RELAZIONE TECNICA IMPIANTI RELAZIONE TECNICA IMPIANTI A FLUIDO La presente relazione tecnica costituisce parte integrante, unitamente alla documentazione allegata, del progetto esecutivo (articolo 35 del D.P.R. n. 207 del 05 ottobre 2010) e riguarda la realizzazione delle opere per l’ adduzione e distribuzione dell’acqua potabile sanitaria, per la distribuzione dell’impianto di riscaldamento (con la esclusione della caldaia) e dell’impianto del gas per n.24 alloggi di ERP in CAMPI SALENTINA (Le), alla via Pasolini, oggetto di lavori di completamento e adeguamento. Gli impianti in argomento riguardano 3 fabbricati speculari, costituiti da due piani fuori terra ed aventi ognuno due scale di accesso con quattro appartamenti per scala, due per piano. La forma, le dimensioni, gli elementi costruttivi, nonché l'orientamento degli appartamenti e dei vari locali e vani risultano dalle tavole di disegno allegate e nelle quali ogni ambiente è contraddistinto dalla sua destinazione d’uso. � Normative e disposizioni di legge D.P.R. n. 13/91 del 22.12.1970 D.M n. 37 del 22.01.2008 D.P.R. 412 del 26.08.1993 D.P.R. 551 del 21.12.1999 Legge 10 del 09.01.1991 D.P.R. 447 del 06.12.1991 D.P.R. 246 del 21.04.1993 Norma UNI n. 9731 del 06/1990 Norma UNI n. 9615 del 12/1990 Norma UNI n. 7129 del 02/1992 Norma UNI n. 9615/2 Impianto idrico-sanitario di ogni singolo appartamento. I lavori e le forniture comprese nell'impianto idrico-sanitario consistono nell'esecuzione delle reti di adduzione dell'acqua a partire dai contatori volumetrici singoli per ogni appartamento posti in opera e localizzati dall'AQP e collegati al sistema di distribuzione esistente. La rete idrica interrata (in acciaio zincato) partirà dai contatori e saranno separati da questi tramite saracinesca con diametro pari al raccordo con la condotta adduttrice. Le tubazioni interrate all’esterno dell’edificio in acciaio zincato saranno posate in apposito scavo, con altezza minima di interramento dell’asse della tubazione di almeno 65 cm rispetto al livello del pavimento esterno finito, e posate su letto di sabbia e ricoperta con almeno 20 cm di sabbia, a 30 cm dalla generatrice superiore della tubazione verrà installato un nastro di segnalazione. All’interno di ogni singolo appartamento sono già presenti le linee di distribuzione a pavimento (in rame) ai singoli accessori sanitari dell’acqua calda e fredda con la predisposizione nei locali bagno di attacchi idrici per l’eventuale installazione di uno scaldabagno elettrico. Con il presente appalto sarà realizzata la predisposizione degli attacchi 1 idrici (nonché la rete di approvvigionamento gas) sui balconi posteriori dove saranno ubicate le caldaie alimentate a gas metano (non comprese con l’appalto). Le tubazioni multistrato composito (alluminio + PE per complessivi 5 strati con barriera all'ossigeno) saranno idonee per la distribuzione dell’acqua calda e fredda con temperatura massima di 95°C, PN 10 e rispondenti alle prescrizioni della Circolare n. 102 del 02/12/78 del Ministero della Sanità. Saranno realizzati con raccordi a pressare o di altro tipo. Tutte le tubazioni (calde e fredde) saranno isolate con materiale a basso potere igroscopico, di spessore conforme alla legge 10/91 e regolamenti di attuazione e s.i.m., con resistenza al fuoco certificata in classe uno. Il dimensionamento idraulico della rete di tubazioni è stato eseguito considerando la pressione disponibile sul posto e una portata minima degli apparecchi serviti di: - lavabo: 0,10 lt/sec; - vaso a cassetta: 0,10 lt/sec. - vasca/doccia: 0,20 lt/sec. - bidet: 0,10 lt/sec. - lavello da cucina: 0.20 lt/sec Poiché come detto in precedenza, la distribuzione alle varie utenze viene eseguita da collettore doppio (caldo e freddo) e pertanto nelle tavole allegate sono riportai i diametri minimi per le varie derivazioni di acqua calda e fredda . La produzione dell’acqua calda sanitaria avviene da pannello solare termico ubicato in terrazza integrato in caso di necessità dalla caldaia (esclusa dal progetto) Impianti di scarico dei servizi e degli accessori sanitari Gli impianti di scarico saranno costruiti in conformità con quanto indicato nelle rispettive norme UNI – UNI EN, tenuto conto della specifica destinazione d’uso del corpo di fabbrica e del suo sviluppo planimetrico e altimetrico, al fine di garantire il regolare funzionamento. Il sistema di scarico utilizzato per lo smaltimento delle acque reflue di ogni servizio è del tipo a gravità e risulterà composto da tubazioni di scarico prevalentemente orizzontali . Al fine di limitare le variazioni di pressione all’interno del sistema di scarico (effetto pistone liquido), ogni colonna di scarico verticale, sopra l’innesto della diramazione più alta, verrà prolungata a tetto, con bocca di uscita all’aria aperta protetta dal vento con apposito cappello esalatore, avente la funzione di ventilazione primaria. Tutti gli scarichi completi di accessori, verranno realizzati con tubazioni in polietilene ad alta densità con giunzioni a innesto o a saldare. Impianto di riscaldamento L’impianto sarà del tipo “Modul” ad acqua calda a circolazione forzata; l’acqua calda è prodotta da una caldaia murale alimentata a metano (non compresa nell’appalto), ed è distribuita a mezzo di tubazioni in rame isolato (già presenti) tramite pompa di circolazione, fino agli utilizzatori. 2 Sul prospetto posteriore saranno realizzate le canne fumarie in alluminio smaltato per ogni singolo appartamento, che, partendo dai singoli balconi, si svilupperanno fino a superare di un metro l’altezza del muro d’attico. Gli alloggi presenti sono raggruppabili in quattro tipologie in funzione della loro metratura, per cui saranno installati un numero di elementi come riportato nella seguente tabella: n° di appartamenti Superf. Appartamento tipo 1 Appartamento tipo 2 Appartamento tipo 3 N° elem. Volume per appart. Modello 9 48,50 145,50 50 4/680 3 77,20 231,60 76 4/680 12 88,00 264,00 82 4/680 Per il calcolo degli elementi necessari si è proceduto considerando un fabbisogno di 35 Watt (o di 40 Watt per gli ambienti esposti a nord) per ogni mc di volume da riscaldare e dividendo il risultato ottenuto per la potenza sviluppata da ogni singolo elemento (valore scelto pari a 108W come desunto dalla scheda tecnica del radiatore in ghisa considerato). Si riporta di seguito il calcolo effettuato per tipologia di appartamento: Appartamento tipo 1 (48,5 mq) Superf. [mq] Volume [mc] Ta Disp [W] N° rad N° elem Modello Letto 14,66 44,00 20° 1539,3 1 14 4/680 WC 6,60 19,80 20° 693 1 6 4/680 14,56 43,70 20° 1528,8 1 14 4/680 Cucina 7,84 23,50 20° 823,2 1 8 4/680 Ingresso 4,82 14,50 20° 506,6 1 5 4/680 Soggiorno TOT 50 Appartamento tipo 2 (77 mq) Superf. [mq] Volume [mc] Ta Disp [W] N° rad N° elem Modello Letto 1 11,90 35,70 20° 1249,5 1 12 4/680 Letto 2 13,55 40,65 20° 1422,7 1 13 4/680 5,00 15,00 20° 525,0 1 5 4/680 Soggiorno 14,55 43,65 20° 1527,7 1 14 4/680 Tinello 14,70 44,10 20° 1543,5 1 14 4/680 Cucina 7,85 23,55 20° 824,3 1 8 4/680 Ingresso 9,70 29,10 20° 1018,5 TOT 1 10 76 4/680 WC 3 Appartamento tipo 3 (84 mq) Superf. [mq] Volume [mc] Ta Disp [W] N° rad N° elem Modello Letto 1 9,00 18,00 20° 630,0 1 6 4/680 Letto 2 9,00 18,00 20° 630,0 1 6 4/680 13,40 40,20 20° 1407,0 1 13 4/680 WC 1 3,45 10,35 20° 362,3 1 4 4/680 WC 2 Cucina-Sala da pranzo IngressoSoggiorno 4,80 14,4 20° 504,0 1 5 4/680 20,00 60,00 20° 2100,0 2 10 4/680 18,85 56,55 20° 1979,2 2 10 4/680 Disimpegno 8,10 24,30 20° 850,5 1 8 4/680 Letto Matr. TOT 82 4 IMPIANTO ELETTRICO Il progetto dell’impianto elettrico in questione riguarda il completamento dell’impianto esistente per i n°24 appartamenti. Il dimensionamento dell’impianto è stato elaborato partendo della potenza assorbibile della tipologia di appartamento più grande (appartamento tipo 3 di 84 mq). Allo scopo è stato effettuato un elenco degli ambienti dell’appartamento, i relativi utilizzatori che si presume vengano scelti, nonché i corrispondenti carichi convenzionali moltiplicati per un coefficiente di contemporaneità. Cucina : frigorifero 200 W, caldaia 535 W, forno 1500 W, lavastoviglie 2200W. P = 4435W * 0,25 = 1108,75 W Soggiorno : televisore 150 w, impianto hi-fi 150 w. P = 2* (150 * 0,25) = 75 W Bagno A : phon da 1.200 W. P = 1200 * 0,25 = 300 W Bagno B: phon da 1200 W, lavatrice 2200 W. P = 3400 * 0,25 = 850 W Per quanto riguarda la potenza dovuta all’illuminazione,sono stati considerati 10 W al m2 con un fattore di contemporaneità di 0,65, tipico per le abitazioni. POTENZA ASSORBITA DALLE LINEE La conduttura che trasporta l’elettricità viene dall’esterno e fa capo ad un contatore. L’impianto si articola su 4 linee: 1) linea dell’illuminazione con tensione nominale 220V. L’abitazione presa in esame è disposta su un unico piano, rispettivamente di 72 m2. 2) linea delle prese stanze da 16 A con tensione nominale 220V. 3) linea delle prese cucina da 16 A con tensione nominale 220V. 4) impianto di messa a terra. Tutte le linee sono ad incasso e i tronchi congiunti attraverso scatole di derivazione. Per ogni presa, oltre a quelle considerate precedentemente, calcolo una potenza pari a: P = 220V * 16A * 0,05 = 176 W . 5 PRESE Linea prese stanze: soggiorno (75W+2 prese) + Sala da pranzo (2 prese) + corridoio (1 presa) + bagno A (300W+1 presa) + bagno B (850W+2 prese) + Letto 1 (2 prese) + Letto 2 (2 prese) + Letto matr.(2 prese)= 1225W + (176W * 14 ) = 3689W = 3,67 KW Linea prese 2: cucina = 11088,75W + (176W * 2) = 1460,75W = 1,46 KW ILLUMINAZIONE Linea luci: 84 m2 * 10 W/m2 * 0,65 = 546 W = 0,55 KW La potenza totale assorbita dall’appartamento è: P = 3,67+1,46+0,55 = 5,68 KW Tale risultato fa supporre che un contratto con l’ente fornitore per una potenza di 3Kw sia insufficiente a garantire la continuità di esercizio dell’impianto elettrico e che sia necessario quindi portare la potenza di contratto a 6 Kw. In realtà, effettuando una analisi dettagliata dei consumi giornalieri considerando l’effettivo uso di apparecchiature elettriche durante diverse fasce orarie, si ricava la seguente tabella: Potenza effettiva utilizzata durante le varie fasce orarie (potenza determinata dall’effettivo uso delle utenze elettriche durante una giornata tipo in funzione di fasce orarie) Fascia oraria 7.00-8.00 Locali utilizzati 1800w Luce 100w Luce 100w Rasoio elett. 50w Luce 100w Rasoio elett. 50w Camera Luce 100w Edificio Caldaia luce 200w Computer 200w Stampante 150w Bagno Luce 100w Edificio Cucina Caldaia Forno 200w 1800w Bagno 2 12.00-15.00 Potenza unitaria impegnata attivata Forno Cucina Bagno 1 8.00-12.00 Utenza Studio Caldaia 2500W 100w Utensili elett. 300w Edificio Pu totale 750w 2300w 200w 6 15.00-19.00 19.00-21.00 21.00-24.00 24.00-7.00 Studio luce 100w Computer 200w Stampante 150w Bagno Luce 100w Edificio Cucina Caldaia Forno 200w 1800w Luce 100w Bagno 1 Luce 100w Bagno 2 Luce 100w Edificio Cucina Caldaia lavastoviglie 200w 2200w Luce 100w Edificio Caldaia 200w Salone Televisione 200w Camera Luce Ripost.lavand. lavatrice 100w 2000w Edificio 200w Caldaia POTENZA MASSIMA UTILIZZATA “PICCO” FASCIA 21.00-24.00 750w 2300w 2900w 2200w 2900 w Dalla tabella sopra esposta si desume che la potenza utilizzata massima non supera la potenza di contratto da 3 Kw. I calcoli e le considerazioni fatte per la tipologia di appartamento preso in esame si estendono ad entrambe le altre due tipologie di appartamento poiché la potenza assorbita dagli stessi è chiaramente minore. CAVI Sono stati scelti cavi per energia N07V-K, con sezione da 1 mm2 a 25 mm2; sono cavi flessibili isolati in gomma con guaina, si usano per installazioni in locali umidi e sono adatti per locali domestici, agricoli, industriali. -Cavo conduttore per circuiti di prese da 16A: sez. 2,5 mm - Cavo conduttore per circuiti di punti luce: sez.1,5 mm 7 IMPIANTO DI MESSA A TERRA L’impianto di messa a terra è indispensabile per evitare che ci siano pericoli di scosse elettriche all’interno dell’edificio a causa delle differenze di potenziale tra le masse componenti il sistema. Inoltre all’esterno dell’edificio ha la funzione di consentire la messa a terra delle parti del fabbricato affinché si evitino differenze di potenziale fra le masse stesse e eviti le tensioni pericolose tra i bordi dell’edificio e il terreno. In sostanza si tratta di raccogliere tutte le eventuali correnti di dispersione dell’impianto elettrico per scaricarle a terra tramite un conduttore di terra collegato a degli appositi dispersori che, generalmente, sono a picchetto. Il processo avviene attraverso l’aggiunta di conduttori equipotenziali al sistema che, collegando le masse, lo portano ad avere lo stesso potenziale finale. Per il sistema a picchetti è importante tenere conto: - del loro numero; - del volume di dispersione; - dell’influenza attraverso la loro corda di collegamento; - delle caratteristiche del terreno; - della profondità di inserzione del picchetto nel terreno la quale, aumentando, favorisce il contatto con il terreno stesso e la dispersione delle tensioni in eccesso. RELAZIONE TECNICA Quadro elettrico Nel quadro sono stati installati condutture ed apparecchi a tensione diversa, quindi separati e disposti in modo da presentare il minor numero possibile di incroci tra cavi. Tubi protettivi Tutte le condutture elettriche incassate sotto intonaco, sotto i pavimenti, all’interno di strutture in getto di calcestruzzo e in vista, devono essere posate entro tubi protettivi a base di polivinilcloruro ( PVC ). Nella posa sono da eseguire percorsi lineari e con raggi di curvatura discretamente ampi. Cavi elettrici La scelta dei cavi introdotti nei tubi protettivi viene eseguita in base alla tensione di esercizio, al tipo di posa, alle prescrizioni delle normative CEI. Secondo norma, la sezione minima dei cavi unipolari è di 1,5 mm2. In questo caso sono stati utilizzati per il circuito luce dei cavi con sezione da 1,5 mm2, per il circuito prese e per quello di condizionamento cavi da 2,5 mm2. I tubi protettivi, nel caso di cavi con sezione da 1,5 hanno un diametro compreso tra 12 e 14 mm, mentre nel caso di cavi da 2,5 tra 14 e 16 mm. La dorsale, ovvero la linea che dal quadro giunge fino alle cassette di derivazione, per il circuito luce ha un diametro di 2,5 mm2, per il circuito delle prese e di condizionamento ha un diametro di 4 mm2. Il collegamento dei cavi in partenza dal quadro elettrico e le derivazioni degli stessi all’interno delle cassette di derivazione si effettuano mediante appositi morsetti e sono distinguibili fra loro attraverso i colori dell’isolamento, ovvero: guaina giallo – verde per conduttori di terra o protezione guaina blu per conduttori di neutro (non in tensione) guaina marrone o nera per conduttori di fase (in tensione). Interruttori di manovra, di protezione e apparecchi di comando 8 Essi sono di tipo modulare con comando a levetta; nel caso in cui debbano assolvere al compito di protezione dai sovraccarichi e dai corto circuiti saranno automatici magnetotermici differenziali. Per il comando di centri luce nei bagni sono stati predisposti degli interruttori al comando di utilizzatori con assorbimento < 10 A e unipolari. Prese a spina Sono del tipo con contatto di terra collegato al conduttore di protezione. Impianto di terra L’impianto di terra preposto alla dispersione è già presente e si prevede il collegamento dell’impianto elettrico. Lecce, lì 12/11/2014 Il Progettista ______________ 9