FRANCIA: nota settore edilizia arredo

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FRANCIA: SCHEDA DI SETTORE – GIUGNO 2011
FRANCIA: nota settore edilizia arredo
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FRANCIA: SCHEDA DI SETTORE – GIUGNO 2011
Sommario
1. Il Contesto economico
3
2. Il Quadro generale del Settore dell’edilizia in Francia
6
3. Il Commercio Estero
13
3.1 Dettaglio sugli scambi con l’Italia per codici doganali
15
3.2 Dettaglio sugli scambi con l’Italia e la Francia per i codici doganali
19
4. La Struttura dell’Offerta
26
4.1 La Produzione
26
4.2 La Distribuzione
31
5. La Struttura della Domanda
36
6. I Grandi Progetti
38
7. I Principali Attori
40
7.1 Principali Architetti della regione parigina
40
7.2 Principali Interiors Designers
51
7.3 Principali Gruppi di costruzione
59
7.4 Principali Distributori/Grossisti di materiali per l’edilizia e legno
64
7.5 Principali Gruppi della Grande Distribuzione specializzata
67
7.6 Principali Produttori e Distributori di parquet
77
7.7 Principali Produttori e Distributori di serramenti
80
7.8 Presenza italiana in Francia – Settore Arredamento
81
8. Interviste
84
9. Contatti utili
102
9.1 Principali Organismi e Associazioni di categoria
102
9.2 Saloni e Fiere
104
9.3 Riviste specializzate
105
9.4 Siti utili (Appalti pubblici, documentazione, statistiche…)
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FRANCIA: SCHEDA DI SETTORE – GIUGNO 2011
1.
Il Contesto economico
La Congiuntura economica
La Francia è la quinta economia mondiale in termini di Prodotto Interno Lordo, dopo
gli Stati Uniti, la Cina, il Giappone e la Germania e davanti a Regno Unito e Italia. Nel
2010, il PIL, pari a circa il 21% del prodotto interno lordo della zona euro rispetto al
19% dell’Italia, ha registrato un aumento dell’1,4%, grazie all’uscita dalla recessione
che aveva colpito il Paese a seguito della crisi economica internazionale, provocando
nel 2009 una contrazione pari al 2,5%. In valore il PIL si attesta a circa 1.946 miliardi di
euro a prezzi correnti, secondo in Europa dietro alla Germania. Ciò corrisponde,
secondo l’EIU (Economic Intelligence Unit), a circa 34 mila dollari pro capite per
abitante e colloca la Francia al di sopra della media dell’Unione Europea e dell’Italia.
Le previsioni di evoluzione del Prodotto Interno Lordo per 2011 sono positive e
confermano il fatto che la Francia sembra aver resistito alla crisi economica e
finanziaria mondiale più efficacemente della media dei Paesi della zona Euro.
L’economia transalpina appare orientata per il 2011 verso prospettive positive grazie al
miglioramento del contesto congiunturale e le previsioni danno una crescita del PIL tra
il +1,6% - per l’Istituto di Statistica francese - l’1,8% del FMI e il 2% del Governo. La
crescita dovrebbe rallentare leggermente nel 2012 (+1,5%) per riprendere nel 2013
(+1,7%) secondo le stime dell’Economist Intelligence Unit.
A fronte di questi dati positivi, si rileva il marcato superamento dei limiti imposti dal
Trattato di Maastricht per quanto concerne il debito pubblico e il deficit di bilancio:
variabili, in particolare la seconda, che il Paese dovrà gestire nel breve periodo.
Superato nel 2009 il 7,8%, il deficit ha toccato l’8% nel 2010, e dovrebbe invertire la
tendenza e scendere sotto il 7% durante l’anno in corso, per mantenersi nel 2012 sopra
il 6%, secondo le previsioni del FMI. I dati del deficit di bilancio mostrano, comunque, la
volontà delle Autorità francesi di contenere la spesa: il deficit di bilancio per tutto il
2010, così come indicato nel progetto di legge finanziaria 2011, è stimato a circa 152
miliardi di euro.
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