Corso base per volontari - Protezione Civile Pontevico

GRUPPO VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE
DI PONTEVICO
Piazza del Comune, 1
25026 Pontevico Brescia
VADEMECUM PER LA SICUREZZA DEL
VOLONTARIO DI PROTEZIONE CIVILE
PREMESSA
La nuova Legge 81 cosiddetta “Testo Unico sulla sicurezza, salute e prevenzione sui
luoghi di lavoro”, equipara i volontari ai lavoratori e i presidenti/responsabili legali,
ai datori di lavoro.
Una nota alquanto improponibile nel sistema del volontariato.
Il 13 Aprile 2011 la presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di Protezione
Civile ha emanato delle modifiche al D.L. 81 che sono state pubblicate sulla gazzetta
ufficiale n. 159 dell’11 Luglio del 2011.
Riportiamo in sintesi le modifiche apportate:
I volontari sono equiparati ai lavoratori solo ed esclusivamente per le attività
specificate all’articolo 4, commi 1 e 2 (formazione, informazione e addestramento,
controllo sanitario, dotazione di attrezzature e dispositivi di protezione individuale),
fermo restando il dovere di prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella
delle altre persone presenti nelle sedi delle organizzazioni e sui luoghi di intervento,
formazione e esercitazioni.
Mentre l’articolo 3 comma 3 prevede, che al fine dell’applicazione del presente
decreto, il legale rappresentante delle organizzazioni di volontariato di protezione
civile è tenuto all’osservanza degli obblighi di formazione, informazione,
addestramento, controllo sanitario e corretto equipaggiamento del volontario.
In sintesi il legale rappresentante dell’associazione/gruppo è il diretto responsabile
per quanto riguarda la sicurezza e ha l’obbligo di formare, informare e addestrare i
volontari e di far osservare le disposizioni emanate.
Per quanto riguarda invece il controllo sanitario del volontario al momento non si
hanno disposizioni precise.
Iniziamo quindi questo nostro percorso di informazione partendo dai Dispositivi di
Protezione Individuale comunemente chiamati D.P.I..
Per Dispositivi di Protezione Individuale s’intende una qualsiasi attrezzatura destinata
a essere indossata e tenuta dal volontario allo scopo di proteggerlo contro uno o più
rischi suscettibili a minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni
complemento o accessorio destinato a tale scopo.
E’ di fondamentale importanza che i volontari non considerino i D.P.I. come oggetti
inutili cui è possibile rinunciare facendo affidamento sulla propria esperienza e
capacità.
I D.P.I. devono essere sempre impiegati quando i rischi non possono essere evitati o
ridotti da:
MEZZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA
MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE
MISURE, METODI E PROCEDIMENTI DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO.
E’ obbligatorio per i volontari indossare e conservare correttamente i DPI loro forniti,
non apporre modifiche di propria iniziativa e segnalare al responsabile la loro
eventuale inadeguatezza o mancanza.
E’ obbligatorio per i responsabili del gruppo/associazione vigilare affinché i DPI
siano utilizzati correttamente.
Tutti i DPI commercializzati dal 1 Luglio 1995, devono essere marcati CE e devono
essere accompagnati dalla documentazione con le istruzioni di uso e manutenzione.
NON E’ LA LEGGE CHE CI OBBLIGA
A INDOSSARE I D. P. I. MA IL BUON SENSO.
D. P. I.
Dispositivi di Protezione Individuale
Valutiamo ora la nostra realtà evitando, per il momento, di addentrarci nei particolari
di costruzione e di funzionamento, ma evidenziando e mettendo in risalto i pericoli
che possiamo incontrare utilizzando le nostre attrezzature.
AUTOVEICOLI E AUTOCARRI SINO A 3,5 TON DI
PESO COMPLESSIVO
Guidare significa dover porre una costante attenzione non solo a cosa facciamo, ma
anche a ciò che ci circonda, consci del fatto che molto spesso il pericolo può non
essere causato da una nostra imperizia nella guida, ma da uno sbaglio altrui. E'
opportuno prestare molta attenzione a tutto ciò che ci circonda quando siamo alla
guida di un autoveicolo.
Per poter guidare qualsiasi autoveicolo bisogna essere in possesso della patente di
guida.
La patente di guida tipo B:
Abilita a condurre gli autoveicoli di massa complessiva non superiore a 3,5 tonnellate
e che abbiano un numero di posti a sedere non superiori a 8 escluso il conducente. È
quindi consentita la conduzione di autocarri e di autocaravan (camper), purché non
eccedenti la massa indicata e purché non siano veicoli eccezionali. È possibile
trainare un rimorchio leggero, cioè che non superi nella massa complessiva i 750 kg.
Gli autoveicoli trainanti un rimorchio che supera i 750 kg nella massa complessiva,
purché quest'ultimo non ecceda, a pieno carico, la massa a vuoto dell'autovettura e
che il complesso non superi la massa di 3,5 tonnellate. La massa complessiva di 3,5 t
può essere superata solo nel caso in cui il rimorchio non superi i 750 kg di PTT (peso
totale a terra.)
Tutte le macchine agricole, comprese quelle eccezionali.
Tutte le macchine operatrici purché non siano veicoli eccezionali.
Si possono anche condurre motocicli leggeri fino a 125 cm3 e di potenza fino a
11 kW, ma solo in Italia. Le patenti rilasciate prima del 25 aprile 1988 abilitano alla
conduzione di tutti i motocicli sul territorio nazionale (per la guida all'estero è
necessario superare un esame pratico; in Inghilterra si può guidare un motociclo
125cc. se la patente B è stata rilasciata prima dell’1 febbraio 2001).
Tricicli e quadri cicli (sul sito del Ministero dei Trasporti non si fa menzione a limiti
massimi di cilindrata o potenza).
La patente di guida tipo B+E:
Conseguibile a 18 anni, abilita alla conduzione di autoveicoli conducibili con la
patente B con agganciato un rimorchio con massa complessiva a pieno carico
superiore a 750 kg quando il complesso (trattore + rimorchio) sia superiore a 3,5 t.,
nonché il traino quando il rimorchio superi, come massa complessiva, la massa a
vuoto del veicolo trattore, anche se di massa inferiore complessivamente ai 3,5 t..
Essendo un'estensione della patente B, la patente B+E abilita anche alla conduzione
dei veicoli conducibili con patente B.
La patente di guida tipo C:
Conseguibile a 18 anni (con obbligo di aver conseguito la patente B), abilita alla
conduzione di tutti gli autoveicoli e tutte le macchine operatrici (sgombraneve o
spargisale) fino a 7,5 tonnellate. Se la massa supera le 7,5 t. il conducente deve avere
21 anni oppure un'età inferiore, ma solo se in possesso della Carta di Qualificazione
del Conducente (C.Q.C. merci), conseguita a seguito del corso completo da 280 ore.
È quindi consentita la conduzione di grossi autocarri, trattori stradali e di mezzi
d'opera. È inoltre consentita la conduzione di autoveicoli trainanti rimorchi di massa
non superiore a 750 kg.
La patente di guida tipo C+E:
Conseguibile a 18 anni (con obbligo di aver conseguito la patente di categoria C),
abilita alla conduzione di veicoli conducibili con la patente C con agganciato un
rimorchio pesante. Consente di condurre quindi autotreni e autoarticolati,
limitatamente a 7,5 t di massa a pieno carico sino al compimento del 21º anno di età,
salvo il caso in cui il conducente sia in possesso del CQC conseguito a seguito del
corso completo di 280 ore. La patente C+E abilita anche alla conduzione dei veicoli
conducibili con patente B+E e in caso si sia in possesso di patente D o si consegue in
seguito, viene rilasciata automaticamente anche la D+E. La patente di categoria C+E
non consente di guidare autotreni e autoarticolati la cui massa complessiva a pieno
carico sia superiore a 20 t, ai conducenti che abbiano superato 65 anni di età, tale
limite può essere elevato, anno per anno, fino a sessantotto anni (dall'art. 16 della
legge 29.7.2010 n. 120) qualora il conducente consegua uno specifico attestato sui
requisiti fisici e psichici a seguito di visita medica specialistica annuale. Si può
rinnovare la patente C+E dopo i 68 anni, facendo domanda alla Commissione Medica
Locale della propria provincia. Il rinnovo vale per 2 anni. Scaduti i 2 anni si può
rifare la domanda.
Ricordiamo alcune regole fondamentali per quando siamo alla guida:
- Rispettare il codice della strada
- Rispettare i limiti di velocità
- Rispettare la distanza di sicurezza, specialmente quando si viaggia in colonna o
affiancati.
- Adattare la velocità dell’autoveicolo alle diverse circostanze nel rispetto dei limiti
di sicurezza
- Usare le cinture di sicurezza e farle usare ai passeggeri
- Usare correttamente gli specchietti retrovisori e dove non arrivano usare lo
sguardo diretto
- Attenzione all’acquaplaning ("slittamento sull'acqua")
-
Usare correttamente lampeggianti e sirene.
Porre particolare attenzione quando si viaggia di notte
Non utilizzare il telefono cellulare e nemmeno gli apparecchi ricetrasmittenti.
Conoscere la funzione dei dispositivi di servizio sul cruscotto, i comandi, i simboli
e le relative spie.
USARE LA TESTA E IL BUON SENSO SEMPRE
TRATTORE AGRICOLO
Il trattore agricolo ( DEUTZ 6006) in dotazione del nostro gruppo è di tipo a due
ruote motrici posteriori mentre le ruote anteriori sono direttrici.
Il trattore agricolo presenta una molteplicità d’impieghi grazie anche alle diverse
tipologie costruttive che sono comunque riconducibili ad un modello, tipo, composto
da:
- Telaio
- Motore
- Trasmissione
- Ruote
- Organi di direzioni
- Freni
- Dispositivi di collegamento e di trasmissione del moto alle macchine operatrici
- Impianto oleodinamico
- Posto guida
- Dispositivo di scarico dei gas combusti
- Dispositivi d’illuminazione e di segnalazione.
I RISCHI NELLE DIVERSE FASI D’IMPIEGO DEL TRATTORE
Per quanto riguarda i rischi nelle diverse fasi d’impiego del trattore, le operazioni che
si compiono nell’uso dello stesso, possono essere distinte in:
1)
2)
3)
4)
5)
accesso al posto guida
collegamento trattore-operatrice
utilizzazione in campo
pulizia e manutenzione
circolazione stradale
Accesso al posto di guida
Molti infortuni nell’uso del trattore sono provocati dalla caduta o scivolamento del
guidatore nel salire o scendere dal posto di guida; nella maggior parte dei casi ciò è
dovuto alla mancanza di elementi di appoggio adeguati per i piedi ed elementi
corrimano e/o maniglie o simili per le mani.
Si capisce dunque l’importanza di:
- disporre o installare scalini o predellini per i piedi (in materiale antisdrucciolo, di
larghezza adeguata e muniti di bordi rialzati) ed elementi corrimano e/o maniglie per
le mani, in modo che chi accede al posto di guida abbia sempre tre punti di contatto e
appoggio alla cabina;
- usare sempre gli specifici elementi di appoggio in salita e in discesa;
- usare calzature antinfortunistiche, bene allacciate e con suola antiscivolo;
- tenere puliti i gradini di accesso e le pedane della trattrice eliminando fango, neve o
altro materiale che le renda scivolose.
Collegamento trattore-attrezzatura o macchina operatrice
Un’altra frequente causa di infortuni è attribuibile alle operazioni di attacco e
distacco delle macchine e attrezzature portate, semiportate e trainate dal trattore.
Gli infortuni sono spesso dovuti a schiacciamenti, contratture o strappi muscolari da
sforzo eccessivo.
Per prevenire questo tipo di rischio con organi di traino (ganci e occhioni) è
importante seguire le raccomandazioni sotto riportate:
- Tutte le regolazioni siano eseguite con la macchina in piano e la trattrice frenata.
- Per rendere agevoli e sicure le operazioni di aggancio e sgancio, controllare la
presenza e l’efficacia dei dispositivi che tengono sollevati i bracci dell’attacco a
tre punti e ne consentono la regolazione in altezza.
- Se un operatore a terra prende parte alle operazioni di attacco e distacco, il
conducente del trattore deve prestare attenzione e coordinarsi con l’operatore a
terra.
- Per evitare movimenti accidentali e ribaltamenti, accertarsi sempre che la
macchina o l’attrezzatura sia posizionata e bloccata in modo sicuro.
- Preferire se possibile i sistemi di attacco rapido.
- Quando l’accoppiamento è di tipo portato e semiportato, viene utilizzato il
sollevatore posteriore e/o anteriore e le macchine operatrici sono collegate alla
trattrice mediante l’attacco a tre punti.
Nell’accoppiamento di tipo portato l’operatrice rimane vincolata in tutte le direzioni e
il suo peso grava interamente sul trattore; nel caso semiportato, invece, il peso
dell’operatrice è trasmesso parzialmente alla strada dalle ruote che equipaggiano
l’operatrice stessa.
Le precauzioni del caso consistono nel prevedere spazi minimi per evitare
schiacciamenti.
Le macchine operatrici portate e semiportate applicate posteriormente alla trattrice, in
fase di sollevamento e di trasporto, gravano maggiormente sull’asse posteriore
alleggerendo l’assale anteriore.
Pertanto, le attrezzature e le macchine operatrici più lunghe e pesanti possono causare
l’impennamento della trattrice o la sua perdita di stabilità nella guida.
Il rimedio al rischio d’impennamento è la zavorratura del trattore.
Trasmissione del moto attraverso la presa di potenza e albero cardanico.
Gli infortuni dovuti all’azione diretta o indiretta della presa di potenza sono spesso
gravissimi. Per prevenire questo tipo di incidenti occorre innanzitutto verificare la
presenza della protezione dell’albero della macchina accoppiata (una cuffia in
materiale plastico o lamiera) e che questa si sovrapponga alla protezione dell’albero
cardanico per almeno 5 cm.
Controllare anche la protezione della presa di potenza del trattore, uno schermo in
lamiera o plastica che chiude la presa di potenza sui tre lati.
L’albero della presa di potenza, quando non utilizzato, deve essere sempre coperto da
un cappuccio metallico fissato alla trattrice per evitarne il contatto accidentale.
Quando la presa di potenza è in movimento si devono indossare indumenti aderenti
come tute da lavoro con elastici a polsi e caviglie privi di pieghe o parti che diventino
facile appiglio ad organi in movimento.
Al pari della presa di potenza, l’albero cardanico rappresenta un potenziale rischio
per infortuni anche gravi. Si deve pertanto verificare la presenza e il buono stato della
protezione plastica e delle due semicuffie ai suoi estremi. Le semicuffie devono
essere sempre fissate con delle catenelle per evitare la rotazione per trascinamento,
dal momento che coprono elementi in rotazione.
Utilizzare esclusivamente alberi cardanici di trasmissione marcati CE.
Ricordarsi sempre di spegnere il motore del trattore ed estrarre la chiave di
avviamento dal quadro comandi, prima di agire sulla trasmissione cardanica e sulla
macchina.
Quando si è finito l’utilizzo dell’albero cardanico lo si deve riporre sull’apposito
supporto dislocato nella macchina operatrice.
Protezione del posto di guida
La protezione del posto di guida è indispensabile per salvaguardare l’operatore in
caso di ribaltamento della trattrice. Il ribaltamento, laterale, posteriore, della trattrice
rappresentano uno dei rischi più gravi cui è esposto l’operatore.
I danni all’operatore agricolo in caso di ribaltamento possono essere limitati solo
attraverso l’uso di trattrici e macchine operatrici semoventi provviste di cabina o altro
apparato, costruito solidamente alla macchina e debitamente montato. La presenza
dei dispositivi di protezione antiribaltamento è obbligatoria per tutte le trattrici a
ruote
Le principali cause di ribaltamento sono prevalentemente dovute a :
- sovraccarico del trattore causato dalle attrezzature portate
- cedimento del terreno soprattutto in vicinanza delle banchine stradali o fossi.
- eccessivo sforzo di traino
- eccessiva pendenza del terreno
- manovre brusche anche in condizioni difficoltose (terreni fangosi)
- sbilanciamento del carico o delle attrezzature portate
Protezione degli organi in movimento
La protezione da ventilatori, cinghie di trasmissione e organi rotanti deve assicurare
l’eliminazione del rischio di contatto, impigliamento e trascinamento. Si raccomanda
di verificare l’applicazione di:
- protezioni chiuse;
- griglie, quando è necessario il passaggio dell’aria o se devono essere effettuati
frequenti controlli visivi;
Si raccomanda inoltre di indossare abbigliamento idoneo come tute da lavoro aderenti
con fermi a polsi e caviglie.
Rumore
Nell’impiego di trattori agricoli, in particolare quelli privi di cabina, e quelli che
compiono particolari lavorazioni, l’operatore è esposto ad un livello di rumore in
grado di provocare, nel lungo termine, effetti sulla funzione uditiva. Si raccomanda di
utilizzare i DPI appropriati.
Pericolo di ustioni
Il pericolo di ustioni per il contatto con il tubo di scarico dei gas combusti ed altri
punti caldi può essere ridotto installando una griglia di protezione e utilizzando
idonee protezioni termiche per i silenziatori di scarico posizionati nella zona della
trattrice.
Emissione di gas inquinanti in ambienti chiusi o poco ventilati
Il motore acceso in ambienti chiusi o poco ventilati come per esempio capannoni,
officine, serre, ecc., comporta l’aumento della concentrazione nell’aria di gas di
combustione a livelli anche pericolosi (principalmente il monossido di carbonio). Si
raccomanda pertanto di tenere il motore acceso per il tempo strettamente necessario
alle operazioni e consentire il ricambio d’aria locale.
Pulizia e manutenzione
Una manutenzione puntuale ed accurata, oltre a rappresentare un risparmio perché
aumenta la durata e l’efficienza della macchina, permette di diminuire sensibilmente
l’incidenza di rotture e malfunzionamenti, prevedendo in tal caso incidenti ed
infortuni.
Circolazione stradale
Nella guida del trattore con o senza macchine o attrezzature accoppiate si devono
sempre osservare le norme del codice della strada e delle regole di comportamento
generali non specifiche ma che costituiscono la base per ridurre i rischi di incidenti
anche gravi:
- Concentrarsi sulla guida (tenendo lo sguardo rivolto nella direzione di marcia)
- Prestare attenzione ai cartelli di segnalazione e rispettare le loro indicazioni.
- Non transitare su superfici(solai, pedane, tavolati, piattaforme ecc.) di cui si
ignora la portata
- Non viaggiare affiancati a altre trattrici
- Ridurre la velocità soprattutto quando si hanno accoppiate macchine e
attrezzature particolarmente pesanti e ingombranti
- Ricordarsi che con le frenate brusche la forza di inerzia del carico
dell’attrezzature potrebbe rendere incontrollabile il complesso trattoremacchina.
- Effettuare gli spostamenti in assenza di visibilità solo se guidati da personale
d’ausilio a terra che fornisca indicazioni del percorso.
- Prima di fermare la trattrice: abbassare il sollevatore oleodinamico, fermare il
trattore, togliere la chiave dal quadro comandi, tirare il freno di stazionamento.
- Indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI) consoni alle lavorazioni
che si compiono.
- Per guidare su strada le trattrici agricole è necessaria la patente di categoria B
VEICOLI FUORISTRADA
Il nostro gruppo è attualmente in possesso di n. 3 fuoristrada
n. 1 Land Rover Defender 2 posti
n. 1 Land Rover Defender 5 posti
n. 1 Land Rover Defender 9 posti
Le caratteristiche del mezzo fuoristrada
Cosa distingue un fuoristrada dalle normali vetture?
-
Trazione sulle 4 ruote
Altezza da terra maggiorata
Presenza di un riduttore/ripartitore
Angoli di attacco, dosso e uscita atti a garantire la mobilità su terreni
accidentati
- Capacità di guado.
Le auto fuoristrada, oltre ad avere una struttura più solida e “sovradimensionata”
rispetto alle altre vetture, hanno le importanti caratteristiche di cui sopra, che ne
garantiscono la motricità anche in condizioni più difficili. Ognuna di queste
caratteristiche è a suo modo importante e fondamentale per ottenere la mobilità
necessaria nelle diverse situazioni.
L’angolo di attacco
E’ determinato dalla linea orizzontale del piano e dalla tangenziale tra la ruota
anteriore e il punto inferiore più sporgente del veicolo; maggiore risulterà tale
angolo, minori saranno le possibilità di toccare con la carrozzeria o il telaio nel
corso di una ripida salita o nel superamento di un ostacolo.
L’angolo di uscita
E’ determinato dalle stesse linee, riferite alla parte posteriore del veicolo, e
presenta solitamente un valore minimo rispetto al precedente a causa della
sporgenza del pianale di carico, ulteriormente esaltata nella versione pick-up
(spesso penalizzati da un cassone di notevoli dimensioni)
L’angolo di dosso
Come è facile intuire, indica l’altezza massima di una prominenza che un
fuoristrada è in grado di superare senza rimanere “sospeso” con il telaio sulla
superficie convessa del terreno; in questo caso le ruote, dopo avere eroso il fondo
della pista nel tentativo da far avanzare il mezzo, si ritrovano a girare a vuoto
senza esercitare alcuna aderenza sul terreno.
Sicurezza
Il fattore sicurezza costituisce una componente essenziale ogni qualvolta ci si
trova alla guida di un veicolo fuoristrada, sia nel caso della tranquilla
esercitazione, sia nel corso di una vera e propria emergenza.
-
Attenersi scrupolosamente al codice della strada
Cinture di sicurezza allacciate (nessuno escluso)
Velocità con e senza rimorchio
Luci accese sia di giorno che di notte
Uso dei dispositivi supplementari di segnalazione acustici e visivi solo se
autorizzati.
- Velocità moderata
- Attenzioni agli angoli sopra riportati ma soprattutto all’angolo di inclinazione
laterale
-
Prudenza nei guadi meglio evitare
L’autista è responsabile dell’automezzo.
Leggere attentamente il manuale uso e manutenzione del veicolo
Assicurare sempre il carico che trasportate (tubazioni, ruota di scorta ecc.ecc.)
Verificare prima della partenza i ganci di sicurezza dei vari moduli.
( vedi Defender 2 e 5 posti)
VERRICELLI
VERRICELLO ELETTRICO
Il verricello elettrico, considerato il più pratico e versatile tra quelli disponibili sul
mercato, basa il suo funzionamento su un motorino elettrico di piccole dimensioni
che sviluppa una potenza di traino (nei modelli riservati ai fuoristrada) compresa tra i
2.000 e i 5.000 Kg.
I vantaggi offerti del verricello elettrico, oltre al peso e alle dimensioni contenute,
sono rappresentati dal fatto che, essendo alimentato dalla corrente della batteria, può
essere utilizzato anche con il motore spento.
Il verricello elettrico è composto da :
-
Motore;
Tamburo;
Fune metallica;
Guida;
Ingranaggio o riduttore;
Sistema di frenatura;
Frizione;
Box solenoidi Control box;
Comando a distanza;
NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONI INFORTUNI
- Indossare sempre i guanti da lavoro in pelle e non far mai scorrere la fune
metallica tra le mani
- Controllare periodicamente la fune e relativo gancio;
- Non azionare mai il verricello con non meno di 8 giri di fune metallica intorno
al tamburo;
- Durante il funzionamento e l’avvolgimento tenere sempre le mani e gli
indumenti lontani dalla fune metallica, dal gancio e dall’apertura della guida;
- Dedicare sempre tutto il tempo necessario alla valutazione della situazione e
pianificare con cura le operazioni di trazione;
- Agire sempre con calma durante l’uso del verricello;
- Usare attrezzatura idonea alla specifica situazione;
- L’operatore e solo l’operatore può maneggiare la fune metallica e azionare il
telecomando a distanza;
E’ estremamente importante esercitarsi ripetendo le diverse fasi
- Non tentare mai di disinnescare la frizione quando la fune metallica è in
tensione;
- Non innestare mai la frizione durante la rotazione del tamburo;
- Accertarsi sempre che la frizione sia completamente innestata o disinnestata;
- Quando la fune metallica è in tensione, tenersi a debita distanza;
- Non scavalcare mai la fune metallica quando è in tensione:
- Non usare mai e poi mai il verricello come paranco;
- Non usare mai la fune metallica del verricello per rimorchiare un altro veicolo;
- Dare sempre priorità alla sicurezza.
In alcune situazioni si potrebbe decidere di gettare una coperta pesante sulla fune
metallica. Una coperta pesante del peso di almeno 1,5 chilogrammi, può assorbire
l’energia in caso di rottura della fune metallica. Collocarla sulla fune a circa metà tra
il verricello e il punto di ancoraggio, prima di mettere in tensione la fune stessa. Una
volta messa in tensione non avvicinarsi o cercare di spostare la coperta. Evitare che
venga tirata dentro la rulliera. Se è necessario spostare la coperta, allentare prima la
tensione sulla fune metallica
Manutenzione del verricello
- Ispezionare la fune metallica prima e dopo ciascuna operazione di recupero con
il verricello. Se la fune metallica si è attorcigliata o sfrangiata, deve essere
sostituita.
- Accertarsi di ispezionare anche il gancio del verricello e il perno del gancio per
verificare l’eventuale presenza di segni di usura o danno. Sostituire se
necessario.
- Mantenere il verricello, la fune metallica e il comando a distanza privi di
contaminati. Usare uno straccio o un asciugamano pulito per rimuovere
qualsiasi traccia di sporco e detriti.
- Se necessario, svolgere completamente il verricello (lasciando un minimo di 5
giri sul tamburo di avvolgimento), pulire strofinando e riavvolgere
correttamente prima del rimessaggio.
- L’uso di un fluido sulla fune metallica e sul gancio del verricello può prevenire
la formazione di ruggine e la corrosione.
- Non usare grassi perché avrebbero effetto contrario, collante per detriti.
- Se il verricello è rimasto a lungo sommerso in acqua, portarlo in un centro di
assistenza tecnica qualificata per la manutenzione.
- L’utilizzo del verricello per lunghi periodi di tempo sottopone la batteria del
veicolo a uno sforzo che eccede l’uso normale.
- Accertarsi di controllare e mantenere la batteria e i cavi della batteria secondo
le direttive del fabbricante.
Queste sono le informazioni principali per il corretto uso in tutta sicurezza del
verricello elettrico, impareremo più avanti le fasi di utilizzo vere e proprie.
LEGGERE SEMPRE E COMUNQUE IL MANUALE DI ISTRUZIONE E
USARE IL BUON SENSO
VERRICELLO OLEODINAMICO
Il verricello oleodinamico trae il suo funzionamento dalla pressione dell’olio
idraulico proveniente da una presa di forza e da una pompa oleodinamica montata
direttamente sul cambio dell’autocarro; di conseguenza se il motore non gira il
verricello non funziona.
Le norme di sicurezza sono identiche a quelle del verricello elettrico, usare gli stessi
DPI ma un’attenzione particolare, da non sottovalutare assolutamente, sono i
comandi.
Abbiamo visto che il verricello elettrico può essere manovrato con un comando a
distanza, mentre sul verricello oleodinamico i comandi sono vicino al verricello
stesso; quindi usare la massima attenzione per tutte le manovre.
DECESPUGLIATORE
Il decespugliatore è un attrezzo utilizzato per tagliare cespugli, arbusti ed erba in
luoghi non accessibili con altre macchine.
Viene portato a tracolla o a spalla dall’operatore ed è dotato di motore di tipo elettrico
o endotermico a due tempi, alimentato mediante una miscela benzina-olio, con
cilindrata variabile, a seconda dei modelli, da 18 a 50 cc.
Il motore, tramite un albero di trasmissione posto all’interno di un’asta, aziona un
disco o un rotore che sostiene due fili di nylon.
Sono reperibili in commercio due versioni: decespugliatore con asta fissa o
spalleggiato.
Il nostro Gruppo è in possesso del decespugliatore con asta fissa.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
Il decespugliatore ad asta rigida è composto da un gruppo collegato direttamente ad
una estremità dell’asta rigida su cui sono presenti:
- la manopola di presa con interruttore di marcia e arresto del motore nella parte
superiore
- leva dell’acceleratore nella parte sottostante
- l’anello di sostegno dell’attrezzo da collegare alle cinghie di supporto
- l’impugnatura o manubrio di manovra dell’asta.
All’altra estremità dell’asta è presente il dispositivo composto da albero, flange e
gruppo di trasmissione angolare per il collegamento dei vari utensili a disco o a
testina con filo di nylon (del tipo flessibile monofilamento non metallico) nonchè la
protezione di sicurezza contro le proiezioni.
Impareremo in seguito, anche in questo caso, il funzionamento del decespugliatore.
CONSIGLI PER LA SICUREZZA
Dobbiamo proteggere:
-
IL VISO
IL CAPO
LE ORECCHIE
GLI ARTI SUPERIORI
GLI ARTI INFERIORI
TENERE UNA DISTANZA DI SICUREZZA (15 mt.) DA ALTRI
OPERATORI
Tutte le operazioni di manutenzione, quali ingrassaggio, lubrificazione, rifornimento,
o sostituzione di organi lavoranti, devono essere effettuate con la macchina
appoggiata a terra, il motore fermo e lo “STOP” inserito.
Effettuare un’accurata pulizia e lubrificazione prima del rimessaggio invernale
NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONI INFORTUNI
- Indossare sempre un’idonea protezione per il capo (visiera o occhialini)
protezione per gli occhi e dispositivi di protezione per le orecchie (cuffie)
- Assicurarsi che i capelli non scendano al di sotto delle spalle.
- Indossare sempre abbigliamento idoneo (tute, giacche con maniche strette
pantaloni lunghi, scarponcini o stivali e guanti di protezione).
- Evitare abiti ampi, pantaloni corti, calzature non idonee (sandali, ciabatte ecc.)
- Non utilizzare l’apparecchio quando si è stanchi o sotto l’effetto dell’alcool.
- Non fumare durante l’utilizzo dell’attrezzo né durante le operazioni di
rifornimento.
TABELLA ANALISI DEI RISCHI
- Eventuale contatto con il disco in rotazione durante il lavoro (da parte
dell’operatore o di terzi).
- Pericolo di taglio da parte del disco durante le operazioni di manutenzione e
trasporto.
- Pericolo di proiezione di materiali verso l’operatore (schegge, vetri, sassi e
rischio di rottura del disco).
- Ustioni.
- Rumore emesso dalla macchina.
- Vibrazioni emessi dalla macchina.
Leggere sempre e comunque prima dell’utilizzo il manuale uso e manutenzione
della macchina.
MOTOSEGHE
La motosega è una macchina utilizzata per effettuare il taglio del legno generalmente
in direzione perpendicolare alle fibre nelle operazioni di abbattimento alberi, taglio di
rami, di legna da ardere, ecc., azionata da motore elettrico o motore a scoppio.
La macchina è sostenuta dall’operatore con entrambe le mani sulle apposite
impugnature.
In commercio sono reperibili motoseghe con motore a due tempi alimentato con una
miscela di benzina e olio aventi cilindrate comprese tra i 30 e i 120 cm³; sono
reperibili anche motoseghe azionate con motore elettrico con potenze che possono
arrivare a circa 1500 W.
Il primo per motivi pratici è il più impiegato.
DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
Da un punto di vista strutturale la motosega si compone di un gruppo motore, di un
organo di taglio e di un sistema di impugnatura.
Il gruppo motore è costituito generalmente da un motore a due tempi monocilindrico
(12-14.000 giri/min); l’alimentazione avviene tramite un carburatore a membrana che
funziona indipendentemente dalla posizione della macchina.
Dall’albero motore, il moto, è trasmesso tramite un pignone ad una catena tagliente
che scorre su una barra di guida scanalata; tra la ruota dentata e l’albero motore è
interposta una frizione centrifuga che si innesta automaticamente quando il motore
viene accelerato.
Dispositivi di Protezione Individuali minimi
per l’utilizzo delle motoseghe.
- Casco con visiera per la protezione della testa dai rami di caduta e per la
protezione di proiezioni di materiale;
- Cuffia insonorizzata per la protezione dell’udito;
- Guanti antitaglio per la protezione delle mani
- Salopette antitaglio
- Stivali antitaglio con punta antischiacciamento e suola antiscivolo per la
protezione inferiore della gamba e la protezione del piede.
TABELLA ANALISI DEI RISCHI
- Contatto con la catena in movimento.
- Rottura della catena.
- Investimento o urto causato dall’albero in abbattimento (rimbalzo, spostamento
incontrollato).
- Caduta durante lo spostamento ( inciampo e/o scivolamento).
- Rumore emesso dalla macchina.
- Ustioni.
- Vibrazioni emessi dalla macchina.
- Proiezioni di materiale inerte.
- Cadute dall’alto dell’operatore e della motosega.
- Incendio o esplosione.
- Contatto o inalazione di fluidi, gas vapori e polveri.
ULTERIORI CONSIGLI PRATICI PER L’UTILIZZO DELLA MOTOSEGA
- Non utilizzare l’apparecchio quando si è stanchi o sotto l’effetto dell’alcool.
- Non fumare durante l’utilizzo dell’attrezzo né durante le operazioni di
rifornimento
- Durante il taglio tenere saldamente la motosega con entrambe le mani. Una
presa salda contribuisce a mantenere il controllo della sega in caso di
contraccolpo o altra reazione inattesa.
- Tagliare posizionandosi leggermente a lato, fuori dal piano di taglio della
catena e della barra di guida per ridurre il rischio di lesioni in caso di perdita di
controllo della sega.
- Per trasportare la motosega, arrestare il motore, tenere la barra di guida e la
catena di taglio rivolte all’indietro e la marmitta lontana dal corpo.
- Non iniziare il taglio degli alberi finchè l’area di lavoro non è libera.
- Non consentire ad altre persone di sostare vicino alla motosega all’avvio e
durante il taglio. Tenere gli astanti e gli animali lontano dall’area di lavoro.
Leggere sempre e comunque prima dell’utilizzo il manuale uso e
manutenzione della macchina e utilizzare il BUON SENSO.
POMPE SOMMERSE ELETTRICHE
La pompa sommersa elettrica è adatta per la movimentazione di acque pulite, sporche
e torbide, con particelle solide in sospensione.
I più comuni impieghi sono i prosciugamenti di vasche di raccolta delle acque di
scarico domestiche, di pozzetti fluviali, di ambienti allagati, di scavi e fosse
nell’ambiente edilizio.
Si chiamano pompe sommerse in quanto possono funzionare anche completamente
inserite nell’acqua; tramite una ventola, che opportunamente collegata a un motore
elettrico, aspira l’acqua e la convoglia nel tubo di scarico.
Non hanno grandi capacità di svuotamento, ma possono travasare sino a 300 lt./min.
di acqua.
NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONI INFORTUNI
- Il prodotto va sollevato e movimentato con cura tramite la maniglia o il golfare
(eventualmente utilizzare una corda per l’immersione).
- La pompa non è adatta a pompare liquidi infiammabili o pericolosi.
- Non utilizzare il cavo di alimentazione per il sollevamento e il trasporto.
- Non usare la pompa a secco (fuori dall’acqua).
- La spina, o presa di alimentazione, e l’eventuale condensatore, non possono
essere sommersi.
- Accertarsi che la tensione di targa e quella di rete siano compatibili.
- Impedire l’accesso alla pompa ai non addetti.
- Togliere tensione all’elettropompa o staccare la spina dalla presa prima di ogni
operazione, manutenzione, pulizia o spostamento.
- Attenzione alla formazione di ghiaccio.
- Usare sempre i guanti di protezione per qualsiasi operazione.
Leggere sempre e comunque prima dell’utilizzo il manuale uso e
manutenzione della macchina e utilizzare il BUON SENSO.
MOTOPOMPE O POMPE IDROVORE
Lo dice la parola stessa “motopompe” cioè pompe azionate da un motore a scoppio.
Hanno la funzione e la capacità di spostare enormi masse d’acqua.
NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONI INFORTUNI
- Operando in prossimità della macchina, usare un abbigliamento adeguato
evitando indumenti larghi con parti svolazzanti (cravatta, sciarpa, ecc.ecc.) che
potrebbero impigliarsi negli organi in movimento. Utilizzare i normali DPI,
tuta alta visibilità, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali, cuffie antirumore,
ed elmetto.
- Non effettuare manutenzioni al motore quando è in moto
- Non avvicinare le mani ad organi in movimento (cinghie, giunti ecc. ecc.)
- Non salire sulle motopompe per interventi di qualsiasi genere
- La marmitta di scarico si riscalda molto durante l’utilizzo e resta calda per un
certo periodo dopo lo spegnimento del motore. Attenzione a non toccare la
marmitta quando è calda.
- Per motivi di sicurezza non pompate mai liquidi infiammabili o corrosivi come
benzina o acidi. Inoltre per evitare la corrosione della pompa, non usate mai
acqua di mare, soluzioni chimiche o liquidi come olio usato, vino o latte.
- Utilizzate la motopompa su una superficie piana e regolare.
- Utilizzare la motopompa all’aperto o in locali molto areati onde evitare pericoli
di intossicazione.
- Impedire l’accesso alla pompa ai non addetti
- Fare rifornimento sempre con motore spento.
- Non fumate e tenete lontane fiamme libere o scintille dalla zona in cui il
motore viene rifornito o laddove viene conservato il carburante.
- Non riempite il serbatoio in eccedenza. Dopo aver fatto rifornimento,
assicuratevi che il coperchio del serbatoio sia ben chiuso e in modo
appropriato.
Leggere sempre e comunque prima dell’utilizzo il manuale uso e
manutenzione della macchina e utilizzare il BUON SENSO.
GRUPPO ELETTROGENO O MOTOGENERATORE
Il gruppo elettrogeno o il motogeneratore è una macchina costituita da un motore
termico accoppiato ad un generatore elettrico (alternatore) atta a produrre energia
elettrica a partire da energia termica di combustione tramite opportuna conversione
passando attraverso una conversione intermedia in energia meccanica.
NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONI INFORTUNI
- Non azionare mai il motore in presenza di pioggia o neve.
- Non toccare mai la macchina con le mani bagnate o i piedi umidi per evitare il
rischio di scosse elettriche.
- Assicurarsi che il generatore sia collegato con la massa a terra.
- Il rumore può recare danni all’apparato uditivo in rapporto al suo livello ed al
tempo di esposizione.
- Spegnere il motore e lasciarlo raffreddare almeno due minuti prima di fare
rifornimento.
- Durante il rifornimento evitare di fumare e tenersi a debita distanza da fiamme
o scintille.
- Avere cura di non versare carburante sul motore o sulla marmitta durante il
rifornimento.
- Evitare il funzionamento se si evidenziano perdite di carburante o se sussistono
rischi di esplosione.
- Qualora il carburante sia ingerito, inalato o venga a contatto con gli occhi,
rivolgersi immediatamente al medico.
- Se il carburante viene versato accidentalmente sulla pelle o sugli indumenti,
lavare immediatamente la parte interessata con acqua e sapone, e cambiarsi
d’abito.
- Non usare carburante contenente etanolo o alcool.
- Non superare mai il livello massimo di carburante nel serbatoio.
- Assicurarsi che la macchina si trovi sempre in posizione orizzontale, sia
durante il funzionamento che durante il trasporto. In caso di inclinazione si
possono avere delle fuoriuscite di carburante dal carburatore o dal serbatoio.
- Collocare la macchina in luogo ben protetto onde evitare eventuali lesioni a
passanti, bambini o animali.
- Non lasciare che i bambini facciano funzionare la macchina.
- Evitare di collocare materiali infiammabili in prossimità del tubo di scarico
durante il funzionamento della macchina.
- Non far scoccare scintille con la candela smontata.
- Al termine di ogni periodo di funzionamento sia il motore che la marmitta
risulteranno molto caldi; evitare pertanto qualsiasi contatto diretto con il
motore e con la marmitta in fase di controllo o di riparazione prima che gli
stessi siano raffreddati.
- Non usare la macchina con i cofani e le pannellature aperti o smontati.
- Assicurarsi che la macchina si trovi ad almeno un metro da strutture murarie o
da altre attrezzature al fine di evitare l’eventuale surriscaldamento del motore.
- Non coprire la macchina durante il funzionamento.
- Non manomettere le molle del generatore, i leveraggi o altre parti per variare la
velocità del motore.
- Non pulire la macchina con acqua.
- Non avviare il motore se manca il coperchio del filtro dell’aria o il filtro
dell’aria.
- Non spostare il gruppo elettrogeno durante il funzionamento e appoggiarlo su
terreno solido o su adeguato supporto in materiale non infiammabile.
- Non utilizzare il motore all’interno di abitazioni, in ambienti chiusi o poco
ventilati, a meno che si tratti di luoghi destinati ad uso esclusivo per il gruppo
elettrogeno. I gas di scarico per l’uomo possono provocare la perdita di
conoscenza e risultare letali in pochi minuti. In caso di utilizzo all’interno di
ambienti chiusi predisporre mezzi per l’espulsione di gas di scarico all’esterno.
- Il gruppo elettrogeno deve essere posizionato ad una distanza di almeno un
metro da ogni muro o dal soffitto e devono essere predisposte adeguate
aperture che permettano un buon cambio dell’aria per non compromettere il
raffreddamento ed una buona combustione del motore.
- Usare guanti e occhiali protettivi per maneggiare la batteria, perché l’elettrolito
contiene acido solforico che può provocare ustioni. In caso di contatto con la
pelle o gli abiti sciacquare con abbondante acqua. In caso di ingestione
contattare direttamente il medico. Collegare sempre prima il morsetto positivo
(+) e poi quello negativo (-).
- Controllare che non sia collegato nessun utilizzatore prima di avviare il
motore.
- Se sono presenti ruote sotto il gruppo elettrogeno, controllare che esse siano
bloccate per evitare movimenti indesiderati.
- Fare attenzione alle parti in movimento e alle parti soggette ad alte
temperature.
LEGGERE SEMPRE IL MANUALE USO E MANUTENZIONE
DELLA MACCHINA.
COLONNE TELESCOPICHE PNEUMATICHE
( COLONNA FARI)
Si definisce colonna fari la colonna telescopica a movimento pneumatico che
consente, in presenza di aria compressa, di effettuare l’innalzamento dei quattro
proiettori fino ad una altezza massima variabile fra i 5,4, 7 e 10 metri in relazione al
numero di sfili che la costituisce. Gli sfili sono realizzati in profilato tubolare in
alluminio estruso di sezione man mano decrescente, al cui interno agisce l’aria
compressa tenuta da apposite guarnizioni. Le lampade supportate provvedono a
fornire un servizio di illuminazione di diverso valore in relazione al tipo di proiettori
installati.
AVVERTENZE PRINCIPALI DURANTE L’UTILIZZO
Prima di iniziare la manovra di messa in servizio della colonna fari in nostro
possesso, è obbligatorio effettuare alcune importanti manovre.
Inizialmente il rimorchio va scollegato elettricamente (spina multipolare nera per
l’alimentazione di stop e luci di posizione posteriori) e si deve provvedere a liberare
il moschettone che collega per emergenza la fune metallica al freno di stazionamento.
In occasione di tale operazione, provvedere ad una verifica diretta del buono stato di
conservazione sia della spina e dei relativi contatti, sia del moschettone e del cavetto
ad esso collegato.
Successivamente è obbligo effettuare l’azione frenante sulle due ruote con l’impiego
del freno a mano. Quindi, sollevato il rimorchio liberandolo dall’automezzo trainante
con l’impiego della manopola predisposta, si sposti lateralmente di qualche
centimetro il gancio e si provveda all’appoggio del rimorchio a terra mediante la terza
ruota (rotella anteriore in plastica gommata).
Terminate le fasi di sgancio, si deve effettuare la messa in servizio dei quattro
stabilizzatori laterali.
Se il terreno si dovesse dimostrare cedevole, è possibile introdurre sotto il piedino un
pezzo di asse o altro che possa determinare un aumento della superficie pressata.
NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONI INFORTUNI
- Prima di innalzare la colonna fari controllare che non ci siano interferenze
(cavi elettrici, balconi, rami ecc. ecc.)
- Non lasciare che i bambini facciano funzionare la macchina.
- Utilizzare i normali DPI (tuta alta visibilità, guanti, scarpe antinfortunistiche
cuffie antirumore ed elmetto).
- Evitare l’avvicinamento di persone non in grado di valutare le condizioni di
rischio ed effettuare un uso improprio della macchina
Leggere sempre e comunque prima dell’utilizzo il manuale uso e
manutenzione della macchina.
CARRELLI ELEVATORI
I carrelli elevatori a forche, a trazione elettrica o diesel, rappresentano un mezzo di
trasporto e di sollevamento molto diffuso, per la loro capacità di trasportare, in modo
rapido, una gamma svariatissima di materiali per forma e dimensioni. Essi
consentono di sfruttare bene gli spazi e facilitano le operazioni di immagazzinamento
e di prelevamento. Il saper condurre con perizia e precisione un carrello elevatore
costituisce una parte vitale nella velocità di smistamento dei materiali; peraltro la
rapidità di esecuzione dei lavori non implica assolutamente gli eccessi di velocità del
veicolo, la precipitazione e l’audacia della manovra.
PRINCIPALI CONDIZIONI DI RISCHIO CONNESSE ALLA GUIDA DEI
CARRELLI ELEVATORI
La guida del mezzo, considerate le particolari possibili situazioni di percorrenza delle
vie di circolazione (restringimenti di carreggiata, circolazione promiscua di persone e
mezzi, ostacoli fissi, ecc.) presuppone le seguenti condizioni di rischio:
- investimento delle persone a terra durante la guida del mezzo;
- incidenti con altri veicoli o con strutture fisse, durante la guida del mezzo;
- incidenti causati dall’utilizzo del carrello elevatore da parte di personale inesperto.
REGOLE PER LA CIRCOLAZIONE NELLE AREE ESTERNE
1. Il carrellista dovrà moderare la velocità di circolazione in relazione alle condizioni
di percorribilità delle vie di transito (fondo sconnesso, eventuale presenza di
persone e/o mezzi) e comunque non dovrà mai superare il limite imposto di 10
km/h;
2. evitare brusche sterzate del mezzo, specie se a pieno carico;
3. per la circolazione si dovranno rispettare le basilari regole del Codice della strada,
ed in particolare:
- dare sempre la precedenza alle persone ed ai mezzi che agli incroci
provengono da destra;
- mantenere la distanza di sicurezza da eventuali mezzi in transito nella stessa
via e/o direzione;
- mantenere la distanza di sicurezza da eventuali mezzi in transito nella stessa
via con direzione opposta;
- moderare la velocità in funzione delle condizioni del fondo
stradale e del carico trasportato;
4. utilizzare preventivamente il segnalatore acustico (clacson)
tutte le volte in cui si renda necessario per avvertire persone e
mezzi della presenza del carrello;
5. durante la guida del carrello elevatore, si dovrà procedere
mantenendo una posizione corretta sul sedile, con la cintura
di sicurezza ben allacciata, non facendo sporgere parti del corpo fuori dalla
sagoma laterale del mezzo (vedi disegno a lato).
REGOLE PER LA CIRCOLAZIONE ALL’INTERNO
Valgono le stesse regole comportamentali elencate per la circolazione nelle aree
esterne, ma in aggiunta deve essere considerata la seguente istruzione:
1. in caso di transito all’interno di corridoi normalmente percorsi anche dai
lavoratori, utilizzare preventivamente il segnalatore acustico per avvertire il
personale della presenza del mezzo. Procedere successivamente con la massima
cautela, ed evitare il sollevamento del materiale in caso siano presenti delle
persone nelle vicinanze, che potrebbero essere esposte al rischio di schiacciamento
nel caso di un’eventuale caduta del carico trasportato o sollevato.
MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI
1. Normalmente i carichi trasportati non dovranno superare un’altezza tale da
impedire la normale visibilità al conducente del mezzo. Quando per la natura del
carico tale procedura non possa essere rispettata, il carrello dovrà essere condotto
solamente in retromarcia, a velocità adeguatamente ridotta;
2. durante la movimentazione dei materiali, le forche del carrello dovranno essere
mantenute inclinate verso l’alto ed ad un’altezza dalla pavimentazione pari
all’incirca a 15 / 20 cm, misurati nella parte più bassa delle forche stesse;
3. in caso di temporaneo abbandono del mezzo, abbassare le forche sino a terra ed
azionare il freno manuale di stazionamento;
4. le operazioni di carico e scarico del proprio mezzo, se non coordinate da persone
responsabili, sono autonomamente decise dal carrellista: egli deve perciò essere in
grado di eseguire diverse valutazioni riguardanti il posizionamento del mezzo, le
sue capacità di sollevamento, le condizioni di staticità del carico, le aree di
manovra e l’esecuzione di queste in condizioni di stabilità, tenuto conto del
“traffico” delle aree di transito e di deposito.
È quindi da evitare qualsiasi comportamento che possa condizionare in modo
negativo la sicurezza, come ad esempio l’uso improprio del mezzo o l’esecuzione
di azioni o manovre non di competenza (es. spingere altri carrelli o asportare e
manomettere dei dispositivi di sicurezza), che comunque possano compromettere
la sicurezza delle persone;
5. nel caso in cui sia necessario operare temporaneamente in maniera difforme
rispetto alle disposizioni elencate nella presente procedura, avvisare
preventivamente il preposto.
IMMAGAZZINAMENTO DEI MATERIALI
1. Durante le operazioni di prelievo ed accatastamento dei carichi, il carrellista dovrà
accertarsi visivamente che nei pressi del mezzo non sostino persone, che
potrebbero essere investite in caso di caduta accidentale del carico stesso, a
seguito di un’errata manovra;
2. Il carrellista inoltre dovrà conoscere ed attuare le seguenti regole
comportamentali:
- non depositare materiali sui passaggi, davanti alle porte od agli estintori,
nemmeno in maniera temporanea;
- sovrapporre solamente i carichi con analoghe dimensioni di base o con
superfici a scalare rispetto alla base;
- prima di qualsiasi manovra, verificare che il carico sia poggiato alla base dello
squadro di attacco delle forche, quando possibile.
L’EQUILIBRIO DEI CARRELLI ELEVATORI A FORCHE
Le cause principali che portano i carrelli elevatori all’instabilità si verificano quando
essi sono in movimento. Le due cause principali, che possono provocare il
ribaltamento del carrello sono:
- il sovraccarico;
- lo spostamento del baricentro.
La perdita dell’equilibrio in senso trasversale non può essere causata dal carico, ma
solo da una manovra sbagliata: la più frequente è costituita dall’errore di frenare il
carrello mentre esso sta percorrendo una traiettoria curvilinea. Tanto più alto è il
baricentro del carrello, tanto più facilmente si può ribaltare, per cui durante la marcia
in curva del carrello, sia a vuoto che a carico, è assolutamente necessario marciare
con forche a 15/20 cm da terra.
Analogamente, percorrere una discesa in marcia avanti equivale a marciare in
condizioni di massimo pericolo, sia con il carico sollevato da terra, sia con il carico in
posizione regolamentare di 15/20 cm da terra (aumento della distanza del baricentro
del carico dal punto di appoggio delle ruote anteriori, diminuzione del peso gravante
sulle ruote posteriori). Percorrendo invece una discesa in marcia indietro, tutte le
variazioni sopra riportate avvengono in senso contrario e quindi in sicurezza.
OBBLIGHI E DIVIETI
- non trasportare, né sollevare persone sul
carrello;
- non utilizzare il carrello per usi diversi
da quelli previsti dal costruttore;
- non abbassare od alzare bruscamente il carico durante il trasporto;
- non utilizzare accessori di sollevamento non regolamentari o non omologati per
il carrello in uso (es. prolunghe delle forche);
- in caso di trasporto di materiali pericolosi (es. bombole di gas inerti od
infiammabili, lubrificanti, ecc.) sarà necessario disporre a bordo di un estintore
e nel contempo provvedere a fissare adeguatamente i carichi prima della loro
movimentazione o, nel caso delle bombole, ad utilizzare gli accessori di carico
previsti (ceste) che permettono il trasporto in sicurezza;
- è assolutamente vietato fumare e/o usare fiamme libere nei pressi della zona di
ricarica delle batterie o durante il rifornimento di gasolio;
- nel caso di spanti di gasolio a terra, durante il rifornimento del mezzo, occorre
immediatamente provvedere alla bonifica secondo le indicazioni della relativa
procedura aziendale;
- evitare di accedere ai reparti di lavorazione coi carrelli diesel o comunque
limitare al massimo i tempi dell’operatività, ad esempio non lasciando
inutilmente accesi i mezzi quando non temporaneamente utilizzati;
- segnalare immediatamente al preposto le eventuali anomalie o
malfunzionamenti di cui si venga a conoscenza durante l’espletamento delle
proprie funzioni;
- la guida dei carrelli elevatori deve essere autorizzata esclusivamente al
personale addetto e specificatamente addestrato, nonché in possesso della copia
della procedura in oggetto;
- per ulteriori dettagli tecnici o di sicurezza fare riferimento al libretto d’uso e
manutenzione rilasciato dai costruttori dei singoli carrelli elevatori;
- non sollevare carichi eccedenti la portata massima del carrello elevatore
utilizzato. Per il sollevamento dei carichi tenere sempre in considerazione la
targhetta delle portate variabili delle forche applicata sul mezzo;
- non manomettere il segnalatore acustico di retromarcia, né il lampeggiante, ne
gli altri dispositivi di sicurezza e segnalazione.
IL RISCHIO ELETTRICO
L’energia elettrica è presente nelle industrie, nei posti di lavoro, nelle nostre case con
le più svariate applicazioni e per merito delle sue eccezionali caratteristiche di
flessibilità e se correttamente utilizzata è la fonte di energia più sicura tra quelle di
comune impiego.
Per ottenere ciò è necessario che siano predisposte opportune difese a protezione da
possibili rischi. L’assenza di protezioni adeguate può portare a situazioni di pericolo.
I pericoli connessi con l’uso dell’elettricità possono essere presenti nell’ambiente o
legati al comportamento dell’uomo.
Quindi i pericoli presenti nell’ambiente fisico possono essere definiti come situazioni
idonee a produrre infortuni, per difetti di isolamento di un’apparecchiatura, cavo in
tensione senza rivestimento isolante ecc ecc.; mentre i pericoli legati al
comportamento dell’uomo si possono definire come azioni di pericolo suscettibili a
produrre infortuni: mancanza di esperienza, scarsa preparazione ecc ecc.
In generale i pericoli legati alla corrente elettrica sono:
-
Contatto diretto
Contatto indiretto
Arco elettrico
Incendio di origine elettrico
CONTATTO DIRETTO
Toccando, ad esempio, due contatti di una presa (due fili elettrici scoperti) il corpo
umano è sottoposto al passaggio di una corrente elettrica, provocando una “scossa
elettrica”, la quale produce una sensazione che è sempre dolorosa e talvolta mortale.
Quando il corpo umano è in collegamento più o meno diretto con il terreno, per
esempio indossando scarpe non isolanti, toccando un solo contatto della presa o un
solo filo scoperto o qualsiasi elemento in tensione si verifica lo stesso fenomeno
sopra descritto; in tal caso la corrente elettrica passa dall’elemento in tensione
attraverso il corpo umano a terra..
CONTATTO INDIRETTO
I contatti indiretti sono quelli che avvengono con parti normalmente non in tensione
per un guasto interno o per la perdita di isolamento; tali contatti sono i più pericolosi
in questi casi toccando l’involucro dell’apparecchio guasto, il corpo umano è
sottoposto al passaggio di una corrente verso terra sempre che il corpo non sia
adeguatamente isolato dal suolo. L’involucro metallico interessato, in seguito al
guasto, assume un valore di tensione rispetto a terra che può raggiungere il limite di
220Volt, di conseguenza la “tensione di contatto” è maggiore quanto più alto è il
valore di corrente e quanto più lungo è il tempo per cui tale contatto permane.
ARCO ELETTRICO
È costituito da una sorgente di calore assai intensa e concentrata, con immissioni di
gas e di colori surriscaldati e tossici, irraggiamento termico e raggi ultravioletti che si
manifestano in caso di guasto o di manovre su apparecchiature elettriche es. corto
circuito.
INCENDIO DI ORIGINE ELETTRICO
È un incendio dovuto ad una anomalia dell’impianto elettrico che causa un innesco
della combustione, ad es. sovraccarico sotto dimensionamento dei cavi elettrici ecc
ecc.
TIPICHE SITUAZIONI A RISCHIO
- Impianto elettrico sprovvisto di impianto di messa a terra.
- Conduttore di protezione (colore giallo/verde) interrotto a causa di maltrattamento
del cavo.
- Utilizzo di materiali elettrici non identificato da un contrassegno internazionale o
un simbolo di un ente nazionale di formazione.
- Inserimento di un oggetto conduttore in una presa elettrica ( chiodo, filo metallico
ecc)
- Inserimento di una spina in una presa elettrica mantenendo le dita sugli spinotti
- Contatto con una spina rotta o un cavo elettrico danneggiato
- Riparazione di apparecchiature elettriche alla presa di corrente
- Interventi non autorizzati di impianti elettrici o quadri elettrici in tensione da
personale non qualificato
PREVENZIONI E DIVIETI
- È vietato effettuare qualsiasi riparazione o intervento su impianti elettrici, quadri
elettrici o apparecchiature prima di aver tolto l’alimentazione elettrica
- E’ vietato l’uso di adattatori di spine-prese, cavi voltanti di prolunghe, prese
multiple non fisse in modo stabile in quanto causa di possibile contatti diretti
accidentali.
- E’ vietato disinserire la spina elettrica dalla presa di corrente tirando il cavo di
alimentazione
- E’ vietato operare su apparecchiature elettriche con mani bagnate
- E’ vietato estinguere incendi utilizzando acqua o schiume a base acquosa quando
questi interessano impianti o apparecchiature in tensione
SPARGISALE SNO-WAY
La macchina, a funzionamento elettrico, è composta da una tramoggia, da un motore
a12 Volt, puleggia scanalata del motore, cinghia di trasmissione, tendicinghia
regolabile, puleggia condotta, albero di trasmissione e cuscinetti di supporto albero.
Il comando del motore viene eseguito dall’unità di comando montata in cabina di
pilotaggio.
SICUREZZA
RICORDATE
L’operatore attento è il miglior operatore. La maggior parte di incidenti è provocata
dall’errore umano. Certe precauzioni devono essere osservate per prevenire la
possibilità di lesioni all’operatore o a persone vicine a/o danneggiare l’attrezzatura.
AVVERTENZE IMPORTANTI
- Mai superare i limiti di peso lordo del veicolo, i limiti di peso lordo per asse e i
limiti di peso consentiti per il giunto di attacco del veicolo.
- Mai utilizzare lo spargisale sotto l’effetto del’alcool, sostanze stupefacenti o
altri farmaci che possano ostacolare la vostra capacità di valutazione e
reazione. Un incidente potrebbe provocare lesioni gravi o morte ad altre
persone o a voi stessi.
- Utilizzare sempre il veicolo in un’area ben ventilata. Il monossido di carbonio
contenuto nei gas di scarico è altamente tossico e può provocare gravi lesioni o
morte
- Mai avvicinare mani, capelli o vestiti a parti mobili come le pale della ventola,
cinghie e pulegge.
- Mai indossare cravatte o abiti svolazzanti quando si lavora sul veicolo o sullo
spargisale.
- Mai indossare orologi da polso, anelli o altra gioielleria quando si lavora sul
veicolo o sulle singole attrezzature. Questi oggetti possono agganciarsi a parti
mobili e causare un corto circuito elettrico che potrebbe provocare lesioni
personali gravi.
- Indossare sempre occhiali di sicurezza quando si lavora sul veicolo in modo da
proteggere la vista da acido di batteria, benzina, e polvere o sporco che si
solleva dalle parti mobili del motore.
- Fare sempre attenzione ad evitare contatto con superfici molto calde come
motore, radiatore e flessibili.
- Non permettere a bambini o persone non autorizzate di mettere in funzione lo
spargisale.
- Non superare i 70 Km/h quando lo spargisale è carico e collegato al veicolo. Le
distanze di frenata potrebbero ridursi e le caratteristiche di manovrabilità
potrebbero essere compromesse a velocità superiori a 70Km/h, E’ fortemente
consigliabile caricare lo spargisale nella sede di lavoro e distribuire i materiali
internamente nella sede di lavoro. Il trasporto di uno spargisale carico provoca
impatto sui materiali e può causare problemi al flusso di spargitura.
- Eseguire sempre il blocco del veicolo quando non presidiato per prevenirne
l’utilizzo non autorizzato.
- Controllare sempre eventuali rischi, ostruzioni e persone presenti sulla sede di
lavoro.
- Controllare sempre eventuali ostacoli pericolosi presenti nell’area circostante
prima di mettere in funzione la presente unità.
- Ispezionare sempre periodicamente l’unità per verificare la presenza di
eventuali difetti. Le parti guaste,mancanti o visibilmente usurate devono essere
immediatamente sostituite. L’unità, o qualsiasi sua parte , non dovrà essere
modificata senza previa autorizzazione scritta da parte del produttore.
- Spegnere sempre il motore del veicolo, posizionare la trasmissione in
parcheggio, ruotare l’interruttore di accensione in posizione “OFF” e applicare
saldamente il freno di parcheggio del veicolo prima di collegare o rimuovere lo
spargisale al veicolo, durante la regolazione dei sistemi di flusso e/o deflettori.
- Assicurarsi sempre che il personale sia lontano dall’area in cui viene eseguita
la spargitura. Il materiale viene scaricato dallo spargisale ad un’elevata velocità
e potrebbe provocare lesioni alle persone vicine.
- Ispezionare sempre bulloni e perni ogni qualvolta si collega o si stacca lo
spargisale, e prima della marcia. Eventuali componenti usurati o danneggiati
potrebbero cadere sulla superficie stradale mentre si circola. Provocando un
incidente.
- Mai introdurre le dita nel telaio o nei fori delle alette di supporto per
controllare l’allineamento quando si collega lo spargisale. Il moto improvviso
del telaio dello spargisale potrebbe provocare lesioni gravi alle dita.
- Mai utilizzare nello spargisale materiale contenente tralci, sterpaglia, plastica,
lattine o altri rifiuti. Materiali estranei potrebbero ostruire la trasmissione e lo
scarico e danneggiare l’unità.
- Non utilizzare mai materiali umidi nello spargisale. Questa unità non è
progettata per lavorare con materiali umidi. Utilizzare esclusivamente materiali
asciutti che scorrono liberamente. ( a flusso libero)
- Non lasciare mai materiali nella tramoggia per lunghi periodi di tempo.
Ricordare che il sale è igroscopio e che assorbirà l’umidità atmosferica
sufficiente per poi solidificarsi.
-
Leggere attentamente il manuale d’uso prima di mettere in
funzione lo spargisale.
ATTREZZATURA SCARRABILE
Il dispositivo, per i veicoli industriali atto ad incarrare e scarrare carrozzerie
intercambiabili, è stato progettato ed è prodotto allo scopo di permettere ad un unico
veicolo, sul quale è allestito, la possibilità di utilizzare svariate carrozzerie
intercambiabili, anche se diverse fra loro, purchè compatibili, dimensionalmente, con
il dispositivo ed il veicolo
INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
L'attenta visione dei consigli, riportati nel manuale uso e manutenzione, e il rispetto
delle norme vigenti sarà senz'altro di grande aiuto per lavorare nella massima
sicurezza.
La massima prudenza è il requisito primario e insostituibile per prevenire gli
eventuali incidenti.
L'operatore è l’unica persona responsabile della sicurezza propria e di chi lo circonda;
deve agire da professionista seguendo meticolosamente tutte le norme di sicurezza.
Ricordate sempre che la mancata osservanza di una sola norma di sicurezza può
causare danni alle persone e/o al veicolo.
L'operatore deve assicurarsi che tutti coloro che collaborano con lui siano
consapevoli dei pericoli connessi al funzionamento della macchina e per questo
devono essere adeguatamente istruiti.
L'operatore deve, in ogni momento, essere consapevole della sua responsabilità per la
sicurezza anche nei confronti del veicolo e di tutto ciò che è nelle vicinanze.
Le precauzioni che devono adottare l'operatore ed i manutentori del veicolo nelle fasi
di utilizzo o manutenzione saranno indicate in modo dettagliato nel manuale uso e
manutenzione.
LIMITAZIONI D'USO
- L'attrezzatura è idonea al trasporto di carrozzerie intercambiabili, purchè siano
- interfacciabili.
- Le carrozzerie, dovranno essere munite di ogni accessorio possibile per
garantire il sicuro trasposto su strada.
- La movimentazione delle carrozzerie, fasi di incarramento e scarramento,
devono avvenire con le carrozzerie VUOTE, ogni movimentazione non
contemplata nel manuale è da considerarsi vietata
- L'utilizzatore è tenuto a verificare la compatibilità del materiale da trasportare
con le carrozzerie e determinare le modalità di carico.
- Il carico non deve superare la portata del veicolo e non superare le masse
massime ammesse sugli assi dell'autocarro.
Leggere sempre e comunque, prima dell’utilizzo, il manuale uso e
manutenzione della macchina.
RIBALTABILE TRILATERALE
Innanzitutto che cos’è un ribaltabile?
Il cassone ribaltabile è una sovrastruttura con sponde apribili su tutti i lati, in cui il
pianale è fissato al telaio mediante cerniere.
Questa costruzione consente di scaricare posteriormente e lateralmente ribaltando il
cassone. La sponda posteriore mobile in un cassone ribaltabile può essere incernierata
in alto in modo tale da rendere più semplice lo scarico delle merci trasportate
PREVENZIONE INFORTUNI
-
Non superare mai il carico consentito
Assicurarsi che durante la marcia le sponde siano regolarmente chiuse
Caricare il cassone in modo uniforme
Ribaltare solo con veicolo in posizione orizzontale e posto su terreno solido
In fase di ribaltamento cassone accertarsi sempre che non vi siano interferenze
con soffitti , travi, linee elettriche aeree e/o altri ostacoli.
- Durante il ribaltamento assicurarsi sempre che la sponda corrispondente al lato
di scarico sia aperta.
- Accertarsi che non vi siano persone nel raggio d’azione della macchina.
- Non sostare per nessun motivo sotto il cassone ribaltabile sollevato e non
puntellato.
- Il puntello e in dotazione al veicolo.
- L’uso del puntello deve avvenire a cassone scarico.
NORME PER LA SICUREZZA
Prima di iniziare il ribaltamento del cassone l’operatore deve accertarsi che tutte le
protezioni ed i dispositivi di sicurezza siano in ordine.
- Accertarsi che nel raggio d’azione della macchina non ci siano persone e che la
zona dove si intende ribaltare sia sgombra.
- Accertarsi che le spine di manovra siano inserite negli appositi alloggiamenti
sferici dalla parte dove si intende ribaltare. (La sagoma diversa delle spine di
manovra non permetta l’incrociamento in diagonale delle spine stesse; inoltre
un dispositivo meccanico manuale impedisce l’inserimento in contemporanea
delle spine di manovra nelle sedi anteriori).
- Accertarsi che il terreno sottostante alle ruote del veicolo sia possibilmente
omogeneo e compatto.
- Non effettuare manovre con terreno in pendenza.
- Durante la manovra di ribaltamento del cassone non distrarsi ne allontanarsi
del veicolo.
- Non effettuare manovre di ribaltamento in caso di temporali con forti raffiche
di vento laterale.
- Nessuno deve sostare sotto il cassone sollevato se non puntellato.
IMPORTANTE
Accertarsi sempre dell’avvenuto sblocco della sponda dal lato in cui si intende
ribaltare.
Il ribaltabile, come tutte le macchine, ha bisogno di manutenzione e di controlli
periodici.
Trascurando e/o omettendo questi si abbrevia la durata della vita della macchina e
se ne compromette la sicurezza.
Leggere sempre e comunque, prima dell’utilizzo, il manuale uso e
manutenzione della macchina.
IMBARCAZIONI CON MOTORE FUORIBORDO
I motori fuoribordo sono motori marini concepiti per essere installati sulle
imbarcazioni in maniera non permanente e nella maggioranza dei casi possono essere
rimossi con molta facilità.
In base alla potenza possono essere utilizzati su barche anche di notevoli dimensioni
ed esiste la possibilità di un utilizzo combinato di più motori sulla stessa
imbarcazione.
La struttura tipica di un motore fuoribordo è costituita da un involucro esterno
contenente nella parte superiore il motore vero e proprio, nella parte centrale un
sistema di trasmissione, e nella parte inferiore, che viene immersa in acqua, l'elica.
Esistono variazioni a seconda della tipologia, ma in generale altre parti funzionali che
costituiscono i motori fuoribordo classici sono il sistema di accensione, i circuiti di
alimentazione e lubrificazione, il carburatore, e il sistema di raffreddamento con
presa in acqua.
AVVERTENZE PRINCIPALI PER L’USO DI MOTORI FUORIBORDO
- Tenere mani, capelli ed i vestiti lontano dalle parti rotanti quando il motore è
avviato
- Non toccare o rimuovere le parti elettriche quando il motore è in funzione.
- Assicurarsi che la leva del cambio sia in folle prima di avviare il motore.
- Spegnere il motore prima del rifornimento di carburante
- Tenere lontano il serbatoio del carburante scintille, fiamme libere e fonti di
accensione.
- Fare rifornimento in zone molto areate
- Fare attenzione a non rovesciare il carburante. Se il carburante si rovescia,
pulire immediatamente con degli stracci asciutti.
- Non riempire troppo il serbatoio del carburante
- Serrare saldamente il tappo di riempimento dopo il rifornimento di carburante.
- Se il carburante venisse inalato o venisse a contatto con gli occhi chiamare
immediatamente il pronto soccorso.
- Se il carburante si rovescia sulla pelle o sugli abiti, lavare con acqua e sapone.
- Controllare di tanto in tanto le viti di fissaggio del motore alla barca.
- Il motore emette gas di scarico che contengono ossido di carbonio, un gas
incolore e inodore quale può causare lesioni cerebrali o la morte una volta
inalato.
- Assicurarsi che non vi siano persone vicino al motore fuoribordo quando viene
inclinato su e giù, e prestare attenzione a non avvicinare parti del corpo fra
l’unità di azionamento e il sostegno del motore.
NORME DI SICUREZZA PER L’USO DEI NATANTI
Dotazione minima obbligatori per la navigazione nei fiumi, nei torrenti e corsi
d’acqua.
- Giubbetto di salvataggio certificato per ogni persona a bordo
- Salvagente anulare con 20/25 metri di cima galleggiante
Dotazione minima obbligatoria per la navigazione entro i 300 metri dalla costa.
- Non sono previsti ulteriori mezzi di salvataggio.
NOTA GENERALE
In qualsiasi tipo di imbarcazione, su qualsiasi tipo di imbarcazione ed in ogni
circostanza, quantunque non menzionati fra le dotazioni di sicurezza obbligatorie,
sono indispensabili:
- Coppia di remi o altro mezzo ausiliario
- Ancora adeguata al natante con cima/catena di idonea lunghezza (min. 10/25
metri).
- Mezzo marinaio
- Dispositivo ausiliario di svuotamento (sassola o pompa sentina manuale o
automatica).
D. P. I. obbligatori
-
Calzature stagne antinfortunistiche.
Stivali antinfortunistici (lontani dall’acqua).
Giubbetto di salvataggio indossato correttamente.
Elmetto di protezione indossato correttamente.
Guanti di protezione.
Doveri del conducente del natante
- Indossare il giubbetto di salvataggio
- Non fare manovre sconsiderate, fare particolare attenzione agli approdi e
mettere in atto tutte le precauzioni a seconda delle situazioni.
- Verificare che i trasportati indossino il giubbetto di sicurezza.
- Verificare che trasportati stiano seduti nel posto a loro assegnato quando il
natante è in movimento e fino ad attracco avvenuto.
- Rimanere a distanza di sicurezza (100 metri) da boe, gavitelli o palloni segna
sub che segnalano un sommozzatore in immersione; assolutamente non salpare
i suddetti.
- Se di supporto a sommozzatori in immersione, gli spostamenti devono essere
fatti a motore spento e con l’uso di remi.
- Non sovraccaricare il natante.
- In caso di guida a barra, il conducente avrà fissato al posto il cordino di
spegnimento motore in caso di caduta accidentale in acqua.
Doveri del trasportato
- Seguire sempre le indicazioni del conduttore del natante su cui si imbarca.
- Indossare il giubbetto di salvataggio.
- Una volta a bordo, non fare bruschi movimenti e stare in posizione seduta nel
posto assegnato fino ad attracco avvenuto.
- Su incarico del conducente solo una persona a prua avrà il compito di osservare
e segnalare con modalità convenute eventuali ostacoli.
USARE LA TESTA E IL BUON SENSO SEMPRE
CONCLUSIONI
Nonostante il titolo possa trarre in inganno, questo documento non ha la
presunzione di insegnare il comportamento corretto o ideale durante i vari
eventi, si limita a fornire poche indicazioni pratiche, raccolte dai vari
Istituti, Organizzazioni e privati durante la fase di stesura.
Spero che tutti voi troviate queste indicazioni ovvie e banali, perché, in
questo caso, il corso di informazione che stiamo portando a termine è
riuscito a fornire le basi per eseguire, in sicurezza, il lavoro che andremo
a svolgere.
Grazie per l’attenzione e la vostra preziosa collaborazione.
Claudio
Gruppo Volontari di Protezione Civile di Pontevico (Brescia)
Sede Amministrativa: Piazza del Comune, 1 – 25026 Pontevico (BS)
Sede Operativa: Via G. Feroldi, 9 – 25026 Pontevico (BS)
Telefono e Fax: +390309930510
Telefono H 24:+393485808628
Sito internet: www.protezionecivilepontevico.it
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