La SLA come metafora della complessità nella ricerca clinica e nella gestione del rapporto tra persona in cura e medico Adriano Chiò Centro Regionale Esperto per la Sclerosi Laterale Amiotrofica (CRESLA) Dipartimento di Neuroscienze Università degli Studi di Torino e AO Città della Salute e della Scienza, Torino Perché la SLA è una malattia complessa? • Perché la SLA – è una malattia‘rara’ – è clinicamente eterogenea – ha un decorso molto rapido – coinvolge più sistemi funzionali – compromette la vita di relazione – pone continuamente dilemmi etici – coinvolge ‘pesantemente’ il sistema sanitario ospedaliero e territoriale – porta a escludere molti pazienti dall’opportunità di partecipare alla ricerca La SLA è una malattia rara Sclerosi laterale amiotrofica: epidemiologia Incidenza: 2.9/100.000 Prevalenza: 10/100.000 M>F (1,3:1) Età di esordio: 50-80 anni – Media 64.8 (11.2) 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 20 -2 4 25 -2 9 30 -3 4 34 -3 9 40 -4 4 45 -4 9 50 -5 4 55 -5 9 60 -6 4 65 -6 9 70 -7 4 75 -7 9 80 -8 4 85 -8 9 90 > • • • • tasso/100.000/anno 14,00 gruppi di età 140 nuovi casi all’anno 1800 nuovi casi all’anno 450 pazienti in Piemonte 6000 pazienti in Italia La SLA è clinicamente eterogenea Definizione e fisiopatologia 1. 2. 3. La SLA è una malattia degenerativa, dell’età adulta, a decorso progressivo, caratterizzata da interessamento: del motoneurone spinale deficit di forza e atrofia muscolare a livello degli arti e dei muscoli del tronco del motoneurone bulbare disfagia (difficoltà di deglutizione) e disartria (difficoltà di fonazione) del motoneurone corticale spasticità agli arti, soprattutto quelli inferiori. 3 2 1 Le dimensioni fenotipiche della SLA II MN I + II MN PMA ALS I MN I asse PLS Classic & bulbar Flail arm & Flail leg Axial ALS UMN pred. ALS II asse ALS without dementia ALS Bi ALS Ci Isolated executive dysfunction ALS-FTD Classificazione cognitiva dei pazienti: i dati del registro irlandese Behavioral frontotempora SD l dementia : 77% ALSFTD PNFA Progressive Aphasia: 9% bvFTD Assenza di deficit cognitivi Disfunzione esecutiva Disfunzione non esecutiva Phukan et al, J Neurol Neurosurg Psychiatry 2011 Semantic Dementia: 14% La SLA ha un decorso molto rapido Sopravvivenza mediana dei pazienti affetti da SLA • Negli studi prospettici di registro la sopravvivenza mediana dall’esordio è di circa 2,5 anni • Negli studi basati su centri di riferimento la sopravvivenza mediana aria fra 3,5 e 4 anni Decorso clinico Stadio Sintomi Lieve • Deficit motilità fine delle mani • Caduta di un piede • Lievi difficoltà di fonazione o deglutizione Medio •Impossibilità di utilizzare le mani •Impossibilità di sollevare le braccia •Necessità di utilizzare ausili per la deambulazione (fino alla sedia a rotelle) •Modificazione della dieta •Ausili per la comunicazione •Ginnastica respiratoria Grave •Confinato a letto •Non comunica per via orale •Nutrizione enterale (PEG) •Respirazione assistita (non invasiva o invasiva via tracheostomia) •Totalmente dipendente dagli altri La SLA coinvolge molti sistemi funzionali • La SLA presenta una notevole complessità clinica che coinvolge molte sfere della vita personale e sociale dell’individuo (e della sua famiglia) – Mobilità/autonomia – Deglutizione – Fonazione/comunicazione – Respirazione – Cognitività – Imprevedibilità del decorso La SLA pone continuamente dilemmi etici I dilemmi etici nella SLA • La comunicazione della diagnosi – Come, quando, in che modo • La comunicazione del rischio genetico – Individui sani a rischio • Partecipazione a trial terapeutici – Criteri selettivi di arruolamento – Uso del placebo • Le scelte terapeutiche – Sperimentazioni cliniche, trattamenti non ortodossi • Le scelte di fine vita – Tracheostomia, sedazione palliativa, ricovero in hospice Sistema sanitario e ricerca nel contesto della SLA Milestones nella SLA diagnosi esordio PEG/NIV scelte di fine vita presa in carico multidisciplinare 12 mesi DISABILITA’ SETTING 18 mesi minima disabilità 12 mesi disabilità grave paziente ambulatoriale disabilità gravissima paziente domiciliare (hospice) trial farmacologici trial su interventi complessi RICERCA Studi epidemiologici, fattori di rischio, proteomica, metabolomica, etc. ASPETTI ETICI comunicazione diagnosi rischio genetico scelte terapeutiche scelte di fine vita Il gruppo multidisciplinare per la SLA: integrazione fra assistenza e ricerca Attività clinicoassistenziale Attività di ricerca Paziente e famiglia SLA Il contesto assistenziale La SLA: un modello di cure integrate Radunovic et al, Lancet Neurology 2007 Organizzazione del Centro Esperto SLA Ambulatorio Neurologico dedicato Compilazione cartella clinica e schede di monitoraggio Programmazione accertamenti diagnostici Comunicazione diagnosi Certificazione Piano terapeutico Compilazione scheda Registro Counselling genetico Infermieri day service Accettazione pz Prenotazione esami Gestione farmaci Counseling Coordinamento CRESLA Gestione appuntamenti Gestione archivi e cartelle Informazioni ai pz telefoniche e email Day Service Multidisciplinare Pneumologo Fisiatra Logopedista Dietista Dietologo Psicologo Genetista GEL/radiologo interventista ORL Internista Rianimatore Ricovero Ospedaliero (week hospital) Posizionamento PEG Avvio NIV Tracheostomia Controlli multidisciplinari Spirometria Se indicazione Rx Visita pneumologica Indicazione farmaci Ginnastica Respiratoria In-EXInsufflator Indicazione Ossimetria notturna NIV Valutazione Logopedica Valutazione Dietista Visita Dietologica Visita Fisiatrica Valutazione stato Funzionale Valutazione stato nutrizionale Indicaz ioni dietetiche Prescrizione integratori Indicazione a PEG Referti Specialistici Indicazione tracheo Visita Sintesi finale Prescrizione ausili Prescrizione Trattamento FKT Piano terapeutico Lettera Medico di MG Domicilio Attivazione Nutrizione enterale e parenterale Medico di MG a domicilio 1 medico specialista 1 dietista Attivazione ADI CRESLA Visite domiciliari periodiche Progetto SLA 2012 Contatti con i Servizi territoriali Attivazione Rete Assistenza Insuff. Respiratoria Contatti con i Servizi territoriali Segnalazione Assistente Sociale Attivazione Terapie Palliative domiciliari Ricovero in hospice Il progetto regionale di continuità assistenziale Progetto SLA 2012 • È in corso di attivazione un progetto di telesorveglianza di pazienti in trattamento ventilatorio domiciliare • In collaborazione con la S.C. di Pneumologia dell’A.O.U. San Giovanni Battista • E’ stato attivato presso il CRESLA di Torino un servizio di consulenza per la prescrizione di strumenti di comunicazione a bassa, alta e altissima tecnologia • La consulenza viene anche eseguita a domicilio del paziente • Nel corso del 2011 sono stati prescritti circa 100 strumenti di comunicazione (anche a pz con locked-in syndrome e altre patologie neurologiche altamente invalidanti) • Il progetto, in collaborazione con il Dipartimento di Informatica e Automatica del Politecnico di Torino prevede una consulenza per l’automazione domestica con l’utilizzo di materiale ‘a basso costo’, facilmente reperibile sul mercato Il contesto della ricerca Ricerca epidemiologica Stima dei casi incidenti e prevalenti di SLA La ricerca genetica • E’ forse il campo in più rapido sviluppo negli ultimi anni • Ha permesso di individuare circa 20 geni maggiori e diversi geni modificatori del decorso clinico, che influenzano l’età di esordio o la velocità di progressione della malattia • Ciò è stato possibile grazie alle nuove tecnologie ma soprattutto alla nascita di consorzi collaborativi I geni noti della SLA Nome Frequenza Eredita rietà Gene Locus Proteina Nome Frequenza Eredit arietà Gene Locus Proteina ALS1 20% FALS SOD1 21q22.1 Cu-Zn Superossido dismutasi ALS10 6% FALS AD TDP-43 1p36 1% SALS AD/A R TAR DNA-binding protein ALS2 Rara AR ALS2 2q33 Alsina ALS11 Rara AD FIG4 6q21 Fosfoinositide 5fosfatasi ALS3 Singola famiglia AD - 18q21 Sconosciuta ALS12 Rara AD/AR OPTN 10p15p14 Optineurina ALS4 Rara AD SETX 9q34 Senatassina ALS13 ? AD ATXN2 12q24 Atassina2 ALS5 Rara AR SPG11 15q15.1q21.1 Spatacsina ALS14 1% FALS 0,5% SALS AD VCP 9p13.3 Valosin containing protein ALS6 4% FALS AD/A R FUS 16q12 Fused in sarcoma ALS15 ? Xlinked D UBQLN 2 Xp11.21 Ubiquilin2 0.5% SALS 2% SALS ALS7 Singola famiglia AD - 20tel Sconosciuta ALS16 1-2% FALS ? SALS AD PFN1 17p3.2 Profilin 1 ALS8 Rara AD VAPB 20q13 VAPB ALS/ 35% FALS AD c9orf72 c9orf72 FTD2 5% SALS 9q21.29p13.3 ALS9 Rara AD? ANG 14q11.2 Angiogenina Epidemiologia genetica: due regioni a confronto Sardegna, fALS Piemonte, fALS OPTN 3% FUS 3% UNK 28% C9ORF72 30% FALS: 25% dei casi UNK 43% TARDBP 35% SOD1 7% SOD1 8% Sardegna, sALS C9ORF72 7% TARDBP 19% C9ORF72 4% FALS: 10% dei casi TARDBP 6% Piemonte, sALS TARDBP 1% SOD1 1% SOD1 0% UNK 74% C9ORF72 37% UNK 94% La ricerca terapeutica Beghi et al, ALS 2010 La ricerca terapeutica • Principali problemi nella ricerca terapeutica nella SLA – Difficoltà di reclutamento • Relativa rarità della malattia – Scarsi finanziamenti dell’industria • Poco interesse per malattie rare – Complessità organizzative • Trial necessariamente multicentrici – Limiti ‘etici’ degli studi a doppio cieco contro placebo • malattia ad elevata gravità Modalità innovative di esecuzione dei trial • • • • • Studi di futilità Studi sequenziali Allocazione per minimizzazione Trial pragmatici Prove di efficacia di interventi complessi (es. assistenza domiciliare) Prove di efficacia di interventi complessi • Esempi: – Interventi multidisciplinari – home hospital – Interventi psicoterapeutici multidimensionali – interventi riabilitativi – strategie per implementare linee guida Come? Framework for design and evaluation of complex interventions to improve health Michelle Campbell, et al, BMJ 2000 Le reti di ricerca • Per una malattia relativamente rara come la SLA è necessario costruire reti di ricerca che permettano scambio di materiale e integrazione di esperienze • Occorre però che tutte le attività poggino su un’eccellente pratica clinica e su protocolli assistenziali condivisi The objective of Euro-MOTOR is to discover new causative and disease-modifying pathways to pave the way for novel therapies. • Deep phenotyping di 1600 di pazienti identificati attraverso la collaborazione di 5 registri epidemiologici di malattia (Paesi Bassi, Irlanda, Piemonte, Lombardia e Puglia) analizzati con metodiche diverse – Analisi fenotipica (funzione motoria, cognitività, neuroimmagini) – Esposomica (fattori ambientali) – Genomica (fattori genetici) – Espressione genica (RNA) – Proteomica – Metabonomica Bio-banche • Grandi raccolte di materiali biologici per studi di proteomica, genomica, metabolomica, etc. • Caratteristiche essenziali – Materiali biologici attentamente selezionati e adeguatamente conservati – Adeguate informazioni sui fenotipi dei pazienti – Rigorosi protocolli operativi – Facilità di accesso per i ricercatori/reti di ricerca Facilities • Per una miglior resa delle future strategie di ricerca bisogna porre la dovuta attenzione alla creazione di facilities (e.g. stabulari, banche di tessuti, ecc.), chiaramente regolamentate e attive secondo criteri internazionali scientificamente comprovati NIA, NIH Grazie per l’attenzione!