politica IL SECOLO XIX MERCOLEDÌ 11 DICEMBRE 2013 7 BATTAGLIA IN SENATO SULL’EMENDAMENTO CHE BLOCCA LA PUBBLICITÀ PER LE SLOT E I CASINO ONLINE Spot vietati per l’azzardo, lobby all’attacco Alleanza tra i signori dei giochi e i network tv per non perdere un business milionario dalla prima pagina Che quell’emendamento rappresen­ ti una miccia accesa sulla discussio­ ne in Senato lo fa comprendere Ste­ fano Lepri, vicepresidente del grup­ po Pd: «Vigileremo perché nessuno faccia scherzi. E perché nessuno pensidirallentareoaddiritturavani­ ficare tutto il lavoro che è stato fatto intorno alla delega fiscale per inte­ ressi di parte». Incalza la senatrice Stefania Pezzopane: «Il ritardo nella discussioneèdovutoingranparteal­ la difficoltà con cui è stata varata quest’anno la legge di stabilità. Però lo si sa, quel dettaglio è nel mirino di molti. Lo si capisce, lo si percepisce. Bisogna stare molto attenti a quel che accadrà». Sarà. Ma intanto la commissione, convocata per tre giorniconsecutivineltentativodiac­ celerare i lavori, dopo la riunione in­ troduttiva ha già visto saltare il se­ condo appuntamento, quello di ieri. Se ne riparla oggi. E si discuterà an­ che del discusso articolo 14, quello che dà mandato al governo di rivede­ re tutta la disciplina sui giochi del co­ siddetto azzardo legale. Sull’emendamento blocca­pub­ blicità la tensione è stata altissima sin dal primo momento, durante la discussione alla Camera, conclusa con l’approvazione della delega fi­ scale il 25 settembre scorso e la tra­ smissione al Senato. Primo assalto: quello del relatore, il pidiellino Da­ niele Capezzone. Si rimette all’aula, Capezzone, ma ci mette un carico da novanta: il divieto di pubblicità per i giochi patologici va cassato. Basso, primo firmatario dell’emendamen­ to,chiede di approvarlo, completo e senza modifiche. Il provvedimento incassa l’ok. E, in questo round, si in­ cassa anche un altro risultato. Una modifica che “blinda” i provvedi­ menti anti sale da gioco degli enti lo­ cali, rendendoli impermeabili ai ri­ corsialTar.Unesempio:unanorma­ tiva dalle maglie molto strette, come quella approvata dal Comune di ge­ nova, non potrà più esser portata da­ vanti ai giudici amministrativi nel­ l’intento di farla annullare. Ma la partita della pubblicità è quella che più fa venire al bava alla bocca alle società dei giochi e ai networktelevisivi.Sonopocherighe, in grado però, se approvate nella for­ mulazione indicata dai deputati Pd, di determinare un autentico terre­ moto. La pubblicità è vietata, dice l’emendamento, «sempre, per i gio­ chi con vincita in denaro che induco­ no comportamenti compulsivi». Tradotto: tutti i giochi che vanno per la maggiore e che garantiscono gli in­ troiti più cospicui per le concessio­ narie dell’azzardo legale in italia e gli operatori del gioco online. Intendia­ L’emendamento contestato sul divieto pubblicità slot 14.100 Al comma 2, dopo la lettera r) aggiungere la seguente: r-bis) introduzione del divieto di pubblicità nelle fasce protette delle trasmissioni radiofoniche e televisive e, sempre, per i giochi con vincita in denaro che inducono comportamenti compulsivi (approvato in Aula) Lorenzo Basso, Luigi Bobba, Franco Bordo, Enrico Borghi, Elena Carnevali, Federico Gelli, Luca Pastorino, Vinicio Peluffo, Teresa Piccione, Stefano Quaranta, Mario Sberna, Mario Tullo, Franco Vazio Le caratteristiche dei giochi che inducono atteggiamenti compulsivi VELOCITÀ CONSUMO SOLITUDINE SEMPLICITÀ RISCOSSIONE I giochi sono veloci e immediati, a differenza dei giochi tradizionali caratterizzati dalla lentezza I giochi si esauriscono in un breve arco di tempo in modo da favorire le giocate successive I giochi d’azzardo proposti non presuppongono socialità Giochi proposti non richiedono alcuna abilità: si tratta di giochi di mera fortuna La riscossione delle vincite è immediata Dati sugli investimenti pubblicitari del comparto giochi Semestre gennaio 2013 – giugno 2013 per la televisione 6.547.000 9.485.000 2.454.000 10.109.000 115.000 12.000 3.872.000 TOTALE mercato pubblicitario nazionale 28.3 milioni di euro (+92% rispetto all’anno precedente) 2.883.000 Campagne per nuovi giochi Giochi numerici (Totocalcio, SuperEnalotto) Scommesse Poker online Altri giochi online Case da gioco Ippodromi Lotterie istantanee e nazionali per l’online 74,5 milioni di euro (Investimenti stimati netti Nielsen) TOTALE 115 milioni di euro +63,6 per cento rispetto all’anno precedente 3.041.953.000 TOTALE mercato ristretto giochi scommesse lotterie 35.477.000 Peso del mercato dei giochi sul totale del mercato nazionale 1,2% modalleslotalleroulettevirtuali,dai poker ai Gratta & Vinci al Lotto ad estrazione immediata. Come gioco compulsivo s’intende, secondo i parlamentari promotori del divieto, quel che tale è definito dalla letteratura scientifica, tutti quelli in cui è brevissimo il tempo tra la giocata, l’eventuale vincita e la più probabile sconfitta. Si salvano, nei fatti, solo i vecchi giochi di un tempo, tra Totocalcio, Enalotto e Lotto, ma solo quello tradizionale. Quali sono le cifre? Quant’è gran­ de la torta pubblicitaria di cui stiamo parlando? Il top, per i network tv, è rappresentato dall’anno 2011, con quasi 75 milioni di euro raccolti e in parte strappati alla carta stampata. Lacrisiharallentatogliinvestimenti anche in questo campo, ma le proie­ zioni della Nielsen, che pubblichia­ mo in questa pagina, fanno presagire che tutto il comparto garantirà an­ che per quest’anno circa 70 milioni, Dati sugli investimenti pubblicitari 2012 GRAFICI IL SECOLO XIX L’INCHIESTA per la carta stampata 12,2 milioni di euro Elaborazione Agipro su dati Ficom Leisure, società di consulenze finanziarie - Londra in gran parte destinati alle televisio­ ni. Tutte cifre che rischiano di essere spazzate vie da un divieto totale di promozione ai giochi. Chisianoibeneficiaridiquestaro­ busta boccata d’ossigeno, in un peri­ odo storico di raccolte stentate, è fa­ cile dedurlo da una serie di elementi. Nel luglio scorso, quando, dopo il via libera al decreto Balduzzi che già in­ troduceva limitazioni in questo sen­ so, gli operatori del gioco si sono sen­ titi con le spalle al muro, reagiscono. La Federazione Sistema Gioco Italia di Confindustria adotta un codice specifico di autodisciplina dei mes­ saggi pubblicitari, e lo fa di concerto con i suoi più importanti interlocu­ tori: Mediaset, Sky ed Rcs, oltre che agenzie e concessionarie del settore, invitate anche a prender parte alla stesura della nuova regolamentazio­ ne. D’altronde, anche l’ex direttore dei Monopoli di Stato, Antonio Ta­ SCONTRO RITARDO Già alla Camera Capezzone (Pdl) aveva provato a stoppare l’emendamento La riunione della commissione in Senato continua a slittare (-7,9% rispetto all’anno precedente) gliaferri, sentito il 12 aprile 2012 dal­ la commissione affari sociali della Camera, si schiera contro. E affonda: «Un divieto generalizzato di pubbli­ cità potrebbe essere considerato le­ sivo della libertà d’impresa dalle aziende del settore». Ancora Taglia­ ferri: «Una, sia pure ridotta e con­ trollata, forma pubblicitaria dei gio­ chièritenutautilealfinediconsenti­ re ai consumatori di poter distingue­ rel’offertadigiochilegalidaquelladi giochi illegali e alle aziende che ope­ rano legalmente di farsi conoscere». Insomma, la politica e i suoi ad­ dentellati (l’Agenzia delle dogane e dei monopoli dipende pur sempre dal dipartimento delle Finanze) sembrano non voler creare, storica­ mente, troppe difficoltà a un com­ parto dei giochi: l’Erario incasserà nel 2013 poco più di 7,8 miliardi, an­ che se in leggero calo, 150 milioni, ri­ spettoal2012.Gliesempidiunparti­ colaregarborivoltoaisignoridelgio­ co sono ancora delle ultime settima­ ne: dal tentativo di aumentare il prelievoerarialesullegiocate,inseri­ to nella legge di stabilità per compn­ sare la mini­Imu e poi precipitosa­ mente ritirato, al maxi sconto alle concessionarie delle slot: dai 98 mi­ liardi contestati nel 2007 dalla Corte dei conti alla sanzione effettiva da 2 miliardi e mezzo al pugno di mosche della super sanatoria. Ma non c’è dubbio che il vero eldo­ radodellapubblicitàtelevisivasiadi­ ventato oggi il gioco online. Sconfi­ nate praterie fatte di case da gioco virtualiedisaleperlescommesse,al­ le quali è possibile accedere non in black tie, ma comodamente stravac­ cati davanti al computer di casa. Per comprendere la realtà dei numeri, conviene affidarsi allo studio di Betclic, uno dei principali operatori in Italia, che ha realizzato uno spac­ cato interessante sulla diffusione del fenomeno. Nel 2012 la spesa com­ plessiva è stata di 749 milioni di euro per il gioco online, 170 milioni quella delle scommesse online. Perlaquasitotalità,il90percento, gli scommettitori sono uomini, il 42 per cento ha un’età che va tra i 18 e i 30 anni. È vero però che le signore giocano più forte: una cifra media di 14,53 euro, contro i 13,18 euro dei maschietti. La diffusione di casinò e scommesse online va di pari passo con il traino importante della pub­ blicità televisiva e il trend è in fortis­ sima ascesa negli ultimi due anni. Proprio da quando, nel 2011 e nel 2012, gli investimenti sulle tv sono cresciuti di quasi il doppio rispetto al 2013.Perchélapubblicitàdell’online sull’online ha pure una sua forza, ma poi è lo schermo televisivo a orienta­ reeconvogliareilgrossodegliappas­ sionati. Non è un caso se le reti Me­ diaset siano state scelte da chi ha vo­ luto lanciare in grande stile i propri casinò online, come i casi recenti del Personal Casinò di 888.it e, anche su Sky, dai tavoli verdi dove giocare an­ che a roulette e a black jack di Casi­ nòYes by Admiral. Operazione in grande stile, quella del gioco online, osteggiata anche dalle associazioni che tutelano i minori, proprio per la difficoltà di stabilire con esattezza l’indentità di chi sta dietro a uno schermo casalingo. Così il faticoso cammino della de­ lega fiscale, che tiene nel suo ventre la bomba anti­pubblicità, va avanti adandamentolento.Conbuonapace di chi attende dal provvedimento al­ trenovità, compresal’attesariforma del catasto. Dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi, in attesa che l’ese­ cutivofaccialasuaparteconlaridefi­ nizione del comparto fiscale sugli immobili. E in attesa di capire se le lobby dell’azzardo decideranno di scatenare una guerra totale. MARCO MENDUNI [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA