UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 Camera di Commercio di Udine Via Morpurgo 4 - 33100 Udine Tel. +39 0432 273 111 - Fax +39 0432 509 469 www.ud.camcom.it - [email protected] UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 LA SITUAZIONE ECONOMICA DELLA PROVINCIA DI UDINE Quadro di sintesi – Quarto trimestre 2010 Centro Studi e Ufficio Statistica marzo 2011 2 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 Rapporto redatto dal Centro Studi Ufficio Statistica e Prezzi Mario Passon, Francesca Buiatti, Maria Cappello e Francesca Rossi (stagista dell’Università di Trieste) Si autorizza la riproduzione, la diffusione e l’utilizzazione della presente pubblicazione a condizione di citare la fonte. Documento presente nei siti: www.ud.camcom.it e www.starnet.unioncamere.it 3 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 Indice 1. IL QUADRO MACROECONOMICO DI RIFERIMENTO 2. LA SITUAZIONE DELLA PROVINCIA DI UDINE a) la dinamica imprenditoriale b) il mercato del lavoro c) l’interscambio commerciale d) i prezzi al consumo 3. IL MERCATO DEL CREDITO 4. FONTI 4 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 IL QUADRO MACROECONOMICO DI RIFERIMENTO 5 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 L’economia internazionale L’ECONOMIA MONDIALE CONTINUA AD ESPANDERSI. La ripresa dell’economia mondiale si dimostra sempre più in grado di autosostenersi, pur con profili di crescita diversi tra paesi e regioni. In questo senso si conferma la robusta crescita della Germania, ma anche il miglioramento dell’economia Americana. La crescita mondiale è tornata a rafforzarsi nell’ultimo trimestre 2010, dopo aver temporaneamente rallentato nel terzo. • I RINCARI DELLE MATERIE DI BASE SI RIFLETTONO SULLA CRESCITA DEI PREZZI AL CONSUMO. Si intensificano le spinte inflazionistiche su scala internazionale, aumentate in particolare dall’aumento dei prezzi del petrolio e delle materie prime non petrolifere • NELL’AREA DELL’EURO LA CRESCITA È DISEGUALE TRA PAESI E TENDE A RALLENTARE. Il quarto trimestre conferma il +0,3% del trimestre precedente, una performance decisamente inferiore al primo semestre, quando sui era registrato rispettivamente un +0,4% nei primi tre mesi e un +1% nel secondo trimestre. Le differenze tra paesi risultano piuttosto significative per cui a valori positivi di Germania, Francia e Austria, corrispondono performance meno brillanti per Italia, Spagna e Regno Unito. • ELEMENTI DI FORTE CRITICITÀ sono rappresentati dalle tensioni sul debito sovrano di alcuni stati (in particolare Portogallo, Spagna e Italia), nonché dalle turbolenze nelle nazioni del Medio Oriente e del nord-Africa, che hanno prodotto un significativo rialzo del prezzo del petrolio ed anche un irrigidimento della politica monetaria per contenere l’inflazione. 6 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 Indicatori congiunturali dell’economia internazionale 4.o trim ’09 1.o trim ’10 2.o trim ’10 3.o trim ’10 4.o trim ’10 STATI UNITI +1,2% +0,9% +0,4% +0,6% +0,7% +0,4% +1,0% +0,3% +0,3% Prodotto Interno Lordo (var. % congiunturale) EURO 17 +0,2% Fonte: Eurostat, Euroindicateurs, 3 marzo 2011 2,0 1,5 1,0 Andamento del PIL: confronto tra Stati Uniti, Zona Euro e Italia 0,5 0,0 -0,5 -1,0 USA -1,5 UEM -2,0 ITALIA -2,5 -3,0 1.o 2.o 3.o 4.o 1.o 2.o 3.o 4.o 1.o 2.o 3.o 4.o 1.o 2.o 3.o 4.o 1.o 2.o 3.o 4.o 1.o 2.o 3.o 4.o 1.o 2.o 3.o 4.o tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Fonte: elaborazioni su dati Eurostat ed Istat 2010 7 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 €-coin e PIL dell’area L’indicatore €-coin, l’economia dell’area euro – marzo 2011 In marzo l’indicatore €-coin è rimasto invariato rispetto al livello raggiunto in febbraio (0,57%), confermando il consolidamento della ripresa dell’attività economica nell’area dell’euro nel primo trimestre di quest’anno. Fonte: Banca d’Italia 115 Produzione industriale destagionalizzata Confronto Italia, Zona Euro Tra dicembre 2010 e gennaio 2011 si registra un aumento dello 0,3% (ZONA EURO) e dello 0,6% (UE27). Da gennaio 2010 gennaio 2011 la crescita è pari al 6,6% (ZONA EURO), 6,8% (UE27). 110 105 100 95 90 ITALIA 85 Zona Euro 80 75 70 ge m n 20 ag 0 s e 20 1 tt 0 ge 200 1 m n 20 1 ag 0 s e 20 2 tt 0 2 ge 200 m n 20 2 ag 0 s e 20 3 tt 0 ge 200 3 n m 20 3 ag 0 s e 20 4 tt 0 ge 200 4 m n 20 4 ag 0 s e 20 5 tt 0 5 ge 200 m n 20 5 ag 0 s e 20 6 tt 0 ge 200 6 n 6 m 2 00 ag 7 se 2 tt 07 ge 200 n 7 m 2 00 ag 8 se 2 tt 08 ge 200 m n 20 8 ag 0 s e 20 9 tt 0 9 ge 200 m n 20 9 ag 1 s e 20 0 tt 1 ge 201 0 n 0 20 11 Fonte: elaborazioni su dati Eurostat, Euroindicateurs 14 marzo 2011 8 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 Brent crude oil 1-month Forward - fob (free on board) per barrel and exchange rate $/€ (Il prezzo medio del brent a marzo sfiora i 115 dollari. In un anno il valore è cresciuto quasi del 47%) Fonte: elaborazioni su dati Eurostat 9 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 Previsioni dell’OCSE (andamento del PIL in %) 2010 2011 2012 Stati Uniti 2,7% 2,2% 3,1% AREA EURO 1,7% 1,7% 2,0% Germania 3,5% 2,5% 2,2% ITALIA 1,0% 1,3% 1,6% Francia 1,6% 1,6% 2,0% Austria 2,0% 2,0% 2,0% Slovenia 1,1% 2,0% 2,7% Fonte: OCSE, Economic Outlook n. 88, 18 novembre 2010 10 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 ITALIA: indicatori congiunturali Andamento del PIL: 1.o trimestre 2004 - 4.o trimestre 2010 Indice destagionalizzato della produzione industriale (base 2005=100): giugno 2007- gennaio 2011 Fonte: Elaborazione su dati Istat 11 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 L’economia italiana • Nel 4°trimestre 2010 il prodotto interno lordo (PIL) è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% rispetto al quarto trimestre del 2009. Il risultato appare indubbiamente positivo poiché sia la variazione congiunturale sia quella tendenziale sono positive da tre trimestri. Le criticità emergono nei confronti internazionali, confronti che vedono l’Italia in coda a questo percorso di crescita. • A livello internazionale nel 4° trimestre il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% nel Regno Unito, 0,4% in Germania, 0,7% negli Stati Uniti e 0,3% in Francia. Nella vicina Austria la crescita è dello 0,6%. In termini tendenziali si registra una variazione positiva di 4,0% in Germania, 2,7% negli Stati Uniti, 1,5% nel Regno Unito (in calo) e 1,5% in Francia. L’Austria segna un incremento del 2,7%. • Nel mese di febbraio 2011 l'indice della produzione industriale destagionalizzato ha registrato un aumento del 1,4% rispetto al mese precedente; la variazione della media degli ultimi tre mesi rispetto a quella dei tre mesi immediatamente precedenti è pari a +0,1%. Fonte: Istat 12 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 ISTAT: clima di fiducia Clima di fiducia dei consumatori (base 1980=100): gennaio 2005 - marzo 2011 Clima di fiducia delle imprese Manifatturiere (base 2005=100): gennaio 2005 – marzo 2011 13 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 ISTAT: clima di fiducia Clima di fiducia delle imprese del Commercio (base 2005=100): gennaio 2005 marzo 2011 130,00 120,00 110,00 100,00 90,00 80,00 Clima di fiducia delle imprese dei Servizi (base 2005=100): gennaio 2005 marzo 2011 130,00 70,00 120,00 60,00 110,00 100,00 90,00 80,00 70,00 60,00 14 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 L’ECONOMIA PROVINCIALE •Le Imprese •Il Mercato del Lavoro •L’Internazionalizzazione •I Prezzi 15 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 Sintesi e commento agli indicatori provinciali • Il secondo semestre 2010 ha manifestato interessanti e significativi segnali di ripresa nell’economia friulana: al 31 dicembre le imprese registrate sono 53.378 di cui attive 47.675. • Nel 2010 si sono iscritte 3175 imprese, mentre le cancellazioni sono state 3.044. Il saldo è pertanto positivo e pari a 131 unità, in inversione di tendenza dopo ben tre anni. • Si stanno affermando le economie di prossimità: imprese che operano nell’ambito della qualità sociale e della qualità della vita (per esempio nella sanità, nell’assistenza, nella cultura, nella green economy) e imprese avanzate a forte base tecnologica. • Elementi di criticità si riscontrano nell’aumento delle imprese in stato di sofferenza, imprese con procedure concorsuali o in stato di liquidazione. • Preoccupante lo stato del mercato del lavoro provinciale: è cresciuto il tasso di disoccupazione, che nel 2010 è risultato pari al 6%. Sempre alto il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, determinato in particolar modo dalla gestione straordinaria e da quella in deroga: le ore autorizzate sfiorano i 12 milioni, registrando un aumento del 52% rispetto al 2009. • L’interscambio commerciale mostra lievi segnali di ripresa, anche se appare in ritardo rispetto alle altre economie del nord est. Crescono in misura consistente le importazioni, non solo per effetto della ripresa della produzione industriale, ma anche e soprattutto a causa della crescita dei prezzi delle materia prime. • Il 2010 mostra una stagione turistica con alcune ombre: se, da un lato, gli arrivi sono leggermente aumentati (+1,5%), si registra, dall’altro, un significativo calo delle presenze (-2,8%). 16 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 IMPRESE ATTIVE PER SETTORE provincia di Udine al 31 dicembre 2010: 47.675 Fonte: Elaborazioni su dati InfoCamere 17 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 UDINE: dinamica delle imprese anni 2002-2010 Iscritte Canc.(*) SALDO 2002 3.375 3.451 -76 Tasso di crescita congiunturale -0,10% 2003 3.164 3.239 -75 -0,08% 2004 3.372 3.071 301 0,63% 2005 3.313 3.079 234 0,42% 2006 3.246 3.074 172 0,32% 2007 3.258 3.837 -579 -1,32% 2008 3.231 3.486 -255 -2,00% 2009 2.786 3.215 -429 -1,32% 2010 3.175 3.044 131 0,06% (*) al netto della cancellazioni d’ufficio Fonte: elaborazione su dati InfoCamere 18 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 Nel 2010 in provincia di Udine si sono iscritte 2.175 imprese Natalità per comparto (anno 2010) Natalità per trimestre Fonte: Elaborazioni su dati InfoCamere 19 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 CASSA INTEGRAZIONE – UDINE Periodo gennaio – dicembre Anno 2010 Anno 2009 Var % GESTIONE ORDINARIA 1.921.822 3.964.993 -51,53% GESTIONE STRAORDINARIA 7.522.546 3.025.732 148,62% DEROGA 2.289.435 730.438 213,43% TOTALE 11.733.803 7.721.163 51,97% di cui legno 1.223.164 1.584.669 -22,81% di cui meccanica 5.948.075 2.986.838 99,14% di cui edilizia 1.156.420 740.562 56,15% Fonte: Elaborazioni su dati INPS 20 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 INTERSCAMBIO COMMERCIALE: anno 2010 - variazioni % (a prezzi correnti) con 2009 Import Export Var % Import Var % export Friuli Venezia Giulia 6.472.649.477 11.584.932.765 +23,18% +7,85% UDINE 2.891.386.870 4.783.047.883 +42,96% +8,37% Nord Est 77.268.905.525 105.700.158.078 +23,07% +15,39% Italia 364.949.622.405 337.583.778.549 +22,63% +15,72% Fonte: elaborazione su dati Istat 21 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 ANDAMENTO DELL’INTERSCAMBIO COMMERCIALE IN PROVINCIA DI UDINE variazioni percentuali tendenziali 1999-2010 Fonte: elaborazione su dati Istat 22 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 INDICI COMUNALI DEI PREZZI AL CONSUMO PER L’INTERA COLLETTIVITA’ (NIC) – dicembre 2010 (variazioni percentuali e contributi alle variazioni dell’indice generale) dic-10/dic-09 dic-09/dic-08 Prodotti alimentari e bevande analcoliche +1,6% -0,6% Bevande alcoliche e tabacchi +1,9% +3,9% Abbigliamento e calzature Abitazione, acqua, elettricità e combustibili Mobili, articoli e servizi per la casa Servizi sanitari e spese per la salute Trasporti Comunicazioni +1,7% +5,1% +1,0% +0,9% +4,2% -0,6% +1,6% -2,9% +1,0% +0,5% +4,2% -0,2% Ricreazione, spettacolo e cultura +1,3% +1,8% Istruzione Servizi ricettivi e di ristorazione Altri beni e servizi +4,7% +2,5% +2,3% +0,4% +1,3% +3,8% Indice generale (con tabacchi) +2,4% +1,1% Fonte: Comune di Udine 23 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 INDICI COMUNALI DEI PREZZI AL CONSUMO PER L’INTERA COLLETTIVITA’ (NIC) variazioni tendenziali gennaio 2008 - dicembre2010 Fonte: Elaborazioni su dati Istat e Comune di Udine 24 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 PREZZI DI ALCUNI PRODOTTI in provincia di Udine Prodotti petroliferi gennaio 2008 – dicembre 2010 Prodotti agricoli gennaio 2002 – dicembre 2010 Fonte: Elaborazioni Centro Studi della CCIAA di Udine 25 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 IL MERCATO DEL CREDITO 26 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 TASSI BCE ED EURIBOR periodo gennaio 1999 - aprile 2010 BCE EURIBOR Fonte: elaborazione su dati BCE Fonte: elaborazione su dati EURIBOR 27 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 Conclusioni • Questa fase economica lascia intravedere segnali di recupero a livello internazionale e nazionale. La regione Friuli Venezia Giulia appare tuttavia in leggero ritardo rispetto al contesto nord est (di riferimento), che in questo momento sembra essere il territorio più dinamico. • Certamente i due anni di recessione economica hanno modificato il quadro economico e sociale di riferimento e la capacità di fare marketing. • La competitività dei territori, nei prossimi anni, dipenderà in modo cruciale dal rafforzamento di un contesto favorevole al fare impresa. • Le imprese ed il sistema economico locale potranno consolidarsi e crescere se sapranno lavorare non solo sulla produzione di nuove idee ma anche sulla creazione di nuovi canali di propagazione (reti, alleanze, ecc.). Sarà necessario innalzare il tasso di crescita potenziale del prodotto procedendo a riforme strutturali, aprire un tavolo di discussione tra le parti sociali per assegnare i compiti e finalizzare gli obiettivi convergenti. • Il territorio ed il suo contesto sono fattori che determineranno o meno la forza della ripresa economica e saranno in grado di differenziare lo sviluppo delle economie locali: conoscenza, sapere, creatività, innovazione, capitale umano, competenze e professionalità presenti. • L’importanza dei fattori hard dello sviluppo, ovvero le infrastrutture logistiche ma non solo: quelle telematiche, gli impianti energetico - ambientali, la copertura dei servizi di banda larga. • La strategicità dei fattori soft dello sviluppo, cioè di quelli immateriali, rappresentati dalle competenze e professionalità nei territori dove operano le imprese, dai servizi reali di qualità, da quelli ad alto contenuto di conoscenza e dai servizi tecnologicamente avanzati. 28 UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010 FONTI ISTAT (www.istat.it): l’Istituto Nazionale di Statistica è un ente di ricerca pubblico ed è il principale produttore di statistica ufficiale a supporto dei cittadini e dei decisori pubblici. EUROSTAT (epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/eurostat/home/): l'Ufficio Statistico delle Comunità Europee di supporto alla Commissione Europea. Raccoglie ed elabora dati della UE a fini statistici, promuovendo il processo di armonizzazione dell'approccio statistico tra gli Stati membri. STARNET (www.starnet.unioncamere.it): la rete dei Centri Studi e Uffici di Statistica delle Camere di Commercio e delle Unioni. UNIONCAMERE (www.unioncamere.it): Unione delle Camere di Commercio Italiane è un ente pubblico che ha il compito di rappresentare e curare gli interessi generali delle Camere di Commercio nei confronti di tutti gli interlocutori istituzionali a livello locale, regionale, nazionale e sovranazionale, incluse le organizzazioni imprenditoriali, dei consumatori e dei lavoratori. INFOCAMERE (www.infocamere.it): gestisce e divulga il patrimonio informativo del sistema camerale, di cui è parte integrante. Ha realizzato e gestisce il sistema telematico nazionale che collega tra loro le Camere di Commercio (Registro delle Imprese). Ministero dello Sviluppo Economico pubblica e diffonde le statistiche energetiche. (dgerm.sviluppoeconomico.gov.it/dgerm): 29