La nuova pubblicità online è prodotta dall’utente. : Giornalettismo 1 di 4 http://www.giornalettismo.com/archives/177/ direttore: Pino Nicotri ultimo aggiornamento: 7 settembre 2009, ore 14:30 cerca: Tecnologiadi GloriaDemo La nuova pubblicità online è prodotta dall’utente. pubblicato il 8 aprile 2008 alle 12:11 dallo stesso autore - torna alla home Nelle prossime settimane potrebbe capitarvi di vedere uno spot della Enel nel quale un uomo si congela nel prendere in mano una bolletta. Bene, sappiate che è una pubblicità uga. Trattasi cioè di user generated advertising, un video promozionale creato da un membro di una community creativa e scelto dal primo brand che ha avuto il piacere ed il coraggio di scommettere fino in fondo nei talenti che quotidianamente la animano. Parliamo del video Freezing News dell’utente Kelioh e di zooppa.com, una vera e propria zuppa web2.0. Idee, creatività, marchi prestigiosi, contests, partecipazione, condivisione, libertà, innovazione, sono solo alcuni dei suoi ingredienti e non la si può gustare né intendere appieno se non ci si immerge dentro, mescolando il proprio sapore a quello degli altri. Zooppa, la “prima startup italo americana”, nata poco più di un anno fa dall’illuminazione del giornalista Davide Lombardi e incubata da H-Farm, centro per la ricerca e l’innovazione nel campo delle tecnologie e dei nuovi media, situato vicino a Venezia, con i suoi più di 15000 utenti, riveste oramai una posizione di rilievo nell’ ambito del social marketing italiano, cui ha fatto da apripista la campagna bravoFiat organizzata invece da tbtv più di un anno fa. DI COSA SI TRATTA - Ma come funziona lo uga, o social marketing, o pubblicità dal basso, o buzz viral marketing o come lo si voglia chiamare, su zooppa. com? Semplice: un’azienda sceglie zooppa come intermediario con dei potenziali creativi cui chiede di reinterpretare in modi diversi la propria campagna pubblicitaria o di inventare qualcosa di nuovo. Gli utenti, detti anche zooppers, rispondono all’invito: creano senza risparmiarsi, si fanno votare, diffondono il marchio nella propria schiera di amici e votanti attraverso l’intramontabile passaparola, se sono stati in gamba vincono, ma non solo… COME FUNZIONA - Io ti do un marchio, tu crei uno spot, tu voti i migliori, io ti pago. Così è riassunto il tutto homepage. Gli elaborati, in forma di concept, grafiche, video e radioads sono creati seguendo il brief realizzato da zooppa e dal brand che sponsorizza il contest ed è rivolto davvero a chiunque abiti la community: professionisti della comunicazione e non, gareggianti ed amici dei gareggianti, italiani per lo più, ma con una discreta rappresentanza internazionale, giovani e giovanissimi, come la mascotte, un ragazzino di 11 anni di nome Andrea. Chiunque è un potenziale creativo, chiunque può stupire, catturare, vincere, in un costante processo di crescita, di confronto, di stimolo, di collaborazione. GOOGLE GENERATION ADS - Zooppa non è l’unico “posto” nel nostro bel Paese in cui si fa uga, ma è di certo uno dei più vitali. Non è certo un caso o se Oxydo, Pago, Meetic, Fineco, Hasbro, Rai, Hasbro, Enel, Metzler, Invicta etc l’ hanno scelta. Vien da chiedersi perché. A mio personalissimo parere, il vero sale della zuppa, ciò che la rende esplosiva, è proprio lo zoopper e la centralità che riveste, come creativo ma anche come persona, con i suoi pregi e difetti, nell’economia della piattaforma. Sotto l’occhio molto discreto ma omnipresente della redazione, essa appare quasi totalmente vissuta da lui, che impiega o sfoga la propria creatività, ma al tempo stesso, socializza, si diverte e si esprime svelando un poco di sé, anche attraverso i commenti ai lavori propri e degli altri o le strategie di gioco. In questo social network dell’advertising, tutti sembrano accomunati da un diletto che per qualcuno diventa una necessità quotidiana, addirittura un’ossessione per altri: comunicare il proprio estro, mettersi in gioco, scaricare le proprie idee, dare loro forma e, perché no, guadagnarci qualcosa ma anche, semplicemente, osservare, criticare, consigliare, crescere, migliorarsi. I pretesti sono proprio i contest lanciati da marche importanti che mettono a disposizione un budget di zoop$, la moneta virtuale della piattaforma, di valore prossimo a quello del dollaro appunto, da distribuire tra i lavori vincenti: quelli più votati e quelli insigniti dei premi qualità: il big zooppa award, le honorable mentions e da pochissimo tempo, il tanto ambito premio assegnato direttamente dall’azienda ad uno o più lavori scelti per essere inseriti nella campagna promozionale ufficiale. E’ il caso del video citato all’inizio di questo post. Per l’Italia ciò rappresenta, almeno su zooppa, una novità. All’ estero già era successo, nel 2007 ad esempio, con Nick Haley il cui video artigianale sull’iPod Touch era stato trovato e trasformato da Apple in un vero e proprio spot. Qualcosa di simile sta accadendo altrove, su bootb ad esempio, la nuova piattaforma uga, che ha però dei meccanismi molto diversi da zooppa, ma non solo. Andremo ad approfondire prossimamente. CONCLUSIONI? - Non credo che il valore aggiunto dello user generated advertising sia necessariamente, per un marchio, quello di scovare l’idea giusta senza affidarsi ad un’agenzia di stampo più tradizionale, ma lo è spesso per l’utente, il pubblicitario in erba o l’aspirante pubblicitario. Casi simili sono certamente un input in più per partecipare, per prestarsi al gioco. Quanto ai brand: su zooppa forse più che altrove, possono ascoltare i potenziali clienti, coglierne anzitempo i gusti, specchiarsi, comprendere come sono recepiti e, ovviamente, confidare in una diffusione inevitabile all’interno della community in costante crescita e fuori, per il su citato passaparola. Come fare poi per raggiungere le nuove generazioni? Meglio passare attraverso il monitor del pc piuttosto che attraverso lo schermo del televisore, non credete? Meglio dialogare con la nostra voglia di intervenire, di comprendere, di creare, piuttosto che lasciarci sul divano a subire passivi ed inerti. E’ così che la pubblicità in rete, su zooppa ma non solo, cambia forma e sperimenta l’interattività in ogni forma possibile. Avete visto la mole straordinaria di contests che spuntano a macchia d’olio un poco ovunque? State interagendo o non vi interessa questa forma di interazione? Vi lascio con questa domanda, con la consapevolezza di non essere stata esaustiva e con l’invito a visitare zooppa.com per scoprire le pecche e le mancanze di questo post. 07/09/2009 17.56