venerdì 29 aprile 2016 quotidiano di brand marketing, comunicazione, media, web & digital, pubblicità, design DIGITAL PAG. 9 ITALIA DIGITAL, EVENTI, BRANDED CONTENT, SOCIAL Crescono le applicazioni B2B della realtà virtuale, Samsung racconta le prime case history Pensati per i consumatori, i visori per la realtà virtuale trovano sempre più applicazioni business. E i 2 miliardi di dollari di giro d’affari stimati a livello globale per il 2016 solo dalle vendite dei visori sono destinati a triplicare nell’arco di 4 anni. Il nuovo GearVR si adatta a tutti i modelli di smartphone Samsung ed è accompagnato da 2 camere di ripresa, consumer e business, per la creazione di contenuti Samsung ha inaugurato ieri a Milano il primo Business Case History Forum per raccontare e far toccare con mano alle aziende la realtà virtuale della terza generazione dei Gear. Pensati per i consumatori, i visori – non solo quelli di Samsung – stanno trovando un numero sempre crescente di applicazioni in ambito business, ha sottolineato Mauro Palmigiani, Head of B2B di Samsung, presentando la collaborazione con Facebook e le case history di differenti esperienze VR. “La collaborazione con Facebook per noi è importantissima, ci aiuta a trasferire competenze alle aziende nostre partner”, spiega Antonio Bosio, Product & Solutions Director di Samsung, sottolineando le caratteristiche di quello che sta diventando un ecosistema, ancorché chiuso, con cui Samsung intende affiancare le aziende nel percorso di digitalizzazione. TEMPI LUNGHI. Al netto dell’accelerazione che potrà essere impressa dall’industria del porno, che in molti dicono essere in potenza la più interessata a VR e AR, i tempi della realtà virtuale sono lunghi. Lo ha sottolineato Luca Colombo, Country Manager di Facebook, spiegando che “VR è un investimento a 10 anni, come AI e la connettività distribuita nei Paesi emergenti, e crediamo che sia coerente con la missione di Facebook di connettere le persone”. Il fatto che Facebook sia proprietaria degli Oculus Rift non impedisce le collaborazioni con altri produttori di hardware: nel corso del GearVR Forum sia Colombo che Bosio hanno ribadito che la forza della collaborazione deriva dal mettere a sistema le capacità di chi produce servizi - e Facebook si sta concentrando sempre più sui video 360 - con quelle di chi produce tecnologia. Ma se i tempi sono lunghi, quella la VR “non è un fuoco di paglia, siamo già in una fase di estrema concretezza”, ha sottolineato Bosio. STORYTELLING IMMMERSIVO. Edison è una di quelle aziende che ha scelto la VR e in particolare la tecnologia 360 “per far vedere ciò che facciamo e come lo facciamo”, ha raccontato Andrea Prandi, direttore relazioni esterne e comunicazione dell’azienda energetica che ha scelto Samsung “per la semplicità” e a partire da Expo 2015 ha messo da parte 200 ore di girato su 3 impianti oltre a 5 milioni di reach e 1 milione di views per il video 360 su Facebook, il primo di un’azienda europea. PROVE SU STRADA. Altro utilizzo della VR è quello realizzato da H-Farm con Peugeot e Havas Worldwide Milan per la regia di Stefano Accorsi. Perché “la best technology non si racconta, si vive”, come spiega l’azienda automobilistica che ha scelto la VR per far scoprire i contenuti tecnologici delle sue auto. Primo marchio automotive a utilizzare la VR, Peugeot ha commissionato a HFarm e Havas Worldwide Milan 3 video che danno una sensazione immersiva dell’esperienza di guida a fianco del pilota di rally Paolo Andreucci. CONTINUA NELLA PAGINA SUCCESSIVA venerdì 29 aprile 2016 quotidiano di brand marketing, comunicazione, media, web & digital, pubblicità, design DIGITAL DALLA PAGINA PRECEDENTE NIENTE DIGITAL DIVIDE. Delle virtù reali della realtà virtuale è molto convinto Gualtiero Carraro, CEO di Carraro Lab, l’azienda che nel 2011 ha realizzato l’app Virtual History Roma e che nel 2015 è ha firmato il ‘teletrasporto’ in Expo 2015 di padiglioni e nazioni attraverso la realtà virtuale. “Sono possibili esperienze multi-target perché la VR ha un basso livello di digital divide, purché i contenuti siano rilevanti e il comfort sia garantito”, spiega. La Carraro Lab alterna produzioni di spot, l’ultimo l’ha realizzato per la nuova serie di ‘Trono di Spade’, alla realizzazioni di strumenti educativi come ‘Being Leonardo’ che ha accompagnato la mostra su Leonardo da Vinci a Palazzo Reale a Milano, per di più a pagamento. Carraro ha sperimentato usi molto positivi della VR da parte di persone anziane e disabili – “la VR genera un supersenso per le persone che hanno ridotte capacità fisiche”, dice – e scommette sulle applicazioni didattiche e per la formazione a distanza della VR. ASSISTENZA A DISTANZA. Un’altra applicazione della VR in ambito B2B è quella proposta da Ikon con VirTours, piattaforma software che “mette a sistema l’hardware di Samsung per aiutare le aziende a fare business”, spiega il CEO Enrico De Grassi. Per esempio, mantenendo il contatto tra chi fruisce della VR e chi sta fornendo assistenza all’interno di un percorso d’acquisto, come nel caso del catalogo di destinazioni turistiche di Emirates, o raccogliere informazioni per profilare l’utente come è stato fatto da Illy a Expo 2015 con il PAG. 10 racconto della filiera del caffè. Con grandi vantaggi anche in termini di cost saving, sottolinea De Grassi. Sul tema del viaggio virtuale, anche l’esperienza del catalogo immersivo di MSC Crociere già raccontata su BrandNews dal direttore marketing Andrea Guanci. COMUNICAZIONE E FORMAZIONE. Per Guido Geminiani, Chief Creative Officer di Brandon Box, il futuro della VR è nell’alta formazione: la società di produzioni video e branded content lunedì prossimo girerà il primo intervento chirurgico in soggettiva, a 360 gradi e in 3D dopo aver sperimentato le esperienze in prima persona con ‘The Bomb’, web serie d’azione presentata al Roma Web Fest, e altri lavori VR come quelli con la Nazionale di Rugby per Cariparma, la finale di Coppa Italia di pallavolo femminile per Samsung, il tour virtuale del Lago di Garda per il Consorzio Lago di Garda veneto e altri ancora per Jaguar e Land Rover.