Rapporto in PDF - infoMercatiEsteri

annuncio pubblicitario
HONG KONG
A cura di:
Ambasciata d'Italia - HONG KONG
Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese
[email protected]
Con la collaborazione di:
Agenzia per la promozione all'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE
Camere di Commercio italiane all'estero
www.infomercatiesteri.it
INDICE
PERCHE'
Perchè HONG KONG
Dati generali
Dove investire
Cosa vendere
OUTLOOK POLITICO
Politica interna
Relazioni internazionali
OUTLOOK ECONOMICO
Quadro macroeconomico
Politica economica
Indicatori macroeconomici
Tasso di cambio
Bilancia commerciale
Saldi e riserve internazionali
Investimenti - Stock
Investimenti - Flussi
Materie prime
Barriere tariffarie e non tariffarie
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT
Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica
Indici di Apertura al commercio internazionale
Fattori maggiormente problematici per fare business
Business Cost
Indice Doing Business
ACCESSO AL CREDITO
Accesso al credito
RISCHI
Rischi politici
Rischi economici
Rischi operativi
RAPPORTI CON L'ITALIA
Overview
Scambi commerciali
Investimenti con l'Italia - Stock
Investimenti con l'Italia - Flussi
Flussi turistici
HONG KONG
PERCHE'
PERCHÈ HONG KONG
Liberta' del sistema economico e certezza del diritto
Posizionamento strategico all'interno della regione asiatica
Qualita' dei servizi e dell'ambiente economico
Qualita' delle infrastrutture
Progressiva integrazione con la Repubblica Popolare Cinese
Hong Kong gode del maggior grado di apertura economica al mondo, combinato con un
basso livello di tassazione e con un ambiente congeniale allo sviluppo delle attivita'
economiche e commerciali, che la rendono un luogo ideale per gli affari e gli investimenti.
Tra le maggiori piazze finanziarie del globo, Hong Kong ospita la piu' grande comunita' bancaria dell'Asia e il suo listino di borsa si
posiziona all'ottavo posto al mondo per capitalizzazione. Gli operatori economici operano in un ambiente che garantisce la certezza
del diritto e la trasparenza e indipendenza del sistema giudiziario.
Liberta' del sistema economico e
certezza del diritto
Da sempre Hong Kong rappresenta uno dei principali centri economici della regione e una
porta di accesso privilegiata verso la Cina continentale e verso gli altri Paesi dell'Asia. Anche
per tale ragione, migliaia di societa' straniere (tra cui centinaia di italiane) hanno deciso di
stabilire il proprio quartier-generale operativo per l'Asia a Hong Kong, sfruttandone i numerosi vantaggi offerti.
Posizionamento strategico
all'interno della regione asiatica
Le societa' straniere e gli operatori economici interessati ad effettuare un investimento a
Hong Kong possono beneficiare di un elevato livello dei servizi, sia pubblici che privati. La
certezza del diritto, assicurata da un insieme di leggi e da un sistema giudiziario di stampo
anglosassone (common law), il bassissimo livello di corruzione e l'ampia disponibilita' di servizi nei settori finanziario, legale e della
logistica sono solo alcuni dei principali motivi che rendono Hong Kong un luogo ideale nel quale sviluppare un'attivita' economica o
imprenditoriale.
Qualita' dei servizi e
dell'ambiente economico
Hong Kong vanta una rete di infrastrutture tra le piu' efficienti al mondo. Il suo porto
mercantile e' al terzo posto in termini di traffico di container. L'aeroporto e' uno dei principali
hub della regione: e' il terzo scalo piu' trafficato al mondo in termini di passeggeri e il primo per volume di cargo smistato. Con 900
voli giornalieri serviti da oltre 100 compagnie, l'aeroporto collega 160 destinazioni e permette di raggiungere nel raggio di cinque ore
oltre la meta' della popolazione mondiale.
Qualita' delle infrastrutture
Dopo il ritorno alla Cina, Hong Kong ha mantenuto lo stato di Regione Amministrativa
Speciale, riconosciutole dalla Legge Fondamentale in vigore dal 1mo luglio 1997. Nel 2004
la RPC e Hong Kong hanno avviato un processo di progressiva liberalizzazione in vari settori
tramite il CEPA (Closer Economic Partnership Arrangement), giunto nel 2013 al X Protocollo e integrato l'anno successivo
dall'Accordo con il Guangdong (esteso poi a fine 2015 all'intera Mainland). Hong Kong si conferma inoltre come principale
piattaforma offshore per il commercio internazionale dello yuan.
Progressiva integrazione con la
Repubblica Popolare Cinese
Ultimo aggiornamento: 07/01/2017
^Top^
DATI GENERALI
Forma di stato
Regione Amministrativa Speciale (S.A.R.) della Repubblica Popolare Cinese
Superficie
1.104 km2
Lingua
Cantonese e inglese
Religione
Buddista, taoista, protestante e cattolica
Moneta
Dollaro di Hong Kong
Ultimo aggiornamento: 06/01/2017
^Top^
HONG KONG
1
DOVE INVESTIRE
Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento
Attività professionali, scientifiche e tecniche
Mobili
Altre attività dei servizi
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
Attività artistiche, di
intrattenimento e divertimento
Le cosiddette "industrie creative" (creative industries) rappresentano uno dei volani di
crescita piu' innovativi dell'economia di Hong Kong, che l'Amministrazione intende rafforzare
e sostenere, anche con programmi di finanziamento. Tra i settori maggiormente sviluppati vi
sono l'industria audiovisiva, la musica, il design, l'architettura, i fumetti, l'intrattenimento digitale e l'animazione. Sulla base delle
statistiche piu' recenti, il settore contribuisce a circa il 4,6% del PIL, con un numero di addetti superiore alle 189.000 unita'. Per
quanto riguarda in particolare l'audiovisivo, Hong Kong vanta un'industria molto attiva e tra le piu' sviluppate al mondo. Il valore degli
investimenti pro-capite e' il piu' alto fra i Paesi dell'Asia e al terzo posto a livello globale. Oltre ad essere un importante centro di
distribuzione di prodotti audiovisivi esteri, Hong Kong sforna da diversi anni talenti locali capaci di guadagnare notorieta' anche al di
fuori del propri confini, specie con film apprezzati ed acquistati in Occidente. Negli ultimi anni, inoltre, la Cina continentale
e' diventata un importante mercato per le pellicole di Hong Kong, che conta oltre 1.600 aziende di produzione dell'audiovisivo, circa
15.000 addetti e associazioni di settore molto dinamiche. Ogni anno organizzazioni culturali dei Paesi di tutto il mondo tengono a
Hong Kong festival, rassegne e retrospettive di artisti celebri che vengono seguiti e apprezzati da un pubblico maturo e curioso.
Attività professionali,
scientifiche e tecniche
Hong Kong sta spingendo molto per posizionarsi come il principale hub asiatico nel settore
tecnologico e delle start-up. I settori di piu' immediato interesse sono quelli dell'Internet delle
cose (incluse le tecnologie indossabili), del biomedicale e della fin-tech (ovvero la
digitalizzazione dei servizi finanziari). Rispetto a Singapore, suo diretto concorrente nella regione asiatica (e probabilmente piu' forte
sul fronte degli incentivi e dei servizi connessi), Hong Kong offre un vantaggio competitivo unico dato dal suo particolare rapporto
con la Cina continentale, che si somma ad altri aspetti favorevoli alla ricerca applicata quali: grande liquidita', una forte e strutturata
presenza di fondi di investimento, venture capitalists e banche, una rete universitaria di alto livello, la certezza del diritto anche per
proteggere il frutto della ricerca, l'inglese come lingua ufficiale, una piu' agevole possibilita' di trasferire tecnologia verso la RPC e un
pool di professionisti internazionali in settori connessi alla ricerca applicata (esperti di marketing e fiscalita', consulenti nei brevetti,
legali, ecc.). Il governo di Hong Kong, tramite la propria agenzia di promozione degli investimenti esteri (Invest HK) e i due incubatori
governativi (Cyberport e Parco Scientifico di Hong Kong), dispone di una serie di programmi, servizi e agevolazioni finanziarie per
promuovere l'innovazione tecnologica e attirare talenti da tutto il mondo. A questo si aggiunge una rete sempre piu' estesa di
incubatori privati, centri di ricerca e business angels internazionali. Un'iniziativa segnalata da questo Consolato Generale, che ha
avuto particolare successo da parte italiana, riguarda il "Soft-landing Programme for Technology and Innovation Collaboration" del
Parco Scientifico e Tecnologico di Hong Kong. Il programma, lanciato alla fine del 2013 e rinnovato nel 2015 per un
ulteriore biennio, e' rivolto a universita' e centri di ricerca stranieri interessati ad avviare collaborazioni nel settore del trasferimento
tecnologico in Asia, e in particolare a Hong Kong e nella Cina continentale. Esso si propone di creare una piattaforma aperta a
universita' locali e straniere, centri di ricerca con relativi spin-off e imprese start-up intenzionati a promuovere e a sviluppare
congiuntamente le proprie idee innovative utilizzando i servizi, le infrastrutture d'incubazione per la nascita di nuove imprese e i
contatti con il mondo imprenditoriale locale offerti dal Parco.
Mobili
Dopo la Cina, che domina il settore con una quota superiore al 70%, si posiziona l'Italia, che
a sua volta prevale nel segmento medio-alto di mercato. I prodotti di arredamento italiani
sono tra i piu' conosciuti e popolari: sono ormai stabilmente rappresentati a Hong Kong marchi affermati come B&B Italia, Minotti,
Cassina, Cappellini, Living Divani, Artemide, Iguzzini, Cierre e Kartell. E' attiva a Hong Kong una nutrita schiera di architetti e interior
designer italiani, che giocano un importante ruolo nella diffusione del lighting e dei mobili per ufficio e arredamento di produzione
nazionale. Benche' i prodotti cinesi siano dominanti nel mercato in virtu' di un rapporto qualita'-prezzo particolarmente competitivo,
Hong Kong rimane un centro strategico per le aziende che propongono prodotti a piu' alto valore aggiunto o dove l'aspetto del
design e' rilevante. In effetti, uno degli elementi distintivi del Made in Italy in questo mercato e' proprio il design, nella sua piu' ampia
accezione: mobili, articoli per illuminazione, oggettistica da regalo e per la casa, autoveicoli e, piu' recentemente, elicotteri e nautica
da diporto. Il design e' una componente essenziale del successo dei prodotti italiani. Si puo' affermare che circa il 10% del totale
importato dall'Italia sia costituito da prodotti ad alto contenuto in termini di design.
Altre attività dei servizi
Gli strumenti di marketing che vengono proposti per la maggior parte dei settori sono
sostanzialmente le partecipazioni fieristiche, la promozione tramite la GDO e l'attivita'
pubblicitaria. La fiera rappresenta ancora uno degli investimenti che presenta il miglior rapporto costo/beneficio, a maggior ragione a
Hong Kong, i cui appuntamenti internazionali, destinati esclusivamente a buyers e addetti ai lavori, catalizzano la presenza di
operatori provenienti da tutto il mondo. La partecipazione a collettive nazionali consente anche di usufruire di una maggiore forza di
HONG KONG
2
impatto sul mercato, in quanto consente al "Sistema Paese" di presentarsi unito e compatto. Non va sottovalutato il fatto che i
prodotti italiani vengono scelti dai consumatori esteri anche per il loro contenuto intrinseco di "Italia", percepita come sinonimo di
storia, cultura, qualita' e well-being. Per quanto riguarda la promozione con la GDO (Grande Distribuzione Organizzata), i positivi
riscontri registrati in occasione delle iniziative finora realizzate suggeriscono di cercare accordi di collaborazione con le principali
catene di negozi e supermercati per la promozione dell'enoagroalimentare. L'attivita' promo-pubblicitaria, infine, sebbene
impegnativa a livello finanziario, e' particolarmente consigliata per tutte quelle aziende che, pur producendo un Made in Italy di
qualita', non hanno un brand immediatamente riconoscibile, soprattutto nei settori "food & wine" e "fashion". Infatti, il grande
pubblico e gli operatori specializzati sono influenzati in misura maggiore che in altre aree del mondo dalla pubblicita', soprattutto se
veicolata da riviste autorevoli e di prestigio, che stimolano e orientano le loro scelte di acquisto.
Autoveicoli, rimorchi e
semirimorchi
Il settore dei veicoli elettrici a Hong Kong sta avendo un vero e proprio boom, passando da
100 unita' nel 2010 a quasi 6.000 unita' a meta' del 2016. Si segnala il particolare successo
del brand americano Tesla, produttore di berline di lusso, che detiene circa l'80%
del mercato e vende a Hong Kong il maggior numero di auto elettriche per abitante al mondo. Sono attualmente installati 42 super
charger dove i possessori di auto elettriche di nuova generazione possono ricaricare gratuitamente le batterie delle proprie
autovetture in 40 minuti, oltre a 75 supercharger privati localizzati presso condomini, hotel e clubhouses. A questi si aggiungono
oltre 1.200 punti di ricarica tradizionali sparsi per la citta'. Il governo ha introdotto una serie di agevolazioni fiscali per stimolare il
settore.
Ulteriori
informazioni
sono
disponibili
su: http://www.epd.gov.hk/epd/english/environmentinhk/air/prob_solutions/promotion_ev.html.
Ultimo aggiornamento: 10/01/2017
^Top^
HONG KONG
3
COSA VENDERE
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
Prodotti alimentari
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
Articoli di abbigliamento (anche
in pelle e in pelliccia)
La Cina continentale detiene il primato assoluto delle forniture di articoli di abbigliamento
verso Hong Kong. La RPC puo' sfruttare il vantaggio derivante dalla vicinanza geografica, un
piu' facile monitoraggio dei processi logistici e di controllo di qualita', oltre che i bassi costi
soprattutto di manodopera. In questo scenario l’Italia rimane, sia pure a notevole distanza, il secondo maggior fornitore su questo
mercato. Hong Kong continua a rappresentare una “vetrina” e un mercato di importanza strategica per la moda italiana, che e' qui
presente con tutti i suoi piu’ famosi brand, come Ferragamo, Gucci, Prada, Valentino, Zegna, Armani, Dolce e Gabbana, ecc., i cui
punti vendita, ampiamente diffusi, vengono frequentati non solo dai consumatori locali, sempre molto attenti alle ultime novita’, ma
anche dai turisti cinesi della Mainland, che detengono un potere di acquisto molto elevato e sono disposti a spendere grandi cifre
per l’acquisto di marchi “status symbol”. Sulla scia della fama del “Made in Italy”, a fronte di un sostanziale investimento
promozionale, potrebbero trovare spazi di mercato anche prodotti italiani di marchi meno conosciuti che, mantenendo la tradizionale
alta qualita’ e il design italiano, ma a prezzi piu’ contenuti, potrebbero soddisfare la domanda delle classi medie di Hong Kong.
Prodotti alimentari
I consumatori locali sono curiosi e disponibili a provare prodotti alimentari che non
appartengano alla tradizionale gastronomia cinese. L’apertura di molti negozi di alimentari
specializzati per Paese riflette la ricettivita' e le potenzialita' di questo mercato, che non e' costituito dai suoi soli abitanti, ma anche
dai milioni di turisti che ogni anno scelgono Hong Kong anche per le occasioni di shopping che essa offre. I ristoranti italiani sono
almeno 200, elemento che riflette una percezione positiva per la gastronomia e la cultura della tavola del nostro Paese. L’Italia e' ai
primi posti fra i Paesi fornitori per quanto riguarda numerose tipologie di prodotto, fra cui olio di oliva, cioccolato, conserve di
pomodoro, tartufi, pasta di semola, prosciutti e aceto. Sul fronte delle produzioni vitivinicole, il governo di Hong Kong ha varato negli
ultimi anni misure volte a liberalizzare il mercato, con l’obiettivo di affermarsi come centro di riferimento per la commercializzazione e
la distribuzione di vino in tutta l’area Asia-Pacifico (a cominciare dalla Cina). Nel 2008 i dazi all’import sono stati completamente
eliminati, facendo di Hong Kong l’unico porto franco, tra le maggiori economie del mondo, anche per quanto riguarda questo
prodotto. I provvedimenti di liberalizzazione, uniti alla crescente popolarita' del vino presso una fascia sempre piu' ampia di
consumatori, hanno determinato una risposta immediata da parte del mercato. Dal 2008 a oggi le esportazioni italiane sono
triplicate, posizionando il nostro Paese in 5^ posizione nella classifica dei maggiori fornitori dopo Francia (leader indiscusso
del mercato), Australia, Regno Unito e Stati Uniti.
Prodotti in metallo, esclusi
macchinari e attrezzature
Hong Kong possiede un'economia solida e dinamica, di cui il turismo rappresenta una
componente importante. Nel 2015 i visitatori stranieri, 77% dei quali provenienti dalla Cina
continentale, hanno sfiorato quota 60 milioni. La ricaduta del turismo sull’economia
e' rilevante, contribuendo per circa il 5% alla formazione del PIL, e incide direttamente anche sulle vendite al dettaglio. A trarre
consistenti benefici dagli intensi flussi di visitatori inbound e' anche il settore della gioielleria. Nel 2015 Hong Kong ha importato
gioielli per 11,3 miliardi di dollari. La Cina, primo fornitore estero, detiene una quota di mercato del 30,9%, seguita da India, Stati
Uniti e Francia. L’Italia, che occupa la quinta posizione, detiene una quota di mercato dell'8,2%, per un valore complessivo esportato
pari a 922 milioni di dollari. La prima e di gran lunga preminente voce del nostro export in questo settore e' l’oro. Nella
categoria “gioielleria realizzata in oro senza diamanti”, infatti, l’Italia si colloca al primo posto fra i Paesi fornitori con un valore pari a
quasi 654 milioni di dollari e una quota di mercato del 30,4%. Pur nel quadro di un trend globale in generale rallentamento sia nel
volume delle vendite che nei prezzi, il settore in considerazione dovrebbe continuare ad offire sufficienti margini di crescita ai nostri
produttori, specie in virtu' del fatto che le mancate vendite potrebbero essere in parte compensate dalla crescente ricchezza della
classe media e dai benestanti uomini d'affari cinesi, tanto da lasciare la domanda di gioielli e orologi di lusso intatta nel lungo
termine.
Computer e prodotti di
elettronica e ottica; apparecchi
elettromedicali, apparecchi di
misurazione e orologi
I consumatori hongkonghini considerano i prodotti ottici non solo per il loro utilizzo specifico,
ma anche e soprattutto come accessorio moda e immagine. Le imprese locali coltivano da
tempo rapporti di lunga durata con le principali aziende di ottica italiane, le cui produzioni
sono considerate uno dei piu' riconosciuti veicoli del “Made in Italy” su questo mercato. Il
nostro Paese, con una quota superiore al 10%, si colloca al secondo posto tra i maggiori
fornitori di prodotti per occhialeria dopo la Cina. Gli occhiali da sole costituiscono il prodotto di punta del Made in Italy nel settore,
con l’Italia al secondo posto tra i Paesi esportatori dietro alla RPC. Le montature rappresentano l’altro segmento del settore in cui
HONG KONG
4
l’Italia mantiene buone posizioni di mercato, classificandosi in quarta posizione dietro a Cina, Germania e Giappone.
Articoli in pelle (escluso
abbigliamento) e simili
L’Italia si posiziona nei segmenti medio-alto e top del mercato delle calzature, alla luce del
fatto che le nostre produzioni sono considerate uno dei simboli piu' riconosiuti del “Made in
Italy” e quindi percepite come sinonimo di qualita' elevata. Vi e' quindi spazio per
incrementare ulteriormente la quota italiana, con l’ingresso nel mercato di prodotti e aziende di fascia media, dal brand meno
conosciuto, che possono intercettare le esigenze del consumatore di reddito medio, alla ricerca di prodotti di qualita' ma dal costo
piu' ridotto. La Cina, con una quota di mercato assolutamente maggioritaria, si colloca al primo posto tra i fornitori stranieri. Mentre
le produzioni cinesi si concentrano su una fascia di prezzo medio-bassa, l’Italia, primo fornitore europeo, detiene il primato nel
segmento medio-alto e top del mercato.
Ultimo aggiornamento: 16/01/2017
^Top^
HONG KONG
5
OUTLOOK POLITICO
POLITICA INTERNA
Ad Hong Kong la dinamica democratica è molto vivace, sostenuta non solo da una stampa libera e dal rispetto delle libertà
fondamentali, ma anche dalle mentalità e formazione occidentale di una parte rilevante della popolazione.
A capo del potere esecutivo siede il Chief Executive, la cui nomina – che deve essere ratificata da Pechino – è frutto della
designazione di un Comitato Elettorale (di 1.200 membri), tra cui rappresentanti delle varie categorie professionali, membri del
Consiglio Legislativo di Hong Kong e deputati di Hong Kong in seno al Parlamento cinese.
Il Consiglio Legislativo è composto da 70 membri, di cui 35 eletti col metodo proporzionale e a suffragio universale diretto nei
cosiddetti “collegi geografici”, 5 (sempre a suffragio universale diretto) nell’ambito dei cosiddetti “super-seggi” introdotti nel 2012 e
riservati a quanti rivestono già la carica di Consiglieri Distrettuali, e i restanti 30 in rappresentanza di categorie professionali, nei
cosiddetti “collegi funzionali”.
Il potere del Consiglio Legislativo si sostanzia nell’approvazione dei disegni di legge presentati dall’Esecutivo, nel voto sul bilancio e
in attività d’indirizzo e controllo sul Governo.
La dinamica politica è caratterizzata da un rapporto tra Esecutivo e Legislativo sbilanciato a favore del primo.
L'attuale Chief Executive, C.Y. Leung, eletto nel 2012 ha un programma volto a perseguire una più equa distribuzione del reddito,
combattere l’inflazione, migliorare la situazione dell’edilizia residenziale, l’istruzione e l’assistenza sanitaria, rafforzare il legame con
la Cina continentale.
Nel Consiglio Legislativo – che si regge su un sistema multi-partitico ‒ si confrontano due schieramenti principali:
a) il “pan-democratico”, composto da 27 deputati i cui maggiori partiti (tra i quali quello “Democratico” e quello “Civico”) sono molto
attivi in favore delle istanze di una piena democratizzazione e del mantenimento dei c.d. core values di Hong Kong (Stato di diritto e
rispetto delle libertà fondamentali);
b) il filo-governativo, che controlla 43 seggi. Tra tali forze politiche, vi sono “l’Alleanza Democratica per il Miglioramento e il
Progresso di Hong Kong” (DAB), molto vicina a Pechino; il Partito Liberale; la “Federation of Trade Unions”. Essi hanno interesse a
conservare l’attuale equilibrio di poteri, in quanto anche rappresentanti di grandi gruppi d’affari.
Il potere giudiziario è completamente indipendente e di tradizione britannica.Nel dicembre 2007 lo Standing Committee del National
People’s Congress cinese ha deciso la tabella di marcia per le prospettive di riforma costituzionale, statuendo che l’elezione a
suffragio universale del Chief Executive potrà essere introdotta a partire dal 2017 e quella del Consiglio Legislativo dal 2020.
Il tema della riforma costituzionale é al centro del dibattito pubblico e politico ad Hong Kong ed é molto divisivo. Le limitate
prospettive che le riforme vadano in porto sono anche il risultato dell’inedito fenomeno di protesta e di contrapposizione tra la
società civile (in particolare i rappresentanti del mondo studentesco e giovanile) e le Autorità che è sfociato nel movimento di
occupazione noto come Occupy Central o Umbrella revolution. A partire da fine settembre 2014 l’azione, numericamente
circoscritta, di boicottaggio delle lezioni studentesche si è tramutato rapidamente in una occupazione del centro cittadino,
protrattasi per 79 giorni.
Le consultazioni per l’elezione dei Consigli distrettuali della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong tenutesi il 22 novembre
2015 hanno visto un'elevatissim livello di partecipazione (1,47 milioni di votanti), il piu’ alto mai raggiunto per un turno amministrativo,
pari al 47% degli aventi diritto. I partiti conservatori rimangono la forza politica predominante, anche se i pandemocratici guadagnano
alcune posizioni. Non cambiano tuttavia i rapporti di forza. Cambio generazionale favorito dalla partecipazione di candidati molto piu’
giovani. Affermazione di un piccolo numero di rappresentanti del movimento Occupy Central.
Ultimo aggiornamento: 26/02/2016
^Top^
RELAZIONI INTERNAZIONALI
Dal 1 luglio 1997 Hong Kong è una Regione Amministrativa Speciale (S.A.R.) della Repubblica Popolare Cinese, con un alto grado
d’autonomia assicuratole dalla Legge Fondamentale (Basic Law) approvata nel 1990 dall’Assemblea Nazionale del Popolo cinese
sulla base della Dichiarazione Congiunta sino-britannica del 1984. In applicazione del principio “Un paese, due sistemi”, anche dopo
il ritorno alla sovranità cinese Hong Kong ha mantenuto un proprio governo, l’ordinamento giuridico di common law, un assetto
parlamentare pluripartitico, un sistema economico liberista, una propria moneta, un proprio sistema fiscale e doganale e una stampa
libera. Sono escluse dalle sue competenze solo la politica estera e di difesa, gestite dal Governo Centale della RPC. L’autonomia di
Hong Kong trova applicazione nell’adesione, a titolo completamente indipendente, all’Organizzazione Mondiale del Commercio ed
HONG KONG
6
altre organizzazioni internazionali. Hong Kong è membro delle seguenti organizzazioni internazionali: APEC, ADB, BIS, WCO,
WMO, WTO; è associato a IMO e UNWTO.
In tutte le materie di competenza la Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong ha il potere stipulare accordi internazionali
giuridicamente vincolanti.
Ultimo aggiornamento: 26/02/2016
^Top^
HONG KONG
7
OUTLOOK ECONOMICO
QUADRO MACROECONOMICO
Secondo il rapporto dell’Heritage Foundation, anche nel 2015, l’economia di Hong Kong è risultata, per il ventunesimo anno
consecutivo, la più libera al mondo. L’altissimo grado di apertura all’estero proprio dell’economia di Hong Kong è la chiave del suo
dinamismo e del suo successo nel mondo, ma anche – nei periodi di incertezza globale – il tallone d’Achille che la rende
particolrmente vulnerabile alle fluttuazioni dei mercati mondiali e soprattutto cinesi, come e’ avvenuto nell’ultima parte del 2015. La
crescita del PIL (in termini reali) a fine 2015, stimata al 2,2% ha subito un progressivo rallentamento rispetto agli anni precedenti,
pur restando in terreno positivo, Le previsioni sul 2016 indicano un aumento piu’ moderato del Pil, tra l’1 e l’1,5%. Il rallentamento
dell’economia hongkonghina e da imputare al calo delle esportazioni, per la prima volta dal 2009, verso i principali mercati asiatici,
con una flessione dell’1,1% dopo il -3,5% registrato a novembre e un calo complessivo, su base annuale, dell’1,8% a cui si associa
il crollo, ormai da oltre un annoe mezzo, delle vendite al dettaglio causato dalla flessione degli arrivi di turisti cinesi e dalla loro
minore propensione alla spesa, fenomeni legati a dinamiche note, quali le misure anticorruzione adottate dal governo di Pechino, il
rafforzamento della valuta locale, la crescente concorrenza di altre destinazioni asiatiche per lo shopping, le turbolenze del mercato
finanziario cinese, solo per menzionarne le principali. A sostenere la crescita è stata la domanda interna, mantenutasi robusta grazie
alle buone condizioni del mercato del lavoro (la disoccupazione e’ a livelli fisioligici al 3,3%) e del reddito medio delle famiglie.
A fine 2015 l’indice dei prezzi al consumo ha segnato un +3% (+2,7% a gennaio 2016). Ancora molto marcata la lievitazione dei
prezzi nel settore immobiliare, sia residenziale sia per uso commerciale/uffici, che raggiungono livelli tra i più alti al mondo.
Hong Kong si conferma piattaforma di eccellenza anche per le relazioni del resto del mondo con la Cina continentale: il suo porto
mercantile è il quarto a livello mondiale dopo Shanghai, Singapore e Shenzhen ed è il terzo dopo Shanghai e Singapore per
movimentazione di container. Il suo aeroporto classificato più volte come uno dei migliori del mondo - è uno dei principali hub della
regione, il terzo aeroporto più trafficato su scala globale in termini di passeggeri internazionali (69,1 milioni a gennaio 2016, in
crescita del 9,1% rispetto all’anno precedente)
Nell’ottica di un progressivo rafforzamento dell’integrazione economica tra Cina e Hong Kong, nel 2004 è stato avviato il processo di
liberalizzazione CEPA (Closer Economic Parternship Arrangement), che comporta l’esenzione dei dazi per una gamma di prodotti e
la liberalizzazione graduale di alcuni settori di attività. Il 29 agosto 2013 è stato firmato il Supplemento X del CEPA. La firma
dell’accordo per la liberalizzazione di base del commercio dei servizi tra il Guangdong e Hong Kong, entrato in vigore il 1 marzo
2015, ha rappresentato un ulteriore passo in avanti per l’attuazione del CEPA a cui si e’ aggiunto il nuovo accordo per la
liberalizzazione del commercio dei servizi, sottoscritto il 27 novembre 2015, che entrera’ in vigore il 1 giugno 2016 e che,
estendende la propria efficacia a tutto il territorio della Cina continentale.
Ultimo aggiornamento: 26/02/2016
^Top^
POLITICA ECONOMICA
L'economia di Hong Kong è ad alto reddito (secondo l’International Monetary Fund, sulla base del PIL pro capite misurato con la
PPP, Hong Kong sarebbe stato nel 2013 il sesto Paese al mondo piú ricco), fondata su commercio e servizi, con un settore privato
sviluppato e dinamico, un sistema finanziario ben regolato, un'alta capitalizzazione, una sana gestione della cosa pubblica e una
severa disciplina fiscale (accompagnata da imposte molto basse, pari al 16,5% sui profitti e al 15% sui salari, senza IVA né tasse
sui dividendi).
Le politiche fiscali sono volte ad agevolare l'attrazione di investimenti e di società straniere (gli headquarters regionali erano 1.379
nel 2013, secondo il Governo di Hong Kong, cui andrebbero sommati 2.456 ufficii regionali e 3.614 uffici locali).
La struttura economica di Hong Kong si basa sui servizi, che contribuiscono per oltre il 90% del PIL; le attività maggiormente
sviluppate sono quelle legate al settore finanziario, assicurativo e immobiliare che nel loro insieme incidono per il 27,9% del PIL;
seguono il commercio, con l’estero e al dettaglio, con una quota di PIL pari al 24,8%, Pubblica Amministrazione e welfare con il
17,3% e i servizi logistici con l’8,3%. Le attività di produzione incidono sul PIL solo per l’1,7%.
A livello di politica economica, l’amministrazione del Chief Executive Leung ha varato a inizio luglio la legge di bilancio per l’anno
2014. Hong Kong gode di un significativo surplus: a fronte di entrate complessive pari a 430 miliardi di HKD (-3,8% rispetto al 2013),
la spesa pubblica prevista raggiungerà i 411 miliardi di HKD (in calo del 5,5% rispetto al precedente esercizio), con un surplus di
bilancio, al netto del pagamento degli interessi, di 9,1 miliardi di HKD. Benchè la situazione possa apparire rosea, il Ministro delle
Finanze Tsang ha avviato una riflessione di medio-lungo periodo sull’andamento delle finanze pubbliche, dal momento che alcuni
fattori, tra cui l'invecchiamento della popolazione e la conseguente riduzione di forza lavoro, potrebbero, in un orizzonte temporale di
circa 15 anni, portare ad un (qui temutissimo) deficit.
Le riserve fiscali per il 2014 sono comunque stimate in 754 miliardi di HKD, pari a circa 75 miliardi di euro.
L’Amministrazione Leung si propone tra gli obiettivi economici il potenziamento infrastrutturale della città con un forte impulso
HONG KONG
8
soprattutto per il settore trasporti (una terza pista di atterraggio per l’aeroporto e i lavori ferroviari per la linea ad alta velocità che
colleghera Hong Kong a Guangzhou e alla Cina continentale, progetti immobiliari, soprattutto nei new territories (che incontrano
talora le resistenze della popolazione locale), progetti di urbanistica, tra cui un nuovo distretto culturale nella zone di Kowloon.
Forte impulso viene dato dal Chief Executive anche al settore innovazione, con la proposta di istituire un nuovo ufficio di
coordinamento che possa favorire le interrelazioni tra imprese e università. Tali investimenti sono ritenuti necessari per mantenere
alto il livello di competitivita’ di Hong Kong.
Previste anche nuove misure a carattere sociale (la riduzione del 75% delle tasse sui salari, fino a un tetto massimo di 10.000 HKD,
e un taglio delle agevolazioni precedentemente elargite "a pioggia" a tutti i residenti indipendentemente dal reddito, per concentrare
le risorse maggiormente a favore delle fasce economicamente piu' deboli e dei piu' anziani) e misure per il contenimento della
crescita dei prezzi degli immobili, per calmierare il mercato.
Ultimo aggiornamento: 19/06/2014
^Top^
HONG KONG
9
INDICATORI MACROECONOMICI
2010
2011
2012
2013
161.372
178.740
200.981
211.047
Variazione del PIL reale (%)
6,8
4,9
1,6
3
Popolazione (mln)
7,1
7,1
7,2
7,2
47.116
50.241
51.774
54.230
4,3
3,4
3,3
3,1
41,8
39
29,3
28,8
PIL Nominale (mln €)
PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $)
Disoccupazione (%)
Debito pubblico (% PIL)
Inflazione (%)
Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%)
2,9
5,7
3,8
3,7
17,28
4,66
-1,15
6,47
Fonte:
Elaborazioni Consolato Generale su dati EIU e IMF.
Ultimo aggiornamento: 26/02/2013
^Top^
TASSO DI CAMBIO
Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia
HONG KONG
10
BILANCIA COMMERCIALE
EXPORT
Export
Totale
2014
519.316 mln. €
2015
2016
nd mln. €
nd mln. €
Previsioni di crescita 2017
Previsioni di crescita 2018
nd %
Merci (mln. €)
nd %
2014
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
-7,4
Prodotti delle miniere e delle cave
22,3
Prodotti alimentari
12,6
Bevande
2015
2016
16
Tabacco
5
Prodotti tessili
-1
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
-4,4
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
-8,6
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
22,5
Carta e prodotti in carta
-2,1
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
-46,5
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
-13,7
Prodotti chimici
-4,2
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
5,4
Articoli in gomma e materie plastiche
-13,2
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
2
Prodotti della metallurgia
-33,6
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
-9
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
4,9
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
-24
Macchinari e apparecchiature
-10
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
133
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
-5,5
Mobili
-1,4
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
4,1
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
Altri prodotti e attività
-18,6
16,4
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i
totali, nonché per i dati relativi ai principali partner.
HONG KONG
11
IMPORT
Import
Totale
2014
-549.454 mln. €
2015
2016
nd mln. €
nd mln. €
Previsioni di crescita 2017
Previsioni di crescita 2018
nd %
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
nd %
2014
2015
2016
11,6
Prodotti delle miniere e delle cave
9,1
Prodotti alimentari
2,9
Bevande
14,2
Tabacco
7,6
Prodotti tessili
-9,6
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
-4,1
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
-6,9
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
2,9
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
-20,2
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
-11,2
Prodotti chimici
-3,6
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
3,5
Articoli in gomma e materie plastiche
-5
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
2,6
Prodotti della metallurgia
-17,8
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
9
4,4
16,6
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
Mobili
-10,5
1,2
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
5,4
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
Altri prodotti e attività
-3,4
1,4
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i
totali, nonché per i dati relativi ai principali partner.
OSSERVAZIONI
HONG KONG
12
SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI
2011
2012
2013
Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €)
-6.560
-14.710
-19.594
Saldo dei Servizi (mln. €)
13.672
18.175
20.045
Saldo dei Redditi (mln. €)
4.875
12.203
14.855
Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €)
-1.826
-1.995
-2.041
Saldo delle partite correnti (mln. €)
10.160
13.673
13.264
205.035
248.078
243.756
Riserve internazionali (mln. €)
Fonte:
Elaborazioni Consolato Generale su dati EIU.
Ultimo aggiornamento: 26/02/2013
^Top^
HONG KONG
13
INVESTIMENTI - STOCK
HONG KONG
14
OSSERVAZIONI
HONG KONG
15
INVESTIMENTI - FLUSSI
HONG KONG
16
OSSERVAZIONI
HONG KONG
17
MATERIE PRIME
MATERIE PRIME
Materia
Hong Kong non dispone di materie prime
Unità
0
2010
0
HONG KONG
18
2011
0
2012
0
2013
0
2014
0
2015
2016
BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE
Market Access Database della Commissione Europea
Hong Kong è un porto franco in cui non esistono dazi all’importazione sulla quasi totalità delle merci, fatta eccezione per poche
categorie di prodotti quali derivati del petrolio, tabacco, alcolici.
Ultimo aggiornamento: 28/01/2016
^Top^
HONG KONG
19
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT
INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA
2013
Val
(0 - 100)
GCI
Pos.
148 paesi
2014
Val
(0 - 100)
Pos.
144 paesi
2015
Val
(0 - 100)
Pos.
140 paesi
5,5
7
5,5
7
5,5
7
Requisiti di base (20 %)
6,2
2
6,2
3
6,2
3
Istituzioni (25%)
5,6
9
5,6
8
5,7
8
Infrastrutture (25%)
6,7
1
6,7
1
6,7
1
Ambiente macroeconomico (25%)
6,1
12
6,2
14
6,1
16
Salute e Istruzione Primaria (25%)
6,2
31
6,3
32
6,3
29
Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %)
5,6
3
5,6
3
5,6
3
Alta Istruzione e Formazione professionale (17%)
5,2
22
5,4
22
5,6
13
Efficienza del mercato dei beni (17%)
5,6
2
5,6
2
5,7
2
Efficienza del mercato del lavoro (17%)
5,7
3
5,6
3
5,6
3
Sviluppo del mercato finanziario (17%)
6
1
5,9
1
5,5
3
Diffusione delle tecnologie (17%)
6
6
6,1
5
6,1
8
Dimensione del mercato (17%)
4,8
27
4,9
27
4,9
32
Fattori di innovazione e sofisticazione (30 %)
4,8
19
4,8
23
4,8
23
Sviluppo del tessuto produttivo (50%)
5,2
14
5,1
16
5,2
16
Innovazione (50%)
4,4
23
4,4
26
4,4
27
Sub indici
Note:
La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.
Ultimo aggiornamento: 18/01/2016
^Top^
2013
Val
(0 - 100)
Indice di Liberta Economica
Pos.
184 paesi
89,3
2014
Val
(0 - 100)
1
90,1
Pos.
186 paesi
2015
Val
(0 - 100)
1
89,6
Pos.
186 paesi
1
Ultimo aggiornamento: 18/01/2016
^Top^
HONG KONG
20
INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE
2010
Val
(0 - 7)
ETI
Pos.
132 paesi
2012
Val
(0 - 7)
Pos.
132 paesi
5,7
2
5,6
2
Accesso al mercato (25%)
5,1
16
5
10
Amministrazione doganale (25%)
5,9
6
6
4
Efficienza dell'amministrazione doganale (33%)
5,6
13
5,7
10
Efficienza delle procedure di import e export (33%)
6,2
2
6,2
2
Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%)
5,9
14
6
12
Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%)
5,7
5
5,8
3
6
8
5,9
8
Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%)
5,4
9
5,6
2
Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%)
5,9
2
5,9
9
Contesto business (25%)
5,9
5
5,7
7
Regolamentazione (50%)
5,5
6
5,4
5
Sicurezza (50%)
6,3
7
6
9
Sub indici
Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%)
Fonte:
Elaborazioni Consolato Generale su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index.
Note:
La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.
Ultimo aggiornamento: 26/02/2013
^Top^
OSSERVAZIONI
Il sistema non permette di inserire valori massimi del peso % del commercio sul PIL superiori a 300. I dati riferiti a Hong Kong sono i
seguenti: anno 2008 e' 342,89%; anno 2009 303,89%; anno 2010 360,05%; anno 2011 367,32%
Ultimo aggiornamento: 26/02/2013
^Top^
HONG KONG
21
FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS
2014 / 2015
2015 / 2016
2016 / 2017
4,4
3,7
4,4
2
1,5
2
14,5
15,6
14,5
Scarsa salute pubblica
1,1
0,8
1,1
Corruzione
1,8
0,2
1,8
Crimine e Furti
0,1
0,2
0,1
Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale
3,5
5,3
3,5
Forza lavoro non adeguatamente istruita
9,9
11,6
9,9
Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture
6,5
5,1
6,5
11,7
10,5
11,7
9,8
8,1
9,8
2
3,6
2
11,4
8,4
11,4
Normative fiscali
1,2
1,9
1,2
Regolamenti sulla valuta estera
2,5
1,1
2,5
17,7
22,4
17,7
Accesso al finanziamento
Aliquote fiscali
Burocrazia statale inefficiente
Inflazione
Instabilita delle politiche
Instabilita del governo/colpi di stato
Normative del lavoro restrittive
Insufficiente capacita di innovare
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index.
Note:
I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 16
fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola
rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo.
Ultimo aggiornamento: 07/03/2017
^Top^
HONG KONG
22
BUSINESS COST
Unita
2013
2014
2015
Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o
Chief Executive in organizzazioni medio-grandi.
€ per anno 365.747,41 362.321,59 448.509,94
Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle
multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief
Executive in organizzazioni piccole.
€ per anno 143.586,29 124.304,73 164.936,01
Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o
regionali.
€ per anno 148.465,45 154.360,39 190.979,23
Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con
predominanza della responsabilita di staff.
€ per anno
55.616,53
55.559,91
70.037,75
Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze
gestionali o regionali.
€ per anno
67.027,63
61.963,93
81.899,83
Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria
senza o con ridotte responsabilita di supervisione.
€ per anno
23.473,6
24.215,61
31.094,25
Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi
supervisionati da posizioni senior.
€ per anno
16.149,63
16.043,5
21.111,92
Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2
per anno.
€ per m2
per anno
1.485,74
1.489,69
2.042,47
Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno.
€ per m2
per anno
221,38
235,36
259,87
€ per kwH
0,12
0,12
0,15
Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per
KwH.
Acqua per uso industriale /commerciale.
€ per m3
0,44
0,44
0,53
€ per
linea/mese
10,68
10,68
21,95
Aliquota fiscale corporate media.
%
16,5
16,5
16,5
IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi.
%
0
0
16,5
Aliquota fiscale massima su persona fisica.
%
15
15
15
Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica.
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU.
Ultimo aggiornamento: 08/03/2017
^Top^
HONG KONG
23
INDICE DOING BUSINESS
2015
Val
(0 - 7)
Pos.
189 paesi
Posizione nel ranking complessivo
5
Avvio Attivita (Posizione nel ranking)
8
Procedure - numero (25%)
2016
Val
(0 - 7)
Pos.
189 paesi
5
4
3
2
Tempo - giorni (25%)
2,5
1,5
Costo - % reddito procapite (25%)
1,4
Permessi di costruzione (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
1,2
7
11
7
11
Tempo - giorni (33,3%)
72
72
Costo - % reddito procapite (33,3%)
0,7
0,7
Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
10
4
9
4
Tempo - giorni (33,3%)
38
28
Costo - % reddito procapite (33,3%)
1,4
1,3
Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
Tempo - giorni (33,3%)
Costo - % valore della proprieta (33,3%)
59
5
27,5
27,5
7,7
Accesso al credito (Posizione nel ranking)
7,7
24
Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8
max) (37,5%)
7
Indice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%)
7
Protezione degli investitori (Posizione nel ranking)
Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%)
59
5
19
8
7
1
1
10
10
Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max)
(33,3%)
8
8
Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria
(0 min - 10 max) (33,3%)
9
9
Tasse (Posizione nel ranking)
Pagamenti annuali - numero (33,3%)
Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai
pagamenti (33,3%)
Tassazione dei profitti (33,3%)
4
4
3
3
78
74
17,6
Procedure di commercio (Posizione nel ranking)
17,5
46
47
Adempimenti doganali per esportare - tempo (ore)
19
19
Adempimenti doganali per esportare - costo (USD)
282
282
Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo
(ore)
1
1
Preparazione dei documenti neccessari per esportare - costo
(USD)
52
52
Adempimenti doganali per importare - tempo (ore)
19
19
Adempimenti doganali per importare - costo (USD)
266
266
1
1
130
130
Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo
(ore)
Preparazione dei documenti neccessari per importare - costo
(USD)
Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking)
22
22
Risolvere una controversia - giorni (33,3%)
360
360
Costi - % del risarcimento (33,3%)
21,2
21,2
Indice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%)
11
Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking)
11
24
26
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business.
Note:
I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology.
Ultimo aggiornamento: 24/01/2016
^Top^
HONG KONG
24
HONG KONG
25
ACCESSO AL CREDITO
ACCESSO AL CREDITO
Hong Kong è il principale centro finanziario asiatico e uno dei più importanti a livello globale, anche grazie al solido contesto
regolamentare. Il settore bancario controlla i due terzi degli asset totali del sistema, è fortemente concentrato e presenta una
struttura quasi oligopolistica. La qualità degli asset e la redditività sono elevati.Hong Kong è ai vertici in tutte le classifiche
internazionali relative al business climate. L’atteggiamento verso gli investitori esteri è di apertura.
Grazie alla sua collocazione geografica e ai rapporti privilegiati con la Cina, Hong Kong si presenta come un importante punto di
accesso per i mercati asiatici. La funzione di hub finanziario agevola l’ingresso di investitori esteri, molti dei quali operano in diversi
paesi dell’area asiatica direttamente da Hong Kong.
Ultimo aggiornamento: 04/08/2015
^Top^
HONG KONG
26
RISCHI
RISCHI POLITICI
Insoddisfazione per le politiche economiche e sociali
Crescente polarizzazione sociale
Liberta' di parola
Occupy Central
Hong Kong costituisce l'unico territorio della Cina dove la libertà di manifestazione è
pienamente tutelata. Negli ultimi anni è aumentata la frequenza delle manifestazioni indice di
forte disagio sociale, indette per invocare politiche governative in campo economico e
sociale più incisive a favore delle classi disagiate.
Insoddisfazione per le politiche
economiche e sociali
Crescente polarizzazione sociale
Hong Kong è una delle città più ricche in assoluto al mondo, dove tuttavia il coefficiente Gini
si situa su livelli molto elevati. Cio' premesso, resta una delle città più sicure al mondo.
La scomparsa nell'ottobre 2015 di alcuni editori di Hong Kong noti per la vendita di testi
vietati nella RPC, ha ridestato a inizio 2016 le preoccupazioni di parte dell'opinione pubblica
su forme di pressione sugli organi di stampa da parte delle Autorita? centrali.
Liberta' di parola
La decisione delle autorita' cinesi del 31/8/2014 sull?adozione di criteri di elezione diretta del
Chief Executive di Hong Kong alle elezioni del 2017 ha aggregato una coalizione popolare di
protesta con diverse migliaia di manifestanti ? avviata a fine settembre 2014 e conclusasi a dicembre - che ha occupato i principali
punti nevralgici della citta?, con chiusura delle scuole e paralisi del traffico in diversi quartieri. Le manifestazioni hanno avuto
momenti di tensione con le forze dell?ordine, ma non si sono verificati significativi episodi di violenza
Occupy Central
Ultimo aggiornamento: 28/01/2016
^Top^
HONG KONG
27
RISCHI ECONOMICI
Eccessiva crescita dei prezzi del settore immobiliare
Vulnerabilità alle fluttuazioni dei mercati internazionali legata all'alto grado di apertura dell'economia
Possibili rischi di inflazione o deflazione legati alla politica monetaria
Contrazione dell'economia locale in caso di rallentamento dell'economia cinese
Eccessiva crescita dei prezzi del
settore immobiliare
Secondo il Ratings and Valuation Department (RVD nel corso di un anno e fino ad aprile
2015, i prezzi degli immobili a Hong Kong sono aumentati del 21.27% , + 2,42% rispetto allo
stesso periodo dell'anno precedente.
Vulnerabilità alle fluttuazioni dei
mercati internazionali legata
all'alto grado di apertura
dell'economia
L’altissimo grado di apertura all’estero proprio dell’economia di Hong Kong è la chiave dei
suoi dinamismo e successo nel mondo, ma anche – nei periodi di crisi globale – il tallone
d’Achille che la rende vulnerabile alle violente fluttuazioni (o contrazioni) dei mercati
mondiali.
Possibili rischi di inflazione o
deflazione legati alla politica
monetaria
La politica monetaria di Hong Kong segue quella statunitense, essendo il dollaro di Hong
Kong ancorato in modo fisso al dollaro USA dal peg. In tal modo, secondo alcuni osservatori,
il livello dei tassi di interesse a Hong Kong potrebbe non essere sempre appropriato alla
situazione economica locale, determinando periodi di alta inflazione o deflazione.
Contrazione dell'economia
locale in caso di rallentamento
dell'economia cinese
La Cina continentale rappresenta il maggior partner commerciale di Hong Kong, ed è la
maggiore fonte di flussi turistici e di investimenti in entrata. In uno scenario in cui l'economia
cinese dovesse rallentare bruscamente, questo si tradurrebbe in una generale contrazione
dell'economia locale.
Ultimo aggiornamento: 14/01/2016
^Top^
RISCHI OPERATIVI
Il costante aumento degli affitti a uso commerciale mette a rischio l'operativita' delle PMI locali
Costo della vita. Hong Kong e' la seconda citta' piu' cara al mondo per gli espatriati
Alto costo e scarsita' di posti nelle scuole private internazionali
L'altissimo costo degli affitti ad uso residenziale e commerciale, tra i piu' alti al mondo e in
costante aumento nonostante le misure del Governo volte a raffreddare il settore, ha spinto
molte PMI locali e straniere a chiudere l'attività o a spostare i propri uffici in zone periferiche.
Tali affitti, soprattutto nelle zone centrali dell'Isola di Hong Kong, risultano sostenibili ormai
esclusivamente per le grandi catene o per le multinazionali, anche se sempre piu' con difficolta' unitamente al continuo calo delle
vendite al dettaglio (-7,8% a novembre 2015).
Il costante aumento degli affitti a
uso commerciale mette a rischio
l'operativita' delle PMI locali
Costo della vita. Hong Kong e' la
seconda citta' piu' cara al mondo
per gli espatriati
L'aumento del costo della vita a Hong Kong, comprensivo dei principali parametri di
riferimento, segue ormai da anni una curva ascendente, come d?altronde testimoniano le
stesse graduatorie pubblicate dalla societa' Mercer & Consulting, dove Hong Kong e'
passata dal nono posto nel 2012, al sesto del 2013, al terzo del 2014, sino a raggiungere l?
attuale seconda posizione nel 2015.
Le scuole straniere presenti offrono tutte i livelli di studio dall'elementare al secondario
superiore e hanno un ottimo standard qualitativo, con costi tuttavia molto elevati,
mediamente intorno ai 120.000 HKD annui per i primi anni di istruzione, a salire. Permane il
problema del limitato numero di posti complessivamente offerti dalle scuole private
internazionali presenti a Hong Kong (circa 35.000) a fronte del numero di espatriati qui residenti (oltre 350.000).
Alto costo e scarsita' di posti
nelle scuole private
internazionali
Ultimo aggiornamento: 28/01/2016
^Top^
HONG KONG
28
HONG KONG
29
RAPPORTI CON L'ITALIA
OVERVIEW
Le relazioni bilaterali sono incentrate soprattutto sugli scambi economici.
Per l’Italia, Hong Kong rappresenta il terzo partner commerciale in Asia dopo Cina e Giappone, con un interscambio bilaterale a fine
2014 (dati ICE su fonte World Trade Atlas e Hong Kong Census Department) pari a 11,7 miliardi di USD, segnando un incremento
dell’8,3% rispetto all’anno precedente, con un saldo attivo del nostro Paese pari a ben 4,6 miliardi di USD grazie all’eccellente
andamento delle esportazioni italiane. Nel 2014 l’interscambio commerciale Italia-Hong Kong ha contribuito per il 13% a quello tra
Hong Kong e l’UE-25.
Il dato conferma il positivo trend di crescita già registrato nel corso degli anni precedenti. Nel 2014, infatti, l’Italia è stata il
tredicesimo più importante fornitore di Hong Kong e il secondo tra quelli europei, in salita rispetto al quarto posto del 2012 (quando il
valore del suo interscambio si attestava a 7,1 miliardi di USD) e al terzo del 2013 (7,7 miliardi, +8,15%), con esportazioni in crescita
del 8,17% rispetto al 2013, per un valore di beni pari a 8,36 miliardi di USD.
Nell’ultimo anno, dunque, l’Italia si dimostra il Paese europeo più dinamico nel settore delle esportazioni verso Hong Kong,
preceduta dalla sola Gran Bretagna (con un valore di 17,5 miliardi di USD, che pure ha segnato un calo di oltre il 10% del proprio
export), mentre consolida ulteriormente le proprie posizioni rispetto a tutti gli altri maggiori competitors UE: sia la Germania (con un
valore di 7,67 miliardi di USD), che la Francia (7,1 miliardi di USD), infatti, evidenziano un lieve arretramento nelle loro esportazioni
rispetto al 2013, rispettivamente pari al -2,69% e -2,21%, che fa loro perdere aderenza rispetto alle prime due posizioni.
A dimostrazione del dinamismo del nostro export, la quota italiana sull’esportazioni globali verso Hong Kong è salita dal 1,29% al
1,34% tra il 2012 e il 2014. In lieve aumento anche il nostro import da Hong Kong, pari a 3,14 miliardi di USD (inclusivo dei prodotti e
servizi locali e delle ri-esportazioni che dalla Cina continentale arrivano in Italia tramite questa Regione Amministrativa Speciale),
con una crescita del +0,6%; si tratta, in questo caso, di un dato che posiziona il nostro Paese al 21simo posto fra i paesi clienti di
Hong Kong.
Ultimo aggiornamento: 04/08/2015
^Top^
HONG KONG
30
SCAMBI COMMERCIALI
EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: HONG KONG
Export italiano verso il paese:
HONG KONG
2014
Totale
5.465,34 mln. €
2015
2016
5.917,59 mln. €
mln. €
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
2016
2017
nd mln. €
2014
10,8
Prodotti delle miniere e delle cave
Prodotti alimentari
Bevande
Prodotti tessili
nd mln. €
2015
12,86
9,59
14,52
177,86
191,08
31,55
33,81
385,56
419,3
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
1.098,84 1.265,25
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
1.194,91 1.224,48
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
11,35
8,35
Carta e prodotti in carta
25,14
24,85
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
1,02
0,55
205,97
251,39
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
51,72
63,79
Articoli in gomma e materie plastiche
46,52
50,7
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
74,94
81,98
40,5
32,24
Prodotti chimici
Prodotti della metallurgia
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
42,76
46,17
538,85
564,05
98,53
87,19
307,57
304,06
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
80,41
116,39
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
124,2
131,78
Mobili
57,73
63,19
810,23
884,62
33,48
38,93
Macchinari e apparecchiature
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
Altri prodotti e attività
Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.
HONG KONG
31
2016
IMPORT ITALIANO DAL PAESE: HONG KONG
Import italiano dal paese:
HONG KONG
Totale
2014
2015
247,24 mln. €
314,28 mln. €
2016
mln. €
Merci (mln. €)
2016
2017
nd mln. €
nd mln. €
2014
2015
1,78
2,43
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
19,93
21,79
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
43,73
45,84
Carta e prodotti in carta
1,09
1,12
Prodotti chimici
0,99
2,54
Articoli in gomma e materie plastiche
4,85
4,47
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
0,92
1,25
19,62
7,96
Prodotti tessili
Prodotti della metallurgia
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
4,74
6,29
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
34,74
37,49
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
11,16
10,32
Macchinari e apparecchiature
5,99
6,53
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
0,49
1,65
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
0,27
54,78
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
50,85
72,33
Altri prodotti e attività
43,51
34,21
Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.
OSSERVAZIONI
HONG KONG
32
2016
INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK
HONG KONG
33
OSSERVAZIONI
HONG KONG
34
INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI
HONG KONG
35
OSSERVAZIONI
HONG KONG
36
FLUSSI TURISTICI
Il turismo è uno dei pilastri dell’economia, con un contributo al PIL del 5% e circa 250.000 addetti. I dati relativi al 2015 indicano un
flusso di visitatori pari a 59 milioni (in calo del 2,5% al 2014) di cui 45,8 milioni dalla Cina continentale. Si osserva un calo, seppur
ancora graduale, dei turisti cinesi in entrata (circa -3% considerando il 2014 e in particolare una loro minore propensione di spesa,
fenomeni legati a dinamiche note quali le misure anticorruzione adottate dal governo di Pechino, il rafforzamento della valuta locale,
la crescente concorrenza di altre destinazioni asiatiche per lo shopping, le turbolenze del mercato finanziario cinese, solo per
menzionarne le principali.
Guardando ai numeri, la spesa complessiva dei turisti cinesi a Hong Kong, seppur riferita al primo semestre 2015, ha raggiunto i 72
miliardi di HKD (8,5 miliardi di Euro), in calo del 7,4% rispetto al primo semestre 2014. Scorporando questo dato emerge un calo
sostanziale della voce economicamente piu’ rilevante, quella appunto dello shopping che da sola vale oltre 50 miliardi di HKD, in
calo del 10%, seguita dalla voce hotel (-5%), divertimenti (-21%) e tour organizzati (-42%), con l’unica voce in aumento della
ristorazione (+5%).
Per quanto riguarda il turismo outgoing - per dimensione dei flussi turistici e per capacità di spesa all’estero - gli hongkoknghini si
posizionano al quarto posto in Asia e al quattordicesimo al mondo. Tra i principali motivi si segnalano: 1) l’altissima densità di
popolazione e le relativamente scarse opzioni di svago/attrazioni in città; 2) l’alta capacità di spesa, con un Pil pro capite tra i più alti
al mondo; 3) l’eccellente sistema dei trasporti marittimi e soprattutto aerei, con un aeroporto ai primi posti a livello mondiale che
collega 170 destinazioni nel mondo (di cui oltre 50 nella RPC), con 900 voli giornalieri serviti da oltre 100 compagnie e una posizione
geografica strategica in Asia, entro 5 ore di volo si raggiungono tutte le principali città asiatiche; 4) la maggior parte dei cittadini di
Hong Kong parla inglese e il passaporto della RAS di Hong Kong non necessita del visto turistico per visitare oltre 140 paesi; 5) le
Autorità locali non impongono limitazioni ai flussi in uscita di persone o di valuta straniera. Pur non disponendo di statistiche ufficiali
sul numero di turisti hongkonghini in Italia, si stima che siano intorno agli 80-100.000 ogni anno. Il turista di Hong Kong si orienta
prevalentemente verso le nostre grandi città d’arte e lo shopping, mentre i percorsi agrituristici, i centri di medie e piccole dimensioni
e le zone balneari sono ancora in secondo piano. Sovente la visita in Italia viene associata ad altri Paesi europei. Le maggiori
attrattive del nostro Paese sono: ricchezze artistiche, patrimonio enogastronomico e shopping, quest’ultimo in forte ascesa anche
grazie al deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro americano, e quindi al dollaro di Hong Kong, legato alla valuta
statunitense. Oltre ai viaggi di intrattenimento puro, l’Italia è frequente meta di visite per affari (data l’intensità dei rapporti
economico-commeciali, in crescita), facilitati dai voli diretti su Roma e su Milano operati dalla compagnia di bandiera di Hong Kong
Cathay Pacific, che opera anche voli in co-sharing su Venezia.
Ultimo aggiornamento: 29/01/2016
^Top^
HONG KONG
37
Scarica