Folder_farmaci3.qxd 22-09-2006 17:44 Pagina 1 FARMACI E INFANZIA. CURI IL TUO CUCCIOLO NEL MODO GIUSTO? 3 Folder_farmaci3.qxd 22-09-2006 17:44 Pagina 2 ALCUNI CONSIGLI PER UN USO SICURO DEI FARMACI PER I BAMBINI È necessario fare molta attenzione quando si somministra un farmaco a un bambino. È sempre meglio chiedere consiglio al pediatra, anche se si tratta di un farmaco da banco (OTC) che non richiede la prescrizione del medico. La valutazione del pediatra è necessaria in particolar modo se il bambino ha meno di 2 anni di età o se è la prima volta che usa quel farmaco. Ricorda che i bambini non sono adulti in miniatura: possono soffrire di malattie diverse da quelle degli adulti; possono assorbire, modificare, eliminare i farmaci in maniera differente dagli adulti e, viceversa, l’azione benefica e gli effetti indesiderati dei medicinali possono essere diversi. Non solo, ma il modo in cui farmaco e organismo “interagiscono” tra di loro cambia con l’età del bambino. Ecco alcuni consigli che possono essere utili per somministrare in modo corretto i farmaci a tuo figlio: 1. Prima di somministrare il farmaco leggi attentamente il foglietto illustrativo. Per prima cosa controlla quale è il principio attivo contenuto nel farmaco (è riportato all’inizio del foglietto). Lo stesso principio attivo può essere presente in farmaci con nomi diversi e usati per malattie differenti. Se tuo figlio sta già assumendo medicinali, è importante che tu sia sicuro di non somministrare più volte lo stesso principio attivo. 2. Segui attentamente le indicazioni scritte sul foglietto, in particolare per quanto riguarda l’età in cui il farmaco può essere utilizzato; la dose del farmaco da somministrare; il numero di volte al giorno e la durata della terapia; i possibili effetti indesiderati a cui bisogna fare attenzione; le controindicazioni. Se sul foglietto non è indicata nella sezione “posologia” la dose per i bambini significa che quel farmaco non è adatto a loro. Se hai dubbi sulla possibilità di dare quel farmaco a tuo figlio o se hai paura che possa fargli male, chiedi consiglio al pediatra o al farmacista. Folder_farmaci3.qxd 22-09-2006 17:44 Pagina 3 3. Ricordati che per la maggior parte dei farmaci la dose deve essere calcolata in base al peso del bambino. 4. I farmaci in forma liquida (sciroppi, soluzioni…) possono contenere la stessa sostanza in diverse concentrazioni. Quando compri una nuova confezione, fa attenzione: anche se ha lo stesso nome di un farmaco già usato o se contiene lo stesso principio attivo, leggi sempre il foglietto e rispetta la dose indicata. 5. Per calcolare la dose usa il cucchiaio, il bicchierino o la siringa che sono contenuti nella confezione del medicinale. Se non ci sono, chiedi al pediatra o al farmacista in che modo va misurata la dose. 6. Non diminuire la dose del farmaco per paura di effetti indesiderati, perché potrebbe non essere sufficiente per dare beneficio, e non aumentarla perché ti sembra che tuo figlio stia molto male: potrebbe essere eccessiva e causare effetti collaterali. 7. Chiama il tuo pediatra se il bambino dovesse avere mal di pancia, vomito, diarrea, macchie sulla pelle o se è particolarmente irrequieto o, al contrario, se ha molto sonno. 8. Se il bambino è già in terapia con altri farmaci è necessaria maggiore prudenza prima di somministrare una nuova medicina. Controlla sul foglietto illustrativo se ci sono interazioni tra il nuovo farmaco e gli altri medicinali. In caso di dubbi consulta il pediatra. 9. Tieni un diario dei farmaci che hai dato a tuo figlio. Comunica sempre al tuo pediatra tutti i farmaci (anche quelli da banco) che stai somministrando al bambino o che gli hai somministrato dall’ultima visita. 10. Ricordati di conservare i medicinali con la loro confezione e il foglietto illustrativo, in un luogo sicuro non raggiungibile dai bambini. Di seguito sono riportati alcuni consigli riguardanti il trattamento di patologie lievi che compaiono molto frequentemente nei bambini e che possono, in molti casi, essere gestite dai genitori; questi consigli non possono, però, sostituire il giudizio clinico del pediatra. Ricordati, comunque, che i farmaci di automedicazione sono per malattie che guariscono rapidamente. Se dopo 2-3 giorni il bambino non migliora, chiama il pediatra. Folder_farmaci3.qxd 22-09-2006 17:44 Pagina 4 LA FEBBRE Si dice che un bambino ha la febbre quando la temperatura del suo corpo supera i 37°C (misurata sotto le ascelle) o i 37,5°C (tenendo il termometro in bocca o nel retto, o usando i termometri auricolari). La febbre è un meccanismo utile per aiutare il nostro organismo a combattere le infezioni; se è inferiore a 38,5°C e il bambino non è sofferente, è meglio non trattarla subito, ma attendere almeno 24 ore sorvegliando attentamente il bambino prima di ricorrere ai farmaci. Nei bambini che hanno avuto un precedente episodio di convulsioni febbrili è, invece, meglio trattare subito la febbre. È utile non coprire in modo eccessivo il bambino, far bere molti liquidi e non forzarlo a mangiare; meglio pasti piccoli e digeribili (brodo, succhi di frutta). Nei lattanti, non è necessario sospendere l’allattamento al seno. Quando sia necessario un farmaco è meglio impiegare il paracetamolo (sciroppo, supposte, pastiglie in base all’età). La dose generalmente consigliata è 10-15 mg/kg ogni 6-8 ore. Nell’arco di una giornata non somministrare più di 60 mg per kilogrammo di peso corporeo. Ai bambini con febbre NON somministrare l’acido acetilsalicilico (aspirina), perché questo farmaco può causare effetti indesiderati anche gravi. L’ibuprofene è il farmaco antinfiammatorio che può essere utilizzato per il trattamento di febbre e dolore nei bambini. Questo farmaco richiede la prescrizione del medico. Se la febbre non scompare dopo 24 ore consultare il pediatra. LA TOSSE Anche la tosse, per quanto sia un sintomo che infastidisce il bambino (non lo fa dormire, a volte gli provoca il vomito) e che preoccupa i genitori, è un meccanismo generalmente “utile” per eliminare il catarro dalle vie aeree. È perciò importante cercare di facilitare l’espulsione del catarro rendendolo più fluido: far bere molti liquidi, meglio se caldi (p.es. tisane, latte e miele), fare i lavaggi nasali con fisiologica e fare aerosol con acqua Folder_farmaci3.qxd 22-09-2006 17:44 Pagina 5 fisiologica sono tutti mezzi utili per “sciogliere” il muco e attenuare l’irritazione delle mucose. È importante anche umidificare l'ambiente. Per quanto riguarda i farmaci comunemente in commercio, la loro efficacia non è del tutto dimostrata; il destrometorfano è quello per cui ci sono più dati e potrebbe essere utilizzato in caso di effettiva necessità e su prescrizione medica. IL RAFFREDDORE Anche per il raffreddore non è necessario usare farmaci; guarisce da solo nell’arco di 2-3 giorni. Come per la tosse, può essere utile rendere più fluido il muco. Fai bere molti liquidi; lava il naso con la soluzione fisiologica. NON utilizzare nei bambini gli spray nasali decongestionanti: non sono utili e possono invece provocare effetti indesiderati. IL MAL D’ORECCHIO (OTALGIA) Nel bambino il mal d'orecchio (otalgia) è abbastanza frequente come conseguenza di una malattia da raffreddamento, o come sintomo di una infezione (otite). Per alleviare il dolore e/o la febbre, in attesa della visita del pediatra, è utile il paracetamolo. Se il bambino ha anche raffreddore, i lavaggi nasali con soluzione fisiologica possono dare sollievo, mentre le gocce otologiche vanno usate con molta cautela e su indicazione del medico perché, in caso di perforazione del timpano, potrebbero causare danni all’orecchio. SE IL VOMITO Il vomito occasionale non deve preoccupare, generalmente è associato a una malattia acuta (ad esempio influenza, faringite, otite), e si risolve spontaneamente quando l'infezione guarisce. Folder_farmaci3.qxd 22-09-2006 17:44 Pagina 6 In genere non è necessario utilizzare farmaci. È essenziale evitare la perdita di liquidi (disidratazione): è importante che il bambino beva spesso, anche poco, senza forzarlo. Se vuole il bambino può mangiare, in piccole quantità (meglio i cibi semiliquidi e non caldi). Se il bambino è allattato al seno, si può proseguire l’allattamento. Solo in rari casi può essere necessario impiegare un medicinale; la valutazione spetta comunque al pediatra. Se il vomito si presenta in un lattante o compare dopo un trauma alla testa è necessaria una valutazione da parte del pediatra. LA DIARREA Anche per quanto riguarda la diarrea (feci liquide, scariche frequenti) non è necessario usare farmaci. È essenziale ripristinare i liquidi per evitare la disidratazione; bisogna far bere molto: dare spesso piccole quantità di liquidi (acqua, succo di frutta, soluzioni reidratanti orali). I bambini di età <6 mesi sono a maggior rischio di disidratazione; è particolarmente importante somministrare liquidi (utilizzare le soluzioni reidratanti orali disponibili in farmacia). Se il bambino è allattato al seno, ha fame e non vomita, non c’è ragione di sospendere l’allattamento. Lo stesso vale per i lattanti che assumono latte artificiale. Anche il bambino più grandicello se vuole, può mangiare. Non ci sono cibi da evitare assolutamente; il bambino può mangiare quello che preferisce, anche se i cibi più indicati sono riso, pasta, pane tostato, patate, mela, banana. Consultate il medico se il bambino: ha meno di 6 mesi; appare pallido, urina poco e ha gli occhi infossati; ha febbre e/o vomita da più di 24 ore; c’è sangue nelle feci. I fermenti lattici sono molto utilizzati e possono essere utili per ridurre la durata della diarrea, ma il loro beneficio è modesto. EA Folder_farmaci3.qxd 22-09-2006 17:44 Pagina 7 LE COLICHE DEL LATTANTE La comparsa di coliche addominali, associate a pianto improvviso e inspiegabile che dura 1-2 ore e che compare prevalentemente dopo i pasti serali, è un evento molto frequente nei primi mesi di vita dei bambini. Si tratta, comunque, di un evento che non deve preoccupare: con la crescita del bambino anche le coliche scompariranno. Molti trattamenti sono stati proposti per curare le coliche del lattante, nessuno, però si è dimostrato efficace. Si può cercare di dare sollievo al bimbo coccolandolo, cullandolo (in braccio o in culla), facendo una passeggiata in carrozzina. Al contrario di alcune dicerie popolari, la comparsa di coliche NON è associata all’allattamento al seno o all’assunzione di particolari cibi da parte della mamma. IL REFLUSSO Anche il reflusso (rigurgito) di cibo o succo gastrico dallo stomaco all’esofago è un evento frequente nel corso del primo anno di vita del bambino che, come le coliche, scompare con la crescita. Il rigurgito compare soprattutto dopo i pasti. Talvolta può causare dolore e pianto, ma solo in pochi casi il reflusso richiede una terapia con farmaci, che devono essere prescritti dal pediatra dopo una valutazione che richiede anche esami specialistici. In caso di dubbi… Chiedi consiglio al farmacista o la pediatra. Presso L’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano è, inoltre, attivo il Centro di Informazione sul Farmaco e la Salute che fornisce informazioni ai medici e ai genitori sull’uso di farmaci nei bambini. Il Centro risponde al numero telefonico 02/39005070, lunedì-venerdì 9.30-15. Folder_farmaci3.qxd 22-09-2006 17:44 Pagina 8 A cura di Antonio Clavenna, Maurizio Bonati Istituto di ricerche Farmacologiche "Mario Negri", Milano