Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.1 di 82 Rev. 1 – dic.2015 SOMMARIO A. RELAZIONE ILLUSTRATIVA .......................................................................................................... 2 A.1. DESCRIZIONE GENERALE ........................................................................................................... 2 A.2. ILLUSTRAZIONE DELLE RAGIONI DELLA SOLUZIONE SELEZIONATA ....................... 4 A.3. DESCRIZIONE DETTAGLIATA .................................................................................................... 5 A.4. FATTIBILITA’ DELL’INTERVENTO ........................................................................................... 8 A.5. DISPONIBILITA’ DELLE AREE DA UTILIZZARE ................................................................... 8 A.6. INDIRIZZI DEL PROGETTO DEFINITIVO – ESIGENZE DI GESTIONE E MANUTENZIONE ...................................................................................................................................................................... 8 A.7. ACCESSIBILITA’ .............................................................................................................................. 9 A.8. SISTEMAZIONI ESTERNE ........................................................................................................... 10 B. RELAZIONE TECNICA .................................................................................................................... 11 B.1. IMPIANTI E BENESSERE AMBIENTALE ................................................................................. 11 B.2. IMPIANTI MECCANICI................................................................................................................. 13 B.3. IMPIANTI ELETTRICI .................................................................................................................. 26 C. ELABORATI PROGETTUALI ......................................................................................................... 53 C.1 ELABORATI CHE COMPONGONO IL PROGETTO PRELIMINARE .................................. 53 C.2 ELABORATI DA ADOTTARE IN SEDE DI PROGETTO DEFINITIVO ................................ 54 C.3. ELABORATI DA ADOTTARE IN SEDE DI PROGETTO ESECUTIVO ................................ 55 D. PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA .. 58 E. SICUREZZA E CONTROLLO DELLE STRUTTURE IN FASE DI ESERCIZIO .................... 62 F. VERIFICA NORMATIVA D.M. 18 MARZO 1996 ......................................................................... 63 G. VERIFICA NORME C.O.N.I. PER L’ IMPIANTISTICA SPORTIVA ........................................ 71 H. VERIFICA NORMATIVA SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE .................. 78 I – QUADRO ECONOMICO .................................................................................................................. 81 L - CARTOGRAFIA CATASTALE ....................................................................................................... 82 M - CARTOGRAFIA DI PRG ................................................................................................................ 82 Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Pag.2 di 82 Relazione illustrativa e tecnica Rev. 1 – dic.2015 COMUNE DI SIRMIONE POTENZIAMENTO CENTRO SPORTIVO CON REALIZZAZIONE DI PALAZZETTO POLIFUNZIONALE A. RELAZIONE ILLUSTRATIVA A.1. DESCRIZIONE GENERALE Il nuovo palazzetto polifunzionale verrà realizzato a potenziamento del centro sportivo esistente in Via Mazzorona nella frazione di Lugana del Comune di Sirmione Il nuovo edificio ha pianta rettangolare di dimensioni complessive m 50,00 x 32,50 con altezza massima fuori terra di m. 6,20. 2920 1640 270 380 380 485 A 270 3 3 +100.25 BASKET m 28X15 AREA GIOCO m² = 642 PALESTRA PALLAVOLO m 18X9 m² = 144 +96.25 +100.25 U.S. 2 +98.92 3090 U. S. 2 3090 DEPOSITO ATTREZZI m² = 10 SALETTA RIUNIONI +100.25 m² = 36 U.S. FILTRO 2 m² = 42 +96.25 UFFICIO +97.29 TRIBUNA m² = 156 m² = 18 INFORMAZIONI m² = 11 SERVIZI 1 m² = 17 1 SERVIZI 1 m² = 18 1 INGRESSO POSTI A SEDERE n° 345 m² = 36 DISTRIBUTIVO m² = 97 U. S. U.S. +100.25 FILTRO 1 m² = 13 U.S. +100.25 U.S. 270 A 380 U.S. 380 U. S. 4560 PIANTA PIANO TERRA 270 Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.3 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Figura.1 Pianta piano terra e prospetto nord Principi guida del progetto I principi base del progetto sono i tre di seguito sinteticamente descritti: 1) inserimento nel territorio caratterizzato da colture a vigneto con installazioni a spalliera. Dalla regolare geometria definita dagli impianti a vigneto, si è derivata l'idea di un'architettura semplice e pulita nella quale si evidenziano gli elementi strutturali verticali posti allo stesso interasse dei filari dei vitigni richiamandone l'immagine Figura.2 Contesto 2) trasparenza più estesa possibile. Per questo, si è cercata una soluzione che, a meno della parte necessariamente cieca adibita a servizi, garantisse la possibilità, di "vedere attraverso" secondo la direttrice nord-sud. In tal modo, dalla via Mazzarona sarà possibile traguardare oltre il fabbricato per una sua ampia porzione evitando l'effetto "quinta" di una barriera visiva di 50 metri di lunghezza. Per questo, tutte le attività ed i servizi sono posizionati a quote più basse del terreno e della sede stradale. Figura.3 Parti opache e trasparenti 3) per limitare ulteriormente l'impatto del fabbricato, si è previsto di interrare sia il campo da gioco, che le tribune e gli spogliatoi. Con questa scelta, il fabbricato "emerge" dal piano campagna per solo 6 metri circa. La parte interrata è prevista pari a 4m per una complessiva altezza di 10 metri. Nella sezione in figura seguente si descrive meglio la Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.4 di 82 Rev. 1 – dic.2015 disposizione delle funzioni. Figura 4 A.2. ILLUSTRAZIONE DELLE RAGIONI DELLA SOLUZIONE SELEZIONATA L’obiettivo generale del progetto è quello di realizzare una struttura che si configuri come polo di aggregazione e di attrazione a livello regionale in considerazione della visibilità e della tradizione di una località come Sirmione. Un impianto realmente polifunzionale che consenta l’integrazione fra l’attività sportivaricreativa e manifestazioni sociali-culturali, capace di valorizzare sia l’evento occasionale con grande affluenza di pubblico sia la quotidianità d’uso da parte dell’utenza locale e turistica. L’esperienza maturata nel campo della realizzazione di grandi impianti sportivi porta a considerare il progetto come uno strumento determinante della futura qualità di gestione. Un complesso polifunzionale trova il suo punto di equilibrio economico nella misura della sua capacità gestionale di saper sfruttare, nella quotidianità d’uso, l’offerta degli spazi dell’impianto in un arco molto ampio di fasce orarie e durante tutte le stagioni dell’anno, alternando le funzioni in modo flessibile ed agile, seguendo ed anticipando i comportamenti sportivi, di socializzazione ed intrattenimento della propria utenza di riferimento. Si intendi quindi proporre un centro vitale, caratterizzato da un’ampia offerta di servizi, che consenta una progettata e strategica alternanza di diverse attività, quali: • Sport come pratica agonistica: partite, tornei, allenamenti; • Sport come pratica formativa: corsi di avviamento allo sport per le diverse fasce di utenza (bambini, ragazzi, adulti), campus stagionali formativi, cura del corpo (fitness, yoga, danza, aerobica, muscolazione); • Attività sociali per anziani e portatori di handicap permanenti e/o temporanei: corsi di mantenimento, recupero e riabilitazione; • Attività amatoriale: manifestazioni sportive dimostrative, gioco e attività libere; • Culturali/commerciali quali convegni, conferenze, mostre, esposizioni, fiere, mercati tematici (modellismo, collezionismo, antiquariato, mercato di Natale, festa di Capodanno, ecc.) • Ricreative, quali spettacoli, feste, concerti, manifestazioni folkloristiche. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.5 di 82 Rev. 1 – dic.2015 A.3. DESCRIZIONE DETTAGLIATA Il progetto è conforme alla normativa cogente ed in particolare alle disposizioni contenute nelle seguenti leggi: • D.M. 18/03/1996 “Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi”. • D.M. 11/11/1996 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”. • D.P.R. 24/07/1996 n. 503 “Norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici”. Inoltre sono state osservate le Norme del C.O.N.I. per l’impiantistica sportiva (approvate con deliberazione del Consiglio Nazionale n. 1379 del 25 giugno 2008) e i regolamenti delle competenti Federazioni Sportive; il palazzetto è omologabile per le attività di pallavolo e pallacanestro a livello agonistico. Le caratteristiche e le dimensioni dell’intervento sono state individuate in base ai seguenti parametri: • tipologia di attività; • prescrizioni normative; • integrazione con gli spazi pubblici adiacenti; • controllo del limite di spesa. Le caratteristiche tecnico – costruttive, la qualità dei materiali e delle componenti tecnologiche individuate dal progetto riducono al minimo, soprattutto nel primo periodo di funzionamento, le esigenze dell’attività di manutenzione. Il sistema costruttivo proposto per la realizzazione dell’edificio persegue un duplice obiettivo: • integrazione fra l’uso di tecnologie collaudate e soluzioni innovative che consentono di sfruttare le potenzialità offerte dallo sviluppo dell’industria edilizia; • garantire la qualità di esecuzione dell’opera da parte delle imprese costruttrici. La qualità dei materiali assicura la durabilità nel tempo dell’intervento, la facilità della manutenzione delle opere e la sicurezza degli utenti. Tale risultato è tanto più importante per l’edilizia pubblica sia per il suo alto grado di utilizzo che per facilitarne il mantenimento e la conservazione minimizzando l’impegno di risorse umane ed economiche. Un ulteriore elemento di garanzia della qualità tecnico-costruttiva dell’intervento è costituito dall’integrazione fra le componenti edilizie ed impiantistiche al fine di garantire un organismo unitario sia in fase di costruzione che di gestione. Tale risultato consente un funzionamento complessivo dell’edificio efficiente, facile da controllare e da gestire e con risparmi nei consumi energetici. Il progetto del nuovo palazzetto è stato sviluppato garantendo le massime condizioni di sicurezza per gli utenti. Tale risultato è ottenuto con adeguate scelte relative a: • materiali impiegati; • sistema dei percorsi; • forma dei locali; • caratteristiche degli arredi ed attrezzature; • caratteristiche degli impianti tecnologici; Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.6 di 82 Rev. 1 – dic.2015 • possibilità di controllo diretto ed indiretto da parte del personale. Gli impianti tecnologici progettati sono caratterizzati da una costante possibilità di controllo sul loro funzionamento e sullo stato di conservazione dei componenti ed apparecchiature al fine di prevenire malfunzionamenti, guasti o situazioni di pericolo. Le componenti edilizie sono progettate in modo da consentire un periodico controllo delle parti strutturali, di tutte le opere ed i materiali che devono garantire nel tempo le loro caratteristiche funzionali. Il dimensionamento proposto deriva dalle esigenze espresse dal Comune di Sirmione, dalle caratteristiche dell’area di intervento e dalla normativa tecnica cogente: norme CONI, regolamenti delle Federazioni Sportive interessate, norme sulla costruzione degli impianti sportivi; normativa sulla sicurezza. Per tale intervento i requisiti di base fondamentali sono: • dimensioni degli spazi per il gioco e per i servizi di supporto: norme C.O.N.I. e Federazioni Sportive ; norme sulla costruzione degli impianti sportivi • attività sportiva prevalenti: pallavolo e pallacanestro • attività scolastica: norme sull’edilizia scolastica • capienza di pubblico: 350 spettatori. La descrizione dell’intervento può essere suddivisa per unità funzionali secondo lo schema adottato dal CONI: • sezione attività sportive; • sezione per gli atleti; • sezione per il pubblico; • sezione locali tecnologici La sezione attività sportive ha dimensioni in pianta ed altezza netta tali da consentire la realizzazione di campi regolamentari ed omologabili da parte del CONI per le attività di: • Pallavolo (dimensioni in pianta m. 9,0 x 18,0 ) • Pallacanestro (dimensioni in pianta m. 15,0 x 28,0 ). Il pavimento dei campi da gioco è posizionato ad una quota ribassata di quattro metri rispetto alla quota di pavimento dei locali al piano terra: ingresso, distributivo superiore della tribuna per il pubblico, palestra. La fascia perimetrali di rispetto del campo della pallacanestro sono sempre superiori a due metri. In corrispondenza del lato lungo del campo da gioco opposto alle tribune lo spazio disponibile di bordo campo consente la collocazione delle panchine per i giocatori e del tavolo per i giudici all’esterno della fascia di rispetto. La sezione attività sportive può essere divisa in due parti, mediante tenda mobile appesa alla struttura di copertura, in modo da utilizzare contemporaneamente due campi da pallavolo disposti in senso trasversale. Tale soluzione, unitamente alla diversificazione dei collegamenti con gli spogliatoi, consente la fruizione del palazzetto da parte di due distinti gruppi di utenti (due squadre sportive o due classi scolastiche) senza alcuna interferenza fra le loro attività. A livello amatoriale e di allenamento il palazzetto consente la pratica delle seguenti attività sportive: • calcetto; • tennis; Mediante la predisposizione delle regolamentari pedane l’impianto può essere utilizzato per manifestazioni occasionali e temporanee di numerose ed ulteriori attività sportive: Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare • • • • • • • Relazione illustrativa e tecnica Pag.7 di 82 Rev. 1 – dic.2015 ginnastica artistica; judo; lotta; karate; arti marziali; pugilato; scherma Inoltre la sala può essere utilizzata per attività extrasportive, quali; • conferenze; • proiezioni; • concerti; • mostre ed esposizioni; • feste; • attività sociali e ricreative. Al piano terra del nuovo impianto sportivo polivalente viene realizzata una palestra avente superficie netta di mq.144 che consente di svolgere in modo funzionale, numerose attività: • motorie, ginniche, di animazione e ricreative; • sociali, corsi di mantenimento, recupero e riabilitazione, corsi di danza per bambini ed adulti, corsi di ginnastica per adulti, aerobica. La palestra è accessibile direttamente dall’atrio di ingresso ed è servita dagli spogliatoi comuni collocati al piano interrato accessibili sia dalle scale interne che dall’ascensore. Il dimensionamento della sezione per gli atleti è effettuato in base alle norme sulla costruzione degli impianti sportivi ed alle prescrizioni del C.O.N.I. La sezione per gli atleti è posizionata al piano interrato, alla stessa quota del pavimento della sala di attività il cui accesso è garantito in modo diretto. Il collegamento fra atrio di ingresso al palazzetto e gli spogliatoi è realizzato tramite le scale interne e l’ascensore. Sono previsti quattro spogliatoi ed ogni locale è dimensionato per contenere 15 utenti. La zona a servizio di ogni spogliatoio è formata da un disimpegno con due lavabi, due servizi igienici (di cui uno fruibile da utenti diversamente abili) e locale docce con sette punti di erogazione (di cui due fruibili da utenti diversamente abili). La sezione atleti è completata da due spogliatoi per istruttori/giudici di gara, ognuno è dimensionato per 8 utenti; ogni spogliatoio è dotato di zona servizi comprendente un servizio igienico ed una zona docce con due punti di erogazione, entrambi i locali sono fruibile anche da utenti diversamente abili. E’ prevista la dotazione di un pronto soccorso/infermeria per gli atleti dotato di proprio servizio igienico fruibile anche da utenti diversamente abili. L’accesso dall’esterno alla sezione per gli atleti e da questa verso la sala per attività sportive è realizzato in modo totalmente indipendente dai percorsi del pubblico spettatore. La sezione per il pubblico comprende la zona atrio con un locale controllo/informazioni per gli utenti in ingresso all’impianto sportivo, la tribuna per gli spettatori ed i servizi igienici. L’atrio ed i percorsi per il pubblico sono autonomi da quelli riservati agli atleti e sono organizzati in modo tale da consentire un rapido sfollamento dalle tribune verso l’esterno dell’edificio. La distribuzione del pubblico alla tribuna avviene dall’alto con un percorso interno che si sviluppa dall’atrio al distributivo superiore ed infine alle scalette. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.8 di 82 Rev. 1 – dic.2015 La tribuna è collocata in corrispondenza del lato lungo dei campi da gioco, si sviluppa su otto gradoni ed ha una capienza di trecentoquaranta posti a sedere. E’ previsto inoltre il posizionamento di cinque posti riservati a spettatori su sedia a rotelle. E’ stata effettuata la verifica delle condizioni di visibilità dalla tribuna verso i diversi spazi di attività. Il numero di servizi igienici per il pubblico è fissato dalla normativa; complessivamente ne vengono realizzati sei suddivisi per sesso. Sono collocati in posizione facilmente accessibile dalle tribune, due sono fruibili da utenti diversamente abili. I locali tecnologici sono costituiti da un magazzino e da un locale tecnico. Il magazzino è posizionata al piano interrato, alla stessa quota del pavimento della sala di attività il cui accesso è garantito in modo diretto. Il collegamento fra l’esterno dell’impianto ed il magazzino è garantito dal montacarichi interno accessibile dalla zona ingresso. Il locale tecnico è collocato anche esso al piano interrato ed è costituito dalla centrale termica e dal locale UTA a cielo libero. Il locale tecnico è dotato di scala di servizio autonoma. A.4. FATTIBILITA’ DELL’INTERVENTO La destinazione urbanistica prevista dal vigente Piano Regolatore Generale del Comune di Sirmione per l’area oggetto del presente intervento è “Zona Servizi Pubblici” A.5. DISPONIBILITA’ DELLE AREE DA UTILIZZARE L’ area da utilizzare per il presente intervento è disponibile in quanto già di proprietà del Comune di Sirmione. Catastalmente l’area di intervento è costituita dall’intero mappale n. 636 e da una porzione del mappale n. 674 del foglio n. 16 del Comune di Sirmione A.6. INDIRIZZI DEL PROGETTO DEFINITIVO – ESIGENZE DI GESTIONE E MANUTENZIONE Il progetto definitivo verrà sviluppato in modo da individuare compiutamente i lavori da realizzare, nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni contenuti nel presente progetto preliminare. Il progetto definitivo confermerà con maggior grado di dettaglio i contenuti già presenti nel progetto preliminare. Conterrà inoltre tutti gli elementi necessari al fini del rilascio delle autorizzazioni ed approvazioni di parte degli Enti competenti (AUSL, VV.FF., CONI, ecc.). Le caratteristiche tecnico – costruttive, la qualità dei materiali e delle componenti tecnologiche individuate dal progetto ridurranno al minimo, soprattutto nel primo periodo di funzionamento, le esigenze dell’attività di manutenzione. Il sistema costruttivo proposto per la realizzazione dell’edificio persegue un duplice obiettivo: • integrazione fra l’uso di tecnologie collaudate e soluzioni innovative che consentono Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare • Relazione illustrativa e tecnica Pag.9 di 82 Rev. 1 – dic.2015 di sfruttare le potenzialità offerte dallo sviluppo dell’industria edilizia; garantire la qualità di esecuzione dell’opera da parte delle imprese costruttrici. La qualità dei materiali previsti dovrà assicurare la durabilità nel tempo dell’intervento, la facilità della manutenzione delle opere e la sicurezza degli utenti. La qualità delle scelte costruttive comporta notevoli risparmi sui futuri costi di manutenzione. Tale risultato è tanto più importante per l’edilizia pubblica sia per il suo alto grado di utilizzo che per facilitarne il mantenimento e la conservazione minimizzando l’impegno di risorse umane ed economiche. Un ulteriore elemento di garanzia della qualità tecnico-costruttiva dell’intervento è costituito dall’integrazione fra le componenti edilizie ed impiantistiche al fine di garantire un organismo unitario sia in fase di costruzione che di gestione. Tale risultato consente un funzionamento complessivo dell’edificio efficiente, facile da controllare e da gestire e con risparmi nei consumi energetici. Inoltre, al fine di garantire la massima durata nel tempo dell’efficienza del centro turisticosportivo, il progetto esecutivo conterrà “Il piano di manutenzione dell’opera”. Questo sarà formato dal “Manuale di manutenzione” dell’edificio ed in particolare degli impianti tecnologici, e dal “Programma di manutenzione” che dovrà prevedere un sistema di controlli e di interventi da eseguire a cadenze prefissate al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni. A.7. ACCESSIBILITA’ Il progetto ha sviluppato il dimensionamento e l’organizzazione degli spazi del palazzetto in raccordo con il contesto urbano in modo da garantire il soddisfacimento delle diverse utenze. Gli spazi interni della sala per attività sportive e della zona spogliatoi e servizi sono distribuiti ed organizzati in modo da renderli facilmente fruibili da parte dei diversi utilizzatori dell’impianto. Tutti i locali sono progettati con forme regolari al fine di facilitarne l’uso, la pulizia e la manutenzione. Le caratteristiche e le dimensioni della sala di attività sportiva, dei locali di supporto e di servizio per gli atleti e le zone riservate agli spettatori sono tali da garantirne l’accessibilità ai soggetti portatori di handicap. L’accessibilità veicolare è garantita in corrispondenza dell’ atrio di ingresso all’edificio, del magazzino e del locale tecnologico. La sala per le attività sportive viene realizzata con adeguate caratteristiche funzionali riguardo a: • materiali impiegati ( pavimentazione, finiture pareti, controsoffitti) • attrezzabilità (attrezzature ed arredi fissi e mobili) • illuminazione naturale (benessere visivo e rapporto con l’ambiente naturale e costruito circostante) • accessibilità garantita anche a soggetti portatori di handicap • uso del colore. Gli spazi per il pubblico sono realizzati in modo tale da: Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.10 di 82 Rev. 1 – dic.2015 • essere accessibili con facilità e sicurezza (nelle condizioni di ingresso ed uscita), anche da soggetti portatori di handicap; • garantire ottimali condizioni di visibilità dello spettatore sportivo ed extrasportivo; • essere dotati dei necessari servizi di supporto. A.8. SISTEMAZIONI ESTERNE Il nuovo palazzetto polifunzionale è realizzato a potenziamento del centro sportivo esistente di Via Leonardo da Vinci particolarmente finalizzato al gioco del calcio. L’accesso pedonale e carrabile al palazzetto avviene dalla rotonda di Via Mazzorona, con separazione dei percorsi riservati al pubblico spettatore dai percorsi riservati agli atleti. L’area di intervento è suddivisa in tre distinte zone: • area a verde compresa fra il palazzetto e Via Mazzorona; • bretella di accesso dalla rotonda pavimentata in calcestruzzo drenante; • area di sedime del palazzetto con pavimentazione perimetrale in calcestruzzo drenante. Il palazzetto è orientato lungo l’asse Est-Ovest in modo da posizionare l’accesso per gli atleti sul fronte occidentale e l’accesso per il pubblico sul fronte settentrionale affacciato verso la Via Mazzorona e servito dai percorsi pedonali di collegamento al parcheggio, I lati settentrionale e meridionale del palazzetto sono aperto verso l’ampia zona verde presente all’interno ed all’esterno dell’area di intervento; il progetto prevede la formazione di ampie superfici vetrate su tali fronti in modo consentire la visibilità del verde dall’interno della palestra. Le sistemazioni esterne previste in progetto consistono essenzialmente nella realizzazione degli accessi al nuovo impianto sportivo e della viabilità pedonale e carrabile interna all’ area di intervento. Le sistemazioni esterne sono completate dalle fognature, suddivise due reti: una per la raccolta delle acque meteoriche ed una per lo smaltimento delle acque nere provenienti dai locali wc e docce del palazzetto. La prima rete collega i pozzetti posti al piede dei pluviali e le caditoie e le griglie poste sulle superfici esterne pavimentate. La rete acque nere collega i pozzetti posti in uscita dagli scarichi interni. L’immissione nella fognatura comunale avviene su Mazzorona, previo inserimento di sifoni tipo Firenze. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.11 di 82 Rev. 1 – dic.2015 B. RELAZIONE TECNICA B.1. IMPIANTI E BENESSERE AMBIENTALE Il progetto pone particolare attenzione a due aspetti di grande interesse nell’esecuzione di opere pubbliche: - il comfort degli utenti; - le componenti tecnologiche. Un impianto polifunzionale è un centro importante per la collettività che lo realizza: oltre alla funzionalità ed alla piacevolezza estetica occorre che la sua frequentazione costituisca un piacere per l’utente (atleta e spettatore). Il comfort non deve essere inteso come qualcosa di superfluo o accessorio, ma strettamente connesso con la redditività sociale ed economica dell’investimento. Il comfort o benessere si misura attraverso alcune prestazioni fondamentali: comfort visivo, comfort termoigrometrico, comfort auditivo, qualità dell’aria. Il comfort visivo si ottiene attraverso l’illuminazione naturale e quella artificiale. L’illuminazione naturale, oltre il rispetto degli standard specifici, deve assicurare la gradevolezza dell’ambiente interno in rapporto con l’esterno, la qualità architettonica dell’edificio ed anche un adeguato contenimento dei consumi energetici. Le aperture sono distribuite in modo da evitare fenomeni di irraggiamento diretto e di abbagliamento per gli atleti e gli spettatori. Sono collocate in posizioni calcolate per garantire la vista del paesaggio circostante e permeare l’interno con l’esterno in maniera decisa ed equilibrata. Dove necessario le vetrate saranno schermate da appositi frangisole o da tende interne. L’illuminazione artificiale è progettata tenendo conto dei seguenti parametri specifici: uniformità di illuminamento, livello di illuminamento, contrasti, colore della luce, non abbagliamento, risparmio energetico secondo le norme UNI 10380 “Illuminazione di interni con luce artificiale”. Il comfort termoigrometrico viene garantito dalla qualità dei materiali utilizzati e dagli impianti meccanici. Questi ultimi sono realizzati in modo da consentire un continuo controllo delle condizioni ambientali di temperatura ed umidità in funzione del clima esterno, del numero di persone presenti nel palazzetto polivalente e dell’attività praticata. L’impianto di climatizzazione invernale della sala polifunzionale sarà di tipo misto (pannelli radianti a pavimento ed aria primaria) con controllo della temperatura e dell’umidità ottenuto mediante moderne apparecchiature elettroniche di regolazione. Sarà inoltre obiettivo della progettazione impiantistica il contenimento dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti in atmosfera con l’adozione di generatori di calore del tipo a condensazione, particolarmente indicati nell’abbinamento con i pannelli radianti a pavimento. Nella progettazione dell’impianto a pannelli radianti, particolare cura verrà posta nel mantenimento di una temperatura superficiale della pavimentazione corrispondente agli standard proposti dalla ricerca scientifica sul confort ambientale. Il comfort acustico è molto importante in un impianto polifunzionale dove si produce molto rumore con la palla, con gli attrezzi, con il corpo e la voce, e tale requisito viene garantito Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.12 di 82 Rev. 1 – dic.2015 per tutte le attività praticabili (es. conferenze, proiezioni, concerti). Il progetto, attraverso la scelta dei materiali di finitura di pareti e soffitti e la scelta di forme adeguate per la sala di attività, consente di contenere i tempi di riverberazione dei suoni ed ottenere una acustica di buona qualità. Il controllo della qualità dell’aria, necessario per cause sia biologiche che meccaniche (sostanze inquinanti) viene realizzato mediante ricambi naturali ed artificiali utilizzando il sistema di trattamento aria di cui sopra, completo di un efficiente sistema di filtrazione. La progettazione del nuovo palazzetto polifunzionale viene sviluppata considerando fra gli obiettivi primari la facilità ed economicità di gestione nel tempo. A tal fine sono adottati tutti i necessari accorgimenti quali ad esempio: • sezionamento degli impianti, in modo da mettere in funzione solo quelli collegati alle varie modalità di utilizzo della struttura; • possibilità di controllo e di intervento centralizzato sulle componenti tecnologiche, con conseguente risparmio di tempo e personale impiegato. • utilizzo dell’energia mediante sistemi consolidati ed affidabili mirati alla riduzione dei consumi. • possibilità impiantistica di poter essere integrata per seguire nel tempo gli sviluppi tecnologici verso cui l’evoluzioni della pratica sportiva. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.13 di 82 Rev. 1 – dic.2015 B.2. IMPIANTI MECCANICI Scheda informativa generale Gli ambienti all’interno del fabbricato si articolano in sei aree funzionali costituite da : • • • • • Campo da gioco con tribune spettatori. Palestra piano terra. Spogliatoi istruttori, atleti e servizi, ripostiglio. Ingresso palazzetto spettatori con servizi igienici e locali di servizio piano terra Centrale Termica posta all’esterno dell’edificio Descrizione degli impianti -Centrale termica Sarà realizzata un sistema ibrido con caldaie a condensazione e pompa di calore ariaacqua della potenzialità termica adeguata per il riscaldamento ambienti e la produzione dell’acqua calda ad uso sanitario dell’intero palazzetto ad uso sportivo. A valle del gruppo di generatori di calore verrà installato un unico gruppo di apparecchiature di sicurezza I.S.P.E.S.L. e organi di intercettazione del gas metano come previsto dal D.M. 12 aprile 1996. L’impianto di adduzione del gas metano sarà realizzato con tubazioni in acciaio zincato UNI EN 10255/05 per le parti a vista, complete di organi di intercettazione, giunti antivibranti e modalità di posa secondo D.M. 12 aprile 1996. Lo scarico dei prodotti della combustione verrà realizzato a mezzo di un collettore da fumo in acciaio inox AISI 316L a parete semplice (∅200mm) o in materiale plastico PPs, opportunamente coibentato con lana di roccia e lamierino di alluminio e una canna fumaria in acciaio inox a doppia parete ∅200mm con scarico sulla copertura del fabbricato esistente adiacente alla centrale termica, conforme alle norme UNI EN 1443. La distribuzione dell’acqua calda generata dal generatore di calore verrà distribuita tramite tubazioni in acciaio, collettori di distribuzione, valvole a sfera, valvole di ritegno e circolatori con caratteristiche di portata e prevalenza adeguate al circuito servito . Tutte le tubazioni all’interno della centrale termica verranno opportunamente coibentate con coppelle di poliuretano, copertura in PVC rigido e terminali colorati alle testate. Per il controllo della temperatura dell’acqua verrà installato all’interno del generatore di calore una centralina climatica con il controllo della temperatura di mandata in funziona delle condizioni climatiche esterne. La produzione di acqua calda sanitaria verrà realizzata tramite n°2 bollitori ad accumulo con integrazione solare per almeno il 50% del fabbisogno annuo di acqua calda ad uso sanitario. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.14 di 82 Rev. 1 – dic.2015 -Impianto di riscaldamento zona di ingresso palazzetto e servizi al piano terra Per il riscaldamento dei locali sopra indicati verranno installati dei fan-coils a pavimento, completi di commutatore di velocità e termostato ambiente incorporato, con distribuzione dell’acqua calda del tipo a collettori complanari, con tubazioni di andata e ritorno per ogni singola batteria. Le tubazioni di alimentazione saranno del tipo in acciaio nero ss (quelle principali dalla centrale termica ai collettori complanari), in rame preisolato quelle secondarie dai collettori alle singole batterie. -Impianto di riscaldamento spogliatoi e servizi piano interrato Per il riscaldamento dei locali sopra indicati verranno installati dei fan-coils a soffitto e a pavimento, completi di commutatore di velocità e termostato ambiente incorporato, con distribuzione dell’acqua calda del tipo a collettori complanari, con tubazioni di andata e ritorno per ogni singola batteria. Le tubazioni di alimentazione saranno del tipo in acciaio nero ss (quelle principali dalla centrale termica ai collettori complanari), in rame preisolato quelle secondarie dai collettori alle singole batterie. Per il riscaldamento del locale infermeria verrà installata una batteria di radiatori in acciaio a colonna verniciati RAL 9010, con distribuzione dell’acqua calda del tipo a collettori complanari, con tubazioni di andata e ritorno per ogni singola batteria. Le tubazioni di alimentazione saranno del tipo in acciaio nero ss (quelle principali dalla centrale termica ai collettori complanari), in rame preisolato quelle secondarie dai collettori alle singole batterie. Il controllo della temperatura all’interno di ogni singolo locale verrà eseguito tramite valvole con testina termostatica autoazionata termicamente. -Impianto di riscaldamento campo da gioco e palestra piano terra Verrà realizzato un impianto a pannelli radianti a pavimento con tubazioni in polietilene reticolato, prive di giunzioni incassate e posate nude in intimo contatto con il getto di calcestruzzo. L’isolamento termico sarà costituito da pannelli rigidi in polistirene ad alta densità preformati, dove verranno alloggiate le tubazioni. Sul perimetro interno dell’edificio verranno posizionate delle strisce isolanti in fibra minerale per separare le strutture verticali dalla piastra scaldante. La caldana dove verranno annegati i tubi del riscaldamento presenterà una buona trasmissione al calore e verrà resa piu’ compatta annegando nel getto una rete metallica sp.3mm e piu’ elastica con l’aggiunta di additivi. Inoltre per ogni 50mq di superficie sarà necessario prevedere dei giunti di dilatazione. La distribuzione dell’acqua calda ai pannelli avverrà tramite collettori lineari di distribuzione con tubazioni in acciaio con guaina isolante dai collettori principali di distribuzione in centrale termica. Il controllo della temperatura dell’acqua calda verrà eseguito mediante un complesso di termoregolazione climatica in centrale termica . Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.15 di 82 Rev. 1 – dic.2015 -Impianto di estrazione servizi L’impianto di ricambio aria per il locali ad uso spogliatoio e servizi igienici al piano a servizio dei bagni cechi e dei relativi antibagni, verrà realizzato installando un ventilatore centrifugo cassonato con idonee caratteristiche di portata d’aria e prevalenza, completo di apposito condotto in PVC per il convogliamento e lo scarico dell’aria in copertura. La portata d’aria estratta dai locali sarà pari a quella di rinnovo proveniente dai locali adiacenti. Il funzionamento degli aspiratori sarà del tipo continuo durante le ore di utilizzo del palazzetto. SCHEDA TECNICA IMPIANTO DI RICAMBIO ARIA SERVIZI -Numero di ricambi d’aria docce : -Numero di ricambi d’aria antibagno : -Numero di ricambi d’aria spogliatoi : -Numero di ricambi d’aria bagni : 4 Vol/h (1) 4 Vol/h (1) 4 Vol/h (1) 8 Vol/h (1) (1) UNI 10339 (giugno 1995) Dati generali impianto servizi igienici piano interrato : -Volume antibagni / spogliatoi /docce: 695 m³ -Volume bagni : 121 m³ -Numero di ricambi d’aria spogliatoi : 4 Vol/h -Numero di ricambi d’aria antibagni / docce : 4 Vol/h -Numero di ricambi d’aria bagni : 8 Vol/h (1) -Portata d’aria totale richiesta : 3.748 m³/h -Portata d’aria estrattore : 3.800 m³/h (Vel. II) -Prevalenza utile : 13 mm.c.a. (1) UNI 10339 (giugno 1995) Dati generali impianto servizi igienici piano terra : -Volume antibagni : 55 m³ -Volume bagni : 52 m³ -Numero di ricambi d’aria spogliatoi : 4 Vol/h -Numero di ricambi d’aria antibagni / docce : 4 Vol/h Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica -Numero di ricambi d’aria bagni : -Portata d’aria totale richiesta : Pag.16 di 82 Rev. 1 – dic.2015 8 Vol/h (1) 636 m³/h -Portata d’aria estrattore : 650 m³/h (Vel. II) -Prevalenza utile : 10 mm.c.a. (1) UNI 10339 (giugno 1995) -Ricambio aria zona palestra L’impianto di aria primaria a servizio della palestra verrà realizzato tramite una unità di trattamento dell’aria posizionata in un apposito locale tecnico, costruita da sezioni componibili e facilmente smontabili : *Telaio portante in estruso di lega di alluminio (UNI 6060), angolari in nylon caricato con fibra di vetro, pannellatura in lamiera zincata a doppia parete internamente rivestita con materiale termofonoassorbente (poliuretano iniettato densità 40kg/mc) e portine apribili su cerniere dotate di maniglie autoserranti con elementi di tenuta incassati lungo tutto il perimetro. *Basamento in profilato di acciaio zincato *Batteria di scambio termico in tubi di rame ad alettatura in alluminio a pacco, con geometria P60/30 e passo alette 2,5mm, numero di ranghi 4, potenza termica adeguata . *Ventilatore di mandata aria tipo centrifugo a doppia aspirazione costruito in lamiera di acciaio zincata rinforzata con telaio portante, girante calettata su albero di acciaio e supportata da cuscinetti a sfere autoallineanti stagni lubrificati a vita. Il basamento del gruppo motore ventilatore è montato su supporti antivibranti ed il motore è dotato di slitte tendicinghie di facile accessibilità. La trasmissione è del tipo a cinghia trapezoidale tipo TLZ 315R protette con carter regolamentare Caratteristiche tecniche : -Motore di tipo trifase a 4 poli *Ventilatore di ripresa aria tipo centrifugo a doppia aspirazione costruito in lamiera di acciaio zincata rinforzata con telaio portante, girante calettata su albero di acciaio e supportata da cuscinetti a sfere autoallineanti stagni lubrificati a vita. Il basamento del gruppo motore ventilatore è montato su supporti antivibranti ed il motore è dotato di slitte tendicinghie di facile accessibilità. La trasmissione è del tipo a cinghia trapezoidale tipo TLZ 315R protette con carter regolamentare Caratteristiche tecniche : -Motore di tipo trifase a 4 poli *Sezione di recupero calore completa di recuperatore a flussi incrociati costruito con setti in alluminio a perfetta tenuta, filtro sintetico ondulato a celle (efficienza G3) posizionato sulla parte di presa aria esterna e serrande sulla bocca di espulsione e sulla presa aria esterna a tutta sezione del tipo ad alette contrapposte a profilo alare completa di perno sporgente e motorizzabile. L’alimentazione della batteria ad acqua della ventilante verrà realizzata con tubazioni in acciaio con percorso sottotraccia a pavimento con partenza dalla centrale termica. La termoregolazione impiegata sarà del tipo elettronico modulante con comandi per la regolazione della temperatura e regolazione potenziometrica, sonde trasmettitrici delle grandezze rilevate, servocomando per valvole esenti da manutenzione completi di staffa Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.17 di 82 Rev. 1 – dic.2015 per accoppiamento ai corpi valvola e dispositivo di indicazione di apertura e comando manuale, valvola a sede ed otturatore, a tre vie secondo le indicazioni degli schemi. La distribuzione dell’aria all’interno della palestra avverrà tramite canalizzazioni a sezioni rettangolare in lamiera zincata con la distribuzione dell’aria tramite ugelli ad alta induzione a parete. La ripresa in ambiente verrà eseguita a mezzo di apposite griglie in acciaio a singolo ordine di alette fisse . SCHEDA TECNICA IMPIANTO DI RICAMBIO ARIA CAMPO DA GIOCO Dati generali : -Superficie campo da gioco : 642 m² -Superficie zona spettatori : - m² -Volume totale campo da gioco + spettatori : 7.966 m³ -Indice di affollamento campo da gioco : 0,2 P/m² (1) = 129 persone -Indice di affollamento zona spettatori : 352 persone -Affollamento complessivo : 481 persone -Rapporto Volume / affollamento : 16,56 ( 1 - punto 9.1.1.1 metodo A) -Portata d’aria esterna prospetto III UNI 10339 : 59,4 m³/h per persona (1) (campo da gioco) -Portata d’aria esterna effettiva minima (metodo B) : 56,41 m³/h per persona (1) -Portata d’aria esterna prospetto III UNI 10339 : 23,4 m³/h per persona (1) (tribuna) -Portata d’aria esterna effettiva minima (metodo B) : 22,93 m³/h per persona (1) -Portata d’aria richiesta campo da gioco : 129 p X 56,41 m³/h = 7.275 m³/h -Portata d’aria richiesta tribuna : 352 p X 22,93 m³/h = 8.071 m³/h -Portata d’aria esterna trattata U.T.A. : 15.346 m³/h -Numero di ricambi d’aria : 1,92 Vol/h -Infiltrazioni : / -Filtrazione aria richiesta : 2 ÷ 4 (1) -Filtrazione eseguita : G3 - G4 -Efficienza dei filtri installati . 85% - 95% (1) UNI 10339 (giugno 1995) Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.18 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Impianto idrico sanitario La produzione di acqua calda sanitaria verrà realizzata tramite n°2 bollitori ad accumulo con doppio serpentino con integrazione solare con pannelli sottovuoto, corredato di un sistema di miscelazione dell’acqua calda in uscita dal bollitore (temperatura dell’acqua accumulata 48 °c, temperatura dell’acqua agli utili zzi 36°c). La distribuzione dell’acqua sarà eseguita con tubazioni in polietilene ad alta densità per la rete interrata, in tubo multistrato con barriere d’ossigeno e anima in alluminio con raccordi a pinzare per la distribuzione sottotraccia dalla centrale termica ai singoli servizi. Le parti a vista e quelle sottotraccia saranno adeguatamente coibentate con guaina isolante. Le reti di scarico saranno realizzate in polietilene ad alta densità (HDPE) complete degli idonei accorgimenti di realizzazione e di ventilazione per garantire un funzionamento affidabile e silenzioso. I sanitari installati all’interno dei servizi saranno del tipo a pavimento ; -vasi per infanti di dimensioni ridotte con sedile in PVC e cassette di scarico incassate con comando pneumatico. -vasi con cassette di scarico incassate con doppio pulsante e sedile in PVC -lavabi con colonna e miscelatori monoforo per l’erogazione dell’acqua Servizio disabili : -tazza WC del tipo a pavimento con altezza del piano superiore di 0.5m dal pavimento, sedile e cassetta di scarico ad incasso con comando pneumatico. -lavabo ceramico ergonomico con appoggia gomiti antispruzzo fissato su mensole fisse con tubazioni di adduzione e sifone sotto traccia e miscelatore monocomando con leva clinica. -corrimano orizzontale continuo fissato lungo l’intero perimetro del locale, corrimano fissato sulla faccia interna della porta, due corrimano verticali a servizio della tazza WC e uno specchio del tipo inclinabile posto sul lavabo. Per quanto riguarda le condutture di adduzione dell'acqua, dovranno essere assicurate le portate minime ai terminali, con una contemporaneità massima prevista del 20%, e pertanto per acqua calda e fredda dovranno essere assunte le portate e le pressioni nominali dei rubinetti di erogazione per apparecchi sanitari di seguito riportate: Apparecchio Lavabi Bidet Vasi a cassetta Doccia Lavello cucina Portata l/s 0,10 0,10 0,10 0,15 0,15 Pressione minima KPa 50 50 50 50 50 La pressione disponibile all'impianto, a valle del contatore dell'Ente fornitore d'acqua, si deve ritenere pari a 300 kPa. Qualora la pressione disponibile non sia sufficiente a garantire le portate degli erogatori sopra indicate, dovrà essere previsto un sistema di sopraelevazione della pressione, attualmente escluso dal progetto. Le rubinetterie per gli apparecchi sanitari dovranno essere del tipo monoforo, di buona qualità, onde assicurare funzionalità e durata. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.19 di 82 Rev. 1 – dic.2015 -Integrazione solare per la produzione di acqua calda ad uso sanitario L’integrazione con sistema solare per la produzione di acqua calda ad uso sanitario sarà essenzialmente costituito dalle seguenti apparecchiature : - Pannelli solari a tubi sottovuoto TIPO PARADIGMA CPC45 INOX, con superficie d'assorbimento altamente selettiva, specchio concentratore CPC (Compound Parabolic Concentrator) ad alto potere riflettente, unità di pressione del calore con tubi in rame e lamiere in alluminio presenti all'interno del tubo assorbente, collettore di raccolta coibentato con lana di vetro e PPS. I tubi in vetro sottovuoto possono essere sostituiti senza necessità di svuotamento del circuito (attacco a secco). Caratteristiche tecniche: * Rendimento in riferimento alla superficie effettiva: 58,10 % * Coefficiente di perdita calore k1: 0,928 W/(mq·K) * Coefficiente di perdita calore k2: 0,001 W/(mq·K2) * Dimensioni esterne (LxAxP): 2,42 x 2,03 x 0,12 m * Superficie lorda: 4,37 mq *Superficie netta: 4,50 mq * Peso: 72 kg * Pressione max d'esercizio: 10 bar, * Collegamenti: Cu 15 mm * Contenuto d'acqua: 3,1 l* Completo di sonda collettore PT1000 - Kit fissaggi per installazione su tetti piani a 30° o a parete a 60°, composto da staffe di fissaggio in ferro zincato, graffe ed accessori - Kit di collegamento CPC INOX, con due tubi flessibili da 0,90 m isolati e relativi raccordi - Stazione solare STAqua, premontata, completa di pompa con prevalenza massima 6 metri, valvola di sicurezza 4 bar, manometro 10 bar, termometro, valvola di intercettazione, bulbo per sonda di ritorno, valvola di ritegno, regolatore di portata 2…8 litri/min, collegamenti Cu18 -Regolazione solare per la gestione del circuito solare, con funzione antigelo, calcolo rese solari, funzioni di sicurezza, completa di involucro a parete e trasformatore 12 V - Kit di collegamento al bollitore esistente, composto da due sifoni per mandata e ritorno e valvole di intercettazione, adatto anche per il carico impianto. - Tubo solare SPEED, lunghezza 25 m, diametro Cu 15 mm, composto da: due tubi paralleli in rame con isolamento e cavo in silicone per il collegamento del sensore solare - coibentazione in gomma elastica EPDM porosa e compatta resistente agli agenti atmosferici, ai raggi UV, senza PVC e con tolleranza di temperature fino a 125°C, pellicola protettiva in PE, resistente ai raggi UV, - cavo in silicone per il collegamento del sensore solare 2 x 0,75 mm2, VDE 0295, resistente a temperature di 180°C - sistema di iden tificazione dei tubi di mandata e ritorno, fascette per il fissaggio dei tubi (viti per edilizia e tasselli per applicazioni murarie) - N°2 Bollitori solari per produzione di acqua cald a sanitaria posizionati verticale realizzato in acciaio ST 37-2 con relativo certificato di qualità. La protezione contro la corrosione è garantita dalla smaltatura a doppio strato e tramite l'utilizzo di un anodo di magnesio contro le correnti galvaniche. Adatto per impianti conformi alle norme DIN 4753 con temperatura ammessa dell’acqua calda di mandata fino a 95°C dot ato di due scambiatori di calore interni ad alta resa con tubo liscio con superficie piana per ottenere il massimo risultato quando si sfruttano la tecnologia solare e quella della condensazione compreso di termometro di controllo, piedini regolabili in altezza, flangia di controllo, mantello di coibentazione in schiuma dura PU senza CFC, completo di anodo al magnesio. Dati tecnici :- contenuto acqua: 410 l - altezza con isolamento:1750 mm - diametro con isolamento: 700 mm - peso: 160 kg - potenza scambiatore lato caldaia : 60 kW. - n°1 Vaso d'espansione da 105 lt conforme alle nor mative 97/23/EG e pr EN 13831 per l'uso in impianti solari di tipo chiuso, Pressione in entrata 2,5 bar Temp. max. ammessa 100°C. Press. max di esercizio 10 bar. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.20 di 82 Rev. 1 – dic.2015 -Alimentazione e distribuzione acqua fredda Alimentazione L'alimentazione dell'acqua necessaria al fabbisogno dell'edificio dovrà essere derivata direttamente dall'acquedotto cittadino, a valle del contatore. Distribuzione Dovrà essere adottata una distribuzione dell'acqua in grado di: garantire l'osservanza delle norme di igiene; assicurare la pressione e la portata di progetto alle utenze; limitare la produzione di rumori e vibrazioni. La distribuzione dell'acqua deve essere realizzata con materiali e componenti idonei e deve avere le parti non in vista facilmente accessibili per la manutenzione. Le tubazioni costituenti la rete di distribuzione dell'acqua fredda dovranno essere coibentate con materiale isolante, atto ad evitare il fenomeno di condensa superficiale. Dovrà essere assolutamente necessario evitare il ritorno di eventuali acque contaminate sia nell'acquedotto che nella distribuzione di acqua potabile, mediante disconnettore idraulico. Ogni distribuzione di acqua potabile, prima di essere utilizzata, dovrà essere pulita e disinfettata come indicato nelle norme UNI 9182, punto 25. Le colonne montanti della rete di distribuzione dovranno essere munite di un organo di intercettazione, con rubinetto di scarico alla base e ammortizzatore di colpo d'ariete in sommità. Su ogni conduttura di collegamento di una colonna con gli apparecchi sanitari, da essa serviti in uno stesso ambiente, dovrà essere installato un organo di intercettazione. Dovranno comunque essere osservati i criteri riportati nel D.M.L.P. 12 dicembre 1985. -Impianto di scarico Gli scarichi dovranno essere realizzati con tubazione in polietilene rigido ad alta densità e comprenderanno i collegamenti orizzontali degli apparecchi sanitari fino alle colonne verticali. Le reti di scarico dell'impianto in questione dovranno essere alloggiate generalmente sotto pavimento e in parte all’interno dell’intercapedine sotto il pavimento. Le acque provenienti dai servizi igienici del fabbricato dovranno essere raccolte separatamente in pozzetti, posti a quota 0.00 opportunamente dimensionati, in base alla contemporaneità determinata in funzione agli apparecchi previsti in progetto, dai quali tali acque dovranno essere scaricate per gravità verso la fognatura comunale. Qualora non fosse possibile convogliare per gravità le acque di scarico nella fognatura comunale, dovrà essere previsto un sistema di accumulo e sollevamento fino al punto in cui sia possibile farle defluire per gravità. In prossimità dell’ingresso alla centrale termica posizionato in apposito pozzetto di raccolta vi verrà installata una pompa sommergibile per lo scarico dell’acqua piovana raccolta dalla scala di accesso alla centrale termica, completa di tubazione di scarico in Pe del diametro indicato negli elaborati grafici. Se espressamente richiesto dal regolamento d'igiene del Comune, dovrà essere previsto un sistema di smaltimento con caratteristiche rispondenti alle indicazioni di detto regolamento. Per il dimensionamento delle reti di scarico delle acque meteoriche dovranno essere assunti i valori dell'altezza e della durata delle piogge, pubblicati nell'annuncio statistico meteorologico dell'Istat relativamente al luogo in cui è situato l'edificio. Per le superfici da considerare nel calcolo vale quanto indicato nelle norme UNI 9184 punto 7.3. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.21 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Per i servizi igienici del piano interrato è previsto in sistema di sollevamento delle acque nere di scarico. -Apparecchi sanitari e rubinetteria Gli apparecchi sanitari previsti dovranno essere in porcellana vetrificata bianca di primaria marca, corredati di rubinetteria monocomando in ottone pesante cromato. In generale, gli apparecchi sanitari dovranno avere le seguenti caratteristiche: - robustezza meccanica; durabilità; assenza di difetti; resistenza all'abrasione; pulibilità di tutte le parti; a resistenza alla corrosione (per usi specifici); adeguatezza alle prestazioni da fornire. -Impianto gas metano L’impianto di adduzione del gas a valle del contatore è costituito da tubazioni in polietilene alta densità per i tratti interrati, posati secondo il DM 12/04/96, da tubazioni in acciaio zincato o rame nei tratti esterni in vista, da tubazioni in rame o acciaio zincato protette da guaine se in vista o poste in appositi alloggiamenti permanentemente aerati all’interno dei locali nel rispetto del DM 12/04/96. Nell’attraversamento di muri perimetrali o solai dovranno essere protette da controtubo chiuso verso l’interno e aperto verso esterno. Nei tratti in vista le tubazioni del gas dovranno essere verniciate di colore giallo come previsto dalla normativa. -Impianto antincendio L’impianto fisso di protezione ed estinzione degli incendi verrà realizzato con tubazioni in polietilene ad alta densità (UNI 7611-76) per le reti interrate (preferibilmente posate entro guaina di PVC), con partenza dal pozzetto interrato della rete idrica comunale per la formazione di un anello sul perimetro dell’intero edificio. La tubazione sopra descritta andrà a servire bocche antincendio UNI 25 (NASPO DA ESTERNO), complete di cassetta esterna in lamiera smaltata, manichetta semirigida UNI 25 certificata (lunghezza 20 m), rubinetto ∅1” e lancia a doppio effetto in materiale plastico UNI 25. Il collegamento delle bocche antincendio alla rete interrata verrà eseguito tramite tubazioni in acciaio zincato senza saldature opportunamente protette contro gli urti e il gelo. A monte dell’intera rete antincendio verrà installato un gruppo attacco motopompa soprasuolo con due attacchi UNI 70 e un attacco motopompa UNI 100 e un attacco di mandata VVF interrato. All’interno del fabbricato verranno installati degli estintori portatili di capacità estinguente non inferiore a 55A–89 B C di tipo approvato dal Ministero degli Interni e dislocati nel modo seguente : • n. 9 all’interno della palestra • n. 1 nel locale Centrale termica All’interno e all’esterno del fabbricato verrà inoltre posizionata la segnaletica di sicurezza di cui al Decreto della Presidenza della Repubblica 8/6/1982 n. 524. Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Pag.22 di 82 Relazione illustrativa e tecnica Rev. 1 – dic.2015 Determinazione della rete antincendio : La pressione disponibile all'impianto, a valle del contatore dell'Ente fornitore d'acqua, si deve ritenere pari a 3,5 Bar. *NASPO installati n°8 *Contemporaneità di erogazione n°4 *Portata d’acqua Totale 240 l/min *Pressione Richiesta 3 bar Caratteristiche tecniche di funzionamento degli impianti *Zona climatica : E *Altezza sul livello del mare : 68 *Gradi giorno 2229 : -Condizioni termoigrometriche interne: *Zona Palestra: Temperatura interna bs +14°c Umidità Relativa 50 % *Zona Spogliatoi/servizi: Temperatura interna bs +20°c Umidità Relativa (3) *Zona tribune : Temperatura interna bs +16°c Umidità Relativa (3) *Tolleranza temperatura : +/-1°C (3) Umidità non controllata -Condizioni termoigrometriche esterne : *Temperatura esterna invernale U.R. corrispondente : : -7°C 50% -Fluidi : -acqua calda pannelli radianti a pavimento : 40°-33° Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare -acqua calda per radiatori Pag.23 di 82 Relazione illustrativa e tecnica : -acqua calda per ventilconvettori 60°-45° : 60°-45° -acqua calda U.T.A. : 62°-52° -acqua calda sanitaria: 36° -*Potenzialità termica richiesta Rev. 1 – dic.2015 : -*Potenzialità termica nominale installata : 260 KW 282,2 KW Leggi e Normative di riferimento Gli impianti dovranno essere forniti ed installati completi di tutte le apparecchiature, materiali ed accessori necessari ad assicurarne la perfetta funzionalità e rispondenza alle Leggi e Norme vigenti, in particolare : Impianti termici ed in pressione: -D.M. 21.11.1972: “Norme per la costruzione degli apparecchi a pressione” -D.M. 01.12.1975: “Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione” -C.A.N.C.C. 05.12.1977, n.29: “Chiarimenti sulle norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione (D.M. 01.12.1975)” -Circolare n.8578 del 26/2/1976 INAIL, firma dei progetti di apparecchi ed impianti di cui al D.M. 1/12/1975. -Raccolta M,S,VSR,VSG,E,R, delle specificazioni tecniche emanate dall’ISPESL dei DD.MM.21/11/1972, 21/5/1974 e 1/12/1975 e relativi addenda. -C.M.I. 31.08.1978, n.31 MI.S: “Norme di sicurezza per installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica od a macchina operatrice” Circolare n.145 del 5/8/1971 del Ministero della Sanità: D.P.R. 22/12/1979 n.1391, regolamento per l’esecuzione della legge 13/7/1966 n.615 recante provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico, limitatamente al settore degli impianti termici. -A.N.C.C.: “Specificazioni tecniche applicative del titolo II del D.M. 01.12.1975 riguardante le norme di sicurezza per gli apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione. Edizione 1982” -D.L. 27.09.1991 n.311: “Attuazione direttive n.87/404/CEE e n.90/488/CEE in materia di recipienti semplici a pressione a norma dell’art. 55 della Legge 21/12/1990, n.428” -D.M. 26.01.1981: “Valori di riferimento del rendimento di combustione degli impianti di risaldamento” -Legge 29.05.1982, n.308: “Norme sul contenimento dei consumi energetici, lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e l’esercizio di centrali elettriche alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi” -D.M. 23.11.1982: “Direttive per il contenimento del consumo di energia relativo alla termoventilazione ed alla climatizzazione di edifici industriali ed artigianali” -D.M.I. 30.07.1986: “Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici” -Legge 09.01.1991, n.9: “Norme per l’attuazione del nuovo piano energetico nazionale: aspetti istituzionali, centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali” Legge 09.01.1991, n.10: “Norme per l’attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.24 di 82 Rev. 1 – dic.2015 energia” -D.M. 07.10.91: “Norme transitorie per il contenimento dei consumi energetici” D.P.R. 26 agosto 1993, n.412. “Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’articolo 4, comma 4, della L. 10/91” e relativi aggiornamenti; Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 192. DPR n. 660/96 “Regolamento per l’attuazione delle direttive 92/42/CEE concernente i requisiti di rendimento delle nuove caldaie ad acqua calda, alimentate con combustibili liquidi o gassosi” D.P.R. 21.12.1999, n.551: “Modifiche al Presidente della Repubblica 26/03/1993, n.412: Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4 della Legge 09.01.1991 n.10” -UNI 8199, Mar.1981: Misura in opera e valutazione del rumore prodotto negli ambienti dagli impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione -UNI 9182, Apr.1987: “Edilizia - Impianti di alimentazione e distribuzione d’acqua fredda e calda - Criteri di progettazione, collaudo e gestione” -UNI 9183, Apr.1987: “Edilizia - Sistemi di scarico delle acque usate - Criteri di progettazione, collaudo e gestione” -NI 9184, Apr.1987: “Edilizia - Sistemi di scarico della acque meteoriche - Criteri di progettazione, collaudo e gestione” -UNI 5104, Gen.1963: “Impianti di condizionamento dell’aria - Norme per l’ordinazione, l’offerta ed il collaudo” UNI 5364, Set.1976: “Impianti di riscaldamento ad acqua calda - Regole per la presentazione dell’offerta e per il collaudo” UNI 7129: “Impianti a gas per uso domestico alimentati da reti di distribuzione. Progettazione, installazione e manutenzione.” -UNI 7357, Dic.1974: “Calcolo del fabbisogno termico per il riscaldamento di edifici” -UNI 7939/1, Set.1979: “Terminologia per la regolazione automatica degli impianti di benessere - Impianti di riscaldamento degli ambienti” -UNI 8065, Giu.1989: “Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile” UNI 8066, Dic.1980: “Impianti di riscaldamento di edifici di civile abitazione - Stima dei consumi di combustibile” UNI 8199: “Norma per la misura in opera e valutazione del rumore prodotto negli ambienti degli impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione.” -UNI 8477/1, Mag.1983: “Energia solare - Calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia Valutazione dell’energia raggiante ricevuta” -UNI 8477/2, Dic.1985: “Energia solare - Calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia Valutazione degli apporti ottenibili mediante sistemi attivi o passivi” -UNI 8364, Feb.1984: “Impianti di riscaldamento - Controllo e manutenzione” -UNI 8884, Feb.1988: “Caratteristiche e trattamento delle acque dei circuiti di raffreddamento e umidificazione” -UNI 8855, Feb.1989: “Impianti di riscaldamento - Conduzione e controllo” -UNI 10339, 1993: “Impianti aeraulici a fini di benessere: Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine, la fornitura” -UNI 10344, Nov.1993: “Riscaldamento degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia” -UNI 10345, Nov.1993: “Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Trasmittanza termica dei componenti edilizi finestrati - Metodo di calcolo” -UNI 10346, Nov.1993: “Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Scambi di energia Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.25 di 82 Rev. 1 – dic.2015 termica tra terreno ed edificio - Metodo di calcolo” -UNI 10347, Nov.1993: “Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Energia termica scambiata tra una tubazione e l’ambiente circostanze - Metodo di calcolo” -UNI 10348, Nov.1993: “Riscaldamento degli edifici - Rendimenti dei sistemi di riscaldamento - Metodo di calcolo” -UNI 10349, Apr.1994: “Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Dati climatici” -UNI 10351, Mar.1994: “Materiali da costruzione - Conduttività termica e permeabilità al vapore” -UNI 10355, Mag.1994: “Murature e solai - Valori della resistenza termica e metodo di calcolo” -UNI 10366, Apr.1994: “Manutenzione - Criteri di progettazione della manutenzione” -UNI 10375, Mag.1994: “Metodo di calcolo della temperatura interna estiva degli ambienti” -UNI 10376, Mag.1994: “Isolamento termico degli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli edifici” -UNI 10379, Mag.1994: “Riscaldamento degli edifici - Fabbisogno energetico convenzionale normalizzato - Metodo di verifica” Disposizioni V.V.F. ed ISPESL sulla sicurezza: -D.P.R. 27/4/1955 N.547 Art.37: relativo all’obbligo del preventivo esame del progetto di nuovi impianti da parte del Corpo dei Vigili del Fuoco ed all’obbligo di richiesta della visita di collaudo ad impianto ultimato prima dell’inizio dell’impiego. -D.M. 27/9/1965: determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi. -Circolare n.28 del 19/4/1972 del Ministero dell’Interno Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendi, Servizio Tecnico Centrale: chiarimenti circa l’applicazione delle norme vigenti riguardanti gli impianti termici. Legge n.615 del 13/7/1966, D.P.R. n.1391 del 22/12/1970 e Circolare M.I. n.73 del 29/7/1971. -D.M.I. 16.02.1982: “Modificazioni del D.M. 27.09.1965, concernenti la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi” - Legge 18.07.1980, n.406, art.2: “Norme per la sicurezza degli impianti” -D.P.R. 29.07.1982, n.577: “Approvazione del regolamento concernente l’espletamento dei servizi di prevenzione e vigilanza incendi” -D.M.I. 30.11.1983: “Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi” -.D.M.I. 26.06.1984: “Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi” -D.M. 37/2008 ” -D.M.I. 16.11.1983: “Elenco delle attività soggette, nel campo dei rischi rilevanti, all’esame dei VVF ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. 29.07.1982, n.577” -D.M.I. 02.08.1984: “Norme e specificazioni per la formulazione del rapporto di sicurezza ai fini della prevenzione incendi nelle attività a rischio di incendi rilevanti di cui al D.M. 16.11.1983” -D.M.I. 09.07.1988: “Modificazioni al D.M. 16.11.1983” -D.P.R. 17.05.1988, n.175: “Attuazione della direttiva CEE n.82/501, relativa ai rischi di incidenti rilevanti connessi con determinate attività industriali, ai sensi della Legge 16.04.1987, n.183” Circolari e prescrizioni emesse dai Comandanti Provinciali dei VVF, competenti territorialmente D.M.I. 18.03.1996: “Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi” D.M.I 10.03.1998: “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro”. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.26 di 82 Rev. 1 – dic.2015 D.P.R. 19.03.1956: n.303: “Norme generali per l’igiene del lavoro” -D.P.R. 27.04.1955, n.547: “Norme per le prevenzione degli infortuni sul lavoro” -D.P.R. 07.01.1956, n.164: “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni” -D.P.R. 19.03.1956, n.302: “Norme integrative del D.P.R. 27.04.1955, n.547” -D.M. 12.09.1959: “Attribuzione dei compiti e determinazione delle modalità e delle documentazioni relative all’esercizio delle verifiche e dei controlli previste dalle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro” -D.P.R. 08.06.1982, n.524: “Attuazione delle direttive CEE n.77/576 e n.79/640 in materia di segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro” -D.M.C.P.C. 28.11.1987, n.588: “Attuazione delle direttive CEE n.79/113, n.81/1051, n.85/405, n.84/533, n.84/406, n.84/534, n.84/535, n.85/407, n.84/536, n.85/408, n.84/537 e n.85/409in merito ai metodi di misura ed ai livelli sonori presenti nei cantieri” -Legge 05.03.1990, n.46: “Norme per la sicurezza degli impianti”; per il regolamento di attuazione vedi D.P.R. n.447/91; -Legge 15.08.1991, n.277: “Attuazione delle direttive CEE n.80/1107, n.82/605, n.83/477, n.86/188 e n.88/642 in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione od agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, a norma dell’art.7 della Legge 30.07.1990, n.212” Ministero della Sanità - Circolare n.23 del 25/11/91: Usi delle fibre di vetro isolanti Problematiche igienico sanitarie - Istruzioni per il corretto impiego. - D.P.C.M. 1 marzo 1991. “ Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno; - L. 447 del 26/10/95 : “Legge quadro sull’ inquinamento acustico” - D.L. vo n.626 del 19 settembre 1994. “Attuazioni delle direttive 89/391/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, e 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. - D.M. 12 aprile 1996 : Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi. B.3. IMPIANTI ELETTRICI Norme di riferimento Gli impianti elettrici saranno realizzati nel rispetto delle seguenti leggi e normative: • di tutte le leggi e norme vigenti in materia antinfortunistica; • dei regolamenti e prescrizioni comunali relativi all’area oggetto di realizzazione dell'opera; • di tutte le norme in materia di impianti di cui trattasi emanate dal C.E.I. (comitato elettrotecnico italiano) e delle tabelle C.E.I.-U.N.E.L. • della legge n. 186 del 01/03/1968 • “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature materiali e impianti elettrici ed elettronici” e con essa tutte le Norme CEI che si ritengono qui per intero integralmente trascritti. Gazzetta Ufficiale n. 77 del 23/03/1968 • Prescrizioni comando VVFF Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Relazione illustrativa e tecnica Pag.27 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Prescrizioni ENEL Prescrizioni ed indicazioni TELECOM ITALIA Norme CEI in genere con particolare riferimento a: Norme CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori Norme CEI 31-30 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas – Classificazione dei luoghi pericolosi Norme CEI 31-33 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas – Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere) Norme CEI 31-35 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas – Guida alla classificazione dei luoghi pericolosi Norme CEI 64-12 Guida alla realizzazione degli Impianti di terra Norme CEI 64-52 Guida alla esecuzione degli impianti elettrici negli edifici scolastici Norme CEI 11-8 Impianti di messa a terra e successive varianti ed integrazioni Norme CEI 17-13 Apparecchiature costruite in fabbrica Norme CEI 23-8 Tubi protettivi rigidi in PVC Norme CEI 23-14 Tubi protettivi flessibili in PVC Norme CEI 23-28 Tubi metallici per contenimento cavi Norme CEI 20-22 Prova sui cavi non propaganti l’incendio Norme CEI 20-35 Prove sui cavi elettrici sottoposti al fuoco Norme CEI 20-36 Prove di resistenza al fuoco dei cavi elettrici Norme CEI 20-37 Prove sui gas emersi durante la combustione – cavi elettrici Norme CEI 20-38 Cavi isolanti in gomma a basso sviluppo di fumi e gas corrosivi e tossici tensioni Uo /U non superiori a 0.6/1Kv Norme CEI 20-40 Guida all’uso dei cavi di B.T. Norme CEI 23-5 Prese a spina Norme CEI 23-9 Apparecchi di comando Norme CEI 23-12 Prese a spina tipo industriale Norme CEI 70-1 Gradi di protezione degli involucri Norme CEI 34-21 Apparecchi di illuminazione Norme CEI 34-22 Apparecchi per illuminazione di emergenza Norme CEI 103-1 Impianti telefonici interni Norme CEI 12-15 Impianti centralizzati antenna TV Norme CEI 81-10 Protezioni delle strutture contro i fulmini Prescrizioni ISPESL EN 12464-1:2012 Illuminazioni artificiali negli ambienti CEI-UNEL 35024/1 Portate di corrente in regime permanente dei cavi elettrici Dati iniziali, classificazione, descrizione impianti Dati iniziali Gli impianti elettrici soggetto della presente relazione sono quelli relativi all’installazione dell’illuminazione, forza motrice, impianti speciali e fotovoltaici all’interno del palazzetto polifunzionale da realizzarsi in Comune di Sirmione Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.28 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Gli impianti elettrici soggetto della presente relazione possono essere indicativamente suddivisi nelle seguenti parti: • • • • • • Installazione quadri elettrici di alimentazione Centralini di alimentazione locale Canalizzazioni e linee dorsali Impianto elettrico e parti comuni Impianto illuminazione generale Impianto di terra Categoria Impianto L'impianto elettrico a servizio dei locali è un impianto di categoria (secondo Norme CEI 64-8 Cap.22.1) - Categoria I ordinari con tensione nominale <= 1000V c.a. e <= 1500V c.c. per gli impianti Sistema Di Distribuzione La fornitura dell'energia elettrica viene effettuata da ente fornitore esterno in bassa tensione a 230/400V. Il sistema di distribuzione è di tipo T T - T collegamento diretto di un punto del sistema (centro stella del trasformatore) - T collegamento delle masse a diverso impianto di terra indipendente rispetto al centro stella del trasformatore Dati Fornitura Di Energia Le caratteristiche del sistema elettrico sono le seguenti: Sistema di conduttori attivi (corrente alternata): Frequenza: Tensione nominale: Potenza della fornitura: Corrente di cortocircuito presunta nel punto di fornitura: 2/4 conduttori 50 Hz 230/400V 100KW 16KA Classificazione Degli Impianti Gli ambienti oggetto dell’appalto, viste l’attività svolta, non ricadono nella Norma CEI 64-8 Cap. 751.03 NON sono quindi da considerarsi locali a maggior rischio in caso di incendio. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.29 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Descrizione Impianti L’impianto elettrico, sarà realizzato con partenza dal quadro elettrico generale posto nella zona contatore. All’interno dell’edificio, al fine di rendere massima la semplicità di realizzazione dell’impianto e agevolare l’utente finale in caso di modifiche future, si procede a realizzare una distribuzione in passerella metallica all’interno dei corridoi e spazi comuni, dalla quale, attraverso appositi stacchi e scatole di derivazione, le linee entrano in tubazioni sottotraccia, andando ad alimentare alcune delle utenze terminali o i sottoquadri di distribuzione. Dai sottoquadri di zona, l’impianto raggiunge tutte le utenze terminali mediante linee posate in tubazioni sottotraccia ed in alcuni casi mediante impianti posati in esterno, protetti mediante canali e tubazioni a parete. Quadro generale Il quadro principale e le apparecchiature della fornitura dovranno essere costruite e collaudate in conformità alle Norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), IEC (International Electrical Code) in vigore ed in particolare le seguenti: - Quadri CEI Norma 17.21 (fascicolo 795) IEC Norma 694 CEI Norma 17.6 (fascicolo 1126) IEC Norma 298 - Interruttori CEI Norma 17.1 (fascicolo 405) IEC Norma 56 - Sezionatori CEI Norma 17.9 IEC Norma 265 - Trasformatori CEI Norma 38.2 IEC Norma 186 comprese le loro successive modifiche e/o variazioni. Inoltre dovranno essere conformi anche alle regolamentazioni e normative previste dalla legislazione italiana per la prevenzione degli infortuni. La struttura dovrà essere del tipo quadro a parete, con carpenteria modulare metallica, con grado di protezione minimo IP44, dotato di porta frontale trasparente, e scaricatori di sovratensione. I dispositivi di protezione contro i sovraccarichi dovranno essere dimensionati in base alle caratteristiche delle condutture, alle correnti di impiego e alla portata nella condizione di posa delle stesse. Per diminuire i disservizi in caso di guasti e cortocircuiti le apparecchiature dovranno avere caratteristiche tali da prevedere la massima selettività tra elementi in serie e da escludere la filiazione delle protezioni delle partenze con gli interruttori generali. L’impianto generale di terra sarà costituito da dispersori in profilati di acciaio zincato dim. 50x50x5 h 2000 mm infissi ciascuno entro pozzetto in c.a. con botola in c.a. dimensioni utili interne 400x400x600 mm ed collegati tra loro con corda di rame nudo da 35 mm2 di sezione con diametro di ogni singolo conduttore costituente il trefolo di 1.8 mm minimo. Da questo impianto partirà il conduttore di terra che si collegherà al collettore di terra del quadro generale. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.30 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Esso dovrà essere collegato ai nodi equipotenziali principali e secondari con una conduttore N07V-K gialloverde di sezione minima 16mmq. Il nodo collettore realizzato all’interno del quadro dovrà essere realizzato con l’installazione di una barra in rame forata e filettata, cui collegare tutti i conduttori equipotenziali dell’impianto. Quadri secondari Tutti i quadri elettrici dovranno avere le seguenti caratteristiche comuni: - Carpenteria in resina, PVC o lamiera di acciaio verniciata, atte a rendere congrue le dimensioni dei moduli con quelle dei vani predisposti per l’installazione. - La porta frontale dovrà avere chiusura a chiave per impedire la manovra degli interruttori ai non addetti e per evitare contatti con parti in tensione. - Le apparecchiature di protezione dei circuiti dovranno avere potere di interruzione adatto alle correnti di corto circuito previste nel punto di installazione e caratteristiche di intervento, in caso di sovraccarico, tali da impedire ai cavi di subire danneggiamenti termici. - I circuiti utilizzatori dovranno essere suddivisi sulle tre fasi in modo da rendere equilibrato il carico complessivo. - Gli interruttori a protezione delle linee monofasi dovranno essere di tipo bipolare con due poli protetti, quelli a protezione delle linee trifasi con tre poli protetti e neutro apribile. Tutti i quadri dovranno essere dimensionati per contenere un ulteriore 30% di apparecchiature senza dovere effettuare ulteriori interventi sulla carpenteria. - Tutte le linee in uscita da ciascun quadro dovranno essere attestate su una morsettiera numerata, i conduttori formanti le suddette linee dovranno essere dotati di capicorda e collarini numerati. Gli schemi elettrici relativi ed il posizionamento dei Quadri secondari dovranno essere rilevabili dalle tavole progettuali. Il collegamento all'interno del quadro Q02 verrà realizzato con partenza dal quadro Q01, con posa di cavo isolato in EPR posato in cunicolo interrato. Le partenze delle linee principali saranno realizzate con posa in passerella forata dal quadro Q02. I quadri avranno strutture con grado di protezione almeno IP4X, accessibili dal fronte, dovranno essere conformi a quanto richiesto dalla Norma CEI 23-51 e a cura del costruttore essere sottoposto ai seguenti controlli e verifiche: A) Identificazione del quadro Il quadro dovrà essere provvisto di una targa in materiale indelebile recante. - nome e marchio del costruttore. - tipo o altro mezzo di identificazione del quadro. - tensione di funzionamento e tensione di isolamento. - grado di protezione. - corrente nominale del quadro. (valore minimo tra la corrente nominale dell'interruttore generale e la somma delle correnti nominali di tutti i circuiti di uscita). B) Limiti di temperatura Occorre verificare che gli apparecchi installati nell'involucro, tenuto conto del fattore di contemporaneità, sviluppino una potenza totale inferiore alla massima dissipabile dall'involucro stesso. C) Resistenza di isolamento Occorre verificare l'isolamento fra i conduttori e la massa. Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.31 di 82 Rev. 1 – dic.2015 D) Grado di protezione Il grado di protezione IP, dichiarato dal costruttore dell'involucro, non deve essere compromesso dall’installatore nel montaggio dei componenti. E) Efficienza del circuito di protezione Per i quadri con involucro metallico si effettuerà un esame a vista dell’effettiva connessione delle masse al circuito di protezione. Se sussistono dubbi, verranno misurate la resistenza tra il terminale di entrata del PE e la corrispondente massa che deve risultare trascurabile. F) Cablaggio, funzionamento meccanico ed elettrico Verrà verificato il funzionamento di eventuali dispositivi di blocco, la sistemazione dei cavi, il corretto montaggio di apparecchi ed accessori, la rispondenza del quadro agli schemi e dati tecnici ed effettuata una prova di funzionamento elettrico. G) Contatti diretti Verrà effettuato un esame a vista per verificare l'idoneità delle misure di protezione contro i contatti diretti. H) Protezione contro il corto circuito Verrà verificato che l'unità ed ogni suo componente sia in grado di sopportare la corrente di corto circuito nel punto di installazione. Particolare attenzione dovrà essere posta nella disposizione dei supporti delle sbarre e nel serraggio dei conduttori e delle barre per il collegamento degli interruttori. Al termine dei lavori dovranno essere forniti gli schemi dei quadri completi della dichiarazione di conformità del costruttore e su tutti i quadri dovrà essere installato il marchio CE secondo quanto specificato nel DL 626/96 e successive modificazioni. La dichiarazione di conformità dovrà essere completa di: • Nome e indirizzo del fabbricante • Descrizione del materiale elettrico • Riferimento alle norme armonizzate • Eventuale riferimento alle specifiche • Identificazione del firmatario • Le ultime due cifre dell’anno in cui è apposta la marcatura “CE/....” Distribuzione primaria e secondaria L’impianto elettrico, sarà realizzato con partenza dal quadro elettrico generale posto nella zona contatore. All’interno dell’edificio, al fine di rendere massima la semplicità di realizzazione dell’impianto e agevolare l’utente finale in caso di modifiche future, si procede a realizzare una distribuzione in passerella metallica all’interno dei corridoi, nelle zone controsoffittate, dalla quale, attraverso appositi stacchi e scatole di derivazione, le linee entrano in tubazioni e canali in esterno, andando ad alimentare alcune delle utenze terminali o i sottoquadri di distribuzione. Dai sottoquadri locali, l’impianto raggiunge tutte le utenze terminali mediante linee posate in tubazioni, generalmente posate sottotraccia. I componenti utilizzati dovranno avere le seguenti caratteristiche: - Linee dorsali Le linee dorsali saranno posate parte nel canale, parte in tubi sottotraccia. Tali linee saranno in conduttore in rame isolato in PVC tipo N07V-K con isolamento 450/750V (solo in tubazione o canale, non in passerella) o in cavo con guaina isolato in EPR tipo FG7OR. - Canale distribuzione Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.32 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Per la posa cavi è previsto l'utilizzo di una passerella metallica di tipo zincato. La passerella dovrà essere completa di tutti i pezzi speciali quali: curve, raccordi a T eccetera. Ogni elemento dovrà essere installato a perfetta regola d'arte con giunzione degli elementi base e coperchi perfettamente accostati e collegati tra loro in modo tale da garantire un buon risultato anche a livello estetico. - Tubo PVC rigido Questo tipo dovrà essere conforme alle tabelle UNEL 37118/72, avrà colore grigio chiaro ed autoestinguente, con una resistenza allo schiacciamento pari a 150 KG/dm. - Derivazioni Ogni volta che è eseguita una derivazione o smistamento di conduttori, dovranno essere impiegate scatole o cassette di derivazione. Tali cassette da esterno dovranno essere in PVC, complete di coperchio con guarnizione di tenuta e grado di protezione generale IP55. Le giunzioni e le derivazioni dovranno essere eseguite tramite morsetti in materiale isolante tipo a cappuccio e la lunghezza dei conduttori all'interno dovrà essere tale da permettere l'estrazione per un eventuale controllo. - Tipo e portata conduttori e cavi I conduttori dei cavi devono essere di rame. La portata delle condutture deve essere commisurata alla potenza totale che si prevede di installare, tenendo conto di un coefficiente di contemporaneità uguale a uno. Con riferimento all'articolo relativo alla scelta dei cavi della Norma CEI 64-8. Per i circuiti a tensione nominale non superiore a 230/400V i cavi devono avere tensione nominale non inferiore a 450/700V ed essere del tipo con guaina. Le condutture non devono essere causa di innesco o di propagazione d'incendio, devono essere usati cavi e conduttori che rispondano alle seguenti caratteristiche: N07V-K Caratteristiche tecniche: - Tensione nominale 450/750V - Temperatura di esercizio 70° C - Temperatura di cortocircuito 160°C - Isolamento PVC TI2 - Guaina PVC qualità TM1 FG7OR Caratteristiche tecniche: - Tensione nominale 0.6/1KV - Temperatura di esercizio 90° C - Temperatura di cortocircuito 240°C - Isolamento HEPR - Guaina PVC qualità RZ - Colore grigio - Impianto di segnalazione dai servizi per utenti diversamente abili Verrà realizzato un impianto di chiamata interno con suoneria. Questo impianto sarà costituito da pulsanti a tirante dislocati nei bagni per utenti diversamente abili. Agendo su questo pulsante si azionerà una suoneria, posta in locale presidiato, e si Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Pag.33 di 82 Relazione illustrativa e tecnica Rev. 1 – dic.2015 provocherà l’accensione di un segnale luminoso che indicherà da dove è venuta la chiamata. Questo impianto funzionerà a bassissima tensione di sicurezza tipo SELV. La disattivazione di questa lampada potrà essere effettuata solo ed esclusivamente dal punto in cui è pervenuta la chiamata. Impianti utilizzatori terminali Gli impianti utilizzatori terminali dovranno essere eseguiti nel più rigoroso rispetto della legislazione specifica e della normativa CEI vigente ed in particolare della Norma CEI 64.8 e 64.2. Impianti nei locali tecnici Gli impianti elettrici nei locali tecnici dovranno essere realizzati con l’impiego di apparecchiature in contenitori di protezione, con grado di protezione IP44 e con la posa delle condutture in tubi in acciaio zincato e/o PVC autoestinguente installati a parete. Questa soluzione, oltre alla tenuta contro l’eventuale ingresso di acqua, offre anche una adeguata protezione contro i piccoli urti. Le dotazioni fondamentali dovranno essere, oltre che a quelle specifiche per le apparecchiature installate nei locali, prese a spina e prese CEE 17 con interruttore di protezione e interblocco per uso di utensili elettrici e punti luce fissi con relativi comandi. La protezione contro i contatti indiretti dovrà essere assicurata da dispositivi a corrente differenziale ad alta sensibilità per i circuiti per prese e punti luce. Impianto di illuminazione artificiale L’impianto di illuminazione artificiale dovrà essere conforme alle Norme EN 12464-1:2012 (E), aggiornamento 13/01/2012. L’impianto di illuminazione è stato dimensionato in base ai seguenti parametri: 1) livello ed uniformità di illuminamento; 2) ripartizione della luminanza; 3) prevenzione dell’abbagliamento; 4) colore della luce; 5) resa del colore. Nella scelta del numero e del tipo di sorgenti luminose da installare dovranno tener presente anche i seguenti aspetti: a) contenimento dei costi di installazione; b) contenimento dei costi di esercizio; c) risparmio energetico; L’impianto di illuminazione è stato dimensionato sulla base delle norme indicate e garantirà le seguenti caratteristiche: Ambiente Lux medi Ra UGRl U0 Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Uffici Corridoi e Reception Zona gioco Pag.34 di 82 Relazione illustrativa e tecnica Rev. 1 – dic.2015 500 80 19 0,60 300 700 (Coni) 80 22 0,60 I corpi illuminanti saranno: del tipo ad incasso negli altri locali. Essi dovranno essere rispondenti alle caratteristiche richieste dal computo metrico e dalla Direzione Lavori. In successivo paragrafo descriveremo l’impianto di illuminazione di emergenza. Impianto di terra – Protezione contro i contatti indiretti L’impianto di terra dovrà essere costituito da un conduttore in rame nudo posato ad intimo contatto con il terreno, connesso a vari dispersori. Lo scavo del terreno, di sezione circa 30x70 cm, dopo la posa del conduttore, dovrà essere totalmente reinterrato, prevedendo un primo strato di terreno conduttore come terra, humus, ecc., non ghiaia o ciottoli. I dispersori, di tipo in acciaio zincato a caldo, con forma a croce e lunghezza 2mt, saranno infissi nel terreno, ispezionabili mediante appositi pozzetti di tipo prolunga e collegati tramite apposite corsetterie al conduttore sopra citato.. Il collettore di terra dovrà essere installato nel Quadro Generale Q01. Le caratteristiche dei materiali previsti per l’impianto di terra dovranno essere tali da garantire che: - Il valore di resistenza di terra così ottenuta sia in accordo con le esigenze di protezione e di funzionamento dell’impianto. - L’efficienza dell’impianto si mantenga nel tempo secondo quanto specificato dalla normativa. - Le correnti e le dispersioni a terra possano essere sopportate senza danni, in particolare di origine termica ed elettrodinamica. - I materiali abbiano adeguata solidità o adeguata protezione meccanica, tenuto conto delle influenze esterne. Dovranno essere prese tutte le precauzioni per ridurre i danni che, per effetto elettrolitico, l’impianto di terra potrà eventualmente arrecare ad altre parti metalliche interrate nelle vicinanze del dispersore. I dispersori sono realizzati in profilati di acciaio zincato dim. 50x50x5 h 2000 mm infissi ciascuno entro pozzetto in c.a. con botola in c.a. dimensioni utili interne 300x300x500 mm ed collegati tra loro con corda di rame nudo da 35 mm2 di sezione con diametro di ogni singolo conduttore costituente il trefolo di 1.8 mm minimo. Da questo impianto partirà il conduttore di terra che si collegherà al collettore di terra del quadro generale. Esso dovrà essere collegato ai nodi equipotenziali principali e secondari con una conduttore N07V-K gialloverde di sezione minima 16mmq. Il nodo collettore realizzato all’interno del quadro dovrà essere realizzato con l’installazione di una barra in rame forata e filettata, cui collegare tutti i conduttori equipotenziali dell’impianto. Il coordinamento per la protezione contro i contatti indiretti avviene quando è verificata la seguente relazione: Rt < 50 / I Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.35 di 82 Rev. 1 – dic.2015 dove: 50 è il valore massimo accettabile della tensione di contatto Ut I è il valore della corrente che fa intervenire il dispositivo di protezione nel nostro caso 1A a monte di tutto l’impianto, il valore minimo della resistenza di terra sarà: Rt < 50 / 1 = 50 ohm Il valore sopra riportato dovrebbe essere raggiungibile con grande facilità, considerando un grado di resistività medio del terreno. La protezione contro i contatti indiretti viene assicurata dalla presenza su tutte le linee di protezione mediante interruttori automatici di tipo differenziale, aventi adeguati valori di corrente di soglia. In particolare sulle linee delle prese elettriche si sono usati interruttori automatici di tipo istantaneo con soglia di intervento differenziale pari a 0,03Amp. Impianti speciali -A Impianto telefonico Gli impianti telefonici avranno origine da scatola di derivazione installata al piano terra. Il tubo di ingresso dall’esterno dovrà avere diametro minimo 80mm e comunque quello richiesto dalle specifiche Telecom (o altro fornitore di servizi telefonici) di zona. -B Impianto di segnalazione ed allarme Viene solamente predisposto un sistema di segnalazione e di allarme secondo norma UNI9795. Esso è impostato con l'inserimento di una centralina elettronica a più zone. Sulle diverse zone saranno installati dei pulsanti con frontalino luminoso frangibile, per la segnalazione di incendio o emergenza, collegati a lampeggianti e sirene installate nei corridoi dello stabile. Le apparecchiature saranno tutte rispondenti a norma UNI 94 ed i cavi di collegamento degli avvisatori ottico acustici saranno di tipo FG10OR resistenti alla fiamma per 3 ore e posate sottotraccia. Nel caso si realizzi l’impianto, occorre predisporre un registro periodico per le verifiche funzionali sull’impianto di segnalazione allarme. -C Impianto bus Non realizzato -D Impianto citofonico Si realizza un impianto di tipo citofonico (solo fonia) per collegare l’entrata con 2 punti interni. Le linee dell’impianto citofonico devono essere canalizzate separatamente da quelle energia. -E Altri impianti speciali Altri impianti speciali, quali: impianto TV terrestre e SAT, antintrusione, sono predisposti per essere in futuro eventualmente realizzati mediante l’uso di cavi adeguati allo scopo, posati generalmente sottotraccia, come da indicazioni del costruttore le apparecchiature. Ove richiesto i cavi di collegamento di tali impianti saranno canalizzati separatamente da quelli energia, oppure i suddetti cavi avranno isolamenti adeguati a sopportare le tensioni dell’impianto F.M. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.36 di 82 Rev. 1 – dic.2015 -F Impianti dati Sono realizzati mediante la posa in opera in apposite canalizzazioni separate da quelle energia, con posa in opera di linee cat 6, allacciate ad apposito hub/switch. Illuminazione di emergenza L’impianto dovrà essere rispondente alle Norme CEI ed in particolare modo dovranno essere garantiti i requisiti seguenti: - L’impianto dovrà essere indipendente da qualsiasi altro impianto elettrico. - I circuiti di alimentazione non dovranno essere protetti dai sovraccarichi. - Gli apparecchi di emergenza dovranno incorporare un segnale che indichi le seguenti condizioni: - presenza alimentazione - batteria sottocarica A tale scopo si dovranno installare delle lampade autoalimentate con le seguenti caratteristiche: - Intervento immediato e sicuro al mancare della tensione di rete. - Praticamente nessuna manutenzione - Possibilità in qualsiasi momento della funzionalità dell'apparecchio - Autonomia minima 30 minuti - Tempo di ricarica completa 12 ore La loro indipendenza dal sistema elettrico di alimentazione sarà garantita dalla dotazione di una propria sorgente di energia. Le lampade utilizzate saranno del tipo fluorescente, consentendo un minor consumo ed una maggior autonomia anche con batterie di dimensioni ridotte. Gli apparecchi illuminanti saranno essenzialmente costituiti da: - Una o più lampade fluorescenti - Una batteria sigillata al piombo ricaricabile - Un carica batterie per al fornitura della corrente di mantenimento carica - Un inverter - Un circuito elettronico di protezione contro eventuali cortocircuiti del sistema Gli apparecchi illuminanti di emergenza autonomi utilizzeranno batterie che non richiedono sostituzione per almeno quattro anni di funzionamento ordinario. La distribuzione dei corpi illuminanti dovrà garantire un illuminamento non inferiore a 5 lux vicino ad ogni punto di pronto soccorso, dispositivo antincendio o punto di chiamata se fuori dalle vie di esodo. Altrimenti il valore è di 1 lx sulle vie di esodo secondo UNI EN 1838 del Marzo 2000, Par. 4.1. Requisiti tecnici dell’impianto Quadri di comando e distribuzione. a) b) c) d) e) tensione di esercizio: 400 V tensione nominale: 600 V massima densità di corrente ammissibile in conduttori flessibili: 4 A / mm² massima corrente ammissibile nelle sbarre di rame: quella indicata dalle Tabelle UNEL grado minimo di protezione (norme IEC): IP IP3X Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare f) g) h) i) j) Relazione illustrativa e tecnica Pag.37 di 82 Rev. 1 – dic.2015 spessori minimi carpenterie metalliche pari a 20/10 mm g - tensione di prova : per un minuto 2 kV organi di interruzione idonei ad interrompere le massime correnti di corto circuito che dovranno essere presentarsi in caso di guasto tensione di esercizio ausiliari: 24 V ca. categoria di impiego teleruttori: AC2 - AC3 categoria di impiego relais ausiliari: AC11 Linee di distribuzione. a) b) c) d) e) f) caduta di tensione: circuiti FM max 4 % circuiti luce max 3 % portata massima dei conduttori: 68 % della portata ricavabile dalle Tabelle UNEL sezione minima conduttori: mm². 1,5 per le derivazioni sui circuiti luce, mm². 2,5 per le linee di FM facenti capo ad una singola utilizzazione grado di isolamento minimo conduttori: V/V = 450/750 V (ex grado di isolamento 3) per conduttori posati entro canalizzazioni in PVC, V/V = 600/1000 V (ex grado di isolamento 4) per conduttori posati entro canalizzazioni metalliche. dimensionamento conduttori: - corrente massima di corto circuito presente a valle del quadro generale, - tempo di intervento delle protezioni minore o uguale a cinque secondi, - I2 t = K2 S2 (vedasi 64-8). coefficienti stipamento: - cavi posati in tubazioni diametro del tubo di contenimento pari a 1,5 volte diametro esterno del cavo contenuto (spessore guaine compreso), conduttori posati in tubazioni diametro del tubo di contenimento pari a 1,5 volte il diametro circoscritto del fascio di conduttori ivi posati, - cavi posati in canalizzazioni 40% della sezione utile della canalizzazione stessa. raggi minimi di curvatura: - 9 (D + d) per cavi unipolari schermati o con conduttori concentrici, - 8 (D + d) per tutti gli altri tipi di cavi, dove: - D = diametro esterno del cavo, - d = diametro del/dei conduttore/i. - g) Protezione linee e calcoli di dimensionamento. 1. Protezione contro i contatti diretti: è ovunque assicurata mediante barriere 2. Protezione contro il sovraccarico: assicurata ovunque mediante interruttori automatici di tipo magnetotermico con adeguata portata in corrente, inferiore o uguale alla portata della linea 3. Protezione contro il cortocircuito: assicurata mediante interruttori automatici di tipo magnetotermico, considerando la lunghezza delle linee di sezione minore (1,5 e 2,5mmq) limitata. 4. Caduta di tensione: verificata per le linee peggiorative da questo punto di vista, Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.38 di 82 Rev. 1 – dic.2015 mediante mantenimento del carico o della lunghezza linea secondo quanto segue. Al fine di non appesantire troppo la presente relazione, riportiamo nel seguito l’esito dei calcoli di dimensionamento delle linee di sezione inferiore (1,5 e 2,5mmq) al fine di individuarne la lunghezza massima accettabile per soddisfare i requisiti di caduta di tensione al 4% e protezione contro il cortocircuito. Naturalmente la lunghezza massima accettabile è la minore fra quella risultante per la caduta di tensione e quella risultante per la protezione contro il corto circuito, desumibili dalle due tabelle seguenti. Si tratta di verificare i casi peggiori, le linee di sezione inferiore e con grado di utilizzazione in termini di Ib, maggiore, sono quelle in cui la caduta di tensione è maggiore ed inoltre la protezione a fine linea contro il cortocircuito risulta più ostica. Per questo riportiamo l’esito dei calcoli solo per le linee di sezione 1,5 e 2,5mmq. Per motivi di completezza riportiamo l’esito del calcolo anche per la linea generale di alimentazione tipo 5G25mmq, lunga 50mt, quella di sezione maggiore per l’impianto. Ricordiamo che Iz= valore di corrente massimo trasportabile dalla linea In= valore di corrente di soglia interruttore automatico, Ib= valore di corrente circolante sulla linea. Deve valere la: Iz >= In >= Ib. Tutte le linee da 1,5 o 2,5 mmq, hanno lunghezza inferiore a quelle nel seguito indicato o valori di soglia dei rispettivi interruttori automatici uguali o minori di quelli riportati. Lunghezze massime per garantire caduta di tensione inferiore al 4%. tipo linea Sezione Int.: In [A] Ib[A] Curva Lunghezza max [m] [mmq] 34 MONO/N07V-K 1,5 10 10 C 68 3x 1,5 10 5 C 35 MONO/N07V-K 2,5 16 16 C 70 3x 2,5 16 8 C 114 25 63 63 C MONO/N07V-K 3x MONO/N07V-K 3x TRIF/5G25 FG7OR Lunghezze massime protette per cortocircuito a fine linea Sezione Int.: In Curv Lunghezza max protetta [m] [mmq] [A] a 1,5 2,5 25 10 16 63 C C C 100 100 210 Iz [A] 12,7 12,7 17,5 17,5 105 tipo linea MONO/N07V-K 3x MONO/N07V-K 3x TRIF/5G25 FG7OR Iz [A] 12,7 17,5 105 Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.39 di 82 Rev. 1 – dic.2015 B.4 STRUTTURE PORTANTI E MATERIALI Il palazzetto polifunzionale ha dimensioni in pianta pari a 45.60m x 30.9m oltre alla gronda a sbalzo. Il palazzetto in elevazione ha un’altezza massima a partire dall’imposta delle fondazioni pari a 10.6m; la struttura presenta una parte completamente interrata alta circa 4.5m a partire sempre dall’imposta delle fondazioni. Il sistema sismo resistente del palazzetto polifunzionale è costituito da setti in calcestruzzo sia interni sia perimetrali al fabbricato che si sviluppano dalle fondazioni in copertura. La struttura di fondazione ipotizzata è costituita da una platea generalizzata estesa sotto a tutto il fabbricato. I muri perimetrali interrati sono in calcestruzzo armato, i solai interni al fabbricato in laterocemento, mentre la copertura è realizzata con travi reticolari in acciaio nella zona del campo da gioco e con travi in legno lamellare nella restante porzione di edificio. Il coronamento perimetrale del fabbricato è realizzato con un anello in calcestruzzo armato, mentre la gronda ha un aggetto di circa 3.4m in direzione parallela alle capriate e di circa 3m lungo i lati corti del fabbricato. La struttura portante della gronda è in acciaio ed è incastrata nelle travi di coronamento perimetrale in calcestruzzo armato. I pilastri in acciaio sono stati considerati come bielle, senza funzione sismo resistente in quanto la resistenza agli eventi sismici è tutta affidata ai setti in calcestruzzo armato. Il sistema sismo resistente del palazzetto polifunzionale è costituito da setti in calcestruzzo sia interni sia perimetrali al fabbricato che si sviluppano dalle fondazioni in copertura. La struttura descritta è stata analizzata ai fini di un predimensionamento degli elementi portanti sia verticali sia orizzontali fuori terra con un modello agli elementi finiti ed eseguendo sul modello di calcolo un’analisi dinamica senza condensazione di piano. Nel modello di calcolo realizzato e che viene di seguito riportato si possono identificare i diversi elementi strutturali: in verde gli elementi finiti a quattro nodi che modellano i setti sismo resistenti in calcestruzzo armato, in magenta gli elementi finiti a quattro nodi che modellano la trave di coronamento perimetrale al fabbricato, in rosso i pilastri in acciaio, in blu le travi in legno lamellare , in arancio la trave in calcestruzzo sovrastante il setto in calcestruzzo centrale e che divide in due porzioni la luce delle travi in legno. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Si riportano, di seguito, alcuni dettagli del modello di calcolo: • Sezione trasversale lungo la trave reticolare in acciaio: Pag.40 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.41 di 82 Rev. 1 – dic.2015 • sezione ortogonale alle travi in acciaio (lungo il lato maggiore del fabbricato): • dettagli struttura in acciaio: Si osserva che il Comune di Sirmione (BS) è classificato come zona sismica 2 dalla vigente normativa e che l’edificio in oggetto è soggetto ad affollamenti significati e pertanto nell’analisi è stata considerata una classe d’uso III. L’analisi condotta sul fabbricato è di tipo modale con fattore di struttura q=1.5 e tiene conto dei seguenti dati di progetto: Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.42 di 82 Parametri di calcolo Analisi Dinamica Spettro in accordo con TU 2008 Sirmione BS Longitudine 10.6083 Latitudine 45.4944 Tipo di Terreno C Coefficiente di amplificazione topografica (ST) 1.0000 Vita nominale della costruzione (VN) 50.0 anni Classe d'uso III coefficiente CU 1.5 Classe di duttilità impostata Bassa Fattore di struttura massimo qo per sisma orizzontale 1.50 Fattore di duttilità KR per sisma orizzontale 1.00 Fattore riduttivo regolarità in altezza KR 1.00 Fattore riduttivo per la presenza di setti KW 1.00 Fattore di struttura q per sisma orizzontale 1.50 Fattore di struttura q per sisma verticale 1.50 Smorzamento Viscoso ( 0.05 = 5% ) 0.05 TU 2008 SLV H Probabilità di superamento (PVR) 10.0 e periodo di ritorno (TR) 712 (anni) Ss 1.420 TB 0.15 [sec] TC 0.45 [sec] TD 2.36 [sec] ag/g 0.1892 Fo 2.4628 TC* 0.2800 Rev. 1 – dic.2015 Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.43 di 82 Rev. 1 – dic.2015 TU 2008 SLD H Probabilità di superamento (PVR) 63.0 e periodo di ritorno (TR) 75 (anni) Ss 1.500 TB 0.14 [sec] TC 0.41 [sec] TD 1.89 [sec] ag/g 0.0718 Fo 2.5125 TC* 0.2500 TU 2008 SLO H Probabilità di superamento (PVR) 81.0 e periodo di ritorno (TR) 45 (anni) Ss 1.500 TB 0.13 [sec] TC 0.40 [sec] TD 1.82 [sec] ag/g 0.0544 Fo 2.5046 TC* 0.2410 Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Pag.44 di 82 Relazione illustrativa e tecnica Rev. 1 – dic.2015 Fattori di partecipazione per il calcolo delle masse: Condizione Commento Fattore di Partecipazione 1 peso proprio 1.000000 2 permanenti 1.000000 3 neve 0.000000 Vespai, sottofondi e massetti Tutto l’edificio è realizzato su di un vespaio in materiale arido di cava o ghiaia natura dello spessore di cm. 30, su cui viene posto in opera il massetto di sottopavimentazione in calcestruzzo dello spessore di cm. 10 armato con rete elettrosaldata, avente diametro di mm. 6 e passo 20x20. Nella zona spogliatoi, sul massetto armato viene posta in opera la caldana, per adeguamento di livelli e formazione pendenze, in cemento cellulare alleggerito con polistirolo o aggreganti di argilla espansa, per uno spessore minimo di cm. 10. Per la posa dei pavimenti viene realizzato un massetto in sabbia e cemento. Nell’ambiente palestra, i pannelli radianti per il riscaldamento sono ricoperti da caldana termica additivata per il miglioramento dell’ omogeneità, dell’ elasticità e della compattezza. La caldana viene rasata con malta fine premiscelata autolivellante per la successiva posa della pavimentazione sportiva. Impermeabilizzazioni ed isolamenti I sottofondi sono trattati con la posa di una membrana bitume polimero plastomerica, armata con feltro di vetro. La copertura della sala per attività sportive viene impermeabilizzata mediante applicazione a fiamma di una doppia guaina prefabbricata bituminosa termoplastica. La copertura del corpo spogliatoi viene impermeabilizzata mediante posa di due guaine bitumate incrociate al poliestere, con la seconda a finitura ardesiata. In tutte le murature perimetrali si prevede la messa in opera di adeguate bande tagliamuro in guaina bituminosa dello spessore di mm.3 per impedire la risalita di umidità. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.45 di 82 Rev. 1 – dic.2015 L’isolamento termico dell’impianto di riscaldamento a pavimento è realizzato in polistirene estruso, spessore 30 mm, densità 35 kg/mc. L’isolamento termico delle coperture è realizzato in pannelli di polistirene. Tamponamenti perimetrali e partizioni interne I tamponamenti perimetrali sono costituiti da murature in termolaterizio alveolato, generalmente rifoderate in laterizio forato di cm 8 di spessore. Le tramezzature sono in blocchi di laterizio forato, generalmente di spessore 12 cm. Intonaci e tinteggiature Gli intonaci interni ed esterni sono del tipo premiscelato a base di cemento, sabbia fine e calce. Le pareti interne della zona spogliatoi sono tinteggiate con idropittura lavabile fino all’altezza di m 2,20 e con tinta a tempera fino al soffitto. Le pareti interne del palazzetto sono tinteggiate con pittura a tempera. Le pareti esterne sono tinteggiate con idropittura acrilica alla farina di quarzo. Pavimenti e rivestimenti Per tutte le aree funzionali, ad esclusione dell’area di gioco principale e della palestra si prevedono pavimenti in gres porcellanato formato 30x30 con finitura antisdrucciolo. Nelle zone servizi igienici – docce – disimpegno sono previsti rivestimenti delle pareti in piastrelle monocottura formato cm. 20x20 posate a colla, fino all’altezza di m.2,20. Date le caratteristiche d’uso dell’ambiente palazzetto polifunzionale, il progetto prevede Pavimento sportivo in gomma costituito da tre strati a struttura differenziata composto da strato superficiale omogeneo di usura a base di gomma naturale e sintetica, cariche minerali, vulcanizzanti, stabilizzanti e pigmenti coloranti con superficie opaca, liscia, antiriflesso ed effetto cromatico a tonalità semiunita di spessore mm. 1,0 e sottostrato portante composto da uno strato omogeneo idoneo a sopportare sollecitazioni e pressioni concentrate e continue di spessore mm. 1,0; i due strati saranno calandrati e vulcanizzati a formare un materiale unico di spessore costante pari a mm. 2,0 che verrà accoppiato ad un sottofondo elastico espanso costituito da schiuma poliuretanica a celle aperte di mm. 5,5 con densità e durezza appositamente modulate per garantire determinati valori di assorbimento degli urti, ritorno di energia, elasticità, isolamento acustico e capacità portante. Il prodotto finale si presenta con una superficie liscia, opaca e antiriflesso dello spessore totale di mm. 7,5, nel formato teli di altezza cm. 190 e lunghezza massima pari a ml.18,00 con un peso complessivo di 6,1 kg/mq Tale pavimento viene incollato ad una lamina costituita da speciali resine viniliche e fibra di vetro stabilizzante con una serie di peduncoli in resina espansa nella parte sottostante dello spessore di mm. 1,2, nel formato teli di altezza cm. 200 e lunghezza massima pari a ml. 50,00 con un peso complessivo di 1,05 kg/mq La lamina stabilizzante viene solo appoggiata al sottofondo ed i teli dovranno essere posati a giunzioni avvicinate; su di essi, ma con giunzioni non corrispondenti, verranno successivamente incollati con collanti a base di resine poliuretaniche bicomponenti, (consumo di c.a. 450 gr/mq) i teli della pavimentazione sportiva. Il tutto va a formare un unico pavimento autoposante dello spessore totale nominale di mm. 8,7, mentre lo spessore reale del prodotto finito compreso collante adesivo è di mm.9,0 con un peso complessivo di 7,60 kg/mq. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.46 di 82 Rev. 1 – dic.2015 La pavimentazione è provvista di marcatura CE, ed è conforme alla normativa EN 14904 (tipo P1) e alla normativa EN13501-1 (classe al fuoco Cfl-S1). Il pavimento possiede inoltre le seguenti caratteristiche tecniche: • Durezza dello strato di superficie 90 Shore A (UNI ISO 7619-1); • stabilità dimensionale: (UNI EN ISO 23999) nessuna variazione apprezzabile • esente da alogeni, cadmio, formaldeide ed amianto; • classificazione al fuoco: classe B-s1 (UNU EN 23501-1); • rimbalzo della palla: (UNI EN 12235) > 98%; • resistenza allo scivolamento: (UNI EN 13036-4) conforme; • resistenza agli urti: (UNI EN 14808) 27; • deformazione verticale: (UNI EN 14809)1,5; • resistenza all’usura: (UNI EN ISO 5470-1) conforme; • brillantezza speculare: (UNI EN ISO 2813) conforme; • resistenza all’impronta: (UNI EN 1516) 0,2; • resistenza all’impatto: (UNI EN 1517) conforme. Controsoffitti Nell’atrio di ingresso atleti e nei corridoi di distribuzione spogliatoi si prevede l’installazione di un controsoffitto in lastre di cartongesso, dello spessore di cm 1,5, tinteggiato a tempera. La sala per l’attività sportiva è dotata di controsoffitto fonoassorbente in pannelli di agglomerato di fibre minerali, dimensioni cm. 60x60, spessore cm. 1,5 , con finitura superficiale rasata o semirasata, posati su struttura portante e trasversale costituita da profili a T rovescio con maglia di idonee dimensioni, pendinature rigide regolabili in altezza. Tutti i profili metallici dovranno essere in acciaio zincato e preverniciati quelli eventualmente in vista , su superficie bianca opaca, classe 0 di resistenza al fuoco. Serramenti esterni Struttura I profili metallici saranno estrusi in lega primaria di alluminio EN AW-6060, verniciati come di seguito indicato. La larghezza del telaio fisso sarà di 65 mm, come l'anta complanare sia all'esterno che all'interno delle porte d’ingresso, mentre l’anta a sormonto delle finestre (all'interno) misurerà 75 mm. mentre la larghezza del telaio e anta nel caso di porte di ingresso con funzione di uscite di sicurezza sarà di mm. 65. Tutti i profili, sia di telaio che di anta, dovranno essere realizzati secondo il principio delle 3 camere, costituiti cioè da profili interni ed esterni tubolari e dalla zona di isolamento, per garantire una buona resistenza meccanica e giunzioni a 45° e 90° stabili e ben allineate. Le ali di battuta dei profili di telaio fisso (L,T etc.) saranno alte 25 mm. I semiprofili esterni dei profili di cassa dovranno essere dotati di una sede dal lato muratura per consentire l'eventuale inserimento di coprifili per la finitura del raccordo alla struttura edile. Le pareti in vista, interne ed esterne, dei profili avranno spessore nominale di 2 mm con una tolleranza di ± 0,2 mm. Dovrà essere possibile realizzare se necessario, finiture e colori diversi sui profili interni ed esterni. Il collegamento tra la parte interna e quella esterna dei profili sarà realizzato in modo continuo e definitivo mediante listelli di materiale sintetico termicamente isolante (tipo Polythermid o Poliammide). Il valore di trasmittanza termica delle singole sezioni Uf, calcolato secondo UNI EN ISO 10077-2 o verificato in laboratorio secondo le norme UNI Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.47 di 82 Rev. 1 – dic.2015 EN ISO 12412-2 dovrà essere compreso tra 2,1 W/m²°K e 3,2 W/m²°K. I listelli isolanti dovranno essere dotati di due inserti in alluminio, posizionati in corrispondenza della zona di accoppiamento, per aumentare la resistenza allo scorrimento del giunto. Tale resistenza, misurata su profili già trattati o sottoposti a ciclo termico idoneo, sarà superiore a 2,4 KN (prova eseguita su 10 cm. di profilo). I listelli isolanti dovranno avere una larghezza minima di 17,5 mm per i profili delle porte e 27,5 mm per i telai fissi e le ante finestre. Su tutti i telai, fissi e apribili, verranno eseguite le lavorazioni atte a garantire il drenaggio dell'acqua attorno ai vetri e la rapida compensazione dell'umidità dell'aria nella camera di contenimento delle lastre. I profili dovranno avere i listelli perfettamente complanari con le pareti trasversali dei semiprofili interni per evitare il ristagno dell'eventuale acqua di infiltrazione o condensazione. I semiprofili esterni avranno invece le pareti trasversali posizionate più basse per facilitare il drenaggio verso l'esterno (telai fissi) o nella camera del giunto aperto (telai apribili). Il drenaggio e la ventilazione dell'anta non dovranno essere eseguiti attraverso la zona di isolamento ma attraverso il profilo esterno. Le asole di drenaggio dei telai saranno protette esternamente con apposite conchiglie, che nel caso di zone particolarmente ventose, in corrispondenza di specchiature fisse, saranno dotate di membrana. Accessori di movimentazione Nel caso di porte d’ingresso con funzione di uscita di sicurezza dovranno essere previsti i relativi maniglioni antipanico con maniglia a leva esterna e serratura di sicurezza sbloccabile per mezzo della barra antipanico. Gli accessori esposti dovranno essere realizzati in lega di alluminio od in altro materiale compatibile con l'alluminio e di pari resistenza alla corrosione. La scelta delle apparecchiature base e dei componenti supplementari necessari, deve essere eseguita in funzione delle dimensioni, pesi e tipo di utenza, nel rispetto delle indicazioni riportate nella documentazione tecnica del produttore del sistema. Le apparecchiature devono essere quelle originali del sistema. Apertura ad anta ribalta con maniglia cremonese - Le apparecchiature saranno dotate della sicurezza contro l’errata manovra posta nell’angolo superiore dal lato maniglia lontano da possibili eventuali manomissioni, allo scopo di evitare lo scardinamento dell’anta. I compassi in acciaio inossidabile saranno collegati rigidamente alla cerniera superiore e saranno inoltre dotati di sicurezza contro la chiusura accidentale. Gli stessi saranno fissati sull’anta a mezzo di due punzoni filettati, che foreranno la parete tubolare del profilo. Le parti in movimento dell’apparecchiatura saranno datate di mollette in nylon antivibrazione. L’apparecchiatura dovrà avere una portata per le ante complanari di 75 Kg, mentre per le ante a sormonto 90 Kg o 130 Kg. Potrà essere previsto l’utilizzo di viti supplementari per il fissaggio delle cerniere solo per pesi tra 90 Kg e 130 Kg. Eventuali chiusure supplementari dovranno essere scelte in conformità a quanto previsto dalle tabelle di dimensionamento del produttore del sistema in funzione del peso delle dimensioni e della spinta del vento. La maniglia sarà del tipo a cremonese. Porte ad 1-2 ante - Le porte saranno provviste di cerniere in alluminio cilindriche con le ali di fissaggio a scomparsa all’interno della camera telaio anta. Il fissaggio avverrà su contropiastre in alluminio, inserite nei tubolari dei profili. Le cerniere saranno dotate di dispositivo che dovrà consentire la regolazione delle ante in altezza e lateralmente ad anta montata. Il numero delle cerniere dovrà essere conforme alle indicazioni riportate nelle tabelle di dimensionamento, in funzione delle dimensioni e del peso, dal produttore del sistema. Le porte saranno dotate di serratura con tre catenacci a rotazione e scrocco. I catenacci saranno dotati di inserti in acciaio ad alta resistenza e come lo scrocco saranno nichelati. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.48 di 82 Rev. 1 – dic.2015 La piastra sarà in acciaio inossidabile satinato. Gli incontri saranno regolabili e realizzati in pressofusione di zama. Le porte con apertura verso l’interno saranno complete di maniglioni interni ed esterni di forma e colore a scelta della D.L. e di chiudiporta aerei con bracci a slitta. Le porte con funzione di uscita di sicurezza saranno complete di maniglioni antipanico con maniglia a leva esterna e serratura di sicurezza sbloccabile attraverso la barra orizzontale del maniglione. Nel caso di porte apribili verso l’interno, si dovranno prevedere maniglioni interni ed esterni in acciaio inox diam. mm. 40 (tipo mod. PBA), serratura di sicurezza a tre punti di chiusura con incontro elettrico. Tutte le porte a prescindere dal senso di apertura dovranno essere complete di chiudiporta aerei con bracci a slitta (tipo mod. Dorma o Geze). Detti meccanismi dovranno consentire una regolazione micrometrica della pressione da esercitare sul serramento e dell'arresto in posizione chiuso e/o aperto. Dovrà essere garantita l'accessibilità e facile manutenzione ai meccanismi. Guarnizioni e sigillature Valgono le prescrizioni della General Electric Silicones Italia della Federal Specification Americana, delle Norme UNI ed UNCSAAL. Tutte le guarnizioni dovranno soddisfare le specifiche di prestazione del punto c. del presente articolo. In corrispondenza e lungo tutto lo sviluppo della linea di contatto tra il controtelaio con il telaio maestro, per le finestre, con il bancale, dovrà essere applicata una guarnizione continua. La traversa superiore del controtelaio non dovrà in alcun caso avere la funzione di architrave o di sostegno o di casseratura del vano murario di alloggiamento del serramento. Il controtelaio verrà installato dopo la realizzazione delle spalle murarie. Il distacco tra queste ultime e l’estradosso del montante del controtelaio dovrà essere contenuto entro il limite di 10 mm. Le liste coprifilo dovranno avere un andamento regolare lungo tutto il loro sviluppo e ricoprire per almeno 10 mm sia la muratura che il telaio. L’installazione delle liste coprifilo non potrà essere utilizzata per coprire eventuali difetti di complanarità tra la parete e il serramento . In questa caso gli accorgimenti da adottare dovranno essere concordati con la D.L. Tutte le giunzioni tra i profili saranno incollate e sigillate con colla per metalli poliuretanica a 2 componenti. Le guarnizioni cingivetro saranno in elastomero (EPDM) e compenseranno le tolleranze di spessore delle lastre di vetrocamera e/o stratificate, garantendo contemporaneamente, una corretta pressione di lavoro perimetrale. La guarnizione cingivetro esterna rivestirà il fermavetro e parte del profilo esterno (a cappotto) e sarà montata a telai vulcanizzati. La guarnizione complementare di tenuta, anch'essa in elastomero (EPDM), adotterà il principio dinamico della precamera di turbolenza di grande dimensione (a giunto aperto). Dovrà essere inserita in una sede ricavata sul listello isolante in modo da garantire un accoppiamento ottimale ed avere la battuta su un'aletta dell'anta facente parte del listello isolante per la protezione totale dei semiprofili interni. La continuità perimetrale della guarnizione sarà assicurata mediante l'impiego di angoli vulcanizzati i quali, forniti di apposita spallatura, faciliteranno l'incollaggio della guarnizione stessa. In alternativa, potranno essere previsti telai vulcanizzati. Tutte le guarnizioni saranno marchiate in modo continuo riportando il codice dell'articolo. Dopo il montaggio, sia l’infisso sia il bancale delle finestre dovranno essere protetti in modo da garantire l’integrità fino all’ultimazione dei lavori. Il sistema complessivo della guarnizione di tenuta, dei gocciolatoi o delle camere di decompressione ottenute dall’assemblaggio dei profilati degli infissi esterni metallici o in Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.49 di 82 Rev. 1 – dic.2015 PVC, dovranno soddisfare i requisiti di prestazione richiesti. Le guarnizioni e le sigillature saranno rifilate e rasate in modo da non costituire ricettacolo d/o deposito di polvere. Il fornitore presenterà in fase esecutiva, una dichiarazione del fabbricante della guarnizione contenente il riferimento alla norma, se esistente, e i valori delle caratteristiche. Il fornitore della facciata presenterà in fase esecutiva, una dichiarazione del fabbricante del sigillante contenente la normativa di riferimento, i valori delle caratteristiche ed eventualmente , se richiesto preventivamente, una forma di garanzia per un periodo temporale prefissato. Tutti i materiali impiegati dovranno essere accompagnati dalle prescrizioni del Fabbricante per le caratteristiche e per i criteri di posa in opera. La documentazione relativa dovrà essere presentata, per approvazione, alla Direzione dei Lavori prima della esecuzione delle opere. Protezione superficiale Tutte le superfici di lega leggera dovranno essere protette contro le corrosioni mediante verniciatura con polveri termoindurenti a base di resine poliesteri . Questa dovrà essere eseguita applicando norma UNI 9983 e i controlli dovranno essere svolti come da marchio di qualità europeo QUALICOAT con particolare riferimento al : tipo di pretrattamento, brillantezza , lo spessore del rivestimento) , l’aderenza a secco) , durezza , resistenza all’imbutitura), flessibilità) , la resistenza all’urto, l’aderenza a umido, la resistenza alla corrosione accelerata, la resistenza alla luce e allo sfarinamento. Il vetraggio I profili di fermavetro garantiranno un inserimento minimo del vetro di almeno 14 mm. I profili di fermavetro saranno inseriti mediante bloccaggi in plastica agganciati al fermavetro stesso, l'aggancio sarà così di assoluta sicurezza affinchè, a seguito di aperture o per la spinta del vento il fermavetro non ceda elasticamente. I bloccaggi dovranno inoltre compensare le tolleranze dimensionali e gli spessori aggiunti, nel caso della verniciatura, per garantire un corretto aggancio in qualsiasi situazione. I profili di fermavetro dovranno essere sagomati in modo tale da supportare a tutta altezza la guarnizione cingivetro interna per consentire una pressione ottimale sulla lastra di vetro. Il dente di aggancio della guarnizione sarà più arretrato rispetto al filo esterno del fermavetro in modo da ridurre la sezione in vista della guarnizione riducendo l'effetto cornice. Nel caso di pannelli opachi nelle specchiature fisse il sistema dovrà inoltre prevedere il vetraggio con profili di fermavetro alti 22 mm, inseriti mediante bloccaggi in plastica montati sul fermavetro stesso i quali dovranno inoltre compensare le tolleranze dimensionali e gli spessori aggiunti; nel caso della verniciatura, per garantire un corretto aggancio in qualsiasi situazione i profili di fermavetro dovranno essere sagomati in modo tale da supportare a tutta altezza la guarnizione cingivetro interna per consentire una pressione ottimale sulla lastra di vetro. Il dente di aggancio della guarnizione cingivetro interna sarà più arretrato rispetto al filo esterno del fermavetro in modo da ridurre la sezione in vista della guarnizione riducendo l’effetto cornice. Gli appoggi del vetro nelle ante saranno in alluminio ed agganciati alla parte interna del profilo, dovranno avere una lunghezza di 100 mm ed essere realizzati in modo da non impedire il corretto drenaggio e ventilazione della sede del vetro. Carterizzazioni esterne Le inevitabili differenze di quota dovranno essere compensate ed assorbite da carter interni ed esterni realizzati in lamiera di alluminio pressopiegata spessore non inferiore a mm. 15/10, compreso la coibentazione degli interspazi in lana minerale, le guaine impermeabili in EPDM e le sigillature siliconiche. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.50 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Messa a terra dei serramenti L'Appaltatore dovrà provvedere, affinché sia assicurata la continuità elettrica fra i vari elementi costituenti il serramento e dovrà predisporre, nelle posizioni indicate dalla Direzione dei Lavori, i necessari attacchi per le connessioni alla rete di messa a terra generale della costruzione. Si farà riferimento alle normative dettate dal CEI (Comitato elettrotecnico italiano) 11-8 Impianti di messa a terra . Certificazioni richieste Gli infissi forniti in cantiere dovranno essere accompagnati da certificazione che attesti le prestazioni relative alle specifiche di cui al punto c. del presente articolo: la classe A, E, V, in cui è omologato; livello di isolamento acustico; livello di isolamento termico. Potranno essere montati solo dopo l’accettazione della conformità normativa del D.L. I certificati che forniscono i risultati delle prove di laboratorio per la determinazione della classe dovranno menzionare chiaramente il tipo di infisso su cui sono state effettuate le prove. Dovranno essere fornite inoltre le prestazioni di tutte le componenti che dimostrino il rispetto di tutte le specifiche riportate nei singoli paragrafi. Pareti continue a taglio termico La facciata continua prevede tamponamenti vetrati incollati con sigillante strutturale. Struttura portante Il montaggio superiore ed inferiore della facciata continua potrà avvenire indistintamente su: -struttura continua in tubolare di acciaio zincato opportunamente spessorato e perfettamente a piombo, fissato con viti e tasselli alla muratura -staffe di fissaggio in acciaio zincato di forte spessore con viti in acciaio inossidabile aisi 316. Profili della facciata continua e copertura a taglio termico. I profili metallici saranno estrusi in lega primaria di alluminio EN AW-6060. La profondità dei profilati, disponibili in diverse dimensioni, dovrà essere scelta in conformità al calcolo statico. La sezione architettonica, in vista internamente, sarà di 85 mm e sarà costante anche in corrispondenza dei telai ad inserimento fissi ed apribili a sporgere. Tutti i profili saranno predisposti per essere rinforzati all’interno della tubolarità con speciali estrusi in alluminio con spessori maggiorati. La superficie esterna della facciata risulterà perfettamente complanare e l'accostamento tra i vari elementi di tamponamento sarà scandito da una fuga esterna sia verticale che orizzontale di 20 mm. I profili a taglio termico dei telai, sui quali saranno incollate le lastre di vetro, potranno avere finiture superficiali diverse tra interno ed esterno. Il profilo sul quale verrà applicato il collante strutturale sarà trattato secondo le indicazioni e le specifiche del fornitore del sigillante e sarà marcato su tutta la lunghezza con riportate le indicazioni del fornitore della finitura superficiale e la data di produzione. Il sistema dovrà inoltre prevedere: -profili isolati adatti a compensare le inevitabili differenze di quote nel collegamento della facciata alla struttura dell'edificio garantendo, contemporaneamente, la complanarità con le superfici della facciata. -idonei profili di traverso per l’inserimento a scomparsa dei motori per l’azionamento di aperture a sporgere e parallele Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.51 di 82 Rev. 1 – dic.2015 -profili di montante sdoppiati per il montaggio a telai e per la realizzazione di angoli interni ed esterni (spezzare geometriche). -profili di traverso di profondità idonea all’allineamento interno con il profilo di montante. L'interruzione del ponte termico fra la parte strutturale interna e le copertine di chiusura esterne sarà realizzata mediante l'interposizione di un listello estruso di materiale sintetico termicamente isolante, di dimensione adeguata allo spessore delle lastre di tamponamento o dei telai delle parti apribili. Il valore del coefficiente di trasmittanza termica Uf della struttura di facciata dovrà essere calcolato secondo UNI EN ISO 10077-2 per le diverse sezioni del sistema e per le diverse profondità degli elementi strutturali. I profili strutturali saranno dotati di canaline ad altezze differenziate. L’eventuale acqua di infiltrazione o condensa verrà così drenata dal piano di raccolta del traverso su quello più basso del montante e da qui guidata fino alla base della costruzione. Il sistema dovrà inoltre prevedere la possibilità di drenaggio da ogni singola specchiatura. In corrispondenza delle giunzioni traverso montante la speciale guarnizione di battuta interna verrà parzialmente asportata in modo da realizzare una barriera all’acqua che eviterà anche il sorgere di fastidiosi scricchiolii dovuti alle variazioni dimensionali (dilatazioni). I pannelli in vetrocamera verranno sigillati al profilo perimetrale in stabilimento lasciando uno spazio su tutto il perimetro atto a garantire la ventilazione ed il drenaggio dell’eventuale acqua di condensa attraverso i fori che dovranno essere realizzati sul telaio in conformità a quanto specificato nel catalogo delle lavorazioni del produttore del sistema. Staffe di fissaggio Realizzate in acciaio zincato di forte spessore con viteria in acciaio inox AISI 316. Accessori di movimentazione La scelta delle apparecchiature base e dei componenti supplementari necessari, deve essere eseguita in funzione delle dimensioni, pesi e tipo di utenza, nel rispetto delle indicazioni riportate nella documentazione tecnica del produttore del sistema. Le apparecchiature devono essere quelle originali del sistema. In funzione della combinazione dei componenti dell’apparecchiatura scelti saranno realizzabili ante con pesi fino a 250 Kg. Saranno inoltre disponibili: -bracci limitatori di apertura con la funzione unica di limitare l’angolo di apertura dell’anta a sporgere. -Dispositivo per l’arresto dell’anta in qualsiasi posizione di apertura attivato dalla semplice rotazione a 90° della maniglia. Guarnizioni e sigillature La tenuta sarà realizzata con tre diverse barriere realizzate con guarnizioni in EPDM; la guarnizione esterna verrà applicata a telai vulcanizzati mentre quella doppia intermedia con apposite crociere prestampate in modo da garantire la continuità della tenuta anche in corrispondenza delle giunzioni. A garanzia dell’originalità, tutte le guarnizioni dovranno essere marchiate in modo continuo riportando l’indicazione del numero dell’articolo. Sigillatura strutturale La sigillatura strutturale sarà eseguita con sigillante siliconico per impieghi strutturali (tipo Dow Corning, Tremco o Sika Engineering). La sigillatura sarà realizzata da vetrerie, qualificate dal produttore del sigillante, e eseguita in stretta conformità alle prescrizioni dello stesso e di quanto previsto dalla guida tecnica ETAG 002 e dovrà essere certificata. Banchine interne e esterne Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.52 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Saranno realizzate in lamiera di alluminio spessore mm.20/10 opportunamente pressopiegate, complete di coibentazione e fissaggi a scomparsa. I giunti orizzontali di dilatazione termica Le dilatazioni orizzontali saranno compensate dalla giunzione traverso-montante che prevederà fissaggi asolati o impiegando montanti sdoppiati. Il sistema prevederà dei giunti per consentire le dilatazioni verticali dei montanti; questi ultimi verranno interrotti sopra i traversi e collegati tra loro da cannotti ricavati da profili estrusi in alluminio verniciati e da idonei particolari di tenuta. Il vetraggio Le lastre di vetro camera dovranno essere adeguatamente supportate in corrispondenza del traverso inferiore del telaio per evitare che la sigillatura strutturale sia sollecitata a taglio dal peso dei tamponamenti. -Vetro camera con lastre sfalsate. La lastra interna sarà supportata dal un apposito appoggio largo 100 mm agganciato al profilo di telaio. La lastra esterna sarà supportata da appositi appoggi larghi sempre 100 mm fissati a mezzo viti al profilo di telaio. Spessore complessivo del vetro mm 37 Porte inserite all'interno del reticolo di facciata continua Le porte in due ante con funzione di uscita di sicurezza saranno realizzate con profili a taglio termico tipo serie SCHÜCO Royal S 65. Tutti i profili esterni saranno rivestiti dal tamponamento vetrato, la tecnologia utilizzata sarà quella dell’incollaggio strutturale. Le cerniere saranno del tipo a scomparsa non visibili sia dall’esterno sia dall’interno. I maniglioni antipanico sono previsti con maniglia a leva esterna e serratura di sicurezza sbloccabile per mezzo della barra antipanico, e i chiudiporta sono aerei con bracci a slitta, tipo mod. Geze. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.53 di 82 Rev. 1 – dic.2015 C. ELABORATI PROGETTUALI C.1 ELABORATI CHE COMPONGONO IL PROGETTO PRELIMINARE Gli elaborati che compongono il presente progetto preliminare sono: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • REL: CAR: CAL: TAVOLA 1: TAVOLA 2: TAVOLA 3: TAVOLA 4: TAVOLA 5: TAVOLA 6: TAVOLA 7: TAVOLA 8: TAVOLA 9: TAVOLA 10: TAVOLA 1A: TAVOLA 2A: TAVOLA 3A: TAVOLA 1E: RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA RELAZIONE CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA INQUADRAMENTO PLANIMETRIA GENERALE DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA SIMULAZIONI ESTERNO ED INTERNO PIANTA PIANO INTERRATO PIANTA PIANO TERRA PIANTA COPERTURA SEZIONI PROSPETTI CONCEPT SCHEMA IMPIANTO ANTINCENDIO MECCANICI: PLANIMETRIA GENERALE SCHEMA IMPIANTO ANTINCENDIO MECCANICI: LIVELLO PIANO INTERRATO SCHEMA IMPIANTO ANTINCENDIO MECCANICI: LIVELLO PIANO TERRA SCHEMA IMPIANTO ELETTRICO: PLANIMETRIA ILLUMINAZIONE E FORZA MOTRICE TAVOLA 2E: SCHEMA IMPIANTO ELETTRICO: PLANIMETRIA IMPIANTI SPECIALI TAVOLA 3E: SCHEMA IMPIANTO ELETTRICO: PLANIMETRIA IMPIANTO FOTOVOLTAICO TAVOLA 1M: SCHEMA IMPIANTO GAS METANO: PLANIMETRIA GENERALE TAVOLA 2M: SCHEMA IMPIANTO GAS METANO: LIVELLO PIANO INTERRATO TAVOLA 3M: SCHEMA IMPIANTI MECCANICI: CENTRALE TERMICA TAVOLA 4M: SCHEMA IMPIANTI MECCANICI: SCARICHI PIANO INTERRATO TAVOLA 5M: SCHEMA IMPIANTI MECCANICI: SCARICHI PIANO TERRA TAVOLA 6M: SCHEMA IMPIANTI MECCANICI: PLANIMETRIA ESTERNA IMPIANTO IDRICO SANITARIO TAVOLA 7M: SCHEMA IMPIANTI MECCANICI: PIANO INTERRATO – IMPIANTO IDRICO SANITARIO TAVOLA 8M: SCHEMA IMPIANTI MECCANICI: PIANO TERRA – IMPIANTO IDRICO SANITARIO TAVOLA 9M: SCHEMA IMPIANTI MECCANICI: PIANO INTERRATO – IMPIANTO DI RISCALDAMENTO TAVOLA 10M: SCHEMA IMPIANTI MECCANICI: PIANO TERRA – IMPIANTO DI RISCALDAMENTO TAVOLA 11M: SCHEMA IMPIANTI MECCANICI: PIANO INTERRATO – IMPIANTO ESTRAZIONE E RICAMBI D’ARIA TAVOLA 12M: SCHEMA IMPIANTI MECCANICI: PIANO TERRA – IMPIANTO ESTRAZIONE E RICAMBI D’ARIA Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.54 di 82 Rev. 1 – dic.2015 C.2 ELABORATI DA ADOTTARE IN SEDE DI PROGETTO DEFINITIVO Il progetto definitivo sarà composto almeno dai seguenti elaborati: • Relazione generale • Relazioni tecniche e relazioni specialistiche • Rilievi planimetrici • Elaborati grafici • Calcoli delle strutture e degli impianti • Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici • Elenco prezzi unitari • Computo metrico estimativo • Quadro economico • Calcolo di incidenza percentuale della quantità di manodopera • Cronoprogramma • Schema di contratto e capitolato speciale di appalto • Linee guida per la stima degli oneri per la sicurezza del cantiere Relazioni tecniche e relazioni specialistiche • Relazione geologica e geoidrologica • Relazione geotecnica e geomeccanica • Relazione idrologica ed idraulica • Relazione archeologica • Relazione sismica • Relazione tecnica opere civili • Relazione tecnica impianti • Relazione sulla gestione dei materiali • Relazione sulla cantierizzazione • Relazione sull’impatto acustico ELABORATI GRAFICI generalmente in scala 1:100 ARCHITETTURA • • • • • • • • stralcio dello strumento urbanistico generale planimetria generale planimetria attacco a terra quote, con sezioni illustrative dei profili significativi dell’intervento piante di tutti i livelli quotate con destinazioni d’uso sezioni complessive quotate prospetti di tutti i fronti quotati con materiali piante intervento edilizio demolizioni-ricostruzioni sezioni intervento edilizio demolizioni-ricostruzioni prospetti intervento edilizio demolizioni ricostruzioni • STRUTTURE • • • • • • strutture di fondazione strutture di elevazione strutture di solaio ed orizzontamento sezioni strutturali fonometrie principali nodi tipici Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica • progetto consolidamento e interventi sull’esistente • • • • • progetto involucro edilizio progetto sistemi di isolamento termico progetto reti e sottoservizi progetto sistemi di smaltimento fluidi e aeriformi abaco tipologie partizioni-orizzontamenti Pag.55 di 82 Rev. 1 – dic.2015 • progetto demolizioni AMBIENTE E SISTEMA EDILIZIO IMPIANTI TECNOLOGICI IMPIANTI MECCANICI • • • • • • • • • • • • Distribuzione principale fluidi unifilare Distribuzione principale aria unifilare Centrale produzione calore: distribuzione apparecchi Centrale frigorifera: distribuzione apparecchi Impianto antincendio e rivelazione fumi Centrale antincendio Schemi funzionali IMPIANTI ELETTRICI Distribuzione principale FEM unifilare Distribuzione principale illuminazione unifilare Distribuzione principale rete dati unifilare Distribuzione principale impianti speciali unifilare Schema quadri principali Il progetto definitivo sarà in ogni caso composto da tutti gli elaborati specialistici necessari per ottenere i pareri di Legge (VV. F. , A.U.S.L. , ecc.) C.3. ELABORATI DA ADOTTARE IN SEDE DI PROGETTO ESECUTIVO Il progetto esecutivo sarà composto dai seguenti elaborati: RELAZIONI • • • • Relazione generale Relazione sulle strutture Relazione tecnica opere architettoniche Relazione tecnica impianti ELABORATI GRAFICI generalmente in scala 1:50 con particolari in scala 1:20 ARCHITETTURA PLANIMETRIE GENERALI • • • • • planimetria generale quote e distacchi tracciamento plano altimetrico sottoservizi sistemazioni e pavimentazioni esterne • • architettoniche generali quotate di tutti i livelli con classificazione locali architettoniche di dettaglio, riferimento abaci, particolari PIANTE Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare • Relazione illustrativa e tecnica Pag.56 di 82 Rev. 1 – dic.2015 architettoniche di dettaglio con forometrie, riferimento impianti e terminali impianti SEZIONI • • • • architettoniche generali quotate con rimando particolari architettoniche di dettaglio con riferimento abaci, particolari architettoniche di dettaglio con passaggio impianti architettoniche di dettaglio ambiente con posizionamento terminali • • architettonici di tutti i fronti architettonici di dettaglio PROSPETTI PARTICOLARI COSTRUTTIVI • • architettonici riferimento abaci componenti edilizie STRUTTURE • • • • • • • • • • • • • modellazione sismica piante generali strutture di fondazione carpenterie riferimento EPU nodi tipici ed armature fondazioni particolari costruttivI strutture di fondazione piante generali strutture di elevazione carpenterie riferimento EPU nodi tipici e armature strutture di elevazione particolari costruttivi strutture di elevazione piante generali orizzontamenti e solai carpenterie riferimento EPU nodi tipici ed armature strutture speciali particolari costruttivi progetto demolizioni progetto consolidamento ed adeguamento sismico struttura esistente AMBIENTE E SISTEMA EDILIZIO • • • • • progetto esecutivo involucro edilizio progetto esecutivo sistemi di isolamento termico progetto esecutivo sistemi di smaltimento fluidi e aeriformi progetto esecutivo acustica progetto esecutivo sistemi antincendio, compartimentazioni e vie di esodo ABACI • • • • chiusure esterne chiusure interne partizioni esterne partizioni interne IMPIANTI TECNOLOGICI IMPIANTI MECCANICI • • • • • • Progetto esecutivo distribuzione fluidi Progetto esecutivo distribuzione aria Progetto esecutivo Centrale produzione calore Progetto esecutivo Centrale frigorifera: Progetto esecutivo Impianto antincendio e rivelazione fumi Progetto esecutivo Centrale antincendio Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare • • • • • • Relazione illustrativa e tecnica Pag.57 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Schemi funzionali IMPIANTI ELETTRICI Progetto esecutivo distribuzione principale FEM Progetto esecutivo illuminazione Progetto esecutivo rete Progetto esecutivo impianti speciali Schemi quadri RELAZIONE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE • • • • Indicazione norme di riferimento Qualità e caratteristiche meccaniche dei materiali Analisi dei carichi Verifiche statiche CALCOLI ESECUTIVI DEGLI IMPIANTI • • • Descrizione particolareggiata delle parti di ogni impianto Relazione di calcolo di ogni impianto Caratteristiche funzionali e qualitative dei materiali, macchinari ed apparecchiature PIANO DI MANUTENZIONE OPERE EDILI • • • Manuale d’uso Manuale di manutenzione Programma di manutenzione STRUTTURE • • • Manuale d’uso Manuale di manutenzione Programma di manutenzione IMPIANTI TECNOLOGICI • • • Manuale d’uso Manuale di manutenzione Programma di manutenzione PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO • • • • Relazione Lay out cantiere Computo oneri sicurezza Fascicolo dell’opera CRONOPROGRAMMADELLE LAVORAZIONI Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.58 di 82 Rev. 1 – dic.2015 D. PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA La gestione della sicurezza del cantiere del nuovo palazzetto polifunzionaleha origine da un corretto adempimento delle attività e degli obblighi, precisati dall’art. 91 del D.Lgs 81/2008, del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, il quale appronterà il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e tutti gli elaborati tecnici necessari per la prevenzione e protezione dei potenziali rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori addetti alla realizzazione dell’opera. La localizzazione dell’area di intervento non presenta rischi ambientali che richiedono particolari prescrizioni per l’osservanza delle norme di sicurezza. Il Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione nella redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento definirà con particolare attenzione i seguenti aspetti: • obblighi e responsabilità dell’impresa; • caratteristiche dei referenti per la sicurezza richiesti all’impresa; • requisiti richiesti per le ditte subappaltatrici; • coordinamento fra impresa, subappaltatori e lavoratori autonomi; • presenza in cantiere esclusivamente di personale autorizzato; • attività di formazione ed informazione dei lavoratori; • utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. • misure di prevenzione contro il rischio di caduta dall’alto. Nell'allestimento e nell'organizzazione del cantiere si terrà conto in primis della viabilità di accesso all'area interessata dai lavori per poi procedere all'organizzazione delle viabilità interna al cantiere sia carraia che pedonale. L'area di cantiere dovrà essere recintata con idonea recinzione aperta solo per la realizzazione degli accessi al cantiere stesso. In particolare verranno individuati i percorsi pedonali dai servizi di cantiere (baracca di cantiere, servizi igienici, eventuali locali di riposo, deposito attrezzi....) alla zona di lavorazione e le vie di passaggio dei mezzi meccanici di cantiere (automezzi, autogrù escavatori....) evitando al meglio le loro interferenze. Le due viabilità (carraia e pedonale) saranno per quanto possibile separate tra loro; per le eventuali interferenze tra i due generi di viabilità durante specifiche fasi lavorative verranno date indicazioni sia nel piano di sicurezza che durante la fase esecutiva dell'opera se si verificheranno situazioni diverse o non previste dal PIANO DI SICUREZZA predisposto dal coordinatore in fase di progettazione dell'opera. Nelle planimetrie relative al “progetto sicurezza” saranno evidenziate le opere provvisionali necessarie alla realizzazione dell'opera in sicurezza, quali: ponteggi lungo il perimetro del fabbricato, parapetti per la protezione dalla caduta dall'alto dalle scale in attesa della messa in opera delle ringhiere, protezione mediante parapetto realizzato a regola d'arte dell'apertura nella struttura dell'ascensore e dei lucernari in copertura. Per l'organizzazione del cantiere verranno fornite planimetrie con l'indicazione dell'ubicazione dei vari servizi, depositi ecc. necessari allo svolgersi dell'attività lavorativa in sicurezza; in particolare verranno collocati i seguenti servizi all'interno dell'area di cantiere: Ufficio di cantiere a disposizione anche della direzione lavori, del coordinatore per l'esecuzione dei lavori ove saranno conservati i documenti inerenti le lavorazioni da svolgersi all'interno del cantiere (es. disegni progettuali, piano di sicurezza, copia autorizzazioni e notifiche, piani operativi delle diverse imprese partecipanti ai lavori, libri Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.59 di 82 Rev. 1 – dic.2015 matricola, giornale di cantiere, registro infortuni, cassetta di pronto soccorso, piani di montaggio e smontaggio dei ponteggi, manuale di montaggio d'uso di manutenzione e di smontaggio degli impianti di sollevamento, nonché libro di verifica e la dichiarazione di conformità degli stessi impianti; manuale d'uso e di manutenzione, dichiarazione di conformità di tutte le attrezzature e macchine presenti in cantiere, copia della denuncia all'ISPSEL dell'impianto di messa a terra del cantiere e dell'impianto di protezione contro le scariche atmosferiche, dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico di cantiere, eventuale progetto dell'impianto elettrico di cantiere, certificazione dei quadri elettrici, documentazione di verifica semestrale degli estintori.... ). Locale di ricovero che dovrà consentire ai lavoratori di proteggersi nel caso di intemperie, o quando il caldo è eccessivo. Potrà essere coincidente con il refettorio e dovrà essere dotato di tavoli e sedie in numero adeguato ai lavoratori presenti. Spogliatoio che dovrà avere una capacità sufficiente, essere possibilmente vicino ai locali di lavoro, aerato, illuminato, ben difeso dalle intemperie, riscaldato durante la stagione fredda e munito di sedili e di armadietti personali che consentano a ciascun lavoratore di posizionarvi eventualmente i propri indumenti durante il lavoro. Gli spogliatoi dovranno essere distinti per i due sessi nel caso in cui nel cantiere vi lavorino anche delle donne. Dovrà essere possibilmente vicino ai servizi igienici. Servizi igienici che dovranno essere dotati di latrine e lavabi. Dovranno essere presenti acqua, detergenti e mezzi per asciugarsi. Verranno inoltre individuata la collocazione del deposito rifiuti e del deposito materiali, in particolare: Deposito materiali è il luogo o locale in cui vengono immagazzinati o stoccati i materiali, i prodotti chimici o cancerogeni che si dovranno utilizzare per le varie lavorazioni. La localizzazione del deposito materiali è subordinata all'organizzazione generale del cantiere ed in particolare dipende dai possibili percorsi interni al cantiere stesso in modo da facilitare il carico e lo scarico degli stessi materiali. Risulta dunque opportuno destinare una particolare area del cantiere a deposito materiali; tale area dovrà essere delimitata e in zona tale da non ostacolare o creare pericolo nelle diverse lavorazioni da effettuarsi in cantiere. Le dimensioni dell'area devono essere tali da consentire di manovrare in sicurezza i materiali sia manualmente sia con l'ausilio di eventuali mezzi si sollevamento. Nel caso si rendesse necessaria la fruibilità di alcune zone di cantiere non più interessate dalle lavorazioni (parti finite e fruibili autonomamente dell'opera) su richiesta dell'amministrazione comunale verranno studiate le vie di accesso alle zone stesse separandole dagli eventuali rischi del cantiere ancora in fase di lavorazione mediante recinzioni mobili, cartellonistica con l'indicazione delle vie da seguire, comportamenti da adottare da parte degli utenti. IMPIANTI DI CANTIERE Il cantiere darà dotato degli impianti tecnici necessari per il funzionamento del cantiere stesso e per la sicurezza di quanti in esso vi operano. Saranno eseguiti secondo la corretta regola dell'arte e nel rispetto delle leggi vigenti uno o più impianti elettrici: per l'alimentazione di macchine e/o attrezzature, messa a terra, l'allacciamento alla rete telefonica. Sarà sempre garantita la disponibilità in cantiere di un apparecchio telefonico, fisso o mobile, per poter chiamare tempestivamente i soccorsi in caso di emergenza. Le parti metalliche degli impianti a bassa tensione (fino a 400 V) situati in luoghi normalmente bagnati o anche molto umidi o in immediata prossimità di grandi masse metalliche saranno collegate a terra. L'impianto sarà ad anello chiuso per conservare l'equipotenzialità delle masse anche in Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.60 di 82 Rev. 1 – dic.2015 caso di taglio accidentale di un conduttore di terra e sarà unico per l'intero cantiere. Tutte le apparecchiature elettriche, le grandi masse metalliche ed i ponteggi saranno collegati all'impianto di terra: questi collegamenti saranno effettuati in corrispondenza delle masse elettriche, cioè di quelle parti che possono andare in tensione per cedimento dell'isolamento funzionale. Prima della messa in esercizio dell'impianto elettrico del cantiere la ditta abilitata che lo ha realizzato dovrà compiere la verifica dell'impianto di messa a terra, redigendo un documento in cui siano riportati i valori di resistenza di terra. Il cantiere sarà considerato, dal punto di vista elettrico, "ambiente bagnato con presenza di masse metalliche", e pertanto sarà vietata utilizzazione di qualsivoglia utensili di classe I. Sarà assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Particolare cura, volta a salvaguardarne lo stato manutentivo, dovrà essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle custodie di tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e la rapida usura cui sono soggette tutte le attrezzature presenti. Tutte le persone che operano in cantiere dovranno conoscere l'esatta posizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri elettrici di cantiere. Le macchine elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, dovranno essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Controllo da parte del coordinatore per l'esecuzione della documentazione Il Coordinatore per la sicurezza, durante la sua costante attività di controlli sull’applicazione delle disposizioni del piano porrà particolare attenzione ai seguenti elementi: • l’idoneità dei piani operativi prodotti dalle imprese in riferimento alle specifiche caratteristiche delle lavorazioni; • l’aggiornamento del piano di sicurezza e dei piani operativi all’evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute; • l’organizzazione tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, della cooperazione e del coordinamento delle attività nonché della loro reciproca informazione; • la formazione e l’informazione dei lavoratori sulla corretta applicazione delle procedure per l’esecuzione in sicurezza delle lavorazioni; • l’utilizzo da parte dei lavoratori dei dispositivi di protezione individuale. Ogni impresa (nella persona del datore di lavoro) dovrà inviare al Coordinatore ed al Committente i seguenti documenti entro una settimana dalla consegna dei lavori: •iscrizione alla Camera di Commercio, Industria ed Artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto •documento di valutazione dei rischi e rumore dell'impresa •specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni del decreto legislativo81/08, di macchine, attrezzature e opere provvisionali • elenco dei dispositivi di protezione individuali forniti ai lavoratori •nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione dell’emergenza, del medico competente quando necessario Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.61 di 82 Rev. 1 – dic.2015 •nominativo (i) del (i) rappresentante (i) dei lavoratori per la sicurezza •attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei lavoratori •elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria •documento unico di regolarità contributiva •dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi • piano operativo di sicurezza Durante le visite in cantiere da parte del coordinatore per la sicurezza verranno predisposti verbali, che dovranno essere controfirmati dal responsabile di cantiere, ove verranno riportati consigli, miglioramenti ai fini della sicurezza dei lavoratori e di eventuali terzi di situazioni già in atto, eventuali diffide alla continuazione dei lavori sino alla messa in sicurezza di eventuali zone, attrezzature o macchine di cantiere (es. ponteggi non montati a regola d'arte, base gru non recintata, percorsi carrai e pedonali non idonei, cantiere con presenza di materiali pericolosi sparsi, zone non delimitate, parapetti non in regola, attrezzature e macchine non a norma con la vigente normativa). INTERFERENZA DI LAVORAZIONE Data la variabilità "fisiologica” dell'andamento delle lavorazioni che ogni cantiere comporta è necessario prescrivere un meccanismo di notifica della contemporaneità di lavorazioni per permettere, anche in caso di andamento diverso rispetto alle previsioni del cronoprogramma, di tenere sotto controllo la presenza in cantiere di attori diversi, e di consentire al coordinatore della sicurezza di impostare le necessarie azioni di coordinamento. I rischi tipici delle varie fasi di lavoro sono normalmente sempre gli stessi e sono pertanto reperibili utilmente anche in letteratura, diversamente, i rischi “aggiuntivi” che derivano dal sovrapporsi di lavorazioni sono difficilmente standardizzabili a causa della indefinita possibilità che hanno di presentarsi in cantiere. Separando i fronti diretti di lavoro, le eventuali interferenze si limiteranno alle sole attività indirette. E' infatti sufficiente separare i luoghi in cui si svolgono le lavorazioni, per avere una semplice contemporaneità, ma non un'interferenza. Due o più imprese impegnate contemporaneamente in operazioni tra loro interferenti dovranno temporaneamente sospendere i lavori e chiedere l'intervento del direttore di cantiere, il quale impartirà istruzioni per la corretta esecuzione, secondo le regole del piano, le regole dell'arte, la prudenza. Nella realizzazione di parti di edificio sovrastanti altri luoghi di lavoro nasce il rischio dovuto alla sovrapposizione con il pericolo di caduta di materiali dal luogo di lavoro che si trova a quota più alta rispetto a quello sottostante, pertanto se si creassero situazioni lavorative di questo tipo (ad esempio durante la realizzazione del primo piano) si dovrà sospendere una delle due lavorazioni in corso. Esisterà il rischio generale derivante dal possibile utilizzo in comune di apprestamenti, macchine, impianti vari: in questi casi la regola generale sarà quella che il proprietario della cosa utilizzata in comune dia, prima dell'utilizzo altrui, le informazioni specifiche e le istruzioni di corretto usoNella stesura dei piani di sicurezza particolare attenzione dovrà essere adottata per quanto riguarda: • movimentazione dei mezzi operativi e degli automezzi sulla viabilità di accesso al cantiere; • misure di protezione degli scavi; • misure di prevenzione contro il rischio di caduta dall’alto. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.62 di 82 Rev. 1 – dic.2015 E. SICUREZZA E CONTROLLO DELLE STRUTTURE IN FASE DI ESERCIZIO Il progetto del centro sportivo polifunzionale è stato sviluppato garantendo le condizioni di massima sicurezza per gli utenti. Tale risultato viene ottenuto con adeguate scelte relative a: • materiali impiegati; • sistema dei percorsi; • forma dei locali; • caratteristiche degli arredi ed attrezzature; • caratteristiche degli impianti tecnologici; • possibilità di controllo diretto ed indiretto da parte del personale. Gli impianti tecnologici progettati saranno caratterizzati da una costante possibilità di controllo sul loro funzionamento e sullo stato di conservazione dei componenti ed apparecchiature al fine di prevenire malfunzionamenti, guasti o situazioni di pericolo. Le componenti edilizie saranno progettate in modo da consentire un periodico controllo delle parti strutturali, di tutte le opere ed i materiali che devono garantire nel tempo le loro caratteristiche funzionali. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.63 di 82 Rev. 1 – dic.2015 F. VERIFICA NORMATIVA D.M. 18 MARZO 1996 NORME DI SICUREZZA PER LE COSTRUZIONI E L’ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI Art.1 - Campo di applicazione Il presente intervento è costituito da un impianto sportivo di nuova costruzione nel quale si svolgono attività sportive regolate dal C.O.N.I. e da alcune Federazioni Sportive Nazionali riconosciute dal C.O.N.I. L’impianto sportivo progettato è conforme ai regolamenti del C.O.N.I. e delle Federazioni Sportive competenti, in particolare: Pallacanestro (F.I.P.) e Pallavolo (F.I.P.A.V.). Nell’ impianto è prevista la presenza di spettatori in numero superiore a 100. Art.4 – Ubicazione L’ubicazione dell’impianto è tale da consentire l’avvicinamento e la manovra dei mezzi di soccorso e la possibilità di sfollamento verso aree adiacenti. L’area per la realizzazione dell’impianto è tale che la zona esterna garantisce, ai fini della sicurezza, il rapido sfollamento. A tal fine i parcheggi e le zone di concentrazione dei mezzi pubblici sono situati in posizione tale da non costituire ostacolo al deflusso. L’ impianto sportivo è dotato di un luogo da cui è possibile coordinare gli interventi di emergenza; tale luogo, collocato fra il fronte principale dell’edificio e la recinzione lungo la strada, è facilmente individuabile ed accessibile da parte delle squadre di soccorso. Per consentire l’intervento dei mezzi di soccorso gli accessi all’area hanno i seguenti requisiti minimi: • raggio di volta non inferiore a m.13; • altezza libera non inferiore a m.4; • larghezza non inferiore a m.3.50; • pendenza non superiore al 10%. Art.5 - Area di servizio annessa all’impianto Anche se non richiesto dalla Norma, è individuato un luogo sicuro, in corrispondenza della zona a verde posta nella parte settentrionale dell’area, da utilizzare come punto di raduno per gli spettatori e gli atleti. E’ costituto da uno spazio scoperto e delimitato in modo da risultare libero da ostacoli al deflusso; è su superficie piana posta in corrispondenza delle uscite di sicurezza dal palazzetto polivalente ed ha ampiezza tale da poter garantire una densità di affollamento inferiore alle due persone a metro quadrato. Art.6 - Spazi riservati agli spettatori ed all’attività sportiva • Spazio riservato agli spettatori Il numero dei posti a sedere nella tribuna è dato dal numero totale degli elementi di seduta con soluzione di continuità, così come definito dalla norma UNI 9931ed è pari a 340 spettatori. Sono inoltre presenti 5 posti riservati ai utenti diversamente abili. 2 Il totale dei posti è quindi pari a 345 spettatori. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.64 di 82 Rev. 1 – dic.2015 E’ garantita per ogni spettatore la visibilità dell’area destinata all’attività sportiva conformemente alle norme UNI 9217. • Spazio per attività sportiva Lo spazio di attività sportiva è collegato agli spogliatoi ed all’esterno dell’area di servizio dell’impianto con percorsi separati da quelli degli spettatori. Lo spazio riservato agli spettatori è delimitato rispetto a quello dell’attività sportiva in modo conforme ai regolamenti del C.O.N.I., della F.I.P. e della F.I.P.A.V. mediante transenna movibile. Art.7 – Settori Non applicabile • Art.8 - Sistema di vie di uscita • Zona riservata agli spettatori L’impianto è provvisto di un sistema organizzato di vie di uscita dalla zona riservata agli spettatori. Il sistema è dimensionato in base alla capienza ed è dotato di tre uscite. Il sistema di vie di uscita dalla zona spettatori è indipendente da quello della zona di attività sportive. E’ garantito l’esodo senza ostacoli dall’impianto. La larghezza di ogni uscita e via di uscita è superiore a due moduli (1.20 m.); sono presenti tre uscite aventi ognuna larghezza utile di 1.8 m (complessivi 5.4 m) garantendo in tal modo una capacità di deflusso per 450 persone (1.20 m. per 100 persone). I posti riservati ai portatori di handicap su sedie a rotelle sono collocati in corrispondenza della parte superiore centrale della tribuna, in corrispondenza di una delle tre uscite di sicurezza. Le vie di uscita hanno la stessa larghezza complessiva delle uscite dallo spazio riservato agli spettatori. La lunghezza massima delle vie di uscita è inferiore a 40 m. Non sono presenti scale. • Zona di attività sportiva L’impianto è provvisto di un sistema organizzato di vie di uscita dalla zona attività sportiva. Il sistema è dimensionato in base alla capienza ed è dotato di due uscite. Il sistema di vie di uscita dalla zona di attività sportive è indipendente da quello della zona spettatori. E’ garantito l’esodo senza ostacoli dall’impianto. La larghezza di entrambe le uscite e di entrambe le via di uscita è uguale a tre moduli (1.80 m.), garantendo una capacità di deflusso per 300 persone (1.20 m. per 100 persone). Le vie di uscita hanno la stessa larghezza complessiva delle uscite. La lunghezza massima delle vie di uscita è inferiore a 40 m. • Art.9 - Distribuzione interna I percorsi di smistamento hanno larghezza pari a1,20 m e non servono più di 20 posti per parte e per fila. Sono previste otto file di gradoni. I gradoni per posti a sedere hanno una pedata non inferiore a 0,60 m; il rapporto fra pedata ed alzata dei gradoni non è inferiore a 1,2. I percorsi di smistamento sono rettilinei, i gradini delle scale di smistamento sono a pianta Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.65 di 82 Rev. 1 – dic.2015 rettangolare con alzata non superiore a 25 cm e pedata non inferiore a 23 cm; il rapporto fra pedata e alzata è superiore a 1,2. • Art.10 - Servizi di supporto alla zona spettatori I servizi igienici della zona spettatori sono separati per sesso e costituiti dai gabinetti e dai locali di disimpegno. I gabinetti hanno porta scorrevole oppure porta apribile verso l’esterno (WC per utenti diversamente abili) e ogni gruppo di servizi ha accesso da locale di disimpegno nel quale sono installato tre lavabi. La dotazione è di tre gabinetti per gli uomini e di tre gabinetti per le donne; in entrambi i gruppi di servizi un gabinetto è fruibile da utenti diversamente abili. La distanza dei servizi igienici dall’uscita dalla zona spettatori è di m. 5,0 ed il percorso è senza dislivelli; l’accesso ai servizi igienici non intralcia il percorso di esodo del pubblico. Nei servizi igienici è previsto un sistema di ventilazione artificiale tale da assicurare un ricambio continuo di 6 volumi ambiente per ora. I servizi igienici saranno segnalati. • Art.11 – Spogliatoi Gli spogliatoi per atleti ed arbitri e i relativi servizi sono conformi per numero e dimensioni alle Norme C.O.N.I. per l’impiantistica sportiva, come verificato al successivo paragrafo. Gli spogliatoi hanno accessi separati dagli spettatori ed i relativi percorsi di collegamento con la zona esterna e con lo spazio di attività sportiva sono delimitati e separati dal pubblico. • Art.12 – Manifestazioni occasionali E’ prevista l’utilizzazione dell’impianto anche per lo svolgimento di manifestazioni occasionali a carattere non sportivo nel rispetto delle destinazioni e delle condizioni d’uso delle varie zone dell’impianto, secondo quanto previsto nei precedenti articoli. Nel caso in cui la zona spettatori sia estesa alla zona attività sportive, la capienza, la distribuzione interna e il dimensionamento delle vie di uscita risponde alle prescrizioni di cui ai precedenti articoli. • Art. 13 - 14 Non applicabili • Art.15 - Strutture, finiture, arredi Il dimensionamento esecutivo strutturale dell’impianto sarà effettuato sulla base della Normativa Tecnica vigente. I requisiti di resistenza al fuoco degli elementi strutturali saranno definiti in base alla relazione sul carico d’incendio redatta ai sensi della legislazione vigente. • Art.16 – Depositi Il locale deposito ha superficie di mq. 76,0. Le strutture di separazione e le porte di accesso hanno caratteristiche REI 90 e sono munite di dispositivo di autochiusura. Il carico di incendio è limitato a 50 Kg/mq. E’ previsto un impianto di ventilazione meccanica. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.66 di 82 Rev. 1 – dic.2015 In prossimità di entrambe le porte di acceso del locale è installato un estintore di capacità estinguente non inferiore a 21A. E’ installato un impianto automatico di rilevazione fumi con pannello di segnalazione ottico/acustico collegato ad una centralina antincendio posta nel locale controllo al piano terra. Poiché il deposito è ubicato al piano interrato la comunicazione con gli ambienti limitrofi avviene tramite disimpegno ad uso esclusivo realizzato con strutture resistenti al fuoco e munito di porte aventi caratteristiche REI 60. • Art.17 - Impianti tecnici 1. Impianti elettrici Gli impianti elettrici sono realizzati in conformità alla normativa vigente come evidenziato nel precedente paragrafo della presente realazione. In particolare, ai fini della prevenzione degli incendi, gli impianti elettrici: • non costituiscono causa primaria di incendio o di esplosione; • non forniscono alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi; • il comportamento al fuoco della membratura è compatibile con la specifica destinazione d’uso dei singoli locali; • sono suddivisi in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio dell’intero sistema (utenza); • dispongono di apparecchi di manovra ubicati in posizioni “protette” e riportano chiare indicazioni dei circuiti cui si riferiscono. L’alimentazione di sicurezza è automatica ad interruzione breve (< 0,5 sec) per gli impianti di segnalazione , allarme ed illuminazione. Il dispositivo di carica degli accumulatori è di tipo automatico e tale da consentire la ricarica completa entro 12 ore. L’ autonomia dell’alimentazione di sicurezza consente lo svolgimento in sicurezza del soccorso per il tempo necessario, come segue: segnalazione e allarme: 30 minuti; illuminazione di sicurezza: 60 minuti. L’ impianto di illuminazione di sicurezza assicura un livello di illuminazione pari a 50 lux ad 1 metro di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita. Il quadro elettrico generale è ubicato nel primo locale spogliatoi arbitri/insegnanti e quindi in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta per consentire di porre fuori tensione l’ impianto elettrico dell’ attività. Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Pag.67 di 82 Relazione illustrativa e tecnica Rev. 1 – dic.2015 2 Impianti di riscaldamento Le condizioni di progetto assunte a base del dimensionamento degli impianti di riscaldamento sono le seguenti: *Zona climatica : E *Altezza sul livello del mare : 68 *Gradi giorno 2229 : -Condizioni termoigrometriche interne: *Zona Palestra: Temperatura interna bs +14°c Umidità Relativa 50 % *Zona Spogliatoi/servizi: Temperatura interna bs +20°c Umidità Relativa (3) *Zona tribune : Temperatura interna bs +16°c Umidità Relativa (3) *Tolleranza temperatura : +/-1°C (3) Umidità non controllata -Condizioni termoigrometriche esterne : *Temperatura esterna invernale U.R. corrispondente : : -7°C 50% SCHEDA TECNICA IMPIANTO DI RICAMBIO ARIA SERVIZI -Numero di ricambi d’aria docce : -Numero di ricambi d’aria antibagno : -Numero di ricambi d’aria spogliatoi : -Numero di ricambi d’aria bagni : 4 Vol/h (1) 4 Vol/h (1) 4 Vol/h (1) 8 Vol/h (1) (1) UNI 10339 (giugno 1995) Dati generali impianto servizi igienici piano interrato : -Volume antibagni / spogliatoi /docce: 695 m³ -Volume bagni : 121 m³ -Numero di ricambi d’aria spogliatoi : 4 Vol/h Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica -Numero di ricambi d’aria antibagni / docce : Rev. 1 – dic.2015 4 Vol/h -Numero di ricambi d’aria bagni : 8 Vol/h (1) -Portata d’aria totale richiesta : 3.748 m³/h -Portata d’aria estrattore : Pag.68 di 82 3.800 m³/h (Vel. II) -Prevalenza utile : 13 mm.c.a. (1) UNI 10339 (giugno 1995) Dati generali impianto servizi igienici piano terra : -Volume antibagni : 55 m³ -Volume bagni : 52 m³ -Numero di ricambi d’aria spogliatoi : 4 Vol/h -Numero di ricambi d’aria antibagni / docce : 4 Vol/h -Numero di ricambi d’aria bagni : 8 Vol/h (1) -Portata d’aria totale richiesta : 636 m³/h -Portata d’aria estrattore : 650 m³/h (Vel. II) -Prevalenza utile : 10 mm.c.a. (1) UNI 10339 (giugno 1995) SCHEDA TECNICA IMPIANTO DI RICAMBIO ARIA CAMPO DA GIOCO Dati generali : -Superficie campo da gioco : 642 m² -Superficie zona spettatori : - m² -Volume totale campo da gioco + spettatori : 7.966 m³ -Indice di affollamento campo da gioco : 0,2 P/m² (1) = 129 persone -Indice di affollamento zona spettatori : 350 persone -Affollamento complessivo : 481 persone Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Pag.69 di 82 Relazione illustrativa e tecnica -Rapporto Volume / affollamento : Rev. 1 – dic.2015 16,56 ( 1 - punto 9.1.1.1 metodo A) -Portata d’aria esterna prospetto III UNI 10339 : (campo da gioco) 59,4 -Portata d’aria esterna effettiva minima (metodo B) : 56,41 m³/h per persona (1) -Portata d’aria esterna prospetto III UNI 10339 : (tribuna) 23,4 -Portata d’aria esterna effettiva minima (metodo B) : 22,93 m³/h per persona (1) -Portata d’aria richiesta campo da gioco : m³/h m³/h per per persona persona (1) (1) 129 p X 56,41 m³/h = 7.275 m³/h -Portata d’aria richiesta tribuna : m³/h 352 p X 22,93 m³/h = 8.071 -Portata d’aria esterna trattata U.T.A. : 15.346 m³/h -Numero di ricambi d’aria : 1,92 Vol/h -Infiltrazioni : / -Filtrazione aria richiesta : 2 ÷ 4 (1) -Filtrazione eseguita : G3 - G4 -Efficienza dei filtri installati . 85% - 95% (1) UNI 10339 (giugno 1995) 3 Impianto di rilevazione e segnalazione degli incendi Nel locale tecnologico e nel magazzino è installato un impianto automatico di rilevazione fumi con pannello di segnalazione ottico/acustico collegato ad una centralina antincendio posta nello spogliatoio arbitri/insegnanti in prossimità del quadro elettrico generale. Nei corridoi di distribuzione agli spogliatoi sono installati dei pulsanti manuali di allarme antincendio; all’interno della sala per attività sportive ed all’esterno del fabbricato in corrispondenza del locale tecnologico sono collocate delle sirene per allarme antincendio. L’impianto fisso di protezione ed estinzione degli incendi verrà realizzato con tubazioni in polietilene ad alta densità (UNI 7611-76) per le reti interrate (preferibilmente posate entro guaina di PVC), con partenza dal pozzetto interrato della rete idrica comunale per la formazione di un anello sul perimetro dell’intero edificio. La tubazione sopra descritta andrà a servire bocche antincendio UNI 25 (NASPO DA ESTERNO), complete di cassetta esterna in lamiera smaltata, manichetta semirigida UNI 25 certificata (lunghezza 20 m), rubinetto ∅1” e lancia a doppio effetto in materiale plastico UNI 25. Il collegamento delle bocche antincendio alla rete interrata verrà eseguito tramite tubazioni in acciaio zincato senza saldature opportunamente protette contro gli urti e il gelo. A monte dell’intera rete antincendio verrà installato un gruppo attacco motopompa Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.70 di 82 Rev. 1 – dic.2015 soprasuolo con due attacchi UNI 70 e un attacco motopompa UNI 100 e un attacco di mandata VVF interrato. All’interno del fabbricato verranno installati degli estintori portatili di capacità estinguente non inferiore a 55A–89 B C di tipo approvato dal Ministero degli Interni e dislocati nel modo seguente : • n. 9 all’interno della palestra • n. 1 nel locale Centrale termica All’interno e all’esterno del fabbricato verrà inoltre posizionata la segnaletica di sicurezza di cui al Decreto della Presidenza della Repubblica 8/6/1982 n. 524. Determinazione della rete antincendio : La pressione disponibile all'impianto, a valle del contatore dell'Ente fornitore d'acqua, si deve ritenere pari a 3,5 Bar. *NASPO installati n°8 *Contemporaneità di erogazione n°4 *Portata d’acqua Totale 240 l/min *Pressione Richiesta 3 bar • Art.18 - Dispositivi di controllo degli spettatori Non applicabile Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.71 di 82 Rev. 1 – dic.2015 G. VERIFICA NORME C.O.N.I. PER L’ IMPIANTISTICA SPORTIVA (approvate con deliberazione del Consiglio Nazionale n. 1379 del 25 giugno 2008) Articolo 4 – Dotazioni Il palazzetto polifunzionale comprende: • Spazio di attività con relative attrezzature per la pratica sportiva; • Spogliatoi per gli atleti con propri servizi igienici e docce; • Spogliatoi per giudici di gara/istruttori/personale insegnante con propri servizi igienici e docce; • Magazzino per gli attrezzi, materiali ed attrezzature varie; • Locale di pronto soccorso, dotato di proprio servizio igienico; • Impianti tecnici. • Spazi per il pubblico • Aree sussidiarie: parcheggi, spazi verdi. Articolo 5 – Fruibilità da parte dei utenti diversamente abili L’impianto è realizzato ed attrezzato in modo da consentirne l’ uso da parte dei utenti diversamente abili per gli spazi destinati al pubblico, per quelli relativi all’attività sportiva e per i servizi di supporto. Articolo 6 – Caratteristiche delle aree 6.1 - L’impianto sportivo è integrato con le infrastrutture ed i servizi esistenti. 6.2 – L’intera area destinata all’ impianto è recintata. 6.3 - L’impianto è dotato di idonee aree destinate a o parcheggio dei mezzi di trasporto dei diversi utenti, in conformità alle disposizioni di legge ed ai regolamenti comunali. Articolo 7 – Spazi per le attività sportive Lo spazio destinato all’attività sportiva consente lo svolgimento della pratica sportiva in condizioni di sicurezza per gli utenti. Tale spazio è correlati ai servizi di supporto in modo da permetterne un agevole utilizzo. Lo spazio di attività è inoltre facilmente attrezzabile ed accessibile per le diverse operazioni di approntamento e di manutenzione. 7.2 – Verranno eseguite le segnature per i campi da pallavolo e pallacanestro in modo conforme alle prescrizioni delle relative Federazioni e con diverse colorazioni per consentire una facile individuazione dei due campi. 7.3 – Il campo da gioco di dimensioni maggiori (pallacanestro) è dotato di fasce di rispetto, libere da qualsiasi ostacolo, la cui misura minima è superiore a due metri. 7.4 – Al fine di evitare interferenze con l’attività sportiva e possibili pericoli, lo spazio di attività sportiva è inaccessibile agli spettatori. 7.5 – La pavimentazione dello spazio di attività viene realizzata in gomma, tenendo conto Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.72 di 82 Rev. 1 – dic.2015 che l’ utilizzazione prevalente è costituita dalla pallavolo e pallacanestro. 7.6 - L’ altezza minima, libera da qualsiasi ostacolo, in corrispondenza dello spazio di attività è di m 9,00. 7.7 - La superficie illuminante naturale è pari ad un mezzo della superficie in pianta dello spazio di attività. Non sono presenti superfici finestrate normali all’asse longitudinale dei campi di attività. E’ evitata l’ incidenza diretta dei raggi solari su piani orizzontali per altezze inferiori a m 2,50 dal piano di gioco. 7.8 – L’ impianto di illuminazione artificiale è realizzato in modo da evitare fenomeni di abbagliamento per i praticanti e gli spettatori, in base alla norma UNI SPORT 9316. L’impianto di illuminazione artificiale è conforme alle Norme EN 12464-1:2012 (E), aggiornamento 13/01/2012. L’impianto di illuminazione è dimensionato in base ai seguenti parametri: 1) livello ed uniformità di illuminamento; 2) ripartizione della luminanza; 3) prevenzione dell’abbagliamento; 4) colore della luce; 5) resa del colore. Nella scelta del numero e del tipo di sorgenti luminose si terranno presente i seguenti aspetti: a) contenimento dei costi di installazione; b) contenimento dei costi di esercizio; c) risparmio energetico; L’impianto di illuminazione è stato dimensionato per garantire un illuminamento medio per l’area di gioco di 700 lux 7.9 – L’impianto di illuminazione di emergenza dovrà essere rispondente alle Norme CEI ed in particolare modo dovranno essere garantiti i requisiti seguenti: - L’impianto dovrà essere indipendente da qualsiasi altro impianto elettrico. - I circuiti di alimentazione non dovranno essere protetti dai sovraccarichi. - Gli apparecchi di emergenza dovranno incorporare un segnale che indichi le seguenti condizioni: - presenza alimentazione - batteria sottocarica A tale scopo si dovranno installare delle lampade autoalimentate con le seguenti caratteristiche: - Intervento immediato e sicuro al mancare della tensione di rete. - Praticamente nessuna manutenzione - Possibilità in qualsiasi momento della funzionalità dell'apparecchio - Autonomia minima 30 minuti - Tempo di ricarica completa 12 ore La loro indipendenza dal sistema elettrico di alimentazione sarà garantita dalla dotazione di una propria sorgente di energia. Le lampade utilizzate saranno del tipo fluorescente, consentendo un minor consumo ed una maggior autonomia anche con batterie di dimensioni ridotte. Gli apparecchi illuminanti saranno essenzialmente costituiti da: - Una o più lampade fluorescenti - Una batteria sigillata al piombo ricaricabile - Un carica batterie per al fornitura della corrente di mantenimento carica - Un inverter - Un circuito elettronico di protezione contro eventuali cortocircuiti del sistema Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.73 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Gli apparecchi illuminanti di emergenza autonomi utilizzeranno batterie che non richiedono sostituzione per almeno quattro anni di funzionamento ordinario. La distribuzione dei corpi illuminanti dovrà garantire un illuminamento non inferiore a 5 lux vicino ad ogni punto di pronto soccorso, dispositivo antincendio o punto di chiamata se fuori dalle vie di esodo. Altrimenti il valore è di 1 lx sulle vie di esodo secondo UNI EN 1838 del Marzo 2000, Par. 4.1. Viene realizzato un impianto di illuminazione di emergenza per lo spazio di attività che consente la graduale sospensione della pratica sportiva in condizioni di sicurezza, assicurando un livello di illuminamento medio pari a 5 lux per una durata di 60 minuti. 7.10 – E’ previsto un sistema ricambio d’aria misto; • naturale mediante l’apertura di finestre per una superficie ventilante superiore ad un sedicesimo della superficie in pianta dello spazio di attività; • artificiale con idonei accorgimenti per evitare che l’aria immessa possa causare fastidi agli utenti o interferenze con l’attività sportiva. SCHEDA TECNICA IMPIANTO DI RICAMBIO ARIA SERVIZI -Numero di ricambi d’aria docce : 4 Vol/h (1) -Numero di ricambi d’aria antibagno : 4 Vol/h (1) -Numero di ricambi d’aria spogliatoi : 4 Vol/h (1) -Numero di ricambi d’aria bagni : 8 Vol/h (1) (1) UNI 10339 (giugno 1995) Dati generali impianto servizi igienici piano interrato : -Volume antibagni / spogliatoi /docce: 695 m³ -Volume bagni : 121 m³ -Numero di ricambi d’aria spogliatoi : 4 Vol/h -Numero di ricambi d’aria antibagni / docce : 4 Vol/h -Numero di ricambi d’aria bagni : 8 Vol/h (1) -Portata d’aria totale richiesta : 3.748 m³/h -Portata d’aria estrattore : 3.800 m³/h (Vel. II) -Prevalenza utile : 13 mm.c.a. (1) UNI 10339 (giugno 1995) Dati generali impianto servizi igienici piano terra : -Volume antibagni : 55 m³ -Volume bagni : 52 m³ -Numero di ricambi d’aria spogliatoi : 4 Vol/h Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.74 di 82 Rev. 1 – dic.2015 -Numero di ricambi d’aria antibagni / docce : 4 Vol/h -Numero di ricambi d’aria bagni : 8 Vol/h (1) -Portata d’aria totale richiesta : 636 m³/h -Portata d’aria estrattore : 650 m³/h (Vel. II) -Prevalenza utile : 10 mm.c.a. (1) UNI 10339 (giugno 1995) SCHEDA TECNICA IMPIANTO DI RICAMBIO ARIA CAMPO DA GIOCO Dati generali : -Superficie campo da gioco : 642 m² -Superficie zona spettatori : 250 m² -Volume totale campo da gioco + spettatori : 7.966 m³ -Indice di affollamento campo da gioco : 0,2 P/m² (1) = 129 persone -Indice di affollamento zona spettatori : 350 persone -Affollamento complessivo : 481 persone -Rapporto Volume / affollamento : 16,56 ( 1 - punto 9.1.1.1 metodo A) -Portata d’aria esterna prospetto III UNI 10339 : 59,4 m³/h per persona (1) (campo da gioco) -Portata d’aria esterna effettiva minima (metodo B) : 56,41 m³/h per persona (1) -Portata d’aria esterna prospetto III UNI 10339 : 23,4 m³/h per persona (1) (tribuna) -Portata d’aria esterna effettiva minima (metodo B) : 22,93 m³/h per persona (1) -Portata d’aria richiesta campo da gioco : 129 p X 56,41 m³/h = 7.275 m³/h -Portata d’aria richiesta tribuna : 352 p X 22,93 m³/h = 8.071 m³/h -Portata d’aria esterna trattata U.T.A. : 15.346 m³/h -Numero di ricambi d’aria : 1,92 Vol/h -Infiltrazioni : / -Filtrazione aria richiesta : 2 ÷ 4 (1) -Filtrazione eseguita : G3 - G4 -Efficienza dei filtri installati . 85% - 95% Ing. Gianfranco Gaudenzi File: Relazione illustrativa e tecnica Comune di Sirmione Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.75 di 82 Rev. 1 – dic.2015 (1) UNI 10339 (giugno 1995) 7.11 – Per lo spazio di attività il sistema di riscaldamento adottato (pannelli radianti a pavimento) consente una sufficiente uniformità delle temperature evitando fenomeni di ristagno e di stratificazione dell’aria. -Condizioni termoigrometriche interne: *Zona Palestra: Temperatura interna bs +14°c Umidità Relativa 50 % *Zona Spogliatoi/servizi: Temperatura interna bs +20°c Umidità Relativa (3) *Zona tribune : Temperatura interna bs +16°c Umidità Relativa (3) *Tolleranza temperatura : +/-1°C (3) Umidità non controllata 7.12 – Lo spazio di attività sarà dotato delle attrezzature fisse, amovibili e mobili, nonché degli attrezzi sportivi necessari per lo svolgimento della pratica sportiva secondo il livello e la categoria richiesti dai futuri utenti, in particolare per la pratica degli sport della pallavolo e della pallacanestro. Tali attrezzature, come pure i sistemi di ancoraggio, saranno conformi alle indicazioni della relative Federazioni, realizzati in modo tale da non costituire pericolo per gli utenti e capaci di sopportare le sollecitazioni statiche e dinamiche conseguenti alle condizioni di uso normali e accidentali, tenendo conto di un idoneo margine di sicurezza. 7.13 – L’ impianto è realizzato in modo che le operazioni di conduzione e manutenzione ordinaria risultino facilmente eseguibili, con tempi contenuti e limitato impiego di personale. Lo spazio di attività è a diretto contatto con il magazzino ed è accessibile ai mezzi per la manutenzione. 7.14 – Il dimensionamento delle vie di esodo consente un affollamento massimo nello spazio di attività di 300 persone, che, tenuto conto del tipo e livello di attività sportiva praticata e computando il numero di atleti, giudici di gara, istruttori e addetti che possono essere contemporaneamente presenti, risulta di assoluta sicurezza. Articolo 8 – Servizi di supporto per l’attività sportiva L’altezza minima dei locali di servizio è pari a m 3.50. Le pavimentazioni sono del tipo non sdrucciolevole nelle condizioni d’ uso previste. Le caratteristiche dei materiali e dei rivestimenti impiegati sono tali da consentire la facile pulizia di tutte le superfici. Le diverse parti degli impianti tecnici e le apparecchiature soggette a periodici interventi di manutenzione e controllo risultano facilmente accessibili, ma anche protette da manomissioni. 8.1 - Sono realizzati quattro spogliatoi atleti; i locali sono suddivisi per sesso e sono protetti contro l’introspezione. Ogni spogliatoio è dimensionato per 15 utenti (considerando una superficie per posto spogliatoio di mq 1,60) e quindi la capienza complessiva degli spogliatoi è di 60 utenti. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.76 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Gli spogliatoi risultano fruibili da parte dei utenti diversamente abili; a tal fine le porte di accesso hanno luce netta di m 0,90; è prevista la possibilità di usare una panca della lunghezza di m 0,80 con profondità di m 0,60 e con uno spazio laterale libero della lunghezza di m 1 per la sosta della sedia ruote. Gli spogliatoi sono dotati di WC e docce con le caratteristiche successivamente indicate. 8.2 - Sono realizzati due spogliatoi per giudici di gara/istruttori; i locali sono protetti contro l’introspezione. Ogni locale è dimensionato per 8 utenti, considerando una superficie per posto spogliatoio di mq 1,60. La relativa zona servizi comprende il disimpegno, il locale doccia con due punti di erogazione ed un servizio igienico, con le caratteristiche successivamente indicate. Gli spogliatoi, i relativi servizi e le docce sono fruibili da parte dei utenti diversamente abili motori. 8.3 - E’ previsto un locale infermeria/pronto soccorso della zona di attività sportiva, ubicato lungo le vie di accesso agli spogliatoi ed in modo da avere un agevole accesso sia dallo spazio di attività che dall’esterno dell’impianto. Le dimensioni degli accessi e dei percorsi sono tali da consentire l’agevole passaggio di una barella. Le dimensioni del locale consentono lo svolgimento delle attività di pronto soccorso, il locale ha una superficie netta di mq 16,00 con dimensione minima di m 3,50. Il locale è dotato di proprio WC adatto per utenti diversamente abili in locale separato. 8.4 E’ previsto un locale deposito per materiali vari ed attrezzature, ubicato in modo da avere accesso agevole sia dallo spazio di attività che dall’esterno dell’impianto. La porta di accesso ed i percorsi sono dimensionati in modo da consentire il passaggio delle attrezzature senza difficoltà. La dimensione, pari a mq. 76,00, è commisurata alle scorte di materiali previsti ed al tipo di attrezzature necessarie, tenendo conto delle esigenze connesse all’agevole esecuzione delle diverse operazioni da effettuarsi e del rispetto delle norme di sicurezza. 8.5 – Lo spogliatoio per gli addetti coincide con lo spogliatoio per giudici di gara/istruttori. 8.6. - servizi igienici hanno dimensioni di m 0,90 x 1,20, con porta apribile verso l’esterno; i servizi igienici per utenti diversamente abili motori hanno dimensioni di m 1,80 x 2.20. Ogni WC ha accesso da apposito locale di disimpegno nel quale sono installati due lavabi; il numero di lavabi è superiore a quello dei WC. Il disimpegno viene utilizzato anche per il locale docce. Per ogni spogliatoio atleti sono previsti due WC, uno dei WC è accessibile ai utenti diversamente abili motori con le attrezzature prescritte dalla normativa vigente. 8.7 - Ogni posto doccia ha dimensione minima di m 0,90 x 0,90 con antistante spazio di passaggio della larghezza di m 0,90. Alle docce si accede tramite locale filtro. Per ogni spogliatoio sono previsti sette posti doccia, uno dei quali è fruibile da parte dei utenti diversamente abili motori. E’ quindi realizzato un posto doccia ogni due posti spogliatoi. Il posto doccia per utenti diversamente abili è dotato di sedile ribaltabile e di accessori conformi alla normativa vigente. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.77 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Articolo 9 – Spazi per il pubblico Gli spazi per il pubblico comprendono la zona atrio con un locale controllo/informazioni per gli utenti in ingresso all’impianto sportivo, la tribuna per gli spettatori ed i servizi igienici. La zona destinata agli spettatori, presenti in numero massimo di 345, è conforme alla vigente normativa di sicurezza (cfr. paragrafo precedente di verifica D.M. 18/03/1996). Le caratteristiche costruttive e distributive consentono l’ agevole movimentazione del pubblico, compreso quello disabile, ed una confortevole visione dello spettacolo sportivo in conformità alla norma UNI SPORT 9217. 9.1 – Durante le manifestazioni, gli spazi destinati all’attività sportiva, gli spogliatoi ed i relativi collegamenti risultano inaccessibili agli spettatori. L’atrio ed i percorsi per il pubblico sono autonomi da quelli riservati agli atleti e sono organizzati in modo tale da consentire un rapido sfollamento dalle tribune verso l’esterno dell’edificio. La separazione all’ interno dello spazio destinato all’ attività sportiva viene realizzato con transenne aventi altezza di m 1,10, conforme ai regolamenti delle competenti Federazioni sportive. 9.3 – Il numero di servizi igienici per il pubblico è fissato dalla normativa; complessivamente ne vengono realizzati sei suddivisi per sesso. Sono collocati in posizione facilmente accessibile dalle tribune, due sono fruibili da utenti diversamente abili. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.78 di 82 Rev. 1 – dic.2015 H. VERIFICA NORMATIVA SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE DPR 24/7/1996 n.503 “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici” Spazi pedonali Gli accessi dell’ impianto sportivo sono collegati con la rete viaria esterna e con le aree di parcheggio pubblico mediante percorso pedonale accessibile anche alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. Sono rispettate le norme del Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 14/6/1989 n. 236. Percorsi Tutti I percorsi di accesso all’ impianto sportivo presentano un andamento semplice e regolare e sono privi di strozzature, arredi, ostacoli di qualsiasi natura che riducano la larghezza utile di passaggio. La loro larghezza è tale da garantire la mobilità nonché, in punti non eccessivamente distanti tra loro, anche l’inversione di marcia da parte di una persona su sedie a ruote. Quando il percorso pedonale è adiacente a zone non pavimentate, è previsto un ciglio realizzato con materiale atto ad assicurare l’immediata percezione visiva nonché acustica se percorso con bastone. Ogni qualvolta il percorso pedonale si raccorda con il livello stradale sono predisposte rampe di pendenza contenuta e raccordate in maniera continua con il piano carrabile, che consentano il passaggio di una sedia a ruote. Pavimentazione La pavimentazione dei percorsi pedonali è antisdrucciolevole. Eventuali differenze di livello tra gli elementi costituenti la pavimentazione sono contenute in maniera tale da non consentire ostacolo al transito di una persona su sedia a ruote. Percorsi Tutti I percorsi pedonali hanno una larghezza minima di cm. 120 ed hanno, per consentire l’inversione di marcia da parte di persona su sedia a ruote, allargamenti del percorso, da realizzare in piano, ogni 10 m. di sviluppo lineare. La pendenza longitudinale non supera l’8% . Il dislivello tra il piano del percorso ed il piano del terreno o delle zone carrabili ad esso adiacenti è di cm. 2.5. Allorquando il percorso si raccorda con il livello stradale o è interrotto da un passo carrabile, sono realizzate brevi rampe di pendenza non superiore al 15% per un dislivello massimo di cm. 15. Fino ad un’altezza di m. 2.10 dal calpestio, non esistono ostacoli di nessun genere, quali tabelle segnaletiche o elementi sporgenti dai fabbricati, che possono essere causa di infortunio ad una persona in movimento. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.79 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Servizi igienici Sono presenti servizi igienici per il pubblico spettatore e per gli utenti sportivi che rispettano le norme contenute ai punti 4.1.6 ed 8.16 del DM 16/6/89 n. 236. Sono provvisti di un corrimano orizzontale continuo, fissato lungo l’intero perimetro del locale (ad eccezione dello spazio interessato dal lavabo e dalla porta) ad una altezza di 0.80 m. dal pavimento ed a una distanza di cm. 5 dalla parete. Altro corrimano è previsto all’altezza di m. 0.80, fissato nella faccia interna della porta, in modo da consentirne l’apertura a spinta verso l’esterno. Sono previste inoltre due corrimani verticali fissati al pavimento ed al soffitto ed opportunamente controventati alle pareti. Un corrimano verticale è posto alla sinistra (per chi entra) della tazza WC ad una distanza dall’asse WC di cm. 40 e dalla parete posteriore di cm. 15, in modo da essere solidamente afferrato con la mano da parte di chi usa la tazza WC. Il secondo corrimano verticale è posto alla destra (per chi entra) della tazza WC, ad una distanza di cm. 30 dal bordo anteriore della tazza WC e di cm. 15 dalla parete laterale destra in modo da essere solidamente afferrato con la mano sinistra. I corrimano, orizzontali e verticali, sono realizzati in tubo di acciaio di un pollice, rivestito e verniciato con materiale plastico antiusura. La porta di accesso al locale igienico ha luce netta di m. 0.90 ed è apribile verso l’esterno; le dimensioni del locale igienico sono di m. 1.80x2.40. Esso è attrezzato con: • tazza ed accessori • lavabo • specchio • corrimani orizzontali e verticali • campanello elettrico di segnalazione La tazza WC è situata nella parete opposta all’entrata. La sua posizione garantisce dal lato sinistro (per chi entra) uno spazio adeguato per l’avvicinamento e la rotazione di una sedia a rotelle, dall’altro, una distanza tale da consentire a chi usa il WC un agevole appiglio ai corrimani posti sulla parete laterale (destra per chi entra). Pertanto l’asse della tazza WC è posto ad una distanza minima di m. 1.40 dalla parete laterale sinistra e ad una distanza di m. 0.40 dalla parete laterale destra. La distanza tra il bordo anteriore della tazza WC e la parete posteriore è di almeno m. 0.80, l’altezza del piano superiore della tazza è di m. 0.50 al pavimento. Gli accessori (comando per il lavaggio idraulico della tazza WC, porta carta igienica) sono sistemati in modo da rendere l’uso agevole ed immediato. Il lavabo è posto nella parete opposta a quella cui è fissata la tazza WC, lateralmente all’accesso. Il piano superiore del lavabo è posto ad una altezza di m. 0.80 dal pavimento ed è del tipo a mensola in maniera da consentire un adeguato avvicinamento con sedia a rotelle. Le tubazioni di adduzione e di scarico sono sotto traccia in modo da evitare ogni possibile ingombro sotto il lavabo. Il campanello elettrico è del tipo a cordone, posto in prossimità della tazza WC, con suoneria ubicata in luogo appropriato al fine di consentire l’immediata percezione della eventuale richiesta di assistenza. Parcheggi Sono previsti posti auto, di larghezza non inferiore a m. 3.20, riservati ai veicoli al servizio di persone utenti diversamente abili, nei parcheggi esterni pubblici. Tali posti auto, opportunamente segnalati sono ubicati in aderenza ai percorsi pedonali e nelle vicinanze dell’accesso all’edificio. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.80 di 82 Rev. 1 – dic.2015 Corridoi e passaggi La larghezza minima è di 1,20 m, i corridoi ed i passaggi non presentano variazioni di livello; non sono presenti pilastri, colonne o mobili sporgenti o addossati alle pareti. Porte Le porte sono di facile manovrabilità ed hanno, comprese quelle dei gabinetti, luce netta di 0.90 m, i materiali con cui sono realizzate le porte e gli stipiti sono resistenti all’urto e all’usura. Pavimenti I pavimenti sono antisdrucciolevoli nelle zone servizi degli spogliatoi. Non sono presenti variazioni di livello. Spogliatoi La disposizione degli arredi fissi negli spogliatoi sarà tale da consentire il transito della persona su sedia a ruote e l’agevole utilizzazione di tutte le attrezzature contenute. Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica Pag.81 di 82 Rev. 1 – dic.2015 I – QUADRO ECONOMICO 1) OPERE a) Opere da calcolo sommario della spesa soggette a ribasso b) Opere da calcolo sommario della spesa non soggette a ribasso c) Totale opere: a)+b) € 2,278,219.85 € 62,322.36 € 2,340,542.21 2) SOMME A DISPOSIZIONE d) _Spese tecniche, allacciamenti, pubblicazioni: _Allacciamenti ai pubblici servizi _Contributo integrativo prestazioni professionali _Spese per pubblicazione gara di appalto _Progetto definitivo ed esecutivo _Direzione dei lavori _Coordinatore Sicurezza _Collaudi _Accatastamento € 222,351.51 e) Imprevisti € 117,027.11 f) Totale somme a disposizione € 339,378.62 g) IVA 10% su c)+e) h) IVA 22% su d) € 245,756.93 € 48,917.33 3) TOTALE INTERVENTO c)+d)+e)+g)+h) € 2,974,595.09 Ing. Gianfranco Gaudenzi Comune di Sirmione File: Relazione illustrativa e tecnica Palazzetto polifunzionale Progetto preliminare Relazione illustrativa e tecnica L - CARTOGRAFIA CATASTALE ESTRATTO DA FG. 16: M - CARTOGRAFIA DI PRG Pag.82 di 82 Rev. 1 – dic.2015