ISTITUTO AUTONOMO
CASE POPOLARI
DELLA PROVINCIA DI LECCE
VIA TRINCHESE 61/D Galleria 73100 LECCE
tel. 0832 446111 fax 0832 315034
PROGETTO DI ADEGUAMENTO E RIPRISTINO DI UN FABBRICATO DI
N. 28 ALLOGGI DI E.R.P. SITO IN CAMPI SALENTINA.
Legge fin.to n. 457/78 – 3° biennio
ELAB. 11
RELAZIONE TECNICA IMPIANTI
SCALA
AGG.TO
DATA
PROT.
IL RESPONSABILE DI P.O.
DI PROGRAMMAZIONE E PROGETTAZIONE
GRUPPO PROGETTAZIONE
I.A.C.P.
Geom. Carmelo Margiotta
Ing. Giovanni Mattei
Arch. Sandra Spennato
IL RESPONSABILE DEL
PROCEDIMENTO
Ing. Enrico Albanese
Dirigente Servizio Lavori
I.A.C.P. LECCE
IL RESPONSABILE DELLA SICUREZZA IN
FASE DI PROGETTAZIONE
Ufficio Tecnico IACP
Arch. Sandra Spennato
RELAZIONE TECNICA IMPIANTI
RELAZIONE TECNICA IMPIANTI A FLUIDO
La presente relazione riguarda la realizzazione delle opere per l’ adduzione e distribuzione
dell’acqua potabile sanitaria, per la distribuzione dell’impianto di riscaldamento (con la
esclusione della caldaia) e dell’impianto del gas per n.28 alloggi di ERP in CAMPI
SALENTINA (Le), oggetto di lavori di completamento e adeguamento.
La forma, le dimensioni, gli elementi costruttivi, nonché l'orientamento degli appartamenti e
dei vari locali e vani risultano dalle tavole di disegno allegate e nelle quali ogni ambiente è
contraddistinto dalla sua destinazione d’uso.
� Normative e disposizioni di legge
D.P.R. n. 13/91 del 22.12.1970
D.M n. 37 del 22.01.2008
D.P.R. 412 del 26.08.1993
D.P.R. 551 del 21.12.1999
Legge 10 del 09.01.1991
D.P.R. 447 del 06.12.1991
D.P.R. 246 del 21.04.1993
Norma UNI n. 9731 del 06/1990
Norma UNI n. 9615 del 12/1990
Norma UNI n. 7129 del 02/1992
Norma UNI n. 9615/2
Impianto idrico-sanitario di ogni singolo appartamento.
I lavori e le forniture comprese nell'impianto idrico-sanitario e di scarico, consistono
nell'esecuzione delle reti di adduzione dell'acqua a partire dai contatori volumetrici posti in
opera e localizzati dall'AQP, compresa l’installazione di 5 nuove centrali idriche per garantire
la fornitura separata per ognuna delle cinque scale presenti.
La rete idrica interrata (in acciaio zincato) partirà dai contatori e saranno separati da questi
tramite saracinesca con diametro pari al raccordo con la condotta adduttrici; le nuove centrali
idriche saranno collegate alle colonne montanti esistenti.
Le tubazioni interrate all’esterno dell’edificio in acciaio zincato saranno posate in apposito
scavo, con altezza minima di interramento dell’asse della tubazione di almeno 65 cm rispetto
al livello del pavimento esterno finito, e posate su letto di sabbia e ricoperta con almeno 20
cm di sabbia, a 30 cm dalla generatrice superiore della tubazione verrà installato un nastro di
segnalazione.
Dai punti di erogazioni AQP partiranno le rispettive tubazioni in acciaio zincato di adduzione
alle singole centrali idriche, come si evince dall’elaborato grafico n°7.
1
Il dimensionamento dei serbatoi delle C.I. è stato effettuato considerando che ogni centrale
idrica sarà al servizio di 5/6 abitazioni, per ognuna delle quali è stato ipotizzato un consumo
medio giornaliero di 200 l.
Per determinare il diametro delle tubature, tra i metodi consentiti si è scelto quello a velocità
costante dove la velocità v dell’acqua deve essere minore di 2 m/s. La scelta è ricaduta su 1,5
m/s. Per garantire una portata ai serbatoi di 0,5 l/s, ipotizzando una velocità costante di 1,5
m/s, si ottiene un diametro:
A=Q/v = 0,0005 m3/s = 0,00033 m2
1,5 m/s
d = (√0,00033 m2/3,14)*2 = 0,020 m = 20 mm = ¾” (pollici)
Di seguito si riportano i diametri scelti in funzione delle lunghezze dei tratti dal punto di
erogazione alle centrali idriche, considerando le perdite di carico continue ed accidentali:
Distanza tratto (ml)
Ø tubazione (pollici)
Scala A
15
¾”
Scala B
50
1”
Scala C
68
1” ¼
Scala D
38
1”
Scala E
52
1”
Impianti di scarico dei servizi e degli accessori sanitari
Sono già presenti e funzionanti; non subiranno alcuna variazione.
Impianto di riscaldamento
L’impianto sarà del tipo “Modul” ad acqua calda a circolazione forzata; l’acqua calda è
prodotta da una caldaia murale alimentata a metano (non compresa nell’appalto), ed è
distribuita a mezzo di tubazioni in rame isolato (già presenti) tramite pompa di circolazione,
fino agli utilizzatori.
Sul prospetto posteriore saranno realizzate le canne fumarie in alluminio smaltato per ogni
singolo appartamento, che, partendo dai singoli balconi, si svilupperanno fino a superare di un
metro l’altezza del muro d’attico.
Gli alloggi presenti sono raggruppabili in quattro tipologie in funzione della loro metratura,
per cui saranno installati un numero di elementi come riportato nella seguente tabella:
2
n° di
appartamenti Superf.
Appartamento
tipo 1
Appartamento
tipo 2
Appartamento
tipo 3
Appartamento
tipo 4
Volume N° elem Modello
6
72
194,40
63
4/680
8
77
207,90
67
4/680
4
84
226,80
74
4/680
10
95
256,50
83
4/680
Per il calcolo degli elementi necessari si è proceduto considerando un fabbisogno di 35 Watt
(o di 40 Watt per gli ambienti esposti a nord) per ogni mc di volume da riscaldare e dividendo
il risultato ottenuto per la potenza sviluppata da ogni singolo elemento.
Si riporta di seguito il calcolo effettuato per tipologia di appartamento:
Appartamento tipo 1 (72 mq)
Superf.
Volume
Ta
Disp
[W]
N°
rad
N° elem Modello
Letto 1
13,80
37,26 20°
1304,1
1
12
4/680
Letto 2
12,80
34,56 20°
1209,6
1
12
4/680
WC
4,45
12,01 20°
420,5
1
4
4/680
Lavanderia
3,48
9,40 20°
328,8
1
3
4/680
Soggiorno
24,83
67,04 20°
2681,6
2
12
4/680
Tinello
4,86
13,12 20°
459,3
1
5
4/680
Ingresso
3,16
8,53 20°
298,6
1
3
4/680
TOT
63
Appartamento tipo 2 (77 mq)
Superf.
Volume
Ta
Disp
[W]
N°
rad
N° elem Modello
Letto 1
15,35
41,45 20°
1451,0
1
14
4/680
Letto 2
13,68
36,94 20°
1292,76
1
12
4/680
WC
4,30
11,60 20°
406,2
1
4
4/680
Lavanderia
3,32
8,98 20°
314,30
1
3
4/680
Soggiorno
27,21
73,46 20°
2571,34
2
12
4/680
Tinello
4,28
11,56 20°
404,8
1
4
4/680
Ingresso
2,70
7,29 20°
255,15
1
3
4/680
Disimpegno
3,19
8,61 20°
301,4
TOT
1
3
67
4/680
3
Appartamento tipo 3 (84 mq)
Superf.
Volume
Ta
Disp
[W]
N°
rad
N° elem Modello
Letto 1
18,60
50,22 20°
1757,7
2
8
4/680
Letto 2
14,08
38,02 20°
1330,56
1
12
4/680
WC
4,30
11,60 20°
406,2
1
4
4/680
Lavanderia
3,32
8,98 20°
314,30
1
3
4/680
Soggiorno
29,43
79,47 20°
2781,6
2
13
4/680
Tinello
4,28
11,56 20°
404,8
1
4
4/680
Ingresso
2,70
7,29 20°
255,15
1
3
4/680
Disimpegno
7,25
19,57 20°
685,12
1
6
4/680
TOT
74
Appartamento tipo 4 (95 mq)
Superf.
Volume
Ta
Disp
[W]
N°
rad
N° elem Modello
Letto 1
10,79
29,13 20°
1019,6
1
10
4/680
Letto 2
12,45
33,61 20°
1176,52
1
11
4/680
Letto 3
13,68
36,94 20°
1292,76
1
12
4/680
WC
4,30
11,60 20°
406,2
1
4
4/680
Lavanderia
3,32
8,98 20°
314,30
1
3
4/680
Soggiorno
36,08
97,42 20°
3409,6
3
10
4/680
Tinello
4,28
11,56 20°
404,8
1
4
4/680
Ingresso
2,70
7,29 20°
255,15
1
3
4/680
Disimpegno
7,25
19,57 20°
685,12
1
6
4/680
TOT
83
4
IMPIANTO ELETTRICO
Il progetto dell’impianto elettrico in questione riguarda esclusivamente l’alloggio 2C ed è
stato elaborato partendo della potenza assorbibile dell’appartamento. Allo scopo è stato
effettuato un elenco degli ambienti dell’appartamento, i relativi utilizzatori che si presume
vengano scelti, nonché i corrispondenti carichi convenzionali moltiplicati per un coefficiente
di contemporaneità.
Cucina : frigorifero 200 W, lavastoviglie 2500 W, caldaia 535 W, televisore 150 W, forno 1500 W.
P = 4885 * 0,25 = 1221,25 W
Soggiorno : televisore 150 w, impianto hi-fi 150 w.
P = 2* (150 * 0,25) = 75 W
Bagno A : phon da 1.200 W. P = 1200 * 0,25 = 300 W
Bagno B: phon da 1200 W, lavatrice 2200 W. P = 3400 * 0,25 = 850 W
Letto 1 : televisore 150 W. P = 150 * 0,25 = 37,5 W
Letto 2 : televisore 150 W. P = 150 * 0,25 = 37,5 W
Per quanto riguarda la potenza dovuta all’illuminazione,sono stati considerati 10 W al m2 con
un fattore di contemporaneità di 0,65, tipico per le abitazioni.
POTENZA ASSORBITA DALLE LINEE
La conduttura che trasporta l’elettricità viene dall’esterno e fa capo ad un contatore.
L’impianto si articola su 4 linee:
1) linea dell’illuminazione con tensione nominale 220V. L’abitazione presa in esame è
disposta su un unico piano, rispettivamente di 72 m2.
2) linea delle prese stanze da 16 A con tensione nominale 220V.
3) linea delle prese cucina da 16 A con tensione nominale 220V.
4) impianto di messa a terra.
Tutte le linee sono ad incasso e i tronchi congiunti attraverso scatole di derivazione.
Per ogni presa, oltre a quelle considerate precedentemente, calcolo una potenza pari a: P =
220V * 16A * 0,05 = 176 W .
5
PRESE
Linea prese stanze: soggiorno + corridoio 75W + bagno A + bagno B + Letto 1 + Letto 2 =
1300 + (176W * 15 ) = 3940W = 3,94 KW
Linea prese 2: cucina = 1221W + (176W * 4) = 1925W = 1,93 KW
ILLUMINAZIONE
Linea luci: 72 m2 * 10 W/m2 * 0,65 = 468 W = 4,7 KW
La potenza totale assorbita dall’appartamento è: P = 3,94+1,93+4,7 = 10,57 KW
CAVI
Sono stati scelti cavi per energia N07V-K, con sezione da 1 mm2 a 25 mm2; sono cavi
flessibili isolati in gomma con guaina, si usano per installazioni in locali umidi e sono adatti
per locali domestici, agricoli, industriali.
-Cavo conduttore per circuiti di prese da 16A: sez. 2,5 mm
- Cavo conduttore per circuiti di punti luce: sez.1,5 mm
IMPIANTO DI MESSA A TERRA
L’impianto di messa a terra è indispensabile per evitare che ci siano pericoli di scosse
elettriche all’interno dell’edificio a causa delle differenze di potenziale tra le masse
componenti il sistema. Inoltre all’esterno dell’edificio ha la funzione di consentire la messa a
terra delle parti del fabbricato affinché si evitino differenze di potenziale fra le masse stesse e
eviti le tensioni pericolose tra i bordi dell’edificio e il terreno.
In sostanza si tratta di raccogliere tutte le eventuali correnti di dispersione dell’impianto
elettrico per scaricarle a terra tramite un conduttore di terra collegato a degli appositi
dispersori che, generalmente, sono a picchetto. Il processo avviene attraverso l’aggiunta di
conduttori equipotenziali al sistema che, collegando le masse, lo portano ad avere lo stesso
potenziale finale.
Per il sistema a picchetti è importante tenere conto: - del loro numero; - del volume di
dispersione; - dell’influenza attraverso la loro corda di collegamento; - delle caratteristiche
del terreno; - della profondità di inserzione del picchetto nel terreno la quale, aumentando,
favorisce il contatto con il terreno stesso e la dispersione delle tensioni in eccesso.
RELAZIONE TECNICA
Quadro elettrico Nel quadro sono stati installati condutture ed apparecchi a tensione
diversa, quindi separati e disposti in modo da presentare il minor numero possibile di incroci
tra cavi.
Tubi protettivi Tutte le condutture elettriche incassate sotto intonaco, sotto i pavimenti,
all’interno di strutture in getto di calcestruzzo e in vista, devono essere posate entro tubi
6
protettivi a base di polivinilcloruro ( PVC ). Nella posa sono da eseguire percorsi lineari e
con raggi di curvatura discretamente ampi.
Cavi elettrici La scelta dei cavi introdotti nei tubi protettivi viene eseguita in base alla tensione di
esercizio, al tipo di posa, alle prescrizioni delle normative CEI. Secondo norma, la sezione minima dei
cavi unipolari è di 1,5 mm2.
In questo caso sono stati utilizzati per il circuito luce dei cavi con sezione da 1,5 mm2, per il circuito
prese e per quello di condizionamento cavi da 2,5 mm2. I tubi protettivi, nel caso di cavi con sezione
da 1,5 hanno un diametro compreso tra 12 e 14 mm, mentre nel caso di cavi da 2,5 tra 14 e 16 mm.
La dorsale, ovvero la linea che dal quadro giunge fino alle cassette di derivazione, per il circuito luce
ha un diametro di 2,5 mm2, per il circuito delle prese e di condizionamento ha un diametro di 4 mm2.
Il collegamento dei cavi in partenza dal quadro elettrico e le derivazioni degli stessi all’interno delle
cassette di derivazione si effettuano mediante appositi morsetti e sono distinguibili fra loro attraverso i
colori dell’isolamento, ovvero:
guaina giallo – verde per conduttori di terra o protezione guaina blu per conduttori di neutro (non in
tensione)
guaina marrone o nera per conduttori di fase (in tensione).
Interruttori di manovra, di protezione e apparecchi di comando
Essi sono di tipo modulare con comando a levetta; nel caso in cui debbano assolvere al compito di
protezione dai sovraccarichi e dai corto circuiti saranno automatici magnetotermici differenziali. Per il
comando di centri luce nei bagni sono stati predisposti degli interruttori al comando di utilizzatori con
assorbimento < 10 A e unipolari.
Prese a spina Sono del tipo con contatto di terra collegato al conduttore di protezione.
Impianto di terra L’impianto di terra preposto alla dispersione è già presente e si prevede il
collegamento dell’impianto elettrico.
7