAZIONE A VILLADOSE in Quaderni di Archeologia del Polesine on line www.centuriazione.it/quaderni, Villadose, 2011