Mastergroup S.r.l. viale Carducci, 27 - 31015 Conegliano (TV)
tel. (+39) 0438 35157 – fax (+39) 0438 22566
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Settore Ambiente
DOMANDA DI SCREENING
PER LA V.I.A.
(AI SENSI DELL’ART.20 DEL D.LGS 152/2006
COME MODIFICATO DAL D.LGS 4/2008 )
ALL.1 – SCHEDE TECNICHE MACCHINARI
Superbeton Spa
Attività di recupero di rifiuti speciali
non pericolosi esistente presso la “Cava Bombarda”
Volpago del Montello - TV
Comm:
7582/12
Data :03/09/2012
Revisione n° : 00
ALL.1 - SCHEDE TECNICHE MACCHINARI
TONA ING. MAURO
F.A.I.M. S.r.l.
31027 SPRESIANO (TV) ITALY
Via Marmolada, 27 - Z.I. Nord
Tel.
0422 881802-04
Fax
0422 881806
E-mail
[email protected]
Cap. Sociale
R.E.A. Treviso
Reg. Imprese
C.F. e P. IVA
C. CEE
Export
€ 104.000 i.v.
153754
00795350263
00795350263
IT 00795350263
TV 028662
ALIMENTATORE VIBRANTE PRIMARIO
mod. AVP 130x450 matr. 1779
MANUALE DI ISTRUZIONI PER L’USO E
LA MANUTENZIONE e
DICHIARAZIONE DEL FABBRICANTE
D.P.R. n° 459 del 24/07/96
recepimento della
Direttiva macchine 89/392/CEE
e successive modifiche ed integrazioni
CLIENTE : SUPERBETON S.p.A. (Volpago del Montello)
Luogo di emissione: Spresiano (TV)
ITALY
Data di emissione : 30/04/02
AVP1779 M1.IA C1578.doc
AVP1779 M1.IA C1578.doc
COSTRUTTORE
F.A.I.M. S.r.l.
Via Marmolada, 27 - Z.I. Nord
31027 SPRESIANO (TREVISO) - ITALY
Tel. 0422/881802-4 Fax 881806
E-mail [email protected]
CLIENTE / ACQUIRENTE
SUPERBETON S.p.A.
Via IV NOVEMBRE, 18
31010 PONTE DELLA PRIULA (TV)
Luogo d’installazione : cantiere di Volpago del Montello (TV)
Via Antiga
UTILIZZATORE FINALE
SUPERBETON S.p.A.
Via IV NOVEMBRE, 18
31010 PONTE DELLA PRIULA (TV)
Luogo d’installazione : cantiere di Volpago del Montello (TV)
Via Antiga
IL PRESENTE MANUALE È DI PROPRIETÀ DELLA F.A.I.M. S.r.l. OGNI RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE È VIETATA
3
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4
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I
DICHIARAZIONE DEL FABBRICANTE
DICHIARAZIONE DEL FABBRICANTE
ai sensi del punto B dell’allegato II della Direttiva 89/392/CEE e successive modifiche ed
integrazioni.
F.A.I.M. S.r.l.
La ditta
Via Marmolada, 27 - Z.I. Nord
31027 SPRESIANO (TREVISO) - ITALY
dichiara sotto la propria esclusiva responsabilità che la macchina
ALIMENTATORE VIBRANTE PRIMARIO
Modello
Matricola n°
Anno di fabbricazione
APV 130x450
1779
2002
se utilizzata secondo quanto prescritto nel presente MANUALE è conforme:
• alla Direttiva del consiglio 89/392/CEE del 14 giugno 1989 concernente il
riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine e in
seguito modificata dalle direttive del consiglio : 91/368/CEE del 20 giugno
1991, 93/44/CEE del 14 giugno 1993 e 93/68/CEE del 22 luglio 1993;
• al D.P.R. 459/96 “Regolamento di attuazione delle Direttive 89/392/CEE,
91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE”;
• alla Direttiva 73/23/CEE “bassa tensione”;
• alla Direttiva 89/336/CEE relativa “compatibilità elettromagnetica”.
Dichiara inoltre che:
- è nuova di fabbrica;
- la macchina non è compresa nell’Allegato IV alla Direttiva 89/392/CEE;
- il fascicolo tecnico si trova presso la nostra sede;
- la conformità della macchina in oggetto, facente parte integrante dell’impianto
nel quale verrà incorporata, è subordinata alla corretta progettazione,
installazione e verifica dell’equipaggiamento elettrico (da eseguire a cura
dell’utilizzatore finale) secondo quanto previsto dalle normative CEI EN 60204 e
CEI 64-8;
- si vieta la messa in servizio della macchina, fintanto che l’impianto in cui sarà
incorporata sia stato dichiarato conforme alle disposizioni della Direttiva
89/392/CEE e successive modifiche ed integrazioni.
Spresiano lì, 30/04/02
F.A.I.M. S.r.l.
Il Legale Rappresentante
(Zago Gianfranco)
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5
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II
RIEPILOGO INDICAZIONI DI MARCATURA
Sulla macchina è apposta tramite rivettatura la seguente tabella identificativa (vedi Figura 1) riportante i dati tecnici
principali della macchina e il marchio
.
APV 130x450
1779
2002
8000
400
50
18,5
Figura 1
Essa si trova posizionata su un trave verticale della macchina (vedi freccia rossa di Figura 2), non deve essere
rimossa per nessun motivo e va mantenuta leggibile. È vietata la vendita della macchina senza tabella
identificativa.
Figura 2
6
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III
DATI TECNICI MACCHINA
DESCRIZIONE
DATI
Identificazione macchina
Tipo macchina
Modello macchina
Matricola macchina
Posizione nel lay-out – Disegno N° I1-338-00/A rev.C
N°
N°
ALIMENTATORE VIBRANTE
PRIMARIO
APV 130x450
1779
1B
Condizioni di utilizzo
Temperatura limite di funzionamento
0°÷35°
Caratteristiche materiale da alimentare
Tipo di materiale alimentabile
Dimensione massima pezzatura del materiale alimentabile
mm
Macerie
1000
Caratteristiche tecniche macchina
Portata massima oraria di materiale
Larghezza canala alimentatore
Lunghezza canala alimentatore
m3/h
mm
mm
250
1300
4500
Caratteristiche elettriche macchina (1)
Potenza motore elettrico unità di vibrazione VENANZETTI
kW
Potenza totale installata
Tensione nominale di funzionamento
Frequenza
kW
V
Hz
18,5 6 poli (950 giri/min)
B3 V 400/690
18,5
400/690 (± 5%)
50
Pesi
Peso complessivo a vuoto (senza materiale)
Peso complessivo a pieno carico (con materiale)
kg
kg
8000
15000
mod.
mod.
mod.
WD 150/125
MOLLINGOM 6000A
GIUBO PIRELLI
sec.
sec.
03
10
Componenti commerciali
N° 1 unità di vibrazione VENANZETTI
N° 14 SOSPENSIONI IN GOMMA
N° 1 GIUNTO DI TRASMISSIONE
Informazioni supplementari
Tempo di avviamento (2)
Tempo di arresto completo (2)
Configurazione in alimentazione e scarico
Materiale “ricevuto” da
Materiale scaricato su
Rumorosità
Livello di pressione sonora Leq rilevato a 1 m dalla macchina
(durante il funzionamento)
Verniciatura
Macchina
Protezioni (carter)
(2)
VAGLIO VIBRANTE SGROSSATORE
mod. VGB 600/2 matr.1448
dB(A)
85
VERDE Erba RAL 6010
RANCIO puro RAL 2004
Valore indicativo. Dipendente dall’ampiezza delle vibrazioni.
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INDICE
I
DICHIARAZIONE DEL FABBRICANTE ............................................................................. 5
II
RIEPILOGO INDICAZIONI DI MARCATURA..................................................................... 6
III
DATI TECNICI MACCHINA ................................................................................................ 7
1
INFORMAZIONI GENERALI............................................................................................. 11
2
1.1
INTRODUZIONE ......................................................................................................................11
1.2
A CARICO DEL CLIENTE ........................................................................................................11
1.3
GARANZIA ...............................................................................................................................11
1.4
NOTIZIE UTILI SUL MANUALE ...............................................................................................12
SICUREZZA...................................................................................................................... 13
2.1
PROFILI PROFESSIONALI DEL PERSONALE DI GESTIONE DELLA MACCHINA ..............13
2.2
RACCOMANDAZIONI GENERALI DI SICUREZZA .................................................................14
2.3
RACCOMANDAZIONI CIRCA L’ILLUMINAZIONE...................................................................15
2.4
ALLACCIAMENTI .....................................................................................................................15
2.5
PROTEZIONI DI SICUREZZA MACCHINA..............................................................................16
2.5.1
RIPARI / PROTEZIONI MECCANICHE DELLA MACCHINA ........................................................... 16
2.5.2
DISPOSITIVI DI SICUREZZA ........................................................................................................... 17
2.6
POSTAZIONI DI LAVORO .......................................................................................................18
2.7
PERICOLI DELLA MACCHINA ................................................................................................19
2.7.1
RISCHI RESISUI DELLA MACCHINA .............................................................................................. 20
2.8
SEGNALETICA DI SICUREZZA SULLA MACCHINA ..............................................................21
2.9
RUMOROSITÀ .........................................................................................................................22
3
USO PREVISTO E DIVIETI D’USO .................................................................................. 23
4
FUNZIONAMENTO DELLA MACCHINA.......................................................................... 25
4.1
DESCRIZIONE DELLA MACCHINA.........................................................................................25
4.2
DATI TECNICI PRINCIPALI .....................................................................................................28
4.2.1
4.3
DIMENSIONI D’INGOMBRO ....................................................................................................30
4.4
EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DELLA MACCHINA ........................................................32
4.4.1
QUADRO DI COMANDO IMPIANTO................................................................................................ 32
4.4.2
QUADRO COMANDO LOCALE ....................................................................................................... 33
4.5
5
PESI DELLA MACCHINA.................................................................................................................. 29
ACCENSIONE E SPEGNIMENTO DELLA MACCHINA ..........................................................33
4.5.1
ACCENSIONE................................................................................................................................... 33
4.5.2
SPEGNIMENTO................................................................................................................................ 33
4.5.3
RIAVVIAMENTO DOPO UN’ARRESTO ACCIDENTALE................................................................. 33
TRASPORTO.................................................................................................................... 35
5.1
SMONTAGGIO DELLA MACCHINA PER IL TRASPORTO.....................................................35
5.2
ATTREZZATURA PER IL TRASPORTO, L’INSTALLAZIONE E LA MESSA IN FUNZIONE ..35
5.3
SOLLEVAMENTO DELLA MACCHINA....................................................................................35
5.4
MODALITÀ DI CARICO SUL MEZZO DI TRASPORTO ..........................................................36
5.5
RICEVIMENTO E MODALITÀ DI SCARICO DELLA MACCHINA DAL MEZZO DI
TRASPORTO .......................................................................................................................................36
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9
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5.6
6
DEPOSITO DELLA MACCHINA...............................................................................................36
INSTALLAZIONE E MESSA IN FUNZIONE ..................................................................... 37
6.1
ESECUZIONE PIANO D’APPOGGIO.......................................................................................37
6.2
CRITERI DI POSIZIONAMENTO .............................................................................................37
6.3
PREPARAZIONE ALL’INSTALLAZIONE..................................................................................37
6.3.1
CONTROLLO DELLE FONDAZIONI ................................................................................................38
6.4
ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE ............................................................................................38
6.5
COLLEGAMENTO ELETTRICO...............................................................................................38
6.5.1
SCHEMI DI COLLEGAMENTO ALLA MORSETTIERA ....................................................................38
6.5.2
FISSAGGIO DEL CAVO DI ALIMENTAZIONE ALLA MORSETTIERA DEL MOTORE...................39
6.5.3
FISSAGGIO DEL CAVO DI ALIMENTAZIONE ALLA RETE ............................................................40
6.5.3
FISSAGGIO DEL CAVO DI ALIMENTAZIONE ALLA RETE ............................................................40
6.6
MESSA IN FUNZIONE .............................................................................................................40
6.6.1
CONTROLLI PRELIMINARI ALLA MESSA IN FUNZIONE ..............................................................40
6.6.2
PRIMO AVVIAMENTO ......................................................................................................................40
6.6.3
AVVIAMENTO ...................................................................................................................................41
6.6.4
RIEMPIMENTO DELLA TRAMOGGIA..............................................................................................41
6.6.5
ALIMENTAZIONE DI MATERIALE ...................................................................................................41
6.6.6
REGOLAZIONE DELLA PORTATA DELL’ALIMENTATORE ...........................................................42
6.7
ARRESTO E MESSA FUORI SERVIZIO..................................................................................43
6.7.1
7
ARRESTO D’EMERGENZA ..............................................................................................................43
MANUTENZIONE.............................................................................................................. 45
7.1
GENERALITÀ ...........................................................................................................................45
7.1.1
MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE E REGOLAZIONE ......45
7.2
MANUTENZIONE PERIODICA ................................................................................................46
7.3
ISTRUZIONI DI MANUTENZIONE ...........................................................................................47
7.3.1
CONTROLLO SERRAGGIO BULLONERIA .....................................................................................47
7.3.2
SOSTITUZIONE OLIO GRUPPO VIBRANTE VENANZETTI ...........................................................48
7.4
LUBRIFICAZIONE ....................................................................................................................50
7.4.1
TIPO DI LUBRIFICANTI CONSIGLIATI ............................................................................................50
8
RICERCA GUASTI ............................................................................................................ 51
9
ASSISTENZA TECNICA ................................................................................................... 52
10
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI E ROTTAMAZIONE........................................................... 53
10.1
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI ...................................................................................................53
10.2
ROTTAMAZIONE DELLA MACCHINA.....................................................................................53
10.2.1
11
MODALITÀ ........................................................................................................................................53
PARTI DI RICAMBIO ........................................................................................................ 54
11.1
AVVERTENZE SULL’IMMAGAZZINAMENTO DEI RICAMBI ..................................................54
11.2
LISTA PARTI DI RICAMBIO .....................................................................................................55
11.2.1
12
LISTA RICAMBI UNITÀ VIBRANTE VENANZETTI ..........................................................................55
ALLEGATI AL MANUALE ................................................................................................ 57
12.2
10
DISEGNO DI ASSIEME IMPIANTO N°DIS. I1-338-00/A REV.C...........................................61
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1
INFORMAZIONI GENERALI
1.1
INTRODUZIONE
Scopo di questo manuale è quello di fornire tutte le istruzioni previste dal D.P.R. 459/96 (recepimento della
Direttiva Macchine codificata come 98/37/CE).
Le istruzioni e le indicazioni presenti nel manuale riguardano :
• il riepilogo delle condizioni di marcatura;
• le norme di sicurezza ed antinfortunistica da osservare;
• l’uso previsto e i divieti d’uso;
• le caratteristiche tecniche;
• il funzionamento e l’esatto posizionamento degli organi di comando;
• le istruzioni per l’installazione e la messa in funzione;
• le istruzioni di manutenzione;
• le istruzioni per la ricerca guasti;
• le modalità per richiedere assistenza;
• le modalità per smantellare la macchina;
• le parti di ricambio principali;
• le istruzioni d’uso dei componenti commerciali.
1.2
A CARICO DEL CLIENTE
Fatte salve specifiche condizioni contrattuali, sono a carico del cliente:
• l’esecuzione delle fondazioni;
• l’allacciamento elettrico fino alla morsettiera del motore, compreso il conduttore di protezione comunemente
denominato “messa a terra”;
• l’illuminazione dell’ambiente di lavoro;
• materiali di consumo e/o soggetti ad usura;
• lubrificanti di primo riempimento della macchina.
È importante predisporre inoltre separatamente alla linea di potenza, un’apposita linea posta a 50 cm dalla
macchina (tensione 230V) per poter alimentare una lampada portatile necessaria nelle operazioni di controllo e
manutenzione della macchina.
1.3
GARANZIA
Il venditore garantisce le proprie macchine e attrezzature esenti da vizi e difetti di materiale o di lavorazione per un
periodo di 12 mesi dalla data di avviamento ovvero per un massimo di 2000 ore di funzionamento e comunque
non oltre i 18 mesi dalla data di consegna, salvo diverse condizioni stabilite contrattualmente che sono da ritenersi
prevalenti rispetto a quelle succitate.
Durante il periodo di garanzia il venditore (o suo incaricato) si impegna a rimuovere nel tempo necessario gli
evidenti vizi e difetti di materiale e/o di lavorazione. Ciò a condizione che la macchina sia stata impiegata
correttamente, secondo le istruzioni riportate nel presente manuale.
Sono esclusi dalla garanzia tutti i materiali di consumo.
La garanzia decade nei seguenti casi :
• utilizzo della macchina non conforme all’uso previsto;
• inosservanza della manutenzione prescritta;
• manomissione dei dispositivi di sicurezza;
• installazione precaria della macchina;
• uso di ricambi non originali F.A.I.M.;
• modifiche alla macchina eseguite senza approvazione scritta della F.A.I.M.;
• impiego di lubrificanti non previsti.
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11
AVP1779 M1.IA C1578.doc
1.4
NOTIZIE UTILI SUL MANUALE
Il presente manuale viene consegnato in originale all’utilizzatore finale e (se richiesto) in copia conforme
all’originale all’eventuale ente finanziatore.
Viene data facoltà all’utilizzatore finale di eseguire delle copie del presente manuale da consegnare agli operatori
che utilizzano ed eseguono la manutenzione della macchina, sempre che su di essi venga siglato “Ad uso interno
della ditta...(ragione sociale dell’utilizzatore)”.
In caso di rivendita della macchina il manuale deve accompagnarla.
Per garantire maggiore chiarezza d’illustrazione alcune figure possono mostrare particolari sprovvisti di protezioni
di sicurezza. In tale caso la circostanza viene segnalata. Non è consentito utilizzare la macchina senza che queste
siano regolarmente installate e fissate.
Convenzioni
• Termine macchina = ALIMENTATORE VIBRANTE PRIMARIO .
• Dicitura “mettere la macchina in sicurezza” = escludere la messa in moto e l’arresto della macchina dal
quadro comandi dell’impianto lavorazione inerti ed abilitare le stesse funzioni solamente dal quadro locale
adiacente alla macchina (vedi Figura 12).
• Con i termini “macchina/e a monte” e “macchina/e a valle” si intendono le macchine che (rispetto allo schema di
flusso del materiale nell’impianto) precedono e succedono la macchina oggetto del presente manuale.
Simbologia
Dove necessario vengono indicati i D.P.I. (dispositivi di protezione individuale) da utilizzare.
I simboli utilizzati nel presente manuale ed il significato da attribuire loro, sono i seguenti:
Tutte le diciture riportanti tale simbolo richiamano l’attenzione dell’operatore sulla propria ed altrui
sicurezza
*
Tutte le diciture riportanti tale simbolo sono molto importanti per l’integrità e l’affidabilità della macchina.
Tutte le diciture riportanti tale simbolo richiamano l’attenzione dell’operatore al rispetto dell’ambiente.
12
IL PRESENTE MANUALE È DI PROPRIETÀ DELLA F.A.I.M. S.r.l. OGNI RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE È VIETATA
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2
SICUREZZA
La sicurezza della macchina è intesa come la capacità che essa ha di svolgere la propria funzione, di essere
trasportata, installata, regolata, mantenuta, smantellata ed eliminata secondo le indicazioni specificate nel presente
manuale, senza provocare lesioni o danni alla salute.
A questo fine la macchina è provvista di protezioni di sicurezza che proteggono le persone dai pericoli. Durante il
funzionamento tali protezioni (costituite da ripari e dispositivi di sicurezza) devono essere correttamente fissate e
perfettamente funzionanti. Possono essere rimosse solamente per operazioni di controllo e/o manutenzione da
personale autorizzato, con macchina disattivata.
La sicurezza della macchina deve essere integrata con quella del posto di lavoro (vedi D.L. 626/94 recepimento
della direttiva 89/391/CEE relativa al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro). A
tale scopo il datore di lavoro deve istruire il personale sui dispositivi di sicurezza installati sulla macchina (descritti
in seguito), sui pericoli derivanti da esposizione a rumore, agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro fornendo
conseguentemente i dispositivi di protezione individuale adatti.
La manomissione/sostituzione non autorizzata di una o più parti o gruppi della macchina, l’uso di
accessori, di utensili e di materiali di consumo diversi da quelli prescritti dal costruttore, possono
rappresentare pericolo per la salute degli operatori.
2.1
PROFILI PROFESSIONALI DEL PERSONALE DI GESTIONE DELLA MACCHINA
La macchina è destinata ad impianti di lavorazione inerti, per cui viene utilizzata da operatori di cantiere.
Operatore addetto alla conduzione della macchina
L’operatore addetto alla conduzione della macchina deve possedere i seguenti requisiti:
essere a conoscenza della posizione e del funzionamento di tutti i comandi;
essere a conoscenza delle caratteristiche della macchina;
essere a conoscenza delle normative generali di sicurezza dell’ambiente di lavoro;
essere sufficientemente informato sui rischi che può presentare l’elettricità;
aver integralmente letto e compreso le istruzioni contenute nel presente manuale;
aver assistito alle istruzioni sull’uso impartite dai tecnici della F.A.I.M. S.r.l. alla consegna della macchina.
Manutentore meccanico
Tecnico qualificato in grado di condurre la macchina in condizioni normali, addetto agli interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria sugli organi meccanici. Non é abilitato ad interventi sull’impianto elettrico.
Manutentore elettrico
Tecnico qualificato in grado di condurre la macchina in condizioni normali, addetto agli interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria sull’impianto elettrico. Non é abilitato ad interventi sugli organi meccanici.
Datore di lavoro/Utilizzatore finale
È il responsabile del rapporto di lavoro con i lavoratori da lui dipendenti e in ogni caso, dell’attività lavorativa da essi
svolta. Ha di conseguenza l’obbligo di :
• istruire il personale ad un utilizzo in sicurezza della macchina secondo le istruzioni del presente manuale e della
vigente normativa (D.L.vo n.626/94 e D.L.vo n.624/96);
• adottare tutte le misure necessarie ad integrare la sicurezza della macchina con quella del posto di lavoro.
IL PRESENTE MANUALE È DI PROPRIETÀ DELLA F.A.I.M. S.r.l. OGNI RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE È VIETATA
13
AVP1779 M1.IA C1578.doc
2.2
RACCOMANDAZIONI GENERALI DI SICUREZZA
• L’operatore addetto alla “conduzione” della macchina e di conseguenza anche dell’impianto, prima di eseguire
qualsiasi operazione, deve aver letto e compreso integralmente il presente manuale (Figura 3) e deve
conoscere la dislocazione e il funzionamento di tutti gli strumenti per l’uso e l’arresto in emergenza della
macchina.
• Le manutenzioni ordinarie e straordinarie devono avvenire a macchina ferma, priva di qualsiasi tipo di
alimentazione (Figura 4) e con temperatura superficiale dei componenti non superiore a 40°C. Accertarsi inoltre
che le macchine a monte e la macchina a valle siano disattivate.
Figura 3
Figura 4
• L’operatore non deve avvicinarsi alla macchina se non servendosi degli appositi passaggi previsti; tali passaggi
vanno mantenuti sempre puliti e sgombri da eventuali residui di materiale inerte.
• È vietata l’installazione e l’uso della macchina in ambienti esplosivi.
• Non mettere utensili, mani o altro sulle parti in movimento, e tanto meno contenitori di liquidi vicino alle parti
elettriche.
• Non intervenire su parti elettriche con mani bagnate, indossando indumenti o usando utensili non isolanti.
• Mantenere il posto di lavoro costantemente pulito e in ordine. Predisporre un luogo dove conservare il presente
manuale.
• L’operatore deve evitare operazioni malsicure e non previste, che possano compromettere la propria e altrui
sicurezza.
• È severamente vietata la manomissione e/o la rimozione dei dispositivi di sicurezza e dei ripari installati sulla
macchina.
• Evitare di indossare catenine, braccialetti, anelli ed indumenti larghi che potrebbero impigliarsi.
• È raccomandato all’operatore l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali come previsto nelle istruzioni fornite
dal presente manuale (Figura 5).
Figura 5
• Prima di movimentare un pezzo con l’ausilio di un mezzo di sollevamento, accertarsi che la forza dello stesso
sia sufficiente. Utilizzare solo anelli ed imbracature di sollevamento in perfetto stato ed adeguate alle masse da
spostare, secondo le normative vigenti.
14
IL PRESENTE MANUALE È DI PROPRIETÀ DELLA F.A.I.M. S.r.l. OGNI RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE È VIETATA
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• A garanzia di un perfetto funzionamento della macchina nel caso di eventuali sostituzioni utilizzare sempre
ricambi originali F.A.I.M.
• Non asportare materiale dalla macchina quando questa è in funzione. C’è il rischio di essere colpiti da
materiale in movimento!
• Il personale estraneo non deve avere accesso all’impianto in cui la macchina funziona.
• Eseguire le manutenzioni periodiche programmate come indicato nel presente manuale.
ESTINTORE
Necessita tenere a portata di mano un estintore ed imparare ad usarlo. Ispezionarlo e sottoporlo a manutenzione
come previsto dalle istruzioni per l’uso allegate allo stesso (Figura 6).
Figura 6
CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO
Sistemare una cassetta di pronto soccorso presso la macchina in posizione visibile e protetta (Figura 6).
2.3
RACCOMANDAZIONI CIRCA L’ILLUMINAZIONE
L’utilizzatore finale deve garantire che l’illuminazione dell’ambiente di lavoro sia priva di zone d’ombra e di
abbagliamenti fastidiosi. L’illuminazione dovrà essere adeguata alle operazioni previste.
La mancanza di illuminazione può determinare dei pericoli.
Vedere norma ISO 8995-89 “Illuminazione degli ambienti di lavoro”.
2.4
ALLACCIAMENTI
I quattro conduttori (tre fasi + messa a terra) formanti il cavo di alimentazione elettrica (relativi ad ogni
motovibratore) devono avere diametro adeguato a sopportare i massimi assorbimenti del motovibratore stesso.
Fare riferimento alla tabella del paragrafo “ERRORE. L'ORIGINE RIFERIMENTO NON È STATA TROVATA.”
oppure al manuale allegato per individuare il diametro.
Per l’esecuzione degli allacciamenti è necessario osservare le regole generali di installazione per la preparazione e
la messa in opera di impianti elettrici. Vedi norma CEI 64-8.
L’installazione ed i collegamenti elettrici devono essere effettuati da personale qualificato.
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15
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2.5
PROTEZIONI DI SICUREZZA MACCHINA
La macchina è provvista di protezioni di sicurezza che proteggono le persone dai pericoli. Durante il funzionamento
tali protezioni (costituite da ripari / protezioni meccaniche e dispositivi di sicurezza) devono essere correttamente
fissate e perfettamente funzionanti. Possono essere rimosse solamente per operazioni di controllo e/o
manutenzione da personale autorizzato, con macchina disattivata.
Al fine di garantire un sicuro funzionamento della macchina l’utilizzatore finale deve installare delle ulteriori
protezioni da installare tra la parte terminale della macchina e la parte iniziale della macchina su cui viene scaricato
il materiale; questo al fine di evitare pericolo di schiacciamento degli arti.
2.5.1
RIPARI / PROTEZIONI MECCANICHE DELLA MACCHINA
TIPO DI RIPARO
Carter laterali e posteriore
protezione organi di
trasmissione (vedi Figura 7)
DESCRIZIONE
ILLUSTRAZIONE
Il suddetto riparo fisso
protegge da pericolo di
impigliamento e schiacciamento.
Protezioni
Figura 7
Installazione a cura di:
F.A.I.M. S.r.l.
Detti ripari devono risultare montati prima di mettere in funzione la macchina e possono essere rimossi
solamente a macchina ferma e priva di qualsiasi tipo di alimentazione da personale addetto alla
conduzione/manutenzione della macchina.
16
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2.5.2
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
Sezionatore lucchettabile (agente sugli ausiliari) che
permetta le eventuali operazioni di controllo / manutenzione in tutta sicurezza (vedi Figura 8 freccia
rossa).
Ogni macchina deve essere dotata di un sezionatore
lucchettabile (agente sugli ausiliari) che permetta le
eventuali operazioni di controllo / manutenzione in tutta
sicurezza.
Figura 8
Sistema di prevenzione all’accesso alla macchina durante il funzionamento.
Al fine di accedere in sicurezza alla macchina, si deve provvedere affinché ciò avvenga in condizioni di:
arresto completo di ogni componente e di tutte le macchine a monte e a valle da ottenersi con elementi di
adeguato livello.
Il ripristino delle condizioni di funzionamento deve avvenire solamente quando tutte le sicurezze sono state attivate
e previa l’esecuzione delle procedure di avviamento volontariamente eseguite sul quadro di comando dell’impianto.
Selettore modale di funzionamento.
Affinché le operazioni di regolazione e manutenzione della macchina siano effettuate in piena sicurezza, le funzioni
di comando (avviamento ed arresto) devono avvenire presso la macchina. A tale scopo l’equipaggiamento elettrico
della macchina deve prevedere:
• il quadro di comando dell’impianto deve essere provvisto di un commutatore a chiave avente funzione di
selettore modale di funzionamento. Tale commutatore deve avere una posizione cosiddetta di
“MANUTENZIONE” che preveda il disinserimento della chiave con la conseguente esclusione del comando dal
quadro di comando generale (quasi sempre posizionato distante dalla macchina);
• presso la macchina va installato un quadro locale provvisto di: selettore modale di funzionamento, pulsante
di marcia (ad azione mantenuta) e pulsante di arresto.
Dispositivo di arresto d’emergenza.
Sulla macchina oppure in vicinanza di essa va installato un dispositivo di arresto d’emergenza quale un interruttore
con pulsante a fungo.
Tale dispositivo deve essere usato solamente nei seguenti casi:
• per evitare o ridurre al loro sorgere, i pericoli per le persone, i danni alla macchina o alla lavorazione in corso;
• prima di eseguire operazioni di manutenzione sulla macchina, al fine di evitare avviamenti imprevisti.
Esso va collocato in modo da essere facilmente accessibile e azionato senza pericolo aggiuntivo.
Il suo azionamento deve provocare l’arresto della macchina e di quelle a monte.
Per riavviare le macchine deve essere necessario “riarmare” il dispositivo d’emergenza e ripristinare manualmente,
singolarmente ed intenzionalmente ogni singola utenza.
Prima di riavviare la macchina eseguire un’accurata ispezione della macchina.
Non appena riavviata verificare che non si ripresenti il precedente pericolo/malfunzionamento.
Allarme acustico.
Essendo quasi sempre impossibile dal posto di comando dell’impianto assicurarsi dell’assenza di persone esposte
nelle zone a rischio, l’utilizzatore finale deve prevedere un allarme acustico.
Tale dispositivo deve funzionare, a seconda delle condizioni di utilizzo dell’impianto (avvio in ciclo automatico,
manuale, manutenzione, ecc.), secondo le prescrizioni della normativa/legislazione vigente.
Installazione dei suddetti dispositivi a cura di:
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• F.A.I.M.
nel caso di fornitura ed installazione completa di impianto elettrico e quadro di comando.
• Utilizzatore finale nel caso F.A.I.M. non fornisca ed installi impianto elettrico e quadro di comando.
Detti dispositivi devono risultare perfettamente funzionanti prima dell’accensione della macchina.
È vietato manometterli o variarne la taratura senza l’approvazione scritta della ditta F.A.I.M. S.r.l.
2.6
POSTAZIONI DI LAVORO
Intorno alla macchina sono previste delle postazioni di lavoro, da utilizzarsi per accedere alla macchina in
condizioni di fermo macchina/impianto.
Figura 9
Tale piano di servizio è da utilizzarsi esclusivamente per:
• accedere alla macchina e controllarne il corretto funzionamento;
• accedere alla macchina per effettuare le seguenti operazioni:
ƒ controllo/variazione vibrazioni gruppo vibrante;
ƒ controllo serraggio viti fissaggio gruppo vibrante;
ƒ controllo/sostituzione sospensioni in gomma MOLLINGOM;
ƒ rimozione materiale fuoriuscito dall’alimentatore.
Ogni altro utilizzo è vietato.
18
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2.7
PERICOLI DELLA MACCHINA
Durante il funzionamento della macchina si possono presentare i seguenti pericoli:
PERICOLO
MISURE DI PREVENZIONE
A
Contatto con organi in moto.
B
C
Pericolo generico causato da
un avviamento inatteso.
Pericolo
provocato
da
contatto e/o inalazione di
polveri.
D
Pericolo generato da rumore.
E
Pericolo di caduta o
proiezione di materiale
scaricato dalla macchina.
F
Pericolo
di
caduta
o
proiezione
di
materiale
durante il caricamento della
tramoggia.
G
Pericolo di eiezione di un
fluido ad alta pressione.
• Tutti gli organi rotanti che possono causare pericolo sono
adeguatamente protetti da ripari fissi.
• Accedere alla macchina esclusivamente in condizioni di “fermo
macchina”. Concordare con l’impiantista il blocco dell’impianto e il
posizionamento del cartello “MACCHINE IN MANUTENZIONE” (o
similare).
• Nel caso sia necessario controllare un organo con macchina in funzione
arrestare l’impianto e porre il quadro di comando in modalità
MANUTENZIONE. Accedere, avviare e controllare la macchina assieme
al responsabile servendosi del quadro locale (vedi “4.4.2 QUADRO
COMANDO LOCALE”).
• Prevedere un allarme acustico come descritto al punto
“2.5.2 DISPOSITIVI DI SICUREZZA”.
• Inumidire il materiale prima che venga caricato nella tramoggia.
• Inumidire il materiale con apposite docce disposte sulla macchina.
• Installare un impianto di captazione/apirazione polveri.
• Utilizzare maschere protettive delle vie respiratorie.
La macchina non necessita della presenza continuativa dell’operatore ma
solo di saltuari controlli sul corretto funzionamento, per cui l’operatore non è
esposto a pericolo da rumore che può provocare sordità.
È obbligatorio comunque segnalare il pericolo vicino alla macchina ed
indossare otoprotettori (cuffie e/o tappi) durante i controlli alla macchina in
funzionamento.
• Accedere alla macchina esclusivamente in condizioni di “fermo
macchina”. Concordare con l’impiantista il blocco dell’impianto e il
posizionamento del cartello “MACCHINE IN MANUTENZIONE” (o
similare).
• Se la macchina scarica il materiale su un NASTRO TRASPORTATORE,
quest’ultimo deve essere dotato di sponde di contenimento materiale.
• Delimitare la zona attorno alla macchina (per un raggio minimo di 2 mt.)
con transenne e/o nastro adesivo a strisce diagonali bianco/rosse e
fissare apposita segnaletica “VIETATO OLTREPASSARE TALE
LIMITE CON MACCHINA IN FUNZIONAMENTO”.
• Prevedere un allarme acustico come descritto al punto
“2.5.2 DISPOSITIVI DI SICUREZZA”.
• Accedere all’impianto esclusivamente in condizioni di “fermo impianto” e
con mezzi di carico fermi. Concordare con l’impiantista il blocco
dell’impianto e il posizionamento del cartello “MACCHINE IN
MANUTENZIONE” (o similare).
Nel caso la macchina sia installata al di sotto di una tramoggia di carico,
delimitare la zona attorno alla tramoggia (per un raggio minimo di 5 mt.)
con transenne e/o nastro adesivo a strisce diagonali bianco/rosse e
fissare apposita segnaletica “VIETATO OLTREPASSARE TALE
LIMITE DURANTE IL CARICAMENTO DELLA TRAMOGGIA”.
• Il cantiere deve essere provvisto di avvisatore acustico che segnali
quando un mezzo di carico del materiale (dumper, pala, ecc.) si trova
nella zona di carico della tramoggia.
• Nel caso di controllo/manutenzione su riduttore/variatore della macchina
(se installato/i) verificare che esso sia provvisto di tappo di sfiato.
• Dopo l’arresto della macchina attendere comunque almeno 1 ora
affinché l’olio si raffreddi.
• Aprire molto lentamente il tappo di carico/scarico indossando sempre e
comunque occhiali e guanti di protezione.
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19
AVP1779 M1.IA C1578.doc
H
I
J
2.7.1
PERICOLO
MISURE DI PREVENZIONE
Pericolo relativo all’equipaggiamento elettrico della
macchina
Pericolo provocato da guasti
nell’alimentazione di energia.
L’equipaggiamento elettrico della macchina deve essere conforme alla
norma europea armonizzata CEI UNI EN 60204.
Nel caso di mancanza di alimentazione di energia della macchina “a valle”,
si deve interrompere automaticamente l’alimentazione di energia alla
macchina.
.
RISCHI RESISUI DELLA MACCHINA
I rischi residui sono quei rischi non sufficientemente eliminabili e/o riducibili attraverso la progettazione e contro i
quali le protezioni non sono totalmente efficaci.
Durante il funzionamento della macchina possono presentarsi i seguenti rischi residui:
RISCHIO RESIDUO
MISURE ADOTTATE / DA ADOTTARE
A
Caduta accidentale di
• È apposta segnaletica nell’IMPIANTO indicante il rischio di caduta
massi
materiali.
al di fuori della tramoggia • Utilizzare sempre il casco di protezione.
durante lo scarico del
materiale dei mezzi d’opera. • Apporre segnaletica sui punti d’accesso alla zona della tramoggia di
carico indicante il divieto di accesso durante le operazioni di scarico del
materiale.
• Presso la zona della tramoggia di carico va installato un avvisatore
acustico che segnali quando un mezzo di carico del materiale (dumper,
pala, ecc.) si trova nella zona di carico della tramoggia.
B
Contatto e/o inalazione di
polveri
prodotte dall’impianto.
Rumore
determinato dall’impatto del
materiale sul fondo dei canali
vibranti durante lo scarico del
materiale
C
20
• Va apposta segnaletica nell’IMPIANTO indicante l’obbligo di uso di
maschere protettive delle vie respiratorie.
• Utilizzare maschere protettive delle vie respiratorie.
• Obbligo di uso indossare otoprotettori (cuffie e/o tappi).
• È apposta segnaletica nell’IMPIANTO indicante l’obbligo di uso di
otoprotettori (cuffie e/o tappi)
• È apposta segnaletica nell’IMPIANTO indicante il pericolo “In questa
zona il livello sonoro può superare i 90 db(A)”.
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2.8
SEGNALETICA DI SICUREZZA SULLA MACCHINA
La segnaletica di sicurezza da apporre sulla macchina (a carico della FAIM) e nelle vicinanze della macchina (a
carico del cliente) non costituisce un mezzo sostitutivo alle protezioni di sicurezza, ma bensì un aiuto a migliorare
le condizioni di sicurezza degli operatori addetti al funzionamento e alla manutenzione, attraverso la corretta
informazione su esigenze e situazioni che richiedono cautele e determinati comportamenti.
Tale segnaletica riguarda OBBLIGHI, DIVIETI, PERICOLI.
Il datore di lavoro è obbligato nei confronti degli operatori a farne prendere visione e a farli rispettare.
Deve altresì assicurarsi che questi non vengano rimossi, siano leggibili ed in caso contrario sostituirli o pulirli con
un panno pulito evitando di usare solventi, benzina, ecc.
È inoltre obbligato ad integrare la segnaletica di sicurezza della macchina con quella del luogo di lavoro (cava,
cantiere, stabilimento, ecc.) ove la macchina si trova ad operare, in ottemperanza alla legislazione vigente.
Figura 10
Tabella in alluminio - Dimensione 210x300 mm
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21
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SEGNALI DI PERICOLO
TIPO DI SEGNALE
SIGNIFICATO
Pericolo di Caduta materiali
N° PEZZI CONSIGLIATI
2
DIMENSIONI
CONSIGLIATE
mm 350x350 / 500 x 500
DA APPLICARE A CURA
DEL CLIENTE
1 per lato in prossimità della macchina vicino
al punto di carico / scarico del materiale
SEGNALI D’OBBLIGO
TIPO DI
SEGNALE
SIGNIFICATO
Obbligo di uso di
occhiali di protezione
Obbligo di uso del
casco di protezione
Obbligo di uso di
maschera antipolvere
Obbligo di uso di
cuffie antitumore
N° PEZZI
1(**)
1(**)
1(**)
1(**)
DIMENSIONI
CONSIGLIATE
mm 350x350 / 500 x 500
DA APPLICARE
A CURA DEL
CLIENTE
1 per lato in prossimità della macchina vicino
al punto di carico / scarico del materiale
2.9
RUMOROSITÀ
La macchina è stata progettata e costruita per ridurre alla sorgente il livello di potenza sonora.
L’operatore che conduce la macchina non è soggetto al rischio derivante da rumore in quanto la macchina non
necessita di presenza costante dell’operatore se non per saltuari controlli sul corretto funzionamento.
Il datore di lavoro dovrà provvedere ad attuare le misure necessarie per ridurre il rumore installando schermi,
rivestimenti murali fonoassorbenti, cabinature macchina e dotando l’operatore di dispositivi di protezione
individuale (tappi, cuffie).
L’emissione di rumore della macchina dipende dal tipo di ambiente in cui opera la macchina e dal tipo di materiale
lavorato. A causa di queste varianti i livelli di rumore possono superare i livelli prescritti dalle norme vigenti (D.M.
277/91) . Questa circostanza deve essere segnalata apponendo apposita segnaletica e può essere portata entro
livelli accettabili montando dei pannelli fonoassorbenti o montando una cabinatura isolante per la macchina. Inoltre
può essere contrastata munendo gli operatori di dispositivi di protezione individuale quali tappi e/o cuffie
antirumore (vedi direttive 89/656/CEE e 89/686/CEE).
Il valore relativo al livello di pressione sonora Leq della macchina è riportato al capitolo “III
MACCHINA”.
22
DATI
TECNICI
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3
USO PREVISTO E DIVIETI D’USO
L’uso previsto di questa macchina è :
l’alimentazione e la sgrigliatura (se prevista) di materiale inerte per frantoi o mulini primari, secondo i “limiti“ di
DATI TECNICI PRINCIPALI”.
funzionamento riportati nel presente manuale al punto “4.2
Tutto questo in ciclo di funzionamento automatico, per cui la macchina non abbisogna della presenza
dell’operatore tranne che per saltuari controlli.
La macchina è progettata e costruita per funzionare integrata con altre macchine. L’insieme delle macchine
costituisce l’impianto.
L’utilizzo singolo / indipendente della macchina (cioè non inserita in un impianto lavorazione inerti) non è vietato ma
è da ritenersi “non previsto” in quanto la macchina non può produrre gli effetti preposti se non asservita da :
♦ tramoggia di carico o silos o nastro trasportatore Ö per il carico del materiale;
♦ macchina di frantumazione e/o vaglio Ö per il “deflusso” del materiale scaricato.
La macchina non deve essere usata per:
• alimentare materiale di natura e caratteristiche diverse da quelle riportate nei dati tecnici (vedi 4.2
TECNICI PRINCIPALI);
• alimentare materiali collosi e/o appiccicosi.
DATI
Ogni altro uso non espressamente citato è da ritenersi vietato.
La durata d’uso prevista per questa macchina è di 5 anni dalla data di avviamento. Dopo tale periodo è
necessario far eseguire una revisione generale dalla F.A.I.M. o da una ditta autorizzata.
La durata d’uso prevista è subordinata all uso corretto della macchina (secondo i limiti riportati nel manuale) e
ad una sua adeguata manutenzione.
Questa macchina non deve essere utilizzata in ambienti con pericolo di esplosione.
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23
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4
FUNZIONAMENTO DELLA MACCHINA
4.1
DESCRIZIONE DELLA MACCHINA
Gli Alimentatori Vibranti primari sono macchine studiate per l’alimentazione di frantoi primari a mascelle
o ad urto.
Presentano il vantaggio di convogliare alla macchina di frantumazione soltanto il materiale sopragriglia
evitando al tout venant e alle parti fini di raggiungere la macchina stessa aumentandone cosi il
rendimento.
È importante tenere presente che gli Alimentatori Vibranti funzionano molto bene con tout venant quasi
privi di impurità di natura argillosa, in caso contrario, e specialmente con materiali umidi, essi tendono
all’intasamento delle griglie e formazione di strati di materiale che impediscono il corretto e regolare
scorrimento fino al limite della mancata asportazione delle parte fini.
Conseguenza di quanto sopradescritto è che gli Alimentatori Vibranti Sgrossatori sono delle macchine che
facilitano e semplificano certamente la costruzione di gruppi di alimentazione primaria, ma vanno utilizzati
solo in determinate condizioni e dopo una attenta analisi dell’inerte da trattare.
La macchina è composta da un robusto cassone, con una parte cieca ed una parte aperta verso il lato di
carico del frantoio. All’interno del cassone vi è un parte piana verso il lato cieco, seguito da alcuni piani a
griglia (2 per gli alimentatori fino a 4.000mm di lunghezza, 3 per quelli oltre i 4.000mm di lunghezza). Sia il
lato piano che i lati del cassone sono protetti da fodere intercambiabili, cosi come sono intercambiabili i
piani a griglia.
Il movimento della macchina è dato da una unità vibrante unidirezionale in bagno d’olio (Venanzetti), con
ampiezza della corsa regolabile a macchina ferma (a richiesta può essere fornito un dispositivo elettrico
che consente la regolazione della portata con macchina in movimento).
L’unità vibrante è comandata da un motore elettrico tramite un albero a giunti elastici in gomma del tipo
“Giubo Pirelli”.
Il cassone vibrante sopradescritto, appoggia per mezzo di molle in gomma del tipo “Mollingom® AP”, su un
telaio di base predisposto per il montaggio della tramoggia di carico.
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Fodere
Griglie
(optional)
Sospensioni in Gomma
Cassone Vibrante
Telaio di Base
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Cassone Vibrante
Telaio di Base
Motore Elettrico
Protezioni
Albero di Trasmissione
Trasmissione TAV.05
Gruppo Vibrante TAV.04
Giunto GIUBO
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4.2
DATI TECNICI PRINCIPALI
DESCRIZIONE
DATI
Identificazione macchina
Tipo macchina
Modello macchina
Matricola macchina
Posizione nel lay-out – Disegno N° I1-338-00/A rev.C
N°
N°
ALIMENTATORE VIBRANTE
PRIMARIO
APV 130x450
1779
1B
Condizioni di utilizzo
Temperatura limite di funzionamento
0°÷35°
Caratteristiche materiale da alimentare
Tipo di materiale alimentabile
Dimensione massima pezzatura del materiale alimentabile
mm
Macerie
1000
Caratteristiche tecniche macchina
Portata massima oraria di materiale
Larghezza canala alimentatore
Lunghezza canala alimentatore
m3/h
mm
mm
250
1300
4500
Caratteristiche elettriche macchina (1)
Potenza motore elettrico unità di vibrazione VENANZETTI
kW
Potenza totale installata
Tensione nominale di funzionamento
Frequenza
kW
V
Hz
18,5 6 poli (950 giri/min)
B3 V 400/690
18,5
400/690 (± 5%)
50
Pesi
Peso complessivo a vuoto (senza materiale)
Peso complessivo a pieno carico (con materiale)
kg
kg
8000
15000
mod.
mod.
mod.
WD 150/125
MOLLINGOM 6000A
GIUBO PIRELLI
sec.
sec.
03
10
Componenti commerciali
N° 1 unità di vibrazione VENANZETTI
N° 14 SOSPENSIONI IN GOMMA
N° 1 GIUNTO DI TRASMISSIONE
Informazioni supplementari
Tempo di avviamento (2)
Tempo di arresto completo (2)
Configurazione in alimentazione e scarico
Materiale “ricevuto” da
Materiale scaricato su
Rumorosità
Livello di pressione sonora Leq rilevato a 1 m dalla macchina
(durante il funzionamento)
Verniciatura
Macchina
Protezioni (carter)
(2)
VAGLIO VIBRANTE SGROSSATORE
mod. VGB 600/2 matr.1448
dB(A)
85
VERDE Erba RAL 6010
RANCIO puro RAL 2004
Valore indicativo. Dipendente dall’ampiezza delle vibrazioni.
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4.2.1
PESI DELLA MACCHINA
COMPONENTE
PESO UNITARIO (KG)
Pesi componenti da movimentare per trasporto
Basamento alimentatore
Alimentatore
2000
6000
Pesi componenti da movimentare per controlli/manutenzione
Gruppo vibrante WD 150-125
Motore elettrico
Protezioni alimentatore
850
150
25
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4.3
DIMENSIONI D’INGOMBRO
H
A = molle
I
B = protezioni
L
C = cassone
M
D = fodere
E
F
G
30
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Modello/Model
AVG 1100x4500
AVG 1200x4500
AVG 1300x4500
A
1540
1640
1740
B
1180
1280
1380
C
1100
1200
1300
D
1070
1170
1270
E
105
1050
1150
F
200
2100
2200
G
2040
2140
2240
H
2240
2340
2440
I
2000
2100
2200
L
1540
1640
1740
M
1100
1200
1300
N.B. dimensioni espresse in mm.
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4.4
*
EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DELLA MACCHINA
La presente macchina è fornita sprovvista di quadro elettrico di comando e dispositivi di arresto
d’emergenza.
La fornitura e l’installazione di quanto sopracitato è a cura dell’utilizzatore finale o di una ditta specializzata
ed autorizzata, la quale sarà responsabile dei rischi causati dall’inosservanza delle vigenti norme
sull’installazione e l’uso di apparecchiature elettriche nonché di quanto riportato nel presente manuale.
Dovendo tale macchina funzionare integrata con altre macchine (il cui insieme costituisce l’impianto), essa dovrà
essere comandata dal quadro di comando generale dell’impianto.
Tale quadro (come tutto l’equipaggiamento elettrico) dovrà essere progettato ed installato da ditte specializzate ed
autorizzate, rispettando i requisiti delle norme CEI vigenti.
Nel caso la macchina venga inserita in un impianto già esistente, i comandi di funzionamento dovranno essere
integrati nel quadro comandi generale già esistente.
La macchina a seconda della modalità di funzionamento deve essere comandata da :
• quadro di comando impianto
Î funzionamento normale;
• quadro di comando locale
Î regolazioni, controlli e/o manutenzioni sulla macchina.
4.4.1
QUADRO DI COMANDO IMPIANTO
Il quadro di comando impianto deve prevedere :
• 1 pulsante di marcia con relativa spia luminosa;
• 1 pulsante d’arresto con relativa spia luminosa;
• 1 magnetotermico di protezione contro i sovraccarichi del motore elettrico interbloccato con i motori delle
macchine a monte;
• 1 commutatore a chiave avente funzione di selettore modale di funzionamento.
I pulsanti ed il selettore dovranno avere relative etichette identificative.
Il selettore modale di funzionamento deve prevedere il funzionamento nei modi AUTOMATICO, MANUALE e
MANUTENZIONE, secondo le modalità in seguito descritte.
SELETTORE MODALE INSTALLATO SUL QUADRO COMANDI IMPIANTO
SELETTORE
POS.
MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO IMPIANTO
1
MANUALE
0
MANUTENZIONE POSTO MACCHINA
N.B. SOLO IN QUESTA POSIZIONE LA CHIAVE PUÒ ESSERE
ESTRATTA E QUINDI DISABILITARE IL FUNZIONAMENTO DEL
QUADRO COMANDI GENERALE.
2
AUTOMATICO
Figura 11
Modo MANUALE.
Nel modo MANUALE (la chiave è bloccata sul quadro generale) tutte le macchine dell’impianto sono comandate
dal quadro generale. In questa modalità le macchine possono essere avviate e arrestate singolarmente. È vietato
effettuare lavori di manutenzione sulla macchina.
Modo MANUTENZIONE.
Nel modo MANUTENZIONE (la chiave può essere estratta dal quadro generale) tutte le macchine dell’impianto
possono essere comandate solamente dal proprio posto macchina. In questa modalità è necessario rimuovere la
chiave dal quadro generale ed inserirla nell’interruttore a chiave del posto macchina.
Solamente in questa modalità di funzionamento è consentito effettuare operazioni di regolazione, controllo
e/o manutenzione sulla macchina.
Modo AUTOMATICO.
Nel modo AUTOMATICO (la chiave è bloccata sul quadro generale) tutte le macchine dell’impianto sono
comandate dal quadro generale. In questa modalità le macchine devono essere avviate secondo una sequenza
prestabilita. È vietato effettuare lavori di manutenzione sulla macchina.
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Installazione a cura di:
• F.A.I.M. nel caso di fornitura ed installazione completa di impianto elettrico e quadro di comando.
• Utilizzatore finale nel caso F.A.I.M. non fornisca ed installi quanto sopracitato.
4.4.2
QUADRO COMANDO LOCALE
Il quadro di comando locale (un esempio è riportato in Figura 12) va installato in prossimità della macchina e in
posizione sicura tale da non procurare pericoli aggiuntivi (esempio: premendo il pulsante 2 MARCIA non deve
essere possibile raggiungere la macchina con l’altro arto).
1
SELETTORE A CHIAVE DI COMANDO
POS. REMOTO: il funzionamento della macchina è
comandato dal quadro generale dell’impianto.
Deve rimanere in tale posizione durante il normale
funzionamento della macchina.
POS. LOCALE: il funzionamento della macchina è
comandato dal quadro locale
Deve essere portato in tale posizione quando si deve
comandare la macchina da tale quadro, per operazioni di
regolazione, manutenzione.
Figura 12
2
PULSANTE (ad azione mantenuta) “MARCIA”
3
PULSANTE “ARRESTO”
4
PULSANTE “ARRESTO D’EMERGENZA”
Installazione a cura di:
• F.A.I.M.
nel caso di fornitura ed installazione completa di impianto elettrico e quadri di comando.
• Utilizzatore finale nel caso F.A.I.M. non fornisca ed installi quanto sopracitato.
4.5
ACCENSIONE E SPEGNIMENTO DELLA MACCHINA
4.5.1
ACCENSIONE
Per effettuare l’accensione della macchina (non intesa come avvio alla lavorazione), selezionare una delle
modalità di funzionamento ed agire di conseguenza :
modo manuale : posizionare la chiave sulla modalità MANUALE e premere il pulsante marcia;
modo automatico : posizionare la chiave sulla modalità AUTOMATICO e premere il pulsante marcia.
*
4.5.2
Non avviare l’alimentatore vibrante se la macchina a valle (mulino, frantoio, nastro trasportatore, ecc.) è
spenta o se non è a regime normale di funzionamento.
SPEGNIMENTO
Per eseguire lo spegnimento della macchina sia essa funzionante in ciclo MANUALE o AUTOMATICO eseguire le
seguenti operazioni:
premere il pulsante arresto.
ATTENZIONE : una volta disattivata la macchina, i motovibratori continuano a girare per inerzia per
alcuni secondi. Attenderne l’arresto completo prima di intervenire per eventuali operazioni di
manutenzione e/o regolazione sulla macchina.
4.5.3
RIAVVIAMENTO DOPO UN’ARRESTO ACCIDENTALE
Nel caso la macchina venga arrestata accidentalmente (per esempio con il dispositivo di arresto d’emergenza) sarà
necessario riarmare tale dispositivo e ripetere la procedura di avviamento.
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5
TRASPORTO
5.1
SMONTAGGIO DELLA MACCHINA PER IL TRASPORTO
La macchina viene trasportata smontata nei seguenti sottogruppi :
• cassa vibrante completa di unità vibrante;
• sponde laterali;
• sponda posteriore;
• sovrasponde (se previste);
• trave di collegamento sponde;
• struttura di sostegno canali vibranti (basamento macchina);
• protezioni laterali;
• serie elementi in gomma.
La macchina va trasportata con un mezzo di trasporto di dimensioni tali da non eccedere i limiti di sagoma imposti
dal codice stradale e di portata adeguata al peso della macchina (vedi “4.2.1 PESI DELLA MACCHINA”).
La varie parti della macchina vanno caricate e bloccate mediante cunei e/o catene per impedire lo spostamento
longitudinale e trasversale durante il trasporto.
Per le sopracitate operazioni utilizzare i seguenti D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale):
5.2
ATTREZZATURA PER IL TRASPORTO, L’INSTALLAZIONE E LA MESSA IN FUNZIONE
Qui di seguito viene riportata la lista dell’attrezzatura che il cliente deve procurare per poter trasportare, installare e
mettere in funzione la macchina in sicurezza.
A
B
C
D
E
F
G
H
I
J
K
L
M
1 mezzo di sollevamento di portata adeguata;
4 corde d’acciaio o catene per il sollevamento;
1 saldatrice elettrica;
1 avvitatore elettrico da 1/2;
1 avvitatore elettrico da 3/4;
1 lampada portatile;
2 prolunghe elettriche L=25 mt (220 V);
2 prolunghe elettriche L=25 mt (380 V);
1 spina per allineamento dei fori;
1 livella a bolla;
1 goniometro per carpentiere;
1 serie completa chiavi fisse/stella;
1 serie completa chiavi esagonali;
5.3
N
O
P
Q
R
S
T
U
1 serie pinze;
1 serie martelli;
2 morsetti da falegname piccoli;
2 morsetti da falegname grandi;
1 rotella metrica L=5 mt;
1 seghetto;
1 banco di lavoro con morsa;
1 trabattello con piano di appoggio altezza 2 mt
completo di scala d’accesso e parapetti;
V 1 apparecchiatura per taglio ossiacetilenico;
W dispositivi di protezione individuale per ogni
operatore addetto al montaggio: cinture di sicurezza,
casco/occhiali/guanti
di
protezione,
scarpe
antinfortunistiche, cuffie antirumore.
SOLLEVAMENTO DELLA MACCHINA
La macchina va sollevata smontata nei seguenti sottogruppi principali:
•
•
•
•
cassa vibrante completa di unità vibrante;
n.2 sponde laterali;
sponda posteriore;
struttura di sostegno cassa vibrante (basamento macchina);
Utilizzare un mezzo di sollevamento di portata e “sbraccio” idoneo all’installazione.
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Prima di movimentare la macchina o una sua parte, individuarne il peso (vedi 4.2.1
PESI DELLA MACCHINA)
ed il punto di aggancio di un dispositivo di sollevamento. Se non indicati nel presente manuale e/o non previsti
sulla macchina contattare la F.A.I.M.
Verificare inoltre che l’attrezzatura di sollevamento sia adeguata al peso e al volume da movimentare.
Agganciarsi alle apposite “orecchie” saldate sulla struttura, verniciate di colore blu.
Nel sollevamento e nello spostamento aereo della macchina e/o di sue eventuali parti non far transitare o
sostare il carico sopra a persone o cose.
*
Non lasciar cadere o appoggiare con forza le parti della macchina. I colpi subiti potrebbero causare danni
e problemi nell’accoppiamento dei pezzi.
Nel caso di spostamento/sollevamento a mano di
componenti della macchina non sottovalutarne il peso.
Sollevare solamente pezzi di peso pari alle proprie
capacità e che comunque non superino i 30 kg,
utilizzando esclusivamente gli appositi appigli.
In caso contrario avvalersi di adeguati mezzi di
sollevamento.
Accertare preventivamente lo stato dei dispositivi di
sollevamento impiegati quali: catene, cinghie, barre,
carriponte, grù di sollevamento, ganci.
Figura 13
5.4
MODALITÀ DI CARICO SUL MEZZO DI TRASPORTO
Il carico della macchina (o delle parti che la compongono) sul mezzo di trasporto deve essere effettuato facendo
attenzione che essa non superi i limiti di sagoma per il trasporto su strada.
Una volta caricata la macchina, essa deve essere vincolata al mezzo di trasporto con adeguate corde disposte
lungo l’asse longitudinale e trasversale.
5.5
RICEVIMENTO E MODALITÀ DI SCARICO DELLA MACCHINA DAL MEZZO DI TRASPORTO
La merce viaggia sotto piena responsabilità del vettore e in caso di incidente o ritardata consegna nessuna
responsabilità può essere addebitata al costruttore.
Alla consegna della merce presso il cantiere, l’utilizzatore finale deve verificare che non abbia subito
danneggiamenti durante il trasporto e che tutto il materiale riportato nel documento di trasporto sia effettivamente
presente. In caso contrario dovrà segnalarlo immediatamente al vettore ed avvertire al più presto il costruttore.
Non saranno accettati reclami sull’integrità della merce una volta iniziato il montaggio della macchina!
Prima di scaricare la merce dal mezzo di trasporto verificare che vi sia sufficiente spazio per appoggiarla a terra e
che il terreno sia compatto.
5.6
DEPOSITO DELLA MACCHINA
Appoggiare le varie parti che compongono la macchina su dei legni di appoggio, affinché sia possibile sollevarli
con un mezzo di sollevamento provvisto di “forche”.
Nell’immagazzinamento non sovrapporre parti della macchina su altre.
Nel caso di stoccaggio all’aperto della macchina proteggere adeguatamente la macchina o le parti che la
compongono con teli impermeabili.
Durante il periodo di immagazzinamento verificare che l’imballaggio sia integro e che la macchina sia stoccata in
un luogo privo di agenti corrosivi.
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6
INSTALLAZIONE E MESSA IN FUNZIONE
6.1
ESECUZIONE PIANO D’APPOGGIO
Assicurarsi che il piano d’appoggio/incastellatura metallica della macchina risulti perfettamente piana e resistente al
carico statico e dinamico gravante.
6.2
CRITERI DI POSIZIONAMENTO
La macchina deve essere posizionata ad una distanza adeguata da pareti ed ostacoli di qualsiasi tipo (Figura 14)
affinché vi sia lo spazio necessario per eseguire le operazioni di installazione, regolazione e manutenzione.
≥ 2 mt
Macchina
Figura 14
6.3
PREPARAZIONE ALL’INSTALLAZIONE
Il luogo di installazione deve essere dotato dei segnali d’obbligo qui sotto rappresentati. Deve inoltre rispettare le
prescrizioni imposte dal D.L. 626/94 relativo al “Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori
durante il lavoro” recepimento della direttiva europea 89/391/CEE.
Prima di installare la macchina verificare:
• che tutto il personale addetto all’installazione dia dotato degli opportuni D.P.I.;
• l’eventuale interferenza con altre macchine;
• la presenza e l’integrità di tutto il materiale componente la macchina;
• la disponibilità di un mezzo di sollevamento;
• la professionalità del personale coinvolto nel montaggio;
• la pulizia di tutte le parti di accoppiamento.
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6.3.1
CONTROLLO DELLE FONDAZIONI
Eseguire un controllo sul corretto montaggio dei profili di sostegno della macchina.
6.4
ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE
Nella posa in opera assicurarsi che la macchina appoggi perfettamente in piano, usando una livella a bolla. In caso
di lievi dislivelli, intervenire inserendo fra il lato della macchina interessato e il basamento appositi spessori ricavati
da lamierino o acciaio.
Assicurarsi che tutte le protezioni di sicurezza siano montate e correttamente fissate.
Controllare il corretto fissaggio della tramoggia di carico superiore
Il posizionamento precario o non perfettamente livellato della macchina può causare nel tempo danni alla struttura
e conseguente pericolo di rotture non facilmente prevedibili.
Si consiglia pertanto di seguire scrupolosamente questa fase del montaggio.
Il montaggio della macchina deve essere eseguito da personale specializzato e dotato di tutte le
attrezzature necessarie.
Si devono impiegare mezzi di sollevamento idonei (gru, carro ponte, ecc.) e non improvvisati adatti a
diverso impiego, presenti generalmente nelle cave e nei cantieri.
Evitare che altre persone non addette si avvicinino durante le operazioni di montaggio.
Il personale addetto al montaggio deve essere dotato di tutte le dotazioni di sicurezza personali previste, in
particolare: guanti di protezione, casco antiurto, occhiali di protezione, scarpe antinfortunistiche, cinghie di
sicurezza per lavori in quota, ecc.
6.5
COLLEGAMENTO ELETTRICO
I conduttori costituenti il cavo di alimentazione per il collegamento del motore alla rete devono essere di sezione
adeguata affinché la densità di corrente, in ogni conduttore, non sia superiore a 4 A/mm2. Uno di questi serve
esclusivamente per il collegamento di messa a terra del motore.
La sezione dei conduttori deve anche essere adeguata in funzione della lunghezza del cavo utilizzato per non
provocare una caduta di tensione lungo il cavo, oltre i valori prescritti dalle normative in materia.
Si raccomanda, altresì, di utilizzare cavi flessibili per garantire la perfetta tenuta del pressacavo della scatola
morsettiera sul cavo di alimentazione.
6.5.1
SCHEMI DI COLLEGAMENTO ALLA MORSETTIERA
ATTENZIONE: Nel vano morsettiera è collocata una vite tropicalizzata recante una piastrina con impresso il
simbolo
(Figura 15). A tale vite, a cui è affidata la funzione di connettore per la messa a terra del
motore, deve essere collegato il conduttore giallo-verde del cavo di alimentazione.
A)
Tensione minore
B)
Tensione maggiore
C)
Rete di alimentazione
Per il collegamento TRIFASE:
Δ Triangolo
Y stella
Figura 15
38
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6.5.2
FISSAGGIO DEL CAVO DI ALIMENTAZIONE ALLA MORSETTIERA DEL MOTORE
Per le operazione da eseguire, procedere in sequenza come di seguito indicato:
Inserire il cavo di alimentazione attraverso il pressacavo all’interno della scatola morsettiera (A Figura 16).
Per i collegamenti utilizzare sempre dei capicorda ad occhiello (B Figura 16).
Figura 16
Evitare sfilacciamenti che potrebbero provocare interruzioni o corto circuiti (A Figura 17).
Ricordarsi di interporre sempre le apposite rondelle prima dei dadi (B Figura 17), onde evitarne
l’allentamento con conseguente collegamento incerto alle rete e possibile provocazione di danni.
Figura 17
Eseguire i collegamenti secondo gli schemi riportati e serrare a fondo il pressacavo (A Figura 18).
Interrompere il tassello pressafili assicurandosi che pressi totalmente i conduttori e montare il coperchio facendo
attenzione a non danneggiare la guarnizione (B Figura 18).
Figura 18
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Non far passare cavi elettrici in prossimità di componenti contenenti liquido (riduttore pendolare,
giunto idrodinamico, ecc.). Pericolo di cortocircuito in caso di fuoriuscita del liquido.
6.5.3
FISSAGGIO DEL CAVO DI ALIMENTAZIONE ALLA RETE
Il fissaggio del cavo di alimentazione alla rete deve essere eseguito da un installatore qualificato secondo le norme
di sicurezza vigenti.
Il collegamento del motore a terra, tramite conduttore giallo-verde del cavo di alimentazione, è obbligatorio.
Controllare sempre che i valori di tensione e frequenza della rete siano corrispondenti a quelli riportati sulla
targhetta del motore.
Importante
Nella scelta delle apparecchiature di marcia/arresto e protezione di sovraccarico, consultare i dati tecnici,
caratteristiche elettriche, corrente nominale e corrente di avviamento, inoltre scegliere sempre
magnetotermici ritardati, per evitare lo sgancio durante il tempo di avviamento, che può essere più lungo a
bassa temperatura ambiente.
6.5.3
FISSAGGIO DEL CAVO DI ALIMENTAZIONE ALLA RETE
Il fissaggio del cavo di alimentazione alla rete deve essere eseguito da un installatore qualificato secondo le norme
di sicurezza vigenti.
Il collegamento del motovibratore a terra, tramite conduttore giallo-verde del cavo di alimentazione, è obbligatorio.
Controllare sempre che i valori di tensione e frequenza della rete siano corrispondenti a quelli riportati sulla
targhetta del motovibratore.
Importante
Nella scelta delle apparecchiature di marcia/arresto e protezione di sovraccarico, consultare i dati tecnici,
caratteristiche elettriche, corrente nominale e corrente di avviamento, inoltre scegliere sempre
magnetotermici ritardati, per evitare lo sgancio durante il tempo di avviamento, che può essere più lungo a
bassa temperatura ambiente.
6.6
MESSA IN FUNZIONE
6.6.1
CONTROLLI PRELIMINARI ALLA MESSA IN FUNZIONE
Prima di avviare la macchina eseguire i seguenti controlli.
• Controllare che i dispositivi di sicurezza siano funzionanti e i ripari correttamente installati.
• Verificare che l’allacciamento alla fonte di energia elettrica sia fatto secondo normative vigenti e che il voltaggio
e la tensione di linea corrisponda a quella della macchina.
• Effettuare un giro d’ispezione della macchina per controllare il corretto fissaggio di tutte le parti.
• Controllare che la macchina installata sia ben stabile sui propri appoggi.
• Controllare che non siano presenti corpi estranei nelle varie parti della macchina tali da pregiudicarne il corretto
funzionamento.
6.6.2
PRIMO AVVIAMENTO
Le operazioni di primo avviamento della macchina servono ad effettuare :
la messa a punto della macchina, operazione che si può svolgere solamente presso l’utilizzatore finale quando la
macchina lavora sotto carico (con materiale);
individuare prontamente eventuali funzionamenti irregolari.
Dopo aver regolarmente collegato la macchina alla fonte di energia elettrica ed aver acceso la macchina
(seguendo le istruzioni del punto 4.5.1 ACCENSIONE), eseguire una prima prova della macchina a vuoto
(senza materiale) al fine di:
40
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• verificare il senso di rotazione dei motovibratori facendoli funzionare per brevissimo tempo senza coperchi. Non
appena verificato rimontare i coperchi assicurandosi che le guarnizioni OR siano collocate correttamente nelle
proprie sedi;
• verificare (utilizzando una pinza amperometrica) che la corrente assorbita su tutte le fasi non superi il valore di
targa. Nel caso il valore risultasse maggiore ridurre l’ampiezza di vibrazione fino al rientro nel valore indicato in
targa;
• verificare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza;
• controllare che in fase di avviamento, funzionamento e arresto, non vi siano parti della macchina che sbattano
su parti circostanti quali : tramogge e la bocca di carico del mulino;
• verificare che non vi siano rumori anomali.
Eseguire poi una prova della macchina sotto carico (con materiale) al fine di:
• controllare che in fase di avviamento, funzionamento e arresto, non vi siano parti della macchina che sbattano
su parti circostanti quali tramogge, canale, ecc.;
• verificare con una pinza amperometrica che la corrente assorbita su tutte le fasi dei motovibratori non superi il
valore di targa. In caso contrario controllare che l’alimentazione non sia eccessiva ed eventualmente ridurre
l’ampiezza delle vibrazioni;
• verificare che la quantità di materiale alimentato sia adeguata alla macchina a valle.
Una volta effettuate le verifiche soprascritte ed eventualmente aver eseguito le regolazioni del caso con macchina
disattivata, procedere con l’avviamento alla lavorazione della macchina.
*
6.6.3
Consigliamo di effettuare la prima messa in funzione della macchina avvalendosi di personale avente
esperienza in queste operazioni o, su richiesta, di un tecnico della F.A.I.M.
AVVIAMENTO
La macchina è dotata di motovibratori a 4 poli ad avviamento diretto.
Nel caso la macchina venga messa in funzione con un sistema sequenziale automatico di avviamento (p.es.PLC),
si raccomanda di temporizzare:
• la partenza dell’alimentatore in maniera tale da permettere alla macchina a valle (nastro, frantoio, mulino, ecc.)
di entrare in piena funzione;
• la partenza del sistema di carico a monte, affinché l’alimentatore entri in normale regime di funzionamento.
*
6.6.4
Attenzione : nel caso la macchina sia stata ferma per diverso tempo e/o con basse temperature può
accadere che in fase di avviamento vi siano difficoltà nell’avvio della macchina (salto della termica di
protezione contro sovraccarichi) a causa della notevole densità del grasso lubrificante di lubrificazione
presente nei cuscinetti.
RIEMPIMENTO DELLA TRAMOGGIA
Riempire di materiale la tramoggia (con macchina a valle già in funzione e a regime di rotazione) scaricando
più uniformemente e meno violentemente possibile il materiale nella tramoggia. Questo per ottenere minore usura
e maggiore durata della macchina.
Eventuali pilastri di calcestruzzo armato devono essere caricati già disposti nella direzione del flusso del materiale
(vedi Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.), affinché le intrusioni ferromagnetiche non si incastrino nella
zona di scarico del frantoio (possibile causa di danneggiamenti al tappeto in gomma del nastro trasportatore).
*
6.6.5
Durante il funzionamento mantenere sempre uno strato di materiale sul fondo della tramoggia al
fine di attutire l’impatto del materiale.
ALIMENTAZIONE DI MATERIALE
L’afflusso di materiale alla macchina deve essere regolare e continuo. È importante che non vengano immessi
materiali “inquinanti” quali assi di legno, tondini di armature, ecc. che causerebbero l’intasamento del canale di
scarico con gravi danni per la macchina e per la produzione dell’impianto.
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6.6.6
REGOLAZIONE DELLA PORTATA DELL’ALIMENTATORE
Per variare / regolare la portata del materiale in afflusso alla macchina a valle si può agire sul seguente fattore.
1)
VARIAZIONE AMPIEZZA VIBRAZIONI UNITÀ VIBRANTE VENANZETTI.
Vedere manuale Venanzetti allegato
N.B. LA MACCHINA È EQUIPAGGIATA CON MOTORE ELETTRICO A 6 POLI CON
VELOCITÀ DI 950 GIRI/MIN CA.
*
*
42
È ASSOLUTAMENTE VIETATO AUMENTARE I GIRI DEL MOTORE,
INSTALLANDO APPARECCHIATURE QUALI INVERTER.
La portata dell’alimentatore non deve superare le capacità produttive e l’assorbimento amperometrico del
motore elettrico della macchina a valle.
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6.7
ARRESTO E MESSA FUORI SERVIZIO
L’arresto della macchina deve avvenire solamente dopo aver fatto defluire tutto il materiale e dopo aver avuto
totale garanzia che siano state arrestate tutte le macchine a monte e che le stesse non possano essere riavviate,
seguendo le istruzioni riportate al punto “4.5.2 SPEGNIMENTO”.
Per effettuare la messa fuori servizio della macchina chiudere a chiave lo sportello del quadro comando utenze
e togliere qualsiasi tipo di alimentazione.
Nel caso di prolungati fermi macchina eseguire un lavaggio della macchina.
6.7.1
ARRESTO D’EMERGENZA
Questo tipo di arresto deve essere utilizzato solamente al fine di scongiurare un pericolo imminente o che si sta già
verificando. Inoltre deve essere premuto prima di eventuali controlli e/o manutenzioni alla macchina per evitare
avviamenti imprevisti.
Dopo aver utilizzato questo tipo di arresto, prestare molta attenzione nel successivo avviamento, controllando lo
stato generale della macchina.
ATTENZIONE : una volta disattivata la macchina essa continua a girare per inerzia per circa 1
minuto. Attenderne l’arresto completo prima di intervenire per eventuali operazioni di
manutenzione e/o regolazione.
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7
MANUTENZIONE
7.1
GENERALITÀ
Affidarsi esclusivamente a personale specializzato e competente.
Prima di procedere a qualsiasi operazione di manutenzione leggere attentamente e capire le istruzioni in seguito
riportate. In caso di dubbi o manchevolezze consultare il nostro servizio di assistenza tecnica.
A garanzia di un perfetto funzionamento della macchina nel caso di eventuali sostituzioni utilizzare sempre ricambi
originali F.A.I.M.
Eseguiti i lavori di manutenzione, prima di rimettere in servizio la macchina, controllare che:
•
i pezzi eventualmente sostituiti e/o gli attrezzi impiegati per l’intervento siano stati rimossi dalla macchina;
•
tutti i dispositivi di sicurezza siano installati ed efficienti.
*
7.1.1
In caso di manutenzione mediante saldatura elettrica è opportuno evitare il passaggio della corrente
attraverso i cuscinetti. Collegare la pinza della massa al pezzo che si deve saldare.
MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE E REGOLAZIONE
Qualsiasi operazione di regolazione e manutenzione (salvo diverse indicazioni) deve essere eseguita mettendo la
macchina in sicurezza, ovvero nella seguente condizione:
•
interruzione di qualsiasi forma di alimentazione (Figura 19);
•
macchina/utenza ferma;
•
esclusione della messa in moto e arresto della macchina dal quadro comandi dell’impianto lavorazione inerti
ed abilitazione delle stesse funzioni solamente dal quadro locale adiacente alla macchina
•
dispositivo di arresto d’emergenza inserito (se previsto);
•
avviso di “macchina in manutenzione” posto in posizione ben visibile sul quadro comandi generali (Figura
20).
Figura 19
Figura 20
Essendovi però delle operazioni di controllo e/o manutenzione/regolazione in cui per ragioni tecniche è necessario
rimuovere il riparo e/o l’utenza deve essere avviata, per ottenere la sicurezza dell’operatore deve essere previsto
un modo di comando manuale che autorizzi il funzionamento dell’elemento pericoloso soltanto azionando un
comando ad azione mantenuta.
In questo modo sarà necessaria la presenza di due operatori, fatto che costituisce un notevole incremento del
livello di sicurezza.
Le operazioni che necessitano di quanto sopra indicato sono :
• Controllo senso di rotazione dei unità vibrante.
• Verifica assorbimento amperometrico del motore elettrico.
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7.2
MANUTENZIONE PERIODICA
SCADENZA
TIPO DI CONTROLLO/MANUTENZIONE
DOPO LE PRIME 24 ORE DI • Controllo serraggio bulloneria.
FUNZIONAMENTO
Controllare il serraggio della bulloneria sottoposta a maggiore sforzo : fissaggio
unità vibrante alla macchina e fissaggio del telaio di sostegno.
É noto infatti che nelle prime ore di esercizio la bulloneria subisce un’allentamento.
Successivamente l’esperienza conferma che risultano assestati. In ogni caso
effettuare un controllo ogni tre mesi
Ricordiamo che la maggior parte delle avarie e dei guasti è dovuta a
fissaggi irregolari o a serraggi mal eseguiti.
PERIODICITÀ
OGNI GIORNO
TIPO DI CONTROLLO/MANUTENZIONE
• Ispezione visiva della macchina
Prima di avviare la macchina eseguire un’accurata ispezione visiva di tutta la
macchina per assicurarsi che:
non vi sia materiale incastrato che potrebbe danneggiare la macchina ed interferire
col suo corretto funzionamento;
Controllare se la macchina presenta bulloni allentati, cinghie usurate, fodere
usurate, collegamenti allentati, accumulo di detriti, ecc.
A questo riguardo necessita eseguire frequenti pulizie della macchina al fine di
rimuovere sporcizia ed individuare eventuali perdite.
Queste operazioni richiedono solamente pochi minuti ma possono farvi
evitare incidenti e riparazioni costose.
OGNI 40 ORE DI
FUNZIONAMENTO
Controllo livello olio gruppo vibrante VENANZETTI
OGNI 200 ORE DI
FUNZIONAMENTO
• Controllo usura piano di scorrimento.
• Controllo integrità molle in gomma.
• Controllo serraggio bulloneria macchina.
• Pulizia della macchina.
Effettuare una pulizia generale della macchina ponendo particolare attenzione
all’eventuale eliminazione di : materiale incastratosi sulla macchina che potrebbe
comprometterne il corretto funzionamento; sporcizia depositatasi sui motovibratori.
OGNI 1000 ORE DI
FUNZIONAMENTO
• Sostituzione olio gruppo vibrante VENANZETTI
Per le sopracitate operazioni utilizzare i seguenti D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale):
46
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7.3
ISTRUZIONI DI MANUTENZIONE
7.3.1
CONTROLLO SERRAGGIO BULLONERIA
Eseguire il controllo del serraggio della bulloneria sottoposta maggiormente a sforzo : fissaggio UNITÀ VIBRANTE
utilizzando una chiave dinamometrica.
Un accoppiamento errato della bulloneria provoca, non solo danni alla macchina o problemi di
funzionamento, ma anche lesioni a persone
*
Se si deve sostituire della bulloneria dev’essere nuova, della stessa dimensione e qualità di quella che si
sostituisce. Il grado di resistenza del materiale è normalmente indicato sulla testata della vite mediante
numeri (8.8 - 10.9 - 12.9). Nel caso di smontaggio di dadi autobloccanti questi non devono essere
riutilizzati ma vanno sostituiti.
Serrare la bulloneria facendo riferimento al seguente prospetto.
Diametro
nominale
d (mm)
Mom. torc.
Mt (N·m)
Classe 8.8
M10 M12
50
85
M14
M16
M18
M20
M22
M24
135
205
283
400
532
691
M27
M30
M33
M36
M39
M42
M45
1010 1370 1932 2486 3232 4002 5013
Questo prospetto è calcolato per uno sfruttamento del limite elastico della vite al 70% ossia per un coefficiente c=0,7. Il momento torcente è
calcolato secondo un coefficiente di attrito = 0,14.
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7.3.2
48
SOSTITUZIONE OLIO GRUPPO VIBRANTE VENANZETTI
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7.4
LUBRIFICAZIONE
INTERVENTI DI MANUTENZIONE
Rif.
Scadenza (*)
Ogni 1000 ore
Tipo di manutenzione
Sostituzione olio unità vibrante
Quantità
Vedi su targhetta su
componente e astina
Legenda : QN=Quanto necessario RFAL=Riempire Fino A Livello
(*)=Le ore si intendono di funzionamento effettivo
Gli oli/grassi esausti vanno raccolti in appositi contenitori ed inviati alle aziende autorizzate al loro
smaltimento.
7.4.1
TIPO DI LUBRIFICANTI CONSIGLIATI
TIPI DI OLIO PER TEMPERATURE ORDINARIE
Quando la misura della temperatura effettuata su macchina a regime, rilevata in corrispondenza del coperchietto
labirinto esterno, non supera i 65÷70°C si deve usare uno dei seguenti tipi di lubrificante:
TABELLA OLI CONSIGLIATI
GRADO DI
VISCOSITÀ
(cSt)
ISO VG 150
BP
ENERGOL GR-XP 150
ESSO
SPARTAN EP 150
IP
MELLANA OIL 150
SHELL
OMALA OIL 150
TIPI DI OLIO PER TEMPERATURE ALTE
Quando la misura della temperatura effettuata su macchina a regime, rilevata in corrispondenza del coperchietto
labirinto esterno, non supera i 80÷85°C si deve usare uno dei seguenti tipi di lubrificante:
TABELLA OLI CONSIGLIATI
GRADO DI
VISCOSITÀ
(cSt)
ISO VG 220
BP
ENERGOL GR-XP 220
ESSO
SPARTAN EP 220
IP
MELLANA OIL 220
SHELL
OMALA OIL 220
*
50
Conservare grassi ed oli in recipienti chiusi ed usarli con la massima cautela evitando di inquinarli con
polvere, acqua o sporcizia. Non mescolare tipi diversi di grassi ed oli.
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8
RICERCA GUASTI
PROBLEMA
POSSIBILE CAUSA
RIMEDIO
EFFETTUABILE
DA
Senso di rotazione
sbagliato dell’unità
vibrante
Invertire due fasi su tre del motore
elettrico al fine di farlo girare in senso
opposto all’altro
Manutentore
elettricista
Il materiale avanza troppo
lentamente
L’unita di vibrazione
non vibra
sufficientemente
Aumentare ampiezza vibrazioni
Manutentore
meccanico
Il materiale avanza troppo
velocemente
L’unita di vibrazione
vibra troppo
Diminuire ampiezza vibrazioni
Manutentore
meccanico
La cassa vibrante vibra in
maniera irregolare
Elemento in gomma
danneggiato/usurato
Sostituire elemento
Manutentore
meccanico
Il materiale vibra ma non
avanza
La macchina vibra in maniera
irregolare
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9
ASSISTENZA TECNICA
Il servizio di assistenza tecnica F.A.I.M. è strutturato affinché al cliente sia garantita la massima rapidità ed
efficienza nel risolvere le richieste di assistenza a cui rispondono direttamente i tecnici specializzati che
normalmente si occupano delle operazioni di montaggio e avviamento delle macchine presso i clienti.
Per qualsiasi richiesta di assistenza telefonare, inviare un fax oppure una mail ai seguenti numeri, specificando il
tipo di macchina, la matricola e gli inconvenienti riscontrati e il cantiere ove si trova la macchina:
F.A.I.M. S.r.l.
31027 SPRESIANO (TV) ITALY
Via Marmolada, 27 - Z.I. Nord
(++39) 0422 881802-4
(++39) 0422 881806
52
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10
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI E ROTTAMAZIONE
10.1
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
Prima di procedere alla rottamazione della macchina è fatto obbligo di drenare e raccogliere l’olio e il grasso
lubrificante. La collocazione dei suddetti lubrificanti è rilevabile dalla tabella “7.4 LUBRIFICAZIONE”.
È fatto divieto assoluto di :
scaricare gli oli usati nelle acque sotterranee, nelle acque costiere e nelle canalizzazioni;
depositare e/o scaricare oli usati che abbiano effetti nocivi per il suolo;
eseguire qualsiasi trattamento degli oli usati che provochi un inquinamento dell’aria superiore al livello fissato dalle
disposizioni legislative vigenti.
Il ritiro dei rifiuti speciali e/o tossico nocivi deve essere affidato per contratto ad imprese espressamente autorizzate
e chi effettua materialmente il trasporto deve essere in possesso delle prescritte autorizzazioni.
OBBLIGHI DI REGISTRAZIONE
Secondo quanto previsto dalla direttiva europea 75/439/CEE relativa alla eliminazione degli oli esausti, i registri di
carico / scarico devono essere tenuti da tutte le imprese che ottengono rifiuti speciali o tossico nocivi derivanti da
lavorazioni industriali ed artigianali. Tali registri devono contenere indicazioni sui quantitativi, sulla qualità,
sull’origine, sull’ubicazione nonché sulla cessione e sul ricevimento degli oli.
10.2
ROTTAMAZIONE DELLA MACCHINA
Al termine della “vita operativa” della macchina (la cui durata è variabile a seconda delle condizioni di utilizzo e
della manutenzione eseguita) procedere alla sua rottamazione.
Essendo variabili da paese a paese le modalità di rottamazione delle macchine, si devono conoscere le leggi e le
prescrizioni vigenti in ogni paese e conseguentemente rispettarle.
10.2.1 MODALITÀ
• Scollegare la macchina dalla rete elettrica.
• Consultare attentamente le leggi vigenti nei paesi dell’utilizzatore in ambito di tutela dell’ambiente.
• Attivare secondo quanto prescritto dalla legge la procedura di ispezione dell’ente preposto e la conseguente
verbalizzazione della demolizione.
• Procedere allo svuotamento e stoccaggio di tutti i componenti che contengono liquidi di lubrificazione
meccanica, di eventuali acidi o sostanze nocive presenti nella macchina.
• Procedere allo smontaggio delle parti della macchina raggruppando i componenti secondo la loro natura
merceologica.
• Procedere alla rottamazione secondo le disposizioni legislative vigenti nel paese dell’utilizzatore.
• Durante le fasi di smontaggio dei componenti, osservare le prescrizioni di sicurezza.
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11
PARTI DI RICAMBIO
11.1
AVVERTENZE SULL’IMMAGAZZINAMENTO DEI RICAMBI
Cuscinetti
Prima del confezionamento i cuscinetti vengono protetti con prodotti antiruggine e quindi possono essere
conservati nella loro confezione per vari anni, purché tale confezione rimanga integra e l’umidità relativa del
magazzino non sia superiore al 60%. È importante che i cuscinetti vengano tolti dalla loro confezione solo all’atto
del montaggio e ciò per evitare che vi entrino particelle estranee. Non occorre togliere dai cuscinetti nuovi il
prodotto antiruggine. Solo se manipolati male, con probabile infiltrazione di sostanze, i cuscinetti devono essere
lavati bene con ragia minerale o petrolio depurato, asciugati ed ingrassati per proteggerli dalla ruggine.
Prodotti vari
I pezzi di ricambio indicati nella lista devono essere conservati nella loro confezione originale (ove prevista) in un
luogo asciutto, al riparo da intemperie e dalla polvere. Se si prevede un lungo periodo di immagazzinamento è
bene curare meglio la protezione dei pezzi con mezzi adatti (in genere tramite inserimento in sacchetti di plastica
sigillati per impedire l’infiltrazione di umidità dall’esterno).
Grassi per lubrificazione
Tenere il grasso sempre in recipienti ben chiusi. Usarlo con la massima cautela per evitare di inquinarlo con
polvere, acqua o sostanze estranee. Prima di iniettare il grasso, mediante l’apposita pompa, pulire sempre ed
accuratamente la testina degli ingrassatori
ATTENZIONE!!! NON TUTTI I PEZZI DI RICAMBIO POTREBBERO ESSERE DISPONIBILI IN PRONTA
CONSEGNA PRESSO IL NS. MAGAZZINO, quindi per ridurre al minimo il tempo degli arresti necessari
per le eventuali sostituzioni è indispensabile avere sempre disponibili presso il Vs. magazzino le parti della
macchina più soggette ad usura.
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11.2
LISTA PARTI DI RICAMBIO
11.2.1 LISTA RICAMBI UNITÀ VIBRANTE VENANZETTI
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12
ALLEGATI AL MANUALE
N° ALLEGATO
1
2
DESCRIZIONE
ISTRUZIONI D’USO E MANUTENZIONE
GRUPPO VIBRANTE TIPO WD
DISEGNO DI ASSIEME IMPIANTO
N° DIS. I1-338-00/A rev.C
N°PAGINE
28
1
(Formato A3)
PAGINE TOTALI
29
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ALLEGATO 1
12.1
ISTRUZIONI D’USO E MANUTENZIONE GRUPPO VIBRANTE TIPO WD
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ALLEGATO 2
12.2
DISEGNO DI ASSIEME IMPIANTO N°DIS. I1-338-00/A REV.C
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IL PRESENTE MANUALE È PARTE INTEGRANTE DELLA MACCHINA E COME TALE DEVE
ACCOMPAGNARLA IN CASO DI CESSIONE DELLA STESSA.
IL MANUALE È COSTITUITO DA N° 62 PAGINE (ESCLUSO GLI ALLEGATI) + N°1 SCHEMA
MACCHINA E VIENE EMESSO SOTTO ESCLUSIVA RESPONSABILITÀ DELLA F.A.I.M. S.r.l.
IL DATORE DI LAVORO DEVE ASSICURARSI CHE GLI OPERATORI ADDETTI ALLA
CONDUZIONE DELLA MACCHINA ED IL PERSONALE RESPONSABILE DELLA
MANUTENZIONE ABBIANO LETTO E COMPRESO QUANTO RIPORTATO NEL PRESENTE
MANUALE.
IL DATORE DI LAVORO DEVE ALTRESÌ IMPEGNARSI A FAR RISPETTARE QUANTO IN
ESSO CONTENUTO.
Spresiano, lì 30/04/02
62
F.A.I.M. S.r.l.
Il legale rappresentante
(Zago Gianfranco)
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F.A.I.M. S.r.l.
31027 SPRESIANO (TV) ITALY
Via Marmolada, 27 - Z.I. Nord
Tel.
0422 881802-04
Fax
0422 881806
E-mail
[email protected]
Cap. Sociale
R.E.A. Treviso
Reg. Imprese
C.F. e P. IVA
C. CEE
Export
€ 104.000 i.v.
153754
00795350263
00795350263
IT 00795350263
TV 028662
VAGLIO VIBRANTE SGROSSATORE A
BARROTTI
mod. VGB 600/2 piani matr. 1780
MANUALE DI ISTRUZIONI PER L’USO E
LA MANUTENZIONE e
DICHIARAZIONE DEL FABBRICANTE
D.P.R. n° 459 del 24/07/96
recepimento della
Direttiva macchine codificata come 98/37/CE
SUPERBETON S.p.A. (Volpago del Montello)
Luogo di emissione: Spresiano (TV)
ITALY
Data di emissione : 30/04/02
VGB1780 M1.IA C1578.doc
VGB1780 M1.IA C1578.doc
COSTRUTTORE
F.A.I.M. S.r.l.
Via Marmolada, 27 - Z.I. Nord
31027 SPRESIANO (TREVISO) - ITALY
Tel. 0422/881802-4 Fax 0422/881806
E-mail [email protected]
CLIENTE / ACQUIRENTE
SUPERBETON S.p.A.
Via IV NOVEMBRE, 18
31010 PONTE DELLA PRIULA (TV)
Luogo d’installazione : cantiere di Volpago del Montello (TV)
Via Antiga
UTILIZZATORE FINALE
SUPERBETON S.p.A.
Via IV NOVEMBRE, 18
31010 PONTE DELLA PRIULA (TV)
Luogo d’installazione : cantiere di Volpago del Montello (TV)
Via Antiga
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3
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4
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I
DICHIARAZIONE DEL FABBRICANTE
DICHIARAZIONE DEL FABBRICANTE
ai sensi del punto B dell’allegato II della Direttiva 98/37/CE.
F.A.I.M. S.r.l.
La ditta
Via Marmolada, 27 - Z.I. Nord
31027 SPRESIANO (TREVISO) - ITALY
dichiara sotto la propria esclusiva responsabilità che la macchina
VAGLIO VIBRANTE SGROSSATORE A BARROTTI
Modello
Matricola n°
Anno di fabbricazione
VGB 600/2
1780
2002
se utilizzata secondo quanto prescritto nel presente MANUALE è conforme:
• alla Direttiva Macchine codificata come 98/37/CE;
•
al D.P.R. 459/96 “Regolamento di attuazione della Direttiva Macchine
codificata come 98/37/CE ”;
•
alla Direttiva 73/23/CEE “bassa tensione”;
•
alla Direttiva 89/336/CEE relativa “compatibilità elettromagnetica”.
Dichiara inoltre che:
- è nuova di fabbrica;
- la macchina non è compresa nell’Allegato IV alla Direttiva Macchine codificata
come 98/37/CE;
- il fascicolo tecnico si trova presso la nostra sede;
- la conformità della macchina in oggetto, facente parte integrante dell’impianto
nel quale verrà incorporata, è subordinata alla corretta progettazione,
installazione e verifica dell’equipaggiamento elettrico (da eseguire a cura
dell’utilizzatore finale) secondo quanto previsto dalle normative CEI EN 60204
e CEI 64-8;
- si vieta la messa in servizio della macchina, fintanto che l’impianto in cui sarà
incorporata sia stato dichiarato conforme alle disposizioni della Direttiva
98/37/CE.
Spresiano lì, 30/04/02
F.A.I.M. S.r.l.
Il Legale Rappresentante
(Zago Gianfranco)
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5
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II
RIEPILOGO INDICAZIONI DI MARCATURA
Sulla macchina è apposta tramite rivettatura la seguente tabella identificativa (vedi Figura 1) riportante i dati tecnici
principali della macchina e il marchio
.
VGB 600/2
1780
2002
9600
400
50
22
Figura 1
Essa si trova posizionata sul basamento della macchina (vedi Figura 2), non deve per nessun motivo essere
rimossa e va mantenuta leggibile. È vietata la vendita della macchina senza tabella identificativa.
TABELLA
IDENTIFICATIVA
Figura 2
6
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III
DATI TECNICI MACCHINA
DESCRIZIONE
DATI
Identificazione macchina
Tipo macchina
Modello macchina
Matricola macchina
Posizione nel lay-out – Disegno N° I1-338-00/A rev.C
N°
N°
VAGLIO VIBRANTE
SGROSSATORE A BARROTTI
VGB 600/2
1780
1C
Condizioni di funzionamento
Temperatura limite di funzionamento
0°÷35°
Caratteristiche materiale da vagliare
Tipo di materiale da vagliare
Dimensione effettiva materiale in alimentazione
mm
Portata effettiva materiale in alimentazione
ton/h
Macerie
0÷1000
300
Caratteristiche tecniche macchina
Tipo di vagliatura
N° piani vaglianti installabili
Dimensione piano vagliante (larghezza x lunghezza)
Superficie totale di vagliatura
Inclinazione piani vaglianti (α)
t/h
A secco
2
1500 x 4000
6
1° piano con bardotti 12°
2° piano con lamiera forata 18°
300
mm
5÷10
giri/min
780
N°
mm
mm
2
90 / 40
+ 90 / 40÷90 / 0÷40
A 1 scomparto
standard
Potenza motore elettrico
kW
22
Tensione nominale di funzionamento
Frequenza
∆ 400/690 Υ (± 5%)
Assorbimento massimo di corrente del motore elettrico
V
Hz
A
Peso
4
Peso macchina ( )
kg
9600
Portata max di materiale in alimentazione accettata
1
(con afflusso uniforme e costante) ( )
3
Ampiezza di oscillazione della cassa vibrante ( )
3
Velocità rotazione albero oscillatore ( )
mm
2
m
Allestimento macchina
Piani vaglianti installati
2
Luce fori 1° / 2° / 3° piano vagliante ( )
Classi di materiale ottenute
Tramoggia anteriore di scarico
Tramoggia inferiore di scarico
Caratteristiche elettriche macchina
Componenti commerciali
5
Motore elettrico asincrono trifase ( )
Puleggia motore
Puleggia vaglio
N°03 Cinghie trapezoidali
50
41,3
kW 22 4 poli V 400/690 Hz 50 B3
øp 180 / 3SPC
øp 3336 / 3C
C 90
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7
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DESCRIZIONE
DATI
Filo ø20 øi 110 H 290
22328
N°20 molle elicoidali
N°02 cuscinetti a rulli speciali per vibrovagli
Informazioni supplementari
6
Tempo di avviamento con motore ad avviamento diretto ( )
6
Tempo di arresto completo ( )
Configurazione in alimentazione e scarico
Materiale ricevuto da
Pezzatura 0÷40 mm scaricata su
Pezzatura 40÷90 mm scaricata a mezzo canala su
Pezzatura +90 mm scaricata su
sec.
~ 05
sec.
~ 60
ALIMENTATORE VIBRANTE PRIMARIO
mod. APV 130x450 matr.1779
NASTRO TRASPORTATORE
mod. NT 1,20x3 A3 matr.1782
ESTRATTORE VIBRANTE
mod. EV 140X300 matr.1781
FRANTOIO AD URTO HAZEMAG
Rumore
Livello di pressione sonora Leq rilevato a 1 m dalla macchina
7
(con macchina in funzionamento) ( )
Verniciatura
Macchina
Protezioni (carter)
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
8
dB(A)
95
VERDE Erba RAL 6010
ARANCIO puro RAL 2004
Valore indicativo variabile in funzione delle caratteristiche del materiale da vagliare (peso spec., dimensione, umidità ,
pulizia, forma, ecc.). dell’ampiezza di oscillazione e delle caratteristiche del piano vagliante.
Per il tipo (rete, lamiera forata, ecc.) e la grandezza del piano vagliante, vedi schema macchina (pag. 8 bis).
Valore indicativo variabile in funzione delle caratteristiche del materiale da vagliare (dimensione, umidità , pulizia, forma,
ecc.). All’aumentare dell’ampiezza di oscillazione deve diminuire la velocità di rotazione e viceversa.
Il peso non comprende : tramoggia di scarico anteriore, canale di scarico, tramoggia di scarico inferiore, incastellatura
di sostegno.
Il peso si intende con macchina equipaggiata con reti. Con lamiere forate il peso è maggiore.
Per ulteriori caratteristiche vedi targhetta su motore elettrico.
Valore indicativo. Dipendente dalla velocità di rotazione dell’albero.
Valore indicativo. Dipendente dal tipo e dalla quantità di materiale vagliato.
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INDICE
I
II
III
1
DICHIARAZIONE DEL FABBRICANTE ............................................................................. 5
RIEPILOGO INDICAZIONI DI MARCATURA..................................................................... 6
DATI TECNICI MACCHINA ................................................................................................ 7
INFORMAZIONI GENERALI............................................................................................. 11
1.1
1.2
1.3
1.4
2
INTRODUZIONE ................................................................................................................... 11
A CARICO DEL CLIENTE...................................................................................................... 11
GARANZIA ............................................................................................................................ 11
NOTIZIE UTILI SUL MANUALE ............................................................................................. 12
SICUREZZA...................................................................................................................... 13
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
PROFILI PROFESSIONALI DEL PERSONALE DI GESTIONE DELLA MACCHINA ............. 13
RACCOMANDAZIONI GENERALI DI SICUREZZA ............................................................... 14
RACCOMANDAZIONI CIRCA L’ILLUMINAZIONE................................................................. 15
ALLACCIAMENTI .................................................................................................................. 15
PROTEZIONI DI SICUREZZA MACCHINA............................................................................ 16
2.5.1
2.5.2
2.6
2.7
POSTAZIONI DI LAVORO..................................................................................................... 18
PERICOLI DELLA MACCHINA .............................................................................................. 19
2.7.1
2.7.2
2.8
2.9
3
4
RISCHI RESIDUI DELLA MACCHINA.............................................................................................. 19
ZONE PERICOLOSE DELLA MACCHINA ....................................................................................... 20
SEGNALETICA DI SICUREZZA SULLA MACCHINA ............................................................ 21
RUMOROSITÀ ...................................................................................................................... 21
USO PREVISTO E DIVIETI D’USO .................................................................................. 22
FUNZIONAMENTO DELLA MACCHINA.......................................................................... 23
4.1
4.2
DESCRIZIONE DELLA MACCHINA ...................................................................................... 23
DATI TECNICI PRINCIPALI................................................................................................... 24
4.2.1
4.2.2
4.3
4.4
4.5
ALLESTIMENTO DELLA MACCHINA .............................................................................................. 25
PESI DEI COMPONENTI PRINCIPALI DELLA MACCHINA............................................................ 26
DIMENSIONI D’INGOMBRO ................................................................................................. 26
EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DELLA MACCHINA....................................................... 27
4.4.1
4.4.2
QUADRO DI COMANDO IMPIANTO ............................................................................................... 27
QUADRO COMANDO LOCALE ....................................................................................................... 28
ACCENSIONE E SPEGNIMENTO DELLA MACCHINA......................................................... 28
4.5.1
4.5.2
4.5.3
5
RIPARI .............................................................................................................................................. 16
DISPOSITIVI DI SICUREZZA ........................................................................................................... 17
ACCENSIONE .................................................................................................................................. 28
SPEGNIMENTO................................................................................................................................ 28
RIAVVIAMENTO DOPO UN’ARRESTO ACCIDENTALE ................................................................ 28
TRASPORTO.................................................................................................................... 29
5.1
SMONTAGGIO DELLA MACCHINA PER IL TRASPORTO ................................................... 29
5.2
ATTREZZATURA PER IL TRASPORTO, L’INSTALLAZIONE E LA MESSA IN FUNZIONE.. 29
5.3
SOLLEVAMENTO DELLA MACCHINA.................................................................................. 30
5.4
MODALITÀ DI CARICO SUL MEZZO DI TRASPORTO......................................................... 31
5.5
RICEVIMENTO E MODALITÀ DI SCARICO DELLA MACCHINA DAL MEZZO DI
TRASPORTO .................................................................................................................................... 31
5.6
DEPOSITO DELLA MACCHINA ............................................................................................ 31
6
INSTALLAZIONE E MESSA IN FUNZIONE..................................................................... 32
6.1
ESECUZIONE PIANO D’APPOGGIO .................................................................................... 32
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9
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6.2
6.3
CRITERI DI POSIZIONAMENTO........................................................................................... 32
PREPARAZIONE ALL’INSTALLAZIONE ............................................................................... 32
6.3.1
6.4
6.5
ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE.......................................................................................... 33
COLLEGAMENTO ELETTRICO ............................................................................................ 35
6.5.1
6.5.2
6.5.3
6.6
6.7
GENERALITÀ ........................................................................................................................ 39
7.1.1
7.2
7.3
7.4
CONTROLLO TENSIONE CINGHIE DI TRASMISSIONE ...............................................................41
CONTROLLO SERRAGGIO BULLONERIA .....................................................................................41
REGOLAZIONE AMPIEZZA DI OSCILLAZIONE .............................................................................42
SOSTITUZIONE DELLE RETI DEI PIANI VAGLIANTI.....................................................................44
SOSTITUZIONE MOTORE ELETTRICO..........................................................................................45
SOSTITUZIONE CUSCINETTI DEL GRUPPO OSCILLANTE DEL VAGLIO VIBRANTE ...............46
LUBRIFICAZIONE ................................................................................................................. 53
7.4.1
TIPO DI LUBRIFICANTI PRESCRITTI .............................................................................................54
RICERCA GUASTI ............................................................................................................55
ASSISTENZA TECNICA ...................................................................................................56
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI E ROTTAMAZIONE ...........................................................57
10.1
10.2
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI................................................................................................. 57
ROTTAMAZIONE DELLA MACCHINA .................................................................................. 57
10.2.1
MODALITÀ ........................................................................................................................................57
PARTI DI RICAMBIO ........................................................................................................58
11.1
11.2
AVVERTENZE SULL’IMMAGAZZINAMENTO DEI RICAMBI................................................. 58
LISTA PARTI DI RICAMBIO .................................................................................................. 59
11.2.1
11.2.2
12
MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE E REGOLAZIONE ......39
MANUTENZIONE PERIODICA.............................................................................................. 40
ISTRUZIONI DI MANUTENZIONE E REGOLAZIONE ........................................................... 41
7.3.1
7.3.2
7.3.3
7.3.4
7.3.5
7.3.6
11
ARRESTO D’EMERGENZA..............................................................................................................38
ARRESTO PER LA FERMATA INVERNALE ...................................................................................38
MANUTENZIONE ..............................................................................................................39
7.1
8
9
10
CONTROLLI PRELIMINARI ALLA MESSA IN FUNZIONE ..............................................................37
PRIMO AVVIAMENTO ......................................................................................................................37
AVVIAMENTO ALLA LAVORAZIONE ..............................................................................................38
ALIMENTAZIONE DI MATERIALE ...................................................................................................38
ARRESTO E MESSA FUORI SERVIZIO ............................................................................... 38
6.8.1
6.8.2
7
SCHEMI DI COLLEGAMENTO ALLA MORSETTIERA....................................................................35
FISSAGGIO DEL CAVO DI ALIMENTAZIONE ALLA MORSETTIERA DEL MOTORE...................35
FISSAGGIO DEL CAVO DI ALIMENTAZIONE ALLA RETE ............................................................36
COLLEGAMENTO ALLA FONTE IDRICA (SE PREVISTO)................................................... 36
MESSA IN FUNZIONE........................................................................................................... 37
6.7.1
6.7.2
6.7.3
6.7.4
6.8
CONTROLLO DELLE FONDAZIONI ................................................................................................33
ASSIEME GENERALE......................................................................................................................59
LISTA RICAMBI GRUPPO OSCILLANTE ........................................................................................60
ALLEGATI AL MANUALE ................................................................................................63
12.1
AVVERTENZE PER LA SICUREZZA E LA MESSA IN SERVIZIO DI MOTORI ASINCRONI IN
BASSA TENSIONE ........................................................................................................................... 65
12.2
DISEGNO DI ASSIEME GENERALE N° DIS. I1-338-00/A REV.C....................................... 67
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1
INFORMAZIONI GENERALI
1.1
INTRODUZIONE
Scopo di questo manuale è quello di fornire tutte le istruzioni previste dal D.P.R. 459/96 (recepimento della
Direttiva europea 98/37/CE).
Le istruzioni e le indicazioni presenti nel manuale riguardano :
• il riepilogo delle condizioni di marcatura;
• le norme di sicurezza ed antinfortunistica da osservare;
• l’uso previsto e i divieti d’uso;
• le caratteristiche tecniche;
• il funzionamento e l’esatto posizionamento degli organi di comando;
• le istruzioni per l’installazione e la messa in funzione;
• le istruzioni di manutenzione;
• le istruzioni per la ricerca guasti;
• le modalità per richiedere assistenza;
• le modalità per smantellare la macchina;
• le parti di ricambio principali;
• le istruzioni d’uso dei componenti commerciali.
1.2
A CARICO DEL CLIENTE
Fatte salve specifiche condizioni contrattuali, sono a carico del cliente:
• l’esecuzione delle fondazioni;
• l’allacciamento elettrico fino alla morsettiera del motore, compreso il conduttore di protezione comunemente
denominato “messa a terra”;
• l’illuminazione dell’ambiente di lavoro;
• materiali di consumo e/o soggetti ad usura;
• lubrificanti di primo riempimento della macchina.
È importante predisporre inoltre separatamente alla linea di potenza, un’apposita linea posta a 50 cm dalla
macchina (tensione 230V) per poter alimentare una lampada portatile necessaria nelle operazioni di controllo e
manutenzione della macchina.
1.3
GARANZIA
Il venditore garantisce le proprie macchine e attrezzature esenti da vizi e difetti di materiale o di lavorazione per un
periodo di 12 mesi dalla data di avviamento ovvero per un massimo di 2000 ore di funzionamento e comunque
non oltre i 18 mesi dalla data di consegna, salvo diverse condizioni stabilite contrattualmente che sono da ritenersi
prevalenti rispetto a quelle succitate.
Durante il periodo di garanzia il venditore (o suo incaricato) si impegna a rimuovere nel tempo necessario gli
evidenti vizi e difetti di materiale e/o di lavorazione. Ciò a condizione che la macchina sia stata impiegata
correttamente, secondo le istruzioni riportate nel presente manuale.
Sono esclusi dalla garanzia tutti i materiali di consumo.
La garanzia decade nei seguenti casi :
• utilizzo della macchina non conforme all’uso previsto;
• inosservanza della manutenzione prescritta;
• manomissione dei dispositivi di sicurezza;
• installazione precaria della macchina;
• uso di ricambi non originali F.A.I.M.;
• modifiche alla macchina eseguite senza approvazione scritta della F.A.I.M.;
• impiego di lubrificanti non previsti.
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11
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1.4
NOTIZIE UTILI SUL MANUALE
Il presente manuale viene consegnato in originale all’utilizzatore finale e (se richiesto) in copia conforme
all’originale all’eventuale ente finanziatore.
Viene data facoltà all’utilizzatore finale di eseguire delle copie del presente manuale da consegnare agli operatori
che utilizzano ed eseguono la manutenzione della macchina, sempre che su di essi venga siglato “Ad uso interno
della ditta...(ragione sociale dell’utilizzatore)”.
In caso di rivendita della macchina il manuale deve accompagnarla.
Per garantire maggiore chiarezza d’illustrazione alcune figure possono mostrare particolari sprovvisti di protezioni
di sicurezza. In tale caso la circostanza viene segnalata. Non è consentito utilizzare la macchina senza che queste
siano regolarmente installate e fissate.
Convenzioni
• Termine macchina = VAGLIO VIBRANTE.
• Dicitura “mettere la macchina in sicurezza” = escludere la messa in moto e l’arresto della macchina dal
quadro comandi dell’impianto lavorazione inerti ed abilitare le stesse funzioni solamente dal quadro locale
adiacente alla macchina (vedi Figura 16).
• Dicitura “macchina/e a monte” = si intendono le macchine dell’impianto che (rispetto allo schema di flusso del
materiale nell’impianto) precedono la macchina oggetto del presente manuale.
• Dicitura “macchina/e a valle” = si intendono le macchine dell’impianto che (rispetto allo schema di flusso del
materiale nell’impianto) succedono la macchina oggetto del presente manuale.
• I lati destro e sinistro della macchina si
intendono come rappresentato in Figura 3.
Figura 3
Simbologia
Dove necessario vengono indicati i D.P.I. (dispositivi di protezione individuale) da utilizzare.
I simboli utilizzati nel presente manuale ed il significato da attribuire loro, sono i seguenti:
Tutte le diciture riportanti tale simbolo richiamano l’attenzione dell’operatore sulla propria ed altrui sicurezza
Tutte le diciture riportanti tale simbolo sono molto importanti per l’integrità e l’affidabilità della macchina.
Tutte le diciture riportanti tale simbolo richiamano l’attenzione dell’operatore al rispetto dell’ambiente.
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2
SICUREZZA
La sicurezza della macchina è intesa come la capacità che essa ha di svolgere la propria funzione, di essere
trasportata, installata, regolata, mantenuta, smantellata ed eliminata secondo le indicazioni specificate nel presente
manuale, senza provocare lesioni o danni alla salute.
A questo fine la macchina è provvista di protezioni di sicurezza che proteggono le persone dai pericoli. Durante il
funzionamento tali protezioni (costituite da ripari e dispositivi di sicurezza) devono essere correttamente fissate e
perfettamente funzionanti. Possono essere rimosse solamente per operazioni di controllo e/o manutenzione da
personale autorizzato, con macchina disattivata.
La sicurezza della macchina deve essere integrata con quella del posto di lavoro (vedi D.L. 626/94 recepimento
della direttiva 89/391/CEE relativa al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro). A
tale scopo il datore di lavoro deve istruire il personale sui dispositivi di sicurezza installati sulla macchina (descritti
in seguito), sui pericoli derivanti da esposizione a rumore, agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro fornendo
conseguentemente i dispositivi di protezione individuale adatti.
La manomissione/sostituzione non autorizzata di una o più parti o gruppi della macchina, l’uso di
accessori, di utensili e di materiali di consumo diversi da quelli prescritti dal costruttore, possono
rappresentare pericolo per la salute degli operatori.
2.1
PROFILI PROFESSIONALI DEL PERSONALE DI GESTIONE DELLA MACCHINA
La macchina è destinata ad impianti di lavorazione inerti, per cui viene utilizzata da operatori di cantiere.
Operatore addetto alla conduzione della macchina
L’operatore addetto alla conduzione della macchina deve possedere i seguenti requisiti:
essere a conoscenza della posizione e del funzionamento di tutti i comandi;
essere a conoscenza delle caratteristiche della macchina;
essere a conoscenza delle normative generali di sicurezza dell’ambiente di lavoro;
essere sufficientemente informato sui rischi che può presentare l’elettricità;
aver integralmente letto e compreso le istruzioni contenute nel presente manuale;
aver assistito alle istruzioni sull’uso impartite dai tecnici della F.A.I.M. S.r.l. alla consegna della macchina.
Manutentore meccanico
Tecnico qualificato in grado di condurre la macchina in condizioni normali, addetto agli interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria sugli organi meccanici. Non é abilitato ad interventi sull’impianto elettrico.
Manutentore elettrico
Tecnico qualificato in grado di condurre la macchina in condizioni normali, addetto agli interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria sull’impianto elettrico. Non é abilitato ad interventi sugli organi meccanici.
Datore di lavoro/Utilizzatore finale
È il responsabile del rapporto di lavoro con i lavoratori da lui dipendenti e in ogni caso, dell’attività lavorativa da essi
svolta. Ha di conseguenza l’obbligo di :
• istruire il personale ad un utilizzo in sicurezza della macchina secondo le istruzioni del presente manuale e della
vigente normativa (D.L.vo n.626/94 e D.L.vo n.624/96);
• adottare tutte le misure necessarie ad integrare la sicurezza della macchina con quella del posto di lavoro.
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2.2
RACCOMANDAZIONI GENERALI DI SICUREZZA
• L’operatore addetto alla “conduzione” della macchina e di conseguenza anche dell’impianto, prima di eseguire
qualsiasi operazione, deve aver letto e compreso integralmente il presente manuale (Figura 4) e deve
conoscere la dislocazione e il funzionamento di tutti gli strumenti per l’uso e l’arresto in emergenza della
macchina.
• Le manutenzioni ordinarie e straordinarie devono avvenire a macchina ferma, priva di qualsiasi tipo di
alimentazione (Figura 5) e con temperatura superficiale dei componenti non superiore a 40°C. Accertarsi inoltre
che le macchine a monte e la macchina a valle siano disattivate.
Figura 4
Figura 5
• L’operatore non deve avvicinarsi alla macchina se non servendosi degli appositi passaggi previsti; tali passaggi
vanno mantenuti sempre puliti e sgombri da eventuali residui di materiale inerte.
• È vietata l’installazione e l’uso della macchina in ambienti esplosivi.
• Non mettere utensili, mani o altro sulle parti in movimento, e tanto meno contenitori di liquidi vicino alle parti
elettriche.
• Non intervenire su parti elettriche con mani bagnate, indossando indumenti o usando utensili non isolanti.
• Mantenere il posto di lavoro costantemente pulito e in ordine. Predisporre un luogo dove conservare il presente
manuale.
• L’operatore deve evitare operazioni malsicure e non previste, che possano compromettere la propria e altrui
sicurezza.
• È severamente vietata la manomissione e/o la rimozione dei dispositivi di sicurezza e dei ripari installati sulla
macchina.
• Evitare di indossare catenine, braccialetti, anelli ed indumenti larghi che potrebbero impigliarsi.
• È raccomandato all’operatore l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali come previsto nelle istruzioni fornite
dal presente manuale (Figura 6).
Figura 6
14
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• Prima di movimentare un pezzo con l’ausilio di un mezzo di sollevamento, accertarsi che la forza dello stesso
sia sufficiente. Utilizzare solo anelli ed imbracature di sollevamento in perfetto stato ed adeguate alle masse da
spostare, secondo le normative vigenti.
• A garanzia di un perfetto funzionamento della macchina nel caso di eventuali sostituzioni utilizzare sempre
ricambi originali F.A.I.M.
• Non asportare materiale dalla macchina quando questa è in funzione. C’è il rischio di essere colpiti da
materiale in movimento!
• Il personale estraneo non deve avere accesso all’impianto in cui la macchina funziona.
• Eseguire le manutenzioni periodiche programmate come indicato nel presente manuale.
ESTINTORE
Necessita tenere a portata di mano un estintore ed imparare ad usarlo. Ispezionarlo e sottoporlo a manutenzione
come previsto dalle istruzioni per l’uso allegate allo stesso (Figura 7).
Figura 7
CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO
Sistemare una cassetta di pronto soccorso presso la macchina in posizione visibile e protetta (Figura 7).
2.3
RACCOMANDAZIONI CIRCA L’ILLUMINAZIONE
L’utilizzatore finale deve garantire che l’illuminazione dell’ambiente di lavoro sia priva di zone d’ombra e di
abbagliamenti fastidiosi. L’illuminazione dovrà essere adeguata alle operazioni previste.
La mancanza di illuminazione può determinare dei pericoli.
Vedere norma ISO 8995-89 “Illuminazione degli ambienti di lavoro”.
2.4
ALLACCIAMENTI
I quattro conduttori (tre fasi + messa a terra) formanti il cavo di alimentazione elettrica devono avere diametro
adeguato a sopportare i massimi assorbimenti del motore elettrico della macchina.
Per l’esecuzione degli allacciamenti è necessario osservare le regole generali di installazione per la preparazione e
la messa in opera di impianti elettrici. Vedi norma CEI 64-8.
L’installazione ed i collegamenti elettrici devono essere effettuati da personale qualificato.
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2.5
PROTEZIONI DI SICUREZZA MACCHINA
La macchina è provvista di protezioni di sicurezza che proteggono le persone dai pericoli. Durante il funzionamento
tali protezioni (costituite da ripari e dispositivi di sicurezza) devono essere correttamente fissate e perfettamente
funzionanti. Possono essere rimosse solamente per operazioni di controllo e/o manutenzione da personale
autorizzato, con macchina disattivata.
2.5.1
RIPARI
TIPO DI RIPARO
Carter protezione cinghie di
trasmissione (A) e masse
oscillanti (B)
DESCRIZIONE
Il suddetto riparo fisso protegge da
pericolo d’impigliamento e schiacciamento.
ILLUSTRAZIONE
A
B
Figura 8
Carter protezione masse albero
oscillante lato opposto motore
(Figura 9)
Il suddetto riparo fisso protegge da
pericolo di impigliamento e/o urto sulle
masse rotanti dell’albero oscillante.
Figura 9
Detti ripari devono risultare montati prima di mettere in funzione la macchina e possono essere rimossi
solamente a macchina ferma e priva di qualsiasi tipo di alimentazione da personale addetto alla
conduzione/manutenzione della macchina.
16
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2.5.2
DISPOSITIVI DI SICUREZZA
Sezionatore lucchettabile (agente sugli ausiliari) che
permetta le eventuali operazioni di controllo / manutenzione in tutta sicurezza (vedi esempio di Figura
10 freccia rossa).
Ogni macchina deve essere dotata di un sezionatore
lucchettabile (agente sugli ausiliari) che permetta le
eventuali operazioni di controllo / manutenzione in tutta
sicurezza.
Figura 10
Selettore modale di funzionamento
Affinché le operazioni di regolazione e manutenzione della macchina siano effettuate in piena sicurezza, le funzioni
di comando (avviamento ed arresto) devono avvenire presso la macchina. A tale scopo l’equipaggiamento elettrico
della macchina deve prevedere:
• il quadro di comando dell’impianto deve essere provvisto di un commutatore a chiave avente funzione di
selettore modale di funzionamento. Tale commutatore deve avere una posizione cosiddetta di
“MANUTENZIONE” che preveda il disinserimento della chiave con la conseguente esclusione del comando dal
quadro di comando generale (quasi sempre posizionato distante dalla macchina);
• presso la macchina va installato un quadro locale provvisto anch’esso di selettore modale di funzionamento
e di un pulsante di marcia ed arresto.
Dispositivo di arresto d’emergenza
Sulla macchina o in vicinanza di essa va installato uno o più dispositivi di arresto d’emergenza (quale un pulsante a
fungo di colore rosso o un interruttore a fune a strappo).
Tale dispositivo deve essere usato solamente nei seguenti casi:
• per evitare o ridurre al loro sorgere, i pericoli per le persone, i danni alla macchina o alla lavorazione in corso;
• prima di eseguire operazioni di manutenzione sulla macchina, al fine di evitare avviamenti imprevisti.
Esso va collocato in modo da essere facilmente accessibile e azionabile senza pericolo aggiuntivo.
Il suo azionamento deve provocare il disinserimento di tutti i circuiti elettrici ausiliari e quindi l’arresto della
macchina e di tutte quelle a monte e/o l’impossibilità ad avviarne il funzionamento.
Per riavviare la macchina è necessario “riarmare” il dispositivo d’emergenza e ripristinare manualmente,
singolarmente ed intenzionalmente ogni singola utenza.
Prima di riavviare la macchina eseguire un’accurata ispezione della macchina.
Non appena riavviata verificare che non si ripresenti il precedente pericolo/malfunzionamento.
Sistema di prevenzione all’accesso alla macchina durante il funzionamento.
Al fine di accedere in sicurezza alla macchina sopracitata, si deve provvedere affinché ciò avvenga in condizioni di:
arresto completo di ogni componente e di tutte le macchine a monte e a valle da ottenersi con elementi di
adeguato livello.
Il ripristino delle condizioni di funzionamento deve avvenire solamente quando tutte le sicurezze sono state attivate
e previa l’esecuzione delle procedure di avviamento volontariamente eseguite sui quadro di comando dell’impianto.
Allarme acustico.
Essendo quasi sempre impossibile dal posto di comando dell’impianto assicurarsi dell’assenza di persone esposte
nelle zone a rischio, l’utilizzatore finale deve prevedere un allarme acustico.
Tale dispositivo deve essere funzionare, a seconda delle condizioni di utilizzo dell’impianto (avvio in ciclo
automatico, manuale, manutenzione, ecc.), secondo le prescrizioni della normativa/legislazione vigente.
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17
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Dispositivo di rilevamento intasamento materiale sul piano superiore del vaglio vibrante.
È necessario prevedere sopra al vaglio un dispositivo di rilevamento di intasamento del piano vagliante superiore.
In caso di intasamento esso dovrà arrestare il funzionamento del vaglio e delle macchine poste a monte.
Controllo rotazione sul volano lato motore.
Nelle vicinanze del volano va installato un “controllagiri” per rilevare l’eventuale arresto della macchina in caso di:
• rottura/slittamento delle cinghie di trasmissione;
• intasamento e sovraccarico della macchina.
In caso di arresto della macchina esso dovrà arrestare il funzionamento delle macchine poste a monte.
Installazione dei dispositivi di sicurezza a cura di:
• F.A.I.M. nel caso di fornitura ed installazione completa di impianto elettrico e quadro di comando.
• Utilizzatore finale nel caso F.A.I.M. non fornisca ed installi quanto sopracitato.
Detti dispositivi devono risultare perfettamente funzionanti prima dell’accensione della macchina.
È vietato manometterli o variarne la taratura senza l’approvazione scritta della ditta F.A.I.M. S.r.l.
2.6
POSTAZIONI DI LAVORO
Dato che il funzionamento della macchina non necessita di una vera e propria “postazione di lavoro”, è prevista
una postazione per controllare il funzionamento e per accedere ai punti dove effettuare operazioni di
manutenzione.
1) Postazione A. Ballatoio di controllo/manutenzione macchina (vedi Figura 11).
POSTAZIONE A
Figura 11
Durante l’ispezione alla macchina in funzione è obbligatorio indossare:
Il piano di camminamento deve essere sempre sgombro da materiale estraneo. Rischio di caduta !
È vietato salire su qualsiasi altra parte della macchina.
18
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2.7
PERICOLI DELLA MACCHINA
Durante il funzionamento della macchina si possono presentare i seguenti pericoli:
PERICOLO
MISURE DI PREVENZIONE
A
Contatto con organi in moto.
B
C
Pericolo generico causato da
un avviamento inatteso.
Pericolo
provocato
da
contatto e/o inalazione di
polveri.
D
Pericolo generato da rumore.
E
Pericolo
d’urto
schiacciamento.
F
• Tutti gli organi rotanti che possono causare pericolo sono
adeguatamente protetti da ripari fissi.
• Accedere alla macchina esclusivamente in condizioni di “fermo
macchina”. Concordare con l’impiantista il blocco dell’impianto e il
posizionamento del cartello “MACCHINE IN MANUTENZIONE” (o
similare).
• Nel caso sia necessario controllare un organo con macchina in funzione
arrestare l’impianto e porre il quadro di comando in modalità
MANUTENZIONE. Accedere, avviare e controllare la macchina
assieme al responsabile servendosi del quadro locale (vedi “4.4.2
QUADRO COMANDO LOCALE”).
• Prevedere un allarme acustico come descritto al punto
“2.5.2 DISPOSITIVI DI SICUREZZA”.
• Inumidire il materiale prima che venga caricato nella tramoggia.
• Inumidire il materiale con apposite docce disposte sulla macchina.
• Installare un impianto di captazione/apirazione polveri.
• Utilizzare maschere protettive delle vie respiratorie.
La macchina non necessita della presenza continuativa dell’operatore ma
solo di saltuari controlli sul corretto funzionamento, per cui l’operatore non
è esposto a pericolo da rumore che può provocare sordità.
È obbligatorio comunque segnalare il pericolo vicino alla macchina ed
indossare otoprotettori (cuffie e/o tappi) durante i controlli alla macchina in
funzionamento.
Durante il passaggio per i “regimi di risonanza” (all’avvio e durante
l’arresto), la cassa vibrante della macchina è soggetta ad oscillazioni
maggiori rispetto al normale funzionamento. Vi può essere il rischio di
schiacciamento degli arti superiori ed inferiori tra la cassa vibrante e le
parti fisse (tramoggia, scivoli).
È apposta apposita segnaletica indicante il pericolo di schiacciamento degli
arti.
L’equipaggiamento elettrico della macchina deve essere conforme alla
norma europea armonizzata CEI EN 60204.
Pericolo
relativo
all’equipaggiamento elettrico della
macchina.
Pericolo da eiezione di Nel caso la macchina venga arrestata ancora carica di materiale, a causa
materiale verso l’alto.
dell’effetto di risonanza che si viene a creare, vi è il rischio di essere colpiti
da materiale eiettato verso l’alto dalla macchina. Per ovviare a questo
rischio, è segnalato sulla macchina l’obbligo di utilizzare occhiali e casco di
protezione.
G
2.7.1
e
RISCHI RESIDUI DELLA MACCHINA
I rischi residui sono quei rischi non sufficientemente eliminabili e/o riducibili attraverso la progettazione e contro i
quali le protezioni non sono totalmente efficaci.
Il rischio residuo maggiormente presente è determinato dall’arresto di organi rotanti.
È noto infatti che a causa dell’inerzia un organo rotante impiega del tempo per arrestarsi (variabile in funzione della
massa e degli attriti).
È obbligatorio perciò attendere che tutte le parti siano ferme prima di intervenire sulla macchina.
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2.7.2
ZONE PERICOLOSE DELLA MACCHINA
Le zone pericolose della macchina sono (vedi Figura 12):
A. tutta la zona compresa tra la tramoggia inferiore (fissata al basamento) e la parte inferiore del vaglio (parte
mobile). Durante l’avvio ma soprattutto all’arresto della macchina, può accadere che tali parti vengano a
contatto;
Figura 12
20
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2.8
SEGNALETICA DI SICUREZZA SULLA MACCHINA
La segnaletica di sicurezza sulla macchina (vedi Figura 13) non costituisce un mezzo sostitutivo alle protezioni di
sicurezza, ma bensì un aiuto a migliorare le condizioni di sicurezza degli operatori addetti al funzionamento e alla
manutenzione, attraverso la corretta informazione su esigenze e situazioni che richiedono cautele e determinati
comportamenti.
Tale segnaletica riguarda OBBLIGHI, DIVIETI, PERICOLI.
Il datore di lavoro è obbligato nei confronti degli operatori a farne prendere visione e a farli rispettare.
Deve altresì assicurarsi che questi non vengano rimossi, siano leggibili ed in caso contrario sostituirli o pulirli con
un panno pulito evitando di usare solventi, benzina, ecc.
È inoltre obbligato ad integrare la segnaletica di sicurezza della macchina con quella del luogo di lavoro (cava,
cantiere, stabilimento, ecc.) ove la macchina si trova ad operare, in ottemperanza alla legislazione vigente.
Figura 13
2.9
RUMOROSITÀ
La macchina è stata progettata e costruita per ridurre alla sorgente il livello di potenza sonora.
L’operatore che conduce la macchina non è soggetto al rischio derivante da rumore in quanto la macchina non
necessita di presenza costante dell’operatore se non per saltuari controlli sul corretto funzionamento.
Il datore di lavoro dovrà provvedere ad attuare le misure necessarie per ridurre il rumore installando schermi,
rivestimenti murali fonoassorbenti, cabinature macchina e dotando l’operatore di dispositivi di protezione
individuale (tappi, cuffie).
L’emissione di rumore della macchina dipende dal tipo di ambiente in cui opera la macchina e dal tipo di materiale
lavorato. A causa di queste varianti i livelli di rumore possono superare i livelli prescritti dalle norme vigenti (D.M.
277/91) . Questa circostanza deve essere segnalata apponendo apposita segnaletica e può essere portata entro
livelli accettabili montando dei pannelli fonoassorbenti o montando una cabinatura isolante per la macchina. Inoltre
può essere contrastata munendo gli operatori di dispositivi di protezione individuale quali tappi e/o cuffie
antirumore (vedi direttive 89/656/CEE e 89/686/CEE).
Il valore relativo al livello di pressione sonora Leq della macchina è riportato al capitolo “III
DATI
TECNICI
MACCHINA”.
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3
USO PREVISTO E DIVIETI D’USO
L’uso previsto di questa macchina è :
la classificazione granulometrica di materiale inerte sfuso, con la separazione nelle seguenti “classi” : + 90 / 40÷
÷90
/ 0÷
÷40 mm secondo i “limiti“ riportati al punto “4.2
DATI TECNICI PRINCIPALI”.
La macchina è progettata e costruita per funzionare integrata con altre macchine. L’insieme delle macchine
costituisce l’impianto.
L’utilizzo singolo della macchina non è vietato ma è da ritenersi “non previsto” in quanto non può produrre gli effetti
preposti se non operante con altre macchine.
La macchina non deve:
• essere usata per vagliare materiale con caratteristiche e quantità diverse da quelle riportate al punto
4.2
DATI TECNICI PRINCIPALI;
• funzionare in condizioni di utilizzo (inclinazione, ampiezza di oscillazione, ecc.) diverse da quelle indicate nel
manuale;
• per classificare materiali appiccicosi e/o con presenza di corpi estranei (legno, ferri, ecc.). Rischio di
intasamento e sovraccarico sulla macchina e sulla struttura di sostegno!
Ogni altro uso non espressamente citato è da ritenersi vietato.
La durata d’uso prevista per questa macchina è di 5 anni dalla data di avviamento. Dopo tale periodo è
necessario far eseguire una revisione generale dalla F.A.I.M. o da una ditta autorizzata.
La durata d’uso prevista è subordinata all uso corretto della macchina (secondo i limiti riportati nel manuale) e
ad una sua adeguata manutenzione.
Questa macchina non deve essere utilizzata in ambienti con pericolo di esplosione.
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4
FUNZIONAMENTO DELLA MACCHINA
4.1
DESCRIZIONE DELLA MACCHINA
Il VAGLIO VIBRANTE A BARROTTI (rappresentato in Figura 14) è una macchina progettata, costruita e protetta
per classificare materiale in ordine di grandezza.
Nella fattispecie viene utilizzata per classificare materiale inerte di grossa pezzatura e nel ciclo di funzionamento di
un impianto di lavorazione inerti viene installata prima di macchine frantumazione primaria per eliminare quella
parte di “fine” che non necessita di essere frantumato. In questo modo si riesce ad ottimizzare il lavoro della
macchina di frantumazione stessa con conseguente possibilità di aumento della produzione.
La divisione in differenti classi avviene con il passaggio (o meno) del materiale attraverso dei piani vaglianti inclinati
con fori a maglia quadra, romboidale, circolare o “a pettine” a seconda delle caratteristiche del materiale.
L’avanzamento ed il contemporaneo “saltellamento” in avanti del materiale è determinato dalle vibrazioni impresse
alla cassa vibrante dalla rotazione di un albero alle cui estremità sono calettate delle masse a sfasatura regolabile
e in grado quindi di garantire sempre un ottimale vibrazione con qualsiasi tipo di materiale.
Ogni piano vagliante è dotato nella parte terminale di una canala che convoglia il materiale per il successivo
trattamento o stoccaggio.
Figura 14
Esso è costituito dalle seguenti parti:
un basamento adeguato a supportare il vaglio attraverso le molle;
una cassa vibrante costituita da fiancate e telai porta griglie imbullonati tra loro;
un gruppo oscillante costituito da un albero in acciaio legato montato su due cuscinetti in esecuzione speciale per
vibrovagli, portante alle estremità le masse a sfasatura regolabile;
un gruppo motorizzazione con trasmissione a cinghie trapezoidali;
tramoggia inferiore sia per i solidi che per i liquidi;
impianto di lavaggio (optional) costituito da tubi porta ugelli disposti trasversalmente rispetto all’asse macchina.
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23
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4.2
DATI TECNICI PRINCIPALI
DESCRIZIONE
DATI
Identificazione macchina
Tipo macchina
Modello macchina
Matricola macchina
Posizione nel lay-out – Disegno N° I1-338-00/A rev.C
N°
N°
VAGLIO VIBRANTE
SGROSSATORE A BARROTTI
VGB 600/2
1780
1C
Condizioni di funzionamento
Temperatura limite di funzionamento
0°÷35°
Caratteristiche materiale da vagliare
Tipo di materiale da vagliare
Dimensione effettiva materiale in alimentazione
mm
Portata effettiva materiale in alimentazione
ton/h
Macerie
0÷1000
300
Caratteristiche tecniche macchina
Tipo di vagliatura
N° piani vaglianti installabili
Dimensione piano vagliante (larghezza x lunghezza)
Superficie totale di vagliatura
Inclinazione piani vaglianti (α)
Portata max di materiale in alimentazione accettata
1
(con afflusso uniforme e costante) ( )
3
Ampiezza di oscillazione della cassa vibrante ( )
3
Velocità rotazione albero oscillatore ( )
mm
2
m
t/h
mm
giri/min
A secco
2
1500 x 4000
6
1° piano con bardotti 12°
2° piano con lamiera forata 18°
300
5÷10
780
Allestimento macchina
Piani vaglianti installati
2
Luce fori 1° / 2° / 3° piano vagliante ( )
Classi di materiale ottenute
N°
mm
mm
Tramoggia anteriore di scarico
Tramoggia inferiore di scarico
2
90 / 40
+ 90 / 40÷90 / 0÷40
A 1 scomparto
standard
Caratteristiche elettriche macchina
Potenza motore elettrico
kW
22
Tensione nominale di funzionamento
Frequenza
∆ 400/690 Υ (± 5%)
Assorbimento massimo di corrente del motore elettrico
V
Hz
A
Peso
4
Peso macchina ( )
kg
9600
Componenti commerciali
5
Motore elettrico asincrono trifase ( )
Puleggia motore
Puleggia vaglio
24
50
41,3
kW 22 4 poli V 400/690 Hz 50 B3
øp 180 / 3SPC
øp 3336 / 3C
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DESCRIZIONE
DATI
C 90
Filo ø20 øi 110 H 290
22328
N°03 Cinghie trapezoidali
N°20 molle elicoidali
N°02 cuscinetti a rulli speciali per vibrovagli
Informazioni supplementari
6
Tempo di avviamento con motore ad avviamento diretto ( )
6
Tempo di arresto completo ( )
Configurazione in alimentazione e scarico
Materiale ricevuto da
sec.
~ 05
sec.
~ 60
ALIMENTATORE VIBRANTE PRIMARIO
mod. APV 130x450 matr.1779
NASTRO TRASPORTATORE
mod. NT 1,20x3 A3 matr.1782
ESTRATTORE VIBRANTE
mod. EV 140X300 matr.1781
FRANTOIO AD URTO HAZEMAG
Pezzatura 0÷40 mm scaricata su
Pezzatura 40÷90 mm scaricata a mezzo canala su
Pezzatura +90 mm scaricata su
Rumore
Livello di pressione sonora Leq rilevato a 1 m dalla macchina
7
(con macchina in funzionamento) ( )
dB(A)
Verniciatura
Macchina
Protezioni (carter)
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
4.2.1
95
VERDE Erba RAL 6010
ARANCIO puro RAL 2004
Valore indicativo variabile in funzione delle caratteristiche del materiale da vagliare (peso spec., dimensione, umidità ,
pulizia, forma, ecc.). dell’ampiezza di oscillazione e delle caratteristiche del piano vagliante.
Per il tipo (rete, lamiera forata, ecc.) e la grandezza del piano vagliante, vedi schema macchina (pag. 8 bis).
Valore indicativo variabile in funzione delle caratteristiche del materiale da vagliare (dimensione, umidità , pulizia, forma,
ecc.). All’aumentare dell’ampiezza di oscillazione deve diminuire la velocità di rotazione e viceversa.
Il peso non comprende : tramoggia di scarico anteriore, canale di scarico, tramoggia di scarico inferiore, incastellatura
di sostegno.
Il peso si intende con macchina equipaggiata con reti. Con lamiere forate il peso è maggiore.
Per ulteriori caratteristiche vedi targhetta su motore elettrico.
Valore indicativo. Dipendente dalla velocità di rotazione dell’albero.
Valore indicativo. Dipendente dal tipo e dalla quantità di materiale vagliato.
ALLESTIMENTO DELLA MACCHINA
L’allestimento della macchina qui sotto riportato si riferisce all’ordine del cliente.
Nel caso di variazioni alla configurazione originale della macchina si prega di apportare le correzioni.
PIANI VAGLIANTI
N° PIANO TIPO DI PIANO
INSTALLATO
MATERIALE
QUANTITA’
DIMENSIONE*
mm
1° PIANO
BARROTTI
2° PIANO
LAMIERA
FORATA
SPES.
(Largh.xlungh.)
ACCIAIO
ACCIAIO
4 paini
1500x900
2
1500X200
mm
10
DIM.
FORO
mm
TIPO FORO
90
A PETTINE
40
ROMBOIDALE
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4.2.2
PESI DEI COMPONENTI PRINCIPALI DELLA MACCHINA
COMPONENTE
PESO UNITARIO (kg)
Pesi componenti da movimentare per il trasporto
Basamento (senza motore elettrico)
Cassa Vibrante
Motore elettrico
4.3
1500
8000
155
DIMENSIONI D’INGOMBRO
Modello
VGB 600
Dimensioni
(mm)
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
1500
4000
2840
1640
4400
2220
1650
900
650
2220
2760
N.B. nel disegno schematico qui sopra riportato è rappresentato un modello con n.3 piani a barrottti.
Il modello VBG 600 è invece provvisto di n.4 piani a barrotti.
26
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4.4
EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DELLA MACCHINA
La presente macchina è fornita sprovvista di quadro elettrico di comando e dispositivi di arresto
d’emergenza.
La fornitura e l’installazione di quanto sopracitato è a cura dell’utilizzatore finale o di una ditta specializzata
ed autorizzata, la quale sarà responsabile dei rischi causati dall’inosservanza delle vigenti norme
sull’installazione e l’uso di apparecchiature elettriche nonché di quanto riportato nel presente manuale.
Dovendo tale macchina funzionare integrata con altre macchine (il cui insieme costituisce l’impianto), essa dovrà
essere comandata dal quadro di comando generale dell’impianto.
Tale quadro (come tutto l’equipaggiamento elettrico) dovrà essere progettato ed installato da ditte specializzate ed
autorizzate, rispettando i requisiti delle norme CEI vigenti.
Nel caso la macchina venga inserita in un impianto già esistente, i comandi di funzionamento dovranno essere
integrati nel quadro comandi generale già esistente.
La macchina a seconda della modalità di funzionamento deve essere comandata da :
• quadro di comando impianto
funzionamento normale;
• quadro di comando locale
regolazioni, controlli e/o manutenzioni sulla macchina.
4.4.1
QUADRO DI COMANDO IMPIANTO
Il quadro di comando impianto deve prevedere :
• 1 pulsante di marcia con relativa spia luminosa;
• 1 pulsante d’arresto con relativa spia luminosa;
• 1 magnetotermico di protezione contro i sovraccarichi del motore elettrico interbloccato con i motori delle
macchine a monte;
• 1 commutatore a chiave avente funzione di selettore modale di funzionamento.
I pulsanti ed il selettore dovranno avere relative etichette identificative.
Il selettore modale di funzionamento deve prevedere il funzionamento nei modi AUTOMATICO, MANUALE e
MANUTENZIONE, secondo le modalità in seguito descritte.
SELETTORE MODALE INSTALLATO SUL QUADRO COMANDI IMPIANTO
SELETTORE
POS.
MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO IMPIANTO
1
MANUALE
0
MANUTENZIONE POSTO MACCHINA
N.B. SOLO IN QUESTA POSIZIONE LA CHIAVE PUÒ ESSERE
ESTRATTA E QUINDI DISABILITARE IL FUNZIONAMENTO DEL
QUADRO COMANDI GENERALE.
2
AUTOMATICO
Figura 15
Modo MANUALE.
Nel modo MANUALE (la chiave è bloccata sul quadro generale) tutte le macchine dell’impianto sono comandate
dal quadro generale. In questa modalità le macchine possono essere avviate e arrestate singolarmente. È vietato
effettuare lavori di manutenzione sulla macchina.
Modo MANUTENZIONE.
Nel modo MANUTENZIONE (la chiave può essere estratta dal quadro generale) tutte le macchine dell’impianto
possono essere comandate solamente dal proprio posto macchina. In questa modalità è necessario rimuovere la
chiave dal quadro generale ed inserirla nell’interruttore a chiave del posto macchina.
Solamente in questa modalità di funzionamento è consentito effettuare operazioni di regolazione, controllo
e/o manutenzione sulla macchina.
Modo AUTOMATICO.
Nel modo AUTOMATICO (la chiave è bloccata sul quadro generale) tutte le macchine dell’impianto sono
comandate dal quadro generale. In questa modalità le macchine devono essere avviate secondo una sequenza
prestabilita. È vietato effettuare lavori di manutenzione sulla macchina.
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27
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Installazione a cura di:
• F.A.I.M. nel caso di fornitura ed installazione completa di impianto elettrico e quadro di comando.
• Utilizzatore finale nel caso F.A.I.M. non fornisca ed installi quanto sopracitato.
4.4.2
QUADRO COMANDO LOCALE
Il quadro di comando locale (un esempio è riportato in Figura 16) va installato in prossimità della macchina e in
posizione sicura tale da non procurare pericoli aggiuntivi (esempio: premendo il pulsante 2 MARCIA non deve
essere possibile raggiungere la macchina con l’altro arto).
1
SELETTORE A CHIAVE DI COMANDO
POS. REMOTO: il funzionamento della macchina è
comandato dal quadro generale dell’impianto.
Deve rimanere in tale posizione durante il normale
funzionamento della macchina.
POS. LOCALE: il funzionamento della macchina è
comandato dal quadro locale
Deve essere portato in tale posizione quando si deve
comandare la macchina da tale quadro, per operazioni di
regolazione, manutenzione.
2
PULSANTE (ad azione mantenuta) “MARCIA”
3
PULSANTE “ARRESTO”
4
PULSANTE “ARRESTO D’EMERGENZA”
Figura 16
Installazione a cura di:
• F.A.I.M.
nel caso di fornitura ed installazione completa di impianto elettrico e quadri di comando.
• Utilizzatore finale nel caso F.A.I.M. non fornisca ed installi quanto sopracitato.
4.5
ACCENSIONE E SPEGNIMENTO DELLA MACCHINA
4.5.1
ACCENSIONE
Prima di effettuare l’accensione della macchina, accertarsi di non mettere in pericolo l’incolumità del personale,
dopodiché selezionare una delle due modalità di funzionamento (man. o autom.) e premere il pulsante marcia.
4.5.2
SPEGNIMENTO
Per eseguire lo spegnimento della macchina eseguire le seguenti operazioni:
• arrestare le utenze a monte del vaglio vibrante;
• accertarsi che la macchina abbia scaricato tutto il materiale;
• arrestare la macchina.
4.5.3
RIAVVIAMENTO DOPO UN’ARRESTO ACCIDENTALE
Nel caso la macchina venga arrestata accidentalmente (per esempio con il dispositivo di arresto d’emergenza) sarà
necessario riarmare tale dispositivo e ripetere la procedura di avviamento indicata al punto
“4.5.1 ACCENSIONE”.
ATTENZIONE : una volta disattivata la macchina, l’albero oscillante continua a girare per circa un
minuto. Attenderne l’arresto completo prima di intervenire per eventuali operazioni di
manutenzione e/o regolazione.
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5
TRASPORTO
5.1
SMONTAGGIO DELLA MACCHINA PER IL TRASPORTO
La macchina viene trasportata, smontata nei seguenti sottogruppi:
• incastellatura di sostegno (se prevista);
• ballatoio e parapetti (se previsti);
• basamento;
• cassa vibrante;
• motore elettrico;
• cinghie di trasmissione;
• carter protezione cinghie di trasmissione;
• tramoggia anteriore di scarico;
• tramoggia inferiore di scarico;
• canale di scarico materiale;
• molle elicoidali;
• bulloneria per fissaggio incastellatura, basamento e tramogge.
• tubi impianto di lavaggio (optional).
La macchina va trasportata con un mezzo di trasporto di dimensioni tali da non eccedere i limiti di sagoma imposti
dal codice stradale e di portata adeguata al peso della macchina (vedi “4.2.2 PESI
DEI
COMPONENTI
PRINCIPALI DELLA MACCHINA”).
La macchina ed eventuali altre parti vanno caricate e bloccate mediante cunei e/o catene per impedire lo
spostamento longitudinale e trasversale durante il trasporto.
Per le sopracitate operazioni utilizzare i seguenti D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale):
5.2
ATTREZZATURA PER IL TRASPORTO, L’INSTALLAZIONE E LA MESSA IN FUNZIONE
Qui di seguito viene riportata la lista dell’attrezzatura che il cliente deve procurare per poter trasportare, installare e
mettere in funzione la macchina in sicurezza.
A 1 o più mezzi di sollevamento di portata adeguata;
N 1 serie cacciaviti taglio/stella;
B 4 corde d’acciaio o catene per il sollevamento L=7 m O 2 morsetti da falegname piccoli;
di portata adeguata;
P 2 morsetti da falegname grandi;
C 1 avvitatore elettrico da 1/2;
Q 1 rotella metrica L=20 mt;
D 1 avvitatore elettrico da 3/4;
R 1 seghetto;
E 1 lampada portatile;
S 1 goniometro per carpentiere;
F 2 prolunghe elettriche L=25 mt (220 V);
T 1 banco di lavoro con morsa;
G 2 prolunghe elettriche L=25 mt (380 V);
U 1 trabattello con piano di appoggio altezza 2 mt
H 1 spina per allineamento dei fori;
completo di scala d’accesso e parapetti;
I 1 livella a bolla;
V 1 apparecchiatura per taglio ossiacetilenico;
J 1 serie completa chiavi fisse/stella;
W dispositivi di protezione individuale per ogni
K 1 serie completa chiavi esagonali;
operatore addetto al montaggio: cinture di sicurezza,
L 1 serie pinze;
casco/occhiali/guanti
di
protezione,
scarpe
M 1 serie martelli;
antinfortunistiche, cuffie antirumore.
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5.3
SOLLEVAMENTO DELLA MACCHINA
La cassa vibrante ed il basamento della macchina vanno sollevati separatamente utilizzando un mezzo di
sollevamento di portata e “sbraccio” idoneo all’installazione.
Prima di movimentare la macchina o una sua parte, individuarne il peso (vedi 4.2.2
PESI DEI COMPONENTI
PRINCIPALI DELLA MACCHINA) ed il punto di aggancio per il sollevamento.
Verificare inoltre che l’attrezzatura di sollevamento sia adeguata al peso e al volume da movimentare.
Agganciarsi agli appositi dispositivi A-B indicati con il colore blu nella Figura 17.
A
B
Figura 17
Nel sollevamento e nello spostamento aereo della macchina e/o di sue eventuali parti non far transitare o
sostare il carico sopra a persone o cose.
Non lasciar cadere o appoggiare con forza le parti della macchina. I colpi subiti potrebbero causare danni
e problemi nell’accoppiamento dei pezzi.
Nel caso di spostamento/sollevamento a mano di
componenti della macchina non sottovalutarne il peso.
Sollevare solamente pezzi di peso pari alle proprie
capacità e che comunque non superino i 30 kg,
utilizzando esclusivamente gli appositi appigli.
In caso contrario avvalersi di adeguati mezzi di
sollevamento.
Accertare preventivamente lo stato dei dispositivi di
sollevamento impiegati quali: catene, cinghie, barre,
carriponte, grù di sollevamento, ganci.
Figura 18
30
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5.4
MODALITÀ DI CARICO SUL MEZZO DI TRASPORTO
Il carico della macchina (o delle parti che la compongono) sul mezzo di trasporto deve essere effettuato facendo
attenzione che essa non superi i limiti di sagoma per il trasporto su strada.
Una volta caricata la macchina, essa deve essere vincolata al mezzo di trasporto con adeguate corde disposte
lungo l’asse longitudinale e trasversale.
5.5
RICEVIMENTO E MODALITÀ DI SCARICO DELLA MACCHINA DAL MEZZO DI TRASPORTO
La merce viaggia sotto piena responsabilità del vettore e in caso di incidente o ritardata consegna nessuna
responsabilità può essere addebitata al costruttore.
Alla consegna della merce presso il cantiere, l’utilizzatore finale deve verificare che non abbia subito
danneggiamenti durante il trasporto e che tutto il materiale riportato nel documento di trasporto sia effettivamente
presente. In caso contrario dovrà segnalarlo immediatamente al vettore ed avvertire al più presto il costruttore.
Non saranno accettati reclami sull’integrità della merce una volta iniziato il montaggio della macchina!
Prima di scaricare la merce dal mezzo di trasporto verificare che vi sia sufficiente spazio per appoggiarla a terra e
che il terreno sia compatto.
5.6
DEPOSITO DELLA MACCHINA
Appoggiare le varie parti che compongono la macchina su dei legni di appoggio, affinché sia possibile sollevarli
con un mezzo di sollevamento provvisto di “forche”.
Nell’immagazzinamento non sovrapporre parti della macchina su altre.
Nel caso di stoccaggio all’aperto della macchina proteggere adeguatamente la macchina o le parti che la
compongono con teli impermeabili.
Durante il periodo di immagazzinamento verificare che l’imballaggio sia integro e che la macchina sia stoccata in
un luogo privo di agenti corrosivi.
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6
INSTALLAZIONE E MESSA IN FUNZIONE
6.1
ESECUZIONE PIANO D’APPOGGIO
Il piano d’appoggio della macchina costituito da un’incastellatura metallica saldata a 4 piastre “annegate” in una
platea di calcestruzzo, deve essere preparato dall’utilizzatore finale con sufficiente anticipo rispetto all’inizio
dell’installazione della macchina.
Tale piano deve essere perfettamente orizzontale e solido.
6.2
CRITERI DI POSIZIONAMENTO
La macchina deve essere posizionata ad una distanza adeguata da pareti ed ostacoli di qualsiasi tipo (Figura 19),
affinché risulti agevole la sostituzione dei piani vaglianti e l’accesso laterale alla macchina per poter rimuovere le
viti tendirete, nonché per poter sfilare l’albero del gruppo oscillante.
≥ 5 mt
Macchina
Figura 19
Inoltre è necessario prevedere dello spazio circostante necessario al posizionamento di macchine adatte al carico
ed allo stoccaggio del materiale quali nastri trasportatori ed al posizionamento delle tramogge di scarico.
6.3
PREPARAZIONE ALL’INSTALLAZIONE
Il luogo di installazione deve essere dotato dei segnali d’obbligo qui sotto rappresentati. Deve inoltre rispettare le
prescrizioni imposte dal D.L. 626/94 relativo al “Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori
durante il lavoro” recepimento della direttiva europea 89/391/CEE.
32
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Prima di installare la macchina verificare:
• che tutto il personale addetto all’installazione dia dotato degli opportuni D.P.I;
• l’eventuale interferenza con altre macchine;
• la presenza e l’integrità di tutto il materiale componente la macchina;
• la disponibilità di un mezzo di sollevamento;
• la professionalità del personale coinvolto nel montaggio;
• la pulizia di tutte le parti di accoppiamento.
6.3.1
CONTROLLO DELLE FONDAZIONI
Eseguire un controllo sulla corretta esecuzione delle fondazioni. Verificare che le quote e i livelli corrispondano a
quelli segnati sul disegno F.A.I.M.
6.4
ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE
Il montaggio della macchina deve essere eseguito da personale specializzato e dotato di tutte le
attrezzature necessarie.
Si devono impiegare mezzi di sollevamento idonei (gru, carro ponte, ecc.) e non improvvisati adatti a
diverso impiego, presenti generalmente nelle cave e nei cantieri.
Evitare che altre persone non addette si avvicinino durante le operazioni di montaggio.
Il personale addetto al montaggio deve essere dotato di tutte le dotazioni di sicurezza personali previste, in
particolare: guanti di protezione, casco antiurto, occhiali di protezione, scarpe antinfortunistiche, cinghie di
sicurezza per lavori in quota, ecc.
• Adibire un luogo del cantiere (possibilmente al coperto) a ”zona di assemblaggio”. Tale luogo oltre a disporre
di sufficiente spazio per assemblare la macchina, dovrà essere opportunamente recintato e dotato di
segnaletica ed apparecchiature antinfortunistiche.
• Montare la struttura di sostegno del vaglio vibrante completa di ballatoio, parapetti e scale d’accesso.
Assicurarsi che essa sia in piano longitudinalmente e trasversalmente.
• Posizionare a terra il basamento (Figura 20/A) del vaglio sottosopra dopodiché sollevare la tramoggia inferiore
(Figura 20/B) ed imbullonarla al basamento.
B
A
Figura 20
• Sollevare il basamento del vaglio (Figura 21/A) completo di tramoggia inferiore agganciandosi agli appositi
dispositivi di sollevamento (Figura 21/B), posizionarlo ed imbullonarlo alla struttura di sostegno.
• Montare le molle sui relativi portamolle (Figura 21/C).
• Sollevare la cassa vibrante (Figura 21/D) del vaglio vibrante agganciandosi agli appositi dispositivi di
sollevamento (Figura 21/E), regolando la lunghezza delle funi in modo tale da sollevarlo con l’inclinazione di
lavoro (α), ed appoggiarlo sulle molle precedentemente installate.
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33
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Figura 21
• Installare il motore elettrico assicurandosi che sia parallelo all’asse dell’albero oscillante e che la puleggia sia
allineata a quella dell’albero oscillante.
• Installare le cinghie di trasmissione e dare la giusta tensione.
• Montare il carter protezione cinghie (Figura 8/A).
• Montare la tramoggia anteriore di scarico (Figura 22/A).
A
Figura 22
• Eseguire la messa a terra della carcassa del motore, della cassa vibrante, del basamento e della struttura di
sostegno.
34
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6.5
COLLEGAMENTO ELETTRICO
I conduttori costituenti il cavo di alimentazione per il collegamento del motore alla rete devono essere di sezione
2
adeguata affinché la densità di corrente, in ogni conduttore, non sia superiore a 4 A/mm . Uno di questi serve
esclusivamente per il collegamento di messa a terra del motore.
La sezione dei conduttori deve anche essere adeguata in funzione della lunghezza del cavo utilizzato per non
provocare una caduta di tensione lungo il cavo, oltre i valori prescritti dalle normative in materia.
Si raccomanda, altresì, di utilizzare cavi flessibili per garantire la perfetta tenuta del pressacavo della scatola
morsettiera sul cavo di alimentazione.
6.5.1
SCHEMI DI COLLEGAMENTO ALLA MORSETTIERA
ATTENZIONE: Nel vano morsettiera è collocata una vite tropicalizzata recante una piastrina con impresso il
simbolo
(Figura 23). A tale vite, a cui è affidata la funzione di connettore per la messa a terra del motore,
deve essere collegato il conduttore giallo-verde del cavo di alimentazione.
A)
Tensione minore
B)
Tensione maggiore
C)
Rete di alimentazione
Per il collegamento TRIFASE:
∆ Triangolo
Y stella
Figura 23
6.5.2
FISSAGGIO DEL CAVO DI ALIMENTAZIONE ALLA MORSETTIERA DEL MOTORE
Per le operazione da eseguire, procedere in sequenza come di seguito indicato:
Inserire il cavo di alimentazione attraverso il pressacavo all’interno della scatola morsettiera (A Figura 24).
Per i collegamenti utilizzare sempre dei capicorda ad occhiello (B Figura 24).
Figura 24
Evitare sfilacciamenti che potrebbero provocare interruzioni o corto circuiti (A Figura 25).
Ricordarsi di interporre sempre le apposite rondelle prima dei dadi (B Figura 25), onde evitarne
l’allentamento con conseguente collegamento incerto alle rete e possibile provocazione di danni.
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Figura 25
Eseguire i collegamenti secondo gli schemi riportati e serrare a fondo il pressacavo (A Figura 26).
Interrompere il tassello pressafili assicurandosi che pressi totalmente i conduttori e montare il coperchio facendo
attenzione a non danneggiare la guarnizione (B Figura 26).
Figura 26
Non far passare cavi elettrici in prossimità di componenti contenenti liquido (riduttore pendolare,
giunto idrodinamico, ecc.). Pericolo di cortocircuito in caso di fuoriuscita del liquido.
6.5.3
FISSAGGIO DEL CAVO DI ALIMENTAZIONE ALLA RETE
Il fissaggio del cavo di alimentazione alla rete deve essere eseguito da un installatore qualificato secondo le norme
di sicurezza vigenti.
Il collegamento del motore a terra, tramite conduttore giallo-verde del cavo di alimentazione, è obbligatorio.
Controllare sempre che i valori di tensione e frequenza della rete siano corrispondenti a quelli riportati sulla
targhetta del motore.
Importante
Nella scelta delle apparecchiature di marcia/arresto e protezione di sovraccarico, consultare i dati tecnici,
caratteristiche elettriche, corrente nominale e corrente di avviamento, inoltre scegliere sempre
magnetotermici ritardati, per evitare lo sgancio durante il tempo di avviamento, che può essere più lungo a
bassa temperatura ambiente.
6.6
COLLEGAMENTO ALLA FONTE IDRICA (SE PREVISTO)
Nel caso la macchina sia provvista di impianto di lavaggio del materiale (optional) dovrà essere fornita acqua con
3
3
portata di 1÷2 m per ogni m di materiale vagliato e con pressione di 2,5÷3 Atm (al collettore di entrata dell’acqua).
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6.7
MESSA IN FUNZIONE
6.7.1
CONTROLLI PRELIMINARI ALLA MESSA IN FUNZIONE
Prima di avviare la macchina eseguire i seguenti controlli.
• Controllare che i dispositivi di sicurezza siano funzionanti e i ripari correttamente installati.
• Verificare che l’allacciamento alla fonte di energia elettrica sia fatto secondo normative vigenti e che il voltaggio
e la tensione di linea corrisponda a quella della macchina.
• Effettuare un giro d’ispezione della macchina per controllare: la presenza di lubrificante sulla macchina e il
corretto fissaggio di tutte le parti.
• Controllare che la macchina installata sia ben stabile sui propri appoggi.
• Controllare che non siano presenti corpi estranei nelle varie parti della macchina tali da pregiudicarne il corretto
funzionamento.
6.7.2
PRIMO AVVIAMENTO
Le operazioni di primo avviamento della macchina servono ad effettuare :
la messa a punto della macchina, operazione che si può svolgere solamente presso l’utilizzatore finale quando la
macchina lavora sotto carico (con materiale);
individuare prontamente eventuali funzionamenti irregolari.
Avviare la macchina utilizzando l’apposito “quadro locale”. A causa del grasso lubrificante “nuovo” può accadere
che durante il primo avviamento vi sia maggior assorbimento di corrente con conseguente salto della termica di
protezione del motore. Basteranno comunque solo alcuni giri dell’albero oscillante per rimediare a tale
“inconveniente”.
Non appena avviatosi, eseguire una prima prova della macchina a vuoto (senza materiale) al fine di:
• verificare il senso di rotazione dell’albero oscillante facendolo girare senza carter di protezione cinghie di
trasmissione. Esso dovrà essere orario guardando dal lato sinistro;
• verificare che durante il passaggio per i regimi di risonanza (avviamento e arresto) la cassa vibrante del vaglio
non urti qualche parte fissa (tramoggia, scivoli, ecc.). Se ciò accadesse distanziarle;
• verificare che le reti C siano tese in maniera tale da formare
un tutt’uno con il telaio portareti e che non vadano a toccare le
fiancate D. Non avvitare eccessivamente le viti B per evitare
che le reti siano troppo sollecitate a trazione. I tendirete A non
devono presentare “bombature” verso le fiancate.
Figura 27
• verificare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza;
• verificare che non vi siano rumori anomali.
Eseguire poi una prova della macchina sotto carico (con materiale) al fine di:
• verificare che l’ampiezza di oscillazione del vaglio sia adeguata al tipo, alla forma ed alla dimensione del
materiale. All’aumentare della dimensione del materiale dovrà aumentare anche l’ampiezza di oscillazione ma
dovrà diminuire la velocità di rotazione;
• verificare che durante il passaggio per i regimi di risonanza (avviamento e arresto) la cassa vibrante del vaglio
non urti qualche parte fissa (tramoggia, scivoli, ecc.). Se ciò accadesse distanziarle;
• dopo circa 2 ore di funzionamento arrestare il vaglio vibrante (attenderne il suo completo arresto!), smontare
uno dei due carter di protezione delle masse oscillanti e verificare che in prossimità del cuscinetto la temperatura
non sia superiore ai 60°C. In pratica dovrebbe essere possibile appoggiare per qualche istante la mano senza
rischio di scottarsi;
• verificare che la pezzatura e la produzione sia quella richiesta. In caso contrario consultare il capitolo
8
RICERCA GUASTI;
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• verificare con una pinza amperometrica che la corrente assorbita su tutte le fasi del motore elettrico non superi
il valore di targa. In caso contrario controllare che l’alimentazione non sia eccessiva e che le cinghie non siano
troppo tese;
• verificare che le cinghie di trasmissione all’avviamento del motore e nel funzionamento sotto carico non slittino.
Non eccedere però nella tensione per non variare troppo l’assetto statico della macchina;
Una volta effettuate le verifiche soprascritte ed eventualmente aver eseguito le regolazioni del caso con macchina
disattivata, procedere con l’avviamento alla lavorazione della macchina.
6.7.3
Consigliamo di effettuare la prima messa in funzione della macchina avvalendosi di personale avente
esperienza in queste operazioni o, su richiesta, di un tecnico della F.A.I.M.
AVVIAMENTO ALLA LAVORAZIONE
Prima di avviare la macchina si raccomanda di verificare che i canali di scarico siano liberi e nel caso in cui il
materiale in uscita dal vaglio venga raccolto da nastri trasportatori, alimentatori o altri sistemi meccanizzati di
trasporto, assicurarsi che questi ultimi siano già in funzionamento.
Nel caso in cui la macchina sia comandata da un PLC è necessario temporizzare la partenza del vaglio lasciando il
tempo all’eventuale sistema di trasporto a valle del vaglio di entrare in piena efficienza.
Una volta effettuate le verifiche sopracitate, avviare la macchina.
6.7.4
Attenzione : nel caso la macchina sia stata ferma per diverso tempo e/o con basse temperature può
accadere che in fase di avviamento vi siano difficoltà nell’avvio della macchina (salto della termica di
protezione contro sovraccarichi) a causa della notevole densità del grasso lubrificante di lubrificazione
presente nei cuscinetti.
ALIMENTAZIONE DI MATERIALE
L’alimentazione di materiale da classificare deve essere regolare e continua. Non immettere materiale con pezzi
lunghi tipo assi di legno, tondini di armature o altro di simile forma, in quanto causerebbe intasamento della
macchina e/o delle tramogge.
6.8
ARRESTO E MESSA FUORI SERVIZIO
L’arresto della macchina deve avvenire solamente dopo aver fatto defluire tutto il materiale e dopo aver avuto
totale garanzia che siano state arrestate tutte le macchine a monte e che le stesse non possano essere riavviate.
Per effettuare la messa fuori servizio della macchina chiudere a chiave lo sportello del quadro comando utenze
e togliere qualsiasi tipo di alimentazione.
Nel caso di prolungati fermi macchina eseguire un lavaggio della macchina.
6.8.1
ARRESTO D’EMERGENZA
Questo tipo di arresto deve essere utilizzato solamente al fine di scongiurare un pericolo imminente o che si sta già
verificando. Inoltre deve essere premuto prima di eventuali controlli e/o manutenzioni alla macchina per evitare
avviamenti imprevisti.
Dopo aver utilizzato questo tipo di arresto, prestare molta attenzione nel successivo avviamento, controllando lo
stato generale della macchina.
ATTENZIONE : una volta disattivata la macchina essa continua a girare per inerzia per circa 1
minuto. Attenderne l’arresto completo prima di intervenire per eventuali operazioni di regolazione
e/o manutenzione.
6.8.2
ARRESTO PER LA FERMATA INVERNALE
In caso di prolungato fermo macchina (dovuto alla sosta invernale) eseguire un ingrassaggio più abbondante del
solito prima dell’arresto della macchina per evitare che durante la sosta si introducano acqua e/o sporcizia.
Al successivo riavvio ingrassare immediatamente e controllare che non fuoriesca acqua. Se ciò si verificasse
arrestare la macchina, smontare i cuscinetti e sostituire completamente il grasso.
Nel caso la macchina la macchina operi in ambienti freddi (con temperatura inferiore a 0° C) provvedere anche a
svuotare completamente i tubi e il collettore dell’impianto di lavaggio (ove previsto).
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7
MANUTENZIONE
7.1
GENERALITÀ
Affidarsi esclusivamente a personale specializzato e competente.
Prima di procedere a qualsiasi operazione di manutenzione leggere attentamente e capire le istruzioni in seguito
riportate. In caso di dubbi o manchevolezze consultare il nostro servizio di assistenza tecnica.
A garanzia di un perfetto funzionamento della macchina nel caso di eventuali sostituzioni utilizzare sempre ricambi
originali F.A.I.M.
Eseguiti i lavori di manutenzione, prima di rimettere in servizio la macchina, controllare che:
i pezzi eventualmente sostituiti e/o gli attrezzi impiegati per l’intervento siano stati rimossi dalla macchina;
•
tutti i dispositivi di sicurezza siano installati ed efficienti.
•
7.1.1
In caso di manutenzione mediante saldatura elettrica è opportuno evitare il passaggio della corrente
attraverso i cuscinetti. Collegare la pinza della massa al pezzo che si deve saldare.
MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE E REGOLAZIONE
Qualsiasi operazione di regolazione e manutenzione (salvo diverse indicazioni) deve essere eseguita mettendo la
macchina in sicurezza, ovvero nella seguente condizione:
•
interruzione di qualsiasi forma di alimentazione (Figura 28);
•
macchina/utenza ferma;
•
esclusione della messa in moto e arresto della macchina dal quadro comandi dell’impianto lavorazione inerti
ed abilitazione delle stesse funzioni solamente dal quadro locale adiacente alla macchina
•
dispositivo di arresto d’emergenza inserito (se previsto);
•
avviso di “macchina in manutenzione” posto in posizione ben visibile sul quadro comandi generali (Figura
29).
Figura 28
Figura 29
Essendovi però delle operazioni di regolazione in cui per ragioni tecniche è necessario rimuovere il riparo e
l’utenza deve essere avviata, per ottenere la sicurezza dell’operatore deve essere previsto un modo di comando
manuale che autorizzi il funzionamento dell’elemento pericoloso soltanto azionando un comando ad azione
mantenuta.
In questo modo sarà necessaria la presenza di due operatori, fatto che costituisce un notevole incremento del
livello di sicurezza.
Le operazioni che necessitano di quanto sopra indicato sono :
• Controllo tensione cinghie di trasmissione.
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7.2
MANUTENZIONE PERIODICA
SCADENZA
DOPO LE PRIME 2 ORE DI
FUNZIONAMENTO
DOPO LE PRIME 8 ORE DI
FUNZIONAMENTO
TIPO DI CONTROLLO/MANUTENZIONE
• Controllo temperatura cuscinetti gruppo oscillante.
• Controllo tensione cinghie di trasmissione.
• Controllo assorbimento amperometrico del motore elettrico.
• Controllo serraggio bulloneria
Controllare il serraggio della bulloneria sottoposta a maggiore sforzo : fissaggio
gruppo oscillante e fissaggio tendirete.
É noto infatti che nelle prime ore di esercizio la bulloneria subisce un allentamento.
Successivamente l’esperienza conferma che risultano assestati.
Ricordiamo che la maggior parte delle avarie e dei guasti è dovuta a
fissaggi irregolari o a serraggi mal eseguiti.
DOPO LE PRIME 40 ORE DI • Controllo tensione cinghie di trasmissione.
FUNZIONAMENTO
• Controllo tensione reti.
PERIODICITÀ
OGNI GIORNO
TIPO DI CONTROLLO/MANUTENZIONE
• Ispezione visiva della macchina
Prima di avviare la macchina eseguire un’accurata ispezione visiva di tutta la
macchina per assicurarsi che:
non vi sia materiale incastrato che potrebbe danneggiare la macchina ed interferire
col suo corretto funzionamento;
Controllare se la macchina presenta bulloni allentati, cinghie usurate, fodere
usurate, collegamenti allentati, accumulo di detriti, ecc.
A questo riguardo necessita eseguire frequenti pulizie della macchina al fine di
rimuovere sporcizia ed individuare eventuali perdite.
Queste operazioni richiedono solamente pochi minuti ma possono farvi
evitare incidenti e riparazioni costose.
OGNI 20 ORE DI
FUNZIONAMENTO
OGNI 40 ORE DI
FUNZIONAMENTO
OGNI 200 ORE DI
FUNZIONAMENTO
OGNI 600 ORE DI
FUNZIONAMENTO
• Ingrassaggio labirinti gruppo oscillante.
• Ingrassaggio cuscinetti gruppo oscillante.
• Pulizia della macchina e del ballatoio
Effettuare una pulizia generale della macchina ponendo particolare attenzione
all’eventuale eliminazione di : materiale incastratosi sulla macchina che potrebbe
comprometterne il corretto funzionamento; sporcizia depositatasi sul motore
elettrico e sul ballatoio.
• Controllo serraggio bulloneria sottoposta a maggiore sforzo.
• Controllo tensione cinghie di trasmissione.
• Controllo della tensione delle reti/lamiere forate vaglianti.
Esse devono risultare tese uniformemente, affinché il piano di vagliatura sia
perfettamente rigido e non dia luogo ad oscillazioni elastiche durante il lavoro.
• Controllo profili in gomma appoggio reti/lamiere forate.
Detti profili vanno sostituiti nel caso fossero trovati usurati, rotti o eccessivamente
induriti.
• Controllo temperatura cuscinetti gruppo oscillante.
• Controllo assorbimento amperometrico del motore elettrico.
Per le sopracitate operazioni utilizzare i seguenti D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale):
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7.3
ISTRUZIONI DI MANUTENZIONE E REGOLAZIONE
7.3.1
CONTROLLO TENSIONE CINGHIE DI TRASMISSIONE
Per controllare e mantenere una corretta tensione delle cinghie seguire le seguenti istruzioni.
Far funzionare per alcuni minuti la trasmissione a cinghie.
Arrestare la macchina e togliere qualsiasi tipo di alimentazione.
Smontare il carter di protezione.
Riavviare la macchina (agendo sul quadro locale) e verificare che le cinghie girino regolarmente senza slittare e
senza eccessivi scuotimenti.
• Se necessario, arrestare la macchina e togliere qualsiasi tipo di alimentazione dopodiché regolare la tensione
delle cinghie, spostando il motore sulla propria slitta.
• Riavviare successivamente la macchina e controllare che la tensione sia adeguata.
• Rimontare a questo punto il carter di protezione delle cinghie.
•
•
•
•
È opportuno che su cinghie nuove inizialmente questa operazione di messa in tensione venga ripetuta dopo 24
ore, 7 giorni, e quindi ogni 3 mesi. È da tener presente infatti che le cinghie subiscono, sotto carico, un
allungamento permanente fino ad un max. del 3% della loro lunghezza e che questo allungamento si compie quasi
completamente nelle prime ore di vita.
7.3.2
Attenzione : una tensione troppo eccessiva delle cinghie può provocare danni ai cuscinetti del motore,
nonché un eccessivo assorbimento di corrente.
CONTROLLO SERRAGGIO BULLONERIA
Eseguire il controllo del serraggio della bulloneria sottoposta maggiormente a sforzo utilizzando una chiave
dinamometrica.
Un accoppiamento errato della bulloneria provoca, non solo danni alla macchina o problemi di
funzionamento, ma anche lesioni a persone
Se si deve sostituire della bulloneria dev’essere nuova, della stessa dimensione e qualità di quella che si
sostituisce. Il grado di resistenza del materiale è normalmente indicato sulla testata della vite mediante
numeri (8.8 - 10.9 - 12.9). Nel caso di smontaggio di dadi autobloccanti questi non devono essere
riutilizzati ma vanno sostituiti.
Serrare la bulloneria facendo riferimento al seguente prospetto.
Diametro
nominale
d (mm)
Mom. torc.
Mt (N·m)
Classe 8.8
Mom. torc.
Mt (N·m)
Classe 10.9
M10 M12
M14
M16
M18
M20
M22
M24
M27
M30
M33
M36
M39
M42
M45
50
85
135
205
283
400
532
691
1010 1370 1932 2486 3232 4002 5013
71
120
192
295
406
576
780
996
1472 2000 2717 2496 4545 5628 7050
Questo prospetto è calcolato per uno sfruttamento del limite elastico della vite al 70% ossia per un coefficiente c=0,7. Il momento torcente è
calcolato secondo un coefficiente di attrito = 0,14.
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7.3.3
REGOLAZIONE AMPIEZZA DI OSCILLAZIONE
Premesso che la macchina viene consegnata con le masse regolate in posizione intermedia, per variare
l’ampiezza di oscillazione (dopo autorizzazione della F.A.I.M.) procedere nel seguente modo:
1. disattivare il vaglio vibrante e la macchina che la alimenta. Attendere l’arresto completo del vaglio;
2. smontare il carter di protezione delle cinghie di
trasmissione X e il carter di protezione delle masse
oscillanti Y (vedi Figura 30).
X
Y
Figura 30
3. Smontare la puleggia P svitando la vite centrale A
(Figura 31).
Essendo questa puleggia eccentrica, fare attenzione
alla posizione originaria di montaggio della puleggia,
che anche dopo eventuali regolazioni della massa
mobile B, non dovrà ruotare della stessa misura ma
dovrà mantenere la stessa posizione di origine. Per
aiutarsi fare riferimento alla bulinatura eseguita sul
retro della puleggia che dovrà sempre trovarsi sulla
parte superiore e il più vicino possibile all’asse
verticale (vedi Figura 33).
A
B
P
Figura 31
42
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4. Allentare le 4 viti di fissaggio C (Figura 32) della
massa mobile B, facendo attenzione a non essere
colpiti dalle masse che per gravità ruoteranno verso il
basso.
C
B
D
Figura 32
5. Ruotare la massa mobile B sovrapponendola maggiormente a quella fissa se si desidera aumentare l’ampiezza
di oscillazione (tenendo presente che la massima oscillazione si ha con le masse sovrapposte) oppure
sfasandola maggiormente se si desidera diminuire le vibrazioni.
6. Una volta trovata la posizione ideale delle masse, serrare le viti di fissaggio C della massa mobile B avendo
cura che coincidano con i fori eseguiti sulla massa fissa.
7. Rimontare la puleggia facendo attenzione a far
coincidere uno dei 5 fori eseguiti sul retro della
puleggia (Figura 33) con il perno D della massa
mobile (Figura 32) in modo da rimontarla nella
stessa posizione di origine ovverosia con la
bulinatura eseguita sul retro della puleggia che dovrà
sempre trovarsi sulla parte superiore e il più vicino
possibile all’asse verticale.
Fissare la puleggia con la vite centrale A (Figura 31).
N.B.
IN
TUTTI
CASI
ALL’AVVIAMENTO
VERIFICARE CHE LA PULEGGIA RUOTI IN
MANIERA CIRCOLARE AL FINE DI NON
PROVOCARE SBATTIMENTI DELLE CINGHIE
CHE SBILANCEREBBERO LA VIBRAZIONE DEL
VAGLIO
E
POTREBBERO
PROVOCARE
ROTTURE AL MOTORE ELETTRICO.
Figura 33
8. Ripetere le medesime operazioni per il lato opposto (ad esclusione delle operazioni riguardanti la puleggia),
regolando le masse con lo stesso sfasamento del lato motore.
9. Una volta regolate da ambedue le parti le masse, avviare la macchina a vuoto e verificare visivamente che non
vi siano sbilanciamenti da una delle due parti. Verificare anche visivamente la rotazione della puleggia.
MOLTO IMPORTANTE : verificare visivamente la rotazione della puleggia che dovrà essere il più
possibile circolare e non ellittica. Questo per non provocare danni al vaglio e/o al motore elettrico
collegato con la trasmissione a cinghie. In caso si veda la puleggia ruotare in maniera non circolare
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arrestare il vaglio e cambiare foro di fissaggio della puleggia. Riavviare nuovamente e riverificare fino a
raggiungere la rotazione il più possibile circolare della puleggia.
10. Rimontare tutti i carter di protezione.
È obbligatorio procedere per gradi e in eguale misura da ambo i lati. Oscillazioni eccessive e non
necessarie provocano danni al vaglio vibrante.
All’aumentare dell’ampiezza di oscillazione dovrà corrispondere una diminuzione della velocità di
rotazione e viceversa.
7.3.4
SOSTITUZIONE DELLE RETI DEI PIANI VAGLIANTI
I piani di vagliatura (Figura 34 pos.2) sono convenientemente centinati e le traverse di appoggio, per evitare
l’usura delle reti o lamiere, sono guarnite con appositi profili in gomma (Figura 34 pos.1). Detti profili vanno
sostituiti ogni qualvolta si constati che sono usurati, rotti od eccessivamente induriti.
Condizione essenziale per la durata delle reti e delle lamiere è che esse, una volta installate, siano tese
uniformemente e fortemente in modo che il piano di vagliatura sia perfettamente rigido e non dia luogo a sensibili
oscillazioni elastiche durante il lavoro.
La tensione delle reti o lamiere viene esercitata sulle due fiancate del vaglio a mezzo di profilati in acciaio (Figura
35 pos. A) opportunamente sagomati, e di apposite viti di bloccaggio in acciaio (Figura 35 pos. B).
Ogni vite di bloccaggio completa di dado autobloccante deve essere disposta come indicato in Figura 35.
Nel caso di reti di larghezza ≥ 1500 mm esse vengono premute e fissate centralmente al telaio con appositi
piatti premirete (Figura 36/Figura 37).
La sostituzione delle reti o delle lamiere è semplice e agevole : allentare le viti B di bloccaggio delle staffe laterali
tendirete (Figura 35 pos. A) e dei piatti premirete centrali (Figura 36/Figura 37 pos. E). Sfilare anteriormente le
reti.
Nel successivo rimontaggio accertarsi che siano sufficientemente tese e che non tocchino le fiancate.
Figura 34
Figura 35
44
Figura 36
Figura 37
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7.3.5
SOSTITUZIONE MOTORE ELETTRICO
Nel caso di sostituzione del motore elettrico, una volta eseguito il collegamento elettrico, verificare il senso di
rotazione del motore. Esso dovrà girare nello stesso senso cui dovrà girare l’albero del gruppo oscillante. Nel caso
ciò non accada invertire tra loro i collegamenti di due fasi della morsettiera del motore.
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7.3.6
SOSTITUZIONE CUSCINETTI DEL GRUPPO OSCILLANTE DEL VAGLIO VIBRANTE
Premessa
L’operazione di sostituzione dei cuscinetti dell’oscillatore dei vagli vibranti è una operazione che deve essere
eseguita a regola d’arte in quanto un’errata esecuzione pregiudica la durata sia dei nuovi cuscinetti che si vanno
ad installare sia dell’albero stesso; pertanto si consiglia che venga eseguita da personale specializzato, che
provvederà anche alla verifica dello stato delle superfici dei supporti portacuscinetto , della loro eventuale
ovalizzazione e valuterà sulla necessità della sostituzione dei supporti stessi.
Inoltre è da porre massima attenzione alla tipologia, alla quantità e alla frequenza di lubrificazione dei cuscinetti.
Tali dati sono indicati al successivo paragrafo 7.4
LUBRIFICAZIONE.
01 Sezionare elettricamente la macchina agendo sul quadro locale lucchettabile.
02 Togliere i carter di protezione delle masse eccentriche e delle cinghie di trasmissione (vedi Figura 38 e Figura
39) e svitare i tubicini flessibili che servono per l’ingrassaggio dei cuscinetti.
Figura 38
46
Figura 39
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03 Togliere la puleggia eccentrica di trasmissione montata sull’albero dell’oscillatore facendo attenzione alla
posizione relativa delle tacche riportate sulla puleggia stessa e sulle masse eccentriche (dovranno trovarsi nella
medesima posizione al successivo rimontaggio, cioè con la bollinatura rivolta verso l’alto. Vedi Figura 40 e Figura
41).
Figura 40
Figura 41
04 Togliere le masse mobili (e relative linguette di
calettamento) da ambo i lati, facendo ben attenzione
all’ordine con le quali vengono smontate. Con la
medesima configurazione dovranno essere infatti
successivamente rimontate (vedi Figura 42)
Figura 42
IL PRESENTE MANUALE È DI PROPRIETÀ DELLA F.A.I.M. S.r.l. OGNI RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE È VIETATA
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05 Togliere le viti “esterne” del coperchio dei supporti portacuscinetto (vedi Figura 43). Per eseguire questa
operazione è necessario entrare all’interno del vaglio (vedi Figura 44) per agire con opportuna chiave al fine di
impedire la rotazione dei bulloni che si vanno a svitare esternamente ed inoltre per poter estrarre e raccogliere i
bulloni.
Per entrare all’interno del vaglio si deve dapprima togliere il pannello posto nella parte posteriore del vaglio (vedi
Figura 45).
Figura 43
Figura 44
48
Figura 45
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06 Togliere i coperchi dei supporti
portacuscinetto (vedi freccia di Figura
46). Bisogna fare molta attenzione alle
guarnizioni-anelli OR di tenuta; estrarle
con cautela per non danneggiarle;
bisognerà
poi
riposizionarle
correttamente.
Eseguire quindi una accurata pulizia
dei coperchi dal grasso in essi
contenuto, anche con l’uso di liquido
sgrassante-detergente (gasolio,ecc.).
Figura 46
07 Poiché l’anello interno dei cuscinetti è montato libero sull’albero, si procede con l’estrazione dapprima del
cuscinetto dal lato opposto alla puleggia motrice (vedi Figura 47-Figura 48-Figura 49).
Agire in questo caso dal lato opposto del cuscinetto da smontare spingendo sull’albero stesso e “forzando” perciò il
cuscinetto (del lato opposto) ad uscire.
CUSCINETTO IN
ESTRAZIONE
LATO OPPOSTO
CUSCINETTO DA
SOSTITUIRE
Figura 47
Figura 48
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49
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CUSCINETTO
ESTRATTO
Figura 49
N.B. Qualora questa operazione non risultasse agevole a causa del bloccaggio dell’anello esterno del cuscinetto è
necessario estrarre il supporto portacuscinetto (come descritto al punto 8).
Durante l’estrazione del cuscinetto occorre accompagnarlo bene in modo che rimanga in asse altrimenti vi è il
rischio che possa bloccarsi sull’anello esterno.
Procedere analogamente per l’altro cuscinetto, tenendo sollevato l’albero dalla parte dove è stato appena estratto il
cuscinetto, in modo da tenere in asse l’albero stesso.
Quindi eseguire una accurata pulizia dei supporti portacuscinetto dal grasso in essi contenuto, anche con l’uso di
liquido sgrassante-detergente (gasolio,ecc.).
50
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08 EVENTUALE SOSTITUZIONE DEI SUPPORTI PORTACUSCINETTO.
Tenendo conto di quanto detto nell’introduzione (valutazione corretta della necessità di sostituzione dei supporti),
in particolar modo verificando l’eventuale ovalizzazione della sede dei supporti (al massimo 0,04 mm) e la
presenza di rigature che testimonino il fatto che l’anello esterno del cuscinetto possa aver ruotato sulla propria
sede (cosa che non deve mai avvenire), si descrive brevemente la procedura, per l’estrazione dei supporti. Nel
complesso comunque le operazioni qui descritte è consigliato che vengano effettuate da nostro personale.
I bulloni che si sono smontati per togliere i coperchi (punti 5 e 6) sono anche quelli che permettono il fissaggio dei
supporti portacuscinetti e pertanto per estrarre tali supporti basta inserire due barre filettate sui due fori filettati
opportunamente predisposti per l’estrazione come rappresentato nella Figura 50.
Figura 50
Tali barre filettate serviranno per l’applicazione di un estrattore che puntando sull’albero (e quindi in questo caso
bisogna che sul lato opposto tutto il gruppo cuscinetto-supporto sia montato), consentirà l’estrazione dei supporti.
Per il successivo rimontaggio dei nuovi supporti occorre fare attenzione al posizionamento corretto dei fori filettati
per l’adduzione del grasso, che sono da rivolgere verso l’alto (vedi Figura 51).
Posizione foro
per ingrassaggio
Figura 51
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51
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09 RIMONTAGGIO DEI CUSCINETTI.
Il montaggio dei nuovi cuscinetti avviene sostanzialmente nel modo inverso con cui si è eseguito lo smontaggio.
Naturalmente i nuovi cuscinetti devono essere riempiti manualmente di grasso (vedi Figura 51), fino a riempire
completamente le piste di rotolamento.
Il grasso deve essere di tipo adeguato e secondo le indicazioni riportate nel presente manuale al successivo
paragrafo 7.4 LUBRIFICAZIONE.
Una volta scelto il lato da cui montare il primo cuscinetto, si deve fare scorrere manualmente l’albero assialmente
nel senso opposto in modo da poter inserire l’anello esterno del cuscinetto sulla sua sede.
Analoga operazione si farà per l’altro cuscinetto, tenendo conto che l’anello interno è montato libero sull’albero e
quindi può scorrere.
Si deve controllare quindi che effettivamente l’albero scorra sugli anelli interni.
Si procede quindi al rimontaggio dei coperchi (stando attenti che l’albero non sia posizionato tutto da un lato) e
alla chiusura alternata dei bulloni diametralmente opposti.
Rimontare quindi le masse mobili facendo attenzione a rimetterle nella posizione originaria.
Rimontare la puleggia eccentrica facendo attenzione che essa abbia la bollinatura rivolta verso l’alto (vedi freccia
di Figura 52).
Figura 52
Eseguire i collegamenti dei 4 tubi flessibili di ingrassaggio (2 per i cuscinetti e 2 per i labirinti), facendo attenzione
a collegare quelli dell’ingrassaggio dei cuscinetti al blocchetto ingrassatore contraddistinto con la lettera C e
quelli di riempimento dei labirinti al blocchetto ingrassatore contraddistinto con la lettera L.
Inserire il grasso nei labirinti (blocchetto ingrassatore con lettera L stampigliata).
Rimontare le cinghie di trasmissione (se usurate sostituirle).
Rimontare i carter di protezione.
52
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7.4
LUBRIFICAZIONE
• Alla consegna tutti i cuscinetti della macchina sono riempiti con una prima carica di grasso.
• Ingrassare i cuscinetti e i labirinti della macchina (identificati rispettivamente con le lettere C e L stampigliate sui
blocchetti ingrassatori) circa mezz’ora prima di arrestare la macchina.
• La frequenza di ingrassaggio è calcolata sulla base di un utilizzo giornaliero medio della macchina di 8÷10 ore.
In caso di utilizzi giornalieri maggiori aumentare leggermente le quantità.
• Prima di ingrassare pulire accuratamente gli ingrassatori e l’ugello della pompa. Rimuovere inoltre eventuali
pellicole di grasso indurito sui fianchi dei sopporti, le quali non permetterebbero l’uscita del grasso “vecchio”.
• Non eccedere nel quantitativo di grasso. Ciò potrebbe provocare surriscaldamento dei cuscinetti con rischio di
grippaggio degli stessi.
• In caso di prolungato fermo macchina (dovuto alla sosta invernale) eseguire un ingrassaggio più abbondante
del solito prima dell’arresto della macchina. Questo per evitare che durante la sosta si introducano acqua e/o
sporcizia. Al successivo riavvio ingrassare immediatamente e controllare che non fuoriesca acqua. Se ciò si
verificasse arrestare la macchina, smontare i cuscinetti e sostituire completamente il grasso.
INTERVENTI DI MANUTENZIONE
Rif.
Frequenza (*)
Tipo di manutenzione
Quantità di grasso
per ingrassatore
L
Ogni 20 ore
Ingrassaggio labirinti gruppo oscillante
(lettera L stampigliata sul blocchetto ingrassatore)
75 grammi
C
Ogni 40 ore
Ingrassaggio cuscinetti gruppo oscillante
(lettera C stampigliata sul blocchetto ingrassatore)
150 grammi
(*) = Le ore si intendono di funzionamento effettivo.
LATO MOTORE
LATO OPPOSTO MOTORE
Figura 53
Figura 54
Gli oli/grassi esausti vanno raccolti in appositi contenitori ed inviati alle aziende autorizzate al loro
smaltimento.
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7.4.1
TIPO DI LUBRIFICANTI PRESCRITTI
TABELLA GRASSI PRESCRITTI
(Consistenza NLGI 2 – Additivazione EP2)
CUSCINETTI E LABIRINTI
MARCA
TIPO
AGIP
GR MU EP / 2
BP
ENER-GREASE LS-EP 2
CASTROL
SPHEEROL EPL 2
ESSO
BEACON EP 2
FINA
MARSON EPL 2
FUCHS
RENOLIT FEP 2
IP
ATHESIA GREASE EP2
MOBIL
MOBILUX EP 2
SHELL
SUPER-GREASE EP 2
TOTAL
MULTIS EP 2
54
Conservare grassi ed oli in recipienti chiusi ed usarli con la massima cautela evitando di inquinarli con
polvere, acqua o sporcizia. Non mescolare tipi diversi di grassi ed oli.
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8
RICERCA GUASTI
PROBLEMA
CAUSA
La macchina non riesce a
vagliare tutto il materiale
Portata di materiale in
alimentazione
eccessiva
Diminuire la portata
Piani vaglianti intasati
da materiale inquinante
Pulire i piani vaglianti
Il materiale “salta”
troppo sui piani
vaglianti
Il materiale “avanza”
troppo lentamente sui
piani vaglianti
Il motore non riesce a
trasmettere tutta la
potenza
La portata del vaglio è troppo
bassa
Senso di rotazione
albero contrario
La macchina vibra
irregolarmente
Sfasatura nella
regolazione delle
masse
Il materiale non viene
sufficientemente pulito
dall’impianto di lavaggio
Pressione/portata
acqua scarsa
DOVUTA A
RIMEDIO
Ampiezza di vibrazione
eccessiva
Diminuire l’ampiezza di
vibrazione
Velocità di rotazione albero
troppo bassa
Aumentare la velocità
Cinghie di trasmissione
allentate
Tensionare le cinghie
Cinghie di trasmissione
usurate
Sostituire le cinghie
Collegamento errato alla
morsettiera del motore
Invertire collegamento
alla morsettiera
Regolare da ambo i lati
della macchina le
masse con la stessa
sfasatura
Pompa di mandata
inadeguata
Sostituire pompa
Ugelli intasati
Pulire/sostituire ugelli
Valvole a saracinesca
eccessivamente chiuse
Regolare le valvole
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9
ASSISTENZA TECNICA
Il servizio di assistenza tecnica F.A.I.M. è strutturato affinché al cliente sia garantita la massima rapidità ed
efficienza nel risolvere le richieste di assistenza a cui rispondono direttamente i tecnici specializzati che
normalmente si occupano delle operazioni di montaggio e avviamento delle macchine presso i clienti.
Per qualsiasi richiesta di assistenza telefonare, inviare un fax oppure una mail ai seguenti numeri, specificando il
tipo di macchina, la matricola e gli inconvenienti riscontrati e il cantiere ove si trova la macchina:
F.A.I.M. S.r.l.
31027 SPRESIANO (TV) ITALY
Via Marmolada, 27 - Z.I. Nord
TELEFONO
(++39) 0422 881802-4
(++39) 0422 881806
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10
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI E ROTTAMAZIONE
10.1
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
Prima di procedere alla rottamazione della macchina è fatto obbligo di drenare e raccogliere l’olio e il grasso
lubrificante. La collocazione dei suddetti lubrificanti è rilevabile dalla tabella “7.4 LUBRIFICAZIONE”.
È fatto divieto assoluto di :
scaricare gli oli usati nelle acque sotterranee, nelle acque costiere e nelle canalizzazioni;
depositare e/o scaricare oli usati che abbiano effetti nocivi per il suolo;
eseguire qualsiasi trattamento degli oli usati che provochi un inquinamento dell’aria superiore al livello fissato dalle
disposizioni legislative vigenti.
Il ritiro dei rifiuti speciali e/o tossico nocivi deve essere affidato per contratto ad imprese espressamente autorizzate
e chi effettua materialmente il trasporto deve essere in possesso delle prescritte autorizzazioni.
OBBLIGHI DI REGISTRAZIONE
Secondo quanto previsto dalla direttiva europea 75/439/CEE relativa alla eliminazione degli oli esausti, i registri di
carico / scarico devono essere tenuti da tutte le imprese che ottengono rifiuti speciali o tossico nocivi derivanti da
lavorazioni industriali ed artigianali. Tali registri devono contenere indicazioni sui quantitativi, sulla qualità,
sull’origine, sull’ubicazione nonché sulla cessione e sul ricevimento degli oli.
10.2
ROTTAMAZIONE DELLA MACCHINA
Al termine della “vita operativa” della macchina (la cui durata è variabile a seconda delle condizioni di utilizzo e
della manutenzione eseguita) procedere alla sua rottamazione.
Essendo variabili da paese a paese le modalità di rottamazione delle macchine, si devono conoscere le leggi e le
prescrizioni vigenti in ogni paese e conseguentemente rispettarle.
10.2.1 MODALITÀ
• Scollegare la macchina dalla rete elettrica.
• Consultare attentamente le leggi vigenti nei paesi dell’utilizzatore in ambito di tutela dell’ambiente.
• Attivare secondo quanto prescritto dalla legge la procedura di ispezione dell’ente preposto e la conseguente
verbalizzazione della demolizione.
• Procedere allo svuotamento e stoccaggio di tutti i componenti che contengono liquidi di lubrificazione
meccanica, di eventuali acidi o sostanze nocive presenti nella macchina.
• Procedere allo smontaggio delle parti della macchina raggruppando i componenti secondo la loro natura
merceologica.
• Procedere alla rottamazione secondo le disposizioni legislative vigenti nel paese dell’utilizzatore.
• Durante le fasi di smontaggio dei componenti, osservare le prescrizioni di sicurezza.
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11
PARTI DI RICAMBIO
Qui di seguito viene riportata una lista dei principali ricambi che F.A.I.M. consiglia di tenere a magazzino.
L’ordine dei ricambi deve avvenire per iscritto.
11.1
AVVERTENZE SULL’IMMAGAZZINAMENTO DEI RICAMBI
Cuscinetti
Prima del confezionamento i cuscinetti vengono protetti con prodotti antiruggine e quindi possono essere
conservati nella loro confezione per vari anni, purché tale confezione rimanga integra e l’umidità relativa del
magazzino non sia superiore al 60%. È importante che i cuscinetti vengano tolti dalla loro confezione solo all’atto
del montaggio e ciò per evitare che vi entrino particelle estranee. Non occorre togliere dai cuscinetti nuovi il
prodotto antiruggine. Solo se manipolati male, con probabile infiltrazione di sostanze, i cuscinetti devono essere
lavati bene con ragia minerale o petrolio depurato, asciugati ed ingrassati per proteggerli dalla ruggine.
Prodotti vari
I pezzi di ricambio indicati nella lista devono essere conservati nella loro confezione originale (ove prevista) in un
luogo asciutto, al riparo da intemperie e dalla polvere. Se si prevede un lungo periodo di immagazzinamento è
bene curare meglio la protezione dei pezzi con mezzi adatti (in genere tramite inserimento in sacchetti di plastica
sigillati per impedire l’infiltrazione di umidità dall’esterno).
Grassi per lubrificazione
Tenere il grasso sempre in recipienti ben chiusi. Usarlo con la massima cautela per evitare di inquinarlo con
polvere, acqua o sostanze estranee. Prima di iniettare il grasso, mediante l’apposita pompa, pulire sempre ed
accuratamente la testina degli ingrassatori
ATTENZIONE!!! NON TUTTI I PEZZI DI RICAMBIO POTREBBERO ESSERE DISPONIBILI IN PRONTA
CONSEGNA PRESSO IL NS. MAGAZZINO, quindi per ridurre al minimo il tempo degli arresti necessari
per le eventuali sostituzioni è indispensabile avere sempre disponibili presso il Vs. magazzino le parti della
macchina più soggette ad usura.
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11.2
LISTA PARTI DI RICAMBIO
11.2.1 ASSIEME GENERALE
POS.
U
U
DENOMINAZIONE
1
Telaio porta reti o lamiere forate
2
Staffa guida molle
3
Telaio base / Basamento
4
N.3 Cinghie di trasmissione trapezoidali C 90
5
N.1 Puleggia motore øp 180 / 3SPC
6
N.1 Motore elettrico asincrono trifase kW 22 4 poli B3
7
N.6 Molle elicoidali tipo Filo ø20 øi 110 H 290
8
N.4 piani a barrotti
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11.2.2 LISTA RICAMBI GRUPPO OSCILLANTE
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POS.
DENOMINAZIONE
1
Vite TCEI UNI 5931
1a
Rosetta Schnorr UNI 7064
I
2
Puleggia vaglio øp 3336 / 3C
U
3
Vite TCEI UNI 5931
3a
Rosetta Schnorr UNI 7064
4
Spina cilindrica
5
Massa mobile regolabile
6
Massa fissa
7
Chiavetta UNI 6604
8
Coperchio
9
Labirinto
10
Ingrassatore a testa sferica
11
Guarnizione OR
12
Vite TE UNI 6592
12a
Rosetta piana UNI 6592
12b
Dado autobloccante UNI 7373
13
Guarnizione OR
14
Albero
15
Distanziale
16
Vite UNI 5737
16a
Dadi esagonali alti ad alta resistenza
16b
Dadi esagonali bassi UNI 5589
16c
Molle a tazza UNI 7093
17
Guarnizione OR
18
Cuscinetti a rulli speciali per vibrovagli
mod. 22328
19
Anello porta cuscinetto
20
Coperchio
21
Vite TE UNI 5737
U
I
U-I
QUANTITA
2
Legenda :
U = componente soggetto ad usura;
I = componente di vitale importanza per il funzionamento della macchina.
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12
ALLEGATI AL MANUALE
N° ALLEGATO
DESCRIZIONE
N°PAGINE
1
AVVERTENZE PER LA SICUREZZA E LA MESSA
IN SERVIZIO DI
MOTORI ASINCRONI IN BASSA TENSIONE
1
2
DISEGNO DI ASSIEME GENERALE
N° DIS. I1-338-00/A rev.C
(Formato A3)
1
PAGINE TOTALI
2
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ALLEGATO 1
12.1
AVVERTENZE PER LA SICUREZZA E LA MESSA IN SERVIZIO DI MOTORI
ASINCRONI IN BASSA TENSIONE
GENERALITÀ
Alcune parti dei motori elettrici sono pericolose in quanto in tensione o in movimento. Altrettanto vale per le
superfici, che possono raggiungere temperature elevate. Tutte le operazioni di trasporto, collegamento, messa in
servizio e manutenzione devono essere eseguite da personale addestrato (cfr. VDE 0105; IEC 364). La non
osservanza di tali norme può provocare gravi lesioni alle persone ed ingenti danni materiali. Si raccomanda di
rispettare i regolamenti nazionali e locali e di attenersi alle istruzioni relative all’impianto.
USO APPROPRIATO
I motori sopracitati sono destinati ad impianti industriali. Essi sono conformi alle norme armonizzate della serie EN
60034 (VDE0530). L’impiego in ambienti potenzialmente esplosivi non è consentito salvo dichiarazione contraria
nelle istruzioni (cfr. avvertenze supplementari). Qualora il motore debba essere incorporato in impianti non
industriali, è assolutamente necessario provvedere a misure di sicurezza supplementari (es. protezioni da contatti
per bambini). Tali misure devono essere realizzate al momento dell’installazione.
I motori sono tarati per temperature ambiente tra -20°C e +40°C e per altitudini non superiori a 1000 m s.l.m. Si
raccomanda di osservare comunque i dati di targa ai quali devono corrispondere tutte le condizioni ambientali del
luogo di installazione.
TRASPORTO, IMMAGAZZINAGGIO
Comunicare tempestivamente eventuali danni verificatisi durante il trasporto. In tal caso non procedere alla messa
in servizio. Serrare i golfari di trasporto. Essi sono dimensionati solo per il peso del motore e non è pertanto
consentito aumentare il carico. Ove necessario utilizzare mezzi di trasporto dimensionati per pesi superiori (es.
funi).
Prima di procedere alla messa in servizio asportate tutte le parti utilizzate per assicurare l’impianto durante il
trasporto. Tali parti devono essere conservate per eventuali trasporti successivi. Qualora i motori vengano
immagazzinati, scegliere un luogo asciutto, privo di polvere e vibrazioni (veff ≤ mm/s) onde evitare danni ai
cuscinetti. Un periodo di immagazzinaggio prolungato comporta la diminuzione della durata del grasso.
Prima della messa in funzione misurare la resistenza d’isolamento. Con valori inferiori a 1kΩ per ogni Volt di
tensione nominale asciugare gli avvolgimenti.
INSTALLAZIONE
Il motore deve essere installato su superficie piana. Accertarsi che i piedini o la flangia siano ben serrati e che, nel
caso di giunto diretto, il motore sia perfettamente allineato. Evitare che si creino risonanze pari alla frequenza dei
giri del motore o doppie della frequenza di rete. Far ruotare manualmente il rotore per verificare l’assenza di
rumori di strisciamento. Verificare il senso di rotazione con giunto disinnestato (cfr. par.5).
Calettare (estrarre) gli elementi condotti, es. puleggia per trasmissione a cinghia, giunto ecc., solo mediante
dispositivi appositi (calettamento a caldo). Evitare tensioni non consentite sulla puleggia (catalogo, distinta tecnica).
Il tipo di equilibramento è indicato sulla parte frontale dell’albero o sulla targhetta (H = mezza chiavetta; F = intera
chiavetta). Montando gli elementi condotti prestare attenzione all’equilibratura! Nel caso di equilibratura a mezza
chiavetta asportare le parti sporgenti visibili della chiavetta.
Nelle varianti costruttive con l’estremità dell’albero rivolta verso il basso si consiglia di applicare un tettuccio di
protezione; se l’estremità dell’albero è rivolta verso l’alto applicare una copertura che eviti la penetrazione di corpi
estranei nel ventilatore.
Non ostacolare la ventilazione! L’aria scaricata, compresa quella proveniente da altri gruppi, non deve essere
riaspirata subito.
COLLEGAMENTO ELETTRICO
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Qualunque operazione sull’impianto deve essere affidata a personale addestrato. Il motore deve essere
disattivato e isolato. Assicurarsi che non sia possibile una reinserzione accidentale. Detti provvedimenti
hanno validità anche per quanto riguarda i circuiti ausiliari (es. scaldiglie).
Verificare l’assenza di tensione
Il superamento dei valori di tolleranza indicati in EN 60034, parte 1/IEC 34-1 (tensione ±5%, frequenza ±2%, forma
e simmetria della curva sinusoide) comporta un aumento del riscaldamento e influenza la tolleranza
elettromagnetica) Osservare i dati di targa e lo schema circuitale contenuto nella scatola collegamenti.
L’allacciamento deve essere effettuato in modo da garantire un collegamento elettrico duraturo e sicuro. (evitare
che vi siano estremità sporgenti di fili). Effettuare i collegamenti di protezione!
Copie di serraggio per l’allacciamento delle morsettiere:
Filettatura
Coppia di
serraggio [Nm]
M4
0,8÷1,2
M5
1,8÷2,5
M6
2,7÷4
M8
5,5÷8
M10
9÷13
Nella scatola collegamenti non devono essere presenti né corpi estranei, né sporcizia o umidità. Chiudere i
bocchettoni passacavi non utilizzati e la scatola stessa a prova di penetrazione di polvere ed acqua.
In funzionamento di prova senza elementi condotti assicurare la chiavetta.
Nel caso di motori dotati di freno, verificarne il funzionamento prima della messa in servizio.
ESERCIZIO
Intensità di vibrazione nell’ordine di veff≤3,5 mm/s (PN≤15 KW) o Veff≤4,5 mm/s (PN>15 KW) con funzionamento
senza giunto sono trascurabili.
Qualora si dovessero verificare anomalie rispetto all’esercizio normale (aumento della temperatura, rumori,
vibrazioni), si raccomanda di disinserire il motore. Verificare la causa delle anomalie e interpellare eventualmente
il costruttore. Non disinserire mai i dispositivi di protezione, nemmeno in funzionamento di
prova.
Nel caso di forte sporcizia, pulire regolarmente le condutture di areazione. Aprire periodicamente i fori per lo
scarico della condensa!
Nel caso di motori senza dispositivi di ingrassaggio, attenersi alle istruzioni del costruttore. Il reingrassaggio è
da effettuarsi comunque al più tardi dopo 3 anni.
Nel caso di cuscinetti con ingrassatore, procedere all’ingrassaggio con motore funzionante. Attenersi alle
indicazioni!
L’esercizio di motori a ventilazione forzata è solo consentito con il ventilatore esterno acceso.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
Osservare le istruzioni relative ad eventuali dispositivi supplementari! Informazioni più dettagliate sono contenute
nelle istruzioni per l’esercizio e la manutenzione (tedesco, inglese, francese, spagnolo, italiano, svedese). Tali
istruzioni possono essere richieste indicando il tipo e il numero di matricola del motore.
Conservare con cura queste istruzioni!
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ALLEGATO 2
12.2
DISEGNO DI ASSIEME GENERALE N° DIS. I1-338-00/A REV.C
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69
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IL PRESENTE MANUALE È PARTE INTEGRANTE DELLA MACCHINA E COME TALE DEVE
ACCOMPAGNARLA IN CASO DI CESSIONE DELLA STESSA.
IL MANUALE È COSTITUITO DA N° 70 PAGINE (ESCLUSO GLI ALLEGATI) + N° 1 SCHEMA
MACCHINA E VIENE EMESSO SOTTO ESCLUSIVA RESPONSABILITÀ DELLA F.A.I.M. S.r.l.
IL DATORE DI LAVORO DEVE ASSICURARSI CHE GLI OPERATORI ADDETTI ALLA
CONDUZIONE DELLA MACCHINA ED IL PERSONALE RESPONSABILE DELLA
MANUTENZIONE ABBIANO LETTO E COMPRESO QUANTO RIPORTATO NEL PRESENTE
MANUALE.
IL DATORE DI LAVORO DEVE ALTRESÌ IMPEGNARSI A FAR RISPETTARE QUANTO IN
ESSO CONTENUTO.
Spresiano, lì 30/04/02
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