CO MMER C I A L I STI E F I S C O Venerdì 21 Ottobre 2011 33 Oggi a Napoli il convegno di studio sulle manovre 2011 organizzato dall’ordine dei commercialisti Più semplificazione per la ripresa Regole snelle per poter combattere evasione e sommerso DI VITTORIO MAROTTA «P er la ripresa non si può che passare da una riduzione dell’evasione fiscale e del sommerso, altrimenti nessun intervento strutturale credibile sarà proponibile. Perché ciò sia possibile, però, è necessario provvedere a una semplificazione legislativa, adottando misure normative e amministrative snelle e mantenendo una continuità di indirizzo tecnico e politico». Vincenzo Moretta, consigliere segretario dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, introduce il convegno «Le manovre fiscali 2011» che si terrà oggi presso il capoluogo partenopeo. «La categoria avverte l’esigenza di una discussione approfondita sulle prospettive del fisco italiano e sulla opportunità di un intervento di modifica organico e ispirato a criteri di razionalità economica, tenendo altresì presente l’attuale situazione dell’economia italiana afflitta da un tasso di crescita anemico, da crescenti difficoltà di bilancia dei pagamenti, e gravata da un debito elevatissimo e aumentato ulteriormente a causa della crisi». Si parla sempre più spesso di riforma fiscale. «Ma i contenuti possono essere molto diversi», analizza il consigliere segretario dell’ordine di Napoli. «Una riforma fiscale si giustifica in relazione agli obiettivi che essa si pone (maggiore equità, maggiore efficienza, redistribuzione del carico fiscale ecc.). La riforma può comportare una riduzione del carico fiscale o solo una sua redistribuzione. È chiaro che se non sarà possibile ridurre in modo consistente la spesa è solo la seconda ipotesi che può essere praticabile per il nostro paese». Sono però necessari interventi normativi, in materia fiscale, meditati e non improvvisati. «Da maggio a oggi possiamo contare il decreto sviluppo dl 13 maggio 2011, n. 70; la manovra correttiva; le misure per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo, più alcuni interventi di prassi avvenuti nei mesi di settembre e di ottobre. Sono entrate in vigore almeno altre 250 regole da osservare da parte di pubbliche amministrazioni e soggetti privati. Ma quel che è anche da mettere in risalto è che occorreranno oltre 150 provvedimenti per attuare gran parte delle nuove norme». Tutto questo, gli fa eco Achille Coppola, presidente dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, va Achille Coppola e Vincenzo Moretta a concretarsi «in un avvertibile disorientamento delle imprese e delle attività economiche private e pubbliche. Esse sono prive della possibilità di avere puntuale conoscenza delle direzioni verso le quali ci si sta muovendo per il riassetto strutturale dell’economia del paese». La possibilità di effettuare dei concreti interventi, secondo Coppola, si basa interamente sul successo del recupero dell’evasione fiscale e della lotta al sommerso. «L’evasione fiscale, oltre a creare I TEMI DELL’INCONTRO Serve la collaborazione di tutti «L’ Agenzia delle entrate continua a promuovere forme di collaborazione e di partnership per una efficace gestione della cosa pubblica e dei rapporti con i contribuenti. Negli anni 2009 e 2010 l’Agenzia in Campania ha accertato oltre 4 miliardi di euro di evasione, riscuotendo oltre 1,2 miliardi». Il direttore regionale delle Entrate Campania, Enrico Sangermano, si sofferma sullo stato della lotta all’evasione fiscale, che sarà uno dei temi trattati nel corso del convegno «Le manovre fiscali 2011» organizzato dall’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli presieduto da Achille Coppola. Al convegno parteciperanno il generale di divisione Giuseppe Mango, comandante della Guardia di finanza Campania, e Benedetto Mineo, amministratore delegato di Equitalia Sud spa. «Siamo sicuri che, grazie ai nuovi strumenti a disposizione, l’azione amministrativa sul territorio potrà essere ancora più efficace. Il riferimento va al potenziamento e all’incentivazione della partecipazione dei comuni al contrasto all’evasione fiscale e contributiva; al varo dell’accertamento esecutivo che comporta la scomparsa della cartella di pagamento, snellendo l’azione amministrativa senza intaccare i diritti dei contribuenti; alla possibilità di creare liste selettive di contribuenti da sottoporre a controllo, basandosi sui dati finanziari». «La lotta all’evasione», spiega il vicepresidente dell’ordine dei commercialisti di Napoli Bruno Miele, «va condotta non solo per aumentare le entrate ma anche per consentire al paese di crescere e per generare un abbassamento della pressione fiscale. Il rischio, in caso contrario, è quello di produrre effetti recessivi: disoccupazione, aumenti di prezzo, contrazione dei consumi. Non è detto poi che il gettito che si recupera grazie a nuovi balzelli superi ciò che si perde a causa dei fallimenti e dei passaggi all’economia sommersa». Necessario poi combattere il sommerso. «A livello territoriale», spiega Miele, «il tasso di irregolarità delle unità di lavoro presente al Sud è più del doppio di quello presente al Nord. Se nel Veneto e in Lombardia è rispettivamente pari al 9,4% e 9,6%, in Campania raggiunge il 15,3%, in Puglia il 18,7%, in Sicilia il 19,2% e in Calabria addirittura il 29,2%». Alla prima tavola rotonda, moderata dal consigliere segretario dell’Odcec Napoli Vincenzo Moretta, interverranno il dottore commercialista Amedeo Sacrestano; Salvatore Cortese, capo del settore controlli contenzioso e riscossione dell’Agenzia delle entrate Campania; il consigliere Odcec Napoli Michele Saggese; il pubblicista Vito Dulcamare. La seconda tavola rotonda, introdotta da Clelia Buccico, professore associato di diritto tributario della Seconda università degli studi di Napoli, vedrà la partecipazione di Immacolata Vasaturo, componente della commissione contenzioso e accertamento del Cndcec; Sandro Sciancalepore, responsabile normativa Equitalia Sud spa; Ottavio Nocerino, professore aggregato di diritto tributario Sun. Marco Caiazzo danni etico-morali ai contribuenti onesti, crea un danno alla collettività. Il mancato recupero di fondi da parte dello stato da impiegare nella spesa pubblica oppure nel finanziamento della crescita economica crea un potenziale contributo all’eventuale deficit e quindi alla creazione di debito pubblico oppure mancati interventi di stimolo statale per la crescita economica stessa». «Gli effetti dell’evasione fiscale non sono solo economicamente, ma anche eticamente riprovevo- li in quanto si ha una riduzione delle entrate dello stato e delle risorse per la collettività; si peggiora la qualità dei servizi pubblici e della pubblica amministrazione per diminuzione delle uscite; calano i fondi disponibili per finanziare la crescita economica; si vanifica parzialmente la redistribuzione del reddito; si aumenta il livello di tassazione e di pressione fiscale sui contribuenti». Il valore complessivo dell’economia sommersa oscilla tra 255 e i 275 miliardi di euro, pari rispettivamente al 16,3% e al 17,5% del pil. Rispetto al 2000 (217-228 miliardi) il sommerso è in crescita ma paradossalmente costituisce una fetta inferiore della ricchezza (il pil nel frattempo è cresciuto). «Se quanto recuperato dall’evasione», evidenzia ancora il numero uno dell’Odcec partenopeo, «fosse destinato a rendere meno difficile la vita a lavoratori e imprese, si otterrebbero due risultati, uno economico e uno morale. Il risultato economico è che, poco per volta, i produttori di ricchezza che le tasse le pagano potrebbero finalmente rialzare la testa, consentendo all’Italia di tornare a crescere. Il secondo è che, con aliquote via via più ragionevoli, l’evasione fiscale diverrebbe meno conveniente». IL PUNTO L’Inps va sul web L a rivoluzione digitale nell’Inps procede la sua marcia in vista del completamento previsto per il 1° aprile 2012. Una trasformazione radicale, finalizzata a ottenere una maggiore efficienza produttiva attraverso modalità di lavoro telematiche. «I cambiamenti non influenzeranno solo l’Istituto, ma coinvolgeranno ovviamente tanto i cittadini quanto i professionisti che quotidianamente si interfacciano con esso. Per questo motivo è necessario valorizzare quel sistema di collaborazione tra l’Inps e i propri partner, tra i quali i commercialisti napoletani», spiega Giovanni Granata, consigliere delegato alla commissione lavoro dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Achille Coppola. Proprio ieri nel capoluogo partenopeo si è tenuto un convegno che ha visto la partecipazione del direttore regionale dell’Inps Campania Maria Grazia Sampietro e che si è focalizzato sulle novità apportate da questa rivoluzione digitale: web, contact center e intermediari dell’Istituto saranno i nuovi protagonisti, destinati a recepire la presentazione delle domande, che saranno quindi presentate attraverso modalità alternative rispetto agli sportelli. In questo modo sarà possibile per gli uffici concentrarsi sulle lavorazioni interne. All’appuntamento hanno inoltre partecipato i vertici dell’Odcec di Napoli Achille Coppola, Bruno Miele e Vincenzo Moretta; i presidenti della commissione lavoro dell’ordine Francesco Condurro e Antonio Alfè; il segretario Antonio Tammaro e il coordinatore Antonio Serpe.