Capire per curare: Sclerosi laterale Amiotrofica (SLA) tra dogmi, certezze e lati oscuri
Aperitivo Scientifico a cura di
Antonio Musarò
Libreria Assaggi 14 gennaio 2014 ore 19:30
Scriveva Seneca “ molto c’è ancora da fare e molto ne resterà ancora e a nessun uomo, nemmeno fra molti
secoli, sarà negata l’occasione di aggiungere qualcosa”. Un principio questo che è alla base del progresso
scientifico e offre inoltre la possibilità ad ognuno, nel suo specifico ambito di competenza professionale, di
approfondire le conoscenze al fine di:
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Capire per Comunicare
Capire per Legiferare
Capire per Curare
Favorire quindi un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva di un sapere integrato è
fondamentale per non rimanere avvinghiati “pericolosamente” ai propri principi dogmatici.
Per esempio, il caso più famoso che ha paralizzato la ricerca in campo astrofisico per quasi duemila anni è
stato il doloroso passaggio dal dogma tolemaico al sistema copernicano. Anche la biologia e la medicina non
sono state immuni da asserzioni dogmatiche che hanno impedito il percorso della conoscenza. Pensiamo per
esempio al concetto: un gene un enzima, oppure il concetto che il genoma non codificante fosse considerato
DNA spazzatura, o ancora il concetto che il cervello adulto fosse privo di attività neurogenica.
Le “asserzioni dogmatiche”, se possono inizialmente essere punti di riferimento e aiutare nel cammino verso
la conoscenza della verità, diventano ben presto intralcio quando li rendiamo assoluti, inattaccabili,
indiscutibili. Anche la ricerca sulla SLA ha avuto i suoi “principi” dogmatici. Si riteneva, e molti ancora lo
ritengono, che la SLA sia una malattia selettivamente del motoneurone.
Tuttavia recenti evidenze sperimentali hanno avanzato il dubbio che i motoneuroni non siano i soli bersagli
primari delle mutazione geniche che causano la malattia, suggerendo che gli scarsi risultati ottenuti con la
terapia convenzionale siano proprio dovuti ad una incompleta conoscenza delle basi molecolari e cellulari
della malattia stessa.
Discuteremo quindi, durante l’aperitivo scientifico, dei dogmi, delle certezze e dei lati oscuri che
accompagnano la ricerca sulla SLA e del piccolo contributo che il mio gruppo di ricerca ha dato alla
comprensione dei meccanismi patogenetici della malattia.
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