UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
Camera di Commercio di
Udine
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UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
LA SITUAZIONE ECONOMICA
DELLA PROVINCIA DI UDINE
Quadro di sintesi – Quarto trimestre 2010
Centro Studi e Ufficio Statistica
marzo 2011
2
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
Rapporto redatto dal
Centro Studi Ufficio Statistica e Prezzi
Mario Passon, Francesca Buiatti, Maria Cappello e
Francesca Rossi (stagista dell’Università di Trieste)
Si autorizza la riproduzione, la diffusione e l’utilizzazione della presente
pubblicazione a condizione di citare la fonte.
Documento presente nei siti:
www.ud.camcom.it e www.starnet.unioncamere.it
3
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
Indice
1.
IL QUADRO MACROECONOMICO DI RIFERIMENTO
2.
LA SITUAZIONE DELLA PROVINCIA DI UDINE
a) la dinamica imprenditoriale
b) il mercato del lavoro
c) l’interscambio commerciale
d) i prezzi al consumo
3.
IL MERCATO DEL CREDITO
4.
FONTI
4
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
IL QUADRO
MACROECONOMICO
DI RIFERIMENTO
5
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
L’economia internazionale
L’ECONOMIA MONDIALE CONTINUA AD ESPANDERSI. La ripresa dell’economia
mondiale si dimostra sempre più in grado di autosostenersi, pur con profili di
crescita diversi tra paesi e regioni. In questo senso si conferma la robusta crescita
della Germania, ma anche il miglioramento dell’economia Americana. La crescita
mondiale
è tornata a rafforzarsi nell’ultimo trimestre 2010, dopo aver
temporaneamente rallentato nel terzo.
•
I RINCARI DELLE MATERIE DI BASE SI RIFLETTONO SULLA CRESCITA DEI
PREZZI AL CONSUMO. Si intensificano le spinte inflazionistiche su scala
internazionale, aumentate in particolare dall’aumento dei prezzi del petrolio e delle
materie prime non petrolifere
•
NELL’AREA DELL’EURO LA CRESCITA È DISEGUALE TRA PAESI E TENDE A
RALLENTARE. Il quarto trimestre conferma il +0,3% del trimestre precedente, una
performance decisamente inferiore al primo semestre, quando sui era registrato
rispettivamente un +0,4% nei primi tre mesi e un +1% nel secondo trimestre. Le
differenze tra paesi risultano piuttosto significative per cui a valori positivi di
Germania, Francia e Austria, corrispondono performance meno brillanti per Italia,
Spagna e Regno Unito.
•
ELEMENTI DI FORTE CRITICITÀ sono rappresentati dalle tensioni sul debito
sovrano di alcuni stati (in particolare Portogallo, Spagna e Italia), nonché dalle
turbolenze nelle nazioni del Medio Oriente e del nord-Africa, che hanno prodotto un
significativo rialzo del prezzo del petrolio ed anche un irrigidimento della politica
monetaria per contenere l’inflazione.
6
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
Indicatori congiunturali
dell’economia internazionale
4.o
trim ’09
1.o
trim ’10
2.o
trim ’10
3.o
trim ’10
4.o
trim ’10
STATI UNITI +1,2%
+0,9%
+0,4%
+0,6%
+0,7%
+0,4%
+1,0%
+0,3%
+0,3%
Prodotto
Interno Lordo
(var. %
congiunturale)
EURO 17
+0,2%
Fonte: Eurostat, Euroindicateurs, 3 marzo 2011
2,0
1,5
1,0
Andamento del PIL: confronto tra
Stati Uniti, Zona Euro e Italia
0,5
0,0
-0,5
-1,0
USA
-1,5
UEM
-2,0
ITALIA
-2,5
-3,0
1.o 2.o 3.o 4.o 1.o 2.o 3.o 4.o 1.o 2.o 3.o 4.o 1.o 2.o 3.o 4.o 1.o 2.o 3.o 4.o 1.o 2.o 3.o 4.o 1.o 2.o 3.o 4.o
tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr tr
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Fonte: elaborazioni su dati Eurostat ed Istat
2010
7
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
€-coin e PIL dell’area
L’indicatore €-coin, l’economia dell’area
euro – marzo 2011
In marzo l’indicatore €-coin è rimasto
invariato rispetto al livello raggiunto in
febbraio (0,57%), confermando il
consolidamento della ripresa dell’attività
economica nell’area dell’euro nel primo
trimestre di quest’anno.
Fonte: Banca d’Italia
115
Produzione industriale destagionalizzata
Confronto Italia, Zona Euro
Tra dicembre 2010 e gennaio 2011 si
registra un aumento dello 0,3% (ZONA
EURO) e dello 0,6% (UE27). Da gennaio
2010 gennaio 2011 la crescita è pari al 6,6%
(ZONA EURO), 6,8% (UE27).
110
105
100
95
90
ITALIA
85
Zona Euro
80
75
70
ge
m n 20
ag 0
s e 20 1
tt 0
ge 200 1
m n 20 1
ag 0
s e 20 2
tt 0 2
ge 200
m n 20 2
ag 0
s e 20 3
tt 0
ge 200 3
n
m 20 3
ag 0
s e 20 4
tt 0
ge 200 4
m n 20 4
ag 0
s e 20 5
tt 0 5
ge 200
m n 20 5
ag 0
s e 20 6
tt 0
ge 200 6
n 6
m 2 00
ag 7
se 2
tt 07
ge 200
n 7
m 2 00
ag 8
se 2
tt 08
ge 200
m n 20 8
ag 0
s e 20 9
tt 0 9
ge 200
m n 20 9
ag 1
s e 20 0
tt 1
ge 201 0
n 0
20
11
Fonte: elaborazioni su dati Eurostat,
Euroindicateurs 14 marzo 2011
8
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
Brent crude oil 1-month Forward - fob (free on board) per barrel and
exchange rate $/€ (Il prezzo medio del brent a marzo sfiora i 115 dollari. In un anno il valore è
cresciuto quasi del 47%)
Fonte: elaborazioni su dati Eurostat
9
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
Previsioni dell’OCSE (andamento del PIL in %)
2010
2011
2012
Stati Uniti
2,7%
2,2%
3,1%
AREA EURO
1,7%
1,7%
2,0%
Germania
3,5%
2,5%
2,2%
ITALIA
1,0%
1,3%
1,6%
Francia
1,6%
1,6%
2,0%
Austria
2,0%
2,0%
2,0%
Slovenia
1,1%
2,0%
2,7%
Fonte: OCSE, Economic Outlook n. 88, 18 novembre 2010
10
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
ITALIA: indicatori congiunturali
Andamento del PIL:
1.o trimestre 2004 - 4.o trimestre 2010
Indice destagionalizzato
della produzione industriale (base
2005=100): giugno 2007- gennaio 2011
Fonte: Elaborazione su dati Istat
11
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
L’economia italiana
•
Nel 4°trimestre 2010 il prodotto interno lordo (PIL) è aumentato dello 0,1% rispetto al
trimestre precedente e dell’1,5% rispetto al quarto trimestre del 2009. Il risultato appare
indubbiamente positivo poiché sia la variazione congiunturale sia quella tendenziale sono
positive da tre trimestri. Le criticità emergono nei confronti internazionali, confronti che
vedono l’Italia in coda a questo percorso di crescita.
•
A livello internazionale nel 4° trimestre il PIL è aumentato in termini congiunturali dello
0,6% nel Regno Unito, 0,4% in Germania, 0,7% negli Stati Uniti e 0,3% in Francia. Nella
vicina Austria la crescita è dello 0,6%. In termini tendenziali si registra una variazione
positiva di 4,0% in Germania, 2,7% negli Stati Uniti, 1,5% nel Regno Unito (in calo) e
1,5% in Francia. L’Austria segna un incremento del 2,7%.
•
Nel mese di febbraio 2011 l'indice della produzione industriale destagionalizzato ha
registrato un aumento del 1,4% rispetto al mese precedente; la variazione della media
degli ultimi tre mesi rispetto a quella dei tre mesi immediatamente precedenti è pari a
+0,1%.
Fonte: Istat
12
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
ISTAT: clima di fiducia
Clima di fiducia dei consumatori (base
1980=100): gennaio 2005 - marzo 2011
Clima di fiducia delle imprese
Manifatturiere (base 2005=100):
gennaio 2005 – marzo 2011
13
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
ISTAT: clima di fiducia
Clima di fiducia delle imprese del
Commercio (base 2005=100): gennaio 2005 marzo 2011
130,00
120,00
110,00
100,00
90,00
80,00
Clima di fiducia delle imprese dei
Servizi (base 2005=100): gennaio 2005 marzo 2011
130,00
70,00
120,00
60,00
110,00
100,00
90,00
80,00
70,00
60,00
14
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
L’ECONOMIA
PROVINCIALE
•Le Imprese
•Il Mercato del Lavoro
•L’Internazionalizzazione
•I Prezzi
15
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
Sintesi e commento agli indicatori provinciali
•
Il secondo semestre 2010 ha manifestato interessanti e significativi segnali di ripresa nell’economia
friulana: al 31 dicembre le imprese registrate sono 53.378 di cui attive 47.675.
•
Nel 2010 si sono iscritte 3175 imprese, mentre le cancellazioni sono state 3.044. Il saldo è pertanto
positivo e pari a 131 unità, in inversione di tendenza dopo ben tre anni.
•
Si stanno affermando le economie di prossimità: imprese che operano nell’ambito della qualità
sociale e della qualità della vita (per esempio nella sanità, nell’assistenza, nella cultura, nella green
economy) e imprese avanzate a forte base tecnologica.
•
Elementi di criticità si riscontrano nell’aumento delle imprese in stato di sofferenza, imprese con
procedure concorsuali o in stato di liquidazione.
•
Preoccupante lo stato del mercato del lavoro provinciale: è cresciuto il tasso di disoccupazione, che
nel 2010 è risultato pari al 6%. Sempre alto il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, determinato in
particolar modo dalla gestione straordinaria e da quella in deroga: le ore autorizzate sfiorano i 12
milioni, registrando un aumento del 52% rispetto al 2009.
•
L’interscambio commerciale mostra lievi segnali di ripresa, anche se appare in ritardo rispetto alle
altre economie del nord est. Crescono in misura consistente le importazioni, non solo per effetto della
ripresa della produzione industriale, ma anche e soprattutto a causa della crescita dei prezzi delle
materia prime.
•
Il 2010 mostra una stagione turistica con alcune ombre: se, da un lato, gli arrivi sono leggermente
aumentati (+1,5%), si registra, dall’altro, un significativo calo delle presenze (-2,8%).
16
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
IMPRESE ATTIVE PER SETTORE
provincia di Udine al 31 dicembre 2010: 47.675
Fonte: Elaborazioni su dati InfoCamere
17
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
UDINE: dinamica delle imprese
anni 2002-2010
Iscritte
Canc.(*)
SALDO
2002
3.375
3.451
-76
Tasso di crescita
congiunturale
-0,10%
2003
3.164
3.239
-75
-0,08%
2004
3.372
3.071
301
0,63%
2005
3.313
3.079
234
0,42%
2006
3.246
3.074
172
0,32%
2007
3.258
3.837
-579
-1,32%
2008
3.231
3.486
-255
-2,00%
2009
2.786
3.215
-429
-1,32%
2010
3.175
3.044
131
0,06%
(*) al netto della cancellazioni d’ufficio
Fonte: elaborazione su dati InfoCamere
18
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
Nel 2010 in provincia di Udine
si sono iscritte 2.175 imprese
Natalità per comparto (anno 2010)
Natalità per trimestre
Fonte: Elaborazioni su dati InfoCamere
19
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
CASSA INTEGRAZIONE – UDINE
Periodo gennaio – dicembre
Anno
2010
Anno
2009
Var %
GESTIONE ORDINARIA
1.921.822
3.964.993
-51,53%
GESTIONE STRAORDINARIA
7.522.546
3.025.732
148,62%
DEROGA
2.289.435
730.438
213,43%
TOTALE
11.733.803
7.721.163
51,97%
di cui legno
1.223.164
1.584.669
-22,81%
di cui meccanica
5.948.075
2.986.838
99,14%
di cui edilizia
1.156.420
740.562
56,15%
Fonte: Elaborazioni su dati INPS
20
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
INTERSCAMBIO COMMERCIALE:
anno 2010 - variazioni % (a prezzi correnti) con 2009
Import
Export
Var %
Import
Var %
export
Friuli Venezia Giulia
6.472.649.477
11.584.932.765
+23,18%
+7,85%
UDINE
2.891.386.870
4.783.047.883
+42,96%
+8,37%
Nord Est
77.268.905.525
105.700.158.078
+23,07%
+15,39%
Italia
364.949.622.405
337.583.778.549
+22,63%
+15,72%
Fonte: elaborazione su dati Istat
21
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
ANDAMENTO DELL’INTERSCAMBIO
COMMERCIALE IN PROVINCIA DI UDINE
variazioni percentuali tendenziali 1999-2010
Fonte: elaborazione su dati Istat
22
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
INDICI COMUNALI DEI PREZZI AL CONSUMO PER
L’INTERA COLLETTIVITA’ (NIC) – dicembre 2010
(variazioni percentuali e contributi alle variazioni dell’indice generale)
dic-10/dic-09
dic-09/dic-08
Prodotti alimentari e bevande analcoliche
+1,6%
-0,6%
Bevande alcoliche e tabacchi
+1,9%
+3,9%
Abbigliamento e calzature
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili
Mobili, articoli e servizi per la casa
Servizi sanitari e spese per la salute
Trasporti
Comunicazioni
+1,7%
+5,1%
+1,0%
+0,9%
+4,2%
-0,6%
+1,6%
-2,9%
+1,0%
+0,5%
+4,2%
-0,2%
Ricreazione, spettacolo e cultura
+1,3%
+1,8%
Istruzione
Servizi ricettivi e di ristorazione
Altri beni e servizi
+4,7%
+2,5%
+2,3%
+0,4%
+1,3%
+3,8%
Indice generale (con tabacchi)
+2,4%
+1,1%
Fonte: Comune di Udine
23
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
INDICI COMUNALI DEI PREZZI AL CONSUMO
PER L’INTERA COLLETTIVITA’ (NIC)
variazioni tendenziali gennaio 2008 - dicembre2010
Fonte: Elaborazioni su dati Istat e Comune di Udine
24
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
PREZZI DI ALCUNI PRODOTTI
in provincia di Udine
Prodotti petroliferi
gennaio 2008 – dicembre 2010
Prodotti agricoli
gennaio 2002 – dicembre 2010
Fonte: Elaborazioni Centro Studi della CCIAA di Udine
25
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
IL MERCATO
DEL CREDITO
26
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
TASSI BCE ED EURIBOR
periodo gennaio 1999 - aprile 2010
BCE
EURIBOR
Fonte: elaborazione su dati BCE
Fonte: elaborazione su dati EURIBOR
27
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
Conclusioni
• Questa fase economica lascia intravedere segnali di recupero a livello internazionale e nazionale. La
regione Friuli Venezia Giulia appare tuttavia in leggero ritardo rispetto al contesto nord est (di riferimento),
che in questo momento sembra essere il territorio più dinamico.
• Certamente i due anni di recessione economica hanno modificato il quadro economico e sociale di
riferimento e la capacità di fare marketing.
• La competitività dei territori, nei prossimi anni, dipenderà in modo cruciale dal rafforzamento di un
contesto favorevole al fare impresa.
• Le imprese ed il sistema economico locale potranno consolidarsi e crescere se sapranno lavorare non
solo sulla produzione di nuove idee ma anche sulla creazione di nuovi canali di propagazione (reti, alleanze,
ecc.). Sarà necessario innalzare il tasso di crescita potenziale del prodotto procedendo a riforme strutturali,
aprire un tavolo di discussione tra le parti sociali per assegnare i compiti e finalizzare gli obiettivi
convergenti.
• Il territorio ed il suo contesto sono fattori che determineranno o meno la forza della ripresa economica e
saranno in grado di differenziare lo sviluppo delle economie locali: conoscenza, sapere, creatività,
innovazione, capitale umano, competenze e professionalità presenti.
• L’importanza dei fattori hard dello sviluppo, ovvero le infrastrutture logistiche ma non solo: quelle
telematiche, gli impianti energetico - ambientali, la copertura dei servizi di banda larga.
• La strategicità dei fattori soft dello sviluppo, cioè di quelli immateriali, rappresentati dalle competenze e
professionalità nei territori dove operano le imprese, dai servizi reali di qualità, da quelli ad alto contenuto di
conoscenza e dai servizi tecnologicamente avanzati.
28
UDINE: rapporto 4.o trimestre 2010
FONTI
ISTAT (www.istat.it): l’Istituto Nazionale di Statistica è un ente di ricerca pubblico ed è il
principale produttore di statistica ufficiale a supporto dei cittadini e dei decisori pubblici.
EUROSTAT (epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/eurostat/home/): l'Ufficio
Statistico delle Comunità Europee di supporto alla Commissione Europea. Raccoglie ed
elabora dati della UE a fini statistici, promuovendo il processo di armonizzazione
dell'approccio statistico tra gli Stati membri.
STARNET (www.starnet.unioncamere.it): la rete dei Centri Studi e Uffici di Statistica delle
Camere di Commercio e delle Unioni.
UNIONCAMERE (www.unioncamere.it): Unione delle Camere di Commercio Italiane è un
ente pubblico che ha il compito di rappresentare e curare gli interessi generali delle Camere
di Commercio nei confronti di tutti gli interlocutori istituzionali a livello locale, regionale,
nazionale e sovranazionale, incluse le organizzazioni imprenditoriali, dei consumatori e dei
lavoratori.
INFOCAMERE (www.infocamere.it): gestisce e divulga il patrimonio informativo del
sistema camerale, di cui è parte integrante. Ha realizzato e gestisce il sistema telematico
nazionale che collega tra loro le Camere di Commercio (Registro delle Imprese).
Ministero dello Sviluppo Economico
pubblica e diffonde le statistiche energetiche.
(dgerm.sviluppoeconomico.gov.it/dgerm):
29