INFILTRAZIONI VESTIBOLARI E VULVODINIA Documeto elaborato dal Dr. Murina Filippo L’infiltrazione vestibolare di sostanze per la cura della vulvodinia è stata segnalata nel 1990 con l’uso dell’interferone. Questa è una sostanza ad azione antivirale ed immunomodulante che viene comunemente utilizzata in epatologia ed oncologia. Almeno tre pubblicazioni dal 90’ al 93’ hanno riportato i dati d’utilizzo nella vulvodinia; i benefici a lungo termine sono stati variabili e comunque la sostanza ha dimostrato effetti collaterali rilevanti quali febbre, dolori muscolari e malessere in genere. Attualmente non è ritenuto essere un approccio da preferire nella gestione della malattia. L’idea che la vulvodinia fosse legata ad un processo infiammatorio cronico delle terminazioni nervose alterate in sede vestibolare, ha portato il nostro gruppo ad utilizzare l’anti-infiammatorio principe che è il cortisone. Molti hanno utilizzato cortisonici in crema con scarsi benefici e talora con effetti collaterali (accentuazione bruciore), questo perché il farmaco agisce sulla mucosa, superficialmente, mentre l’infiltrazione porta il farmaco nella sotto-mucosa deve le terminazioni sono più addensate. Sono stati pubblicati 3 lavori scientifici utilizzando questa terapia : Murina-Tassan-Roberti-Bianco : Treatment of vulvar vestibulitis with submucous infiltrations of methilprednisolone and lidocaine. An alternative approach.J Reprod. Med. 2001; 46: 713-6 Sono state trattate 22 donne utilizzando infiltrazioni con un cortisonico “depot”(forma salificata che si concentra dove viene infiltrate e si diffonde lentamente) +lidocaina, un anestetico locale. Il 68% ha avuto una risposta favorevole al trattamento. Nessuna paziente ha dovuto sospendere la terapia x effetti collaterali Murina-Radici-Della Peruta-Tassan : The follow up of well responding patients treated for vulvar vestibulitis syndrome with submucous infiltrations of methilprednisolone and lidocaine. IV Congress of European college for the Study of Vulval Diseases (ECSVD)14/2002 Sono state trattate 52 pazienti. 30 hanno risposto al trattamento : 10 di queste hanno avuto una recidiva dopo 1 anno dalla fine della terapia; tra queste 8 hanno avuto una “nuova “remissione dei sintomi dopo 1 sola infitrazione di “richiamo”. Segal-Lazer : Submucous infiltration of betamethasone and lidocaine in the treatment of vulvar vestibulitis. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol 2003;107:105-6 1 caso di vestibulite è stato trattato con successo con questa terapia Protocollo terapeutico Quattro infiltrazioni a cadenza settimanale di Metilprednisolone+Lidocaina Premedicazione con una crema anestetica (EMLA) 20’ prima dell’infiltrazione.Questo rende la tecnica praticamente indolore Controllo a 15 gg dall’ultima infiltrazione