Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media Cinema e Televisione Arti performative e nuovi media Evoluzione del mercato dei media in Italia LO SCENARIO IEM - Fondazione Rosselli Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 IEM - Fondazione Rosselli Arti performative e nuovi media Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media IL RAPPORTO IEM SULL’INDUSTRIA DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA La mission Riunire in un unico prodotto editoriale lo stato dell’arte dei diversi mercati che compongono l’industria della comunicazione in Italia, al fine di offrire una panoramica delle tendenze evolutive in atto, con elementi di raffronto con i maggiori mercati internazionali e inoltre: Approfondire temi rilevanti per il settore, grazie a contributi trasversali ai diversi media e con differenti approcci metodologici IEM - Fondazione Rosselli Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media I MERCATI MONITORATI NEL RAPPORTO IEM Mezzi a contenuto editoriale Televisione Radio Cinema Home-video Quotidiani Periodici Libri Musica Videogiochi Mobile content Area classica Below the line Directory Telecomunicazioni mobili Telecomunicazioni fisse Informatica Pubblicità ICT Indicatori di raffronto con i mercati internazionali IEM - Fondazione Rosselli Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media Nel 2006 il macromercato ITC & Media rappresenta un valore di poco più di 96 miliardi di euro (perdendo il 4,4% sul 2008, quando era di 100,5 miliardi). Il valore è tornato al di sotto dei livelli del 2005 INDUSTRIA DELLA COMUNICAZIONE (MILIONI €) 105.000 100.321 100.000 100.520 -4,4% 98.712 96.263 96.147 95.000 90.000 85.000 80.000 2005 2006 2007 2008 Fonte: IEM IEM - Fondazione Rosselli 2009 Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media I MACRO-SEGMENTI DELL’INDUSTRIA ICT: 61,8miliardi Le Information and Communication Technologies cedono oltre il 4% sull’anno precedente, soprattutto a causa dell’informatica (-8%). In regresso anche le tlc Mezzi a contenuto editoriale: 21,4 miliardi Tv, stampa, libri, cinema, hv, radio, musica e videogiochi perdono oltre il 7% e hanno rappresentano il segmento in maggiore flessione (soprattutto sul versante pubblicitario) Pubblicità: 20,3 miliardi (12,4 esclusi i mezzi editoriali) La pubblicità è in regresso di oltre il 6%. Sui mezzi classici (presente a valori netti nella voce precedente) cede il 13,3%; il below the line tiene con un +1,5%; directory in calo di quasi il 10% IEM - Fondazione Rosselli 2009 (2008) -4,2 (+0,1) -7,1 (-0,7) -6,1 (+1,1) Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media INDUSTRIA DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA, 2009 Directory 1,03% Videogiochi 1,19% Quotidiani 3,22% Home video 0,72% Cinema 0,70% Radio 0,46% Musica registrata 0,24% Periodici 3,55% Libri 3,60% Tlc mobili 25,38% Televisione 8,97% Pubblicità below the line 11,04% Informatica 19,75% IEM - Fondazione Rosselli Tlc fisse 20,15% Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media Segmenti industria della comunicazione: var. % 2009 su 2008 6,4 Internet (pubblicità) 4,2 Cinema 1,5 Pubblicità below the line -1,5 Tlc mobili Tlc fisse -3,3 Televisione -3,4 Libri -4,3 Industria della Comunicazione -4,4 Radio -7,8 Informatica -8,1 -9,0 Quotidiani Directory -9,7 -10,6 Musica registrata -13,1 Periodici Home video Pubblicità esterna -25,0 Fonte: IEM su varie. Videogiochi -14,1 -17,9 -18,9 -20,0 -15,0 -10,0 IEM - Fondazione Rosselli -5,0 0,0 5,0 10,0 Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media INDUSTRIA DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA, 2009 Nel 2009 hanno continuato a crescere: 1) la pubblicità su Internet, il cui tasso di sviluppo grazie alla penetrazione e al consumo del mezzo sono stati solo rallentati; 2) il cinema del quale si conferma la capacità anticiclica e la relativa impermeabilità alla crisi; 3) la pubblicità below the line in quanto forma di comunicazione stabile e meno dipendente dall’andamento economico generale rispetto alla pubblicità classica. Le peggiori performance sono state, nuovamente, dei mezzi che soffrono maggiormente la concorrenza di Internet, per l’alternativa di contenuti legali (quotidiani, directory) e del file sharing (musica, home video, in parte i videogiochi). Nei mezzi a contenuto editoriale, la componente dell’acquisto diretto è stata toccata molto meno della componente dei ricavi pubblicitari. Non crescono a sufficienza i ricavi digitali. L’ICT si contrae: particolarmente netta la flessione dell’Informatica, specialmente nella componente di domanda business, e recede il valore delle telecomunicazioni per la progressiva saturazione della domanda di banda larga (senza una crescita di banda che consenta di accrescere i ricavi) e la brusca frenata dei servizi a valore aggiunto. IEM - Fondazione Rosselli Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 IEM - Fondazione Rosselli Arti performative e nuovi media Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media Segmenti industria della comunicazione: var. % 2010 (parziale) su stesso periodo 2009 26,0 Cinema (incassi) 17,7 Internet (pubblicità) Musica (fisico + digitale) 7,7 6,9 Videogiochi (Hw + Sw) 6,3 Televisione (pubblicità) 3,8 Pubblicità mezzi classici 2,0 Home video Tlc mobili -0,9 Informatica -2,5 Quotidiani (pubblicità) -2,6 Tlc fisse Quotidiani (vendite) -10,0 Fonte: IEM su varie. Note: l’arco temporale si riferisce a gennaioottobre (tutti i dati pubblicitari e le vendite dei Quotidiani), gennaioagosto (incassi Cinema), gennaio-giugno (Informatica, Telecomunicazioni fisse e mobili, Home video, Musica), gennaiomaggio (Videogiochi). La variazione percentuale è sullo stesso periodo dell’anno precedente 10,2 Radio (pubblicità) -4,0 -4,7 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 IEM - Fondazione Rosselli 20,0 25,0 30,0 Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media INDUSTRIA DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA, 2009 Nel 2010 la maggior parte dei segmenti sono in ripresa. Ma continua, in maniera preoccupante la flessione dell’ICT che rappresenta la quota principale del valore complessivo. Per cui l’intera industria della comunicazione ha chiuso il 2010 con una ulteriore flessione stimata nell’1,5%. Il mercato pubblicitario si è parzialmente ripreso. Particolarmente positivo il dato della radio che ha praticamente recuperato il valore perso nel 2009. Ed anche la televisione segna un +6%. Dopo molti anni di flessione ininterrotta, il comparto musicale ha segnato un incremento di oltre il 7% nel primo semestre (ma grazie alla componente fisica!), ed anche l’home video riporta un confortante +2% (ma fa fatica a diffondersi il blu-ray). Prosegue la caduta dei quotidiani che, oltre a non recuperare sul versante pubblicitario (dove gli investimenti segnano un ulteriore –2,6%), vedono un’accelerazione nella perdita di copie vendute (-4,7%). IEM - Fondazione Rosselli Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media DELLAdegli COMUNICAZIONE INè ITALIA, Il ritardoINDUSTRIA italiano nei confronti altri grandi Paesi UE cosa nota.2009 Fra i segmenti comparati, l’Italia è leader solo nella pubblicità televisiva e mostra dati positivi nei servizi di telecomunicazione. Per tutti gli altri settori è costantemente dietro Francia, Germania e Regno Unito, e in qualche caso anche dietro la Spagna. Particolarmente ristretto il mercato dell’Informatica (1/3 rispetto a Francia e Regno Unito) Televisione (pubblicità) Radio (pubblicità) Cinema (incassi) Home video Libri Musica registrata Pubblicità mezzi classici Tlc fisse (servizi) Tlc mobili (servizi) Informatica Videogiochi Francia Germania 3544 3640 676 679 1232 976 1411 1633 4213 9691 680 1099 10724 14068 20000 34200 20400 23600 53100 69000 2441 2364 Italia Regno Unito 3983 3467 436 456 664 1059 680 2877 3407 3821 226 1128 8844 13989 15390 9900 17700 16710 18686 59700 1129 3110 IEM - Fondazione Rosselli Spagna 2343 537 668 125 3109 176 5621 6500 13340 14400 1200 Rank Italia 1 5 5 4 4 4 4 2 3 4 5 Fonte: IEM su varie. Segmenti industria della comunicazione nei 5 maggiori Paesi europei (2009, M€) Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media INDUSTRIA DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA, 2009 In termini di spesa pro capite, il quadro diventa ancora peggiore, poiché in alcuni casi il valore pro capite del mercato spagnolo supera quello italiano. E’ soprattutto in molti mezzi a contenuto editoriale (radio, cinema, libri, musica, videogiochi) che il rapporto fra il valore del mercato e la popolazione vede l’Italia all’ultimo posto. Televisione (pubblicità) Radio (pubblicità) Cinema (incassi) Home video Libri Musica registrata Pubblicità mezzi classici Tlc fisse (servizi) Tlc mobili (servizi) Informatica Videogiochi Francia Germania 56,44 44,52 10,77 8,31 19,62 11,94 22,47 19,97 67,09 118,53 10,83 13,44 170,78 172,07 318,50 418,31 324,87 288,66 845,63 843,96 38,87 28,91 Italia Regno Unito 65,99 55,88 7,22 7,35 11,00 17,07 11,27 46,37 56,45 61,59 3,74 18,18 146,54 225,48 255,00 159,57 293,27 269,33 309,61 962,26 18,71 50,13 IEM - Fondazione Rosselli Spagna 49,90 11,44 14,23 2,66 66,21 3,75 119,71 138,43 284,10 306,68 25,56 Rank Italia 1 5 5 4 5 5 4 3 2 4 5 Fonte: IEM su varie. Segmenti industria della comunicazione nei 5 maggiori Paesi europei (2009, € pro capite) Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media INDUSTRIA DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA, 2009 Francia e Germania hanno contenuto meglio la crisi rispetto a Italia, Regno Unito e soprattutto Spagna. Il dato di variazione del 2009 ridimensiona la performance positiva del cinema (la meno positiva fra i 5) ed evidenzia quella negativa dei libri (dove Francia e Germania hanno chiuso con un segno positivo). La sofferenza dell’ICT e del mercato pubblicitario è invece generalizzata. L’Italia può vantare la minore flessione nel mercato dei videogiochi. Televisione (pubblicità) Radio (pubblicità) Cinema (incassi) Home-video Libri Musica registrata Pubblicità mezzi classici Tlc fisse (servizi) Tlc mobili (servizi) Informatica Videogiochi Totale (solo settori in tabella) Francia Germania -9,8 -9,8 -8,9 -5,6 7,9 22,8 -0,2 5,0 3,9 0,8 -2,6 -3,0 -10,7 -9,7 -0,5 -3,1 1,5 -7,1 -3,8 -4,6 -17,1 -14,2 -3,2 -4,9 Italia Regno Unito -11,7 -11,0 -7,8 -7,1 4,2 11,1 -17,9 -10,0 -4,3 -2,9 -13,1 1,9 -11,7 -11,0 -2,4 -2,9 -3,5 -3,2 -8,1 -6,7 -10,6 -16,2 -6,4 -6,6 IEM - Fondazione Rosselli Spagna -22,7 -16,4 7,9 -36,9 -2,4 -14,6 -20,9 -8,5 -5,5 -8,9 -16,2 -10,1 Fonte: IEM su varie. Segmenti industria della comunicazione nei 5 maggiori Paesi europei (var. % 2009 su 2008) Titolo Milano, 14dell’argomento aprileEvoluzione 2011 Arti performative dei media… Alcuni quesiti e nuovi media • • • • • • • • • • • • • • • Perché Murdoch comprò la 20th Century Fox ? E perché comprò MySpace? Perché Turner comprò la MGM? Perché Vivendi comprò Universal? Perché la Rai ha creato Rai Cinema e 01 Distribution? Perché Youtube ha investito 100 mln di dollari per produrre contenuti sul web? Perché la catena Blockbuster è fallita ? Perché la Warner Bros ha acquistato AOL? Perché Mediaset ha comprato Endemol e Taodue? Perché la General Electric ha comprato NBC Universal? Perché Disney ha comprato Marvel? E perché comprò Miramax? Perche le cd “windows” sono destinate a ridursi ulteriormente ? Perché la Universal ha comprato una quota di Cattleya? Perchè l’home video tradizionale (noleggio) è destinato a scomparire ? Perché la pirateria on line è sempre più forte ? Perché la programmazione dei film nelle tv generaliste è sempre più scarsa ? IEM - Fondazione Rosselli 16 Titolo del sistema della comunicazione (Italia) e nuovi media Milano, 14dell’argomento aprile RISORSE 2011 Arti performative TLC AUDIOVISIVO CINEMA TV HOMEVIDE O Export Export Export FUS Cinema Canon e Abbonament i Pay Pubblicità internet EDITORIA Box office Acquisti PPV Pubblicità cinema Pubblicità Tv Sell-through Rental Vendite / abbonament i Pubblicità stampa PUBBLICITA’ Pubblicità radio Spesa delle famiglie Spesa coattiva delle famiglie Risorse pubbliche Pubblicità esterna Spesa delle imprese IEM - Fondazione Rosselli Export (Dati non disponibili) Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media La catena del valore di una major Direzione strategica e gestione finanziaria Gestione dei diritti e dei contratti Coordinamento produzione e distribuzione Idea creati va Pacchet to talenti Valutazio ne progetto Produzio ne negativo (master) Pubblicità e promozion e Sale cinem a IEM - Fondazione Rosselli Altri canali • HV • Pay • FTV • ecc. Diritti ancillari 18 SUPPORTO OPERATORI ATTIVITÀ Titolo 14dell’argomento aprile 2011del valore IlMilano, sistema Arti performative e nuovi media Catalogo (“coda lunga”) CONSUMO Sviluppo Finanziamento •Sceneggiatore •Produttore •Talent Agent •Script Editor •Finanziatore sviluppo •Produttore(i) •Società di produzione •Rete TV •Distributore •Contributi •Pre-vendite internazionali •Finanziatore cap. di rischio •Coproduttori •Contributi •Reti TV •Talent Agent Riprese/ Post-produz. •Regista •Cast •Produttore •Troupe •Finanziatori •CGI •Produttore esecutivo •Teatro di posa / Location •Attrezzature di post prod. •Laboratori svil. e stampa •Marketing: PR in fase di riprese Distribuzione Sfruttamento •Sales agent internazionale •Distributore •Theatrical •Home Video •Pay TV •PPV/VOD •Free TV •Internet •Servizi distribuzione fisica •Diritti catalogo •Prequel / Sequel / “Spin offs” •Merchandising •Marketing •Mercati internazionali •Marketing Legali, Contabili e Consulenti Rischio di investimento potenzialmente alto, Rischio di investimento potenzialmente 19 basso, © -2011 Alberto Pasquale IEM Fondazione Rosselli lungo periodo di recupero vicinanza al consumatore Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 performative e nuovi media Principali elementi dello scenarioArti competitivo Piattaforma Analogica terrestre Evoluzione delle piattaforme Piattaforma tradizionale di trasmissione dei contenuti Digitale terrestre Evoluzione tecnologica della piattaforma tradizionale Digitale satellitare Prima piattaforma “alternativa” a quella tradizionale Fibra ottica Telefonia fissa/xDSL Nuove piattaforme di trasmissione dei contenuti Telefonia mobile Piattaforma Apparati di fruizione Analogica terrestre Radio Digitale satellitare Digitale terrestre TV Fibra ottica Telefonia fissa/xDSL PC Telefonia mobile Apparati mobili Altre modalità di fruizione Editoria CD, DVD Cinema • I principali elementi dello scenario competitivo sono i seguenti: • Intensificazione della pressione competitiva (tra le piattaforme) • Ingresso di nuovi concorrenti • Potenziale aumento del tempo di fruizione dedicato al sistema media Fonte: Rai – Pianificazione e Controllo IEM - Fondazione Rosselli Potenziale aumento del tempo dedicato al sistema dei media Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media The Old Value Chain PRODUCTION DISTRIBUTION IEM - Fondazione Rosselli EXHIBITION Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media The New Value Chain CONTENTS POST PRODUCTION Film Production: -Majors - Indies PACKAGING DISTRIBUTION Film Distribution: -Theatrical - Home Video - Web portals - WASP IEM - Fondazione Rosselli NETWORK INFRASTRUCTURE Film Delivery: - Cinemas - Videostores - Kiosks - Free Tv - Pay Tv - TLC - ISP BILLING ACCESS Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 IEM - Fondazione Rosselli Arti performative e nuovi media MEDIA NETWORKS Fonte: RAI STUDIO ENTERTAINMENT Cable Networks Domestic Broadcast Tv Network Cable / Satellite Networks Toon Disney BUENA VISTA MOTION PICTURES GROUP Pictures & Television (80%; Include 6 canali sport) Disney Channel & International Disney Channels Soap Net (sequel) Include: (37%, con NBC) (50%) Lifetime Television Distribuzione Buena Vista Pictures Distribution Buena Vista International Buena Vista Home Entertainment Buena Vista Television Buena Vista Television International Studi di ripresa (New York) (Prospect Studios) (50%) (9 stazioni regionali VHF + 1 UHF) (California) (51% ) Television Production & Distribution (Parigi) Televisio n (Cina – Hong Kong) (48%) Buena Vista Television Jetix Europe (74%) Jetix Latin America Hollywood Pictures Domestic Broadcast Tv Stations (Florida) Produzione animation: (40%) (new features) (marchi commerci ali) PARKS & RESORTS Broadcasting Produzione tv shows, specials, live action syndicated programs: (40%) Buena Vista Productions (Due navi da crociera) Radio (50%) Lifetime Movie Network (Tokio) Internet • ABC.com • ABCNEWS.co m • Disney.com • ESPN.com (In corso di vendita Gen ’06) 8 Centri sportivi Progettazione e sviluppo Parchi CONSUMER PRODUCTS Buena Vista Theatrical Productions (Produzione musical teatrali) • Disney Theatrical Prods. • Disney Live Family Entertainment Buena Vista Music Group (Discografia) • Walt Disney Records • Buena Vista Records • Hollywood Records • Lyric Street Records • Mammoth Records The Disney Store (negozi) The Disney Catalog (direct mail) Disney Direct.com (web sales) Disney Hardlines (merchandising) Disney Softlines (merchandising) Disney Toys (merchandising) Disney Home (merchandising) Disney Publishing (editoria) Disney Press (editoria) Hyperion (editoria) Disney Hachette JV (Francia editoria) Disney Libri (Italia editoria) Buena Vista Games (videogiochi) Tutti dell’argomento gli operatori media stanno ridefinendo la loro catena del Titolo Milano, 14 aprile 2011 Arti performative e nuovi media valore per far fronte alle sfide legate alla digitalizzazione Players emergenti sulla nuova Digital Supply Chain Principali Imperativi •• Riduzione Riduzione della della finestra finestra relativa relativa alla alla distribuzione distribuzione dei dei contenuti: contenuti: •• Riduzione Riduzione delle delle opportunità opportunità per per la la pirateria pirateria •• Distribuzione Distribuzione simultanea, simultanea, multi-channel, multi-channel, multimultipaese paese Content Content Developers Developers •• Riduzione Riduzione dei dei costi costi lungo lungo la la supply supply chain: chain: •• Crescita Crescita nei nei costi costi di di produzione, produzione, di di magazzino magazzino ee di distribuzione non in linea con la crescita di distribuzione non in linea con la crescita dei dei ricavi ricavi •• Incremento Incremento del del potere potere contrattuale contrattuale con con ii canali canali •• Miglioramento Miglioramento della della customer customer experience: experience: •• Cataloghi Cataloghi online online con con le le caratteristiche caratteristiche dell’ambiente dell’ambiente fisico fisico dei dei distributori distributori retail retail •• II modelli modelli di di subscription subscription on on line line emergenti emergenti sono sono ancora confusionari per i consumatori ancora confusionari per i consumatori Consumer •• Definizione Definizione della della strategia strategia di di posizionamento posizionamento sulla sulla nuova nuova Digital Digital Supply Supply Chain Chain Content Content Publishers Publishers Content Aggregat ors Content Distributor s Content Retailer s DAM DAM & & DRM DRM Software Software Enablers Enablers CE/ CE/ Hardware Hardware Enablers Enablers Fonte: RAI L’imperativo L’imperativo fondamentale fondamentale per per ii possessori possessori di di contenuti contenuti èè l’integrazione l’integrazione della della supply supply chain chain fisica fisica ee virtuale virtuale al al fine fine di di soddisfare soddisfare pienamente pienamente la la domanda domanda esterna esterna ee di di ottenere ottenere benefici benefici interni interni IEM - Fondazione Rosselli Fonte: Analisi Capgemini, “La Digital Supply Chain,” Aprile 2005 e “Digitize or Die,” Giugno 2004. Evoluzione settore televisivo Titolo Milano, 14dell’argomento apriledel 2011 Arti performative e nuovi media Mappatura dei principali operatori attivi nelle piattaforme televisive in Italia Fonte: RAI, 2008 ** Simulcast dei canali nazionali terrestri nell’ambito dell’offerta tv base Le principali dinamiche del mercato sono individuabili in: • forte crescita di nuove piattaforme multimediali e apparati di fruizione innovativi, con livelli prestazioni sempre più competitive • forte convergenza delle piattaforme e allargamento del perimetro di competizione (interpiattaforma) • significativo ampliamento delle opportunità di consumo di servizi da parte dei clienti, che possono “modulare” le loro scelte, privilegiando il mezzo o i mezzi che meglio soddisfano le necessità contingenti • potenziale aumento del tempo dedicato al settore dei media, per effetto della maggiore disponibilità di apparati di fruizione (si pensi alla Tv in 3D senza occhialini). IEM - Fondazione Rosselli Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media di sviluppo:hanno il futuro della tv e del cinema è Internet (?)del 9Trend Gli ossservatori pareri contrastanti circa l’andamento mercato internazionale e le prospettive future 9 Modelli di business tradizionali messi in discussione anche dalla crisi economica e dalla contrazione di finanziamenti pubblici e privati 9 Alleanze inedite come quelle tra broadcaster e società di TLC 9 Progressiva disintermediazione dell’industria audiovisiva dal mondo della distribuzione organizzata 9 I produttori di contenuti premium cinematografici e televisivi hanno oggi l’opportunità di passare dal modello tradizionale fondato sul rapporto con i gestori di home video, aggregatori di pay tv e broadcaster ad una gestione diretta di offerta indirizzate ai clienti finali. IEM - Fondazione Rosselli Trend di sviluppo Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media 9Gradualmente sta venendo meno quella sofisticata segmentazione territoriale e temporale del prodotto il cui obiettivo era quello di massimizzare i ricavi di ciascun titolo da ciascun passaggio 9 Il ciclo di sfruttamento è sempre più complesso: la finestra PPV e quella VOD sono ormai in contemporanea 9 Lo sviluppo della rete e del web 2.0 ha impattato in modo notevole sul mercato della distribuzione: è venuta meno l’asimmetria informativa che consentiva ai produttori di decidere in modo indipendente dai consumatori dove, come e quando rendere disponibile un prodotto. 9La pirateria ha modificato il comportamento dei consumatori IEM - Fondazione Rosselli Trend di sviluppo Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media 9 Attraverso Internet e i social network gli utenti sono informati dello sviluppo e della produzione di un film in contemporanea rispetto agli addetti ai lavori 9 Questa possibilità di accesso prima riservata ai contesti professionali consente agli utenti di elaborare delle proprie strategie di consumo che mal si conciliano con la rigidità delle attuali finestre di programmazione 9 Resta tuttavia una grande incertezza circa la capacità effettiva dei nuovi modelli di business di generare livelli di ricavi paragonabili a quelli esistenti 9 Nell’home video segmento in crisi, il noleggio fisico dei DVD in USA registra ancora ricavi superiori ai 7,5 MLD di dollari (in forte calo rispetto agli 8-9 del 2003-2004) IEM - Fondazione Rosselli Trend di sviluppo Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media Major e studios così come i produttori indipendenti hanno un atteggiamento ancora cauto teso in parte a rallentare i processi evolutivi in atto nel tentativo di proteggere i flussi di ricavo attuali, in attesa di un consolidamento dei nuovi modelli distributivi 9 Dall’altro lato è evidente che i produttori vogliono comunque soddisfare la crescente domanda di flessibilità e personalizzazione espressa dagli utenti 9Negli Usa già da tempo vi sono sperimentazioni di formule per la distribuzione on demand delle produzioni sia attraverso offerte IPTV gestite da operatori TELCO (Verizon, AT&T) che attraverso altre piattaforme IP based (portali aggregatori gestiti dalle major come HULU) IEM - Fondazione Rosselli Trend di sviluppo Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media 9 Un ruolo di primo piano è giocato da player che venendo dal mondo fisico tradizionale (Netflix, Blockbuster, LoveFilm) o o da quello della vendita di prodotti on line (Amazon) hanno sviluppato marketplace per il noleggio on line o la vendita digitale dei contenuti. 9Il numero di titoli cinematografici scaricati attraverso piattaforme legali negli Usa è passato da 0 nel 2004 ai 40 nel 2010 (stime 2012: 70) 9Netflix: leader nel mercato dei servizi di subscribers viewing streaming 9 9 milioni di abbonati (quasi 4 nell’ultimo trimestre 2010): +35% rispetto al 2009 9 Offerta presente sui principali dispositivi connessi, game console, blu-ray players, Dvr, tablet più device di Apple (200) 9 8 dollari al mese: noleggio ed instant watching in streaming di un numero illimitato di titoli da un catalogo sempre più ampio 9 Modello di successo fondato su una strategia di neutralità rispetto agli apparati e sulla forte penetrazione dei device connessi che sta contribuendo in modo rilevante alla popolarità del servizio 9 E’ stato annunciato un prossimo sbarco in Europa IEM - Fondazione Rosselli Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media Alcuni cenni sull’andamento del mercato mondiale cinema 931, 8 MLD incassati nel 2010 dai film al livello mondiale (Fonte Mpaa) 9 Incremento: + 8% 9 Mercato USA/Canada: incassi pari a 10,6 MLD in linea con il 2009 ma -5% di biglietti venduti 9 Crescita maggiore: area dell’Asia e del Pacifico + 13% 9Cina: Paese che ha fatto registrare l’incremento maggiore: +40% 9Determinante il mercato 3D: in Usa e Canada hanno totalizzato 2,2 MLD con una quota di mercato del 21% sul totale (il doppio rispetto al 2009) 9 Nel 2008 la quota di mercato dei film in 3D era di appena il 2% 9Il numero di schermi a livello mondiale resta stabile: 150mila 9 Prosegue incalzante il processo di digitalizzazione: 1/4 delle sale è già digitale e di questo il 60% è in 3D 9Malgrado la crisi e la pirateria, il 2010 è stato un anno forte a dimostrazione che gli investimenti tecnologici stanno pagando in termini di box office 9 Va tenuto presente che il prezzo medio del biglietto adeguato all’inflazione, considerando anche i cosiddetti contenuti premium, costa meno rispetto al 1970 IEM - Fondazione Rosselli Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 IEM - Fondazione Rosselli Arti performative e nuovi media Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media Microsoft, 7 dicembre 1978 Prima fila in alto: Steve Wood, Bob Wallace, Jim Lane Fila centrale: Bob O’Rear, Bob Greenberg, Marc McDonald, Gordon Letwin Fila in basso: Bill Gates, Andrew Lewis, Maria Wood, Paul Allen. Mancano nella foto: Ric Weiland e Miriam Lubow Fonte: archivi Microsoft IEM - Fondazione Rosselli Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media (3) Il ruolo delle Regioni e degli enti locali: occasione per ripensare e allargare il sistema di sostegno pubblico Da quando con la riforma costituzionale del 2001 le attività culturali e di spettacolo sono diventate materia di competenza concorrente, le Regioni hanno, con tempi ed energie differenti ma con una diffusa consapevolezza del valore di questo comparto, avviato iniziative di promozione e finanziamento di progetti audiovisivi sul territorio. L’avvio di leggi regionali sull’audiovisivo e la – eventuale – correlata costituzione di Film Commission e di Film Fund sono infatti frutto di oculate strategie di sviluppo economico del territorio, che valutano non solo l’impatto dell’audiovisivo sulla relativa filiera, ma anche su filiere correlate come il turismo e l’istruzione. Il complesso sistema di finanziamenti ed agevolazioni regionali ha ormai, come è noto, un impatto consistente sul totale delle risorse affluenti all’industria e rappresenta quindi una grossa opportunità in termini economici, e un potenziale di rivitalizzazione dell’industria. Preme però sottolineare come l’opportunità sia anche quella di ripensare la ratio su cui poggia il sistema di sostegno pubblico. E’ interessante come le Regioni abbiano la potenzialità di aprirsi all’Europa (in quanto ponti per finanziamenti europei, e luoghi di coproduzione e scambi, e per la loro capacità di aprirsi al nuovo, alla sperimentazione, all’innovazione) più di quanto non abbia permesso negli ultimi anni il chiuso sistema nazionale… IEM - Fondazione Rosselli Titolo Milano, 14dell’argomento aprile 2011 Arti performative e nuovi media Italia: nascita strumenti di sostegno regionali 2006-2010 → straordinaria accelerazione normativa a livello regionale Attivazione dei principali fondi regionali alla produzione (2003-2010) 35 30 30 27 Veneto Marche Sicila Film Fund Film Fund Film Fund 20 17 14 15 Piemonte DOC F.F 10 5 23 Sardegna Coproduz 25 FVG Film Fund Campania Fondo Cop Lazio-FILAS Vent-Cap 5 EM-ROM Doc+Ani Toscana Lazio-FILAS Film Fund Sviluppo FVG Fondo reg Liguria Film Fund AFC Film Fund V.d.A Film Fund 1 0 1 2003 2004 2005 2006 2007 2008 IEM - Fondazione Rosselli 2009 2010 Fonte: Zambardino e ANICA su dati Regioni. Dati provvisori in milioni di €. Solo fondi principali. In verde fondi in attivazione. 2010: stime parziali. 5