Teoria della crescita - II Un’ipotesi alternativa sulla tecnologia: “Hicks – neutrale”: Yt = Et ⋅ f ( N t , K t ) il progresso tecnico aumenta la produttività di entrambe i fattori, ma resta del tutto esogeno. L’esogenità di dEt (cioè di λ ) è un problema per la teoria… dt Tentativi di superarlo: I) Modelli con “annate” (vintage) di capitale il progresso tecnico è incorporato in beni capitali di diversi anni: beni tipo K t +1 sono più produttivi di quelli K t tanto più è elevato il deperimento e l’obsolescenza del capitale, tanto più alto il progresso tecnico medio del sistema. Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Teoria della crescita - II II) La teoria della crescita endogena per Solow: dYt 1 = gn = n + λ dt Yt Dipende solo da fattori del tutto esogeni: Il tasso di crescita di stato stazionario dell’economia non dipende dai parametri che governano le scelte degli agenti riguardo all’accumulazione di capitale, segnatamente dalla propensione al risparmio s n e φ ′(k ) > 0 Rimuovendo questa ipotesi i risultati cambiano. λ Ciò è dovuto alla produttività marginale decrescente dei fattori: ma φ ′′(k ) < 0 Ciò può essere fatto in diversi modi; due tra i principali: - esternalità di produzione: Paul Romer 1986 - capitale umano (stock di conoscenze) come fattore produttivo: Robert Lucas 1988 Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Teoria della crescita - II Il modello di Romer con learning by doing La produttività di ogni singola impresa aumenta in funzione dello stock aggregato di capitale dell’intera economia learning by doing: i lavoratori sono tanto più produttivi quante più macchine ci sono (imparano a usarle meglio …) Yit = AK itα N it1−α K tβ Funzione di produzione della singola impresa i: K tβ rappresenta dunque un’ esternalità di produzione A livello aggregato – con imprese simmetriche – si ha: A è il progresso tecnico esogeno (come in Solow) K t = ∑ K it i N t = ∑ N it e dunque: i Yt = AK tα N t1−α K tβ NOTA: la produzione aggregata non è necessariamente a rendimenti costanti di scala. - Se: α + β < 1 i risultati sono analoghi a Solow - Se: α + β ≥ 1 crescita endogena Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Teoria della crescita - II Ipotizziamo: α + β = 1 e offerta di lavoro rigida-costante: N t = N = 1 In termini pro-capite: Yt / N t e Si ha: Yt = AK tα K tβ = AK t yt = Akt Kt / Nt : La legge di accumulazione (pro-capite) in tempo discreto: kt +1 − kt = it − δkt Equilibrio risparmi-investimenti S = I pro-capite: it = syt Sostituiamo yt = Akt e kt +1 − kt = sAkt − δkt it = syt nell’accumulazione del capitale: kt +1 − kt ~ = kt = sA − δ kt da cui si ottiene il tasso di crescita del capitale: Dunque: il tasso di crescita del capitale pro-capite è costante in equilibrio. Il tasso di crescita dell’output pro-capite: ~ yt = Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma yt +1 − yt yt = Akt +1 − Akt ~ = kt = sA − δ Akt E. Marchetti Teoria della crescita - II in equilibrio, il tasso di crescita di y è uguale a quello di k; quindi è costante anch’esso. ~ Come nel modello di Solow: ~ yt e kt di equilibrio sono costanti; Il sistema si assesta su un sentiero di crescita bilanciata Ma: ~ i tassi ~ yt e kt sono diversi da quelli di Solow ~ ~ yt e kt dipendono ora dalle scelte di risparmio degli agenti: Se: s↑ ⇒ ~ ~ yt e kt aumentano A livello aggregato, la produzione non è più a produttività marginale decrescente; La produttività marginale del rapporto capitale/lavoro k è costante: Ciò è dovuto all’esternalità K tβ . A livello della singola impresa i, la funzione di produzione è: yit = Akitα K tβ e la produttività del capitale/lavoro è quindi decrescente (in kit ): (se la dimensione dell’impresa è trascurabile rispetto al totale) profitti… Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma ∂yt =A ∂kt ∂yit = αAkitα −1 K tβ ∂kit Dunque le imprese possono ancora massimizzare i E. Marchetti Teoria della crescita - II Meccanismo economico: Se s ↑ aumenta il risparmio e it aumenta lo stock di capitale kt +1 la produttività marginale del capitale A non cala: è costante ma: Il saggio di rendimento r non diminuisce… l’incentivo a investire non si riduce Se l’investimento prosegue ad un più alto tasso, anche l’accumulazione prosegue a un alto tasso, e quindi il reddito cresce a un alto tasso… Il modello di Lucas con capitale umano È analogo al modello di Solow, ma – ci sono ora tre tipi di fattore produttivo aggregato: - lavoro: N t = numero lavoratori; lt = tempo di lavoro individuale - capitale fisico K t - capitale umano ht Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Teoria della crescita - II Il capitale umano è un fattore accumulabile: È un modo per rappresentare la somma delle conoscenza a disposizione dell’economia in un dato momento Funzione di produzione aggregata: Yt = K tα (lt ⋅ ht ⋅ N t )1−α Il cap. umano ht aumenta la produttività dei lavoratori: più istruzione ⇒ più conoscenze ⇒ più produttività Il capitale umano viene a sua volta prodotto in un apposito settore produttivo (scuola, formazione, ricerca, ecc.): Formazione del capitale umano nel tempo: ht +1 − ht = ρ (1 − lt )ht 1 − l = tempo sottratto al lavoro e dedicato allo “studio” (in senso lato…) ρ > 0 è un parametro h può essere pensato come il grado di istruzione medio della popolazione Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Teoria della crescita - II Il tasso di crescita (e di accumulazione) del capitale umano dipende in modo diretto da quanto tempo si dedica alla sua formazione…. ~ h − ht −1 ht = t = ρ (1 − lt −1 ) ht −1 cioè: ~ ht aumenta proporzionalmente a lt −1 Esiste dunque un trade-off: 1) se gli agenti dedicano più tempo alla formazione di h (l piccolo) meno reddito e prodotto ora (lavorano di meno) però: aumentano la crescita dello stock di capitale umano h si ritroveranno con maggiore produttività futura il tasso di crescita di y aumenta Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma maggior reddito futuro; E. Marchetti Teoria della crescita - II 2) se gli agenti dedicano meno tempo alla formazione di h (l grande) più reddito e prodotto ora (lavorano di più) però: rallentano la crescita dello stock di capitale umano h si ritroveranno con minore produttività futura il tasso di crescita di y rallenta minor reddito futuro; La produttività degli input influenza il tasso di crescita di y in steady state Una maggior propensione al risparmio degli agenti Maggior accumulazione – sia di k che di h Maggior produttività di h maggior tasso di crescita di y La scelta di risparmio degli agenti influenza il tasso di crescita di steady state Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Teoria della crescita - II Anche in questo caso, per avere crescita endogena occorre che la produttività marginale del capitale fisico possa essere non decrescente: ∂Yt = αK tα −1 (lt ⋅ ht ⋅ N t )1−α ∂K t sa dipende dal livello del capitale umano: Se h cresce abbastanza nel tempo, può compensare la caduta di ∂Yt ∂K t dovuta all’accumularsi di K. La teoria endogena spiega: yt di lungo periodo dei vari paesi; - i differenti tassi ~ - perché tali tassi non convergono verso un valore comune. Ciò è dovuto alle scelte di risparmio degli agenti: diverse propensioni s Implicazioni di policy: Per aumentare stabilmente la crescita ~ yt occorre fare in modo di stimolare la propensione al risparmio e/o promuovere investimenti in capitale umano e ricerca e sviluppo. Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti Teoria della crescita - II La teoria endogena ha esplorato anche altri meccanismi economici: ► il ruolo della distribuzione del reddito nella crescita ma soprattutto: ► progresso e innovazione tecnologica endogena (es.: Romer 1990; Aghion e Howitt 1992) Quest’ultimo filone inserisce la teoria schumpeteriana della “distruzione creatrice” in un modello dinamico di equilibrio generale (Aghion e Howitt 1992): Le imprese cercano di ottener profitti di monopolio temporanei innovando e brevettando nuovi prodotti. A tal fine finanziano la R&S che sostiene il progresso tecnico… Critiche alla teoria endogena: Mankiw, Romer e Weil (1992) hanno mostrato come un modello di Solow con due fattori (capitale fisico e umano) ma con crescita esogena spiega in maniera soddisfacente i dati relativi alle differenze internazionali nella crescita. Il problema dello sviluppo empiricamente non sembra però che gli investimenti in istruzione/capitale umano siano sufficienti: anche paesi con istruzione soddisfacente o ampia restano nelle trappole della povertà Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma E. Marchetti