Acquariforum
Ballast elettronico fai da te
Inviato da Stefano Perinetti
Premessa Lo scopo di questo articolo è quello di fornire le indicazioni per la realizzazione di un ballast elettronico,
ricavato dalle comuni lampade elettroniche reperibili a basso prezzo ormai in tutti i supermercati e brico center, per
l’accensione dei comuni tubi al neon usati in acquariologia.
Vi starete già chiedendo “Ma perché usare un ballast elettronico al posto della normale centralina?”.
L’utilizzo dei ballast elettronici apporta diversi benefici tra i quali segnaliamo:
- Accensione immediata della lampada senza sfarfallii
- La luce emessa non vibra
- Maggiore durata della lampada (fino al 50% in più)
- Minor consumo di elettricità. (circa un 25% in meno)
Di conseguenza l’utilizzo del ballast elettronico è molto vantaggioso sia in termini di efficienza, sia in termini di
risparmio energetico, ed è qui che una domanda sorge spontanea: “Ma perché allora continuiamo ad usare i
reattori tradizionali?”.
Molto semplicemente perché un ballast elettronico ha un costo decisamente più elevato rispetto ad un normale reattore.
Da qui la mia scommessa: realizzare un ballast elettronico, completo di scatola e connettori, con davvero pochi euri
utilizzando i circuiti contenuti nelle comuni lampadine elettroniche con attacco a vite (E27).
Vediamo come.
Avvertimenti
Il progetto prevede l’uso di lame ed utensili caldi (saldatore etc.) state molto attenti quando li utilizzate.
Il circuito va collegato alla corrente di rete (220 V) per cui il pericolo di folgorazioni è elevato. Prestate sempre molta
attenzione e quando operate sul circuito, assicuratevi sempre di aver staccato la spina della corrente. Ognuno realizza il
presente progetto a proprio rischio e pericolo ed il sottoscritto non può essere ritenuto responsabile in nessun modo.
Materiali ed attrezzature
Per comodità vi descriverò come ho realizzato la centralina per l’accensione di due neon da 15 Watt, che dovevano
illuminare un mio piccolo acquario. Tenete presente che dovrete adattare il tipo di lampada alla potenza del neon che
dovete accendere. Nel mio esempio ho dovuto utilizzare il circuito di due lampadine da 15 Watt, ma se volete accendere
1 neon da 18 Watt vi occorre una lampadina da 18 Watt e cosi via. (Finora ho trovato lampadine con potenza massima di
25 Watt quindi questo tipo di ballast potrà funzionare al massimo con neon di questa potenza) Vi occorre il seguente
materiale:
- 2 lampade elettroniche da 15 Watt (Prendete quelle che costano di meno)
- 1 scatola per impianti elettrici come da figura (reperibile presso i negozi di elettrofornitura quella in figura è della Gewiss)
- 2 connettori a 4 poli con relative prese da pannello.(Qualsiasi tipo va bene, l’importante è che non sia possibile
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inserirli nella presa col verso sbagliato)
- Alcuni pezzi di guaina termoretraibile di diverse misure.(Nei negozi di materiale elettrico)
- Un cavo di rete elettrica con la spina e diversi cavetti di piccole dimensioni.
- 1 coppia di morsetti per collegare due spezzoni di cavo. (Mammut)
- Cacciaviti, pinze, forbici, accendino, saldatore, trapano con punte del 3 e 4, taglierino, squadra per disegno e pistola
per colla a caldo.
- Viti di diverse misure.
(Fig. 01) Questi sono gli attrezzi che mi sono serviti per la costruzione del ballast.
(Fig. 02) Questa è la scatola della Gewiss. Potete utilizzare qualsiasi altra scatola che vi piaccia, andate in un negozio di
materiale elettrico e fatevele mostrare, ne hanno tantissime.
Costruzione
Avete preso tutto l’occorrente? Bene allora si comincia.
Per prima cosa dovete decidere se la scatola, una volta completata, verrà poggiata su di un piano oppure fissata al muro
o al mobile. Nella seconda ipotesi prendete il trapano e fate i buchi da 4 mm nei piedini della scatola per poter far
passare le viti di fissaggio.
Sostituite la punta con quella da tre e passate a fare i buchi per l’aerazione sul coperchio, per evitare un
eccessivo indebolimento dello stesso fate i buchi un pò distanti fra loro in modo ordinato, quindi prima di forare con una
squadretta tracciate delle linee a formare un reticolo e poi forate negli incroci.
Dovete aprire sul lato anteriore anche i due buchi che ospiteranno le prese, e una volta inserite le prese praticare i fori di
fissaggio delle stesse.Ultimo foro quello per il passaggio del cavo di alimentazione, da fare dove vi resta più comodo, e
con la scatola abbiamo finito.
Passiamo ora alle lampadine, dovete smontarle per estrarne i reattori.
Il modo più semplice per far ciò, almeno con le lampade da me smontate, è quello di tenere la lampada ferma per la parte
che si illumina con una mano e con l’altra girare il piede della lampada delicatamente. Se non riuscite ad aprirla in
questo modo, onde evitare che si rompa la parte in vetro, procurandovi degli sgradevoli e pericolosi tagli, procedete
tagliando con un taglierino il contenitore in plastica.
Aperta la lampada si dovranno recidere i contatti che collegano il circuito sial al piede della lampada sia alla parte che si
illumina.
Recidete pure subito i fili che collegano il circuito al piede della lampada, in modo che restino più lunghi possibile. Poi
prima di recidere i quattro fili che collegano la lampada al circuito prendete nota del verso dei collegamenti. In tutte le
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lampade che ho smontato (circa 10 di diverse marche tra cui le più famose), ho trovato sempre lo stesso schema di
collegamento che di seguito riporto.
(Fig. 03) Schema di collegamento riscontrato in tutte le lampade.
Come vedete nella figura 03 vi viene indicato anche il verso dei collegamenti da riportare sul neon. Se la vostra lampada
non ha lo stesso schema di collegamento (è difficile ma può succedere), prendete nota del nuovo schema tenendo
presente il modo in cui poi i cavetti vanno collegati al neon.
Quando lo schema è ultimato recidete i quattro fili che collegano il circuito alla lampada e buttate pure la lampada.
Mettete a scaldare saldatore e pistola per la colla a caldo.
Prendiamo ora le prese dei connettori e seguendo l’ordine di collegamento saldiamoci alcuni spezzoni di fili di
piccolo diametro possibilmente con colori a coppia.
(Fig. 04) Questi sono i connettori che ho utilizzato io ma se ne trovate di diversi non fa nulla. (A dire il vero questi che
vedete sono i più costosi e gli unici rimasti che aveva il negozio, ma io per pigrizia non sono andato altrove.
I connettori da me usati avevano i piedini numerati da 1 a 4 a cui ho fatto corrispondere le due coppie (1,2) in questo
modo:
-1à1
-2à2
-2à3
-1à4
Ho usato fili di colore Blu e Marrone, il blu per la coppia (1,1) e il marrone per la coppia (2,2). Non saldate un metro di filo
ne bastano 10 cm scarsi. Ricordatevi di inserire un pezzetto di guaina termoretraibile , fissandola con l’aiuto di un
piccolo accendino, per isolare la saldatura appena fatta.Preparate così le prese, montatele sulla scatola e fissatele con 4
piccole viti.
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(Fig. 05) La scatola con le prese fissate.
Preparate i circuiti stagnando i filetti dove andranno collegate le prese ed eventualmente sostituite i cavetti di
alimentazione con altri più lunghi, avendo cura in ogni caso di isolare con la guaina le saldature.
Fissate le prese e preparato il tutto, si passa a saldare i fili delle stesse sui circuiti elettronici, rispettando sempre
l’ordine delle connessioni come da schema. Ricordatevi, prima di saldare, di inserire nuovamente un pezzetto di
guaina termoretraibile per isolare la saldatura successivamente.
Una volta realizzate le saldature ed isolate le stesse con la guaina possiamo finalmente fissare i circuiti nella scatola
utilizzando la colla a caldo. Inserite ora il cavo di alimentazione nella scatola per circa15-20 cm e fate un bel nodo
cosìcché anche se tirato accidentalmente non si possa muovere. Fissate il cavo ai cavi di alimentazione dei circuiti con
l’aiuto di un morsetto, bloccate tutti i fili con della colla a caldo ed il gioco è fatto.
Passiamo ora alla preparazione dei connettori da inserire nelle prese. Recidete i connettori già presenti nelle cuffie porta
neon, inserite la parte posteriore del connettore che servirà a chiudere il tutto e bloccare il filo, spellate i fili e stagnateli,
inserite per ognuno di essi il solito pezzetto di guaina termoretraibile. Saldate molto delicatamente i vari fili al connettore,
rispettando sempre l’ordine di collegamento come da schema. Ogni volta che saldate un filo isolatelo con la
guaina precedentemente inserita e l’aiuto di un accendino. Operate con molta delicatezza: se una saldatura non
viene al primo colpo aspettate che il connettore si raffreddi prima di riprovare e pulite la punta del saldatore. Se i fili delle
cuffie sono corti e con ogni probabilità lo saranno, prima di saldare i connettori provvedete ad allungarli con uno spezzone
di filo quadripolare uguale (non importano i colori anche se vi aiutano ma la sezione). Per isolare usate la solita guaina.
(Fig.06) La scatola a montaggio ultimato.
Arrivati a questo punto possiamo iniziare a testare il nostro ballast collegando alle cuffie i neon e dando tensione al
circuito. Se tutto è stato eseguito correttamente i due neon si accenderanno immediatamente senza alcuno sfarfallio
come mostrato dalla figura 7
(Fig. 07) Il ballast in funzione!
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Per sicurezza prima di montare il tutto in acquario ho provato il circuito per due giorni tenendolo accesso per 14 ore al
giorno, visto che in acquario avrebbe lavorato per circa 10 ore. Vi consiglio di fare la stessa cosa, testandolo con la
scatola chiusa e controllando la temperatura per vedere se i buchi sul coperchio sono sufficienti ad assicurare una
corretta aerazione.
Mi raccomando fate sempre molta attenzione e ricordatevi che un buon elettricista ha molta paura della corrente, non
toccate mai e poi mai i circuiti sotto tensione, non eseguite questi lavori in cucina con i bambini piccoli e/o animali
domestici in giro.
Di Stefano Perinetti }B0zz0Z{ (08-01-2003)
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