56 Psicosintesi < n. 14 Ottobre 2010 Leggere è spalancare finestre sul mondo. Contemplare mondi interiori ed esplorare continenti incontaminati. Leggere è dipanare quelle trame che chi scrive ha intessuto. Leggere è dialogare con tutte le voci del mondo. Leggiamo insieme. INCAMMINARSI... Finestre sul mondo Giuliana Pellizzoni Matthew Crawford, Il lavoro manuale come medicina dell’anima Ed. Mondadori, 2010 Prendersi cura degli oggetti quotidiani, ripararli laddove serve, saper rimediare a piccoli guasti e “sporcarsi le mani” col lavoro manuale, non sono più attività che appartengono, se non in maniera residuale, alla nostra esperienza d’ogni giorno. L’esordio dell’autore è lapidario: “Quest’uso sempre più infrequente degli utensili potrebbe essere foriero di un cambiamento radicale nel nostro rapporto con gli oggetti che possediamo: più passivo e dipendente”. Non solo. L’autore prosegue sottolieando che: “La sparizione degli utensili dalla nostra preparazione scolastica è stata il primo passo verso un’ignoranza più diffusa riguardo al mondo degli oggetti in cui viviamo”. Fortunatamente la tesi espressa nel libro fa intravedere un cammino nella direzione contraria. L’autore, un filosofo che ora lavora come meccanico di motociclette, sostiene infatti che il lavoro manuale offre non solo spazi di libertà e di appagamento, ma permette di vivere in uno stato di grande responsabilità nei confronti degli oggetti che ci circondano, di imparare ad usarli, di vivere sopportando gli insuccessi e di essere consapevoli utilizzatori degli oggetti che fabbrichiamo, senza sprecarli. E non semplici e passivi consumatori di macchine prive di significato. ...CONOSCERE... Hoystad, Ole M., Storia del cuore Ed. Odoya, 2010 “Il simbolo del cuore”, è detto a conclusione di questo ricco, colto e ben documentato testo, “è capace di racchiudere in sé ciò che rende essenzialmente umani gli uomini in diverse parti del mondo e in epoche differenti”. Così nel testo si intrecciano religione e filosofia, antropologia e cultura popolare: i più svariati approcci permettono di tracciare un quadro esaustivo, e talora insolito, di “quello che il cuore rappresenta e simboleggia nella cultura occidentale e in altre ad essa vicine”. Sostenuto da un buon apparato iconografico, il testo spazia dal mondo di Gilgamesh a quello moderno, passando per la cultura egizia e per quella azteca, toccando il cristianesimo e l’islamismo, il Medioevo e il Rinascimento. Per concludere che: “Questa irriducibile unità di corpo, anima, mente e ragione crea l’essere umano, tenuto insieme dalla scintilla che sentiamo nel cuore quando viviamo e amiamo, quando riflettiamo, siamo creativi o diventiamo consapevoli, quando siamo ispirati e ci lasciamo trasportare spontaneamente da qualcosa più grande di noi”. ...PARTIRE... Eckhart Tolle, Il potere di adesso Ed. Armenia, 2000 Vivere liberi dalla sofferenza e dall’angoscia è possibile. Ora. Questo potrebbe essere il “cuore” di questo testo, il messaggio, potente e luminoso, che l’autore ci offre, basandosi su un episodio di profonda disperazione occorsogli in gioventù che lo ha portato ad una radicale trasformazione interiore. Il viaggio proposto dall’autore è quello che conduce a trovare la vera ricchezza, ovvero “la gioia radiosa dell’Essere e la pace profonda e incrollabile che l’accompagna”. Per giungere all’Essere, però, dobbiamo mantenere la mente tranquilla in quanto: “Quando siamo presenti, pienamente e intensamente, nell’adesso, l’Essere può venire percepito, ma non può mai essere capito mentalmente”. E il potere della nostra presenza, la potente consapevolezza libera dalle forme di pensiero che ostruiscono la “comprensione intuitiva”, sono proprio gli strumenti per giungere al presente, liberandoci dai lacci del passato e dai suoi condizionamenti. “Quando ci abbandoniamo a ciò che esiste e così diventiamo pienamente presenti, il passato smette di avere alcun potere. Non ci serve più. La chiave è la presenza. La chiave è l’adesso”. psicosintesi n14.indd 56 28-09-2010 9:33:20