Il rapporto tra l’uomo e la natura è stato sempre un tema privilegiato da poeti classici
e moderni.
Questa poesia è dedicata a Sirmione, il paese dell’autore dove egli si reca spesso
dopo i suoi viaggi e dove si sente al sicuro.
Il poeta descrive la sua città lacustre come “piccolo e grazioso occhio di tutte quante
le penisole e isole che il dio Nettuno genera nei limpidi stagni e nel mare sconfinato”.
Quindi per Catullo la città lacustre di Sirmione è una piccola e graziosa
rappresentante di tutte le penisole ed isole esistenti, un luogo sicuro dove egli si può
sempre recare.
Sirmione è l’unica cosa che vale fatiche tanto grandi, riferito al fatto che una volta
terminate queste fatiche il poeta può sempre tornare nella sua città lacustre,
dissolvendo le preoccupazioni e riposandosi davanti al proprio focolare e su un letto
desiderato. Egli è molto felice rivedendola ed è lieto di essere accolto e protetto.
Nodari Marco, II B ITIS