MUSICA E PUBBLICITÀ Laboratorio di Ed. Musicale: Il nostro Ascolto della musica Solo una parte limitata della nostra esperienza musicale è composta da ascolti «volontari», cioè da musica che decidiamo di ascoltare; la gran parte dei suoni che quotidianamente sentiamo ci trova infatti distratti, concentrati principalmente su altre attività. Sono soprattutto i moderni massmedia, radio e televisione, i principali canali di trasmissione di questo continuo «bombardamento» di suoni. Gran parte di questa musica è contenuta nei messaggi pubblicitari Gran parte di questa musica radiotelevisiva è contenuta nei messaggi pubblicitari che accompagnano, interrompendoli, i programmi trasmessi. Lo scopo della pubblicità è ovviamente quello di vendere il prodotto pubblicizzato; diversamente dal passato, però, il moderno discorso pubblicitario non si concentra tanto sul prodotto (le sue caratteristiche, la sua qualità, ecc.), quanto su chi potrebbe acquistarlo. La musica è sempre più importante nella pubblicità Gli spot radiotelevisivi non informano sul prodotto, ma si propongono di colpire l’immaginazione, attirare l’attenzione e condizionare la memoria del video-ascoltatore distratto. Ed è proprio per la sua capacità di sollecitare, attirare, anche indirettamente, l’attenzione, che la componente sonora sta sempre più aumentando la sua importanza nel linguaggio della pubblicità. Attraverso la musica il prodotto si fissa nella memoria La musica è costruita o scelta in modo da entrare prepotentemente nella mente del video-ascoltatore con l’obiettivo di determinare una stabile associazione mentale tra un certo prodotto e una breve melodia. Attraverso la musica, dunque, l’immagine e il nome del prodotto si fissano nella memoria ottenendo così quel risultato che lo spot si propone. Caratteristiche della musica Per ottenere questo risultato la musica deve rispondere ad alcune caratteristiche: una melodia breve e accattivante, facile da ricordare, ma allo stesso tempo «avvincente», non banale; una sonorità complessiva vicina ai gusti musicali del target scelto un andamento musicale adeguato all’immagine che si vuol dare del prodotto Musica classica e pubblicità Interessante notare poi come alcuni spot utilizzino brani di musica classica. Questa scelta è certamente finalizzata a fare in modo che l’immaginazione del video-ascoltatore attribuisca al prodotto pubblicizzato quell’immagine di serietà, qualità e classe che viene normalmente assegnata all’esperienza musicale “colta”: anche una mozzarella, se accompagnata dalla musica di Vivaldi, può diventare un pasto da re. Nei messaggi pubblicitari radiotelevisivi la musica, quindi, svolge un’importante funzione che va analizzata e compresa. Che cos’è la pubblicità La pubblicità è una forma di comunicazione che ha lo scopo di far conoscere un prodotto (un detersivo, un profumo, un'automobile ecc.) oppure un servizio (banche, assicurazioni, telecomunicazioni ecc.) e di indurre il consumatore ad acquistarlo. Esistono però altre forme di pubblicità che si rivolgono al pubblico per lanciare un messaggio, per stimolare una riflessione su determinati comportamenti o stili di vita (la violenza negli stadi, l'abuso di sostanze nocive, il riciclaggio dei rifiuti, l'adozione a distanza ecc.). Queste ultime sono promosse da associazioni umanitarie, dai ministeri della Repubblica, dai partiti politici. I mezzi che usa la pubblicità per raggiungere il suo scopo Come abbiamo detto, la pubblicità, che ha lo scopo di far conoscere e far acquistare un prodotto o un servizio, in sostanza deve creare un bisogno. Per farlo utilizza strumenti di persuasione che puntano soprattutto a colpire l'inconscio del consumatore: vengono cioè illustrate le caratteristiche di un prodotto con un linguaggio simbolico fatto di parole e immagini scelte con grande cura, per fare leva sull'emotività e, a volte, sull'ingenuità di coloro ai quali il messaggio è destinato. Usati per colpire l’immaginazione Vengono per esempio create situazioni piacevoli, che fanno parte della vita quotidiana, come famiglie felici, gruppi di amici simpatici, case ben arredate e immerse nel verde, che colpiscono l'immaginazione dei destinatari e inducono il desiderio conscio o inconscio di ritrovarsi in condizioni simili (essere belli, ricchi, amati, spiritosi; avere successo nel lavoro e con gli amici; sembrare più giovani ecc.): agli occhi del consumatore il prodotto viene presentato come il mezzo per realizzare quel desiderio. la pubblicità fa promesse anzi, offrono un valore in più La pubblicità fa dunque promesse che non sono solo quelle evidenti ("con questa automobile potrai avere maggior sicurezza e maggior comfort"); anzi, i pubblicitari, più che promettere un prodotto migliore di altri, promettono di offrire insieme al prodotto propagandato un valore in più, la vita migliore descritta dalla situazione in cui è presentato il prodotto ("chi ha questa automobile ha una bella moglie, dei figli intelligenti, una casa con giardino, può fare viaggi in luoghi meravigliosi" e così via). Le parole della pubblicità Per analizzare e poi progettare un messaggio pubblicitario è bene conoscere alcuni termini fondamentali. TARGET JINGLE OBIETTIVO COMUNICATIVO SLOGAN SPOT TESTIMONIAL TARGET È il tipo di pubblico (bambini, ragazzi, uomini, donne, giovani, quarantenni, anziani, casalinghe, donne che lavorano fuori casa ecc.) che prevalentemente sarà interessato al consumo del prodotto pubblicizzato. Un detersivo per i piatti interesserà soprattutto una donna che ha a che fare tutti i giorni con le faccende domestiche, mentre un'auto lussuosa interesserà maggiormente un uomo che ricopre cariche importanti e prestigiose. OBIETTIVO COMUNICATIVO È la parte più delicata del progetto pubblicitario e riguarda le caratteristiche oggettive del prodotto che si vogliono mettere in evidenza in relazione al destinatario (target), ma anche le promesse collegate al possesso del prodotto. In altri termini l'obiettivo comunicativo risponde alla domanda: "Perché qualcuno dovrebbe comprare proprio questo prodotto e non un altro?" SPOT È il breve messaggio pubblicitario audiovisivo. Esistono spot di varia durata; quella usata più frequentemente è di 30 secondi, durante le partite di calcio si usano spot di 5 secondi. 30 5 TESTIMONIAL È il personaggio famoso protagonista del messaggio pubblicitario. SLOGAN È la frase, di solito breve e costruita con cura anche nella ricerca di giochi di parole, con la quale si cerca di imprimere nella memoria il prodotto. No Martini, no party JINGLE È la musica utilizzata all'interno di uno spot. Può essere un brano composto appositamente; un brano esistente (classico, lirico, pop, rock ecc.), inserito nello spot nella sua versione originale; un brano già esistente trasformato nel testo o nella musica (per esempio si può modificare il testo, se si tratta di una canzone, oppure si può trasformare un brano classico in rock o viceversa, cambiandone l'orchestrazione e altro ancora). ORA LAVORATE VOI (scheda 1) ORA LAVORATE VOI (scheda 2) Adesso vedrete per 4 volte lo stesso spot pubblicitario: La prima volta senza musica, la seconda e la terza con due musiche diverse, la quarta vedrete lo spot originale. Per le prime tre visioni dovete immaginare un commento da aggiungere alle immagini che poi confronteremo con quello originale. ORA LAVORATE VOI (scheda 3) ANALIZZIAMO UNO SPOT Guardiamo lo spot e lavoriamo sulla scheda n. 3 che vi offre uno schema per l'analisi di un messaggio pubblicitario. Scopo della scheda è individuare il target, l'obiettivo comunicativo, il jingle, lo slogan e il testimonial del messaggio pubblicitario, attraverso l'analisi delle sue componenti. REALIZZARE UNO SPOT (scheda 4) FASE 1: LA PROGETTAZIONE Il prodotto' Decidiamo il tipo di prodotto da pubblicizzare e il relativo nome. Nella scelta del prodotto dobbiamo orientarci su qualcosa alla nostra portata: un indumento, un paio di scarpe, una penna, uno zaino ecc. In alternativa al prodotto possiamo pensare a una pubblicità su un tema sociale che ci sta particolarmente a cuore o ispirata a qualche attività curricolare svolta in altri ambiti disciplinari. Per esempio contro la guerra o la violenza in generale, contro il razzismo, contro il fumo o il consumo di alcolici ecc. L'esempio proposto è su una penna a sfera che chiameremo Aladina. FASE 1: LA PROGETTAZIONE (scheda 4) Obiettivo comunicativo Elenchiamo le caratteristiche del prodotto che vogliamo mettere in evidenza. Nel caso della nostra penna, per esempio, potremmo pensare a caratteristiche quali: inchiostro che dura a lungo leggerezza vivacità dei colori degli inchiostri modernità della forma Altro FASE 1: LA PROGETTAZIONE (scheda 4) La sceneggiatura Pensiamo a qualche modo originale per "tradurre" in immagini le caratteristiche elencate nel punto precedente. Lo slogan Decidiamo la frase conclusiva del nostro spot. Per esempio "Aladina, la tua penna" oppure “Aladina, la penna amica" o ancora "Aladina, la penna che dura una vita" ecc., dipende dalla caratteristica che vogliamo mettere in primo piano. FASE 1: LA PROGETTAZIONE (scheda 4) Jingle Scegliamo la musica o le musiche per commentare le immagini. Eventuali testi con descrizione delle caratteristiche del prodotto potranno essere inserite nel montaggio dello spot. Anche la musica, come sappiamo, contribuirà a offrire un "punto di vista" sul nostro prodotto. Si tratta di una penna giovane, simpatica e moderna? Proponiamo alcune musiche e scegliamo quella che più ci sembra adatta. FASE 2: LA PRODUZIONE (scheda 4) AZIONE TEATRALE Recitiamo il nostro spot dal vivo accompagnando la recitazione con la musica scelta. VIDEO riprendiamo l’intera azione teatrale con una videocamera e poi rivediamo il filmato. FASE 2: LA PRODUZIONE (scheda 4) Realizzazione del video Occorrente: videocamera o fotocamera o digitale, Computer Software montaggio audio video La sceneggiatura in questo caso potrà prevedere anche parti di dialogo e i vari "spezzoni" saranno girati uno dopo l'altro. La musica scelta potrà essere inserita in un secondo momento con le funzioni di dubbing (Doppiaggio).