E’ davvero un onore, oltre che un grande piacere, dare il benvenuto a Trento al prof. Partha Dasgupta e ringraziarlo per aver accettato il nostro invito a presentare i risultati del suo ultimo lavoro. Il prof. Dasgupta non ha bisogno di lunghe presentazioni, avendo maturato nel corso degli ultimi quarant’anni una notevole fama tanto per le numerose e innovative ricerche, quanto per la sua brillante attività di docente e divulgatore. Economista di grande spessore intellettuale ha sviluppato studi pionieristici su vari temi tra cui la teoria dello sviluppo economico, i legami tra economia ed ecologia, la relazione tra popolazione, ambiente e risorse economiche, la teoria dei giochi e il capitale sociale. La vastità della sua produzione scientifica è impressionante. Il prof. Dasgupta dopo aver insegnato per oltre 10 anni alla London School of Economics, nel 1985 è passato all’Università di Cambridge dove ha ricoperto anche la carica di Preside ed è tuttora professore di Economia. Ha ricoperto incarichi di insegnamento ed è stato responsabile di ricerca in diverse Università, tra cui quella di Stanford e ha contribuito alla nascita di associazioni e riviste scientifiche come l’Environment and Development Economics Journal. E’ membro a vario titolo di numerose associazioni scientifiche, tra cui l’Econometric Society, dell’Accademia Britannica, l’American Academy of Arts and Sciences. E’ ricercatore onorario della London School of Economics, membro onorario dell’American Economic Association, membro della Pontifical Academy of Social Sciences, socio estero di U.S. National Academy of Sciences, ricercatore della Third World Academy of Sciences. Dal 1998 al 2001 è stato presidente della Royal Economic Society e nel 1999 dell’European Economic Association. Nel 2002 il professore Dasgupta è stato nominato Sir da sua Maestà Regina Elisabetta II per il suo contributo all’economia. Inoltre, è stato co-beneficiario (con Karl Goran Maler) del Volvo Environment Prize 2002 e del 2011 Zayed International Environment Prize. Negli ultimi anni, in qualità di presidente del Comitato Scientifico dell’Human Dimensions Programme of Global Environment Change (IHDP) ha supervisionato l’attività di ricerca che ha portato alla pubblicazione del Weath Report Inclusive 2012. Un lavoro destinato probabilmente a diventare un punto di riferimento per l’analisi economica di qui in avanti, perché propone un nuovo modo di misurare il benessere delle nazioni. Il Rapporto calcola infatti per 20 paesi un indice nuovo – “l’indice di sviluppo inclusivo” – che, a differenza degli indicatori usati fino ad ora, in particolare del Pil, non misura il reddito ma lo stock di ricchezza di un paese. E non solo della ricchezza o dello stock di capitale materiale, ma contemporaneamente di tre tipologie di capitale: umano, produttivo e naturale. E ne misura sia la quantità che l’evoluzione nel tempo, fornendo quindi indicazioni anche sulla sostenibilità della crescita nel lungo termine. Di questo suo ultimo lavoro abbiamo chiesto al prof. Dasgupta di parlarci oggi. Nel ringraziarlo di nuovo della manifestargli un caldo benvenuto. sua disponibilità vi invito a